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A Vinitaly lo stand del Serprino, autoctono frizzante dei Colli Euganei

A Vinitaly lo stand del Serprino, autoctono frizzante dei Colli EuganeiMilano, 25 mar. (askanews) – Vulcanico, identitario, vivace: il Serprino dei Colli Euganei sarà il protagonista di un nuovissimo stand in occasione della 57esima edizione di Vinitaly (Verona, 6-9 aprile). Il Consorzio dei Colli Euganei punta, infatti, sempre di più sull’unico vino autoctono a Doc del Veneto specializzato nella tipologia frizzante. Il pubblico avrà così l’occasione di assaporare oltre 40 etichette di questo prodotto che sa essere trasversale a tutte le fasce di consumatori e occasioni di consumo.


Proprio per far conoscere la versatilità del Serprino, il Consorzio organizzerà presso lo stand di Vinitaly (Padiglione 5 – Stand E7), da domenica a martedì, due momenti giornalieri di degustazione dal carattere informale e autentico, che rispecchiano la tradizione culinaria quotidiana veneta. Così “Serprino & Tramezzino” (dalle 12.30 alle 14.30) abbinerà tramezzini d’autore alle versioni frizzante e spumante del Serprino, mentre “La Merenda dei Colli” (dalle 16.30 alle 18) vedrà la tipica sopressa veneta in abbinamento al Serprino sui lieviti, tipologia da poco prevista dal Disciplinare. Le modifiche al Disciplinare saranno illustrate domenica 6 aprile alle 15.30, nell’ambito della masterclass “I vulcanici veneti” organizzata dalla Regione Veneto (Pad. 4 – D4/E4), dall’enologo del Consorzio, Daniele Stenico, e dal giornalista Angelo Peretti, con la degustazione delle prime bottiglie sperimentali di Serprino sui lieviti. Nel pomeriggio di mercoledì 9 aprile, invece, la biodiversità dei Colli Euganei sarà presentata nello stand del Consorzio dei Colli Euganei attraverso i gin prodotti con le varietà botaniche del territorio, e in particolare il Gin Fiore, un gin padovano a base di Fior d’Arancio dei Colli Euganei. Il Serprino sarà inoltre al centro anche di due rilassati appuntamenti “fuori Vinitaly” a Padova e Verona. Sabato 5 aprile, vigilia di Vinitaly, il format Serprino & Tramezzino sarà proposto da alcuni locali del centro storico di Padova. Invece, la sera di martedì 8 aprile il Serprino dei Colli Euganei sarà protagonista di “God Save the Wine”, appuntamento in programma all’Hotel Due Torri, adiacente alla basilica di Sant’Anastasia, nel centro storico di Verona.

Consorzio Morellino Scansano: assemblea approva menzione “Superiore”

Consorzio Morellino Scansano: assemblea approva menzione “Superiore”Milano, 24 mar. (askanews) – Il Consorzio Morellino di Scansano annuncia l’approvazione delle modifiche al Disciplinare di produzione, introducendo significative novità per la Denominazione. La più rilevante è l’inserimento della menzione “Superiore”, che identifica così una nuova tipologia all’interno della proposta del Morellino di Scansano Docg. La nuova menzione prevede una resa massima ridotta rispetto alla versione annata e richiede che i vini siano ottenuti da uve Sangiovese per almeno l’85%, con la possibilità di utilizzare altri vitigni a bacca nera, non aromatici, fino ad un massimo del 15%. Inoltre, l’immissione al consumo per questa categoria sarà consentita solo a partire dal 1 gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia, favorendo una maggiore maturazione e complessità del vino. Il “Superiore” si presenterà così di colore rosso rubino tendente al granato; all’olfatto sarà profumato, etereo, intenso e fine, mentre al palato risulterà asciutto, caldo e leggermente tannico. Il titolo alcolometrico minimo sarà di 13% vol.


