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Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premi

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premiMilano, 17 nov. (askanews) – Presentata in anteprima nazionale l’edizione 2025 della “Guida Oro I Vini di Veronelli”, volume erede degli storici cataloghi firmati dal padre della critica enologica italiana, svelando i cinque “Migliori Assaggi” 2025, premi assegnati ai vini che hanno conseguito il punteggio più alto in centesimi nella rispettiva tipologia e i dieci “Sole”, riconoscimenti attribuiti all’unanimità dai curatori a vini e realtà d’eccellenza in grado di coniugare diversi fattori, tra cui originalità, capacità, cura, storia e lungimiranza.


L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 300 operatori del settore, è stato organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che dal 1986 opera per valorizzare la cultura del vino e degli alimenti, e che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori e cultori della gastronomia. La Guida è stata presentata all’ex Convento dei Neveri, dove a maggio è stato inaugurato “Il Veronelli”, l’interessante spazio permanente dedicato al celebre critico. Prima della presentazione del volume, si è tenuto un evento celebrativo in occasione del ventennale della scomparsa di Veronelli, durante il quale sono stati proiettati piccoli saggi di rare documentazioni video in cui è lui stesso a parlare, seguito, in una sorta di “dialogo a distanza” condotto da Aldo Tagliaferro, da alcuni vignaioli, ristoratori e critici. Tra di loro Ilaria Felluga, Gianfranco Fino, Marta Galli, Alfonso Iaccarino, Fausto Maculan, Giuseppe Mazzocolin, Michele Perusini, Arturo Rota, Maria Lavinia Zanella, Massimo Zanichelli e Omar Pedrini. Ospite della giornata, Dolma Bornengo in rappresentanza della storica Ong Acra con cui il Seminario Veronelli è in partnership da 11 anni: le “seconde bottiglie” inviate alla Guida (per supplire a eventuali difetti della prima), se non utilizzate, vengono destinate a finanziare progetti di agricoltura sociale.


Ad aggiudicarsi quest’anno i prestigiosi cinque “Migliori Assaggi” sono stati: “Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015” di Ferrari F.lli Lunelli (96 punti); “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido (100 pt); “Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2021” di Cantina Terlano (98 pt) “Costa d’Amalfi Rosato 2023” di Cuomo Marisa (92 pt); e il “Trentino Vino Santo Emblemi d’Amor 2009” di Poli Giovanni (97 pt). I dieci “Sole” sono invece andati a “Collio Malvasia 2020” di Podversic Damijan; “Friuli Colli Orientali Picolit 2019” di Perusini; “Alto Adige Pinot Nero Riserva Sepp Hanni 2019” di Stroblhof; “Renitens s.a.” di Resistenti Nicola Biasi; “Soave Classico Foscarino Grande Cuvée I Palchi 2021” di Inama; “Adarmando Umbria Bianco 2022” di Tabarrini; “Ostuni Ottavianello Stùne 2023” di Amalberga; “Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Lice 2021” di Caparra & Siciliani; “Zà Tarina Terre Siciliane Malvasia 2023” di Cusolito; e il “Vermentino di Gallura Superiore Pitraia 2021” di Tenute Gregu. L’evento si è conclsuo con una degustazione delle bottiglie premiate accompagnata da una selezione di specialità gastronomiche realizzate dagli artigiani del gusto partner dell’evento. La Guida sarà disponibile nelle librerie e sul sito del Seminario Veronelli dal 30 novembre prossimo. L’acquisto del volume permette anche di consultare in modo completo e gratuito l’app “I Vini di Veronelli 2025” sul proprio smartphone. Da gennaio 2025 sarà disponibile in esclusiva per i mercati esteri anche la versione in lingua inglese.

