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Autore: Redazione StudioNews

Finocchiona Igp, nel 2024 record produzione: +1,8% kg insaccati

Finocchiona Igp, nel 2024 record produzione: +1,8% kg insaccatiRoma, 29 gen. (askanews) – Record di produzine nel 2024 per la Finocchiona IGP: soono infatti 2 milioni e 411mila i chilogrammi insaccati, che registrano un incremento dell’1,8% rispetto al 2023, pari a oltre 870mila pezzi insaccati nelle varie pezzature consentite dal Disciplinare. Anche questi numeri crescono rispetto allo scorso anno di oltre 20mila unità. Nuovo record anche sul quantitativo di vaschette di prodotto affettato e confezionato: sono 3 milioni e 641mila le vaschette confezionate, in crescita del 15,8% rispetto al 2023, quando furono confezionati poco più di 3 milioni e 145mila pezzi. Il valore alla produzione per il 2024 si attesta a poco sopra i 14 milioni di euro, mentre alla vendita la Finocchiona IGP sfiora i 24,5 milioni di euro complessivi.


Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, spiega in una nota: “i volumi del 2024 confermano i buoni segnali percepiti nella seconda parte del 2023. Adesso abbiamo altre sfide davanti a noi per poter crescere: grazie all’apertura del mercato statunitense, il 2025 porterà grandi opportunità, ed inoltre festeggeremo il decimo anno dal riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta”. Sarà l’Italia il baricentro delle attività di promozione, interessando buona parte delle azioni di valorizzazione del prodotto. Nei prossimi mesi il Consorzio pianificherà attività non solo per i mercati esteri (con USA e Germania in testa), ma anche per il mercato nazionale.


Le esportazioni rappresentano una parte fondamentale della crescita, con il 30% delle quote di mercato nel 2024, ossia circa 550mila chilogrammi destinati ai mercati esteri. L’Italia si conferma il primo mercato con il 69,5%, seguita dalla Germania con il 17,5% del totale certificato: +38% rispetto all’anno precedente, anche grazie agli investimenti promozionali del Consorzio in questo paese. Sul gradino più basso del podio si trova l’Inghilterra, che cresce del 57% rispetto al 2023, raggiungendo il 3,5% delle quote totali e confermandosi il primo paese extra-UE per consumi. Crescono anche altri mercati come Svezia, Olanda, Francia, Svizzera e Austria, mentre perdono alcune quote Belgio, per l’Europa, Canada e Norvegia. Nel corso del 2024 si registra anche un cambio al vertice delle province per produzione certificata di Finocchiona IGP: Siena scalza Arezzo dal primo posto. Infatti, il senese rappresenta il 38,2% del prodotto certificato, seguito da Arezzo con il 31,4%, mentre chiude il podio la provincia di Firenze con il 21,3%.

Nasce il Comitato tecnico-scientifico di Sol2Expo, salone olio

Nasce il Comitato tecnico-scientifico di Sol2Expo, salone olioRoma, 29 gen. (askanews) – Sono stati annunciati oggi i membri del nuovo Comitato tecnico scientifico di Sol2Expo, il Salone interamente dedicato alla filiera dell’olivo e dell’olio di oliva che, per la prima volta, affiderà ad un team internazionale di esperti la direzione e il coordinamento dei contenuti e della formazione tecnica all’interno della manifestazione. Il salone, che si terrà dal 2 al 4 marzo a Veronafiere accende i riflettori sull’intera filiera dell’olivicoltura italiana, dalla terra alla tavola e dalla produzione alla trasformazione, con focus che spaziano dall’olio all’oliva e tutti i sottoprodotti e derivati, fino a wellness e cosmesi.


