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Consorzio vini Montefalco a novembre al “WeinFestival” di Basilea

Consorzio vini Montefalco a novembre al “WeinFestival” di BasileaMilano, 22 ott. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Montefalco prepara per novembre una tappa promozionale in Svizzera dove, nell’ambito del “WeinFestival” di Basilea, si terrà la masterclass “Montefalco terra per il vino” organizzata dalla rivista Vinum, media partner del festival, guidata da Christian Eder e dedicata ad un pubblico sia di operatori che di consumatori.

Il mese di settembre si è intanto chiuso con un bilancio positivo per il Consorzio, protagonista di una serie di importanti appuntamenti internazionali con al centro la promozione dei vini delle Denominazioni di Montefalco e Spoleto, insieme con il territorio, la gastronomia e le tradizioni dell’Umbria. A Londra, nell’ambito del “Simply italian great wines” presso il One Great George Street di Westminster, si è svolta la masterclass “Discovering Umbria” guidata dal giornalista Walter Speller, che ha visto la presenza di una partecipata platea di operatori ed esperti del settore, che hanno degustato una selezione di vini in grado di rappresentare esaustivamente il territorio umbro. L’iniziativa è stata organizzata da IEM – International Exhibition Management per l’ATS “I Consorzi del vino per l’Umbria”, di cui il Consorzio Tutela Vini Montefalco è capofila e che vede insieme anche Consorzio Tutela Vini Torgiano, Consorzio Tutela Vini Trasimeno e Consorzio Tutela Vini di Orvieto, con l’obiettivo promuovere l’Umbria in maniera unitaria. Territorio, cultura e accoglienza nel secondo appuntamento che ha visto un gruppo di wine manager di New York coinvolti in un tour denominato “SoloUmbria”, promosso dai quattro Consorzi per scoprire tutte le caratteristiche dei vini delle Denominazioni locali, ma anche tradizione e gastronomia. Gli operatori statunitensi a Montefalco hanno potuto approfondire da vicino la storica produzione e i sapori della norcineria umbra, seguita dalla raccolta delle erbe spontanee. Visita poi al Complesso Museale San Francesco e alle viti storiche del borgo e una degustazione approfondita delle Denominazioni di Montefalco e Spoleto nella masterclass “Montefalco terra per il vino”.

Altra tappa importante si è svolta proprio a New York, dove i vini delle Denominazioni di Montefalco e Spoleto sono stati protagonisti del “Wine Media Lunch” al ristorante “Il Gattopardo”. Un’altra iniziativa dedicata all’Umbria del vino promossa dall’Ats “I Consorzi del vino per l’Umbria” e dalla prestigiosa “Wine Media Guild”, associazione di rilievo che riunisce la stampa di settore di New York ma non solo, alla presenza dei quattro consorzi di Montefalco, Orvieto, Torgiano e Trasimeno, in uno dei punti di riferimento per la cucina italiana.

Vino, il 12 novembre si rinnova “La rivoluzione a Montespertoli”

Vino, il 12 novembre si rinnova “La rivoluzione a Montespertoli”Milano, 22 ott. (askanews) – Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con “La rivoluzione a Montespertoli”, la manifestazione enologica organizzata dall’Associazione viticoltori di Montespertoli e giunta alla sua seconda edizione. L’evento, patrocinato dal Comune di Montespertoli (Firenze), è aperto al pubblico e si svolgerà domenica 12 novembre al Museo della vite e del vino della cittadina toscana, con banchi di assaggio e degustazioni guidate dove si potranno incontrare personalmente i 17 vignaioli che aderiscono all’Associazione e acquistare i loro vini.

Non mancherà anche quest’anno un momento di approfondimento con una masterclass sulle diverse sfumature dei vini di Montespertoli, condotta dal “wine expert” Bernardo Conticelli. Lunedì 13 novembre sarà, invece, una giornata su invito, dedicata ai giornalisti e agli operatori di settore con una degustazione guidata da Giampaolo Gravina. “Siamo arrivati alla seconda edizione dell’evento più importante per noi viticoltori: l’intento è quello di mostrare a consumatori, giornalisti e operatori di settore le qualità e le unicità del nostro territorio” ha spiegato il presidente dell’Associazione, Giulio Tinacci, sottolineando che “abbiamo lavorato per ripetere il successo della prima edizione, ci aspettiamo di rivedere chi ha avuto modo di conoscerci da un anno a questa parte, così come di coinvolgere ancora più persone”.

