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Vino, La Scolca festeggia 105 anni con ingresso quinta generazione

Vino, La Scolca festeggia 105 anni con ingresso quinta generazioneMilano, 11 mar. (askanews) – “Cinque anni fa non ero ancora così certo di cosa avrei fatto dopo i miei studi, molto probabilmente nel mio cuore sapevo già che avrei seguito le orme di famiglia: oggi però sono sicuro che il mio futuro sia qui, al fianco di mia madre per continuare questa tradizione e fare grandi cose insieme, ricordandomi del lavoro e dei sacrifici delle generazioni passate ma guardando sempre al futuro e alla modernità”. Con queste parole, il 21enne Ferdinando Caracciolo di Vietri, a fianco della mamma Chiara Soldati che guida l’azienda, ha annunciato ufficialmente il suo ingresso a La Scolca, la storica Cantina di Gavi (Alessandria).


L’occasione per lo storico annuncio dell’arrivo della quinta generazione, il passaggio generazionale era nell’aria da tempo, è stato il sontuoso gala organizzato a Milano in occasione dei festeggiamenti per i 105 anni del La Scolca, tra i principali interpreti dell’uva Cortese. Un anniversario che testimonia l’impegno profuso dalla famiglia Soldati in questo secolo di vita, con la vulcanica Cavaliere del lavoro Chiara che ha portato i suoi vini (dal “Gavi dei Gavi Etichetta Nera” al “Gavi La Scolca D’Antan” fino al nuovo “Gavi dei Gavi”) in oltre 60 Paesi del mondo. Fondata nel 1919 dal bisnonno di Giorgio Soldati, padre di Chiara, La Scolca conta oggi 60 ettari vitati dai quali produce 19 etichette per un totale di quasi un milione di bottiglie.

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene ProseccoMilano, 11 mar. (askanews) – Il territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg torna ad accogliere l’itinerario culturale e gastronomico che, dal 16 marzo al 9 giugno, racconterà l’Alta Marca, i suoi piccoli borghi, i vigneti che decorano i pendii e le Cantine che hanno reso celebre questo vino. E’ la “Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco”, fino all’anno scorso “Primavera del Prosecco Superiore”, che, giunta alla 29esima edizione propone 16 Mostre del vino che prenderanno il via da Santo Stefano di Valdobbiadene con “Il Cartizze e il Valdobbiadene Docg” (16-26 marzo), e si concluderanno a San Pietro di Feletto con “I Vini di Collina” (25 maggio-9 giugno).


“La modifica del titolo del festival è una scelta che le Mostre del Vino hanno preso all’unanimità accogliendo i suggerimenti arrivati dal Consorzio: con questa variazione siamo convinti che, agli occhi del visitatore, sarà ancora più evidente il legame tra le Mostre del Vino e il territorio su cui si sviluppa la manifestazione” ha spiegato il presidente del Comitato organizzatore della manifestazione, Giovanni Follador, parlando di “un segno inequivocabile di appartenenza che racchiude anche la volontà di comunicare a tuttotondo l’unicità di un vino che ha saputo conquistare il mondo e l’eccezionalità delle terre dove da secoli viene prodotto”. “Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco non è solo un vino, ma un legame che unisce le persone attraverso momenti di convivialità e gioia, e la ‘Primavera’ rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di questo straordinario spumante e per esplorare il territorio che lo ospita” ha aggiunto la presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol, sottolineando che “crediamo fermamente nell’importanza di eventi come questo, che non solo promuovono il nostro prodotto, ma anche contribuiscono alla formazione e all’educazione degli appassionati e dei professionisti del settore, facendo scoprire loro le caratteristiche di ogni sottozona della Denominazione. Il 2023 è stato l’anno dell’affermazione della tipologia Rive che registra una crescita del 10% in volume – ha concluso – e questo dato, assieme alla crescita del valore della produzione, sottolinea il posizionamento di qualità raggiunto dal Prosecco Docg nel corso degli anni”.


Compito del Comitato organizzatore è quello di evidenziare la migliore produzione enologica del territorio e premiare le aziende vitivinicole: per questo motivo, il Comitato provinciale Unpli Treviso, d’intesa con Assoenologi, ha ottenuto l’approvazione ministeriale per istituire il concorso enologico “Fascetta d’oro”, il primo ed unico concorso nazionale dedicato esclusivamente al Conegliano Valdobbiadene ed alle sue eccellenze vitivinicole.

