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Il 12 e 13 giugno c’è “A Montefalco” focus su vini Montefalco e Spoleto

Il 12 e 13 giugno c’è “A Montefalco” focus su vini Montefalco e SpoletoMilano, 15 mar. (askanews) – Sono due i principali appuntamenti del 2024 del Consorzio Tutela Vini Montefalco, con momenti di alta formazione e approfondimento, eventi, attività sul territorio e sempre maggiore incisività nel lavoro di valorizzazione delle Denominazioni tutelate.


Si parte il 12 e 13 giugno nel borgo in provincia di Perugia con “A Montefalco”, la presentazione riservata alla stampa specializzata nazionale e internazionale e agli operatori del settore delle nuove annate dei vini prodotti nei territori delle Denominazioni di Montefalco e Spoleto. Nell’ambito di questa manifestazione è prevista la sedicesima edizione del “Gran Premio del Sagrantino”, concorso nazionale per sommelier promosso dall’Ais, in cui 18 sommelier provenienti da varie regioni italiane si disputeranno le borse di studio in una finale pubblica tra i migliori tre della semifinale. Atteso anche il concorso per la realizzazione dell’”Etichetta d’Autore”, opera celebrativa dell’annata 2020 del Montefalco Sagrantino Docg. “A Montefalco” sarà importante anche sotto il fronte della formazione, con momenti di approfondimento guidati da firme del giornalismo di settore, dedicati a rafforzare la conoscenza delle caratteristiche dei vini e dei vitigni locali. L’altro appuntamento importante per il Consorzio, è “Enologica Montefalco”, evento aperto a tutti dedicato al vino in abbinamento al cibo, all’arte e alla musica che andrà in scena dal 20 al 22 settembre organizzato dal Consorzio insieme con La Strada del Sagrantino.


Questa attività di promozione rientra nella visione e strategia sintetizzati nel claim “Montefalco terra per il vino”, che vuole fare del territorio rappresentato dal Consorzio “un polo di eccellenza vitivinicola a livello nazionale ed internazionale”: non più solo Sagrantino, dunque, ma anche Spoleto Doc Trebbiano Spoletino.

Barilla partner della II edizione di WEmbrace Awards con Bebe Vio

Barilla partner della II edizione di WEmbrace Awards con Bebe VioMilano, 15 mar. (askanews) – Barilla è partner della seconda edizione di “WEmbrace awards 2024”, il charity gala di art4sport, la onlus fondata nel 2009 da Beatrice Bebe Vio Grandis, in programma il 21 marzo alla Fabbrica del Vapore a Milano . L’evento fa seguito al “WEmbrace Sport” dello scorso ottobre, appuntamento all’insegna dello sport integrato con protagonisti campioni olimpici e paralimpici. Barilla ha sostenuto per 11 anni a WEmbrace Sport, seguito alla sponsorizzazione degli “WEmbrace Games” organizzati da Bebe Vio e dalla sua famiglia insieme alla loro associazione art4sport.


Gli WEmbrace Awards 2024 raccontano storie capaci di ispirare il mondo, cinque delle quali verranno premiate come WEmbracer. Il ricavato del charity gala sarà devoluto a sostegno di bambini e ragazzi portatori di protesi di arto che l’associazione segue e supporta sin dalla sua nascita. L’obiettivo, quindi, è quello di fornire un aiuto concreto nella pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi. Quest’anno il tema sarà “Why not?!”: non solo una domanda, ma anche un atteggiamento di apertura verso il mondo e verso nuove inedite possibilità. Dall’inizio del percorso di diversity & inclusion, Barilla ha considerato prioritario l’impegno nei confronti della disabilità, per superare barriere fisiche e mentali, promuovendo comprensione culturale e consapevolezza delle disabilità, visibile e invisibile, così da garantire l’inclusione nei luoghi di lavoro. Questo percorso mette al centro gli employee resource group (Erg), gruppi di volontari organizzati, guidati e formati da persone Barilla in tutto il mondo. A oggi, sono 17 gli Erg guidati da dipendenti che coinvolgono attivamente quasi 2mila persone in numerose iniziative di diversity & inclusion a livello globale. Una di queste è ThisAbility, nata per sensibilizzare l’inclusione nel mondo del lavoro, dove le persone con abilità diverse si sentano responsabilizzate e valorizzate attraverso scelte e opportunità comuni.