Presieduto dal presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, il Comitato è attualmente composto dagli italiani Riccardo Gucci, presidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio (compagine che riunisce tutti i migliori ricercatori italiani del comparto), Enzo Perri, direttore del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del CREA, e Donato Boscia, ricercatore emerito dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR. Li affiancano personalità scientifiche di fama internazionale come Juan Vilar, professore e direttore del master in olivicoltura (Olive MBA) presso l’Università di Jaén, e Javier Olmedo, direttore della Fundation del Olivar, ente pubblico-privato spagnolo che si prefigge lo scopo di modernizzare il mondo dell’oliveto e dell’olio d’oliva. “È la prima volta che una fiera dedicata all’olio e all’olivicoltura si affida ad un Comitato tecnico scientifico super partes – ha spiegato Bricolo – Si tratta di una scelta ponderata e studiata per garantire al pubblico e agli operatori un’offerta contenutistica sempre più qualificata, specializzata, aggiornata e innovativa. Dalle ultime tendenze nel campo della ricerca alla sostenibilità, dalla competitività alla circolarità, dalla produzione all’utilizzo ragionato dei sottoprodotti, Sol2Expo vuole essere un momento di confronto per l’intero comparto olio, un hub di riferimento certamente per il business, ma anche sul fronte della formazione e dell’informazione, con approfondimenti sui temi più attuali per il settore”.


Sarà infatti compito del Comitato tecnico scientifico presiedere e validare i contenuti dei talk show e dei seminari nell’alveo degli EvoDays, il format dedicato proprio alla formazione degli operatori e dei produttori dell’olivo e dell’olio.

Tennis, Mattarella ad atleti: anno di successi spero diventi abitudine

Tennis, Mattarella ad atleti: anno di successi spero diventi abitudineRoma, 29 gen. (askanews) – “Un anno di grandi successi ampiamente celebrati da cittadini con la partecipazione, una stagione straordinaria: la coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Ora si attende la terza vittoria anche se non è indispensabile subito”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale le nazionali italiane di tennis femminile e maschile vincitrici della BJK Cup e della Coppa Davis.


“La coppa Davis quest’anno è stata felicemente accompagnata dalla coppa femminile, un successo straordinario – ha aggiunto – io ho seguito tutti e due gli eventi in modo attento e costante” ma ci sono state anche le “Olimpiadi, un grande appuntamento e per noi un altro capitolo di grandi risultati” e il “nuovo anno e iniziato bene con la vittoria di Sinner agli Australian open”. Il capo dello Stato ha rivolto i complimenti “non solo agli atleti ma a tutti coloro che fanno parte di questa rete di collaborazione che è alla base dei successi, ai capitani delle squadre, alla federazione, ai preparatori. Grazie a voi il nostro tennis è al vertice mondiale ma soprattutto avete posto il tennis nel maggiori livello di popolarità e pratica e questo fa bene sperare per le prossime leve. Vorrei diventasse un’abitudine che si ripeta nel tempo, non ogni anno, ma frequentemente”.


Per Mattarella però “l’aspetto più importante non e necessariamente la vittoria ma il modo in cui ci si impegna,lo spirito di squadra, l’armonia e la collaborazione tra gli atleti”.

Tokyo studia Trump: potrebbe usare gas scisto come leva negoziale

Tokyo studia Trump: potrebbe usare gas scisto come leva negozialeRoma, 29 gen. (askanews) – I rapporti tra Donald Trump e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba non sono iniziati col piede giusto, ma ora Tokyo cerca di recuperare rispetto al fumantino leader americano, anche alla luce del fatto che l’alleanza con Washington è un elemento chiave del complesso scacchiere geopolitico dell’Asia orientale. Ishiba sta studiando come far colpo sugli interessi americani e – secondo quanto scrive oggi Nikkei – potrebbe aver individuato questa leva in un aumento delle importazioni di gas di scisto, lo “shale gas”, dagli Usa.


Ishiba aveva chiesto un incontro a Trump prima dell’insediamento alla Casa bianca, come era avvenuto per l’allora premier giapponese, il defunto Shinzo Abe, al primo mandato del tycoon. Ma il team di transizione del presidente ha respinto la proposta, definendola inopportuna in quella fase, salvo poi ricevere altri capi di governo, tra i quali anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A Tokyo il no all’incontro è stato vissuto con estrema preoccupazione e la diplomazia s’è mossa per cercare di organizzare al più presto un incontro tra i due. Washington ha proposto un incontro nella prima metà di febbraio, entro la finestra temporale proposta dai giapponesi e prima del previsto primo discorso di Trump al Congresso degli Stati Uniti in questo mandato, previsto per il 4 marzo. Ishiba determinerà la data in base alla tabella parlamentare.