“L’introduzione della menzione “Superiore” segna il raggiungimento di un altro traguardo importante per la valorizzazione della nostra Denominazione, sinonimo di una sempre maggiore selezione, cura e rispetto nella produzione vitivinicola dei nostri soci” ha dichiarato Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano, aggiungendo che “questo lavoro si inserisce nel progetto di rafforzamento dell’immagine e del prestigio del Morellino di Scansano, sia a livello nazionale che internazionale: vogliamo continuare ad alzare l’asticella qualitativa del nostro Sangiovese della costa, garantendo ai consumatori vini sempre più identitari e capaci di esprimere al meglio le potenzialità di questo territorio, offrendo una garanzia ancora più chiara di qualità, autenticità e identità”. Oltre alla nuova menzione “Superiore”, il Disciplinare è stato aggiornato con altre importanti modifiche, tra cui l’aumento della percentuale minima di Sangiovese al 90% per la tipologia “Riserva”, la riduzione della resa per ettaro per le menzioni “Superiore” e “Riserva” e un incremento del titolo alcolometrico minimo per quest’ultima tipologia. Le modifiche sono ora in attesa di approvazione presso gli organi competenti, “confermando l’impegno del Consorzio nel promuovere una produzione sempre più attenta alla qualità e alla valorizzazione del suo vino, rafforzandone il posizionamento tra le grandi Denominazioni italiane”.


Il prossimo appuntamento per scoprire i vini del Consorzio Morellino di Scansano è Vinitaly, a Verona dal 6 al 9 aprile 2025, alla Hall 9 Stand B17.

Dazi, Consorzio Vino Nobile al governo: serve intervento tempestivo

Dazi, Consorzio Vino Nobile al governo: serve intervento tempestivoMilano, 24 mar. (askanews) – Una lettera aperta indirizzata ai ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Antonio Tajani (Esteri) e Adolfo Urso (Made in Italy) per chiedere attenzione e sostegno per le imprese vitivinicole del territorio sulla questione dei dazi minacciati dal Governo Trump che potrebbero incidere fino al 200% del prezzo del vino, stando alle ultime notizie. È in sintesi il contenuto della missiva partita venerdì 21 marzo a firma del presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.


“Questo dazio potrebbe avere un impatto devastante sul settore vinicolo italiano e sulla nostra Denominazione che è una delle più storiche in Italia e che a oggi, su una totalità di circa 10 milioni di bottiglie annue, ne esporta sul mercato Usa il 35%” si legge nella missiva che continua sottolineando che “l’introduzione di questa misura metterebbe in seria difficoltà i nostri produttori che da anni investono in promozione proprio in questo mercato”. “Alla luce di queste riflessioni si chiede un intervento tempestivo e deciso da parte delle istituzioni italiane ed europee per scongiurare l’applicazione di tali misure” prosegue la lettera, evidenziando che “è necessario avviare un dialogo costruttivo con le controparti americane per tutelare il nostro settore che rappresenta non solo un’eccellenza del made in Italy ma anche una componente essenziale della nostra economia”.


Tra le proposte del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano anche quella di accelerare la ratifica di accordo di libero scambio attraverso il Mercosur, al momento bloccato, e di eventuali altri accordi internazionali, oltre anche alla necessità di semplificare l’utilizzo di fondi Ocm “oramai ingessati dal forte peso burocratico richiesto”.

Vino, nella Gdo nel 2024 -1,3% vendite a volume e +2,2% a valore

Vino, nella Gdo nel 2024 -1,3% vendite a volume e +2,2% a valoreMilano, 24 mar. (askanews) – Sono 753 milioni i litri di vino e spumante venduti nel 2024 nella Gdo che resta il canale di vendita più importante per il settore e offre una fotografia chiara delle preferenze degli italiani in fatto di vini. L’Istituto di Ricerca Circana ha reso disponibili in anteprima alcuni dati dello studio “Circana per Vinitaly” che, come da tradizione, verrà presentato nella sua interezza nel corso della tavola rotonda “Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità”, in programma a Vinitaly lunedì 7 aprile. In questa occasione, oltre a fare il punto sull’andamento del settore vinicolo in grande distribuzione nel 2024, mettendo a confronto produttori e distributori, verranno presentati i dati dei primi mesi dell’anno, per approfondire i primi segnali che vengono dai mercati e che potrebbero condizionare il 2025.


