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Autore: Redazione StudioNews

Pomodoro industria, Anicav: Italia terza al mondo, ma preoccupa +31% Cina

Pomodoro industria, Anicav: Italia terza al mondo, ma preoccupa +31% CinaMilano, 22 nov. (askanews) – L’Italia si conferma il terzo Paese trasformatore di pomodoro a livello mondiale con 5,3 milioni di tonnellate in calo dell 2,5% rispetto all’anno precedente, dopo la Cina quest’anno ha registrato un incremento del 31% rispetto al 2023 e del 68% sul 2022, e gli Usa, la cui produzione è in calo del 14% sulla scorsa campagna. L’incremento produttivo della Cina, spiega Anicav in una nota, rappresenta un’importante fonte di preoccupazione per l’industria italiana della trasformazione del pomodoro.


Pur non riguardando direttamente le nostre produzioni – l’Italia è infatti il primo esportatore al mondo di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale – l’aumento delle esportazioni in ambito UE da parte di Paesi che producono sotto le soglie minime di sostenibilità ambientale e sociale rischia di incidere sulle dinamiche commerciali interne danneggiando lavoratori, consumatori e ambiente. Per questo motivo, a tutela della filiera, l’Anivav ritiene necessario porre in essere una serie di iniziative in sede UE finalizzate, da un lato, ad introdurre il principio di reciprocità per cui tutti devono avere e rispettare le stesse regole e, dall’altro a estendere a livello europeo la norma, già vigente in Italia, in base alla quale la passata deve essere ottenuta solo da pomodoro fresco e riportare in etichetta lo Stato di produzione del pomodoro e, qualora il ciclo produttivo lo consenta, anche la zona dove il pomodoro è stato coltivato.

Anicav: in 2024 traformati 5,3 mln ton pomodoro, circa -10% su previsioni

Anicav: in 2024 traformati 5,3 mln ton pomodoro, circa -10% su previsioniMilano, 22 nov. (askanews) – La campagna di trasformazione del pomodoro 2024 in Italia si è chiusa con una produzione di 5,3 milioni di tonnellate, in leggera riduzione (-2,5%) rispetto al 2023, ma con una sostanziale flessione rispetto alle programmazioni fatte, pari a circa il 10%, in particolare nel bacino Nord, nonostante un maggiore investimento in ettari a livello nazionale (+11% sul 2023).


Una campagna molto complessa con siccità a Sud e sovrabbondanza di piogge al Nord che hanno causato frequenti fermi fabbrica e allungato il periodo di lavorazione fino ad inizio novembre. Andando ad analizzare nel dettaglio, al Centro Sud sono state trasformate 2,87 milioni di tonnellate (+10% rispetto al 2023) mentre nel bacino Nord il trasformato finale è stato di 2,4 milioni di tonnellate (-14% rispetto allo scorso anno). Tutto ciò nonostante l’incremento delle aree trapiantate rispetto alla scorsa campagna di trasformazione. Si è registrato un peggioramento delle rese agricole, in maniera più marcata al Nord, e delle rese industriali, in entrambi i bacini produttivi, stante la necessità di utilizzare maggiori quantità di materia prima per riuscire a garantire gli elevati standard qualitativi che, da sempre, caratterizzano le nostre produzioni, con un significativo impatto sui costi di produzione.


“Quella appena conclusa è stata una campagna molto complicata – dichiara Marco Serafini, presidente di Anicav – Le problematiche legate alla gestione delle risorse idriche, in particolare, hanno avuto un importante impatto sull’andamento della campagna e, se non si correrà ai ripari, la situazione sia al Nord che al Sud potrebbe, nei prossimi anni, diventare insostenibile. C’è bisogno, quindi, di interventi infrastrutturali finalizzati all’efficientamento della filiera e a scongiurare i rischi legati all’emergenza idrica: la costruzione della diga di Vetto nel bacino Nord e la creazione di un’opera infrastrutturale di collegamento tra la diga di Occhito, in provincia di Foggia, e quella del Liscione, in provincia di Campobasso, rappresenterebbero una prima importante risposta per il nostro settore”. Oltre alla variabile climatica a pesare sulle aziende rimane sempre il prezzo della materia prima che continua ad essere il più alto al mondo anche a causa dei costi elevati cui la parte agricola deve far fronte. “Per restare competitivi sarà prioritario, in un contesto sempre più globalizzato come quello in cui le nostre imprese operano, cominciare a lavorare, sia al Nord che al Sud, per un riequilibrio dei prezzi del pomodoro – dichiara Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav – A tal fine non è più procrastinabile adoperarsi per trovare soluzioni innovative che possano portare a un efficientamento produttivo puntando, ancor più e meglio, sulla ricerca varietale, sull’evoluzione delle tecniche produttive e ripensando l’organizzazione ed il livello dimensionale delle imprese agricole, sempre salvaguardando la qualità e la sicurezza delle produzioni e il rispetto dei lavoratori”.


