Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

”Amarone opera prima”: 78 aziende, record nel 100esimo anno del Consorzio

”Amarone opera prima”: 78 aziende, record nel 100esimo anno del ConsorzioMilano, 29 gen. (askanews) – Amarone icona del fine dining nei 50 migliori ristoranti al mondo e un viaggio, nella memoria del tempo, tra le annate storiche tra cui spicca la bottiglia più antica certificata del Grande Rosso frutto della vendemmia 1950 uscita sul mercato nel 1953. Sono i temi delle due masterclass che aprono ufficialmente il programma di “Amarone Opera Prima”, l’evento del Consorzio vini Valpolicella in programma a Verona dal 31 gennaio al 2 febbraio al Palazzo della Gran Guardia in piazza Brà. Un’edizione che inaugura l’anno del centenario dell’ente con il record di partecipazione tra i produttori: 78 aziende pronte ad incontrare 106 giornalisti, di cui 73 provenienti da 26 Paesi: Argentina, Australia, Austria, Canada, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Israele, Kazakistan, Lettonia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Singapore, Svezia, Ucraina, UK e Usa.


L’anteprima dell’annata 2020, prende il via venerdì 31 gennaio alle 10.30 con la prima degustazione dedicata a esplorare il posizionamento dell’Amarone nei 50 ristoranti top segnalati dal mensile britannico “Restaurant”. Sono sette i vini in batteria nella masterclass guidata dall’esperto JC Viens: “Meroni Il Velluto 2011” (nella lista vini del Mountain Beak St, Londra), “Ca La Bionda Vigneti di Ravazzol 2012” (Sezanne, Tokyo), “Monte dall’Ora Stropa 2013” (Le Calandre, Italia), “Zymé 2013” (Cenci, Kyoto, Asia), “Buglioni Il Lussurioso 2016” (SingleThread, Sonoma Valley), “Tezza Brolo delle Giare 2016” (Fat Duck, Londra) e “Quintarelli 2017” (Eleven Madison Avenue, NYC). La giornata prosegue con il pranzo tristellato di Giancarlo Perbellini (Teatro Filarmonico, solo su invito) e la masterclass- viaggio tra le annate storiche affidata al MW e vicepresidente del Consorzio, Andrea Lonardi. Nei calici gli Amarone Bolla 1950, Montresor 1969, Bertani 1975, Santa Sofia 1983, Cecilia Beretta 1985, Mazzi 1997, Bussola 2000, Marion 2007, Cesari 2010. Il secondo atto di Amarone Opera Prima va in scena sabato 1 febbraio dalle 10.30. Ad aprire la giornata, il tema “Valpolicella: 100 anni tra passato e futuro della Denominazione” con gli interventi di Christian Marchesini, presidente del Consorzio vini Valpolicella e di Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini, moderati da Andrea Andreoli. A seguire, l’inedito spettacolo “Amarone, epopea in Valpolicella”, ideato dal celebre attore, drammaturgo e regista teatrale Andrea Pennacchi per il centenario del Consorzio


Alle 12.30 via alle degustazioni ai banchi dei 78 produttori che, dalle 16, accoglieranno anche gli “Amarone lover”, protagonisti anche nella giornata di domenica 2 febbraio (dalle 10 alle 17) che si concluderà con l’aperitivo “Valpolicella: freschezza e creatività nel calice” a cura del Gruppo Giovani del Consorzio.

Vino, Onav: per nuove regole Codice strada serve educazione al bere

Vino, Onav: per nuove regole Codice strada serve educazione al bereMilano, 29 gen. (askanews) – “Le nuove regole del Codice della strada richiedono una risposta costruttiva da parte del settore, che può cogliere in questa situazione un’opportunità. Si parla molto di sanzioni ma sono pochi i riferimenti all’educazione al bere, oggi più che mai necessaria. I corsi in questo senso sono un’importante occasione per avere nuovi strumenti ed è fondamentale consentire a chi ama il vino di imparare a conoscerlo senza rischiare la patente. Noi lo abbiamo fatto”: E’ quanto ha affermato Vito Intini, presidente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav).


