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Vino, Nomisma: inflazione e crisi riducono consumi in tutto il mondo

Vino, Nomisma: inflazione e crisi riducono consumi in tutto il mondoMilano, 26 ott. (askanews) – Nei primi otto mesi del 2023 le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei top 12 mercati internazionali (quelli che pesano per oltre il 60% sulle importazioni mondiali di vino) risultano in calo dell’8%. Stessa sorte tocca agli spumanti, la categoria che nell’ultimo decennio era invece cresciuta senza soluzione di continuità, che fanno segnare uno speculare -9%. Si tratta di variazioni in linea con la media del mercato, con un trend negativo che risparmia pochi Paesi esportatori e che vede anche il nostro primo mercato di sbocco a valore, gli Stati Uniti, ridurre le importazioni dall’Italia del 13%. Gli Usa e i mercati internazionali hanno rappresentato il primo focus di approfondimento del “X Forum Wine Monitor”, organizzato da Nomisma e arricchito dai contributi di Federico Zanella, presidente e Ceo di Vias Imports, e di Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi.

“Nel mercato statunitense, tutti i principali esportatori di vino soffrono a causa di una riduzione nella capacità media di spesa dei consumatori” ha evidenziato Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma, spiegando che “solo la Nuova Zelanda, con il suo Sauvignon Blanc, non sembra conoscere crisi, mettendo a segno una crescita delle esportazioni di oltre il 20% nei primi otto mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Non va meglio sul mercato nazionale. Le vendite di vino nel canale retail flettono, nel cumulato fino a settembre, di un calo superiore al -2% a volumi, con riduzioni più elevate in Gdo nel caso dei vini fermi (-3,8%). Crescono solamente gli acquisti di spumante (+2,3%) ma il dato, sempre secondo Nomisma, nasconde un effetto “sostituzione” che vede aumentare gli spumanti generici (più economici) a scapito di quelli a denominazione, Doc e Docg. Anche le previsioni sui comportamenti di consumo degli italiani per i prossimi 6 mesi (dedotte da una specifica Consumer Survey condotta da Nomisma e commentata durante il Forum assieme ad Ettore Nicoletto, Presidente & Ceo di Angelini Wines & Estates) non sono positive: al netto di chi non modificherà gli acquisti di vino rispetto alla situazione attuale (almeno 6 italiani su 10, ma nel contesto di una generalizzata riduzione dei consumi), c’è un 16% di consumatori che prevede di ridurli, nell’obiettivo di risparmiare sulla spesa in generale.

In questo scenario così complesso e incerto, sono soprattutto le piccole imprese vinicole a soffrire di più, anche a causa di una situazione finanziaria interna sovente minata da pesanti indebitamenti che rischiano di esplodere in conseguenza della stretta in atto sui tassi di interesse applicati. Basti pensare, sottolinea Nomisma, che per le società di capitale con fatturato fino a 10 milioni di euro, gli oneri finanziari sull’Ebitda vanno dall’11% per le imprese tra 2 e 10 milioni di euro, al 37% per quelle con fatturato inferiore. Si tratta di realtà che rappresentano l’85% del tessuto imprenditoriale del settore vinicolo, a cui sono riconducibili quasi il 50% degli addetti occupati.

Vino, a “Verona Wine Web” focus su AI come driver di sostenibilità

Vino, a “Verona Wine Web” focus su AI come driver di sostenibilitàMilano, 25 ott. (askanews) – L’intelligenza artificiale come leva per lo sviluppo sostenibile nella filiera del vino. È il tema della quarta edizione di “Verona Wine Web”, l’annuale appuntamento di confronto e networking per il mondo enoico organizzato da La Collina dei Ciliegi e Legalmondo in programma venerdì 27 ottobre a Ca’ del Moro Wine Retreat, il resort della cantina della Valpantena a Grezzana (Verona). Al centro dell’incontro, innovazioni e best practice che consentono la digitalizzazione dei processi in vigna per un impatto sempre più rispettoso dell’ambiente.