Il primo ministro giapponese avrebbe intenzione, a questo punto, di porre la diplomazia delle risorse al centro della sua agenda. Trump ha sottolineato la sua volontà di rafforzare la produzione ed esportazione di energia, affermando che gli Stati Uniti possiedono “la maggiore quantità di petrolio e gas di qualsiasi altro paese sulla Terra”. Il famoso slogan “Drill, baby, drill”. Quindi – secondo una fonte che ha parlato con Nikkei – Ishiba ritiene che l’approvvigionamento di gas di scisto è un “tema adatto per la diplomazia negoziale con Trump”. Gli Stati uniti hanno iniziato a esportare gas di scisto verso il Giappone nel 2017, dopo che il boom dello scisto alla fine degli anni 2000 ha significativamente incrementato la produzione di petrolio e gas naturale e in seguito alla difficoltà giapponese di produrre energia elettrica, dopo l’incidente di Fukushima, che ha messo in ginocchio la produzione di elettricità da centrali nucleari.


L’Australia, la Malaysia e la Russia insieme hanno fornito più del 60% delle importazioni giapponesi di gas naturale liquefatto (GNL) nel 2023 in termini di volume. Espandere le importazioni dagli Stati uniti, che rappresentavano l’8% del totale, potrebbe rafforzare la sicurezza energetica del Giappone. Il GNL americano viene inviato dall’area del Golfo del Messico al Giappone attraverso il Canale di Panama, una rotta con pochi rischi geopolitici. L’agenda del vertice Trump-Ishiba è già oggetto di consultazioni tra Tokyo e Washington. Il 21 gennaio, il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya ha incontrato il segretario di Stato statunitense Marco Rubio sull’argomento. Inoltre si preparano incontri a livello di funzionari dei ministeri degli Esteri, Commercio, Finanze e Difesa per discutere gli argomenti che saranno oggetto dell’incontro.


Inoltre, Ishiba sta raccogliendo informazioni e all’inizio del mese ha incontrato a lungo il magnate Masayoshi Son, fondatore del gruppo SoftBank, che ha dimostrato di avere buoni rapporti con Trump, anche al grazie al fatto che il gruppo di Son si è messo a disposizione di Trump per l’investimento da 500 miliardi di dollari per le infrastrutture dell’intelligenza artificiale, assieme a OpenAI e Oracle. Si tratta del futuribile progetto Stargate (criticato da Elon Musk, il patron di Tesla alleato di Trump). In questo senso, è certo che anche il tema dell’IA e dei semiconduttori sarà portato da Ishiba sul tavolo con Trump, alla ricerca di una collaborazione più profonda tra Giappone e Stati uniti, anche alla luce della sfida che arriva su questo fronte dalla Cina, che con DeepSeek e ora anche con il nuovo Qwen (di Alibaba) dice di essersi allineata e anzi di aver superato gli Usa. Intanto, però, Ishiba non trascura di bussare all’altra porta, quella della Cina. Ieri il primo ministro giapponese ha dichiarato, nella sessione plenaria della Camera dei Consiglieri del Parlamento giapponese, che intende rafforzare la comunicazione con la Cina, mirando a costruire “una relazione bilaterale costruttiva e stabile”. Questo in vista di un possibile incontro con il presidente cinese Xi Jinping.

A Londra premiazione Casello d’oro del Parmigiano Reggiano

A Londra premiazione Casello d’oro del Parmigiano ReggianoRoma, 29 gen. (askanews) – Si terrà a Londra, al British Museum, il 4 febbraio, la seconda edizione dei Casello d’Oro Awards, il premio del Consorzio del Parmigiano Reggiano dedicato ai 13 caseifici vincitori dei Palii del Parmigiano Reggiano 2024: il primo evento si è svolto lo scorso marzo presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi.