Gli ultimi anni sono stati di grande sofferenza per il mercato del vino nella Gdo, a causa degli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione e dei loro riflessi sugli scaffali. Tuttavia, a partire dal 2023, l’andamento del mercato del vino, pur mantenendo il segno meno, ha cominciato a dare segni di miglioramento e nel 2025 potrebbe proseguire nella stessa direzione, grazie in parte al raffreddamento dei prezzi, da non intendere come riduzione, e al conseguente scenario di maggiore stabilità. Il tutto, al netto dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump. Secondo Circana, il settore chiude il 2024 con un -1,3% a volume sull’anno precedente (fatta eccezione per lo spumante che sembra aver intrapreso un percorso diverso), in parte compensato da un +2,2% a valore. Performance positiva per i vini in bottiglia a Denominazione d’origine che registrano un +0,7%, confermata anche da altre categorie di vini che nel 2024 hanno registrato buoni risultati, in parte inaspettati.


Nel 2024, crescono significativamente a volume, rispetto all’anno precedente, il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini “emergenti”, cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, elaborata invece a valore, mostra il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal trentino Lagrein che cresce dell’11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8%. Il costo medio per il vino a Denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull’anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%. In generale, gli italiani nei supermercati preferiscono i rosati ai bianchi, i bianchi ai rossi e i vini fermi a quelli frizzanti. Al primo posto il Prosecco con quasi 50 mln di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), seguito dal Chianti con oltre 16 mln di litri e dal Lambrusco con oltre 15 mln, che però performano peggio dell’anno scorso (-2,9% e -4%). Da notare le buone performance del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria), al sesto posto in classifica, che cresce dell’11,7% con oltre 11,6 mln litri venduti, della Ribolla (Friuli-Venezia Giulia), all’ottavo posto con quasi 8 mln e 700mila litri venduti (+11,3%) e del Primitivo di Puglia, all’undicesimo posto con 7,3 mln (+11,8%).


“Il 2024 ha visto migliorare il dato (pur sempre negativo) del vino. La frenata dovuta ai prezzi sembra alle spalle, in uno scenario che però non lascia del tutto spazio all’ottimismo e a previsioni di crescita sostenuta della categoria” ha dichiarato Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana, aggiungendo che “nel 2024, le scelte si sono indirizzate verso un minor acquisto e verso brand/tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa, eppure segnali positivi ci sono e su quelli bisogna continuare a lavorare. Sarà necessario sfruttare questo attuale equilibrio, anche se ancora precario, per fare le scelte intelligenti e lungimiranti e trovare le strategie più efficaci per contrastare una situazione inalterata dal punto di vista dell’offerta e in calo dal punto di vista della domanda, avendo come faro il consumatore”.

Il 29 marzo a Trieste c’è “Teranum e i vini rossi del Carso”

Il 29 marzo a Trieste c’è “Teranum e i vini rossi del Carso”Milano, 23 mar. (askanews) – “Teranum e i vini rossi del Carso” è molto più di una rassegna, è un viaggio attraverso il cuore pulsante di un territorio unico, che si estende da Muggia a Doberdò del Lago, abbracciando il Ciglione e il Carso. Qui, tra pietre e brezze salmastre, nascono i Terrano e i Refosco, rossi autoctoni che raccontano storie di passione e tradizione. Organizzato dall’Associazione dei Viticoltori del Carso, il festival è un inno alla viticoltura, alla tutela dei vitigni autoctoni e alla continua ricerca della qualità. È un’occasione imperdibile per scoprire l’anima più autentica del Carso attraverso i suoi due vini rossi più identitari.


Sabato 29 marzo, alle 14 all’Hotel DoubleTree by Hilton di Trieste si terrà il convegno di apertura dal titolo “Vini rossi del Carso nella dimensione spazio e tempo”. L’incontro prevede anche la degustazione di otto vini, tra Terrano e Refosco, affinati dal tempo, per scoprirne l’evoluzione e l’infinita varietà di sfumature. Dopo i saluti di Matej Skerlj, presidente dell’Associazione dei viticoltori del Carso, interverranno al convegno i giornalisti Jacopo Cossater, Matteo Gallello e Toni Gomiscek e il vicepresidente di AIS FVG, Roberto Filipaz. A seguire, dalle 16 alle 21, l’albergo si trasformerà in un crocevia di storie e sapori, tra racconti di vignaioli e assaggi unici con la presenza di oltre 35 Cantine. Per la prima volta, è prevista anche l’Enoteca ufficiale dell’evento: dopo aver degustato i vini ai banchi d’assaggio, i visitatori potranno acquistare le bottiglie preferite e portarle a casa, per continuare a gustarle in tutta tranquillità. Quest’anno sono inoltre state organizzate tre degustazioni guidate da esperti sommelier alle 17, alle 18 e alle 19, prenotabili il giorno dell’evento direttamente all’ingresso. Infine, come da tradizione consolidata, ci saranno in assaggio i vini di alcuni vignaioli ospiti. Quest’anno tocca a tre produttori della Valtellina, Cantina Riter, Boffalora e AgriLu e ai loro Nebbiolo di montagna. Coltivati su ripidi pendii sostenuti da muretti a secco, questi vini raccontano storie di fatica, dedizione e territorio.


