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E’ nato il Distretto Biologico di Montecucco, il decimo in Toscana

E’ nato il Distretto Biologico di Montecucco, il decimo in ToscanaMilano, 19 nov. (askanews) – È stato ufficialmente istituito il nuovo Distretto Biologico del Montecucco, il decimo in Toscana, che rafforza il ruolo della regione come leader nazionale del biologico. Il nuovo biodistretto ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare un territorio dalle radicate tradizioni agricole, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile sia a livello ambientale che socioeconomico. Un traguardo significativo per il territorio, che punta a diventare un modello di eccellenza nell’agricoltura biologica e sostenibile, sia in Italia che a livello internazionale. La Toscana si conferma come una delle regioni leader nel biologico, con oltre il 37,5% di superficie utile coltivata bio, rispetto a una media nazionale del 19,8%, e un’incidenza di aziende biologiche del 13,3%, quasi il doppio del dato nazionale del 7,4%. Il nuovo distretto si distingue per l’elevata percentuale di superficie agricola biologica che supera attualmente il 56% di quella agricola utilizzata.


Il Distretto Biologico di Montecucco nasce con il sostegno di istituzioni quali la Regione Toscana, il Distretto Rurale della Toscana del sud, CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori Montecucco, per promuovere un’agricoltura che valorizzi la biodiversità, incoraggiando un modello di sviluppo sostenibile sia a livello ambientale che socioeconomico. Otto le aziende agricole che attualmente rappresentano il biodistretto e che hanno contribuito alla sua creazione: ColleMassari, Salustri, L’Impostino, Franci, Podere dei Fiori, La Pollinosa, Le Colline Amiatine, e Podere Ciuffoni. Otto realtà, tutte impegnate nel biologico, che rappresentano il cuore pulsante del Distretto e che con i loro prodotti, dal vino all’olio, dal miele alle farine, alle produzioni animali, incarnano le eccellenze che caratterizzano il Montecucco. Un gruppo che si accinge a crescere in termini di partecipazioni, con numerose aziende agricole che a pochi mesi dall’annuncio del progetto hanno già presentato domanda di adesione. Tutti i prodotti delle aziende aderenti riporteranno in etichetta il logo del biodistretto, garantendo ai consumatori un marchio di qualità e impegno per il territorio. Le aziende che desiderano aderire devono rispettare un requisito essenziale: almeno il 30% della loro produzione deve essere certificata biologica.


“Questo traguardo è il frutto di un’idea nata più di un anno fa, quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di creare un Distretto Biologico che potesse valorizzare e sostenere il nostro territorio” ha spiegato Francesco Saverio Benedetti, presidente del Distretto Biologico del Montecucco e chief financial officer di ColleMassari, aggiungendo che “l’impegno di tutti, grazie a una coesione straordinaria e a una visione condivisa, siamo riusciti in pochissimo tempo a trasformare questa idea in realtà”. Il Distretto Biologico di Montecucco ha già individuato i prossimi obiettivi, articolati su tre fasi temporali. “A breve termine: sensibilizzare e supportare ulteriormente i produttori locali già impegnati nel biologico, ampliando il numero di aziende e promuovendo la conoscenza del distretto attraverso campagne di informazione e comunicazione. A medio termine: consolidare la rete di cooperazione includendo anche il settore turistico e culturale, per valorizzare l’offerta territoriale e promuovere il Montecucco come destinazione per il turismo sostenibile. A lungo termine: affermare il Distretto come modello di riferimento nell’agricoltura biologica e sostenibile a livello regionale e internazionale”.

Vendemmia 2024, Consorzio Trentino: raccolti 1.020.511 quintali (-11%)

Vendemmia 2024, Consorzio Trentino: raccolti 1.020.511 quintali (-11%)Milano, 19 nov. (askanews) – Le aziende che fanno capo al Consorzio Tutela Vini del Trentino hanno registrato una riduzione complessiva della vendemmia 2024 dell’11% rispetto al 2023, per un totale di 1.020.511 quintali di uva raccolta. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il bilancio qualitativo risulta positivo. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dall’ente consortile a conclusione di un’annata climaticamente complessa che ha inciso sul ciclo vitale della vite.


