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Consorzio Prosecco Doc vola negli Usa per la “National Prosecco Week”

Consorzio Prosecco Doc vola negli Usa per la “National Prosecco Week”Milano, 10 lug. (askanews) – Il Consorzio Prosecco Doc si prepara a volare negli Stati Uniti per la sesta edizione della “National Prosecco Week” che, Dal 17 al 23 luglio coinvolgerà 30 Stati con iniziative promozionali e formative che comprende campagne di comunicazione rivolte al trade, ai media e al consumatore finale.

“Visto il grande successo delle precedenti edizioni, siamo lieti di ritornare negli Stati Uniti, una buona opportunità per presentare i nostri vini, il nostro territorio e la nostra cultura alle più influenti personalità del vino e agli amanti del Prosecco Doc di un Paese che attualmente rappresenta il nostro mercato di maggior volume con oltre 134 milioni di bottiglie importate nel 2022 e un trend positivo anche nell’anno in corso” ha spiegato il presidente del Consorzio, Stefano Zanette, ricordando che la Denominazione nel 2022 ha registrando un aumento delle esportazioni negli Usa del +6,3% rispetto all’anno precedente. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Zanette – è continuare a rafforzare il successo della Denominazione monitorando i trend di consumo, prestando grande attenzione al territorio, e coinvolgendo attivamente l’intero sistema produttivo nel mantenere l’attenzione massima alla sostenibilità”. Dallo scorso anno primo mercato di riferimento per il Prosecco DOC, con una quota che vale il 24,3% dell’intero volume esportato, gli Stati Uniti “presentano ancora grandi potenzialità” e per questa ragione il Consorzio ha inteso confermare per il sesto anno consecutivo la ‘National Prosecco Week’. Questa edizione prosegue, sul solco tracciato gli scorsi anni, “avvantaggiata da una fitta rete di partner costituita da negozi al dettaglio, punti vendita on line, enoteche, bar e ristoranti coinvolti in molti eventi rivolti specificamente ai consumatori e in campagne attivate tramite i media” ha precisato il Consorzio, evidenziando che “si contano inoltre diverse nuove partnership strategiche siglate con testate giornalistiche nonché svariate attivazioni affidate ad alcuni influencer di spicco negli Usa”.

Come nell’edizione 2022, anche quest’anno “verranno intercettate diverse migliaia di consumatori grazie al coinvolgimento di oltre mille tra negozi on line e punti vendita fisici dislocati in 30 diversi Stati degli Usa, i quali parteciperanno dinamicamente con display dedicati, attivazione di promozioni e degustazioni in presenza”. Oltre alle uscite sui media, agli inviti lanciati dagli influencer, alle azioni di marketing sui social media e a varie forme di pubblicità, per dirigere il potenziale pubblico verso i locali aderenti alla Prosecco Week, “sono stati pianificati appositi spot nei maxischermi” di Times Square a New York. Per “massimizzare il coinvolgimento dei consumatori statunitensi”, il Consorzio ha in serbo anche tre date, sempre inserite nella programmazione delle National Prosecco Week, che si svolgeranno a Los Angeles, a Chicago e New York rispettivamente i prossimi 17, 19, 22 luglio. Verranno organizzate in collaborazione con la “Cru Luv Selections”, agenzia di marchi creativi cui fa capo Jermaine Stone, che “proporrà un’esperienza immersiva, mixando l’eccellenza delle bollicine veneto-friulane con dell’ottima musica e accompagnando il tutto con l’intrigante narrazione di curiosità relative al Prosecco Doc”. Tra gli eventi clou riservati ai consumatori, quest’anno spunta anche un happy-hour organizzato il 18 luglio al TAO’s Dream Downtown, che si aprirà con due seminari educativi rivolti a influencer e media condotti da Lidia Bastianich, seguiti poi da un ricevimento. Alla campagna, quest’anno partecipano i seguenti produttori di Prosecco DOC: Abbazia di San Gaudenzio, Albino Armani, Bottega, Botter, Cà Furlan, Cantine Riondo, Fantinel, La Gioiosa, La Marca, Mionetto, Paladin, Pitars, Ruggeri, Torresella, V8+, Val d’Oca, Valdo, Villa Sandi, Zardetto, Zonin.