Grazie alla collaborazione con Trieste Trasporti, “Teranum e i vini rossi del Carso” introduce un’importante novità all’insegna della sicurezza e della sostenibilità: saranno infatti messi a disposizione del pubblico 400 biglietti dell’autobus. Grazie alla preziosa e consolidata collaborazione con i talentuosi cuochi di Okusi Krasa – Sapori del Carso, i visitatori avranno l’opportunità di degustare piatti che celebrano l’anima autentica del territorio. Protagonisti assoluti saranno i celebri oli extravergini locali esaltati dagli chef dell’Antico Caffè San Marco, Silene Agriristorante, Salumificio Sfreddo, Manuela Rossi Moving Chef e il Panificio Bukavec. Presenti anche gli artigiani del gusto Bar X, Caffè Vatta, Farma Jakne, Cras Craft Beer, Apicoltori Cebelarstvo Settimi & Ziani, Vidali Az. Agricola Kmetija, Dolomia, Contime Trieste, Knez Spirits e Amaro Del Carso.


Il 28 marzo alle 19.30, l’evento sarà anticipato da una serata dedicata ai vini Terrano e alla tradizione gastronomica del territorio di Sgonico e del Carso, organizzato dall’Associazione Viticoltori del Carso alla Drustvena Gostilna Gabrovec – Trattoria Sociale di Gabrovizza.

Vino, il “Villa di Capezzana” di Tenuta di Capezzana compie 100 anni

Vino, il “Villa di Capezzana” di Tenuta di Capezzana compie 100 anniMilano, 23 mar. (askanews) – Villa di Capezzana, il Carmignano Docg della Tenuta di Capezzana, compie cento anni. Cento annate prodotte dalla storica azienda toscana di proprietà della famiglia Contini Bonacossi dal 1926. “Un traguardo – ha commentato l’Ad di Capezzata, Ettore Fantoni – che ci rende orgogliosi e ci sprona a fare sempre meglio per far conoscere il nostro territorio ed i nostri vini nel mondo”. L’annata 1925 è infatti la prima etichettata da Alessandro Contini Bonacossi e dalla moglie Vittoria al loro arrivo a Capezzana l’anno successivo.


Villa di Capezzana è un vino che racchiude l’anima di questo territorio: Sangiovese e Cabernet Sauvignon, diventato ormai vitigno autoctono nel Carmignano tanto da essere necessario nel blend, si uniscono e si esaltano a vicenda. Le annate storiche di Capezzana sono da sempre conservate nei locali delle antiche cantine, situate sotto alla meravigliosa Villa, e da sempre trattate con estrema cura. Periodicamente, le bottiglie vengono aperte, assaggiate, ricolmate con lo stesso vino e ritappate con nuovi sugheri, per assicurare un affinamento ottimale ed un’eccellente tenuta nel tempo. Capezzana si trova a Nord-Est di Firenze, nell’area di una 12 delle prime Docg italiane: Carmignano. Si tratta di una delle quattro appellazioni più antiche menzionate in letteratura. La prima datazione che si trova risale al Bando del 1716, quando il granduca di Toscana emise il decreto che identificava i confini delle quattro zone del Granducato di Toscana vocate alla produzione del vino, riconoscendo Carmignano come una di queste. Fin da subito, fu chiaro alla famiglia il valore inestimabile del territorio e della sua storia, tanto è vero che si tratta di una delle più antiche aziende vinicole d’Italia, produttrice di vino nel Carmignano da oltre 1.200 anni. Negli anni ’60 Ugo Contini Bonacossi trasforma Capezzana da azienda basata sul modello mezzadrile ad azienda moderna, iniziando ad esportare all’estero grazie all’aiuto dei figli. Oggi, la famiglia Contini Bonacossi, è rappresentata dalla quinta generazione.