Il convegno, che si aprirà con i saluti dei presidenti di Coldiretti, Ettore Prandini, de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli, e del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini, proseguirà poi con due tavole rotonde per mettere a fuoco l’utilizzo dell’AI in una chiave ecosostenibile, ma anche le ricadute in termini di valorizzazione del territorio. Al primo “round” interverranno il Ceo di Leone Alato, Igor Boccardo, il Ceo di SDF Group, Lodovico Bussolati, il Ceo di Agrifood Tech Italia, Peter Kruger, e il vicepresidente di Veronafiere, Matteo Gelmetti. Sabrina Zuccalà, Ceo di 4Ward360, Giulia Baccarin, Ceo di Mipu, Thomas Ambrosi, Ceo di Ono Exponential Farming, e Luca Toninato Ceo di Enogis, animeranno invece il dibattito nella seconda sessione. Seguiranno le conclusioni dedicate a “La sfida dell’ecosostenibilità del vino nel mondo”, con i contributi di Massimo Gianolli, del Prorettore vicario dell’Università di Verona, Diego Begalli, del docente di Diritto privato comparato dell’Università di Verona, Marco Torsello, e di Roberto Luzi Crivellini, partner di Macchi di Cellere Gangemi e fondatore di Legalmondo. La giornata di approfondimento si chiuderà infine tra i vigneti, dove si potranno osservare robot e droni che operano in campo. Tre le dimostrazioni in programma: “Lavorare la terra” con il Bakus di Vitibot SDF Group, tenuta da Luca Cazzola, Sales Manager Italy; “La veduta aerea del vigneto e le sue applicazioni” con il drone di SKY53 SAGL; e “Prevenire le malattie nel vigneto” con il rover di SKY53 SAGL, entrambe a cura del Coo dell’azienda, Stefano Calvi.

La quarta edizione di “Verona Wine Web”, appuntamento annuale dedicato alle riflessioni e alle innovazioni per lo sviluppo sostenibile della filiera del vino, è patrocinato da Federazione Provinciale Coldiretti Verona, Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Rete Valpantena, Università degli Studi di Verona Dipartimento di Scienze Giuridiche e Veronafiere.

Celebrata l’XI edizione del Mortadella Day

Celebrata l’XI edizione del Mortadella DayRoma, 25 ott. (askanews) – Lunedì 24 ottobre, al Mercato Centrale Roma, il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha festeggiato l’XI edizione del Mortadella Day, l’imperdibile appuntamento annuale nato per celebrare la Mortadella Bologna IGP e ricordare il 24 ottobre 1661, data di pubblicazione del primo Bando con cui si stabilivano le regole per la produzione della mortadella (vero e proprio antesignano dell’odierno Disciplinare di produzione IGP) da parte del cardinal Farnese a Bologna. Quest’anno ricorre il 362° anniversario.

La giornata è stata ricca di appuntamenti, molto seguiti anche sulle piattaforme social dedicate alla “regina rosa dei salumi”. L’apertura della giornata è stata affidata alle sapienti mani di tre Chef che si sono sfidati per dare la loro personale interpretazione alla ricetta antispreco a base di Mortadella Bologna IGP, realizzata utilizzando ingredienti di recupero o desueti. Il tre volte stella Michelin Marco Martini ha proposto il Tortello di mortadella, pizza bianca e pistacchi, “Chef Hiro” ha realizzato una originale versione di un piatto della tradizione giapponese dal nome Okonomiyaki di mortadella, infine, lo chef romano Max Mariola ha proposto le sue Polpette in bianco. A condurre la sfida culinaria, per il secondo anno consecutivo, la giornalista e conduttrice Rai Federica De Denaro, mentre a far parte della giuria sono stati l’attrice toscana Martina Stella, il comico romano Antonio Giuliani e il direttore del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna, Gianluigi Ligasacchi. All’evento ha partecipato anche il biologo nutrizionista Lorenzo Traversetti che si è soffermato sull’importanza dell’apporto nutrizionale della Mortadella Bologna nell’ambito delle corrette pratiche alimentari.

La giornata è proseguita con la performance dello street-artist romano Luigi Ambrosetti, in arte Lac68 che ha stupito tutti con la sua opera d’arte del riciclo, dedicata alla Mortadella Bologna e realizzata in diretta, utilizzando materiali di scarto della lavorazione della regina rosa dei salumi. Nel pomeriggio, 20 food influencer provenienti da tutta Italia si sono incontrati a Roma per l’imperdibile masterclass a loro dedicata condotta da Max Mariola. Si sono tutti impegnati ad interpretare una ricetta anti-spreco in grado di esaltare il sapore e il profumo della Mortadella Bologna IGP.

