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”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italiano

”Designing the future of wine”: corso di Poli.design su vino italianoMilano, 24 ott. (askanews) – Portare in Italia operatori, appassionati e studenti provenienti da tutto il mondo per fare vivere loro un’esperienza formativa di cinque giorni interamente dedicata al vino italiano: è questo l’obiettivo del corso “Designing the future of wine”, nuovo progetto di Poli.design, società di alta formazione del Politecnico di Milano.

La sede scelta per questa prima edizione del corso previsto nella primavera 2024 è Castello di Meleto a Gaiole in Chianti (Siena), splendido esempio di conservazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico nel territorio del Chianti Classico. Il ciclo di lezioni verterà su Design sensoriale, Territorio e cultura del vino, Evoluzione Sostenibile, Agridesign e Innovazione. Le prime due giornate porteranno alla conoscenza del vino dal punto di vista organolettico attraverso i cinque sensi, udito compreso. Il secondo e il terzo giorno gli studenti si addentreranno nei temi della storia e della cultura enologica, e nel complesso mondo delle Denominazioni italiane. L’ultimo giorno sarà dedicato alle sfide future, prima fra tutte quella della sostenibilità ambientale. A ricoprire il ruolo di direttore scientifico sarà Silvia Baratta, fondatrice dell’agenzia di comunicazione Gheusis e formatrice. “Il vino italiano ha bisogno di una narrazione diversa, innovativa, coinvolgente, stimolante” ha spiegato Baratta, sottolineando che “il corso racconterà le sfaccettature del settore in modo diverso, unendo la creatività del design allo spessore dei contenuti tecnici, grazie a relatori molto preparati”. I docenti che si alterneranno saranno Filippo Bartolotta (giornalista e formatore), Aldo Fiordelli (giornalista e formatore), Paolo Scarpellini (giornalista e musicologo), Costantino Gabardi (consulente strategico), Valentino Ciarla (enologo), Michele Contartese (direttore di Castello di Meleto), Fabio Piccoli e Lavinia Furlani (Wine Meridian) e Mattia Calesso (Giotto Consulting). Il progetto si avvarrà inoltre del patrocinio di Associazione Le Donne del Vino, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani (Agivi).

“Poli.design, società consortile del Politecnico di Milano, organizza e promuove questa ‘educational experience’ come parte integrante della sua offerta formativa destinata ad un target tanto nazionale quanto internazionale” ha precisato Paola Galdi, chief international affairs officer di Poli.design, evidenziando che “il design, durante questo corso, costituirà il driver fondamentale, in grado di esplorare e mostrare l’eccellenza del patrimonio enologico italiano, grazie anche alla qualità di un team di esperti che accompagneranno i partecipanti in un percorso unico ed innovativo”.

Vino, Vecchia Cantina di Montepulciano inagura la nuova enoteca

Vino, Vecchia Cantina di Montepulciano inagura la nuova enotecaMilano, 24 ott. (askanews) – Dopo oltre due anni di lavori, è stata inaugurata la nuova enoteca di Vecchia Cantina di Montepulciano (Siena), una delle cooperative vitivinicole più grandi della Toscana, i cui vitigni si estendono lungo tre province in due regioni: Siena e Arezzo in Toscana, e Perugia in Umbria. L’operazione di restauro è stata oggetto nel 2019 di un concorso di idee al quale hanno partecipato cinque studi, e da cui è uscito vincitore lo Studio Architetti Associati Fiorini e Salerno che poi ha realizzato i lavori. L’intervento ha riguardato la ristrutturazione della facciata della struttura degli anni Settanta e il completo rifacimento della zona vendita.