L’Associazione è attiva da diverso tempo nell’educare al bere consapevole, anche attraverso la Consulta Nazionale Vino (Convi), e quindi alla conoscenza del rischio che l’abuso o l’uso eccessivo di alcol possano provocare, non solo durante la guida. Onav suggerisce inoltre “pratiche virtuose per i suoi corsi ed eventi” come “programmare lezioni e serate monotematiche non troppo tardi, consigliando di partecipare dopo aver mangiato; versare meno vino nei bicchieri ma comunque sufficiente per un buon approccio organolettico; e non concentrare gli assaggi dei vini alla fine delle lezioni, in modo da favorire la metabolizzazione dell’alcol assunto”. “Semplici ma buone pratiche che tutelano i partecipanti da eventuali rischi” e, ad ulteriore garanzia, Onav è impegnata a dotare tutte le sue Sezioni di alcolimetri per testare i soci che non si sentissero sicuri. Il secondo importante aspetto su cui si sofferma l’Associazione consiste nell’adeguare l’organizzazione delle manifestazioni riguardanti il vino o che ne contemplano il consumo. Onav indica che queste siano organizzate in luoghi serviti da mezzi pubblici, oppure che vengano messe a disposizione navette per raggiungerli. Suggerisce inoltre di organizzarsi in gruppi, alternando gli assaggi sempre con moderazione e magari scegliendo di volta in volta chi possa fare da autista”.

Alla 57esima edizione di Vinitaly debutteranno i vini no-low alcol

Alla 57esima edizione di Vinitaly debutteranno i vini no-low alcolMilano, 28 gen. (askanews) – I vini No-Low alcol (NoLo) entrano ufficialmente nell’offerta della 57esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. L’annuncio del “progetto pilota” che amplia i contenuti di Vinitaly 2025 è stato fatto da Jeddah dai vertici della Spa fieristica nel corso di “Italian Grapes Reimagined: an Alcohol free Tasting Experience”, masterclass a base di vini dealcolati e cocktail zero alcohol, realizzata da Vinitaly in occasione della tappa promozionale in Arabia Saudita dell’Amerigo Vespucci.


“Un evento-prologo che si inserisce nel piano di sviluppo della manifestazione che punta così a completare gli asset dell’unico brand fieristico di promozione del vino Made in Italy” ha spiegato Veronafiere, il cui presidente Federico Bricolo ha spiegato che “Vinitaly è crocevia delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le nostre aziende espositrici e per il settore. In questa ottica, da quest’anno, i vini NoLo entrano per la prima volta nel programma della rassegna – ha aggiunto – per potenziare il ruolo di Vinitaly, che apre nuovi mercati e affronta le sfide dell’evoluzione della domanda”. “Il progetto pilota che va dal prodotto alla formazione fino alla tecnologia dedicata si consoliderà nelle prossime edizioni diventando strutturale” ha proseguito il Dg di Veronafiere, Adolfo Rebughini, evidenziando che “l’obiettivo è di rappresentare un mercato complementare ai vini di denominazione in forte crescita su scala globale e di potenziare la competitività di Vinitaly in una fase di profonda trasformazione del settore”.


Ad oggi il programma “dealcolato” di Vinitaly 2025 contempla due focus: “Zero alcol e attese del mercato” (8 aprile) e “Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto” (9 aprile) realizzati in collaborazione con Unione italiana vini e con il supporto dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly per la lettura dell’evoluzione di questo segmento del mercato. Sul fronte espositivo, Vinitaly 2025 presenterà un’Enoteca dedicata ai vini dealcolati, con un banco mescita esclusivo e con i vini NoLo protagonisti anche nei cocktail del padiglione Mixology.

Consorzio Barbera Asti e vini Monferrato: “Nel 2024 ottimi risultati”

Consorzio Barbera Asti e vini Monferrato: “Nel 2024 ottimi risultati”Milano, 28 gen. (askanews) – Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato chiude il 2024 “consolidando la posizione delle sue 14 Denominazioni sui mercati nazionali e internazionali”. Tra i traguardi più significativi, spicca la performance della Barbera d’Asti Docg Superiore, che registra un aumento di oltre 200mila bottiglie prodotte rispetto all’anno precedente.