La stagione è iniziata con un inverno e una primavera insolitamente piovosi, che hanno portato ad un’anticipata ripresa vegetativa. Le gelate di aprile hanno colpito alcune aree pianeggianti, causando danni localizzati e allungando la fioritura, soprattutto per il Pinot Grigio, che ha registrato una fertilità tra le più basse nella serie storica. I mesi di maggio e giugno sono stati i più piovosi degli ultimi anni, con accumuli record che hanno portato a sfide per il contenimento delle patologie fungine. La piovosità ha favorito lo sviluppo della peronospora ma l’applicazione del disciplinare di produzione integrata ha permesso di contenere i danni. Nei vigneti trattati, le infezioni si sono concentrate prevalentemente sulla giovane vegetazione, mentre i grappoli sono rimasti in buono stato, garantendo una produzione sana. Anche l’oidio è stato contenuto, grazie a interventi di sfogliatura e alla distensione dei grappoli. Nel 2024, un’attenzione speciale è stata dedicata alla flavescenza dorata, con oltre 6.000 ettari monitorati (dal Consorzio e dalle cantine associate, in collaborazione con la Fondazione E. Mach) per limitare la diffusione del patogeno e dell’insetto vettore S. titanus. La vendemmia ha visto una produzione di 790.836 quintali di uve bianche, pari al 77% del totale, mentre le uve nere hanno totalizzato 229.675 quintali (23%), entrambe le categorie mostrano un calo rispetto all’anno precedente, rispettivamente dell’11% e del 9%. Pinot Grigio, Chardonnay e Muller Thurgau continuano a essere le varietà bianche più diffuse, con una quota complessiva superiore al 70%. Teroldego (7% della produzione complessiva, in calo del 2%) e Merlot (5%, in calo del 3%) dominano tra le varietà di uve nere coltivate. Nonostante una produzione quantitativamente ridotta, le uve raccolte sono risultate di buona qualità. Rispetto al 2023, il Pinot grigio registra una produzione di 354.933 quintali con un calo del 14%, lo Chardonnay è in diminuzione del 7%.


Il Consorzio ha evidenziato che anche nel 2024 è proseguito il percorso di certificazione sostenibile SQNPI, iniziato nel 2016 e che oggi coinvolge 5.303 aziende trentine. Questo sistema, “unico in Italia per estensione, rappresenta un traguardo importante nella produzione integrata e attesta un processo produttivo rispettoso dell’ambiente e della salubrità del prodotto”.

Vino, esce la guida “Berebene 2025”: 937 etichette entro i 20 euro

Vino, esce la guida “Berebene 2025”: 937 etichette entro i 20 euroMilano, 18 nov. (askanews) – Sono 937 le etichette proposte da “Berebene 2025”, la nuova edizione della guida del Gambero Rosso ai migliori vini d’Italia entro i 20 euro. Di queste 64 sono spumanti e frizzanti, 412 sono bianchi, 69 rosati, 377 rossi e 15 vini dolci. La Denominazione più premiata è la Barbera d’Asti (con 16 vini), che traina il palmares del Piemonte, la regione con la migliore offerta per il bere bene con 112 vini, seguita da Veneto, con 92 vini e Toscana, con 84.


Il volume, curato da William Pregentelli e giunto alla sua 34esima edizione, dimostra come l’Italia, a differenza di altri Paesi a vocazione enologica, offra ottimi vini per ogni fascia di prezzo, tutti in grado di restituire l’identità di una zona viticola, il tratto caratteristico di un vitigno, la filosofia produttiva di un vignaiolo o di un’azienda. A partire da ben 92 ottime bottiglie sotto i 10 euro. “L’accessibilità del vino italiano è il vero tema del momento, i prezzi sono cresciuti tanto e hanno finito per allontanare una fascia giovane di pubblico. Per fortuna, con buon spirito critico e di ricerca possiamo ancora trovare eccellenti bottiglie sotto i 20 euro in tutte le regioni” ha spiegato il direttore del Gambero Rosso, Lorenzo Ruggeri, aggiungendo che “così abbiamo redatto una carta ideale con bollicine, cui abbiamo aggiunto i frizzanti, i bianchi, i rosati, i rossi. Senza trascurare qualche vera chicca tra i dolci”.