Il 7-8 giugno a Verona un evento dedicato ai vini italiani in anfora

Il 7-8 giugno a Verona un evento dedicato ai vini italiani in anforaMilano, 11 mar. (askanews) – “Amphora Revolution” è il nome di un nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Merano WineFestival e Vinitaly, che venerdì 7 e sabato 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere riunirà una selezione dei migliori vini italiani in anfora. L’evento è stato pensato “per promuovere e valorizzare una vecchia tecnologia come innovazione, in risposta anche alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico”, e unirà produttori, enologi e opinion leader tra convention scientifica, simposio, tavole rotonde e masterclass.


“È una iniziativa – spiega l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese – che si inserisce nella linea del piano strategico di sviluppo di Veronafiere per il triennio 2024-2026 ed esplora nuovi ambiti b2b e b2c strettamente connessi al settore enologico che ha nel Vinitaly una piattaforma promozionale internazionale in grado di proporre il vino in tutte le sue declinazioni e le sue possibili proiezioni commerciali”. “Le giare di terracotta ci riportano al futuro, la terracotta si trova nella terra e la terracotta la ritrovi come parte della vinificazione. L’Italia ha un grande potenziale, c’è molta qualità e lo dico anche in base al confronto che ho avuto modo di fare negli ultimi quindici anni con i vini georgiani” ricorda il patron del Merano WineFestival, Helmuth Kocher, aggiungendo che “abbiamo voluto creare questo evento per valorizzare questa antica tradizione che oggi più che mai si rivela un’innovazione, una vera rivoluzione. Ecco perché – conclude Kocher – ‘Amphora Revolution’ è un patrimonio antico che può garantire la naturalità del prodotto, in sintonia con la sostenibilità ambientale e che può rappresentare una sfida contro i cambiamenti climatici”.


Secondo i promotori dell’evento, il vino fermentato, invecchiato e conservato in anfore di argilla, una pratica nata in Georgia tra i 6 e gli 8mila anni fa, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo e offre oggi nuove opportunità alla viticoltura. Secondo i suoi protagonisti, l’uso moderno di questa tecnica consente una lenta micro-ossigenazione, temperature controllate naturalmente, pura espressione del frutto e ammorbidimento dell’acidità, o, se cotta a temperatura molto elevata, conservazione dell’acidità. L’anfora, inoltre, “offre un vantaggio ambientale e finanziario, con una durata di decenni se non secoli”. In occasione di Vinitaly 2024, dal 14 al 17 aprile, il progetto verrà presentato ufficialmente attraverso una masterclass condotta dallo stesso Kocher che avrà l’obiettivo di raccontare in anteprima le eccellenze dei vini prodotti attraverso l’antica tecnica dell’utilizzo di giare in terracotta.

Vino, Planeta è la “Wine family of the year” ai Meininger Awards

Vino, Planeta è la “Wine family of the year” ai Meininger AwardsMilano, 10 mar. (askanews) – La Cantina siciliana Planeta si è aggiudicata il titolo di “Wine family of the year” alla 18esima edizione dei “Meininger Awards Excellence in Wine & Spirit” che si è tenuta il 9 marzo a Dusseldorf in occasione dell’apertura di Prowein. Per quanto riguarda le altre onorificenza assegnate, il premio onorario della giuria è andato a Bettina Burklin-von Guradze (Weingut Dr. Lupo Bürklin), quello per l’imprenditore vinicolo nazionale dell’anno a Rudolf Knickenberg (Schlumberger), quello per l’imprenditore internazionale del vino dell’anno a Gérard Bertrand, il premio onorario alla carriera a Javier R. de Galarreta (Araex), mentre l’azienda di liquori dell’anno è stato attribuito ad Anora Group.