Lo ha comunicato lo stesso Consorzio, parlando di ottimi risultati anche per il Monferrato Doc Nebbiolo, che cresce dell’11% superando le 500mila bottiglie. Sul fronte delle Denominazioni più ampie, il Piemonte Doc, con un aumento del 3%, si avvicina a un milione di bottiglie in più rispetto all’anno precedente. In particolare, il Piemonte Doc Barbera mantiene una solida posizione con oltre 16 milioni di bottiglie (+0,4%), mentre il Piemonte Doc Barbera Passito segna un sorprendente +19,36%, superando 1,1 mln di bottiglie. Da segnalare anche il successo del doppio vitigno, vera innovazione del Disciplinare di produzione, il Piemonte Doc Barbera-Nebbiolo, che registra un +359% andando oltre le 500mila bottiglie. Sul fronte dei bianchi, il Piemonte Doc Chardonnay segna un record assoluto, con un aumento del 7,6% e oltre 2,1 mln di bottiglie prodotte, mentre il Ruchè di Castagnole Monferrato Docg si mantiene stabile sopra il milione di bottiglie (+1,6%), e il Terre Alfieri Docg, seppur ancora con numeri limitati, cresce dell’8%, “segnale promettente per il futuro”.


“Abbiamo lavorato per rendere la Barbera d’Asti e i vini del Monferrato sempre più accessibili e amati, puntando su qualità, autenticità e una comunicazione efficace” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Vitaliano Maccario,sottolineando che “nel 2025 continueremo su questa strada, con un’attenzione particolare agli eventi e alle collaborazioni che rendano la Barbera d’Asti un vino sempre più ‘pop’ e vicino ai consumatori di tutto il mondo. Stiamo lavorando di gran lena per la seconda edizione del ‘Barbera D’Asti Wine Festival’, che ha come obiettivo promuovere le Denominazioni del Monferrato nel proprio territorio e avvicinarla sempre di più non solo al consumatore ma dando rilievo ai nostri produttori che, ogni giorno, si impegnano per far conoscere questo vino e il Monferrato nel mondo”. Secondo l’ente consortile, questi risultati riflettono il successo delle iniziative portate avanti nel 2024 anche a livello internazionale, come il “Barbera d’Asti Fish Festival” a Oslo e il “Monferrato Identity” in Olanda e Belgio, “che hanno rafforzato la presenza dei vini del Consorzio sui mercati esteri, mentre il consolidamento della presenza negli Stati Uniti e in Canada ha dato ulteriore slancio alle esportazioni”.


Quest’anno il Consorzio promette anche “format innovativi quali eventi esperienziali in Italia e all’estero, campagne social, eventi sul territorio, workshop, per far avvicinare i giovani alla cultura vitivinicola del Monferrato con un approccio fresco e inclusivo, rendendo la Barbera d’Asti un simbolo contemporaneo di qualità, tradizione e divertimento”.

Vino, le bollicine dei Monti Lessini aprono “Amarone Opera Prima”

Vino, le bollicine dei Monti Lessini aprono “Amarone Opera Prima”Milano, 28 gen. (askanews) – Saranno le fresche e sapide bollicine prodotte sui Monti Lessini, rigorosamente Metodo Classico, ad aprire la cena di gala di “Amarone Opera Prima”, l’evento ideato dal Consorzio di Tutela del Valpolicella e dedicato a tutte le interpretazioni del celebre rosso veronese, in programma da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio al Palazzo della Gran Guardia a Verona.


Lo spumante che nasce dall’uva autoctona Durella sarà servito come aperitivo alla cena di rappresentanza, dove oltre ai produttori e alle istituzioni, sono attesi anche gli operatori e la stampa di settore italiana e straniera: più di un centinaio di giornalisti, oltre la metà dei quali provenienti dall’estero. Un connubio, quello tra l’Amarone e il Lessini Durello, che dura ormai da qualche anno e che si conferma un bell’esempio di collaborazione e di sinergia fra consorzi sul fronte della promozione e della valorizzazione territoriale. “Essere scelti per inaugurare questa prestigiosa rassegna rappresenta per noi quasi una tradizione alla quale siamo davvero affezionati” – ha dichiarato Diletta Tonello, presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello, rimarcando che “la potenza del grande rosso veronese fa da contraltare al vigore delle nostre bollicine Metodo Classico, nate da suolo vulcanico. È un gemellaggio potente – ha continuato – non solo sul piano enologico ma anche su quello delle relazioni tra i protagonisti del mondo del vino: la nostra presenza qui, consolidata di anno in anno, è una positiva dimostrazione dell’importanza del dialogo tra consorzi di tutela che si impegnano in maniera congiunta sul fronte della valorizzazione e della promozione delle eccellenze enologiche di Verona”.


La Denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta oggi circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al Consorzio sono 34 e ogni anno vengono prodotte circa 1 milione di bottiglie, di cui 750mila con metodo Charmat e 250mila con Metodo Classico.