All’evento presenzierà l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini. Da 12 anni, nella zona d’origine della Dop (che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno) si svolgono gare annuali denominate “Palio del Parmigiano Reggiano”. Ogni caseificio consorziato può partecipare iscrivendo un campione di Parmigiano Reggiano di 24-26 mesi: la stagionatura minima è di 12 mesi, ma è intorno ai 24 mesi che la Dop raggiunge la maturazione adatta a far risaltare le sue caratteristiche tipiche. I formaggi in concorso vengono valutati da una giuria composta da assaggiatori certificati della APR – Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano. Inoltre, in occasione del Palio Città di Casina e del Palio GustiaMo sono stati premiati due caseifici per la stagionatura 40 mesi.


Durante la serata verranno attribuite due Menzioni speciali per il Parmigiano Reggiano con miglior struttura e per quello con miglior profilo aromatico. A giudicare gli 11 campioni di 24 mesi in una degustazione alla cieca sarà una giura internazionale d’eccezione. Saranno inoltre protagonisti della serata Ronan Currie, assistant blender di The GlenAllachie Distillery, e George Wills, UK sales & marketing manager di Kilchoman Distillery, due delle più storiche e apprezzate distillerie di whisky della Scozia. Durante la serata verrà degustato in pairing con le stagionature della Dop e sarà anche il protagonista dei due signature cocktail creati per l’occasione.

Vino, Onav: per nuove regole Codice strada serve educazione al bere

Vino, Onav: per nuove regole Codice strada serve educazione al bereMilano, 29 gen. (askanews) – “Le nuove regole del Codice della strada richiedono una risposta costruttiva da parte del settore, che può cogliere in questa situazione un’opportunità. Si parla molto di sanzioni ma sono pochi i riferimenti all’educazione al bere, oggi più che mai necessaria. I corsi in questo senso sono un’importante occasione per avere nuovi strumenti ed è fondamentale consentire a chi ama il vino di imparare a conoscerlo senza rischiare la patente. Noi lo abbiamo fatto”: E’ quanto ha affermato Vito Intini, presidente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav).


L’Associazione è attiva da diverso tempo nell’educare al bere consapevole, anche attraverso la Consulta Nazionale Vino (Convi), e quindi alla conoscenza del rischio che l’abuso o l’uso eccessivo di alcol possano provocare, non solo durante la guida. Onav suggerisce inoltre “pratiche virtuose per i suoi corsi ed eventi” come “programmare lezioni e serate monotematiche non troppo tardi, consigliando di partecipare dopo aver mangiato; versare meno vino nei bicchieri ma comunque sufficiente per un buon approccio organolettico; e non concentrare gli assaggi dei vini alla fine delle lezioni, in modo da favorire la metabolizzazione dell’alcol assunto”. “Semplici ma buone pratiche che tutelano i partecipanti da eventuali rischi” e, ad ulteriore garanzia, Onav è impegnata a dotare tutte le sue Sezioni di alcolimetri per testare i soci che non si sentissero sicuri. Il secondo importante aspetto su cui si sofferma l’Associazione consiste nell’adeguare l’organizzazione delle manifestazioni riguardanti il vino o che ne contemplano il consumo. Onav indica che queste siano organizzate in luoghi serviti da mezzi pubblici, oppure che vengano messe a disposizione navette per raggiungerli. Suggerisce inoltre di organizzarsi in gruppi, alternando gli assaggi sempre con moderazione e magari scegliendo di volta in volta chi possa fare da autista”.

Stellantis assume controllo società di produzione cambi ibridi eDct

Stellantis assume controllo società di produzione cambi ibridi eDctTorino, 29 gen. (askanews) – Stellantis ha acquisito tutte le quote di minoranza detenute da Punch Powertrain nella joint venture che aveva creato nel 2018 con la multinazionale belga Punch Powertrain, specializzata nella produzione di sistemi di trasmissione e propulsione nel settore automobilistico. Stellantis ora ha il pieno controllo della società. La decisione riguarda direttamente gli stabilimenti di Metz in Francia e di Torino, nel complesso di Mirafiori, in Italia, dove si è concretizzata l’attività della joint venture con la produzione dei cambi eDCT, una tecnologia di ibridazione all’avanguardia che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione.


