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Basilicata, “Sirino in Transumanza”: il 25 giugno al via ottava edizione

Basilicata, “Sirino in Transumanza”: il 25 giugno al via ottava edizioneRoma, 23 giu. (askanews) – Preservare le tradizioni agricole e lo stile di vita salutare italiano per le generazioni future, tenendo conto dei cambiamenti climatici e della sicurezza alimentare: è la missione di “Sirino in Transumanza”, la kermesse promossa dalla Fondazione Luigi Diotaiuti ODV, creata dal pluripremiato chef italoamericano, nato a Lagonegro e ambasciatore della cucina lucana nel mondo, che da oltre 25 anni promuove l’Italia e la Basilicata negli Stati Uniti.

L’ottava edizione partirà il 25 giugno, nel parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri, in località La Conserva, nel Comune di Lauria: la cerimonia di apertura sarà seguita da un dibattito con le istituzioni su agricoltura e ambiente, seguito da un approfondimento sull’importanza dell’attività fisica all’aperto e sulla montagna insieme agli esperti del settore, fino alla premiazione di membri della comunità che si sono distinti per le loro qualità. In programma anche un cooking show in cui si mostrerà la realizzazione del caciocavallo podolico, con una nutrizionista che illustrerà i valori nutrizionali dei prodotti utilizzati. “Il caciocavallo podolico, quinto formaggio più caro al mondo, è protagonista del rilancio dell’economia della Basilicata, così come la carne podolica. Bisogna continuare a realizzarli nello stesso modo artigianale, tramandando la nostra cultura e il nostro stile di vita sano”, spiega Luigi Diotaiuti. Fin dall’inizio, alla podolica è stata associata la produzione del rinomato caciocavallo ma, grazie all’introduzione dell’agricoltura meccanizzata, è stata scoperta anche la pregiata qualità della carne podolica. Con la creazione del Libro genealogico nel 1984, l’interesse nei confronti dei bovini podolici è aumentato in maniera esponenziale, tanto che nel 1988 è stata istituita la prima mostra nazionale del bovino iscritto al Libro genealogico della razza podolica e nel 1996 è stato inaugurato il Centro genetico della podolica dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Carne (ANABIC) a Laurenzana.

“Sirino in Transumanza” è un progetto che promuove tutto il territorio del lagonegrese e del promontorio del Sirino ed esalta i prodotti della montagna, dai prodotti di artigianato alle piante officinali, oltre a balli, costumi e giochi antichi quasi scomparsi. Con il patrocinio di Coldiretti Basilicata, ARA Basilicata, Slow Food Basilicata, Comune di Lauria, Proloco di Lauria, Unione Cuochi Lucani, NIAF National Italian American Foundation e altre istituzioni. Luigi Diotaiuti, chef e proprietario pluripremiato del ristorante “Al Tiramisu” a Washington, è considerato tra gli chef italiani più apprezzati d’America, tanto che Hillary Clinton lo ha voluto nel suo American Chefs Corps quando era in carica come Segretario di Stato. Tra i suoi maggiori estimatori, l’ex Segretario di Stato John Kerry, George Clooney, Harrison Ford e Matt Damon. Ambasciatore mondiale della cucina italiana e lucana, sommelier, Diotaiuti è il fondatore e presidente di “Luigi Diotaiuti Odv”, un’organizzazione con sede in Italia che promuove il turismo, l’occupazione e le usanze in via di estinzione per creare fonti alimentari e modelli sostenibili di reddito per tutti.

La Playstation finisce in un piatto di…Pasta Garofalo

La Playstation finisce in un piatto di…Pasta GarofaloMilano, 23 giu. (askanews) – Dopo il formato speciale per celebrare lo scudetto del Napoli, ora tocca al mondo dei videogame con i quattro simboli dei tasti della Playstation che finiscono dritti nel piatto. Dalla insolita collaborazione tra Pasta Garofalo e Sony interactive entertainment è nata infatti “Play your pasta”, un formato in limited edition ispirato alle iconiche shapes PlayStation.