Infine, per tutta la giornata, il pubblico del Mercato Centrale Roma ha avuto la possibilità di far degustare le originali proposte culinarie a base di Mortadella Bologna espressamente realizzate per l’occasione dalle 19 botteghe artigiane che hanno aderito all’iniziativa. Un’ulteriore prova, se ce ne fosse il bisogno, dell’estrema versatilità in cucina del salume felsineo, simbolo del Made in Italy nel mondo.

Presentato a Bologna Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti Fivi

Presentato a Bologna Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti FiviMilano, 25 ott. (askanews) – Il Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti Fivi festeggerà la sua dodicesima edizione che esordisce nei padiglioni di BolognaFiere, dove da sabato 25 a lunedì 27 novembre accoglierà ben mille espositori provenienti da tutte le regioni italiane. La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sede del Comune di Bologna, alla presenza dell’assessore all’Educazione ambientale, Agricoltura e Agroalimentare, Daniele Ara, il direttore manifestazioni dirette di BolognaFiere, Domenico Lunghi, il dg di Confcommercio Ascom Bologna, Giancarlo Tonelli, lo scrittore Davide Longo, e il presidente di Fivi, Lorenzo Cesconi.

“Attendiamo con emozione questa prima edizione bolognese, per noi vignaioli, il Mercato dei vini è un evento di enorme importanza, al quale tutti i soci Fivi sono affezionati, e non è un caso che abbiano risposto in mille, su circa 1.700 soci, perché il Mercato è prima di tutto un’occasione unica e inimitabile per incontrarsi e confrontarsi tra colleghi e con il pubblico” ha affermato Cesconi, spiegando che “per questo motivo abbiamo scelto Bologna come luogo ideale per sviluppare questo nostro evento associativo: per crescere in modo coerente e adeguato, dando ai soci e al pubblico la possibilità di vivere al meglio l’esperienza del Mercato dei vini”. “Diamo il benvenuto a questo nuovo evento di qualità, augurandoci che possa spingere i nostri ristoratori a valorizzare maggiormente i vini locali, quelli che più rappresentano l’identità del territorio, dato che i vini bolognesi come, ad esempio, il Pignoletto, latitano nelle carte dei nostri bar e ristoranti” ha detto Ara, evidenziando polemicamente che “Bologna è tra le poche città italiane dove, malgrado la presenza di Consorzi importanti, si finisce quasi sempre per bere Prosecco. Manifestazioni come il Mercato dei Vini possono aiutarci anche a creare una cultura del bere bene – ha chiosato l’assessore – nel senso sia della quantità che della qualità: oggi si beve male e far passare questo messaggio, specialmente tra i più giovani, è di primaria importanza”.

“Grazie alla Slow Wine Fair, a Marca, a Sana e alla new entry del Mercato dei Vini, BolognaFiere rafforza il proprio posizionamento come polo espositivo leader nell’agroalimentare, sia nel settore food che nel settore beverage” ha sottolineato Domenico Lunghi, ricordando che BolognaFiere ha messo a disposizione del Mercato 30mila metri quadrati, distribuiti in quattro padiglioni: i vignaioli saranno collocati nel 29 e nel 30, mentre i padiglioni 28 e 36 ospiteranno il food e i servizi correlati al Mercato. Oltre ai soci della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), saranno presenti a Bologna un folto gruppo di olivicoltori indipendenti soci della Federazione italiana olivicoltori indipendenti (Fioi) e alcune delegazioni di Vignaioli europei delle associazioni nazionali appartenenti alla Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi). Il format della tre giorni rimane sostanzialmente quello consolidato nelle precedenti undici edizioni svolte alla Fiera di Piacenza. Quattro le masterclass dedicate ad altrettanti importanti vitigni autoctoni (Fiano di Avellino, Pigato, Aglianico del Vulture e Lambrusco) e realizzate in collaborazione con Alma – La scuola internazionale di cucina italiana. In occasione del Mercato dei Vini saranno, annunciati i vincitori del Premio “Leonildo Pieropan” 2023, e quelli del nuovo premio “Vignaiolo come noi”. Grazie alla collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e con l’Associazione mescitori organizzati (Amo), nei giorni del Mercato dei vini molti locali di Bologna saranno coinvolti in eventi con protagonisti i vini e gli stessi vignaioli Fivi.