Consorzio Vini Romagna debutta a Wine Paris con 12 aziende associate

Consorzio Vini Romagna debutta a Wine Paris con 12 aziende associateMilano, 28 gen. (askanews) – Il Consorzio Vini di Romagna farà il suo debutto a Wine Paris 2025 dal 10 al 12 febbraio assieme a dodici aziende associate. A comunicarlo è stato lo stesso ente consortile, che dal 1962 riunisce aziende, cooperative e imbottigliatori per tutelare le produzioni di vini a Dop e a Igp della Romagna, a partire dai più noti Romagna Albana Docg e Romagna Sangiovese Doc.


L’evento sarà anche l’occasione per presentare, presso lo stand F114 Hall 6, i due prestigiosi marchi collettivi consortili: “Rocche di Romagna” e “Novebolle”. Il marchio collettivo “Rocche di Romagna” nasce dall’esigenza di rendere riconoscibili e valorizzare le sedici sottozone che compongono la Denominazione Romagna Sangiovese. Attraverso il marchio, il consumatore viene accompagnato attraverso il territorio del Romagna Sangiovese alla scoperta delle diverse espressioni del vitigno, nei suoi diversi e affascinanti paesaggi, culture e siti d’interesse turistico. Presso lo stand del Consorzio si avrà l’opportunità di conoscere le sottozone attraverso la mappa del territorio e degustarle nel calice attraverso i vini dei produttori presenti. Ad affiancare “Rocche di Romagna”, saranno presenti anche alcune referenze del marchio “Novebolle”, che inviteranno a riscoprire l’arte della spumantizzazione romagnola custodita nel Romagna Doc Spumante, valorizzando un vitigno storico come il Trebbiano e promuovendo una versione innovativa del Sangiovese. Oggi il Consorzio conta otto cantine cooperative, 107 produttori vinificatori, cinque imbottigliatori e 5.200 aziende viticole iscritte agli albi delle vigne Doc e Docg. Di questi, le 12 cantine che porteranno a Wine Paris i loro migliori prodotti saranno Tre Monti, Amaracmand, Celli, Tenute Tozzi, La Sabbiona, San Patrignano, Fattoria Zerbina, Randi, La Cantina di Cesena, Fattoria Nicolucci, Maria Galassi e Trerè.

Vino, Meregalli: su alcol e guida basta inutili messaggi terroristici

Vino, Meregalli: su alcol e guida basta inutili messaggi terroristiciMilano, 28 gen. (askanews) – “La fine del 2024 ha visto un cattivo esempio di comunicazione sul nuovo Codice della strada: l’unico messaggio passato è stato il terrorismo su alcol e guida. Ribadisco anch’io che non sono cambiate le regole e gli step che indicano i limiti e che giustamente combattono chi si mette alla guida esagerando con l’alcol. Chiediamo a gran voce, invece di fare terrorismo inutile, di dare la possibilità a chi vuole uscire senza rischi di attivare Uber come nel resto dei Paesi civili, potenziare i taxi e garantire mezzi pubblici sicuri e decorosi così come in tanti Paesi europei a noi vicini. Questa sarebbe educazione a un consumo consapevole, senza rinunciare alla socialità, ai piaceri del buon vino e della buona cucina, oggi tra i pochi pilastri assieme al turismo”. Lo ha affermato Marcello Meregalli, amministratore delegato del Gruppo Meregalli, tra i principali player della distribuzione di vini e distillati nazionali e internazionali, che ha appena comunicato di aver chiuso il 2024 con il fatturato record di 100.476.000 di euro.


L’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza viene indicato dalla quasi totalità dei diversi attori del settore enogastronomico come elemento di forte preoccupazione per gli effetti sul mercato delle bevande alcoliche.

Vino, Gruppo Meregalli supera i 100 milioni: 2024 nuovo anno record

Vino, Gruppo Meregalli supera i 100 milioni: 2024 nuovo anno recordMilano, 28 gen. (askanews) – Continua il trend di crescita per Gruppo Meregalli che chiude il 2024 con un fatturato record che supera i 100 mln di euro (100.476.000). Il settore vino ha proseguito la sua crescita chiudendo l’anno con un incremento del 6%, mentre Meregalli Spirits ha registrato un -3%. Lo ha riferito lo stesso storico distributore di vini e distillati nazionali e internazionali con sede a Monza, sottolineando che per le consociate estere i dati sono positivi: Meregalli Suisse e Principato di Monaco aumentano i loro fatturati, mentre si registra una leggera diminuzione di fatturato per Meregalli France.