Vino, Consorzio Brunello: nel 2022 vendite Rosso di Montalcino +20%

Vino, Consorzio Brunello: nel 2022 vendite Rosso di Montalcino +20%Milano, 10 lug. (askanews) – Nel 2022 le vendite di Rosso di Montalcino hanno registrato una crescita di quasi il 20%, un exploit della domanda nazionale e incrementi sopra le medie anche per l’export verso Usa, Svezia, Svizzera, Germania e Francia. Lo comunica il Consorzio del vino Brunello di Montalcino a pochi giorni da “Red Montalcino”, l’evento dedicato alla Doc che si terrà nella Fortezza ilcinese il prossimo 15 luglio. Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio prezzi, la crescita tendenziale si attesta a +19% in valore, complice un ulteriore incremento del prezzo medio (+9%), salito nel 2022 ben oltre il surplus dei costi di produzione.

“Il Rosso di Montalcino ha superato l’età evolutiva e ora è a un punto di svolta” – ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci, aggiungendo che “il prodotto è ben posizionato sul segmento premium e viene da un biennio di risultati importanti: il prezzo medio aumenta (+13% sul biennio), la domanda horeca risponde molto bene sia in Italia che all’estero, la vendita diretta è in forte incremento per un vino che ha raggiunto la sua piena identità”. “Compito del Consorzio è ora assecondarne la crescita non perdendo di vista gli equilibri della denominazione e per questo abbiamo avviato un confronto con i soci per definire le prossime strategie di indirizzo” ha proseguito Bindocci, secondo cui l’affermazione del Rosso di Montalcino, sebbene il 2023 si sia avviato in modo più tiepido, impone una riflessione: “La media dell’imbottigliato negli ultimi 5 anni equivale a 4,4 milioni di bottiglie l’anno: per alcuni, visto l’incremento del mercato, sono poche per detenere stock in cantina di un prodotto il cui sfuso arriva a 4,5 euro al litro e i cui declassamenti in uscita sono ormai pari a zero”. Il Consorzio ricorda infatti che il vigneto, da 26 anni contingentato a 510 ettari, è gestito per il 98% da produttori/imbottigliatori, con solo il 2% dei contrassegni distribuiti a imbottigliatori puri. Tra i principali Paesi esteri, l’Osservatorio segnala crescite superiori al 40% per la domanda statunitense (30% del mercato internazionale) e svedese (top buyer europeo). Ben sopra la media anche l’export verso Svizzera e Germania, con Uk, Belgio, Danimarca in segno positivo. Exploit della Francia, che supera il 50% di incremento, mentre scendono Canada, Norvegia, Brasile e l’emergente Sud Corea, dopo il boom della domanda degli anni scorsi. Complessivamente il Continente americano rappresenta il primo sbocco per il Rosso di Montalcino, con un’incidenza sull’export totale di circa il 50%, e con gli Stati Uniti di gran lunga prima domanda mondiale. In Italia, il Nord rappresenta il 48% della domanda, mentre tra le regioni, Toscana Lombardia ed Emilia-Romagna le migliori piazze per la Doc ilcinese. Tra i canali, distributori esteri e horeca rappresentano la fetta principale, con la vendita diretta data in forte incremento.

Enoturismo, Centinaio contro Lucaselli: insensato fare nuova legge

Enoturismo, Centinaio contro Lucaselli: insensato fare nuova leggeMilano, 8 lug. (askanews) – “E’ insensato fare una nuova legge a distanza di così pochi anni solo perché si vuol mettere il proprio nome sopra ed essere così considerati legislatori attivi”. In un’intervista al settimanale “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso, il vicepresidente leghista vicario del Senato, Gian Marco Centinaio, boccia la proposta di legge sul turismo del vino appena presentata dalla deputata di Fratelli d’Italia, Ylenia Lucaselli, e presentata come “un lavoro che va a regolamentare il settore enoturistico, fino ad ora lasciato all’approssimazione personale”. Una frecciata diretta proprio a Centinaio, che da ministro delle Politiche agricole aveva steso la legge oggi in vigore sull’enoturismo.