“Non è solo un’enoteca, abbiamo voluto creare una vetrina di accesso al borgo di Montepulciano, così che il visitatore possa essere accolto da uno dei prodotti di eccellenza, il Vino Nobile di Montepulciano” ha spiegato il presidente della Cantina, Andrea Rossi, sottolineando che “riqualificare un edificio storico, lasciandone intatta l’anima ma cambiandone completamente l’impatto visivo, è stato una sorta di adeguamento alle esigenze contemporanee della cooperativa che negli anni è continuata a salire in valore, crescendo sia sui mercati internazionali che su quelli nazionali. Adesso – ha concluso Rossi – vorremmo puntare al consolidamento dell’enoturismo, offrendo un’esperienza unica ai visitatori in un borgo del vino tra i più visitati d’Italia”. La nuova enoteca diventa quindi il cuore dell’azienda, un luogo dove si potranno acquistare i vini e i prodotti, ma soprattutto dove fare degustazioni guidate e organizzare eventi con un percorso guidato che conduce alle storiche cantine sotterranee, ora accessibili attraverso una particolare scala elicoidale contenuta nel “cardine” cilindrico dell’enoteca, la cui forma si ispira a quella di alcuni palazzi rinascimentali di Montepulciano. Scendendo, il visitatore potrà ammirare il lungo e spettacolare corridoio di botti, mentre al piano terra è stata realizzata un’ampia sala per meeting ed eventi, dove si può degustare un calice di vino in abbinamento ad altre tipicità del territorio. Al primo piano, è presente un ambiente intimo adatto a degustazioni tecniche in forma privata, e continuando a salire, si raggiunge la terrazza panoramica da cui ammirare il meraviglioso territorio circostante.

Fondata nel 1937, Vecchia Cantina di Montepulciano conta oggi oltre 300 soci, con vigneti che si estendono sui territori di Montepulciano, Pienza, Cetona, Torrita di Siena, Sinalunga, Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Cortona e Chiusi, oltre che su quelli umbri di Città della Pieve e Castiglion del Lago.

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato sale

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato saleMilano, 23 ott. (askanews) – Nei primi otto mesi del 2023 il fatturato della distilleria veneta Castagner è cresciuto del 5% nonostante il mercato della grappa abbia registrato una flessione del 4%. Lo ha comunicato la stessa azienda di Visnà di Vazzola (Treviso) che aveva chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato in crescita di oltre 16 milioni di euro. “Stanno perdendo di più le fasce basse rispetto a quelle medio alte: parlo della Gdo, mentre l’Horeca è in crescita” ha commentato il fondatore e Ceo, Roberto Castagner, sottolineando che “credo che quest’anno avremo un aumento della clientela del 25-30%, e da 10mila esercizi pubblici, il nostro obiettivo sarà quello di arrivare a 15mila clienti”.

Castagner è tra le distillerie più premiate d’Italia: nell’ultimo mese si è aggiudicata per quattro delle sue grappe i prestigiosi “5 Grappoli” della Guida Bibenda 2024, il massimo riconoscimento assegnato ogni anno dalla Fondazione italiana sommelier. Una di queste, la “Grappa Fuoriclasse Leon 7 Anni Riserva” si è anche aggiudicata la medaglia d’oro alla “Spirits Selection” del Concours Mondial de Bruxelles. Forte di questi risultati, la Distilleria Castagner presenta due nuove referenze esclusive. Si tratta di “Castagner Riserva 23 anni”, prodotta in appena 749 esemplari che sarà nelle enoteche da metà novembre, e la grappa “Mia Amarone”, 987 bottiglie di un blend segreto con le migliori selezioni di grappa Amarone provenienti dalla riserva personale di Roberto Castagner. Questo mastro distillatore divenuto imprenditore ha sempre creduto che la grappa potesse imporsi sui mercati internazionali, competendo sugli invecchiamenti con gli altri grandi distillati, e a metà degli anni Novanta, quando la grappa consumata era per il 90% bianca, ha creato una barricaia che oggi conta circa tremila piccole botti.

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensano

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensanoMilano, 23 ott. (askanews) – Per noi italiani è uno “scempio culinario” ma sembra che gli inglesi non la pensino così. Secondo uno studio condotto su 2.000 consumatori britannici dall’agenzia Wunderman Thompson España il 59% di loro considera accettabile condire la pasta col ketchup. E allora Heinz ha pensato di lanciare, in una edizione limitata, un sugo a base del noto condimento solitamente abbinato a patatine fritte e hot dog.

In Italia Heinz sa però che con la pasta non si scherza. E visto che il World pasta day è alle porte ha pensato di far parlare di sè pur non avendo nulla in comune con la pasta. L’azienda agroalimentare statunitense infatti ha preso posizione nei confronti dei propri colleghi inglesi e invitato gli Italiani a schierarsi a difesa di due pilastri, che insieme, ammette, “non ci devono stare”. Una mega affissione in una delle zone più trafficate di Milano, Colonne di San Lorenzo, da qualche giorno incita a far sentire la propria voce attraverso un numero di telefono gratuito che permette di lasciare un messaggio al servizio consumatori UK. “Di fronte a tutto questo non potevamo rimanere in silenzio. Abbiamo reso il numero gratuito per permettere a tutte le persone di dire la loro – sottolinea Fiamma Sinibaldi, Senior Brand Manager Salse per l’Italia di Heinz – Dopo qualche giorno di affissione i centralini sono già intasati dal numero impressionante di chiamate ricevute in difesa della pasta e dell’italianità. Da semplici no comment fino alla condivisione di ricette complete per la preparazione di sughi in casa. Ma non avevamo dubbi. La campagna raggiungerà tutti gli italiani anche grazie ai nostri canali social, prevedendo un’attivazione a tutto tondo che vedrà anche il coinvolgimento di tantissimi influencer che si sono fatti volontariamente portavoce del movimento”.