Nata nel 2022, l’Associazione viticoltori di Montespertoli raggruppa Cantine accomunate da pratiche agricole sostenibili e dalla volontà di promuovere un territorio tra i più vitati della Toscana, “la cui vocazione vitivinicola non ha, fin qui, goduto dell’attenzione che merita”. Le 17 aziende associate che parteciperanno alla manifestazione sono: Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Fattoria di Bonsalto, Tenuta Coeli Aula, Fattoria La Gigliola, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Podere Guiducci, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Montalbino, Tenuta Moriano, Fattorie Parri, La Querce Seconda, Tenuta Ripalta, Castello Sonnino e Valleprima.

Vino, in Trentino il 27-28 ottobre c’è “Reboro, Territorio e Passione”

Vino, in Trentino il 27-28 ottobre c’è “Reboro, Territorio e Passione”Milano, 22 ott. (askanews) – Il 27 e 28 ottobre nella Valle dei Laghi, tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, torna “Reboro, Territorio e Passione”, sesta edizione dell’evento dedicato al rosso da appassimento trentino. Convegni, degustazioni guidate, tour nelle Cantine e menù dedicati esalteranno il Reboro, figlio del semisconosciuto vitigno Rebo, un ibrido creato in Trentino da Merlot e Teroldego.

Le due giornate saranno un invito a sperimentare non solo questo vino di montagna trentino dal grande potenziale di invecchiamento, ma anche per approfondire similitudini e differenze tra etichette e territori diversi, precisamente tra Veneto e Umbria. Anche quest’anno, infatti, continua il “gemellaggio” tra regioni e tra vignaioli, ospitando un altro grande vino: l’umbro Sagrantino. La due giorni organizzata dall’Associazione vignaioli del Vino Santo Trentino Doc, fa parte del ricco programma del “Mese del Gusto” che tra ottobre e novembre offre diverse proposte enogastronomiche che consentono anche di andare alla scoperta dell’entroterra del Garda Trentino, tra l’Alto Garda, Ledro, Comano e la Valle dei Laghi.

Metodo Classico dell’Oltrepò in degustazione in 30 enoteche italiane

Metodo Classico dell’Oltrepò in degustazione in 30 enoteche italianeMilano, 22 ott. (askanews) – Sono oltre 30 le enoteche di tutta Italia che hanno aderito alla settimana di degustazione degli spumanti Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese che si terrà dal 23 al 28 ottobre. L’iniziativa è promossa dall’Associazione delle enoteche italiane, Vinarius, e dall’azienda speciale della Camera di Commercio di Pavia, PaviaSviluppo. Tra le città interessate dalla manifestazione, ci sono Trieste, Padova, Como, Milano, Terni, Roma, Firenze, Siena, Bari e Brindisi.

“Prosegue la proficua collaborazione con l’Associazione delle Enoteche italiane, che quest’anno ha assegnato alle terre pavesi il nono Premio Vinarius al territorio” ha affermato il commissario straordinario, Giovanni Merlino, sottolineando che “la partecipazione di 18 aziende vitivinicole dell’Oltrepò a questa settimana di degustazione del Metodo Classico, testimonia la precisa volontà della Camera di Commercio di affermare la qualità delle nostre produzioni a livello nazionale”. Vinarius, fondata nel 1981 e presieduta da Andrea Terraneo, rappresenta oltre 120 associati sull’intero territorio nazionale, il cui fatturato complessivo sfiora i 50 milioni di euro.

Alla Villa Reale di Monza in degustazione 60 vini da collezione

Alla Villa Reale di Monza in degustazione 60 vini da collezioneMilano, 22 ott. (askanews) – Il 12 novembre alla Villa Reale di Monza è in programma “L’Eccellenza in Villa”, la prima degustazione aperta al pubblico dei più rari e costosi vini italiani, venduti in genere solo su assegnazione. L’evento è la principale novità e chiuderà la “Monza Wine Experience”, manifestazione enologica della capitale briantea dedicata al vino di qualità, giunta quest’anno alla sua quinta edizione.

