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Vino, Franciacorta: il 2024 si chiude con volumi e valori stabili

Vino, Franciacorta: il 2024 si chiude con volumi e valori stabiliMilano, 24 gen. (askanews) – Nonostante il contesto globale complesso, il 2024 del Franciacorta si chiude con volumi e il valore sostanziamente stabili che “confermano la solidità del brand”. L’anno si è chiuso con un venduto (in volumi stimati sull’84% delle aziende del territorio) di poco oltre i 19,1 mln di bottiglie (contro i circa 19,5 del 2023), con il prezzo medio allo scaffale (Iva inclusa) che a fine dicembre scorso si è attestato a 24,5 euro, una leggera crescita (era 24,4 nel 2023) “segno di un apprezzamento costante della qualità e dell’identità del prodotto”.


Sempre secondo quanto riferito dal Consorzio, “i dati evidenziano una tenuta significativa sul mercato interno, con l’export che continua a crescere in valore e nei prezzi medi, con gli Stati Uniti che si confermano un mercato di riferimento strategico, con un incremento costante delle vendite sia in termini di valore che di volumi”. A livello di singoli Paesi, la Svizzera conferma il proprio primato rappresentando il 22,1% dell’export totale, seguita dagli Stati Uniti (12,6%), dal Giappone, dalla Germania e dal Belgio. “Il 2024 si chiude con risultati stabili e incoraggianti: come piccola realtà, stiamo crescendo in maniera costante, concentrandoci sui luoghi e sulle opportunità giuste, continuando a puntare sulla qualità e sull’autenticità che ci contraddistinguono” ha commentato il presidente Silvano Brescianini che a maggio, passati i due mandati, lascerà la guida dell’ente consortile bresciano.


Il 2025 si apre con il ritiro del prestigioso premio come International (Non-U.S.) “Wine Region of the Year 2024” ai Wine Star Awards di Wine Enthusiast che saranno celebrati il 27 gennaio al Westin St. Francis di San Francisco durante il “Black Tie Gala”. A marzo, il Consorzio celebrerà invece il suo 35esimo anniversario con una due giorni di incontri per raccontare come la Franciacorta si è evoluta in questi ultimi anni con la partecipazione di produttori, esperti e operatori del settore da tutto il mondo. Oltre al “Festival di Primavera (8-9 marzo), e il tradizionale appuntamento con Vinitaly (dal 6 al 9 aprile), il 2025 sarà animato anche dai “Festival Itineranti” che faranno tappa a Ravenna il 9 giugno e Bari il 20 ottobre, e il “Festival in Cantina” dal 19 al 21 settembre. Eventi a cui si sommano le tappe estere: il 7 a Chicago e il 19 a Lugano, il 16 giugno Amburgo e a Tokyo la prima settimana di novembre. Il 2025 segna anche il consolidamento delle partnership, con Camera Nazionale della Moda Italiana, con la Guida Michelin Italia e Usa, gli Emmy Awards, 1000 Miglia e Porsche.

Consorzio Vini Maremma Toscana chiude 2024 con 7,5 mln bottiglie: +8,1%

Consorzio Vini Maremma Toscana chiude 2024 con 7,5 mln bottiglie: +8,1%Milano, 24 gen. (askanews) – I vini della Doc Maremma Toscana si preparano al loro debutto alla sesta edizione del “Wine Paris & Vinexpo Paris” in programma dal 10 al 12 febbraio al Paris Expo Porte de Versailles. Nella capitale francese la Denominazione si presenta dopo un 2024, anno in cui ha festeggiato i suoi primi dieci anni, che l’ha vista crescere a dispetto dei trend del resto della Toscana, con l’imbottigliato che ha registrato un incremento dell’8,15% rispetto all’anno precedente con poco meno di 7,5 mln di bottiglie. Come previsto, il Vermentino si è confermato il vino più rappresentativo, con oltre 2,3 milioni bottiglie, che corrispondono a quasi il 32% del totale Doc.


Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana guidato da Francesco Mazzei, ricorda che in generale i vini bianchi continuano a guadagnare terreno, rappresentando ora oltre il 42% del totale imbottigliato, in crescita rispetto al 2023. I vini rossi al 53%, registrano una leggera flessione rispetto al 55% dello scorso anno, mentre i rosati crescono e raggiungono il 5% dell’imbottigliato. Anche il numero dei soci del Consorzio è ulteriormente aumentato arrivando a 473, a testimonianza della dinamicità di questa Denominazione in cui i produttori credono sempre più. La Doc Maremma Toscana rappresenta infatti il 33% del totale di produzione rivendicata nella provincia di Grosseto, confermandosi come un terzo dell’intera produzione vinicola provinciale. Al “Wine Paris & Vinexpo Paris” saranno una trentina le Cantine con oltre 50 etichette che si presenteranno al bancone consortile agli operatori e alla stampa internazionali. Tra le tipologie in degustazione, gli addetti ai lavori potranno trovare in particolare Vermentino e Ciliegiolo, a fianco dei rosati, dei rossi internazionali e dei blend in stile “supertuscan”.


“Siamo riusciti a chiudere l’anno superando i 7 milioni di bottiglie che era il nostro obiettivo, e, inoltre, abbiamo visto crescere l’interesse da parte del settore nei confronti della nostra Doc” ha dichiarato Mazzei, rimarcando che “i progetti e le sfide sono molteplici ma cerchiamo di farci trovare pronti e di creare, con le forze che abbiamo a disposizione, occasioni di visibilità e di business: portiamo quindi per la prima volta le nostre Aziende a Parigi su un palcoscenico importante, pochi giorni prima dell’inizio delle ‘Anteprime Toscane’, dove saremo di nuovo protagonisti”. Foto di Marco Marroni

Vino, Consorzio Valpolicella: al Vep 2025 21 candidati da 11 Paesi

Vino, Consorzio Valpolicella: al Vep 2025 21 candidati da 11 PaesiMilano, 24 gen. (askanews) – Arrivano da 11 Paesi per una tre giorni di corsi intensivi alla “scuola di Valpolicella”: sono i 21 aspiranti “wine specialist” iscritti al “Valpolicella education program 2025” (Vep), in calendario dal 28 al 30 gennaio nel territorio della Dop veronese. Ideato dal Consorzio, il Vep prevede un percorso di formazione tra lezioni frontali, studio, visite in cantina e masterclass guidate, che si conclude con una verifica scritta e una prova pratica in modalità “blind tasting”, entrambe da superare positivamente. Ad oggi nel mondo, sono 61 i “Valpolicella wine specialist” certificati dal Consorzio che, dal 2018, seleziona le candidature internazionali di sommelier, giornalisti, influencer e operatori professionali di alto profilo.


“La scelta del Consorzio di dotarsi di un programma di educazione e formazione specializzata si è rivelata lungimirante e oggi ci consente di avere una community di esperti della Denominazione sulle principali piazze che sono il nostro obiettivo” commenta Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella, ricordando che “negli ultimi tre anni abbiamo ulteriormente potenziato il Vep con una nuova offerta formativa, articolata su due livelli: base per i consumatori e avanzato per i professionisti locali. Questi percorsi – conclude – possono essere seguiti nei Paesi di origine o da remoto e ne è scaturita una risposta sorprendente: dal 2021, infatti, abbiamo formato e certificato oltre 700 Valpolicella lovers”. Iniziativa prologo di “Amarone Opera Prima” (31 gennaio, 1 e 2 febbraio), il Vep 2025 si svolge in modalità itinerante nelle aziende Zymè, Pasqua Vini e Villa Canestrari per la parte formativa, Tamasotti, Talestri e Palazzo della Torre di Marilisa Allegrini per le visite. Il pacchetto formativo per 21 aspiranti (provenienti da Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Lettonia, Malaysia e Paesi Bassi) include 5 lezioni frontali tenute da Maurizio Ugliano, professore di Enologia all’università di Verona, Alberto Brunelli, enologo del Consorzio, Paolo Veronesi, avvocato designato dal Consorzio per la tutela della Denominazione nel mondo, Giambattista Tornielli e Marianna Fasoli, entrambi professori di Viticoltura rispettivamente all’università di Padova e all’università di Verona. Mentre a guidare i tasting sarà Filippo Bartolotta, sommelier e wine educator.