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-Malvolti

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-MalvoltiMilano, 23 ott. (askanews) – La storica casa spumantistica di Valdobbiadene (Treviso), Carpenè-Malvolti ha tenuto una lectio magistralis alla Columbia University di New York sulla storia del Prosecco e sull’impresa di Antonio Carpenè, tra i pionieri, nel 1868, di questo vino bianco prodotto con uve Glera oggi conosciuto in tutto il mondo.

La lezione ha coinvolto l’Istituto DeVinimus – The Columbia Law School Wine Society e si è tenuta alla Jerome Greene Hall. Il racconto è stato affiancato dai saluti (in collegamento video) del sindaco di Conegliano, Fabio Chies, e di Mariagrazia Morgan, dirigente scolastica della Scuola Enologica di Conegliano, e a seguire si è tenuta una degustazione di selezioni premium e superpremium della Carpenè-Malvolti. “DeVinimus è una realtà che si dedica ad ampliare la conoscenza e la promozione dei vini pregiati di tutto il mondo ed ogni anno ospita degustazioni con produttori di diverse regioni vinicole” ha spiegato Domenico Scimone della Carpenè-Mavolti, sottolineando che “avere l’opportunità di essere nel novero delle selezionatissime realtà chiamate a raccontarsi in tale prestigioso contesto, ha rappresentato per l’azienda una occasione unica e straordinaria, soprattutto in relazione al fatto di rapportarsi con una platea di giovani professionisti appassionati di vino ed interessati alla conoscenza vitivinicola ed enologica”.

Consorzio vini Colline Teramane si unisce a Consorzio vini d’Abruzzo

Consorzio vini Colline Teramane si unisce a Consorzio vini d’AbruzzoMilano, 23 ott. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Colline Teramane si unisce al Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Come anticipato da askanews nel giugno scorso, a partire da oggi il Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane, prima Denominazione di origine controllata e garantita della regione, e la Doc Controguerra saranno quindi tutelate dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, all’interno del quale sarà costituito un Comitato di Denominazione attraverso cui la Docg e la Doc continueranno le proprie specifiche attività di promozione e valorizzazione. Si conclude così un percorso avviato più di un anno fa, fortemente sostenuto da tutti i soci del Consorzio Colline Teramane, con l’obiettivo di aumentare la produzione, potenziare la promozione e la valorizzazione del nome.

“Crediamo fermamente che questa sia la direzione giusta: la decisione, a cui siamo giunti dopo attente riflessioni, si dimostrerà lungimirante laddove i mercati internazionali richiedono sempre più forza professionale” ha dichiarato oggi al termine del suo secondo mandato il presidente del Consorzio Colline Teramane, Enrico Cerulli Irelli, spiegando che “ciò che iniziò come un sogno nel 2003 per 33 produttori è diventato, in due decadi, un baluardo di qualità e identità nella regione”. “Con oltre 600mila bottiglie prodotte, un incremento del 50% negli ultimi due anni e 172 ettari di vigneto, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo si è fatto interprete di un terroir unico, incastonato tra il Mare Adriatico e le maestose montagne del Gran Sasso e dei Monti della Laga” ha proseguito Cerulli Irelli, concludendo che “unirsi al Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo, presieduto da Alessandro Nicodemi, significa credere nella collaborazione tra i diversi attori della produzione vitivinicola abruzzese, ciò che in un passato non troppo lontano sarebbe stato inimmaginabile. Una mossa che testimonia l’unità e la visione condivisa tra i produttori della regione”. “Sono da sempre convinto che l’unione faccia la forza” ha commentato Nicodemi, ricordando che “il Montepulciano d’Abruzzo, con i suoi oltre 100 milioni di bottiglie, è senz’altro il più rappresentativo tra i vini abruzzesi, oltre ad essere tra i primi tre vini Doc prodotti in Italia, e questi nuovi ingressi sono certo ci consentiranno di essere ancora più attrattivi sui mercati. La viticoltura regionale – ha sottolineato il presidente – sarà ulteriormente rafforzata da questa nuova sinergia e il Consorzio che, con l’introduzione del Modello Abruzzo proprio da questa vendemmia accende i riflettori sulle identità territoriali, con la Docg Colline Teramane e la Doc Controguerra andrà ad arricchire di nuove sfaccettature il racconto dello straordinario territorio e dei vini che ne derivano”.