Dopo le masterclass su Amarone, Barolo e Franciacorta e la cena di gala che ha visto alternarsi ai fornelli un dream team di chef tra i quali lo staff del Piazza Duomo di Alba (tre stelle Michelin), adesso “è la volta di una delle degustazioni più esclusive mai proposte direttamente agli appassionati”. Nei saloni della Villa Reale di Monza, con il patrocinio della Provincia Monza e Brianza, del Comune di Monza e in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, si terrà un “walk around tasting” alla presenza degli stessi produttori che racconteranno i segreti di questi gioielli dell’enologia italiana, spesso introvabili. Oggi le etichette più ricercate da enotecari, ristoratori, collezionisti o appassionati sono infatti vendute ormai quasi solo ed esclusivamente su assegnazione. Data l’esiguità del loro numero, le Cantine sono costrette a selezionare a chi venderle, creando liste di assegnazione.

Tra le bottiglie in degustazione sono presenti i migliori Fine Wine italiani come Sassicaia (miglior vino del mondo 2015 Wine Spectator), Marroneto (due volte 100/100 Robert Parker), Roagna (due volte 100/100 Decanter), Burlotto Monvigliero (100/100 Robert Parker), Trinoro (100/100 Robert Parker), Montevertine, Ornellaia e la prima uscita in esclusiva di Solaia 2020, rilasciato sul mercato appena il mese scorso. Accanto a questa selezione, ci sarà una sala dedicata al Barolo, organizzata dalla Strada del Barolo, con un banco d’assaggio con alcune delle migliori Menzioni geografiche aggiuntive (Mga) delle Langhe e con alcuni tra i produttori più rinomati della denominazione: Aurelio Settimo, Barolo Rocche dell’Annunziata 2018; Costa di Bussia, Barolo Bussia 2018; Ettore Germano, Barolo Cerretta 2018; Marchesi di Barolo, Barolo Sarmassa 2018; Sara Vezza, Barolo Ravera 2018; e Sordo, Barolo Monvigliero 2018.

A selezionare i vini è stato Aldo Fiordelli, critico enogastronomico di “Decanter” e non solo. “Oggi c’è un evento sul vino ogni weekend, così con Aldo Fiordelli ci siamo chiesti come proporre qualcosa di nuovo, di stimolante e soprattutto di spessore: qualcosa che non si fosse mai visto prima” ha affermato Samantha Ceccardi di Visionplus, organizzatrice della manifestazione, sottolineando che “a rendere ancora più unico l’appuntamento sarà la cornice della Villa Reale di Monza, adeguata a una così importante selezione di vini. Pur volendo fare un evento aperto a tutti – ha spiegato – il prezzo del biglietto (110 euro, ndr) ha dovuto per forza di cose rispecchiare il valore di un evento che raccoglie le etichette più rare e pregiate dell’enologia italiana: tuttavia, è anche la prima volta che simili vini vengono proposti al pubblico e non solo alla stampa o agli addetti ai lavori”.

Vino, “VinNatur Genova” sarà il 21 e 22 gennaio 2024 al Porto Antico

Vino, “VinNatur Genova” sarà il 21 e 22 gennaio 2024 al Porto AnticoMilano, 22 ott. (askanews) – Domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024 nel capoluogo ligure torna “VinNatur Genova”, la rassegna dedicata ai vini naturali all’interno dei Magazzini del Cotone al Porto Antico. La organizza “VinNatur”, l’Associazione viticoltori naturali nata nel 2006 dall’esigenza di unire piccoli vignaioli italiani ed europei, con l’obiettivo di far conoscere il vino che producono e di ampliare le loro conoscenze specifiche in materia di viticoltura ed enologia naturale.