Vino, il 19 febbraio torna “Anteprima Chianti Lovers e Rosso Morellino”

Vino, il 19 febbraio torna “Anteprima Chianti Lovers e Rosso Morellino”Milano, 21 gen. (askanews) – Il 19 febbraio, dalle 9 alle 18, al Padiglione Arsenale della Fortezza da Basso di Firenze, torna “Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino”, evento organizzato dal Consorzio Vino Chianti e dal Consorzio Morellino di Scansano. Le degustazioni saranno dedicate esclusivamente ai giornalisti con un’area unica con servizio sommelier alla carta per le nuove annate Chianti Docg Annata 2024, Superiore 2023 e Riserva 2022, e Morellino di Scansano Docg Annata 2024 e Riserva 2022, tutti in uscita quest’anno.


“Il Chianti continua a crescere nel bicchiere e questo è il dato più importante dopo anni di sacrifici da parte delle imprese nella ristrutturazione dei propri vigneti” ha affermato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, rimarcando che “arriviamo con prodotti di alto livello e questo ci dà la possibilità di poter affrontare i mercati mondiali con molta serenità: i nostri biglietti da visita sono storia e qualità”. “Quest’anno ci presentiamo alle Anteprime con un nuovo format che dedica piena attenzione alle degustazioni dei professionisti e diventa così un momento ancora più importante di condivisione di confronto con la stampa” ha aggiunto Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano, sottolineando che “la decisione è conseguente alle scelte strategiche fatte negli ultimi anni che hanno portato ad un’ulteriore valorizzazione della denominazione del Morellino, che oggi si conferma una delle realtà più importanti sul mercato interno e in crescita sui mercati esteri”.

Proposta Vini chiude 2024 con +3% fatturato e con 55 nuove aziende

Proposta Vini chiude 2024 con +3% fatturato e con 55 nuove aziendeMilano, 21 gen. (askanews) – Si apre in positivo il 2025 di Proposta Vini, importante azienda di distribuzione del nostro Paese, che ha chiuso il 2024 con una crescita di fatturato di oltre il 3% sul 2023, pari a più di 28 milioni di euro per un totale di oltre 2,8 milioni di bottiglie vendute.


“I numeri mostrano come il mondo Horeca a cui ci rivolgiamo abbia una sempre maggiore sensibilità per storie vere e autentiche di viticoltura artigiana: la crescita del fatturato, trainato soprattutto da vini fermi e spirits, rappresentano una conferma dell’importanza del nostro impegno a selezionare e distribuire Cantine e distillerie i cui progetti, andando ben oltre i meri aspetti commerciali, tocchino l’anima nei nostri amati clienti ristoratori, enotecari (tradizionali e online) e albergatori e quella dei loro (nostri) clienti finali” ha commentato Andrea Girardi, alla guida, assieme al padre Gianpaolo, dell’azienda di Pergine Valsugana (Trento) che dal 18 al 20 gennaio ha presentato in anteprima il proprio catalogo Stazione Leopolda di Firenze. Con 3.000 referenze wine selezionate da 417 cantine (258 italiane e 159 straniere), a cui si affiancano 600 referenze spirits di 100 realtà italiane e straniere, il catalogo di Proposta Vini “è un mosaico viticolo e paesaggistico, che punta da quarant’anni a questa parte a valorizzare produzioni autentiche e territoriali, artigianali e di qualità”. Cinquantacinque le nuove aziende (40 Cantine e 15 produttori di distillati) in distribuzione dal 2025: per quanto riguarda il vino sono 12 i produttori che esprimono la specificità e l’unicità della viticoltura delle diverse regioni del nostro Paese, a partire da Roberto Crosio e Poderi Colla, entrambe dal Piemonte, Cascina Nirasca e Taoma dalla Liguria e Alberto Fiori dalla Lombardia. Claudio Augusta e Mario Sandri rappresentano invece il Trentino, mentre spostandoci in Veneto troviamo Carezzabella. In Emilia-Romagna ecco Ventiventi e nelle Marche Quntì; scendendo a Sud in Campania troviamo Tenuta Cobellis e in Calabria Santa Venere.