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a Mestre

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a MestreMilano, 17 nov. (askanews) – Una giornata dedicata allo studio delle Malvasie coltivate nella striscia di terra che si estende da Muggia a Doberdò del Lago, attraversando il Carso transfrontaliero tra le province di Trieste, Gorizia e la Slovenia: “Malvasia in porto – Malvazije v pristanu” è l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto, in stretta collaborazione con le agenzie di sviluppo Gal Carso Las Kras e ORA Krasa in Brkinov, in programma venerdì 22 novembre dalle 14.30 alle 19 al Novotel Venezia Mestre Castellana di Mestre (Venezia) in cui i protagonisti saranno i diversi stili e le mille sfumature di queste varietà, legati alla storia di Venezia e del suo patrimonio enogastronomico.


Alle 14.30 la giornata prende il via con i banchi d’assaggio con circa 30 produttori provenienti sia dall’Italia che dalla Slovenia, tra cui Domacija Bole, Vina Stemberger, Vina Cotar, Rencel boutique wines, Perinova domacija, Villa Mirage, Vinarstvo Tauzher – Emil/Rok Tavcar, Vinakras Sezana, Colja Vino, Vina Stoka, Vina Orel, Cotova klet, Vina Sanabor, Vinarstvo Petelin-Rogelja, Vina Kobal, Zidarich, Skerlj, Fattoria Carsica Bajta, Kocjancic, Cacovich, Lenardon, Urizio – Vigna sul Mar, Agriturismo Milic, Budin, Zahar, Vini Ruj, Damijan Milic, Grgic e Skerk. Oltre al walk around tasting, alle 14.30 è prevista una masterclass di approfondimento sui diversi stili di Malvasia guidata dal Miglior sommelier d’Italia Ais 2023, Cristian Maitan.


“A Venezia la Malvasia era una vera e propria icona: originaria di Monemvasia, roccaforte bizantina a sud del Peloponneso, nella capitale della Serenissima diventò un vero e proprio status symbol, emblema di potere economico” ricorda Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto, spiegando che “quando nel Cinquecento Venezia perse l’isola di Creta, il maggior produttore di Malvasia, le coltivazioni si spostarono sulle coste dalmate e istriane, fino ad arrivare a Gorizia e a Trieste. Siamo quindi onorati di ospitare l’evento ‘Malvasia in porto’ proprio a Venezia – ha concluso – dove questo vino è riuscito a dare il toponimo di calli, ponti e sottoporteghi”.

Vino, 30 novembre a Roma presentazione della guida “Sparkle 2025″

Vino, 30 novembre a Roma presentazione della guida “Sparkle 2025″Milano, 17 nov. (askanews) – Sabato 30 novembre a Roma va in scena la presentazione di “Sparkle 2025”, 23esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla rivista di enogastronomia “Cucina & Vini”. A partire dalle 13.30, al The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate con le “5 Sfere” 87 etichette tra le 936 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese.


La regione più rappresentata è la Lombardia con 29 risconoscimenti andati a Franciacorta Docg e due all’Oltrepò Pavese. Poi il Trentino, con soli Trento Doc, e a seguire, il Veneto con 13 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, due Lessini Durello Doc e un Asolo Prosecco Superiore Docg. Quindi Piemonte (7), Alto Adige (3), Abruzzo (3), Puglia (2), Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Sicilia con un “5 Sfere”. “Oramai i nostri assaggi sono compressi nel periodo estivo e nella prima parte dell’autunno e anche questo è un indice dell’incremento di qualità del vino spumante italiano” ha affermato il curatore della guida “Sparkle”, Francesco D’Agostino, aggiugendo che “è necessario infatti aspettare un tempo più lungo dall’imbottigliamento (nel caso dei vini realizzati con metodo Charmat) o dalla sboccatura (per il Metodo Classico) rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Non solo, oggi sono vini capaci di mantenere la loro qualità in bottiglia per anni”.