Gli ottocenteschi Magazzini del Cotone, con i loro 31mila metri quadrati di superficie distribuiti su quattro piani, accoglieranno 90 produttori provenienti da Italia, Austria, Spagna, Francia e Ungheria che porteranno in assaggio le proprie selezionate eccellenze enologiche. Alla rassegna, che aprirà le porte ai visitatori dalle 10 alle 18, i vignaioli presenteranno le proprie etichette e condivideranno il proprio modo di fare vino. Ai banchi d’assaggio sarà possibile scoprire una viticoltura che esegue il minor numero possibile di interventi in vigna e in Cantina. Alcune masterclass e un’ampia area “food” completerà la proposta enologica. “Siamo profondamente convinti che il vino naturale sia un’espressione di natura, cultura e tradizione: un’arte che rispetta la terra, il vigneto e la storia” ha spiegato il vignaiolo e presidente di “VinNatur”, Angiolino Maule, sottolineando che “in un mondo sempre più omogeneo, il vino naturale ci ricorda l’importanza di preservare la diversità e la bellezza di un’agricoltura sana. VinNatur Genova 2024 è un’opportunità straordinaria di condividere ancora una volta questa nostra visione con il pubblico di wine lovers – ha concluso – in un mercato, quello del capoluogo ligure, che da tempo accoglie e apprezza il vino naturale e che abbiamo scelto per ospitare questa manifestazione a partire dal 2015”.

Vino, da 28 a 30 ottobre torna “Il Nizza è”, l’evento sul Nizza Docg

Vino, da 28 a 30 ottobre torna “Il Nizza è”, l’evento sul Nizza DocgMilano, 22 ott. (askanews) – Banchi di assaggio, degustazioni guidate e uno speciale percorso enogastronomico alla scoperta delle sfumature della Denominazione del Nizza: da sabato 28 a lunedì 30 ottobre torna “Il Nizza è”, appuntamento giunto alla sua quarta edizione, pensato per permettere sia a operatori del settore che ai wine lover di approfondire la conoscenza del Nizza Docg, a partire dalle sue radici. La tre giorni si svolgerà a Nizza Monferrato, a Palazzo Crova, elegante edificio neoclassico settecentesco, e al Palazzo del Gusto, luogo di riferimento della cultura enogastronomica del territorio monferrino.

Prodotto con il 100% di uve Barbera, il Nizza Docg è un vino che nasce nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un’area che racchiude ben 18 Comuni che rappresentano l’eccellenza nell’ambito della vasta area di produzione della Barbera d’Asti. Nei tre giorni della manifestazione, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20, saranno aperti sei banchi di assaggio con 63 produttori e 99 etichette in degustazione, per apprezzare, guidati dai sommelier Ais, le differenze tra le principali zone di terroir della Docg. L’inaugurazione è prevista sabato alle 10, con il conferimento a un produttore del territorio del “Premio Tullio Mussa”, che sarà presentato da Piercarlo Albertazzi, vicepresidente della Condotta Slow Food Alessandria e Colline Nicesi. Pane, burro e acciughe e cioccolato saranno invece alcuni dei prodotti tipici del territorio che accompagneranno un viaggio alla scoperta delle peculiarità che contraddistinguono nuove e vecchie annate del Nizza Docg: una degustazione comparativa che si svolgerà sabato 28 ottobre alle 17 alla chiesa sconsacrata Santissima Trinità, a due passi da Palazzo Crova.

“Il Nizza è” è organizzato da Enoteca Regionale di Nizza, Comune di Nizza Monferrato e Associazione Produttori del Nizza, con il supporto tecnico della delegazione astigiana dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) del Piemonte, e realizzato grazie alla Regione Piemonte, con il patrocinio del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, della Provincia di Asti, della Comunità Collinare Vigne & Vini e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato.

Ais: per la “Guida Eccellenza di Toscana” degustati oltre 2.400 vini

Ais: per la “Guida Eccellenza di Toscana” degustati oltre 2.400 viniMilano, 22 ott. (askanews) – Sono stati oltre 2.400 i vini di 500 aziende assaggiati in poco più di quattro mesi dai 52 degustatori dell’Associazione italiana sommelier (Ais), per giungere alla selezione delle etichette per l’edizione 2024 della “Guida Eccellenza di Toscana”.