Non è la prima volta che il mondo del cibo si avvicina a quello dei videogame: Playstation ci aveva già provato coi biscotti farciti e ora tocca a uno dei prodotti simbolo delle nostre tavole, la pasta appunto. La partnership tra Sie Italia e Pasta Garofalo “simboleggia il punto di congiunzione tra gaming e gastronomia, gusto e intrattenimento, per celebrare il piacere della condivisione, sia a tavola che nei momenti di intrattenimento videoludico”, si spiega in una nota. Per supportare questa iniziativa di comarketing è stato lanciato anche un concorso PlayYourPasta con un sito web dedicato, che a partire dal 21 giugno invita gli utenti a rispondere ai quiz dedicati al mondo della pasta e del gaming. Mentre chi vuole passare dal virtuale al reale, il 24 e 25 giugno, presso Aaldente PastaBar Cordusio a Milano, potrà assaggiare alcuni piatti realizzati, ovviamente, col nuovo formato di pasta.

A Poggio Cagnano torna la “Sbicchierata” con i vini di 30 aziende

A Poggio Cagnano torna la “Sbicchierata” con i vini di 30 aziendeMilano, 22 giu. (askanews) – Lunedì 3 luglio Cantina Poggio Cagnano di Manciano (Grosseto) accoglie una trentina di aziende vinicole toscane, venete, piemontesi e laziali nell’ambito della seconda edizione della “Sbicchierata”. L’evento si svolgerà nell’azienda vinicola del cuore della Maremma a partire dalle 18 fino a tarda sera, con banco d’assaggio ad ingresso gratuito aperto agli operatori di settore, wine lover e appassionati. La serata sarà accompagnata dalla possibilità di gustare dei piatti espressi firmati “Posto Pubblico” di Castiglione della Pescaia e “Il Germoglio” di Braccagni, e i formaggi dei fratelli Pira della Tenuta Il Radichino.

Saranno presenti i produttori toscani Podere Fedespina, Podere Riparbella, Montevertine, Podere Erica, Castello di Tricerchi, Piombaia, Fonterenza, Bakkanali, Ampelaia, Altura, Formiche, Antonio Camillo, Maliosa, Ranchelle, Bagnolungo, Cantina della Luce, Cantina del Rospo, Sassotondo e Selva Cerrina. Mentre dalle altre tre regioni porteranno i loro vini Filippo Filippi, Musella, Montegoggio, Morra Gabriele, Denavolo, Il Vinco, Andrea Occhipinti e Geremì.

Vino, progetto di enoturismo di La Farra sulle Colline del Prosecco

Vino, progetto di enoturismo di La Farra sulle Colline del ProseccoMilano, 22 giu. (askanews) – L’azienda vitivinicola La Farra di Farra di Soligo (Treviso) ha inaugurato un “progetto enoturistico esperienziale” dedicato ai visitatori della Cantina. Si tratta di un percorso di circa tre chilometri che segue il tracciato preesistente della Strada per il Santuario di Collagù, che si snoda tra i vigneti e i paesaggi più suggestivi delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene dal 2019 patrimonio dell’umanità Unesco.

Un cammino che conduce fino al Belvedere La Farra, un casolare di due piani di proprietà dei fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi, titolari dell’azienda. Qui i visitatori potranno degustare i vini della Cantina, accedere ad una piccola biblioteca per conoscere la cultura locale, e osservare dall’alto il lavoro dei vignaioli che ha permesso la creazione di un paesaggio agrario detto “a mosaico”, nel quale tanti piccoli appezzamenti di vigneto sono intervallati da boschi o aree improduttive. “Si tratta – spiega Innocente Nardi, contitolare ed enologo della Cantina – di un progetto nato dal desiderio di far vivere agli operatori e consumatori l’esperienza delle Rive eroiche, dove si produce il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, della bellezza del paesaggio e di assaporare la cultura del nostro territorio, anche attraverso la lettura di autori locali o di qualche guida dedicata alla scoperta dei luoghi più significativi, dell’architettura e delle tradizioni popolari, oltre che dei vini”.