“Alla fine del nostro lavoro di ricerca e selezione sentiamo l’esigenza di confrontarci con i dati, con le dichiarazioni di spumantizzazione fatte da tutti i produttori italiani e collezionate da Icqrf per ogni annata vitivinicola, dal primo agosto 2023 al 31 luglio 2024 in questo caso” ha proseguito D’Agostino, spiegando che “i produttori italiani hanno spumantizzato l’equivalente di oltre un miliardo e ottanta milioni di bottiglie, segnando un decremento dello 0,5%. È l’indicazione chiara di un settore in ottima salute – ha continuato – che trova riscontro nei dati Istat di export da gennaio a luglio del 2024, che registrano un totale di un 1,29 miliardi di euro, segnando una crescita del 7% sullo stesso periodo del 2023 e del 213% rispetto al 2014 (sempre gennaio-luglio). Unico neo – ha concluso D’Agostino – è che quest’anno alla crescita in valore è corrisposta una crescita in volume percentualmente superiore e quindi un piccolo decremento in valore della bottiglia, oggi a 5,69 euro, lo scorso anno 5,87”. Dopo la presentazione, alle 16 è prevista la degustazione di bollicine italiane aperta al pubblico, con oltre duecento tra i migliori spumanti secchi italiani presenti in guida, “tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale”. Presente anche una parte food.

Vino, Ais: alle Leopolda di Firenze assegnati i 22 premi “Tastevin”

Vino, Ais: alle Leopolda di Firenze assegnati i 22 premi “Tastevin”Milano, 17 nov. (askanews) – La finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia-Trentodoc con la vittoria del lombardo Andrea Gualdoni e l’assegnazione dei 22 premi “Tastevin” sono i principali avvenimenti che hanno animato la kermesse dedicata alle eccellenze vitivinicole italiane organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais) alla stazione Leopolda di Firenze. Il “Tastevin” è il riconoscimento che Ais conferisce a chi “ha contribuito ad imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati”.


“Il nostro è un format che sta crescendo di anno in anno – ha osservato il presidente Sandro Camilli – e noi vogliamo che tutta questa eccellenza e tutte queste figure professionali che noi formiamo nelle nostre aule siano sempre più specializzate e qualificate per andare a diffondere la nostra cultura enogastronomica, in Italia e nel mondo”. Nel corso dell’iniziativa, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, e la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, sono stati consegnati anche i premi Bonaventura Maschio e Surgiva, e si sono svolte due masterclass condotte da Daniele Cernilli. Migliaia le persone che nel corso della giornata si sono fermate al grande banco di assggio dove sono stati degustati i migliori vini della guida “Vitae 2025”. I premi “Tastevin” sono stati assegnati a: “Valle d’Aosta Chardonnay Le Vin de Michel 2022” di Grosjean Vins; “Lessona 2019” di Proprietà Sperino; “Valtellina Superiore Sassella Ultimi Raggi Riserva 2018” di Arpepe; “Mat’55 Brut 2015” di Pian delle Vette; “Trento Le Général Blanc Dosaggio Zero Riserva 2016” di Cantine Monfort; “Alto Adige Pinot Nero Trattmann Riserva 2021” di Cantina Girlan; “Friuli Venezia Giulia Bianco Morus Alba 2022” di Vignai da Duline; “Rossese di Dolceacqua Superiore Barbadirame 2022” di Maixei; “Colli di Parma Vigna del Guasto 2020” di Lamoretti; “Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2021” di San Patrignano; “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido; “Orvieto Classico Superiore Mare Antico 2022” di Decugnano dei Barbi; “Conero Sassi Neri Riserva 2020” di Fattorie Le Terrazze; “Notturno dei Calanchi 2021” di Paolo e Noemia D’Amico; “Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Escol Riserva 2019” di San Lorenzo; “Falanghina del Molise Pluris 2023” di Cantine San Zenone; “Campi Flegrei Falanghina Cruna Delago 2022” di La Sibilla; “Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2021” di Tenute Chiaromonte; “Aglianico del Vulture Donato D’Angelo 2021” di Donato D’Angelo; “Cirò Rosato Le Formelle 2023” di Caparra & Siciliani; “Marsala Superiore Ambra Semisecco Vintage Tino n.5 1994” di Francesco Intorcia Heritage; e il “Vermentino di Gallura Vendemmia Tardiva Montidimola 2022” di Vigne Surrau.