Dall’analisi dei vini degustati l’Ais evidenzia “una rilevante crescita qualitativa d’eccellenza del Chianti Classico Gran Selezione, dove il Sangiovese ormai è diventato assoluto attore dell’appeal organolettico, in trepidante attesa di un ulteriore salto in alto con l’avvento delle Uga”. “Il Vino Nobile di Montepulciano sta attraversando un ottimo stato di forma rispetto alle prestazioni degli anni precedenti, e questo diventa un buon auspicio per l’arrivo delle Pievi” prosegue l’Associazione, mentre il Brunello di Montalcino “resta in una oscillante stabilità, confermando certi convenzionali standard qualitativi acquisiti da tempo”. “Molto interessante la realtà dell’Orcia, con alcuni Sangiovese che si smarcano nella personalità offrendo accattivante e austera tempra strutturale e un elevato livello medio di qualità, e lo stesso si può dire della Docg Carmignano, dove il gruppo dei vini che offrono standard qualitativi molto sopra la media si è compattata rispetto agli anni passati” aggiunge l’Ais, evidenziando che “nell’areale di Montecucco la crescita è ancora in atto, con una considerevole schiera di vini che tagliano il traguardo dell’eccellenza”. “Il terroir Bolgherese conferma la sua vocazione a stagliarsi al vertice nell’interpretare la filosofia enologica che sfida il Médoc, con la tendenza a equilibrare con ponderazione l’uso del legno durante la maturazione” commenta il coordinatore della guida, Roberto Bellini, precisando che “è anche una certa tendenza da parte di alcuni produttori a cimentarsi con i vitigni locali, e sono state riscontrate interessanti versioni di Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Barsaglina, Pugnitello e Vermentino Nero. Anche i rosati sono in crescita produttiva e stanno diventando molto attrattivi per prontezza di beva e purezza espressiva di profumo e gusto – prosegue – chiaramente l’uva Sangiovese è la più impiegata, però i rosati ottenuti da Syrah, Vermentino e Aleatico sono risultati sorprendenti”.

Per quanto riguarda i vini bianchi, “le annate 2021 e 2022 della Vernaccia di San Gimignano si sono mantenute nella norma qualitativa, in un panorama viticolo che vede il mercato dominato dai vini ottenuti da Vermentino”, sia da solo sia abbinato ad altri vitigni. A parte qualche invenzione “orange”, è stato molto apprezzato “un bianco vinificato da sola Colombana e alcuni vini ottenuti da Trebbiano Toscano”. “Considerando la generalità dei vini presentati, si può affermare che ci sono alcuni picchi di generosità alcolica che determinano una struttura un po’ calda, che ovatta quelle graziose spigolosità che il vino dovrebbe offrire nei primi anni della sua evoluzione, proiettando la struttura del vino ai confini dell’inizio della maturità” precisa Bellini, sottolineando che “il trend di crescita del potenziale in alcol sembra non essersi ancora stabilizzato, ci auspichiamo che s’inverta per evitare la possibilità che quella presenza diventi avversaria e avversiva della gradevolezza dell’equilibrio del gusto del vino. Dall’altra parte – conclude – diamo invece il benvenuto alla continuità di un impiego più ‘pensato’ del legno, infatti molte suggestive espressioni di florealità e di fragranze fruttate hanno caratterizzato, per freschezza, una discreta percentuale di vini”.

La presentazione ufficiale della Guida, è fissata per il 2-3 marzo 2024 alla Stazione Leopolda di Firenze, dove è in programma per quelle date la ventunesima edizione dell’evento “Eccellenza di Toscana” organizzata e promossa da Ais Toscana.

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belle

Vendemmia, Cons. Barbera Asti e vini Monferrato: -30% ma uve belleMilano, 21 ott. (askanews) – “L’andamento stagionale è stato davvero imprevedibile e i nostri viticoltori hanno dovuto fronteggiare molte complessità, dimostrando ancora una volta grande competenza e determinazione: la primavera, infatti, è stata caratterizzata da pochissime piogge, mentre giugno ha presentato un clima fresco con qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo delle malattie della vite. A luglio e agosto le temperature si sono alzate notevolmente e purtroppo abbiamo risentito notevolmente della scarsità delle precipitazioni, ma le piogge di fine agosto sono state provvidenziali, riportando l’equilibrio che auspicavamo. I bellissimi e soleggiati mesi di settembre e inizio ottobre hanno fatto il resto, permettendoci di raccogliere uve davvero belle e di altissimo livello qualitativo. Nel bicchiere ci aspettiamo dunque vini davvero interessanti, di spiccata personalità e altamente rappresentativi del nostro territorio”. Questo, in sintesi, il punto sulla vendemmia e l’annata 2023 tracciato dal presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario, che segnala tuttavia un calo medio delle rese pari al 30% dovuto in larga parte agli eventi siccitosi e ai “temporali grandiniferi” registrati nei mesi passati.