Il motore fornisce propulsione elettrica quando occorre minor coppia motrice, come in città o a velocità costante, permettendo al motore a combustione interna di rimanere spento per il 50% del tempo nel ciclo urbano. Di conseguenza la trasmissione eDCT, caratterizzata strutturalmente da un considerevole contenimento del peso e dei costi di produzione, si distingue anche per i suoi effetti positivi sul risparmio di carburante e sulle emissioni di sostanze nocive. La decisione di Stellantis di gestire direttamente il processo di sviluppo e produzione del cambio eDct è in linea col piano strategico di ampliamento e rinnovamento dell’offerta della gamma mild e plug in hybrid.

Confagri E.R.: bene accordo veloce su prezzo pomodoro industria

Confagri E.R.: bene accordo veloce su prezzo pomodoro industriaRoma, 29 gen. (askanews) – “Accogliamo positivamente la sottoscrizione dell’accordo quadro anzitutto per la tempistica rispetto alle annate precedenti, si ricorda infatti che nel 2024 non si è nemmeno arrivati alla firma”. Così il presidente della sezione di prodotto di Confagricoltura Emilia Romagna, Giovanni Lambertini, commenta la chiusura, avvenuta ieri, a 142,50 euro a tonnellata esclusi i servizi dell’accordo sul prezzo del pomodoro da industria per la campagna Nord Italia 2025 tra Op-organizzazioni di produttori e Industria.


Ma la soddisfazione maggiore riguarda la tabella qualità. “Siamo finalmente riusciti a migliorare la valutazione dei parametri qualitativi che – chiarisce l’imprenditore – potrebbe consentire anche di strappare un prezzo intorno ai 145 euro a tonnellata”. Ora l’auspicio è che Op e industria lavorino insieme a una corretta programmazione dell’offerta per evitare di lasciare il prodotto in campo, conclude Lambertini. In Emilia-Romagna si coltivano più di 27.000 ettari di pomodoro da industria (sui 41.000 totali nel bacino del Nord Italia), e la nostra regione vanta oltre 20 stabilimenti attivi nella trasformazione del pomodoro fresco.


Positivo anche il commento del presidente regionale di Confagricoltura, Marcello Bonvicini: “lavoriamo per fornire un prodotto di prima qualità a un distretto essenziale per la preparazione di polpe, passate e concentrati made in Italy. Gli agricoltori continuano a dimostrarsi uniti, l’intera filiera ne esce rafforzata e il sistema del pomodoro da industria resta un esempio da seguire nel panorama ortofrutticolo”.

Copagri Sardegna: bene impegno Regione e Argea su questione Plt

Copagri Sardegna: bene impegno Regione e Argea su questione PltRoma, 29 gen. (askanews) – “Prendiamo atto con soddisfazione del grande impegno messo in campo dall’assessorato regionale all’agricoltura e dalla direzione di Argea per sbloccare l’impasse legata alla questione delle PLT-Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento e, in particolare, al pagamento degli acconti del Premio Unico, pari a circa cento di milioni di euro”. Lo sottolinea in una nota il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri a proposito degli esiti della riunione del Tavolo Verde regionale e delle rassicurazioni arrivate dalla Direzione di Agea Coordinamento.


“La Copagri da tempo aveva lanciato un grido di allarme relativo al concreto rischio di perdere ingenti aiuti comunitari a causa del disconoscimento delle superfici a pascolo utili al pagamento dei premi, proponendo proposte fattive e concrete per ovviare alla problematica e sollecitando le istituzioni preposte a fornire risposte atte alla condivisione del percorso da attuare”, ricorda il presidente. “Plaudiamo, quindi, alla annunciata revisione di alcune procedure del SIAN, continuando a lavorare per introdurre forme di interpretazione dei dati più corrispondenti alla nostra realtà regionale, dove pascoli arborati e cespugliati sono un tratto distintivo dell’allevamento e delle qualità agroalimentari del primario isolano”, rimarca Patteri, ad avviso del quale “è ora fondamentale avere stabilità nella lettura dei dati e nelle procedure, che non possono essere rimesse in discussione a ogni programmazione comunitaria”.