“In quel caso, fu fatto tutto un lungo percorso trasversale di confronto sia con il senatore Dario Stefàno (Pd), sia con le associazioni di categoria” ricorda nell’intervista Centinaio, sottolineando che “quindi quella legge è il frutto di una mediazione tra mondo agricolo e mondo del turismo: adesso, invece, si va a stravolgere un equilibrio che si era riusciti a trovare”. Il nuovo decreto abrogherà infatti il precedente introdotto nel 2019, e l’esponente del Carroccio osserva che con il nuovo ddl “da una parte si va ad allargare fin troppo la platea dei soggetti preposti a fare enoturismo e dall’altra si chiude il campo, chiedendo il diploma di sommelier: non c’è equilibrio”. Il settimanale del Gambero Rosso, intervista anche il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti, che precisa “si sta discutendo una legge che già esiste, smantellando tutto quello che è stato realizzato fino ad ora: la legge Centinaio del 2019, per quanto migliorabile, ha disciplinato e razionalizzato l’esercizio dell’attività enoturistica, e un nuovo intervento legislativo comporterebbe un ulteriore sforzo di riadeguamento per gli operatori enoturistici che, nella maggior parte dei casi, si sono già allineati al quadro normativo esistente. L’enoturismo – conclude Castelletti – deve essere una pratica legata al settore del vino”.

Il periodico spiega che nella proposta di legge della Lucaselli si allarga infatti l’elenco dei soggetti che possono fare enoturismo, aprendo la porta anche alle imprese agroindustriali o a interpretazioni soggettive dei luoghi che possono diventare “enoturistici” solo per vicinanza geografica alle Cantine, ma con un vincolo in più: il responsabile delle attività enoturistiche deve essere in possesso della qualifica di sommelier, ulteriore complicazione che prevede un percorso di tre anni per raggiungere il diploma e non necessario per accompagnare il turista nel racconto dell’azienda vitivinicola.

Vino, Monteverro: nuove etichette ispirate a un’opera di Dormino

Vino, Monteverro: nuove etichette ispirate a un’opera di DorminoMilano, 7 lug. (askanews) – Debutta la nuova edizione delle etichette d’artista per i due vini “giovani” di Monteverro, evoluzione della collaborazione tra la Cantina di Capalbio (Grosseto) e Arte&Vino, kermesse curata da Maria Concetta Monaci e organizzata dall’associazione culturale Il Frantoio, che valorizza le collaborazioni tra aziende vitivinicole e artisti.

“Le etichette d’artista non sono solo un modo per distinguersi sul mercato ma anche un’occasione per raccontare una storia, un’esperienza, un’emozione” spiega il gruppo di lavoro della Tenuta toscana, aggiungendo che il rosso Verruzzo e il bianco Vermentino dell’annata 2022 “sfoggiano così una rinnovata veste grafica e riproducono l’opera ‘Apollo Resisti!’ dell’artista viterbese Davide Dormino, docente al Rufa, ospitato in Tenuta in occasione di Arte&Vino a partire da maggio 2021”. L’opera originale è una scultura in bronzo, che si rifà al Colosso di Rodi, di cui Dormino ritrae solo la parte inferiore, le due gambe che formano un triangolo che rappresenta la terra e, al tempo stesso, la divinità. Le gambe tese compensano la mancanza di verticalità dovuta alla perdita del busto. Nella sua incompletezza assume una maestosità tutta nuova, le gambe metaforicamente si ergono come due colonne che simboleggiano l’arte stessa, impegnate in una prova di forza nei confronti del mondo.