Riforma IG, Federvini: accordo fondamentale contro falsi e imitazioni

Riforma IG, Federvini: accordo fondamentale contro falsi e imitazioniMilano, 25 ott. (askanews) – “Un risultato fondamentale per garantire la tutela delle nostre eccellenze agroalimentari da imitazioni come il Prosek o l’aceto sloveno o cipriota. Con il nuovo regolamento comunitario sulle produzioni di qualità si promuove il lavoro delle filiere italiane, assicurando sul piano internazionale la piena salvaguardia dei marchi e delle indicazioni geografiche che fanno del nostro Paese la realtà capofila in Europa con più di 800 prodotti riconosciuti” così la presidente di Federvini, Micaela Pallini, ha commentato l’approvazione della riforma del sistema europeo delle Indicazioni Geografiche (IG), raggiunta ieri nell’ambito del trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione dell’Unione europea.

Federvini ricorda che il nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità stabilisce, tra le misure principali, il rafforzamento del ruolo dei consorzi di tutela da parte degli Stati membri dell’Unione, l’obbligo di indicare sull’etichetta di ogni prodotto Dop e Igp il riferimento del produttore, una procedura di registrazione semplificata e più efficiente in grado di ridurre i tempi tra la richiesta e l’effettiva registrazione ed una più ampia tutela delle indicazioni geografiche, anche online, grazie all’adozione di un sistema di geoblocking immediato per contrastare la promozione in rete di imitazioni. L’entrata in vigore del nuovo regolamento è prevista nel corso del prossimo anno dopo la ratifica formale del Parlamento e del Consiglio europei. “Intendiamo rivolgere un ringraziamento particolare all’onorevole Paolo De Castro, relatore del nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp, per l’attenzione dedicata alla protezione delle nostre filiere e dei prodotti che caratterizzano l’eccellenza italiana nel mondo” ha proseguito Pallini, aggiungendo che “in un mondo globalizzato e sempre più complesso abbiamo l’obbligo di non lasciare spazio alla proliferazione di falsi e di imitazioni che danneggerebbero la nostra economia e, voglio sottolinearlo, le nostre aree rurali che vivono di produzioni di qualità. Con il nuovo testo unico sulle IG – ha concluso -, prodotti di qualità, espressione della tradizione e del portato storico e culturale nazionale come l’Aceto Balsamico di Modena IGP e il Prosecco, potranno finalmente godere di una protezione rafforzata”.

Riforma IG, Zanette (Prosecco Doc): raggiunto un ottimo compromesso

Riforma IG, Zanette (Prosecco Doc): raggiunto un ottimo compromessoMilano, 25 ott. (askanews) – “Credo che il compromesso raggiunto dai rappresenti del Consiglio, della Commissione e del Parlamento Europeo, per quanto riguarda la revisione delle norme relative alle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea, rappresenti quanto di meglio si potesse ottenere in questo momento. Credo infatti che la riforma risponda ad alcune esigenze fondamentali del mondo delle IG: in primis la definizione del ruolo delle associazioni di produttori e di quelle ‘riconosciute’, in particolare. Ma ha anche il pregio di aver introdotto delle novità in tema di nomi a dominio, ancorché limitatamente ai nomi di primo livello con codice Paese stabiliti nell’Unione, per non parlare della soluzione relativa alle Menzioni tradizionali e ai loro possibili conflitti con le Indicazioni Geografiche”. Lo ha detto il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette in merito all’accordo raggiunto ieri sul nuovo regolamento Ue per i prodotti Dop e Igp.

“In ogni caso, permangono buoni motivi per ritenere che, se non ci fosse stata un’aprioristica avversione al progetto da parte di alcuni soggetti, che fino all’ultimo hanno cercato di boicottare l’iter normativo della riforma, si sarebbe potuto lavorare maggiormente sul merito e migliorare, in questo modo, alcuni contenuti del testo, come ad esempio regolamentazione relativa all’uso delle IG come ingrediente negli alimenti trasformati preimballati” ha proseguito Zanette, ringraziando “per il lavoro svolto il ministro dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas Puchades, che ha saputo far sintesi con questo compromesso delle posizioni dei governi dei 27 Paesi della UE, il Commissario europeo Janusz Wojciechowski e tutti gli uffici della Commissione UE, primi promotori della riforma ed il relatore al Parlamento Europeo, Paolo De Castro che, con pazienza e competenza, assieme ai relatori ombra e al suo staff, ha lavorato sul testo.