Nasce a Chicago Vinitaly Usa 2024: “Progetto chiave per vino italiano”

Nasce a Chicago Vinitaly Usa 2024: “Progetto chiave per vino italiano”Milano, 23 ott. (askanews) – Nasce a Chicago “Vinitaly Usa 2024”. Dall’International Wine Expo in corso nella capitale del Midwest, che riunisce 70 milioni di abitanti e rappresenta 200 milioni di dollari di importazioni di vini italiani, da quest’anno cofirmato da Vinitaly con oltre 200 aziende presenti e più di mille etichette in degustazione, arriva l’annuncio compatto del sistema Italia.

“Il lavoro di squadra attivato da tempo con le istituzioni ci ha dato ragione – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, durante la cerimonia di apertura – e possiamo dire di aver vinto una sfida importante e complessa, di aggregare con il brand Vinitaly tutte le progettualità per creare un forte momento promozionale a favore del settore enologico italiano negli Usa”. “Le fiere sono strategiche per il business matching delle imprese, in particolare delle piccole-medie, – ha dichiarato il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas – e con Veronafiere Vinitaly, che si era già mosso in modo accurato su questo mercato, Ice sta valutando assieme ai ministeri degli Esteri e dell’Agricoltura, e ad Assocamerestero (tutti presenti a Chicago in questi giorni), il progetto per fare di ‘Vinitaly Usa 2024’ il principale appuntamento strategico per questo fondamentale mercato”.

“‘Vinitaly Usa 2024’ seguirà anche le indicazioni del nascente comitato degli importatori con i quali condivideremo le strategie e i comuni interessi per lo sviluppo del vino italiano” ha detto l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, spiegando che “l’obiettivo è rendere ancora più proficuo il rapporto con il mercato che esprime grande attenzione per i vini premium e al contempo cerca sempre nuove proposte. E l’Italia con i suoi 540 vitigni- ha concluso – è in grado di offrire una scelta unica nel suo genere al mondo in grado di soddisfare le esigenze del settore horeca, degli importatori e dei distributori”.

Vino, Col d’Orcia di Montalcino ottiene la certificazione Equalitas

Vino, Col d’Orcia di Montalcino ottiene la certificazione EqualitasMilano, 23 ott. (askanews) – Col d’Orcia, storica azienda vitivinicola di Montalcino (Siena), ha ottenuto la certificazione Equalitas, standard di sostenibilità sociale, ambientale ed economica nel settore del vino. Un documento che attesta l’impegno della Cantina nelle attività di gestione del vigneto, produzione, invecchiamento, affinamento e imbottigliamento.

Sempre in ambito di sostenibilità, la guida “Slow Wine 2024” ha da poco attribuito all’azienda toscana, che dal 1973 è di proprietà della famiglia Marone Cinzano, la “Chiocciola”, simbolo che testimonia “valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food, associati a un’eccellente qualità della proposta”. La stessa guida ha anche insignito il proprietario, il conte Francesco Marone Cinzano, del “Premio speciale alla carriera”. “Questi riconoscimenti arrivano in un momento molto importante della storia di Col d’Orcia, a 50 anni dalla sua acquisizione: il nostro impegno in ambito sostenibile ha un valore particolarmente grande perché significa che la nostra responsabilità è rivolta alle generazioni future” ha commentato Francesco Marone Cinzano, sottolineando che l’azienda “esprime la sostenibilità non solo istituzionale ma in particolare quella della gestione olistica dell’agricoltura, quella della comunità di intenti dell’imprenditore agricolo e di tutto l’universo produttivo che lo circonda”. Quest’anno, inoltre, ricorrono dieci anni dalla certificazione biologica. Era infatti il 2010 quando è iniziato il processo di conversione non solo dei vigneti ma anche degli oliveti, seminativi, parco e giardini, che si è concluso nel 2013 rendendo i 540 ettari, di cui 149 vitati, della Tenuta una vera e propria oasi nel territorio di Montalcino. Nel 2023 la Cantina ha redatto anche il suo primo Bilancio di sostenibilità, in cui si evidenzia l’attenzione verso i dipendenti e i collaboratori, il supporto alla comunità locale, e l’impegno per l’ambiente e la salvaguardia della biodiversità, arrivato fino alla scelta di un vetro più leggero per le bottiglie di vino, a scatole di imballaggio in cartone riciclato e 100% riciclabile e alla progressiva sostituzione di capsule in stagno in favore di quelle in polilaminato.