”Grenaches du monde”: 7 medaglie per i vini del Consorzio Trasimeno

”Grenaches du monde”: 7 medaglie per i vini del Consorzio TrasimenoMilano, 7 lug. (askanews) – Il Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno colleziona successi al concorso internazionale “Grenaches du Monde” la cui undicesima edizione si è tenuta per la prima volta a New York. Protagonista il Trasimeno Gamay, vitigno a bacca rossa della famiglia della grenache, di cui fanno parte in qualche modo anche il cannonau sardo, la granaccia ligure e il tai rosso dei Colli Berici, in provincia di Vicenza.

Ai produttori del Consorzio sono state assegnate sei medaglie d’oro e una d’argento tra le dodici partecipanti. Il metallo più prezioso è stato assegnato a “Le Cupe Umbria IGT Rosato 2022” e “Òscano Trasimeno DOC Rosso Scelto 2021” (unico premiato nella categoria Blend) di Azienda Agraria Carini; a “Divina Villa Trasimeno DOC 2021” e “Divina Villa Riserva Trasimeno DOC 2019” di Duca della Corgna. Lo stesso riconoscimento è stato attribuito anche a “Opra Trasimeno DOC 2022” e “C’osa Trasimeno DOC Riserva 2020” di Madrevite. Si è infine aggiudicato la medaglia d’argento “Martavello Umbria IGT Rosato 2022” di Duca della Corgna. “I risultati emersi dal ‘Grenaches du Monde’ confermano la qualità e la peculiarità territoriale dei vini che produciamo nell’area del lago Trasimeno” ha afffermato il presidente del Consorzio, Emanuele Bizzi, aggiungendo che “qui, già a partire dal XVI secolo, il Trasimeno Gamay ha trovato condizioni ideali per esprimersi al meglio, donando vini rossi intensi e fruttati e rosati apprezzabili per la loro finezza. I riconoscimenti ottenuti – ha concluso – ci rendono estremamente orgogliosi perché ripagano la dedizione e la cura nel lavoro dei nostri soci”.

L’edizione 2023 del concorso si è svolta attorno al tema “Dall’Europa al mondo” e ha conferito 286 medaglie su oltre 800 etichette assaggiate, provenienti da Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti. A valutarle è stata una giuria composta da 80 professionisti nordamericani composta da distributori, sommelier, importatori, giornalisti e personaggi influenti del mondo del vino. Organizzato dal Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon (Civr), “Grenaches du Monde” è un concorso annuale aperto a tutti i vini a base di Grenache (in purezza o in assemblaggio), senza restrizioni di tonalità o di origine.

Vino, “Borgo diVino” in tour a Grottammare dal 21 al 23 luglio

Vino, “Borgo diVino” in tour a Grottammare dal 21 al 23 luglioMilano, 7 lug. (askanews) – Dal 21 al 23 luglio, Grottammare (Ascoli Piceno) ospiterà per il terzo anno consecutivo “Borgo diVino in tour”, l’evento enogastronomico itinerante tra i Borghi più belli d’Italia che promuove le eccellenze nazionali, insieme ai prodotti e alle aziende del territorio. Organizzato dal Gruppo Valica in collaborazione con il Consorzio Ecce Italia e la Regione Marche, il format prevede 15 tappe in 15 Regioni diverse, e l’anno scorso ha registrato 30mila presenze.

“E’ un evento in crescita che quest’anno punta a coinvolgere 50mila persone – ha affermato Filippo Massimo, responsabile delle relazioni istituzionali Borgo diVino – rappresentiamo, di fatto, la seconda manifestazione di settore, per partecipazione, dopo il Vinitaly”. “Abbiamo sposato questo progetto perché unisce due obiettivi strategici per la nostra regione, quali sono quelli della valorizzazione dei borghi e la promozione turistica attraverso l’enogastronomia” ha evidenziato l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, ricordando che “stiamo investendo molte risorse ed energie proprio sulla promozione del vino, volano per il rilancio esperienziale del turismo che a Grottammare saprà sicuramente offrire un’immagine attrattiva della nostra regione”.