I sei “premi nazionali” sono stati assegnati a “La Matta Dosaggio Zero 2023” di Casebianche (“Miglior bollicina”); “Falerio Pecorino Maree 2023” di Madonnabruna (“Miglior bianco”); “FCO Pinot Grigio Ramato 2023” di Sirch (“Miglior rosato”); “Chianti Cl. 2021” di Borgo Salcetino (“Miglior rosso”); “Canelli Tenuta del Fant 2023” di Il Falchetto (“Miglior dolce”); e il “Barbera d’Asti Sup. Savej 2021” di Terre Astesane come “Miglior Vino sotto i 10 euro”. Per quanto riguarda invece i 21 “Campioni Regionali”, sono stati andati a “VdA Petite Arvine 2023” di Les Cretes (Valle d’Aosta); “Barbera d’Asti Sup. I Tre Vescovi 2022” di Vinchio Vaglio (Piemonte); “Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2023” di Durin (Liguria); “RGC Groppello 2023” di Cantrina (Lombardia); “Trentino Riesling 2023” di Maso Poli (Trentino); “A. A. Pinot Bianco 2023” di Kettmeir (Alto Adige); “Bardolino Montebaldo Delara 2022” di Guerrieri Rizzardi (Veneto); “FCO Pinot Bianco 2023” di Roberto Scubla (Friuli Venezia Giulia); “Romagna Albana Albena 2023” di Assirelli (Emilia Romagna); “Chianti Colli Fiorentini Sorrettole 2022” di La Querce (Toscana); “Bianchello del Metauro Sup. Rocho 2022” di Roberto Lucarelli (Marche); “Spoleto Trebbiano Spoletino 2023 di Le Cimate (Umbria); “Lepino 2020” di Donato Giangirolami (Lazio); “Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2023” di Tenuta I Fauri (Abruzzo); “Molise Tintilia 2021” di Tenute Martarosa (Molise); “Rosato 2023” di Cenatiempo (Campania); “Aglianico del Vulture Synthesi 2020” di Paternoster (Basilicata); “Terra d’Otranto Negroamaro Notte Rossa 2022” di Terre Di Sava (Puglia); “Cirò Rosso Cl. Sup. Colli del Mancuso Ris. 2021” di Ippolito 1845 (Calabria); “Sicilia Giato 2023” di Centopassi (Sicilia) e “Vermentino di Sardegna Chlamys 2023” di Tenute Fois – Accademia Olearia (Sardegna).

Vino, grande successo a Montalcino per “Benvenuto Brunello”

Vino, grande successo a Montalcino per “Benvenuto Brunello”Milano, 18 nov. (askanews) – “La nuova formula della manifestazione che ha riportato i produttori in presenza ha registrato un grande successo sia tra i visitatori che tra le aziende stesse. ‘Benvenuto Brunello’ punta ad accrescere sempre di più il posizionamento di evento-contenitore della Denominazione che, attraverso il Brunello, consolida la propria attrattiva verso gli addetti ai lavori e ai winelover”.


Quasi cento giornalisti specializzati ed esperti da dieci Paesi (Usa, Canada, Francia, Germania, Uk, Polonia, Danimarca, Corea del Sud, Svezia e Danimarca) e più di 2.500 partecipanti tra operatori dell’hotellerie e della ristorazione, sommelier e appassionati italiani e stranieri accorsi a Montalcino nelle tre giornate che hanno visto i produttori in presenza al Chiostro di Sant’Agostino per l’anteprima del Brunello 2020. Sono i numeri di “Benvenuto Brunello”, l’evento di punta del Consorzio che chiude oggi la 33esima edizione a cui hanno aderito 126 aziende per un totale di oltre 500 etichette in degustazione: dal Brunello in debutto sui mercati dal 1 gennaio 2025 alla versione Riserva 2019, dal Rosso di Montalcino 2023 fino al Moscadello e al Sant’Antimo. Tra le diverse novità di questa edizione, il debutto di “Brunello Forma”, il nuovo, innovativo, metodo di valutazione delle annate. Per quanto riguarda la piastrella celebrativa della vendemmia 2024, è stata firmata dal pluripremiato regista Ferzan Ozpetek.