Vino, Prà presenta il suo primo Soave da uve di tre diversi cru

Vino, Prà presenta il suo primo Soave da uve di tre diversi cruMilano, 22 giu. (askanews) – Graziano Prà, vignaiolo di Monteforte d’Alpone (Verona), presenta il suo primo Soave prodotto da uve provenienti da tre diversi cru dell’azienda, e con la tradizionale tecnica del taglio del tralcio, che permette un leggero appassimento in vigna. Il vino porta il nome di “Colle Sant’Antonio 2018” ed è un’edizione limitata di circa 3.000 bottiglie con il tappo a vite, chiusura su cui l’azienda scommette da tempo con grande successo.

“E’ un vino che va atteso con pazienza in cantina e frutto di una scrupolosa ricerca all’interno delle nostre ‘uga’, dicitura che nel Soave indica i cru” ha spiegato Prà, sottolineando che “nel corso degli anni, grazie a microvinificazioni separate, abbiamo individuato le tre zone migliori, Ponsara, Froscà e Foscarino, all’interno delle quali selezioniamo vigne vecchie, che vanno dai 50 ai 70 anni d’età”. Ponsara si distingue per essere una zona fresca, ventilata e ricca d’acqua in grado di donare al vino una buona acidità e tensione, Froscà è la zona rivolta a Sud e di matrice vulcanica che garantisce la presenza di note più sapide, mentre Foscarino, esposto ad Est, è il cru che dona corpo al vino. Dopo la ‘diraspapigiatura’ e una pressatura soffice, questo vino fermenta a 13 gradi e viene lasciato affinare in una botte grande di rovere di Allier da 30 ettolitri per i successivi 18 mesi. L’azienda Graziano Prà conta 40 ettari vitati sulle colline del Soave, e otto ettari in quelle della Valpolicella, dove alleva vigneti a 500 metri di quota. Pioniere dell’uso del tappo a vite in Italia e fondatore del gruppo “Gli Svitati”, Prà produce oggi cinque etichette provenienti dai terreni del Soave e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella.

1 prodotto alimentare su 2 consumato al mondo viene da UnionFood

1 prodotto alimentare su 2 consumato al mondo viene da UnionFoodRoma, 22 giu. (askanews) – Un prodotto agroalimentare italiano su due consumato nel mondo proviene dal “perimetro” di Unione Italiana Food, una delle maggiori associazioni di rappresentanza dell’alimentare in Europa con oltre 20 categorie merceologiche, più di 900 marchi e 550 aziende dislocate su tutto il territorio nazionale e oltre 100mila occupati. Unione Italiana Food rappresenta, con una quota export di 18 miliardi di euro (in crescita del 20% rispetto al 2021), il 47% del valore del cibo italiano che finisce sulle tavole globali.

È quanto emerso oggi nel corso dell’assemblea generale di Unione Italiana Food “Identità e internazionalizzazione: il successo dell’alimentare sui mercati esteri”. Durante l’assemblea è stato presentato un rapporto elaborato da Fondazione Edison dal titolo “L’importanza dei settori di Unione Italiana Food nell’economia italiana ed internazionale”. Rapporto che ha messo in evidenza l’enorme valore economico e sociale che i settori rappresentati in UnionFood rivestono per l’Italia. Il report ha evidenziato che, considerati i principali comparti rappresentati da Unione Italiana Food, l’Italia è al primo posto in Europa (davanti a Germania, Francia e Spagna) per valore della produzione e numero di occupati. Nell’analisi è stato individuato un aggregato di 11 prodotti “top” Unionfood in cui l’Italia è prima al mondo sia per export che per surplus commerciale. Se invece si considera singolarmente ciascuno di essi, l’Italia è comunque sempre ai vertici mondiali.

Siamo primi al mondo per bilancia commerciale con l’estero in 5 di essi: pasta secca, cioccolato (escluse le tavolette) e creme spalmabili di cioccolato, pasta ripiena, pasta all’uovo, gelati. E secondi in 6 (caffè torrefatto, panetteria e pasticceria industriale, preparazioni per salse e condimenti, cialde e cialdine, salse di pomodoro e ketchup, fette biscottate). L’export complessivo di questi 11 prodotti top è più che raddoppiato nell’ultimo decennio, passando da 5,8 miliardi di euro del 2012 a 12,2 miliardi del 2022, crescendo dunque in valore assoluto di ben 6,4 miliardi di euro a prezzi correnti.