“Sicuramente questo dato ci deve ricordare che il cambiamento climatico è ormai una realtà oggettiva che va affrontata con strumenti all’altezza della situazione” spiega il presidente, aggiungendo che “la natura sta cambiando rapidamente e da parte nostra è richiesta prontezza di risposta per salvaguardare al meglio la produzione mantenendo gli elevati standard qualitativi di oggi. Sicuramente – ha concluso Maccario – a tal fine sarà fondamentale il supporto delle Istituzioni in modo da permettere ai produttori di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte all’emergenza idrica di questi anni e per affrontare le problematiche legate al calo delle produzioni”. Il Consorzio, nato nel 1946, conta oggi poco più di 400 aziende associate e 13 Denominazione tutelate: quattro Docg e nove Doc.

Vino, il 23 ottobre Alba ricorda Renato Ratti, l’innovatore del Barolo

Vino, il 23 ottobre Alba ricorda Renato Ratti, l’innovatore del BaroloMilano, 21 ott. (askanews) – In occasione dei 60 anni dall’approvazione della legge istitutiva delle Doc e Docg, la Città di Alba (Cuneo) ricorda Renato Ratti, “promotore vinicolo, uno dei primi a concepire il vino in termini moderni, su misura di un consumatore nuovo, e a puntare sulla qualità, la delicatezza e l’equilibrio del prodotto”. Lo ha comunicato lo stesso Comune piemontese, spiegando che lunedì 23 ottobre alle 21, al Teatro sociale “G. Busca”, si parlerà della sua vita e della sua attività in campo vitivinicolo e verrà proiettato in prima visione il video del progetto “Per Aspera ad Astra”, realizzato in collaborazione con Fondazione Radici e grazie al sostegno della Fondazione Crc.

“Ricordiamo uno dei grandi personaggi del mondo del vino, una persona di intuito straordinario che ha contributo a cambiare per sempre la storia del nostro territorio” ha affermato l’assessore comunale al Turismo, Emanuele Bolla, sottolineando che “siamo molto orgogliosi di poterlo fare con parenti ed amici, in una serata che si preannuncia emozionante e ricca di passione”. Nato a Villafalletto nel 1934, Ratti ottiene il diploma di Enotecnico alla scuola Enologica di Alba nel 1953 e inizia a lavorare prima alla Contratto di Canelli e poi alla Cinzano di Santa Vittoria. Nel luglio del 1955 parte per il Brasile inviato dalla Cinzano, investendo i suoi guadagni in vigne di Langa per produrre vini. Nel 1965 rientra in Italia, interrompe la collaborazione con la Cinzano e si stabilisce all’Abbazia dell’Annunziata di La Morra iniziando la sua attività di produttore vinicolo nella zona di Mercenasco. Nel 1971 l’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba, che lo aveva avuto tra i fondatori, pubblica il suo primo libro “Della vigna e del vino dell’Albese”, che rimane ancora oggi la più interessante, completa e documentata ricerca vinicola della zona, dalla quale non si può prescindere se si vuole conoscere la storia della nostra enologia. A questo, seguiranno altri volumi, “Civiltà sul vino” (1973), “Il manuale del saggio bevitore” (1974), “Guida dei vini del Piemonte” (1977), “Come degustare i vini” (1981), “Conoscere i vini d’Italia” (1985). Inoltre Ratti disegnò per il Barolo la prima mappa dei grandi cru di Langa. Morì a La Morra nel 1988.

Gli organizzatori dell’incontro, ricordano che Renato Ratti fu “uno dei primi a concepire il vino in termini moderni e su misura di un consumatore nuovo, a puntare sulla qualità, la delicatezza e l’equilibrio del prodotto”. Fu inoltre tra i fondatori della rassegna “La fiera del vino di Pasqua” (ora “Vinum”), nonché direttore del Consorzio del Barolo e del Barbaresco e del Consorzio dell’Asti. “Uomo di grande cultura e di notevole capacità manageriali – concludono i promotori della serata – seppe adoperarsi efficacemente per la costituzione delle Doc e delle Docg dei vini albesi”. Photo credits Fondazione Radici