Su queste tematiche di grande importanza e attualità per il settore si discuterà nel corso dell’assemblea pubblica di Anicav, Il filo rosso del Pomodoro. Tra infrastrutture strategiche e tutela del made in Italy – in programma a Parma, presso l’Auditorium Paganini, il prossimo 3 dicembre – alla quale interverranno rappresentanti delle istituzioni e del Governo e i principali player del comparto della trasformazione del pomodoro e della rappresentanza professionale agricola.

Veneto, Salvini: proporremo che candidato presidente sia della Lega

Veneto, Salvini: proporremo che candidato presidente sia della LegaTorino, 22 nov. (askanews) – “È chiaro che la Lega governa bene, stando ai cittadini il Veneto da tanto tempo, proporremo che continui a essere la Lega a guidare il Veneto”. Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto, confermando che il suo partito chiederà alla coalizione di centrodestra di indicare ancora il candidato alla presidenza della Regione Veneto.


“Siamo in una coalizione, siamo in una squadra, quindi ragioneremo con gli altri” ha aggiunto. Nella Marche Salvini ha dato per scontata dal ricandidatura dell’attuale presidente Francesco Acquaroli (Fdi), “però Toscana Puglia e Campania sono terre su cui come Lega stiamo ragionando, stiamo crescendo, stiamo investendo e quindi anche lì avremo delle proposte è chiaro che poi ognuno dirà la sua” ha continuato.

Regionali, Salvini: proporrò un election day in primavera

Regionali, Salvini: proporrò un election day in primaveraTorino, 22 nov. (askanews) – “Sono favorevole a che i cittadini possano scegliere, non c’è alcun limite di mandato per i parlamentari, per i ministri, non si capisce perché un sindaco e un governatore debbano avere questo limite. A pensarla così temo che sia solo la Lega” e se sarà così ne “prenderò atto”, ma “proporrò non solo agli alleati, anche alle opposizioni, un ragionamento su un unico periodo elettorale in primavera” per contrastare l’astensionismo in vista delle regionali in Veneto, previste attualmente per la fine del 2025, e nelle Marche, in Toscana, Puglia, Campania e Valle d’Aosta. Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto.

In Ucraina Parlamento chiuso per minaccia missilistica su Kiev

In Ucraina Parlamento chiuso per minaccia missilistica su KievRoma, 22 nov. (askanews) – Il parlamento ucraino non si riunirà come previsto venerdì a causa della minaccia di attacchi missilistici, secondo i legislatori. La sessione “è stata annullata a causa di informazioni su possibili attacchi. Ciò non significa che accadranno, ma c’è un avvertimento e poiché non era previsto nulla di importante per venerdì, è stato posticipato alla prossima settimana plenaria”, ha affermato il membro del parlamento Yaroslav Zheleznyak in un post su Telegram.


La minaccia arriva un giorno dopo che la Russia ha lanciato un nuovo missile balistico non nucleare a medio raggio sulla città ucraina di Dnipro.

Regionali, Salvini: proporrò election day in primavera

Regionali, Salvini: proporrò election day in primaveraTorino, 22 nov. (askanews) – “Sono favorevole a che i cittadini possano scegliere, non c’è alcun limite di mandato per i parlamentari, per i ministri, non si capisce perché un sindaco e un governatore debbano avere questo limite. A pensarla così temo che sia solo la Lega” e se sarà così ne “prenderò atto”, ma “proporrò non solo agli alleati, anche alle opposizioni, un ragionamento su un unico periodo elettorale in primavera” per contrastare l’astensionismo in vista delle regionali in Veneto, previste attualmente per la fine del 2025, e nelle Marche, in Toscana, Puglia, Campania e Valle d’Aosta. Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto.