Absolut Vodka: una limited edition per festeggiare il Warhol ritrovato

Absolut Vodka: una limited edition per festeggiare il Warhol ritrovatoMilano, 17 nov. (askanews) – La seconda versione del dipinto “Absolut Warhol”, l’opera del 1985 di Andy Warhol raffigurante una versione in blu della bottiglia di Absolut Vodka arriva al grande pubblico attraverso una mostra dedicata e una Limited Edition celebrativa. In collaborazione con la Andy Warhol Foundation for Visual Arts, il marchio di Pernod Ricard celebra il ritrovamento della tela serigrafando la sua iconica bottiglia con le energiche pennellate dell’artista e un pattern di sfumature blu impreziosite dalla firma originale e dal ritratto di una delle figure più emblematiche della pop art e delle arti figurative del Novecento.


A partire dal 17 ottobre poi, il dipinto verrà svelato per la prima volta al pubblico allo “Spritmuseum” di Stoccolma dove troverà posto all’interno della sezione “Absolut Art Collection” e sarà protagonista della mostra “Andy Warhol, Money On The Wall”, curata dallo storico dell’arte e biografo di Warhol, Blake Gopnik.

Vino, Ozpetek: Carole Bouquet mi insegnò a bere Brunello di Montalcino

Vino, Ozpetek: Carole Bouquet mi insegnò a bere Brunello di MontalcinoMontalcino (Siena), 16 nov. (askanews) – “Il vino è entrato nella mia vita quando, come aiuto regia, facevo il film ‘Donne con le gonne’ di Francesco Nuti proprio qui vicino: Carole Bouquet mi chiese di procurarle una bottiglia di Brunello di Montalcino di Biondi Santi e io la misi sull’ordine del giorno dicendo al direttore di produzione che serviva come elemento di scena mentre invece non era vero. Quando abbiamo finito di girare, durante una pausa, io e lei siamo saliti sul tetto di questo casolare e lei mi insegnato come si beve il vino rosso, come si deve assaggiare, come assaporare un Biondi Santi. E questa cosa di Biondi Santi mi è rimasto dentro e negli anni successivi ho comprato una decina di bottiglie di Biondi Santi (una ‘mazzolata’…) di annate buone che mi avevano consigliato”. Lo ha raccontato il regista Ferzan Ozpetek dal palco del Teatro degli Astrusi di Montalcino (Siena) dove ha presentato la sua mattonella celebrativa dell’annata 2024 nell’ambito di “Benvenuto Brunello”.

Vino, a Montalcino svelata la mattonella del cineasta Ozpetek

Vino, a Montalcino svelata la mattonella del cineasta OzpetekMontalcino (Siena), 16 nov. (askanews) – “Questo quadro del 1982, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome “Blue Note” per l’ occasione della mattonella di Montalcino, l’ho realizzato a Roma prima di diventare aiuto regista e ricoprire altri ruoli. In quegli anni studiavo all’Università ma dato che mio padre disapprovava le mie aspirazioni cinematografiche e smise di sostenermi economicamente, mi sono dato da fare e ho lavorato da un corniciaio nel centro di Roma. Lì ho familiarizzato con pittrici, disegnatori, autori di mosaici e mi sono dedicato io stesso alla pittura, da sempre una mia passione. Con tecnica del disegno a gesso, diciamo gessetti colorati, ne avrò fatti in un paio d’anni più di duecento, quasi tutti con figure di donne. E li vendevo, in effetti ne ho venduti molti, mi ci mantenevo. Alcuni sono anche entrati nei miei film: il famoso poster ormai storico di ‘Le fate ignoranti’ è il trattamento di uno di quei quadri, mentre nel più recente La Dea Fortuna ne compaiono altri quattro”. Sono le parole di Ferzan Ozpetek, regista cinematografico e teatrale, scrittore e sceneggiatore che oggi a Montalcino, nel corso della terza giornata del 33esimo “Benvenuto Brunello”, ha svelato al Teatro degli Astrusi la sua “Blue Note”, la piastrella celebrativa riferita alla vendemmia 2024.