Nitto Atp Finals, Consorzio Asti Docg festeggia con Jannik Sinner

Nitto Atp Finals, Consorzio Asti Docg festeggia con Jannik SinnerMilano, 18 nov. (askanews) – “Vedere Jannik Sinner festeggiare in mondovisione con l’Asti Spumante è stato motivo di grandissimo orgoglio. La scelta di abbinare il nostro territorio al mondo del tennis si sta rivelando sempre più vincente”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno, festeggiando con il campione altoatesino la vittoria alle Nitto Atp Finals, il torneo di tennis indoor più importante dell’anno che si è chiuso ieri a Torino.


Questo è il quarto anno da quando il Consorzio astigiano ha deciso di investire sul tennis, “da allora la redemption in termini di visibilità è volata sino al boom di 4,6 milioni di telespettatori, solo in Italia, che hanno seguito la partita di ieri: si tratta del quarto match più visto nella storia Auditel, tre di questi con Sinner in campo”. Sempre secondo quanto spiegato dall’ente consortile, “per l’Atp, il beneficio economico sul territorio nel 2023 ha superato i 300 milioni di euro, con un’audience globale tra tv, web e social di 483 milioni di utenti (+150% sul 2022)”. Numeri destinati a crescere con questa ultima edizione in cui la “Sinnermania” ha toccato l’apice. “Tennis e Asti Docg è un’accoppiata che rivedremo anche il prossimo anno a partire dal Master 1000 di Roma fino alle Finals, quando saremo ancora ‘Sparkling partner’, e speriamo che la magia si possa ripetere” ha aggiunto il direttore del Consorzio, Giacomo Pondini, precisando che “l’obiettivo è superare i già impressionanti numeri riscontrati negli anni scorsi in termini di visibilità, con un’audience mediatica di oltre 400 milioni di utenti e 90 ore di esposizione diretta”.

Vino, il Consorzio Chianti debutta in Africa con Angola e Nigeria

Vino, il Consorzio Chianti debutta in Africa con Angola e NigeriaMilano, 18 nov. (askanews) – Debutto assoluto in Africa per il Consorzio Vino Chianti che, con la prima edizione di “Chianti lovers African Tour 2024”, il 19 novembre sbarca a Luanda (Angola) e dal 21 al 24 novembre a Lagos (Nigeria) nell’ambito della “Settimana della cucina italiana nel mondo” promossa dalle maggiori istituzioni diplomatiche italiane.


“Si tratta della prima volta in questo Continente, come Denominazione italiana e Consorzio storico del Chianti Docg, in uno scenario di mercati e cultura del vino tra i più vergini a livello globale ma che sta mostrando segni di vivace interesse anche nell’ambito del vino e, in generale, del prodotto italiano” spiega l’ente consortile, spiegando che “si tratta di appuntamenti istituzionali e didattici: seminari e degustazioni private rivolte ai professionisti locali, stampa di settore e wine lovers”. Le due masterclass saranno condotte da Luca Alves e centrate sulla narrazione e degustazione di un ampio ventaglio di vini Chianti. Il programma sarà poi arricchito con altre occasioni di degustazione abbinate alla cucina italiana e locale. Il mercato nigeriano del vino “è tra i più consistenti del continente per consumo di bevande alcoliche pro capite, diffuso soprattutto tra le giovani generazioni e a Lagos si contano innumerevoli enoteche e wine club”. Il mercato dell’Angola è dominato dai vini portoghesi ma il vino italiano è discretamente rappresentato: è al terzo posto come consumo e la sua distribuzione gode di agevolazioni sia logistiche, arrivando via terra dal Sudafrica, che sociali, essendo il consumo e la vendita di alcol liberi da monopoli e limitazioni. Il vino si consuma nelle principali aree urbane, a cominciare dalla capitale Luanda, dove si concentra un quarto della popolazione del Paese e che da sola rappresenta il 50% del mercato del vino.