M.O., Salvini: Netanyahu benvenuto in Italia, scelta Cpi politica

M.O., Salvini: Netanyahu benvenuto in Italia, scelta Cpi politicaTorino, 22 nov. (askanews) – “Io conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”. Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, a proposito del mandato di arresto a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale.


“I criminali di guerra sono altri, non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni, adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medio Oriente mi sembra irrispettoso, pericoloso perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà le democrazie e i valori occidentali” ha aggiunto a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto. “Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni Paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali” ha concluso Salvini.

Cina include Giappone in esenzione visti di viaggio

Cina include Giappone in esenzione visti di viaggioRoma, 22 nov. (askanews) – Un ulteriore segnale di disgelo da parte cinese nei confronti del Giappone, in questo momento di transizione della presidenza Usa, è stato lanciato oggi: il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha annunciato l’inserimento dei cittadini nipponici nella lista di quelli che, dal 30 novembre al 31 dicembre 2025, potranno viaggiare in Cina senza visto.


Il Giappone è stato aggiunto a un gruppo di paesi europei, tra cui Bulgaria, Romania e Croazia, che saranno inclusi nella lista per l’esenzione dal visto. Con queste ultime esenzioni, il numero totale dei paesi i cui cittadini possono entrare senza visto sale a 38. Tra questi anche l’Italia. Pechino ha inoltre esteso la durata del soggiorno senza visto da 15 a 30 giorni.


La decisione di includere il Giappone segue un incontro tra il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il presidente cinese Xi Jinping la scorsa settimana a margine del forum di Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) in Perù. Durante l’incontro, i due leader hanno concordato di collaborare in aree di “interesse strategico comune”. Inoltre, la Cina ha mostrato, in questo momento d’incertezza rispetto a quale sarà la politica del nuovo presidente Usa Donald Trump rispetto agli alleati in Asia, altri segnali di apertura nei confronti di Tokyo, tra l’altro sbloccando l’importazione graduale di pesce giapponese, che era stato vietato in seguito al rilascio in mare delle acque trattate della centrale nucleare di Fukushima.


La Cina aveva sospeso le esenzioni dal visto per i cittadini giapponesi e altri viaggiatori durante la pandemia di Covid-19. Da quando ha abbandonato la sua politica zero-COVID nel 2023, Pechino ha reintrodotto l’esenzione dal visto per decine di paesi in Europa e nel Sud-est asiatico. Tuttavia, i cittadini giapponesi hanno continuato ad aver bisogno di un visto, anche per soggiorni di 15 giorni o meno. I media giapponesi hanno riferito che Tokyo non prevede di offrire un’esenzione reciproca dal visto per la Cina, ma sta valutando di semplificarne la procedura di richiesta.

Cop29 ancora senza accordo, Azerbaigian esorta negoziatori

Cop29 ancora senza accordo, Azerbaigian esorta negoziatoriRoma, 22 nov. (askanews) – Mentre i colloqui della Cop29 di Baku appaiono sempre più impantanati e si prevede che vadano, ancora una volta, oltre i tempi previsti, l’Azerbaigian, che detiene la presidenza, ha esortato i negoziatori superare le loro divergenze per giungere a un accordo finanziario. In una nota ai delegati di venerdì, riportata da Reuters, la presidenza della Cop29 ha affermato: “Incoraggiamo le parti a continuare a collaborare all’interno e tra i gruppi con l’obiettivo di proporre proposte di collegamento che ci aiuteranno a finalizzare il nostro lavoro qui a Baku”.

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini imprese

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini impreseRoma, 22 nov. (askanews) – Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero.


Ulteriori pressioni sulla valuta condivisa, dopo che il trionfo alle presidenziali di Donald Trump aveva impartito forti spinte rialziste al dollaro, che ieri era risalito ai massimi da oltre un anno sull’euro. Stamattina l’euro si attestava attorno a 1,0475 dollari. Dopo la pubblicazione degli indici Pmi è collassato fino a 1,0350 e a metà mattina a 1,0392 si attesta ai valori più bassi dal 14 novembre del 2022.


La debolezza dell’economia nell’area euro rafforza le probabilità di una Bce risoluta nella manovra di taglio dei tassi di interesse. Laddove, all’opposto, oltre Atlantico non è da escludere che la Federal Reserve possa mostrarsi più cauta nelle sue mosse di riduzioni dei tassi sul dollaro.