La piastrella, iniziativa del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, è stata successivamente posata dallo stesso regista sul muro del Palazzo comunale del borgo.

Vino, Consorzio Brunello: assegnati i 5 premi “Leccio d’oro” 2024

Vino, Consorzio Brunello: assegnati i 5 premi “Leccio d’oro” 2024Milano, 16 nov. (askanews) – È un volo diretto dall’Italia agli Stati Uniti quello del 33esimo “Leccio d’oro”, il riconoscimento del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che oggi, in occasione della terza giornata della 33esima edizione di Benvenuto Brunello, ha annunciato i cinque vincitori tra ristoranti ed enoteche, nazionali e internazionali con una carta vini ampia e altamente rappresentativa della Denominazione del borgo toscano.


Ad aggiudicarsi il premio nella categoria ristorante estero è il “Tre Dita” di Chicago, il locale dello chef Evan Funke che trae ispirazione dalla cucina regionale toscana. La sua wine list, esclusivamente italiana, vanta anche una sezione dedicata ai rossi della Toscana. Tra questi, sono quasi 70 le etichette di Brunello e Brunello Riserva, oltre a nove le referenze di Rosso di Montalcino. Al vertice della ristorazione tricolore si piazza “Villa Maiella” di Guardiagrele (Chieti), trattoria avviata sul finire degli anni Sessanta e oggi ristorante insignito di una stella Michelin con una cantina dove conserva oltre 70 etichette di Montalcino, di cui 60 solo di Brunello. Dall’Abruzzo alla Campania, con “Il Garolafo Wine” di Avellino che trionfa nella categoria enoteca Italia. Il locale, fondato nel 1876, offre in loco e online un’ampia scelta di vini da tutto il mondo: nell’elenco sono presenti oltre 300 etichette di Brunello. Sale invece sul podio delle enoteche estere il “Wine Watch” di Fort Lauderdale (Florida), una wine boutique, che organizza degustazioni e cene enoiche, dove è possibile trovare quasi 250 referenze del principe dei rossi toscani.


Resta infine in Toscana il premio speciale Rosso di Montalcino, assegnato all’”Enoteca Pitti Gola e Cantina” di Firenze. Il locale, che ha nella sua carta vini circa 40 produttori di Montalcino con 35 etichette di Rosso di Montalcino, dispone dal 2011 anche del The Wine Club, dove i membri iscritti hanno accesso alle referenze più esclusive della cantina, selezionate personalmente dai proprietari dell’Enoteca. Istituito nel 1994, il Premio “Leccio d’oro” è dedicato ai ristoranti e alle enoteche nazionali ed estere con una carta vini ampia e particolarmente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano, a partire proprio dal Brunello. La Giuria del Premio è composta dal presidente e da membri del consiglio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Vino, Cons. Brunello: annata 2020 “accattivante, brillante, succulenta”

Vino, Cons. Brunello: annata 2020 “accattivante, brillante, succulenta”Milano, 16 nov. (askanews) – Un’annata “accattivante, brillante, succulenta”, versatile e vocata all’invecchiamento che conferma il giudizio di una vendemmia a 5 stelle, le ultime attribuite anticipatamente sulla base dei parametri meteoclimatici e di consistenza e sanità delle uve. Sono le tre parole chiave che descrivono sinteticamente il Dna del Brunello di Montalcino 2020, il vintage in anteprima in questi giorni a “Benvenuto Brunello” e che si prepara ad entrare sui mercati il 1 gennaio 2025.


