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Cena delle stelle: Eataly Milano Smeraldo al fianco di Fondazione Veronesi

Cena delle stelle: Eataly Milano Smeraldo al fianco di Fondazione VeronesiMilano, 22 set. (askanews) – Giovedì 10 ottobre Eataly Milano Smeraldo ospiterà una cena stellata di beneficenza: l’appuntamento con la Cena delle stelle è negli spazi del nuovo ristorante Eataly Food&Pizza Theatre, situato al secondo piano.


In questa serata, alcuni dei più rinomati chef della scena enogastronomica italiana e internazionale si riuniranno per sostenere la ricerca scientifica. Ottobre è infatti il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno ed Eataly desidera offrire un contributo concreto. La cifra raccolta verrà interamente devoluta a Fondazione Umberto Veronesi Ets, a sostegno di un progetto di ricerca scientifica sulla medicina personalizzata per la cura del tumore al seno. L’obiettivo è quello di valutare in che modo il test genomico HER2DX possa aiutare i medici sul processo decisionale riguardo alle terapie per tumori al seno HER2+ in stadio iniziale. A favore di questa nobile causa saranno presenti in cucina i fratelli Cerea del ristorante Da Vittorio, 3 stelle Michelin a Brusaporto (BG), Carlo Cracco, patron di Cracco, 1 stella Michelin a Milano, gli chef di Il luogo di Aimo e Nadia, 1 stella Michelin a Milano, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, il Maestro Pasticciere Marco Pedron di Felice e Viviana Varese di Villa Passalacqua a Moltrasio (CO).


La serata, organizzata in collaborazione con La Cucina Italiana, sarà introdotta da Maddalena Fossati Dondero, direttrice della storica, e impreziosita dalle note del Quartetto Effe, che offrirà un accompagnamento musicale. La Cena delle stelle è proposta al pubblico al prezzo di 180 euro. Sarà anche possibile effettuare ulteriori donazioni la sera stessa. La Cena delle stelle si inserisce nel palinsesto dei dieci giorni di festa che da giovedì 3 ottobre celebrano il nuovo Eataly Smeraldo. Il flagship milanese festeggia dieci anni dalla sua apertura presentandosi con una veste completamente rinnovata e contemporanea e una ricca programmazioni di eventi culturali.

A Grottaferrata il primo “Bio Tour” per raccontare l’agricoltura bio

A Grottaferrata il primo “Bio Tour” per raccontare l’agricoltura bioMilano, 22 set. (askanews) – Far conoscere il metodo biologico in agricoltura, rispettoso della terra e degli esseri viventi: è con questo obiettivo che a Grottaferrata, in provincia di Roma, si è svolto il primo “Bio Tour”, realizzato grazie al progetto “Being organic in Eu”, la campagna di promozione proposta da FederBio in collaborazione con Naturland, associazione tedesca di agricoltori bio, e cofinanziata dall’Unione europea. Tema dell’evento, il vino biologico prodotto nell’azienda agricola di Capodarco, prima delle tre tappe di un percorso che attraverserà l’Italia per raccontare il valore aggiunto delle filiere biologiche e che avrà come testimonial il conduttore e autore tv Massimiliano Ossini.


Capodarco è un’azienda biologica che pratica agricoltura sociale dal 1978, con l’obiettivo di coniugare inclusione sociale, modelli di sviluppo locale sostenibile e rispetto per l’ambiente. Nata dalla Comunità di Capodarco della Capitale a opera di Don Franco Monterubbianesi, l’azienda coinvolge nel lavoro agricolo immigrati e persone con disabilità fisiche, mentali e a rischio di esclusione sociale. Nei 12 ettari di vigneti dell’azienda impiantati cinquanta anni fa, si producono Malvasia del Lazio, Trebbiano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. “Il vino è stato scelto come prodotto identificativo della comunità, sia per la compatibilità nella zona geografica dei Castelli Romani, sia perché la bottiglia è un ottimo mezzo per raccontare la storia della comunità e far viaggiare il loro messaggio” spiegano gli animatori del progetto, sottolineando che il “Bio Tour” è “un’esperienza sul campo per ripercorrere tutta la filiera, in linea con la strategia europea ‘Farm to Fork’ che, nell’ambito dell’European Green Deal, mira a raggiungere il 25% di campi bio entro il 2030. Un viaggio inedito – concludono – per diffondere la conoscenza e rafforzare la fiducia verso un settore che può fare bene al presente e al futuro e per promuovere il consumo e la competitività di prodotti biologici italiani”.