Dop e Igp, un modello da tutelare: il 27 ottobre convegno a Modena

Dop e Igp, un modello da tutelare: il 27 ottobre convegno a ModenaMilano, 24 ott. (askanews) – “Dop e Igp un modello sociale e sostenibile da tutelare”: questo il titolo del convegno che si terrà il 27 ottobre alle 10 alla Camera di commercio di Modena. L’incontro è organizzato dalla società consortile “Piacere Modena” e patrocinato da Masaf, Regione Emilia Romagna, Comune e Provincia di Modena, Camera di Commercio di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia.

A presiedere il convegno sarà Enrico Corsini, presidente di Piacere Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. “Si tratta di un tema molto attuale ed è utile fare il punto sulle varie sfaccettature della sostenibilità applicata al sistema delle Denominazioni, ed è particolarmente importante per il territorio modenese che di indicazioni geografiche è uno dei più importanti serbatoi del Bel Paese” ha spiegato Corsini, aggiungendo che “inoltre dopo la battuta d’arresto al termine del terzo round negoziale con Consiglio e Commissione Ue sul Regolamento sul futuro sistema della Dop e Igp europee, il convegno rappresenta un’opportunità per gli operatori delle due filiere di incontrarsi e fare sistema. Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente – è quello di trasferire ai più importanti stakeholder del settore quali saranno i nuovi strumenti che avranno a disposizione per dare maggiore valore a tutti i protagonisti della filiera e la sostenibilità sarà uno dei cardini del nuovo regolamento”. I relatori saranno moderati dal direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Federico Desimoni, e introdotti, tra gli altri, dall’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi. Tra le voci che interverranno, quelle dell’europarlamentare Pd, Paolo De Castro, relatore per il Parlamento europeo del Regolamento su Dop ed Igp che informerà sugli ultimi sviluppi ed esporrà i nuovi scenari della legislazione comunitaria sul tema. Oltre a lui interverranno Luigi Foffani, ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, del presidente della Fondazione Qualivita, Cesare Mazzetti, del segretario generale OriGin, Mauro Rosati. Invitato il ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a cui saranno affidate le conclusioni.

Eataly produce con Villa de Varda la sua prima linea di whisky

Eataly produce con Villa de Varda la sua prima linea di whiskyMilano, 24 ott. (askanews) – Eataly ha scelto la storica distilleria trentina Villa de Varda per produrre una doppia linea di whisky a filiera completamente italiana. Questa mattina sono state presentate a Milano la limited edition “Villa de Varda per Eataly” composta da 432 bottiglie di single malt e 432 di rye, e le quattro varietà della linea “In Quota”, che si diversificano in “Dolomiti”, “Amarone”, “Passito di Pantelleria” e “Mountain Rye” a seconda del legno utilizzato per le botti di invecchiamento. Tutte le fasi di produzione si svolgono tra le Dolomiti di Brenta, in Trentino, utilizzando materie prime autoctone come le acque delle sorgenti della Paganella e la filiera di produzione di cereali.

Il progetto di Eataly era quello “di creare un distillato unico nel suo genere, in grado di valorizzare le materie prime e il territorio italiano”, e ha trovato il partner ideale nella celebre distilleria di vinacce di Mezzolombardo dei fratelli Dolzan, già fornitrice di grappe per il Gruppo di eccellenze italiane. “Un whisky di montagna che testimonia una volta di più l’interesse di Eataly nei confronti della filiera di produzione degli alimenti, come strumento per assicurare cura in tutti i processi produttivi” ha affermato il responsabile di sviluppo prodotto e innovazione Eataly, Enrico Panero, spiegando che “la collaborazione con Villa de Varda ci ha consentito di veder nascere un prodotto potendone seguire tutte le fasi di lavorazione, dalla semina dei cereali alla distillazione, dalla scelta delle botti all’invecchiamento”. Affinamento che Villa de Varda sta sperimentando in botti di abete rosso della Val di Fiemme, tostate con il vapore al posto del fuoco, per permettere al whisky di assorbirne le note positive, sia nel profumo di bosco che nelle sfumature balsamiche del gusto. “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti da una realtà come Eataly dedicata alla promozione delle eccellenze italiane, prima per la grappa e ora per questo progetto pionieristico che porta nel mondo del whisky un autentico stile italiano” hanno dichiarato Mauro e Michele Dolzan, sottolineando che “c’è stata sintonia sin da subito: per artigiani della distillazione come noi è davvero gratificante lavorare al fianco di professionisti della distribuzione che mettono la qualità sempre al primo posto”.