L’interpretazione rappresentativa dei vini della Denominazione emerge da “Brunello Forma”, il nuovo progetto di proprietà del Consorzio presentato oggi al Teatro degli Astrusi del meraviglioso borgo toscano nel corso della terza giornata dell’evento in programma fino al 18 novembre. Da quest’anno, infatti, l’ente consortile del vino principe della Toscana mette in campo un innovativo modello di valutazione della “personalità” dei vini in base alle diverse vendemmie, tarato specificamente sul Sangiovese di Montalcino. Obiettivo: analizzare l’annata secondo canoni non più quantitativi e autoreferenziali (le stelle) ma qualitativi e stilistici, che derivano dalla forte interazione tra vitigno, cambiamento climatico e vino, considerando anche la grande eterogeneità del territorio in termini di esposizione, altitudine e suoli. Uno studio complesso che ha visto all’opera membri del Consorzio, un team di esperti climatologi e professionisti dell’”high tech farming” della società Copernico, e un panel di degustazione internazionale composto da otto Master of Wine (MW): Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi per l’Italia, Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Dai tasting alla cieca condotti su 57 campioni di Brunello di Montalcino 2020 imbottigliati e certificati Docg, esaminati in connubio con i dati climatici dei diversi areali di provenienza, sono emerse 456 note di degustazione più le 8 note finali di sintesi dell’annata elaborate singolarmente da ciascun MW. Un osservatorio che ha permesso di arrivare ad un’unica nota di degustazione qualitativa del Brunello di Montalcino 2020.


L’annata 2020 “rivela una notevole enfasi su espressioni di frutto maturo e complessa nella maggior parte dei campioni, spesso stratificati con sfumature floreali. Il piacevole equilibrio tra intensità fruttata e struttura, suggerisce che questi vini non solo sono espressivi ora ma mostrano anche potenziale per un ulteriore sviluppo”. I vini evidenziano generalmente “un equilibrio ben integrato tra acidità rinfrescante, tannini succulenti e calore alcolico. Sebbene alcuni campioni presentino una maturità più evidente e una maggiore presenza di alcol, questi elementi sono ben gestiti, contribuendo alla densità e alla longevità dei vini”. Alcuni campioni “hanno mostrato l’alcol in modo più prominente, confermando un profilo di annata più calda. I tannini sono spesso descritti come “raffinati, succosi e piacevolmente levigati, una caratteristica del Brunello 2020: questa tessitura, combinata con una spiccata e rinfrescante acidità, indica che questi vini sono fatti per invecchiare”. Le note di degustazione riflettono una diversità stilistica probabilmente influenzata dalla posizione del vigneto e dall’epoca di vendemmia, con alcuni vini che evidenziano aromi delicati, croccanti e finezza, mentre altri mostrano uno stile più audace, voluminoso e concentrato. Questo indica un’annata versatile, che mostra sia finezza che potenza attraverso diversi terroir e approcci enologici. L’annata 2020 si distingue inoltre per una qualità costante e questo riflette una stagione di crescita stabile e favorevole per il Brunello, producendo vini di profondità e complessità. Anche i livelli di polifenoli e antociani “confermano questa qualità, indicando vini ricchi di struttura e colore”. Complessivamente, le note del panel enfatizzano una visione positiva sull’annata 2020: sebbene già accessibili, molti di questi vini dovrebbero acquisire ulteriore complessità e armonia con l’invecchiamento in cantina, rendendoli adatti sia per il consumo attuale che per un potenziale di invecchiamento a lungo termine. In sintesi, l’annata 2020 del Brunello di Montalcino si caratterizza “per profilo accattivante e solare di frutta matura, solido equilibrio strutturale e grande piacevolezza di beva grazie ai tannini succulenti”.