Spostandoci in Europa sono 28 le Cantine che debuttano nel catalogo 2025: dalla Svezia ecco Langmyre Vineri, mentre dalla Francia troviamo Champagne Mallol, Chapelle d’Aliénor by La Gaffeliere, Chateau Canon Chaigneau, Chateau Canon Lalan de Pomerol, Chateau Grand Jean, Chateau Pellot Plaisance, Chateau Rollin, Chateau St. Julian, Clos Fornelli, Domaine de Nugues, Domaine de Massiac, Domaine Philippe Girard, La Voute du Verdus, Les Vignerons de Buzet, Ormarine, Symphonie de Clos Haut Peyraguey. La Spagna è invece rappresentata da Bodegas Senorio de Librares e Santa Catarina, mentre Lyrarakis, Oenops Wines e Orealios provengono dall Grecia e Monastero di Dariali, Nagdi Marani, Ninos Marani e Raberi Marani dalla Georgia. Sul fronte spirits sono invece 15 le nuove aziende inserite nel catalogo Proposta Spirits in cui l’Italia è rappresentata dalle piemontesi DoraGrossa Liquorificio e Karminia, dalla parmense Cuspid Selections e dalla sicula Nepeta. Dalla Svezia ecco Norrbottens Distillery, dall’Irlanda Finvara Irish Whiskey, dalla Scozia Ballindalloch Distillery, Ian MacLeod Six Isles e Murray MacDavid. Provengono invece dalla Francia Fontagard Distillery e dalla Germania Gemellii. Spostandoci oltreoceano, ecco dal Messico Buen Vato, Enemigo e Marca Negra.


“L’ingresso di queste nuove realtà nel nostro portfolio – ha tenuto a precisare Antonio Beneforti, selezionatore di Proposta Spirits – va nella direzione di un completamento della nostra offerta, in linea con i trend che si stanno affermando nella mixology e non solo, rendendoci ancora più competitivi grazie a prodotti eccellenti che spaziano dalla tradizione liquoristica italiana ai whsiky fino agli agave spirits”.

Vino, “InnoNDA”: strategie per produzione sostenibile del Nero d’Avola

Vino, “InnoNDA”: strategie per produzione sostenibile del Nero d’AvolaMilano, 21 gen. (askanews) -L’associazione viticoltori Assovini Sicilia e l’Università degli Studi di Milano hanno annunciato l’avvio di una “ricerca pionieristica” nella produzione del vino, con gli obiettivi di diversificare la produzione enologica, valutare la diversità del vitigno Nero d’Avola e ridurre il contenuto di alcol mantenendo la qualità sensoriale dei prodotti. Il progetto “InnoNDA”, di cui è capofila l’associzione, è stato presentato il 21 gennaio nella sede di Assovini Sicilia a Palermo.