Le bottiglie della limited edition firmata Eataly sono proposte in un cofanetto realizzato a mano in legno di pino e all’interno contengono rispettivamente una spiga di orzo o di segale, per sottolineare il legame con la materia prima.

World pasta day, per i 20 anni pastai donano 25 ton di pasta alla Caritas

World pasta day, per i 20 anni pastai donano 25 ton di pasta alla CaritasMilano, 24 ott. (askanews) – In occasione dei 25 anni del World Pasta Day, i pastai di Unione italiana food hanno donato alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca 25 tonnellate di pasta, un quantitativo sufficiente ad assicurare 310.000 pasti caldi. Lo comunica in una nota Unione italiana food alla vigilia del giornata mondiale dedicata a questo prodotto simbolo della nostra dieta mediterranea.

Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation, la produzione mondiale oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. Con due costanti: oggi come allora, l’Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021). L’Italia è anche il Paese che ne mangia di più (con 23kg pro-capite all’anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg), con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022: il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% consumata in Europa sono prodotti da un pastificio italiano. Secondo gli ultimi dati riferiti dall’Onu, un essere umano su 10 nel mondo vive in condizioni di povertà estrema: parliamo di un miliardo di persone o poco meno, che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. E in Italia, secondo gli ultimi dati Istat (relativi al 2021), 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta: un fenomeno strutturale, che tocca quasi un residente su dieci (9,4% della popolazione residente).

Uiv: vino unica bevanda alcolica fuori da vincoli su imballaggi

Uiv: vino unica bevanda alcolica fuori da vincoli su imballaggiMilano, 24 ott. (askanews) – Il vino è l’unica bevanda alcolica fuori dai vincoli previsti dalla riforma della normativa Ue sugli imballaggi (Ppwr) che prevede la ridefinizione dei target di riuso per i vari materiali di confezionamento, tra cui il vetro. “Il testo del regolamento votato oggi dalla Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare (Comenvi) rappresenta un primo step importante per il vino in attesa del voto in plenaria e del Trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione” ha spiegato Unione italiana vini (Uiv), sottolineando che si tratta di “un risultato importante, raggiunto in particolare grazie al costante lavoro degli eurodeputati italiani vice-relatori di questo dossier, che sottolinea sia le specificità del vino sia gli sforzi già in atto da parte della filiera per garantire uno sviluppo sostenibile del settore”.

Come evidenziato più volte dall’associazione di rappresentanza più importante delle imprese vitivinicole in Italia, il vino made in Italy “ha già raggiunto risultati eccezionali in termini di riciclo del vetro (che in Italia supera l’80%), e i vincoli di riuso previsti dalla normativa avrebbero comportato non poche problematiche al settore e nella ri-organizzazione della supply chain”. In particolare, evidenzia la Uiv, “un sistema che sostenga efficacemente la competitività e la conseguente sostenibilità del comparto, deve riconoscere gli sforzi compiuti dall’industria vinicola nel corso degli anni per alleggerire le bottiglie (-25% il peso medio negli ultimi anni), garantendo al contempo una protezione specifica per le IG e i marchi”. Dopo l’esenzione delle bottiglie di vino dagli obiettivi di riutilizzo obbligatorio e l’attenzione alla specificità dei prodotti a IG sugli obblighi di minimizzazione degli imballaggi, l’Associazione auspica quindi “un maggiore sostegno e incentivo alle iniziative volontarie e alle soluzioni di etichettatura digitale come mezzo efficace per fornire ai consumatori informazioni specifiche sull’imballaggio e sul riciclo dei prodotti”. Alla buona notizia si aggiunge la soddisfazione di Uiv per l’intervento italiano di ieri al Consiglio Agricoltura e Pesca (Agrifish) in favore della rimozione delle penalizzazioni per la carne e il vino all’interno del programma di promozione orizzontale dei prodotti alimentare dell’Ue. Un risultato importante, ha annunciato ieri in serata il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che sostiene i settori vitivinicolo e zootecnico, “elementi portanti della nostra economia e del nostro territorio”.