L’annata 2020 si distingue per una serie di condizioni climatiche favorevoli che hanno avuto un impatto positivo sulla qualità finale del vino. La stagione è iniziata senza gelate invernali, e la primavera è stata asciutta, favorendo uno sviluppo regolare delle piante. Giugno ha portato una buona piovosità, creando un bilanciamento idrico che ha preparato le piante al caldo estivo. Sebbene luglio sia stato secco, la piovosità di giugno e agosto ha permesso una maturazione uniforme degli acini. Durante l’estate si sono verificate solo due ondate di calore, una tra luglio e agosto e una nella seconda metà di agosto. Entrambe le ondate sono state brevi e moderate, limitando il rischio di stress idrico per le piante e contribuendo a preservare il profilo aromatico del vino. Nel complesso, l’annata 2020 ha mostrato una stabilità termica e un’accumulazione di ore di calore normale, con un livello di stress termico inferiore alla media storica, indicando una maturazione ideale del Sangiovese. Le precipitazioni sono state ben distribuite durante la stagione, con un totale di 543 mm che ha contribuito a mantenere l’equilibrio idrico delle piante. L’analisi climatica ha anche evidenziato come le aree ad altitudine maggiore abbiano goduto di una mitigazione termica che ha contribuito a evitare stress eccessivi alle piante.

Vino, Consorzio Brunello: Stati del Sud (+14%) trainano mercato Usa

Vino, Consorzio Brunello: Stati del Sud (+14%) trainano mercato UsaMilano, 16 nov. (askanews) – Centotrenta milioni di abitanti (il 40% del totale), un Pil da novemila miliardi di dollari, un epicentro dei consumi di vino degli Stati Uniti, che qui rappresentano il 42% del totale. Ma i 17 Stati del South a stelle e strisce, che vanno dai club esclusivi della Florida fino alla Virginia, dalla cucina Tex mex del Texas fino alla capitale, Washington, sono soprattutto l’area di maggior appeal per il Brunello di Montalcino, quella dove si concentra il 51% dei consumi del vino principe della Toscana.


Il focus “South” dell’Osservatorio Uiv su base SipSource realizzato per il Consorzio in occasione della terza giornata di “Benvenuto Brunello” riflette anche quest’anno un trend positivo, con una crescita tendenziale delle vendite nei primi 9 mesi dell’anno del 19% a volume e del 14% a valore, contribuendo alla sovraperformance generale del rosso di punta di Montalcino negli Stati Uniti (+5% volume, contro una media-mondo a -8%). Secondo la piattaforma che misura gli scarichi di magazzino dei distributori statunitensi per le merci destinate al consumo, è la costa atlantica e soprattutto il canale off-trade a segnare il balzo della domanda. In particolare quella dei wholesale (+47% per gli over 50 dollari), ovvero le grandi catene di grossisti, come CostCo, presso cui si riforniscono sempre di più anche i ristoranti. “Il Sud degli Stati Uniti è sicuramente l’area a maggior concentrazione al mondo del nostro Brunello, un mercato fondamentale all’interno del top buyer globale americano. I numeri che vediamo oggi nel South sono ottimi perché sorreggono anche le difficolta di altri areali e contribuiscono al saldo generale positivo nel mercato statunitense” ha affermato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, rimarcando che “di questi tempi è un grande risultato”.


Una crescita, rileva l’Osservatorio Uiv, che replica l’incremento in doppia cifra dello scorso anno e che si evidenzia in particolare non solo nel segmento grossisti ma anche nei canali dell’on-trade (+6% volume e +1% valore). Qui, relativamente alla fascia oltre i 50 dollari (prezzo alla distribuzione) e ad una ristorazione in leggera decrescita (-1% a valore), fa da contraltare il boom dei consumi negli hotel (+29%), in particolare lungo la costa atlantica, oltre che negli esclusivi circoli privati e club sportivi (+16%) che trovano in Florida e Texas il principale habitat. E proprio sul prezzo medio si gioca la sfida del Brunello: gli indicatori segnano un prezzo alla distribuzione rappresentato a valore nell’80% dei casi da over 50 dollari, dato che sale all’85% per le forniture nell’on-trade, principale canale di vendita di Brunello con una quota pari al 60% del fatturato. A “Benvenuto Brunello”, in programma a Montalcino fino al 18 novembre, partecipano 126 Cantine. In degustazione, il Brunello 2020, la Riserva 2019, il Rosso di Montalcino 2023 oltre alle referenze degli altri due vini della Denominazione: Moscadello e Sant’Antimo.