Evidenziando che “la politica di ‘premiumization’, ovvero la scelta di prodotti di qualità e prezzo superiore, rimane una strategia adottata per tutte le categorie distribuite”, l’azienda ha precisato che “i vini bianchi e rosé si sono confermati tra i più scelti nel mercato rispetto a quelli rossi: “per questi ultimi sono le Cantine e le Denominazioni con una storia prestigiosa alle spalle a mantenere alte le vendite”. Tra i bianchi nel 2024 sono state scelte soprattutto referenze importanti come quelle della Borgogna, Australia e Stati Uniti, mentre tra le Cantine italiane sono le etichette più sofisticate del Centro-Sud in cima alle classifiche”. “Particolare attenzione si è registrata per i nuovi inserimenti low alcol tra i 10 e i 12 gradi e la prima novità analcolica a catalogo: un vino zero alcol di Chateau Bonnet” ha messo in luce il distributore, rimarcando che nell’anno da poco concluso gli spumanti “hanno mantenuto un andamento stabile, con risultati rilevanti per l’Alta Langa e l’Oltrepò Pavese (inseriti a listino di recente) che, assieme allo Champagne, sono le categorie che sono cresciute più di tutte nel comparto vini: nel 2024 il settore bollicine si è confermata una tendenza in crescita con un incremento del 7,5%”. Interessante notare come per gli Champagne dei listini Meregalli, ci sia stato un incremento di fatturato +8,43% rispetto al 2023, in controtendenza con il mercato che ha registrato una flessione a due cifre.


“È stato un anno davvero importante per il comparto Champagne del Gruppo, con un risultato stabile per i ‘récoltant’ e un incremento per le Maison. Nel dettaglio Champagne Bollinger e Champagne Ayala hanno aumentato le vendite, incrementando il fatturato rispettivamente del 10% e 5,7%, annoverando in un anno non semplice nuovi clienti che hanno scelto questi iconici brand per le loro carte vino” ha commentato il Dg del Gruppo Meregalli, Corrado Mapelli, aggiungendo che “è per noi ulteriore motivo di orgoglio evidenziare che il nostro Paese nel 2024 è stato per Champagne Bollinger il secondo mercato nel mondo in termini di fatturato, sorpassando proprio la Francia e secondo solo all’Inghilterra, storicamente primo mercato per la Maison, e, onore al merito, l’Italia mantiene ancora il primato di primo mercato in assoluto per mix premium di quanto importato e distribuito da Gruppo Meregalli”. Per quanto riguarda le tendenze dei listini spirits, il distributore ha messo in luce che “il Gin è rimasto stabile in termini di vendite in un mercato ormai saturo, mentre i “brown spirits”, trend in crescita, hanno chiuso in positivo e sono una categoria dove c’è spazio per nuovi investimenti: il Rum cresce grazie anche agli ultimi inserimenti a catalogo e sono previste nuove acquisizioni per il 2025″. In positivo anche il comparto Whisky, “con un ottimo potenziale grazie alla proposta internazionale”, mentre le vendite di Cognac rimangono ferme: grazie però ai liquori a base Cognac si è movimentata la vendita di questo comparto”. “Il mondo Grappa, in sofferenza, ha mostrato dati positivi solo nella vendita di edizioni speciali” ha precisato il Gruppo, al contrario degli analcolici “che sono sempre più richiesti soprattutto per l’utilizzo nei cocktail low alcol”. Un’altro trend in crescita sono gli aperitivi premium, “in controtendenza con l’andamento del mercato grazie alle nuove referenze di fascia alta inserite a listino che hanno riscontrato successo”.


Se l’ecommerce di vini e spirits ha mantenuto “un andamento positivo tornando ai numeri pre-Covid sia in termini di bottiglie vendute che di fatturato”, anche il consumo fuori casa “ha mostrato una crescita nel 2024, rispetto alle vendite a corpo rimaste invariate ma sempre positive. Con il finire dell’anno e l’inizio del 2025 è però evidente una crescita delle vendite a corpo, quindi un incremento del consumo tra le mura domestiche, verosimilmente dovuto a controlli più rigidi sulle strade. Infatti a dare un’ulteriore battuta d’arresto al consumo di superalcolici in particolare nel fuoricasa – ha concluso l’azienda – sono state le novità del Codice della Strada (in realtà rimaste invariate in termini di tasso alcolemico) in vigore da metà dicembre”.