La giuria, composta da giornalisti delle principali riviste enologiche del gruppo editoriale Meininger (“Weinwirtschaft”, “Wine Business International”, “Sommelier” e “Weinwelt”) ha scelto di premiare Planeta per “la loro lunga tradizione agricola in Sicilia, tramandata da 17 generazioni: nel corso degli anni, questa famiglia intraprendente si è dedicata principalmente alla viticoltura, estendendo la propria presenza su 400 ettari distribuiti in sei vigneti situati nei migliori terroir siciliani. Oggi, i Planeta rappresentano l’eccellenza internazionale della viticoltura isolana”. A ritirare il premio dalle mani della famiglia Meininger sono stati Francesca, Alessio e Santi Planeta. “Siamo profondamente onorati e grati per essere stati riconosciuti come ‘Wine family of the year’” ha dichiarato Alessio Planeta, aggiungendo che “questo premio è un tributo alla dedizione e al lavoro instancabile che la nostra famiglia ha dedicato alla viticoltura in Sicilia per generazioni, è una testimonianza della passione e della determinazione che ci hanno spinto a cercare costantemente l’eccellenza nei nostri vigneti e nei nostri vini”. “Oggi lavorano in azienda tre generazioni di Planeta, con ruoli diversi e in grande armonia” ha ricordato l’Ad dell’azienda, sottolineando che “questo premio ci motiva e ci responsabilizza ulteriormente a continuare sulla strada dell’innovazione e della qualità, portando avanti il nostro impegno a rappresentare al meglio la tradizione vinicola siciliana a livello internazionale”.


Il riconoscimento si aggiunge a quello ottenuto pochi mesi prima da Alessio Planeta come “Winemaker of the Year” da parte di Wine Enthusiast. Foto: Meininger Awards

Glenmorangie lancia il suo primo whisky affinato in botti di Calvados

Glenmorangie lancia il suo primo whisky affinato in botti di CalvadosMilano, 10 mar. (askanews) – La storica distilleria scozzese Glenmorangie ha annunciato l’uscita di un nuovo single malt per la prima volta affinato in botti francesi di Calvados. Si tratta del “Glenmorangie 12 Years Old Barrel Select Calvados”, quinta edizione della serie Barrel Select Release che esalta aromi derivati dall’uso e dalla combinazione di botti rare, e la prima ad essere distribuita anche sul mercato italiano.


Conquistato dalle note morbide e fruttate del Calvados, l’acquavite di sidro di mela e pera prodotta in Normandia, il responsabile della distillazione dell’azienda di Tain nella Contea di Ross, Bill Lumsden, ha selezionato un piccolo lotto di whisky che aveva trascorso più di dieci anni a maturare in botti ex-bourbon di quercia bianca americana e lo ha trasferito in barili che, per 20 anni, avevano contenuto Calvados du Pays d’Auge. Dopo l’ulteriore affinamento di due anni, la nuova creatura si è dimostrata eccezionalmente fruttata e floreale dando il via alla produzione. “In Distilleria ci piace sempre sperimentare nuovi modi per dare vita a whisky deliziosi” ha affermato Lumsden, spiegando che “poiché le botti di Calvados non erano mai state utilizzate da Glenmorangie, ero curioso di vedere come le eleganti note fruttate che lo caratterizzano avrebbero completato il profilo aromatico del nostro single malt, con un finale delicato”.

Editoria, Tecniche Nuove Spa ha acquisito il 100% di Reda

Editoria, Tecniche Nuove Spa ha acquisito il 100% di RedaMilano, 10 mar. (askanews) – Il Gruppo editoriale Tecniche Nuove ha perfezionato l’acquisizione del 100% del ramo d’azienda Reda (Ramo editoriale degli agricoltori) dal Gruppo editoriale La Scuola.


Reda è un marchio storico nella produzione di libri d’adozione per gli Istituti tecnici Agrari e per gli Istituti professionali Agrari. Un catalogo di oltre 50 titoli per le venti materie chiave che formeranno i professionisti del settore agroalimentare. Il catalogo è arricchito da tutti i compendi digitali e multimediali: video, mappe, lezioni, esercizi interattivi, webinar, tutorial e tanti altri contenuti per rendere ancora più ricca l’esperienza formativa per studenti e docenti. Alla collana si aggiungono svariati titoli per la professione. “Nell’anno che celebra i 60 anni di attività del gruppo, abbiamo voluto completare l’offerta formativa creando una connessione con i futuri lettori delle nostre piattaforme di informazione e comunicazione” ha dichiarato Ivo Alfonso Nardella, presidente e Ad di Tecniche Nuove Spa, spiegando che “l’acquisizione del ramo d’azienda è l’inizio di un percorso comune con La Scuola Spa che ci vedrà sempre più partner nell’offerta formativa per i licei e gli istituti tecnici e professionali dei settori coperti dal Gruppo primi fra tutti l’agroalimentare e il manufacturing che rimane di gran lunga l’ambito in cui c’è più richiesta di diplomati Its con circa 14.300 entrate l’anno”.