Vino, R. Toscana: 6 mln di euro in più per i viticoltori toscani

Vino, R. Toscana: 6 mln di euro in più per i viticoltori toscaniMilano, 14 mar. (askanews) – La Regione Toscana aumenta il budget a disposizione dei viticoltori toscani che sale da 28,1 a 33,9 milioni di euro, cogliendo l’opportunità di utilizzare un importo pari a 5.824.000 euro, risorse che si sono rese disponibili da quelle non spese dalle altre regioni italiane per gli interventi settoriali del Piano strategico nazionale del settore vitivinicolo per la campagna finanziaria 2023/2024.


Lo ha reso noto la stessa Regione, spiegando che tali fondi saranno destinati a coprire le domande presentate sugli interventi settoriali della promozione sui Paesi esteri e della ristrutturazione e riconversione vigneti e non finanziate per mancanza di fondi. “Le aziende vitivinicole toscane sono uno dei patrimoni della nostra regione, il cui nome evoca bellezza, bontà e, soprattutto, vini di qualità” ha affermato il presidente Eugenio Giani, aggiungendo che “il terreno ha regalato alla Toscana una fiorente varietà di ambienti consoni alla produzione dei vini migliori e la professionalità, la maestria e l’intelligenza dei nostri viticoltori hanno prodotto tra le migliori etichette esistenti. Per questo – ha concluso il governatore – impieghiamo ogni sforzo per sostenere, là dove possibile, i nostri produttori e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto con questa manovra”.


“Un risultato che siamo riusciti a ottenere grazie al pressing che con i nostri uffici abbiamo fatto presso il ministero, che ringrazio per la disponibilità che ci ha dimostrato, rendendo disponibili le risorse non spese nei tempi utili alle aziende vitivinicole che in questo modo potranno reinvestirle” ha spiegato la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, sottolineando che “se le risorse fossero state ridistribuite ad ottobre, sarebbero stati già chiusi i termini per utilizzarle”. In una nota si precisa che circa due milioni di euro sono destinati all’intervento della promozione per finanziare gli anticipi relativi ai progetti presentati e non finanziati campagna 2023/2024 e i saldi residui delle campagne precedenti, in questo modo la Regione riuscirà a finanziare completamente i soggetti che hanno presentato domanda nella campagna 2023/2024. Circa 3,8 milioni di euro sono destinati all’intervento della ristrutturazione e riconversione vigneti per finanziare gli anticipi relativi alle domande dei viticoltori toscani presentate nella campagna finanziaria 2023/2024.


La Regione ha quindi annunciato che procederà a dare mandato all’organismo pagatore Agea per l’intervento della promozione, e all’organismo pagatore regionale Artea per l’intervento della ristrutturazione e riconversione vigneti, così da poter procedere con i pagamenti.

Discount Aldi lancia due vini in bottiglie di carta: esordio in UK

Discount Aldi lancia due vini in bottiglie di carta: esordio in UKMilano, 14 mar. (askanews) – La multinazionale tedesca di hard discount Aldi lancia, al momento solo nei suoi supermercati del Regno Unito, le prime due bottiglie di vino a marchio proprio realizzate al 94% con cartone riciclato.


Si tratta del “Cambalala South African Shiraz” e del “Cambalala South African Sauvignon Blanc” che saranno disponibili dal 18 marzo, giornata mondiale del riciclaggio, ad un prezzo di 7,99 sterline, circa 9,35 euro. Lo ha annunciato lo stesso gruppo spiegando che queste rivoluzionarie bottiglie da 0,75 cl. sono rivestite con una busta per alimenti per contenere i liquidi, sono totalmente riciclabili e cinque volte più leggere di una bottiglia di vetro standard. “Sostituendo le bottiglie di vetro con quelle di carta e rifornendole in tutto il Paese, Aldi ha generato una riduzione dell’impronta di carbonio equivalente a quella di un giro del pianeta in auto per 5,8 volte, dando agli amanti del vino eco-consapevoli un motivo in più per salutare questa primavera” ha precisato la multinazionale, sottolineando che “non solo le nostre nuove bottiglie offrono credenziali ecologiche impressionanti, ma sono facili da trasportare e infrangibili”. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato Julie Ashfield, managing director of buying di Aldi UK – di essere il primo supermercato a lanciare una bottiglia di carta a marchio proprio, contribuendo a promuovere un cambiamento sostenibile”.