A Grottammare verrà tracciato un percorso di degustazione che toccherà i luoghi di maggiore interesse turistico con stand dedicati alle Cantine e un originale percorso formativo sul mondo del vino, raccontato in circa 20 pannelli espositivi. Tre giorni che permetteranno al pubblico dei “wine lovers” di conoscere vini e vitigni dei vari territori, presentati direttamente dai produttori. Uno spazio importante sarà riservato anche all’esperienza gastronomica con proposte “street food” e piatti della tradizione che i visitatori potranno acquistare direttamente in loco. Un’area, in particolare, sarà dedicata alle specialità gastronomiche dei Borghi più belli d’Italia.

Ascovilo: tra luglio e novembre 80 eventi con i vini lombardi

Ascovilo: tra luglio e novembre 80 eventi con i vini lombardiMilano, 7 lug. (askanews) – Un’ottantina di eventi programmati tra luglio e novembre di quest’anno: è l’enoturismo il protagonista dell’estate e dell’autunno dei 13 enti consortili che animano l’Associazione dei Consorzi vitivinicoli lombardi (Ascovilo).

“Il turismo del vino ha grande potenziale come Roberta Garibaldi ci ha insegnato e per questo dobbiamo lavorare per arricchire la proposta di accoglienza in cantina con servizi nuovi che rispondano veramente ai desideri e ai bisogni dei nostri visitatori” ha spiegato la vignaiola e presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, ricordando che “la proposta enoturistica dei nostri Consorzi lombardi è ricca e di qualità, e dobbiamo promuovere la mobilità degli appassionati nelle diverse province della regione. Le distanze sono ragionevoli e il nostro obiettivo è di valorizzare un consumo consapevole del vino – ha concluso – che ben si coniuga con la valorizzazione non solo del patrimonio naturale ma anche culturale della nostra regione: è un’ottima opportunità per tutte le Cantine e le aziende dell’agroalimentare lavorare insieme e arricchire l’offerta con originalità creando progetti che hanno una forte relazione con il territorio”. I tanti eventi sono organizzati sia dai singoli Consorzi che dalla stessa Ascovilo a partire da questo mese sull’intero territorio lombardo. Si tratta di iniziative che coinvolgono sia i produttori delle diverse Denominazioni che eccellenze gastronomiche locali. Oltre a queste ci sono anche attività mirate di “incoming” sul territorio lombardo con protagonisti operatori del settore e della stampa specializzata provenienti da Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera.

Vino, nel primo semestre 2023 Doc Maremma Toscana +13% sul 2022

Vino, nel primo semestre 2023 Doc Maremma Toscana +13% sul 2022Milano, 7 lug. (askanews) – Nel primo semestre di quest’anno la Doc Maremma Toscana si conferma essere una delle denominazioni più dinamiche del territorio attestandosi al quarto posto tra le DO per volumi imbottigliati dopo Toscana IGT, Chianti e Chianti Classico, con un aumento del 13% rispetto ai primi sei mesi del 2022 in controtendenza rispetto alla situazione generale della regione. Lo ha comunicato il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, citando gli ultimi dati resi noti dall’Associazione vini toscani a Dop e a Igp (Avito).

“Prosegue il trend di consolidamento per la Denominazione che si dimostra in questo momento più dinamica rispetto alle altre toscane” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, spiegando che “il Vermentino nei primi sei mesi del 2023 cresce rappresentando ormai quasi il 34% dell’imbottigliato Maremma Toscana DOC, contro il 28% del 2022, e ci aspettiamo che la nuova menzione Superiore per questa tipologia porti anche una forte crescita nella qualità percepita e dell’immagine della Denominazione”. Il Consorzio precisa che contribuisce al trend positivo della Doc anche il crescente interesse per un altro vitigno autoctono, il Ciliegiolo, fortemente radicato in Maremma, “senza dimenticare gli altri vitigni autoctoni e internazionali che costituiscono l’ampia gamma delle tipologie previste dal disciplinare e che contribuiscono a destare un interesse sempre maggiore per la Doc Maremma Toscana”.