Vino, torna la Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione

Vino, torna la Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazioneMilano, 18 mar. (askanews) – I vini passiti e da meditazione sono i protagonisti della 21esima Mostra nazionale di Volta Mantovana (Mantova) organizzata da venerdì 25 a domenica 27 aprile nella splendida cornice di Palazzo Gonzaga dal locale Comune in collaborazione con Onav. Al banco d’assaggio, aperto dalle 11 alle 20, una selezione di oltre 100 etichette che consentiranno ai visitatori di scoprire vini divenuti celebri come il Passito di Pantelleria, l’Aleatico dell’Elba, il Vino Santo Trentino, il Montefalco Sagrantino Passito, il Moscato di Scanzo e tante altre perle enologiche che caratterizzano il nostro Paese.


Nel giardino delle Scuderie di Palazzo Gonzaga, durante tutta la manifestazione sarà presente anche il Banco d’assaggio ungherese, Paese ospite d’onore, famoso anzitutto per il Tokaji. Sabato 26 alle 18.30 a questo prezioso vino muffato sarà dedicata una masterclass curata da Matteo Battisti in collaborazione e rappresentanza del Consolato Generale di Ungheria a Milano. Diversi i seminari dedicati ai tanti vini passiti e da meditazione italiani. Venerdì alle 11.30 si terrà Sfumature di Moscati, sabato alle 11.30 l’appuntamento sarà dedicato a “Mantova… Terra di Passiti” e alle 15 a “I Passiti Rossi”. Domenica le degustazioni guidate inizieranno alle 11.30 con il Passito di Pantelleria, mentre alle 15 il tema sarà “Come nasce un Passito”. Gli approfondimenti si concluderanno con l’appuntamento delle 18.30 dedicato al Vino Santo Trentino con l’omonima Associazione.


Tra gli appuntamenti, venerdì alle 15.30 c’è l’incontro con Cinzia Benzi, autrice del libro “Yquem”, dedicato alla leggendaria Cantina francese.

Vino, Paololeo presenta “Mormora”, Metodo Classico affinato sott’acqua

Vino, Paololeo presenta “Mormora”, Metodo Classico affinato sott’acquaMilano, 23 mar. (askanews) – La Cantina salentina Paololeo presenta “Mormora”, il suo primo Metodo Classico Pas Dosé affinato sott’acqua. Dopo quasi due anni di sperimentazione nelle profondità della riserva marina di Porto Cesareo (Lecce), le 1.011 bottiglie prodotte con le uve autoctone Verdeca e il raro Maresco sono state finalmente ripescate dopo 12 mesi coccolato tra i flutti. “Mormora” evoca sia la specie di pesce salentino che il “brusio” del mare.


“‘Mormora’ dimostra come rinnovamento e rispetto per le radici territoriali possano coesistere, aprendo nuove prospettive per i vini spumanti del territorio, che pur non mancano. Un vino che racconta la storia di un’azienda famigliare, e del suo territorio. “Abbiamo sfidato le potenzialità del vino, utilizzando il mare come ambiente di affinamento naturale, senza impianti di refrigerazione, valorizzando due varietà autoctone quasi dimenticate” ha affermato Nicola Leo, enologo dell’azienda famigliare giunta alla quinta generazione, rimarcando che “il risultato è qualcosa di unico: un vino che racconta la nostra terra, la nostra creatività e il nostro profondo rispetto per l’ambiente”. “Le bottiglie sono state poste a -30 metri, dove il movimento marino ha consentito un batonnage costante e naturale, proteggendole dalla luce e dall’influsso delle fasi lunari” ha spiegato Francesco Leo, evidenziando che la scelta di incantinare in mare “è stata pensata anche nell’ottica del risparmio energetico, perché non necessita di impianti di refrigerazione e di giropallett, in quanto la natura offre già tutto il necessario”. Una tecnica che si inserisce nella filosofia di sostenibilità dell’azienda, certificata Equalitas dal 2021.