Il progetto, a cui partecipano anche i laboratori Isvea e le aziende vitivinicole Dimore di Giurfo (Catania), Feudi del Pisciotto (Caltanissetta), Tenute Lombardo (Caltanissetta), Tenuta Rapitalà (Palermo), tecnici e professionisti di settore, tra cui Leonardo La Corte, “segna un importante passo avanti nello studio delle caratteristiche dei vini”. “InnoNDA” è finalizzato all’indagine delle tecniche agronomiche ed enologiche che permettono di ottenere vini con una gradazione alcolica più bassa, mantenendo al contempo l’intensità aromatica e il gusto distintivo che caratterizza la varietà Nero d’Avola, il più celebre tra i vitigni autoctoni siciliani a bacca rossa. Non solo, il progetto include attività volte alla diversificazione della produzione mediante l’impiego di anfore di terracotta e alla valutazione delle diversità del vitigno Nero d’Avola nel territorio siciliano. La ricerca, avviata nell’aprile 2024, è basata su un approccio scientifico che prevede l’utilizzo di tecnologie e strategie fermentative non applicate in precedenza per la vinificazione dell’uva Nero d’Avola.


“I cambiamenti climatici e le legittime attese dei consumatori e delle autorità, stimolano le aziende di Assovini Sicilia ad approfondire le tecniche agronomiche e di produzione vinicola in particolare del Nero d’Avola, il vitigno a bacca rossa più diffuso dell’isola – ha spiegato la vicepresidente Lilly Fazio, sottolineando che “questo studio innovativo compiuto in partnership con l’Università di Milano, e sostenuto grazie all’indispensabile aiuto dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, permette di comprendere il mondo, migliorare la qualità della vita, la sostenibilità produttiva e affrontare le sfide globali. Investire nella scienza – ha concluso Fazio – significa credere nelle soluzioni che ancora non conosciamo, promuovendo una società più preparata per le generazioni a venire”. “‘InnoNDA’ intende apportare innovazione mediante approcci e strategie di vinificazione non applicate in precedenza per il Nero d’Avola – ha affermato Daniela Fracassetti dell’Università di Milano e responsabile scientifico del progetto – fornendo evidenze scientifiche atte a supportare i produttori per la crescita più consapevole del settore vitivinicolo”.

Consorzio Montefalco: il 2024 anno straordinario per i nostri vini

Consorzio Montefalco: il 2024 anno straordinario per i nostri viniMilano, 21 gen. (askanews) – “Il 2024 è stato un anno straordinario per i nostri vini e il nostro territorio. Guardiamo al 2025 con l’ambizione di consolidare questi successi, ampliando il dialogo con i mercati e continuando a promuovere Montefalco e Spoleto come luoghi di eccellenza”. Lo ha affermato il presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Paolo Bartoloni.


L’anno che si è da poco concluso è stato un anno importante per i produttori associati all’ente consortile, che hanno saputo conquistare i riflettori delle principali testate di settore, tra cui Wine Spectator, Wine Enthusiast, Wine Advocate, James Suckling, Vinous, Decanter, Jancis Robinson, Falstaff, Vinum, Ian D’Agata Wine Review, Gilbert&Gaillard, Vert de Vin e raccogliendo consensi anche sulle principali guide enologiche italiane come Bibenda, Guida ai Vini Essenziali di Doctor Wine, Vini d’Italia di Gambero Rosso, Slow Wine, Winemag, Guida Oro di Veronelli, Vinoway, Vinibuoni d’Italia, Vitae e Winescritic. Per il 2025 il Consorzio è pronto “a rafforzare ulteriormente il posizionamento delle Denominazioni attraverso un programma di iniziative che porteranno il territorio di Montefalco a dialogare con il panorama enologico nazionale e internazionale. Montefalco sarà protagonista di appuntamenti di primo piano, come in occasione di Vinitaly, occasioni strategiche per consolidare la presenza sui mercati esteri e promuovere le sue eccellenze”. Non mancheranno, inoltre, iniziative di incoming dedicate a operatori, ristoratori e importatori, “pensate per accogliere esperti e professionisti direttamente sul territorio, permettendo loro di scoprire i vini e la straordinaria cultura che essi raccontano”. Tra gli appuntamenti chiave, l’evento che si terrà a Montefalco il 17 e 18 giugno con “A Montefalco”, un’occasione esclusiva per approfondire la conoscenza delle Denominazioni riservata alla stampa nazionale e internazionale di settore e agli operatori del settore delle nuove annate dei vini prodotti nei territori delle Denominazioni di Montefalco e Spoleto, ed “Enologica – Abbinamenti” dal 19 al 21 settembre che, con degustazioni, laboratori e momenti di incontro. offrirà “un’esperienza immersiva” tra vino e territorio.