“Non si capisce, infatti, come il paesaggio agrario sardo, stabile ormai da diversi decenni, debba continuamente essere oggetto di diverse interpretazioni, spesso in contrasto tra loro, che rischiano di alimentare un pericoloso ed eccessivo carico di lavoro, con un conseguente aggravio burocratico, a danno di tutti gli interessati, ovvero le agenzie regionali, i CAA e le aziende agricole”, prosegue il presidente della Copagri Sardegna, auspicando “tempi certi per la liquidazione dei pagamenti”. “Gli imprenditori agricoli vanno seguiti sul territorio con servizi di assistenza tecnica in azienda, supportati nelle scelte produttive ed economiche, indirizzandoli nel migliore dei modi su tutti i processi di produzione”, aggiunge il direttore della Copagri Sardegna Mario Putzolu, spiegando che “assistenza in campo significa anche interlocuzione e a volte correzione di anomalie negli atti e nei processi amministrativi, evitando procedimenti lunghi e tortuosi sia per l’imprenditore che per l’amministrazione e puntando, al contrario, sulla positiva concertazione tra la Regione e le associazioni di categoria”.

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravata

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravataMilano, 29 gen. (askanews) – Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa continuata e aggravata nella sponsorizzazione del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel Natale del 2022 delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e 2022.


La procura di Milano ha infatti emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per l’influencer e per altri 3 protagonisti del caso: Fabio Damato, ex braccio destro dell’influcer, Alessandra Balocco, presidente e ad dell’omonima azienda dolciaria piemontese, e Francesco Cannillo, patron di Dolci Preziosi. I decreti di citazione diretta a giudizio, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sono stati notificati ai legali dei 4 indagati dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Nel mirino dei magistrati milanesi, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sono finite le sponsorizzazioni del “Pandoro Balocco Pink Christmas” e delle “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi: due operazioni commerciali “mascherate” da iniziative benefiche, sostiene l’accusa, per un “ingiusto profitto” stimato complessivamente in 2 milioni e 225 mila euro.


E’ nell’avviso di chiusura indagini notificato a ottobre scorso che i pm tirano le somme. Partendo dall’operazione del pandoro Balocco che ha portato nelle casse di due delle società dell’influencer, la TBS Crew s.r.l. e la Fenice s.r.l., un “ingiusto profitto” di 1.075.000 + iva. Secondo l’accusa, sono stati venduti “almeno 362.577 pandori Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni” con un’operazione solo all’apperanza legata a un’iniziativa benefica a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che in realtà aveva già ricevuto dalla Balocco un pagamento una tantum di 50 mila euro, senza “nessuna correlazione” tra “tale pagamento e i profitti derivanti dalla vendita del prodotto pandoro Balocco Pink Christmas”. I pandori furono commercializzati “al costo medio di acquisto pari a circa 9,37 euro per confezione, a fronte di circa 3,68 euro del Pandoro Balocco tradizionale, così rafforzando nel pubblico la convinzione che la differenza di prezzo andasse a beneficio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino”, sottolineano i pm in un passaggio del provvedimento. L’accusa di truffa aggravata ruota attorno alla “pubblicità ingannevole” condotta dall’influencer via social media e web attarverso “informazioni fuorvianti” per il pubblico, come “il pandoro Chiara Ferragni le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’ospedale Regina Margherita di Torino”.


Stesso discorso per l’operazione delle uova di “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi, spacciata come inziativa benefica a favore delI’impresa sociale “I bambini delle fate”. Anche in questo caso è attraverso alcune sue società che l’influencer avrebbe ottenuto un ingiusto profitto: prima di 400.000 euro + iva pagati a Sisterhood s.r.l. e Fenice s.r.l. e poi altri 750.000 + iva versati TBS Crew s.r.l. e Fenice s.r.l. E anche in questo caso, i magistrati puntano il dito sulla “pubblicità ingannevole” realizzata da Chiara Ferragni e sulle “informazioni fuorvianti” fornite dall’influcer, come “usiamo la Pasqua per fare del bene