La Cantina, che ha la sede a San Donaci (Brindisi), oggi è guidata da Paolo Leo, con la moglie Roberta e i figli Nicola, Stefano, Alessandro e Francesco. L’azienda di famiglia nasce vendendo vino sfuso, fino al 1999 quando dopo un giro a Vinitaly, Paolo Leo decide di fare il salto di qualità, iniziando ad imbottigliare il proprio vino per poter partecipare alla fiera, cosa che avverrà due anni più tardi con “Orfeo”, il Negramaro che ancora oggi è il vino-simbolo dell’azienda. Al momento l’azienda conta 70 ettari di proprietà e produce circa cinque milioni di bottiglie principalmente da Primitivo, Negroamaro, Malvasia Bianca e Nera di Lecce, a cui si affiancano Susumaniello, Fiano, Pinot Grigio e Chardonnay. Il fatturato, in crescita costante, sfiora i 25 milioni di euro.

Masottina: a Vinitaly debutta il “Dosaggio Zero Prosecco Doc Treviso”

Masottina: a Vinitaly debutta il “Dosaggio Zero Prosecco Doc Treviso”Milano, 23 mar. (askanews) – Masottina, storica Cantina con oltre 370 ettari sulle colline de Conegliano Valdobbiadene guidata dal 1946 dalla Famiglia Dal Bianco, torna a OperaWine e Vinitaly con due importanti novità. Innanzitutto alla Fiera di Verona debutta il “ViaVenti Dosaggio Zero”, un Prosecco Doc Treviso con meno di 1 g/l di zucchero che arricchisce la collezione “ViaVenti”, affiancando “ViaVenti Extra Brut” e “ViaVenti Rosé Brut”.


Per quanto riguarda OperaWine, il protagonista dell’azienda sarà invece l’”R.D.O. Ponente 2022 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Ogliano Docg Brut”, con il quale Masottina dimostra il valore del tempo nell’evoluzione di un certo tipo di Prosecco. Con due anni di affinamento in bottiglia, “questa etichetta sfida le aspettative sulla longevità del Prosecco, esaltandone la complessità e l’espressione unica del terroir di Ogliano”. “Il mondo del vino sta evolvendo sempre più velocemente, e far parte di OperaWine e Vinitaly ci permette di essere al centro di questa conversazione” ha affermato Federico Dal Bianco, vicepresidente di Masottina e terza generazione della famiglia, rimarcando che “non si tratta solo di presentare i nostri vini ma di condividere la nostra filosofia di valore, competenza e terroir nel mondo Prosecco”.

Vino, da 26 a 28 aprile a Città di Castello c’è “Only Wine Festival”

Vino, da 26 a 28 aprile a Città di Castello c’è “Only Wine Festival”Milano, 23 mar. (askanews) – “Only Wine Festival”, il primo salone in Italia dedicato ai giovani produttori under 40, alle Cantine con meno di 15 anni di storia e alle aziende con superfici vitate fino a 10 ettari, aprirà le sue porte al pubblico il 26 e 27 aprile in occasione della sua XII edizione a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio a Città di Castello (Perugia). Il 28 aprile sarà invece una giornata dedicata esclusivamente agli operatori del settore Horeca, buyer, distributori e giornalisti enogastronomici, che avranno comunque accesso gratuito a tutte le giornate della fiera.


“L’evento vuole essere un punto di riferimento per i giovani produttori di vino, “offrendo una vetrina di prestigio per piccole realtà che puntano su qualità, innovazione e tradizione” spiegano gli organizzatori, aggiungendo che “‘Only Wine’ non è, però, solo una fiera ma un vero e proprio laboratorio di idee e tendenze, un luogo di incontro tra giovani vignaioli e appassionati, che persegue l’obiettivo di far conoscere il valore autentico del vino e della viticoltura contemporanea e che offre la possibilità di poter acquistare il vino direttamente dal produttore in fiera”. “L’Italia è fatta di tanti piccoli produttori, di piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo, ed eventi come ‘Only Wine’ diventano una piattaforma essenziale per la loro crescita e visibilità” proseguono i promotori della manifestazione che “negli ultimi anni ha aperto le sue porte ad un’offerta sempre più internazionale come proposta di scambio culturale tra i nostri produttori e giovani produttori internazionali”.


Per la prima volta quest’anno verranno ospitate etichette di vini giapponesi. Presenti anche importanti Consorzi e associazioni, come quello del Gavi e delle Vigne Urbane, oltre alla conferma di quattro vignaioli provenienti dalla Regione dello Champagne. Il programma 2025 prevede: nanchi d’assaggio con degustazioni libere, masterclass guidate da esperti del settore, aree tematiche dedicate ai diversi territori e tipologie di vino, momenti di incontro con produttori, giornalisti e influencer.