Guidata dal 1992 dal conte Francesco, che ha ricevuto il testimone dal padre Alberto, oggi Col d’Orcia coltiva 106 ettari a Sangiovese Brunello, 7,5 a Sangiovese Sant’Antimo, 9 a Cabernet, 6 a Merlot, 4 a Pinot Grigio, 3 a Chardonnay e tre a Moscadello, 2,5 di Syrah e 1 ettaro a vitigni vari a bacca rossa. Uve grazie alle quali oggi produce 15 etichette certificate biologiche, tra cui anche tre grappe. Col d’Orcia possiede inoltre circa 5.500 piante di ulivo, alcune delle quali di oltre 400 anni.

Fond. Ernesto Illy: a 17 giovani sostegno per master in economia del caffè

Fond. Ernesto Illy: a 17 giovani sostegno per master in economia del caffèMilano, 23 ott. (askanews) – Sono 17 i giovani vincitori del supporto economico offerto dalla Fondazione Ernesto Illy per la tredicesima edizione del master in Economia e scienza del caffè – Ernesto Illy. Il sostegno, a copertura totale o parziale, è offerto a giovani meritevoli provenienti dai paesi produttori di caffè: sono 10 gli studenti che quest’anno beneficeranno dell’aiuto economico totale e 7 di quello parziale, per un totale di 17 giovani di 14 nazionalità differenti.

La tredicesima edizione del master partirà a gennaio 2024 e sarà composta da un totale di 25 studenti provenienti da 19 nazionalità: Etiopia, Honduras, Congo, Brasile, Panama, Colombia, Ruanda, Togo, Tanzania, Mozambico, Costa Rica, Messico, Vietnam, Guatemala, India, Indonesia, Usa, Cina e Italia. La Fondazione è coinvolta in prima linea nel progetto didattico nato nel 2011, in collaborazione con l’Università di Trieste, quella di Udine, la Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste), l’area Science park di Trieste e l’azienda illycaffè. “Il Master in Economia e scienza del caffè Ernesto Illy è un percorso didattico unico nel suo genere – commenta Furio Suggi Liverani, direttore della Fondazione – dedicato a laureati interessati a lavorare nel mondo del caffè, spazia della genetica alla coltivazione, dai processi industriali di trasformazione ai modelli di distribuzione e consumo, aprendo importanti scenari di riflessione sui temi legati al climate change, alla gestione del rischio e alla sostenibilità, in una filiera complessa come quella del caffè”. Dalla prima edizione, il master ha coinvolto più di 200 alunni provenienti da oltre 30 Paesi del mondo, contribuendo alla creazione di figure professionali specializzate nel caffè e interessate ad applicare l’approccio etico e sostenibile che contraddistingue il modello illycaffè e tutelando, promuovendo e supportando lo sviluppo di un prodotto eccellente e sostenibile. Il programma didattico prevede oltre 400 ore di lezione, divise in 9 moduli per un totale di 60 crediti formativi ed è tenuto interamente in lingua inglese in modalità blended.

Vino, Provincia Trento: fondi per 700mila euro per acquisto botti

Vino, Provincia Trento: fondi per 700mila euro per acquisto bottiMilano, 22 ott. (askanews) – Riguardano il vino le prime due delle sei delibere per incentivare il settore agricolo e agroalimentare approvate dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento, su proposta dell’assessora all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, Giulia Zanotelli.

I due provvedimenti attengono infatti la concessione di contributi a favore di cooperative e aziende per l’acquisto di botti “barrique” e “tonneaux” al fine di migliorare le produzioni aziendali diversificando la gamma produttiva e incrementando la produzione di vini di qualità. Le risorse messe in campo ammontano a 700mila euro (400mila per le cooperative e 300mila per le aziende), con una percentuale di contribuzione del 40% sulla spesa ammessa (30% per le Spa). La Provincia precisa che “il termine per la raccolta delle domande è fissato dal lunedì 30 ottobre 2023 al 31 gennaio 2024”.