Canevel lancia il “sur lie” San Biagio Brut Nature Valdobbiadene Docg

Canevel lancia il “sur lie” San Biagio Brut Nature Valdobbiadene DocgMilano, 22 set. (askanews) – Canevel Spumanti, Cantina di Valdobbiadene parte del Gruppo Masi, lancia sul mercato il San Biagio Brut Nature Valdobbiadene Docg, un Prosecco in edizione limitata, 100% Glera, realizzato con il metodo “sur lie” “che esprime l’essenza del patrimonio enologico e della tradizione vinicola del territorio: il Prosecco “col fondo” è infatti il più antico vino frizzante prodotto a Valdobbiadene. Il legame con le radici di questo vino è sottolineato anche nel nome che richiama l’omonima collinetta di Valdobbiadene dove la Cantina ha la sua sede.


“San Biagio, con il suo metodo di produzione antico e attuale al tempo stesso, riafferma l’ancoraggio di Canevel al territorio di Valdobbiadene” ha dichiarato il presidente e Ad di Canevel Spumanti, Federico Girotto, spiegando che “negli ultimi anni, oltre ad avere codificato e valorizzato il nostro protocollo di spumantizzazione aziendale ‘Setage’, abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo distributivo in Italia e nei mercati internazionali, consolidando il posizionamento premium del nostro marchio e arrivando ad avere una presenza in 40 Paesi, con una gamma di spumanti estremamente versatile”.

Vino, aperte le candidature per il XIII Premio Nazionale Gambelli

Vino, aperte le candidature per il XIII Premio Nazionale GambelliMilano, 21 set. (askanews) – Giunge alla XIII edizione il riconoscimento promosso dall’Associazione Stampa EnoGastroAgroAlimentare Toscana (Aset) e dal network I Giovani Promettenti (Igp) per ricordare Giulio Gambelli, “l’uomo che parlava al Sangiovese” e firma di grandi vini italiani.


“Si tratta di un riconoscimento che premia un ‘modo di fare vino’, che valorizza non solo la qualità e la Denominazione del prodotto ma anche la coerenza con le sue premesse: ovvero il vitigno, l’annata, il terroir e che il prossimo anno, nel 2025, vedrà un doppio appuntamento poichè saranno 100 anni dalla nascita di Gambelli” spiega Aset, precisando che gli enologi che nell’anno solare di emanazione del bando non abbiano superato i 40 anni di età, hanno tempo per candidarsi fino al 15 novembre. Ogni anno una giura di giornalisti specializzati premia, con una degustazione alla cieca dei campioni di vino selezionati, l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. “Un giovane professionista – rimarca Aset – che dimostri con i suoi vini di essere vicino al modo di fare vino dell’indimenticato ‘non enologo’ di Poggibonsi”. Come nelle precedenti edizioni alla selezione dei candidati possono contribuire giornalisti di settore, ognuno dei quali può indicare fino ad un massimo di due nominativi. A ciò si affianca la possibilità per gli enologi, in possesso dei requisiti richiesti, di inviare la propria autocandidatura.


Al vincitore, oltre alla targa, va un assegno di 1.500 euro, possibile grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto. Sono partner del premio il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano. La XIII edizione è in programma a Firenze a febbraio 2025 in occasione della “Chianti Classico Collection”.