Il surplus con l’estero degli 11 prodotti top è di 10,5 miliardi di euro nel 2022 e vede l’Italia precedere nettamente Germania, Polonia, Belgio e Svizzera. Ed è tanto elevato che avrebbe ripagato interamente l’import italiano di gas naturale dalla Russia del 2021, oppure abbondantemente l’intero import italiano di smartphone del 2022.

Vino, Elisa Talentino rivisita otto etichette de Le Vigne di Zamò

Vino, Elisa Talentino rivisita otto etichette de Le Vigne di ZamòMilano, 21 giu. (askanews) – L’artista torinese Elisa Talentino ha rivisitato le etichette di otto vini della Cantina Le Vigne di Zamò di Rosazzo (Udine) attraverso una multiforme rappresentazione della cornice storico-culturale del territorio friulano. Esperta in illustrazione, grafica d’arte, pittura e animazione, Talentino ha realizzato una rosa di figure femminili (soggetti amatissimi e presenti in numerose delle sue opere) “i cui gesti, movenze, colori e suggestioni individuano e raccontano le caratteristiche più emblematiche di ogni varietà, costruendo una narrazione del terroir e dei vini.

Un progetto che si inserisce nel movimento “WEART”, ideato dall’azienda di Rosazzo (Udine) insieme con Talentino: “un racconto di poesia, femminilità e vino che, attraverso illustrazioni variopinte, declina la ricchezza dell’universo vitivinicolo friulano”. “Il vino friulano deve molto al movimento, con cui ha in comune anche un altro aspetto affascinante: la sinestesia, condizione percettiva in cui si verifica una sovrapposizione sensoriale: la stimolazione di uno dei cinque sensi evoca una percezione in un altro senso” spiegano gli ideatori di “WEART”, spiegando che “è quello che succede quando una parola ci evoca un certo colore, oppure una nota musicale rimanda a un profumo”. “Nell’universo del movimento la danza ne è l’espressione più emblematica: l’idea del movimento fa associare queste terre ai movimenti sinuosi dei danzatori, in virtù anche del fatto che la danza condivide con il vino proprio la sinestesia” proseguono, sottolineando che “la visione di un gesto, di una posizione o di un certo movimento può provocare in noi l’associazione a uno stato d’animo, ricordare un colore, un profumo, anche in maniera del tutto irrazionale”. L’avventura dell’azienda agricola Le Vigne di Zamò, oggi guidata dai fratelli Pierluigi e Silvano Zamò, comincia nel 1978 e conta su 65 ettari di vigneti che dal 2021 sono certificati biologici. Le illustrazioni realizzate da Elisa Talentino sono apparse sulle pagine del New Yorker, del New York Times e del Washington Post. In questi anni ha inoltre realizzato immagini per teatro e cinema, ha curato l’immagine di brand internazionali nel settore moda, beauty ed enogastronomia. Una selezione di sue opere fanno parte della Collezione Permanente della Farnesina.

Concours Mondial de Bruxelles: premiate Cantine italiane vincitrici

Concours Mondial de Bruxelles: premiate Cantine italiane vincitriciMilano, 21 giu. (askanews) – Sono sbarcati a Roma i vini italiani premiati all’ultimo Concours Mondial de Bruxelles. All’evento che si è tenuto a Palazzo Valentini e durante il quale sono stati consegnati i riconoscimenti, erano presenti una cinquantina di aziende fra quelle premiate, che hanno portato circa 150 vini messi a disposizione per la degustazione di esperti, stampa specializzata e buyers.