L’innovativo contenitore è frutto della collaborazione con Frugalpac, azienda inglese con sede a Ipswich che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto delle emissioni di carbonio attraverso la progettazione di imballaggi sostenibili, utilizzando carta riciclata, che siano leggeri e facili da riciclare. “La nostra ambizione è sempre stata quella di dare a un maggior numero di persone l’opportunità di gustare le nostre bottiglie di carta Frugal Bottles, offrendo loro scelte più ecologiche” ha spiegato il Ceo di FrugalpacTM, Malcolm Waugh, sottolineando che “il lancio in un grande supermercato del Regno Unito significa che un maggior numero di acquirenti può ora bere in modo responsabile e sostenibile”. Oltre alle bottiglie di carta, Aldi sta riducendo le dimensioni delle etichette dei vini della sua popolare gamma “Grapevine”. Disponibili da subito sulle bottiglie, le etichette sono certificate FSC e realizzate con carta riciclata al 100% e l’iniziativa sarà estesa a tutte le linee principali entro il 2026.


In Italia la catena di hard discount ha oggi 180 punti vendita.

Vino, cinque nuove Cantine nei listini Meregalli Wines e Visconti43

Vino, cinque nuove Cantine nei listini Meregalli Wines e Visconti43Milano, 14 mar. (askanews) – I cataloghi di Meregalli Wines e Visconti43 si arricchiscono con cinque novità che entrano a far parte dei listini dello storico distributore di vini e spirit nazionali e internazionali “per completare la gamma e continuare il processo di ‘premiumization’”.


Nel lista Meregalli Wines arrivano dalla Borgogna Maison Trénel di Charnay-lès-Mâcon con sei referenze, tra cui lo Chardonnay in purezza “Pouilly-Vinzelles Les Quarts”, il 100% Gamay “Coteaux Bourguignons” e “Crémant de Bourgogne” che unisce Chardonnay e Gamay a Pinot Noir e Aligoté, e Chateau Climens di Barsac con “Asphodèle” e “Petite Lily”. Si tratta di una Cantina apparsa per la prima volta in un documento del 1547, dal 1855 classificata Premier Cru e dal 2010 biodinamica, con 29 ettari coltivati totalmente a Sémillon. Con loro arriva anche Chateau de Cruzeau di Saint-Médard-d’Eyrans, nella parte meridionale della AOC Pessac-Léognan, con un Sauvignon Blanc in purezza. Nel catalogo Visconti43, entra l’azienda agricola Boveri Luigi di Montale Celli (Alessandria) con otto referenze tra Timorasso, Barbera, Moscato, Croatina e Cortese. Per ampliare la sezione “estero”, arriva invece dallo Stato di Victoria, l’australiana Domaine Tournon, con sette referenze tra cui il “Lady’s Lane Vineyard Heathcote Shiraz”, uno Shiraz in purezza invecchiato in botti di rovere francese per 14 mesi.

Vino, nasce l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella

Vino, nasce l’Associazione Vignaioli delle Colline di RiparbellaMilano, 14 mar. (askanews) – Nasce sulle colline di Riparbella, che circondano e delimitano l’Alta Maremma pisana a circa cinque chilometri in linea d’aria dalla Costa del mare Tirreno, l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella. A dare vita alla nuova aggregazione sono state otto aziende: Podere La Regola, Duemani, Tenuta Pakravan Papi, Colline Albelle, Tenuta Prima Pietra, Urlari, Caiarossa e La Cava, che insieme rappresentano oltre 150 ettari di vigneti, con una produzione complessiva che sfiora le 500mila bottiglie.


“I vignaioli delle Colline di Riparbella hanno sentito la necessità di dare vita ad un’associazione per mettere in atto un’azione collettiva efficace di promozione e comunicazione del territorio e delle produzioni di qualità delle aziende vitivinicole ubicate nelle colline del Comune di Riparbella e zone limitrofe, e per valorizzare in maniera collettiva l’immagine e la rappresentatività del terroir vitivinicolo nel suo complesso e coinvolgere anche tutta la collettività di Riparbella” ha dichiarato il presidente del gruppo, Flavio Nuti, amministratore del Podere La Regola, la prima Cantina che ha fatto conoscere e parlare di questo territorio dal punto di vista vinicolo a partire dai primi anni Novanta. Le aziende associate si trovano all’interno dei confini del territorio comunale di Riparbella, delimitato a Sud dal fiume Cecina, a Ovest dalla variante Aurelia, a Est dalla strada provinciale di Miemo e a Nord dalle pendici del Monte Poggio di Nocola e del Monte Vitalba, con il torrente Sterza a fare da confine. I vigneti sono ubicati a partire dai 50 metri sul livello del mare, su terreni che delimitano l’alveo del Cecina, fino ai rilievi collinari ad una altezza di circa 450 metri di altezza.