Vino, Doc delle Venezie: al via la promozione internazionale 2025

Vino, Doc delle Venezie: al via la promozione internazionale 2025Milano, 27 gen. (askanews) – Il Consorzio Doc Delle Venezie inaugura il calendario delle attività promozionali internazionali 2025 con Wine Paris-Vinexpo, la cui sesta edizione è in programma dal 10 al 12 febbraio nella capitale francese. Al Padiglione 6-stand B063, il Consorzio tornerà ad essere il punto di riferimento per conoscere da vicino il Pinot Grigio Doc Delle Venezie, con la possibilità di ricevere informazioni sulla Denominazione e sull’ubicazione delle imprese associate presenti in fiera, in numero sempre maggiore di anno in anno, che per la prima volta potranno sfruttare lo spazio espositivo consortile per organizzare incontri con clienti, partner o stampa.


Dopo Parigi, l’ente consortile proseguirà la sua promozione internazionale in Nord America, in collaborazione con IEEM, partner degli eventi “Simply Italian Great Wines”. Il 24 febbraio a Miami e il 26 febbraio a Dallas, il Consorzio porterà il Pinot Grigio Doc Delle Venezie al centro di masterclass dedicate a professionisti e appassionati del settore, consolidando la presenza sul mercato statunitense. A seguire, sarà la volta del Canada con un focus speciale sul “Vancouver International Wine Festival”, uno degli appuntamenti enologici più dinamici e attesi del Paese. Qui, il Consorzio ha programmato una serata dedicata al pubblico trade e alla stampa specializzata che si terrà il 25 febbraio al Taste of Legacy, mentre il giorno successivo avrà luogo un pranzo rivolto a buyer e professionisti del settore al Pan Pacific Hotel, seguito da un evento serale aperto ai consumatori presso il Vancouver Club. La promozione tornerà poi in Europa con la consueta partecipazione a ProWein (Padiglione 15-stand A64), dal 16 al 18 marzo a Dusseldorf, con la Germania che, con una quota di oltre il 10% dell’export totale, si riconferma terzo Paese di destinazione della denominazione di origine. Ad aprile il Consorzio chiuderà il quadrimestre con la partecipazione a Vinitaly (Padiglione 5-stand F2) che, per il secondo anno, vedranno il Pinot Grigio protagonista nel centro storico di Verona grazie all’”Enoteca del Pinot Grigio Doc Delle Venezie”, in piazza dei Signori in partnership con “Vinitaly and the City”.


“Il Consorzio prosegue con le operazioni di promozione e di comunicazione sia all’estero che in Italia: si tratta di un’attività strategica per consolidare i mercati maturi, sollecitare i mercati emergenti e valorizzare il nostro Pinot Grigio Doc Delle Venezie ed i propri territori di produzione” ha affermato il direttore del Consorzio, Stefano Sequino, aggiungendo che “anche per il 2025 il nostro calendario prevede degli appuntamenti in Italia, mercato da rafforzare nel quale trasferire ai consumatori, buyer, stampa e professionisti del settore, le potenzialità ed i valori del Pinot Grigio Doc Delle Venezie”.

Aspettando Ego Pizza Festival: la Puglia si trasforma nel Paradiso del Gusto

Aspettando Ego Pizza Festival: la Puglia si trasforma nel Paradiso del GustoRoma, 27 gen. (askanews) – È tempo di accendere i forni, per iniziare il viaggio che porterà al più grande Festival pugliese dedicato alla pizza. A fine marzo, infatti, Taranto sarà invasa dai profumi e dai sapori della pizza appena sfornata, ma soprattutto dai sorrisi di tutti coloro che l’assaggeranno. Per ingannare l’attesa, dal 28 gennaio prende il via “Aspettando Ego Pizza Festival”, il format che – settimana dopo settimana – racconterà il progetto culturale che coinvolge i più interessanti nomi della scena gastronomica pugliese intorno a un’idea di pizza che parli schiettamente di Puglia.