“Investiamo nel futuro mercato del vino – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Giovanni Busi – il Chianti è una delle massime espressioni del made in Italy, il nostro vino si conferma sempre più ambasciatore nel mondo”.

Bolaffi: il 21 novembre asta di vini pregiati italiani e francesi

Bolaffi: il 21 novembre asta di vini pregiati italiani e francesiMilano, 17 nov. (askanews) – Giovedì 21 novembre, in modalità internet live sul sito di Aste Bolaffi, si terrà un’importante asta di vini pregiati, che propone un catalogo di quasi 700 lotti provenienti da selezionate cantine private.


La prima sessione è dedicata ai vini toscani e di altre regioni d’Italia (lotti 1-276). Per la Toscana sono proposti vari lotti, anche in formati particolari, di Solaia e Tignanello dagli anni Ottanta a oggi; una magnum di Sangiovese 100% Case Basse Gianfranco Soldera del 2016 (base 1.200 euro); numerose bottiglie di Masseto, tra cui tre bottiglie in cassa originale in legno del 2017 (1.800 euro); sei bottiglie di Le Pergole Torte Montevertine del 2006 (900 euro) e vari lotti di Sassicaia dal 1984 al 2021, dove si segnala una verticale composta da sei bottiglie dal 2007 al 2012 in edizione speciale (265, base 1.500 euro). Tra le altre regioni spiccano l’Abruzzo con una verticale di Trebbiano Valentini dal 1993 al 2014 per un totale di 12 bottiglie (base d’asta 1.200 euro), la Campania con alcuni lotti di Taurasi Riserva Venerabile Confraternita Joaquin edizione limitata per Aste Bolaffi, tra cui nove bottiglie del 2015 (1.600 euro), e il Trentino con tre bottiglie di Bruno Lunelli Riserva 1995 (1.200 euro). La seconda sessione si concentra sulle più rinomate etichette da Piemonte, Francia e Spagna (lotti 277-694). Per il Piemonte sono proposti numerosi lotti di Accomasso, Burlotto e Cappellano, una verticale dell’introvabile Barolo Paiagallo Giovanni Canonica dal 2004 al 2015 (base d’asta 1.200 euro), due bottiglie di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1997 (1.300 euro) e una magnum di Barolo Bartolo Mascarello etichetta “No Barrique No Berlusconi” 1999 (3.000 euro). Passando ai vini francesi, tra i Bordeaux si distinguono sei bottiglie di Chateau Haut-Brion 2011 (base d’asta 1.800 euro); tre bottiglie di Chateau Lafite Rothschild 2000 (2.500 euro); sei bottiglie di Chateau Mouton Rothschild 2020 (2.100 euro); tre bottiglie di Petrus 2020 Pomerol (7.500 euro).


Nel capitolo Borgogna si trovano i top lot dell’asta, una selezione molto rara e pregiata di Henry Jayer, tra cui tre bottiglie di Vosne-Romanée Cros Parantoux Réserve 2001 (base d’asta 15.000 euro) e una magnum di Richebourg Grand Cru 1986 (base 12.000 euro), ma anche una bottiglia di Corton-Charlemagne Grand Cru 1994 J.F. Coche-Dury (1.500 euro) e una magnum di Chambertin Grand Cru 1990 Domaine Armand Rousseau (3.000 euro). Chiudono la vendita gli champagne più blasonati, come sei bottiglie di Jacques Selosse Millesime 2008 (base d’asta 9.000 euro) e una magnum di Salon Cuvée S Le Mesnil Blanc de Blancs Brut 2008 (5.000 euro).

Vino ed enoturismo: “BE.COME 2024” torna a Milano da 25 a 27 novembre

Vino ed enoturismo: “BE.COME 2024” torna a Milano da 25 a 27 novembreMilano, 17 nov. (askanews) – Dal 25 al 27 novembre, “BE.COME 2024” torna a Milano a il Radisson Collection Hotel Santa Sofia Milan, per una nuova edizione dal respiro internazionale, dedicata alla scoperta di ciò che è “Above & Beyond Wine” L’edizione di quest’anno celebra il vino “come un emblema del futuro, promuovendo un turismo che rispetta e valorizza l’ambiente e le persone”: un invito a riflettere sulla cultura del viaggio “come fenomeno e a riconsiderare valori come ospitalità, incontro, meraviglia, responsabilità e libertà”.