“Quella di Riparbella, per il vino, è una vocazione antica che risale all’epoca etrusca (VII secolo A.C.) e che oggi ha trovato grandi espressioni di carattere e di qualità” ha spiegato l’associazione, evidenziando che “le aziende della zona portano avanti un’attività vitivinicola a basso impatto ambientale e seguono i canoni della sostenibilità anche attraverso pratiche di agricoltura biologica e biodinamica”. Scopo dell’Associazione è la promozione della cultura del vino e delle produzioni di qualità delle aziende vitivinicole ubicate nelle colline del Comune di Riparbella e zone limitrofe. “Le attività saranno finalizzate a far conoscere e valorizzare l’antica vocazione vitivinicola del territorio attraverso la promozione della produzione di vini di altissima qualità e sostenibili” ha sottolineato la neonata realtà, che tra gli obiettivi che si propone c’è quello di promuovere “la forte specificità e identità del ‘terroir riparbellino’, in cui tutte le realtà aderenti si riconoscono, attraverso un’azione collettiva efficace di promozione e comunicazione condivisa”. Negli ultimi 25-30 anni questa porzione di Toscana ha visto nascere e affermare “aziende capaci di ottenere importanti riconoscimenti italiani e internazionali ed esprimere livelli di eccellenza paragonabili a quelli di territori più famosi, come la vicina Bolgheri, e attrarre anche importanti investitori istituzionali italiani e internazionali”.


Tra le caratteristiche peculiari di questo territorio, i vignaioli di Riparbella hanno messo in luce non solo la parte collinare a diverse quote e l’esposizione al mare e al clima mediterraneo, ma soprattutto “l’influenza benefica del fiume Cecina e della sua valle, che con la ventilazione naturale e le escursioni termiche notturne crea un microclima temperato che favorisce, insieme ad una ottima esposizione solare, una perfetta maturazione delle uve conservandone delle acidità”. La composizione dei terreni “va dai gabbri (rocce di origine magmatica, molto aride e minerali), ad argille alluvionali ‘a palombini’ con scheletri rocciosi, a terreni calcarei e acciottolati ed a sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglia”. Inoltre, i produttori hanno evidenziato che “le attività agricole e viticole di Riparbella sono fortemente integrate in estese aree naturali, di bosco e macchia mediterranea”.

Vino, l’Amarone al G7 di Verona: l’omaggio del Consorzio Valpolicella

Vino, l’Amarone al G7 di Verona: l’omaggio del Consorzio ValpolicellaMilano, 14 mar. (askanews) – Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella ha realizzato appositamente tredici eleganti cassette di Amarone per omaggiare i rappresentanti dei settori industria, tecnologia e digitale che sono riuniti a Verona in occasione del G7.


Lo ha reso noto lo stesso ente consortile guidato da Christian Marchesini, che rappresenta oltre 2.400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 Comuni della provincia di Verona, città che detiene il primato del vigneto urbano più grande d’Italia: 8.600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. Questo vino passito rosso secco Docg è infatti uno dei vini più celebrati del nostro Paese e più noti all’estero.

Da Vino Sapiens a Roma una masterclass sui Piwi con Marco Stefanini

Da Vino Sapiens a Roma una masterclass sui Piwi con Marco StefaniniMilano, 13 mar. (askanews) – Venerdì 15 marzo il presidente di Piwi Italia, Marco Stefanini, sarà l’ospite della prima serata di una serie di incontri per approfondire gli aspetti legati alla sostenibilità vitivinicola organizzati dall’enoteca Vino Sapiens nella sua sala degustazione in via dei Virgulti 44 a Roma.