Unipi: per un buon vino serve l’acqua giusta, al momento giusto

Unipi: per un buon vino serve l’acqua giusta, al momento giustoRoma, 7 lug. (askanews) – La siccità aiuta a migliorare la qualità e il colore delle uve di Sangiovese, vitigno toscano per eccellenza, ma solo se lo stress idrico è imposto in alcune fasi specifiche della maturazione e secondo precise intensità. La notizia arriva da una ricerca condotta al Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa pubblicata sulla rivista “Frontiers in Plant Science” che ha recentemente ricevuto il Premio SOI-Patron dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

“I risultati ottenuti hanno evidenziato per la prima volta come la combinazione fra intensità e momento di applicazione del deficit idrico influenzi significativamente l’accumulo e il profilo specifico di antociani e flavonoli nelle uve”, spiega Giacomo Palai, assegnista di ricerca dell’Ateneo pisano e primo autore dello studio. In particolare, – informa l’Università di Pisa – un moderato deficit idrico prima dell’invaiatura (quando l’acino è ancora verde, da giugno sino a metà luglio) aumenta la quantità di flavonoidi nell’uva, mentre un severo stress idrico post-invaiatura (da metà luglio sino alla raccolta) influenza la colorazione degli acini, e quindi del vino, redendoli più scuri e vicini alle tonalità del blu.

“Lo stress idrico come strumento per gestire il contenuto fenolico – continua Palai – è molto importante soprattutto per il Sangiovese in Toscana che spesso risulta un po’ troppo scarico, in questo modo invece si ottengono vini con colore e fenoli più importanti, simili agli standard dei vitigni internazionali”. Lo studio di Palai fa parte di una più ampia attività di ricerca condotta presso il Precision Fruit Growing Lab, coordinato dal professore Giovanni Caruso e presso il Laboratorio di ricerche viticole ed enologiche, coordinato dal professore Claudio D’Onofrio.

“Negli ultimi anni la viticoltura nazionale sta vivendo un periodo di forte pressione dovuto ai cambiamenti climatici con minori precipitazioni e periodi di siccità più lunghi che mettono a rischio la qualità delle uve soprattutto nelle aree maggiormente vocate – dice Giovanni Caruso – In questo contesto, lo sviluppo dell’irrigazione di precisione e di specifici protocolli per gestire il deficit idrico sono strumenti essenziali per mantenere e aumentare la qualità delle uve, sfruttando e volgendo in positivo condizioni potenzialmente critiche”.

Vino, Cantina Colli Morenici festeggia 60 anni dalla prima vendemmia

Vino, Cantina Colli Morenici festeggia 60 anni dalla prima vendemmiaMilano, 7 lug. (askanews) – Sono passati sessant’anni dalla prima vendemmia della Cantina Colli Morenici di Ponti sul Mincio (Mantova) che, insieme con Cantina Valpantena e Cantina di Custoza, costituisce Cantine di Verona, il grande gruppo cooperativo scaligero nato nel 2021. Per festeggiare quest’anniversario Cantine di Verona presenta Merlot Garda Doc Collector’s Edition: un’edizione limitata con preziosi dettagli dorati che verrà presentata il 15 luglio durante i festeggiamenti in programma nella sede di Cantina Colli Morenici.

“Si tratta di un tributo al lavoro e all’impegno dei nostri soci nel produrre ogni giorno vini di alta qualità” ha dichiarato il presidente di Cantine di Verona, Luigi Turco, aggiungendo che “in quest’occasione desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere Cantina Colli Morenici ciò che è oggi: una realtà inserita in un gruppo in crescita, simbolo di innovazione ed eccellenza, e un punto di riferimento per i vini tipici e più noti di questa zona, a pochi passi dalla sponda lombarda del lago di Garda”.