“Oggi, il mondo del vino si estende ben oltre il calice, rappresentando un vero e proprio viaggio nel cuore delle culture locali” ha affermato Alessandra Montana, fondatrice di Allumeuse e ideatrice di “BE.COME”, spiegando che “le Cantine italiane diventano vere e proprie destinazioni, portali che introducono alle unicità dei singoli territori”. Per questo evento il MW Gabriele Gorelli, co-fondatore di BE.COME, ha progettato tre masterclass esclusive che condurrà insieme a Danielle Callegari e Jeffrey Porter, editor di Wine Enthusiast per l’Italia: “Future Legends: Italy’s Quintessential Reds”, un viaggio tra anteprime e annate correnti dei grandi rossi italiani; “Revival of the Land” focus sulla sperimentazione e valorizzazione di territori, varietà e tecniche che si terrà la mattina del 26 novembre; “A Kaleidoscope of White”, degustaazione di una collezione di vini bianchi italiani in programma nel pomeriggio del 26.


In programma anche una serie di panel tematici e interventi di esperti che offriranno prospettive e approfondimenti sul futuro del vino e del turismo enologico, tra cui “Le neuroscienze al servizio del marketing enologico” con Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso l’Università IULM, e “A Destination is Born: Come nasce una destinazione e cosa cerca il viaggiatore contemporaneo” con Michil Costa (Hotel La Perla), Alia Radetti (Dream Beyond) e Paolo Cenciarelli (Thalamus Charles), moderati dalla giornalista Sara Magro. “BE.COME” ospiterà inoltre la premiazione dei “World’s Best Vineyards”, il concorso mondiale per l’enoturismo, lanciato a Londra dalla William Reed nel 2019 al fine di premiare l’ospitalità in cantina. Il 26 novembre, le sei cantine italiane presenti nella Top 100, assieme a quella inserita nella Hall of Fame (categoria riservata a chi ha ottenuto il primo posto nel 2024) si ritroveranno per condividere la propria visione sul futuro dell’enoturismo in Italia e celebrare i risultati raggiunti fino a oggi, con un esclusivo cocktail di premiazione.

Vino, dal 17 al 19 maggio 2025 a Milano torna “Best Wine Stars”

Vino, dal 17 al 19 maggio 2025 a Milano torna “Best Wine Stars”Milano, 17 nov. (askanews) – Sono ufficialmente aperte le selezioni per la sesta edizione di “Best Wine Stars”, la manifestazione promossa dal gruppo Prodes Italia dedicata al settore enogastronomico e dei distillati che si terrà al Palazzo del Ghiaccio di Milano dal 17 al 19 maggio 2025.


L’evento, diretto sia al pubblico professionale che a quello degli appassionati, coinvolge ogni anno oltre 200 aziende nazionali e internazionali. Durante la tre giorni i visitatori potranno esplorare percorsi di degustazione nelle diverse aree espositive, interagire direttamente con i produttori e partecipare ad un ampio programma di talk e masterclass. Tra queste, quelle curate dalla sommelier e winewriter Adua Villa proporranno approfondimenti tematici su vari aspetti del settore, dalle tecniche di degustazione all’analisi delle nuove tendenze di consumo. La cerimonia di premiazione dei “Best Wine Stars Awards”, prevista per domenica 18 maggio, celebrerà le aziende che “si sono distinte non solo nelle categorie tradizionali come miglior vino rosso, bianco, rosato e miglior spirit, ma anche in ambiti emergenti e innovativi”. I riconoscimenti includono infatti premi per la sostenibilità, l’enoturismo, l’accessibilità e l’innovazione, la qualità-prezzo e il miglior progetto enologico, “sottolineando l’impegno delle aziende verso un futuro consapevole e responsabile”.