Il nuovo anno “segnerà anche un ulteriore impegno verso sostenibilità, innovazione e ricerca, con progetti che uniscono tradizione e futuro, per continuare a far crescere la reputazione di Montefalco come uno dei luoghi simbolo dell’enologia italiana”.

Al via il secondo premio “Medaglia dell’architettura del vino”

Al via il secondo premio “Medaglia dell’architettura del vino”Milano, 20 gen. (askanews) – L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Treviso, in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene, annuncia la seconda edizione del premio “Mav – Medaglia dell’Architettura del Vino”, un’iniziativa che intende promuovere e valorizzare interventi architettonici di eccellenza nei territori italiani legati alla produzione del vino.


Il riconoscimento ha l’obiettivo “di alimentare una riflessione profonda sul rapporto tra architettura e paesaggio vinicolo, premiando i progetti capaci di creare una sintonia tra l’estetica, la funzionalità e il rispetto per l’ambiente. Protagonisti sono i territori certificati Docg, Doc e Igt, culle della cultura vinicola italiana, per i quali il premio rappresenta un’opportunità di mettere in luce le opere di progettazione più innovative e significative”. “La Medaglia dell’Architettura del Vino non è solo un premio ma un laboratorio di idee che promuove il dialogo transdisciplinare tra progettisti, paesaggisti, antropologi e committenti, ponendo al centro del dibattito il ruolo cruciale dell’architettura nel miglioramento dei luoghi di produzione e fruizione del vino” hanno spiegato in una nota i promotori del riconoscimento, spiegando che tra i criteri valutativi principali vi sono la valorizzazione del territorio, l’interazione tra elementi naturali, antropizzati e turistici, e il contributo positivo alla qualità di vita delle comunità locali.


La partecipazione è aperta a progettisti, imprese e titolari di cantine che abbiano realizzato progetti completati tra il 1 gennaio 2017 e oggi. Le candidature possono essere presentate compilando il modulo disponibile sul sito ufficiale del premio. La giuria interdisciplinare, composta da esperti in architettura, paesaggio, antropologia e partecipazione civica, assegnerà il premio principale, una medaglia e un contributo di 3.000 euro, al progetto “che più saprà coniugare innovazione, estetica e valorizzazione del paesaggio vinicolo”. Sono previste inoltre menzioni d’onore per progetti particolarmente meritevoli. “Il successo della prima edizione del premio ‘Mav – Medaglia dell’Architettura del Vino’ ci ha confermato quanto il legame tra architettura e paesaggio vinicolo rappresenti un tema di interesse e di rilevanza non solo per i professionisti, ma anche per le comunità che vivono e lavorano in questi territori” ha dichiarato il presidente dell’Ordine, Marco Pagani, aggiungendo che “questa seconda edizione punta a consolidare ulteriormente il valore del premio, dando spazio a un dialogo ancora più profondo e interdisciplinare. È fondamentale continuare a promuovere progetti che non siano solo opere di valore estetico – ha concluso Pagani – ma che riescano a integrare al meglio la dimensione sociale, ambientale e culturale dei luoghi del vino, rafforzandone l’identità e il futuro”.