EnoKube: un contenitore in vetro da 10 hl per la lavorazione del vino

EnoKube: un contenitore in vetro da 10 hl per la lavorazione del vinoMilano, 21 set. (askanews) – Offrire alle Cantine nuove opportunità per la maturazione, l’affinamento e la vinificazione delle uve. Questo l’obiettivo di EnoKube, il primo contenitore in vetro da dieci ettolitri concepito per i produttori di vino. Un progetto totalmente italiano sviluppato negli ultimi due anni da Enrico Cusinato insieme con il mastro vetraio Vittorio Benvenuto.


Un progetto nato a partire da un’idea del grande vignaiolo di Oslavia (Gorizia), Josko Gravner, di fronte all’esigenza, espressa anche da altri produttori, di avere a disposizione contenitori interamente in vetro adatti alla lavorazione di quantità rilevanti di vino. “Durante le varie fasi dello sviluppo del progetto, dalla genesi dell’idea al prodotto finito, abbiamo avuto un confronto costante con Gravner, grazie al quale si è potuta sviluppare una ‘EnoKube’ centrata sui reali bisogni di cantina e completa anche nei dettagli sin dal primo esemplare realizzato” spiega Cusinato, sottolineando che “oggi è per noi un grande onore che ‘EnoKube’ sia stata da lui scelta e adottata in esclusiva già dalla scorsa primavera, come base di un piano più ampio”. Il primo cubo di vetro (che, salvo personalizzazoni, è scuro per proteggere il contenuto) è andato a Francesco Gravner, noto come Josko, il padre degli “orange wine” per i quali usa principalmente anfore interrate, ma che negli ultimi mesi ha introdotto per l’affinamento anche questo nuovo contenitore. “Il nostro è un approccio artigianale di alto livello concentrato sull’accuratezza progettuale e costruttiva, indispensabile per realizzare questi contenitori, e la possibilità di personalizzazione” prosegue Cusinato, rimarcando che “ogni Cantina, ogni produttore, ha esigenze specifiche proprie, l’obiettivo è comprenderle per sviluppare insieme una ‘EnoKube’ che ne rispecchi l’idea e i bisogni”.


“Le qualità intrinseche del vetro di cui è composto ‘EnoKube’ e il suo volume da 10 ettolitri, permettono una maturazione del vino rispettosa e senza interferenze esterne, preservandone le caratteristiche organolettiche e l’interezza espressiva sia varietale che di provenienza territoriale” aggiunge Cusinato, parlando di “una scelta che privilegia la ricerca di una diversa complessità del vino, ottenuta grazie ad una maggiore integrità del frutto e al mantenimento di tutte le sue sfumature, anche le più delicate”. “La sua grande flessibilità d’impiego permette di dedicarne l’utilizzo a particolari selezioni, Cru o Riserve, ma anche di usarla congiuntamente ad altri contenitori tradizionali per realizzare cuvèe o per ottenere nuove espressioni nell’affinamento di un vino” mette in evidenza l’ideatore del progetto, secondo cui “può diventare il contenitore d’elezione per un vino completamente nuovo o essere dedicato a nuove sperimentazioni”, anche grazi al fatto di essere uno strumento “robusto, funzionale, personalizzabile, che assicura facilità di pulizia e manutenzione, e garantisce una durata praticamente infinita”.


Non solo, “grazie alle sue caratteristiche costruttive, è trasportabile e movimentabile in cantina sia con transpallet che con muletto, con la sua forma permette la massima ottimizzazione degli spazi e può essere impilabile”, e ha “un design ricercato e distintivo, caratterizzato da purezza delle linee e naturale lucentezza del vetro, che ne permette un inserimento armonico in ogni tipologia di Cantina”. Oltre al formato attualmente disponibile da dieci ettolitri, sono già in fase di sviluppo altri formati anche di maggiori dimensioni. Grazie all’interesse generato da questo progetto, nuove EnoKube saranno prossimamente consegnate in alcune Cantine in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Piemonte, Toscana e Campania.