“Sono molto soddisfatto per questa operazione che vedrà il rafforzamento dell’offerta educativa nel settore agroalimentare, grazie alle competenze del Gruppo Tecniche Nuove, e della promozione e distribuzione dei prodotti Reda grazie alla rete commerciale del Gruppo La Scuola” ha affermato Giorgio Riva, Ad del Gruppo La Scuola Spa, sottolineando che “la partnership consentirà di sviluppare anche ulteriori iniziative in ambiti disciplinari, a partire dalle competenze e dalle posizioni di leadership dei due Gruppi”.

Vino, Consorzio Lugana Doc a Prowein con l’annata 2023 in anteprima

Vino, Consorzio Lugana Doc a Prowein con l’annata 2023 in anteprimaMilano, 9 mar. (askanews) – Il Consorzio Lugana Doc torna anche quest’anno a Prowein, la fiera che si terrà dal 10 al 12 marzo a Dusseldorf. I Paesi germanofoni sono il mercato più importante per il Lugana Doc, anche grazie al turismo che ruota attorno al lago di Garda che vede una grande presenza di visitatori dal Nord Europa e specialmente dalla Germania. Questo rende l’appuntamento di Dusseldorf una data chiave tra quelle in calendario per il Consorzio, un modo per rinnovare e rafforzare i rapporti con buyer e clienti storici, ma anche con quelli di Paesi emergenti come Polonia o Paesi Baltici.


A questa trentesima edizione della fiera si terrà anche l’ultimo dei quattro appuntamenti organizzati in collaborazione con la rivista Vinum, che hanno raccontato i vini di questa Denominazione in diverse tappe da Monaco a Karlsruhe. La masterclass, guidata da Claudia Stern e che si terrà il 9 marzo alle 13 presso lo stand di Vinum, è dedicata a un tema sempre più centrale nelle scelte dei consumatori, la sostenibilità. Altro appuntamento importante per il Consorzio sarà lunedì 11 marzo dalle 13 alle 14, quando il presidente Fabio Zenato e il direttore Edoardo Peduto accoglieranno allo stand un nutrito gruppo di giornalisti internazionali per una degustazione di vecchie annate, per sottolineare il potenziale d’invecchiamento dei vini della Denominazione. Durante i tre giorni di fiera non mancheranno inoltre gli assaggi in anteprima dell’annata 2023.


“Questo appuntamento per noi ha un’importanza strategica: rappresenta l’opportunità di far conoscere i vini del Lugana Doc durante una fiera internazionale che si tiene nel cuore di un mercato per noi così centrale” ha spiegato Peduto, sottolineando che “avremo l’occasione di far degustare l’annata 2023, un’annata che, grazie alla capacità dei nostri viticoltori di intervenire con professionalità e precisione, ha permesso di ottenere vini più complessi dal punto di vista olfattivo e piacevolmente sapidi”.

Vino, Angelo Gaja torna sulla copertina di “Wine Spectator”

Vino, Angelo Gaja torna sulla copertina di “Wine Spectator”Milano, 8 mar. (askanews) – La rivista statunitense “Wine Spectator” dedica la copertina del numero di aprile al celebre produttore di vino piemontese Angelo Gaja, a cui il direttore ed editore Marvin R. Shanken dedica una lunga intervista.


“Angelo Gaja, champion of italian wine” (“Angelo Gaja: Campione del vino italiano”, ndr) è il titolo del colloquio con l’84enne trisnipote del fondatore, nel 1859, della Cantina di Barbaresco (Cuneo), che finisce sulla copertina del noto magazine specializzato per la terza volta, in occasione del suo primo viaggio negli Stati Uniti. “Nel 1974 negli Usa c’era poco mercato per i vini italiani di qualità” scrive Shanken, ricordando che Gaja “viaggiò instancabilmente, promuovendo la sua convinzione che i vini di Barbaresco, del Piemonte e di tutta Italia potessero essere di livello mondiale”.

Vino, Oiv celebra l’8 marzo con la campagna “Ispirare l’inclusione”

Vino, Oiv celebra l’8 marzo con la campagna “Ispirare l’inclusione”Milano, 8 mar. (askanews) – In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) accende i riflettori sul ruolo delle donne nel settore vitivinicolo, scegliendo come tema della sua campagna per l’8 marzo 2024 “Ispirare l’inclusione”.