Stefanini parlerà dei risultati della ricerca sulle varietà resistenti, dai primi tentativi di incroci sino alla recente iscrizione all’albo delle varietà adatte alla vinificazione di nuovi vitigni di brevetto tutto italiano. Durante la serata verranno inoltre degustate “alla cieca” sette etichette di vini tra uve da varietà resistenti e uve tradizionali e note, “per verificare senza pregiudizi il livello qualitativo raggiunto anche da queste vinificazioni ormai non più sperimentali”. Incroci tra vinifere europee e altre viti di origini americana e/o asiatica, i vitigni Piwi “possono difendersi da sole dalle principali malattie della vite, come oidio e peronospora, grazie ai geni che conferiscono loro un’alta resistenza alle malattie funginee e consentono una significativa riduzione dell’uso dei pesticidi”. Oggi circa lo 0,5% della viticoltura italiana è fatta con varietà Piwi, “un fenomeno in decisa crescita sia in termini di produttori e vini in commercio, che di regioni che ne autorizzano la coltivazione”. Attualmente il Registro nazionale delle varietà di vite ospita circa 600 varietà di Vitis vinifera e 36 Varietà di vitigni resistenti, delle circa 100 presenti a livello mondiale.


“Con questo ciclo di incontri, Vino Sapiens si propone di offrire a giornalisti, operatori del settore e appassionati la possibilità di approfondire la conoscenza di un ambito della ricerca e della viticoltura in fermento negli ultimi anni” ha spiegato Costantina Vocino, founder di “Vino Sapiens” wine shop specializzato nella “divulgazione e vendita di vini fuori dagli schemi”, sottolineando che “relativamente alle varietà naturalmente resistenti alle malattie fungine si registra talvolta confusione e incertezza, accanto a pregiudizi dovuti, per lo più, a una non completa informazione”.

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”Milano, 13 mar. (askanews) – Con 1,07 galloni (circa quattro litri) a persona nel 2021, gli abitanti della capitale Washington Dc hanno consumato la maggior quantità di vino pro capite di tutti gli Stati Uniti. Lo scrive il portale specializzato statunitense “VinePair” in un articolo dal titolo “The States that drink the most wine in America” (“Gli Stati che bevono più vino in America”, ndr), basato “sui nuovi dati del National institute on alcohol abuse and alcoholism (Niaaa)” relativi al 2021, anno in cui gli statunitensi avevano bevuto complessivamente oltre 935 milioni di galloni di vino, più di 3,5 mld di litri, importandone 456 milioni di galloni (1,7 mld di litri) pari a circa il 17% delle importazioni totali di vino nel mondo.


Per quanto riguarda gli Stati, la California, il più popoloso e quello con i maggior numero di vigneti, domina la classifica 2021 con oltre 155 milioni di galloni (586 mln di litri) pro capite, seguito da Florida con 83,2 mln di galloni (oltre 314 mln di litri) e dal Texas con 65,6 mln di galloni (248 mln di litri). Al contrario, gli Stato Usa con il minor consumo di vino sono Sud Dakota, West Virginia e Wyoming con circa 1,2 mln di galloni (4,5 mln di litri).

A Fiera internazionale dell’enoturismo esordiscono Marche e Sicilia

A Fiera internazionale dell’enoturismo esordiscono Marche e SiciliaMilano, 13 mar. (askanews) – Si è aperta a Valladolid, in Spagna, la quinta Fiera internazionale dell’enoturismo (Fine) alla quale partecipano oltre 125 Cantine, hotel, tour operator, itinerari e destinazioni vinicole principalmente di Spagna, Portogallo e Francia, ma anche d’Italia, con cinque realtà vitivinicole marchigiane e sei Strade del Vino e dei Sapori siciliane che esordiscono a questa manifestazione.


La due giorni è un punto d’incontro per i professionisti del settore dell’Europa meridionale e per gli operatori turistici di mezzo mondo, con un programma di conferenze, tavole rotonde e workshop dedicati ai diversi modelli di marketing e ai casi di successo sviluppate dalle Cantine e dai territori dei diversi Paese. “Si tratta di un evento unico a livello europeo” ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, spiegando che le cinque imprese partecipanti “sono state scelte tra le Cantine che per prime si sono iscritte all’elenco regionale degli operatori, in rappresentanza di tutte le province marchigiane. “Queste aziende avranno la possibilità di incontrare, secondo un programma molto serrato di incontri, operatori provenienti da tutto il mondo interessati alle Marche come terra ricca di attrazione turistiche, dove è possibile realizzare con la collaborazione delle imprese, esperienze di arricchimento culturale che permettono di entrare in contatto con l’identità, le tradizioni e la cultura dei nostri territori” ha aggiunto Antonini, spiegando che a conclusione dell’evento, la Regione Marche ospiterà dal 15 al 18 marzo otto tour operator internazionali presenti a Valladolid per un “Famtrip” con lo scopo di far conoscere direttamente il contesto regionale e promuovere nelle agenzie specializzate l’attività enoturistica.