Vino, Federdoc: accordo Ue-Mercosur importante per settore di qualità

Vino, Federdoc: accordo Ue-Mercosur importante per settore di qualitàMilano, 20 gen. (askanews) – “A conclusione di un lungo percorso, si è finalmente giunti alla firma dell’accordo tra Ue e Mercosur che tocca moltissimi settori tra i quali ovviamente anche il comparto agroalimentare. Un passaggio importante che sancisce rapporti privilegiati con un partner strategico sullo scacchiere mondiale che annovera alcuni dei principali Paesi dell’area latino-americana: con Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela e Bolivia come membri a pieno titolo e Cile, Perù, Colombia, Ecuador, Guyana e Suriname in qualità di Paesi associati. Si tratta con tutta evidenza di una delle aree economiche più importanti al mondo, player di primo piano nell’ambito degli scambi commerciali internazionali”. Lo rifersice in una nota Federdoc che sottolinea l’apprezzamento per l’intesa raggiunta.


“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto per il settore vitivinicolo europeo di qualità” ha commentato il presidente Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, spiegando che “la protezione di ben 349 Indicazioni geografiche europee consentirà alle nostre aziende di crescere ancora nei Paesi sudamericani, promuovendo il valore aggiunto e l’unicità di cui sono espressione quali eccellenze di origine. L’eliminazione o la riduzione dei dazi, che rende questo accordo completo, permetterà di aumentare la competitività delle nostre aziende nei mercati del Mercosur” ha proseguito il presidente, aggiungendo che “l’accordo contiene anche risultati in linea con la politica di sostenibilità portata avanti dalla Commissione europea, grazie all’inserimento del rispetto dell’accordo di Parigi sul clima e da forti impegni sulla deforestazione”.

Vino, in Usa a novembre balzo degli spumanti: +41%, per i fermi +17%

Vino, in Usa a novembre balzo degli spumanti: +41%, per i fermi +17%Milano, 20 gen. (askanews) – L’export di spumanti verso gli Usa nel mese di novembre è cresciuto in volume del 41%, quello dei vini fermi imbottigliati del 17%. Si tratta, secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) il primo dato post-elezioni che riflette, in particolare di sparkling tricolori, la subitanea corsa alle scorte in previsione dei dazi sulle merci importate ipotizzati dal neo presidente, Donald Trump. Lo riferisce Unione italiana vini (Uiv), spiegando che il rally di novembre, accompagnato anche dal dollaro forte, porta a +7% i volumi spediti dal Belpaese verso gli Stati Uniti nei primi 11 mesi del 2024, con un’impennata degli spumanti (3 bottiglie su 4 di Prosecco) del 19,5%.


“La buona notizia è che i numeri ci confermano che gli americani non sono disposti a rinunciare ai nostri vini, in particolare gli spumanti, la cattiva è quella del fattore dazi, sempre più imminente” ha dichiarato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, ricordando che “con un valore all’export che nel 2024 supererà 1,9 miliardi di euro, gli Stati Uniti valgono il 24% dell’export italiano di vino. Uno share rilevante, più che doppio rispetto all’incidenza americana sul totale delle esportazioni Made in Italy, che espone particolarmente il comparto in una fase già difficile. Per questo – ha concluso Frescobaldi – chiediamo al governo italiano la massima attenzione nella gestione di un dossier che potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro commerciale del vino”. Secondo l’Osservatorio Uiv, il picco di ordini registrato non trova precedenti nella storia delle esportazioni di spumanti nel mese di novembre con un valore di circa 54 milioni di euro (+29%). “Inevitabilmente – ha aggiunto il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti – gli Usa saranno quest’anno ancora più sotto la lente, non solo per i paventati dazi ma anche per le nuove linee guida sui consumi alimentari. Per questo – ha chiosato – nei prossimi mesi saremo a New York alle Nazioni Unite per portare un messaggio di consumo consapevole e moderato che identifica la stragrande maggioranza dei consumatori di vino”.