In questa occasione, l’Oiv ha chiesto a tre personalità femminili, “il cui contributo al settore vitivinicolo e all’organizzazione è stato fondamentale”, di condividere la loro visione e le loro storie personali. “Oggi trovare storie di successo non è affatto difficile: ci sono donne proprietarie di vigneti e viticoltrici che, grazie al duro lavoro degli anni e forse ad un pizzico di fortuna, si sono fatte un nome in un mondo dominato dagli uomini e vengono periodicamente corteggiate dai mass media come esempi interessanti di ciò che le donne, forse un po’ inaspettatamente, possono fare, e possono fare bene” afferma la docente romena di Enologia, Arina Antoce, evidenziando però che “loro sono la punta dell’iceberg, perché migliaia di altre donne che contribuiscono attivamente e trovano successo in diversi ruoli di supporto nell’industria del vino rimangono anonime: vorrei che, in qualche modo, tutte queste donne potessero far sentire di più la loro voce. Invece di contemplare lo squilibrio numerico tra uomini e donne nel nostro campo – conclude – forse dovremmo celebrare la capacità delle donne, in generale, di occupare qualsiasi posto, di raggiungere qualsiasi incarico e di fare un buon lavoro”. Sottolineando al pari della sua collega romena la fatica fatta agli inizi della carriera per imporsi come donna in un mondo di uomini, Monika Christmann, presidentessa onoraria dell’Oiv e direttrice dell’Istituto di enologia di Geisenheim (Germania), precisa che “oggi il settore vitivinicolo è cambiato radicalmente: noto che il numero di studentesse è aumentato notevolmente e che le lezioni sugli argomenti tecnici non sono più appannaggio esclusivo degli studenti e questo è molto importante”. Per quanto riguarda l’Oiv poi “le presidentesse sono accettate e rispettate, e possono essere un ‘modello’ per le prossime generazioni di donne nel settore vitivinicolo” continua, aggiungendo che “mentre in Europa il settore del vino era più conservatore rispetto al nuovo mondo, ora la situazione è completamente cambiata: la vinificazione è più globalizzata e assistiamo a molti scambi tra le diverse aree vitivinicole del mondo anche grazie ai viticoltori che lavorano a livello internazionale”.


Ricordando che durante la sua giovinezza “gli uomini della mia famiglia non erano pronti a lasciare alcun aspetto della produzione o del commercio del vino alle donne” la storica francese del vino e presidente della Giuria del Premio Oiv, Azélina Jaboulet-Vercherre spiega che nonostante siano oggi diverse le protagoniste del mondo del vino, “il cambiamento è lento: il mondo agricolo è, per definizione, rurale e come tale, è necessario, anche se frustrante, operare nel quadro della ‘longue durée’, un concetto caro ad alcune delle mie influenze intellettuali, come Fernand Braudel e Jacques Le Goff”.

Lollobrigida: 25 mln a disposizione dei Consorzi di tutela Dop e Igp

Lollobrigida: 25 mln a disposizione dei Consorzi di tutela Dop e IgpMilano, 8 mar. (askanews) – E’ stato pubblicato il decreto con cui il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste mette a disposizione dei Consorzi di tutela 25 milioni di euro per sostenere azioni di commercializzazione, di informazione e divulgazione, di sviluppo dei prodotti Dop e Igp nonché di rafforzamento della rappresentatività dei consorzi di tutela. Si tratta di un’ulteriore iniziativa finalizzata a valorizzare le potenzialità delle Indicazioni geografiche, riconosciute globalmente come simbolo di eccellenza.


I beneficiari dell’intervento sono i 176 Consorzi di tutela delle Dop e Igp del settore agroalimentare, anche organizzati in associazioni temporanee. Tra le attività finanziabili rientrano campagne di informazione, azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a fiere ed esposizioni di rilevanza nazionale ed internazionale. “La misura si colloca in un quadro più generale di rafforzamento delle indicazioni geografiche, sia a livello europeo che a livello nazionale” ha spiegato il ministro Francesco Lollobrigida, ricordando che “pochi giorni fa, infatti, è stato approvato dal Parlamento europeo, con una maggioranza quasi unanime, il nuovo Regolamento sulle IG che va a rafforzare ulteriormente il ruolo dei consorzi. La difesa del marchio Italia – ha concluso il ministro – è una priorità del Governo Meloni che ha già adottato azioni concrete, la lotta contro il mercato del falso, che sottrae 120 miliardi all’economia è stata intensificata con controlli più capillari e con il potenziamento dell’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi”.