Nato nel 1994 per merito di un giornalista-editore belga appassionato di vini, il Concours de Bruxelles è giunto ormai alla trentesima edizione ed è uno dei più importanti appuntamenti enologici internazionali. La sua caratteristica principale è che si tratta di un evento itinerante e quest’anno la location scelta è stata la Croazia. Alla prima edizione erano stati presentati poco più di 600 vini, provenienti da 12 Paesi, mentre quest’anno i vini che hanno partecipato alla competizione sono stati oltre diecimila, giunti da 52 Paesi di tutto il mondo, dal Sudafrica alla Cina, dalla Francia al Messico. Le aziende vinicole italiane che hanno partecipato sono state circa 400 con oltre 1.500 vini di ogni tipologia. Trecentosessantacinque i vini premiati che si sono aggiudicati i tre riconoscimenti: la Gran Medaglia d’oro, la Medaglia d’oro e quella d’Argento. “Riconoscimenti – ha sottolineato Karin Meriot, responsabile per l’Italia dell’organizzazione – che sono una garanzia della qualità dei vini prodotti”. Per la prima volta nella storia del Concours Mondial de Bruxelles, la Toscana ha superato la Sicilia, diventando la regione vinicola italiana più rappresentata (228 vini) e più premiata (80 medaglie).

Nel corso della giornata romana si sono svolte anche tre “masterclass” dedicate ai vini della Croazia, alle bollicine spagnole e ai vini del Lazio.

E’ di Falconara Marittima il miglior barista d’Italia

E’ di Falconara Marittima il miglior barista d’ItaliaRoma, 21 giu. (askanews) – Si chiama Marco Pezone è di Falconara Marittima, in provincia di Ancona, ed è il vincitore dell’Espresso Italiano Champion 2023. Marco Pezone si è aggiudicato il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani. Trenta anni, il vincitore ha sfidato altri 11 professionisti nella competizione organizzata dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) a Caffè Milani di Lipomo (Como), marchio italiano tra i soci fondatori di IEI.

In un tempo di soli 11 minuti ha dovuto tarare la sua attrezzatura e dimostrare di sapere preparare quattro espressi e quattro cappuccini. Al secondo posto della finale si è classificato Andrea Nulli di Essse Caffè, mentre al terzo posto Gabriele Sechi di Altogusto. Entrambi concorreranno insieme al vincitore alla fase internazionale della gara in programma in ottobre alla fiera Host di Milano. “Questo premio così sentito non è soltanto per sottolineare la professionalità dei singoli partecipanti, ma soprattutto vuol essere un messaggio verso i più giovani riguardo a una professione che cresce e che ha sempre più bisogno di figure professionali preparate e appassionate”, ha dichiarato Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI).

Sviluppo rurale, al via quarta conferenza regionale toscana

Sviluppo rurale, al via quarta conferenza regionale toscanaRoma, 21 giu. (askanews) – “La sostenibilità è la principale sfida che ci pone la programmazione europea 2023-27. Sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica. Per questo ho voluto che ‘Seminare sostenibilità’ fosse proprio il tema centrale della quarta Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale”. A dirlo la vicepresidente e assessora all’agricoltura della Regione Toscana Stefania Saccardi nel suo intervento di apertura dell’evento organizzato dalla Regione in collaborazione con Vetrina Toscana, l’Accademia dei Georgofili e Fondazione Sistema Toscana e con il Patrocinio della Camera di Commercio di Firenze, dove ha luogo la Conferenza regionale.

La Conferenza si svolge a 6 anni di distanza dalla precedente edizione del 2017 e si colloca in un momento importante: la presentazione dei risultati della Programmazione 2014/2022, l’illustrazione delle scelte regionali della nuova programmazione europea 2023-2027 e l’avvio della sua attuazione. “Vogliamo uno sviluppo rurale di qualità – ha aggiunto Saccardi – e per averlo dobbiamo trovare ulteriori risposte ai bisogni delle imprese, nel rispetto del nostro territorio. A sei anni dalla precedente Conferenza abbiamo davanti nuove criticità: la gestione dell’acqua, il diffondersi delle nuove fonti di energia, l’inquinamento, l’abbandono agricolo e rurale, lo sfruttamento del lavoro agricolo, le pratiche commerciali sleali, le criticità economiche legate anche all’aumento dei costi delle materie prime, alla pandemia, alla guerra in Ucraina. Condividiamo il Green Deal europeo, dobbiamo mettere al centro la salvaguardia dell’ambiente, ma una salvaguardia che passi dalla gestione dell’ambiente e non dall’abbandono”.