Una delle novità dell’edizione 2025 sarà la rinnovata “Area Spirits”, pensata per mettere in risalto l’evoluzione del mondo dei distillati attraverso un allestimento speciale. Accanto al settore enologico e ai distillati, l’evento include un’area dedicata alle eccellenze alimentari e ai servizi correlati. Infine, il “BWS Village” offrirà uno spazio per gli incontri tra professionisti, mentre la “Best Wine Stars Business Dinner”, celebrerà i prodotti di eccellenza di ogni azienda, con una cena esclusiva.

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premi

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premiMilano, 17 nov. (askanews) – Presentata in anteprima nazionale l’edizione 2025 della “Guida Oro I Vini di Veronelli”, volume erede degli storici cataloghi firmati dal padre della critica enologica italiana, svelando i cinque “Migliori Assaggi” 2025, premi assegnati ai vini che hanno conseguito il punteggio più alto in centesimi nella rispettiva tipologia e i dieci “Sole”, riconoscimenti attribuiti all’unanimità dai curatori a vini e realtà d’eccellenza in grado di coniugare diversi fattori, tra cui originalità, capacità, cura, storia e lungimiranza.


L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 300 operatori del settore, è stato organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che dal 1986 opera per valorizzare la cultura del vino e degli alimenti, e che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori e cultori della gastronomia. La Guida è stata presentata all’ex Convento dei Neveri, dove a maggio è stato inaugurato “Il Veronelli”, l’interessante spazio permanente dedicato al celebre critico. Prima della presentazione del volume, si è tenuto un evento celebrativo in occasione del ventennale della scomparsa di Veronelli, durante il quale sono stati proiettati piccoli saggi di rare documentazioni video in cui è lui stesso a parlare, seguito, in una sorta di “dialogo a distanza” condotto da Aldo Tagliaferro, da alcuni vignaioli, ristoratori e critici. Tra di loro Ilaria Felluga, Gianfranco Fino, Marta Galli, Alfonso Iaccarino, Fausto Maculan, Giuseppe Mazzocolin, Michele Perusini, Arturo Rota, Maria Lavinia Zanella, Massimo Zanichelli e Omar Pedrini. Ospite della giornata, Dolma Bornengo in rappresentanza della storica Ong Acra con cui il Seminario Veronelli è in partnership da 11 anni: le “seconde bottiglie” inviate alla Guida (per supplire a eventuali difetti della prima), se non utilizzate, vengono destinate a finanziare progetti di agricoltura sociale.


Ad aggiudicarsi quest’anno i prestigiosi cinque “Migliori Assaggi” sono stati: “Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015” di Ferrari F.lli Lunelli (96 punti); “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido (100 pt); “Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2021” di Cantina Terlano (98 pt) “Costa d’Amalfi Rosato 2023” di Cuomo Marisa (92 pt); e il “Trentino Vino Santo Emblemi d’Amor 2009” di Poli Giovanni (97 pt). I dieci “Sole” sono invece andati a “Collio Malvasia 2020” di Podversic Damijan; “Friuli Colli Orientali Picolit 2019” di Perusini; “Alto Adige Pinot Nero Riserva Sepp Hanni 2019” di Stroblhof; “Renitens s.a.” di Resistenti Nicola Biasi; “Soave Classico Foscarino Grande Cuvée I Palchi 2021” di Inama; “Adarmando Umbria Bianco 2022” di Tabarrini; “Ostuni Ottavianello Stùne 2023” di Amalberga; “Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Lice 2021” di Caparra & Siciliani; “Zà Tarina Terre Siciliane Malvasia 2023” di Cusolito; e il “Vermentino di Gallura Superiore Pitraia 2021” di Tenute Gregu. L’evento si è conclsuo con una degustazione delle bottiglie premiate accompagnata da una selezione di specialità gastronomiche realizzate dagli artigiani del gusto partner dell’evento. La Guida sarà disponibile nelle librerie e sul sito del Seminario Veronelli dal 30 novembre prossimo. L’acquisto del volume permette anche di consultare in modo completo e gratuito l’app “I Vini di Veronelli 2025” sul proprio smartphone. Da gennaio 2025 sarà disponibile in esclusiva per i mercati esteri anche la versione in lingua inglese.