LE CENE A 4 MANI Sarà un vero e proprio viaggio gastronomico che celebra l’eccellenza dei pizzaioli pugliesi, protagonisti assoluti di una serie di esclusive “Cene a 4 mani”: ogni serata, infatti, vedrà un pizzaiolo resident ospitare nel proprio locale un collega di un altro territorio, per lavorare fianco a fianco e dare vita a un menù ricco di contaminazioni, creatività, tradizione e commistioni. “Sarà un mese e mezzo entusiasmante – raccontano gli organizzatori di Ego Pizza Festival – che ci porterà dritti verso la mèta ovvero la celebrazione gastronomica dell’Italia del gusto. Abbiamo coinvolto alcuni dei protagonisti pugliesi del mondo dei lievitati, che si confronteranno su materie prime e relative esperienze. L’idea di un percorso in cui i pizzaioli si misurano sui prodotti è alla base di una narrazione della Puglia gastronomica fondata su valori e qualità”.


Il menù delle cene a quattro mani prevede una entrée con il classico fritto napoletano, composto da una proposta di montanarina e una frittatina, seguita da una degustazione che include una margherita, una pizza bianca e i due “cavalli di battaglia”: una pizza ideata dallo chef resident e una proposta firmata dall’ospite. La partecipazione alle cena ha un costo di 30 euro a persona. IL CALENDARIO Appuntamento per la prima cena a Bari, martedì 28 gennaio quando, nella pizzeria Brasciò, il patron Saverio Loconte ospiterà Francesco Pellegrino; si prosegue il 30 gennaio a Cerignola, nella Pizzeria Levante di Savino Pedico, dove arriverà Giuseppe Riontino. Si scende verso Terlizzi il 3 febbraio, da Pizzeria Terramia, con l’incontro tra Aniello Ascione e Orazio Chiapparino; il giorno successivo, si arriva in provincia di Mottola, da pizzeria OK, dove Pietro d’Onghia lavorerà fianco a fianco con Rosa Casulli.


Sarà Gallipoli, l’11 febbraio, a ospitare l’incontro tra Michel Greco – di Lievita72 – e il collega Aniello Ascione. E ancora, il 12 febbraio a Bari, da pizzeria Giotto, Marco Bovio aprirà le porte a Giuseppe Lacarbonara. Il 18 febbraio, da Cice Pizzeria Contemporanea a Cassano, Raffaello Cice ospiterà Francesco Pellegrino. Il 19 febbraio, Loop Pizza Croccante a Lecce, di Martin Mirchev e Andrea Godi, sarà anche la casa di Michele Lococciolo, che a sua volta, il 25 febbraio a Monopoli, aprirà le porte della sua Pizzeria Il Tronco a Cristiano Taurisano. Si risale lungo l’asse della Puglia fino a Margherita di Savoia, dove il 26 febbraio, da Pizzeria Canneto Beach 2, Giuseppe Riontino ospiterà Francesco Marangi. Ancora, il 3 marzo, da Pizzeria Noel a San Donato di Lecce, sarà la volta dell’incontro tra Mirko Maglio e il tarantino Ciro Miccoli. Ultimo appuntamento il 6 marzo, da Alterego Pizza Boutique ad Andria, dove Davide Di Chio darà il benvenuto a Mirko Maglio. Un programma ricco di appuntamenti e sperimentazioni, dove i protagonisti non saranno solo i grandi pizzaioli, ma anche i prodotti d’eccellenza del nostro rinomato Made in Italy, selezionati in un paniere di qualità che prevede l’uso esclusivo delle Farine Petra, della pasta del Consorzio di Gragnano, che sarà protagonista dell’antipasto e che racchiuderà nella classica frittatina, un tesoro del gusto: la treccia dop di Gioiella. E ancora l’acqua Ferrarelle, i vini no alcol di Varvaglione1921 così come una ricca selezione di vini autoctoni tradizionali, i prodotti di So Food, messi a disposizione da olio EVO Guglielmi, olio Zucchi, il pregiato pomodoro Gran Gusto e le verdure dell’azienda agricola Itria.


“Come azienda abbiamo lanciato nel 2007 un importante progetto di crescita tecnica e culturale dei pizzaioli italiani – spiega Piero Gabrieli, direttore marketing Petra Molino Quaglia – che ha fatto nascere, nel tempo, Università della Pizza e il Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea. L’iniziativa di Ego Festival, per dare luce alla pizzeria pugliese contemporanea, ci vede entusiasti collaboratori per la nascita di una nuova generazione di pizzaioli e la diffusione della coltivazione di grani autoctoni”. Non resta che segnare sul calendario le date e tuffarsi in questa esperienza sensoriale immersiva, in attesa dell’evento gastronomico dell’anno: Ego Pizza Festival.