Scrittori finalisti del Campiello Giovani nel Conegliano Valdobbiadene

Scrittori finalisti del Campiello Giovani nel Conegliano ValdobbiadeneMilano, 21 set. (askanews) – Dal 22 al 24 settembre i cinque finalisti del Premio Campiello Giovani 2024, Sofia Aleandri, Giulia Arnoldi, Daniele Camagna, Francesco Maisto e Filippo Triolo, saranno ospiti del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg per la terza edizione di “Trame di Vite”.


Per il terzo anno consecutivo, l’Ente consortile offre dunque ai giovani scrittori l’occasione di vivere un’esperienza immersiva nel paesaggio unico del Conegliano Valdobbiadene durante la vendemmia, con lo scopo di trarne lo spunto letterario per un loro racconto inedito. “Siamo impazienti di accogliere i nuovi finalisti sulle nostre colline” afferma il presidente del Consorzio, Franco Adami, aggiungendo che “noi amiamo il nostro territorio e con il nostro lavoro nei vigneti lo custodiamo con orgoglio, ma la nostra è anche una terra di cultura che è stata culla ed ispirazione di celebri scrittori italiani. Dalla nostra identità – prosegue Adami – nasce quindi l’idea del progetto ‘Trame di Vite’, portare dei giovani scrittori ad ammirare la bellezza unica al mondo del nostro paesaggio e ad assaggiare la vita dei viticoltori che ne sono artefici: l’anno prossimo leggeremo nelle loro parole la nostra bellezza e i nostri sentori”. “Trame di Vite” prevede tre giorni di passeggiate sulle Rive, le colline più impervie del territorio, l’osservazione della vendemmia sui versanti scoscesi, incontri con autori locali e con i luoghi di Andrea Zanzotto e un tour nei luoghi più suggestivi della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. Al termine di questa esperienza ai ragazzi è richiesto di scrivere un racconto e di consegnarlo entro il febbraio dell’anno successivo; i racconti inviati saranno poi raccolti e pubblicati, a cura del Consorzio, nella terza raccolta “Trame di Vite”.

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta Italia

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta ItaliaMilano, 20 set. (askanews) – “Solleciteremo l’attivazione di progetti solidali e sociali, con ricadute a vantaggio delle comunità locali, in tutte le regioni italiane. L’Associazione italiana sommelier (Ais) vuole caratterizzarsi sempre di più nel campo del sociale, della solidarietà, dell’inclusività. Ais, infatti, è un’associazione Ente del Terzo Settore (ETS) che ha scelto di investire risorse a favore delle comunità, per i più fragili, con una grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Abbiamo già lanciato numerosi progetti che ci riempiono d’orgoglio e il cui successo ci motiva ad andare avanti su questa strada con sempre maggiore determinazione”. Lo ha detto il presidente nazionale Sandro Camilli, nel corso della seconda “Giornata nazionale Ais per la sostenibilità e il sociale” che si è svolta il 20 settembre a Mestre (Venezia).


“Siamo onorati di aver ospitato i presidenti e i delegati regionali e aver avuto modo di ascoltare i punti di vista dei relatori intervenuti durante la giornata” ha affermato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, ricordando che “esperienze come ‘Alba Vitae’, iniziativa che proprio in Veneto affonda le sue radici e ora diffusa sul territorio nazionale, ‘Adotta una vigna con Ais Veneto’, idea nata con la Fattoria sociale A Casa di Anna, e l’adesione al progetto ‘Etico’ di Amorim Cork, che si occupa di raccogliere e riciclare i tappi di sughero, sono progetti importanti per la nostra Associazione, che sempre di più si fa promotrice di iniziative etiche, sostenibili e sociali a vantaggio del territorio”. L’iniziativa di Mestre, patrocinata dalla Regione Veneto, è stata è promossa sotto l’insegna di “Ais4Aid”, che esprime la volontà e l’impegno dell’Associazione Italiana Sommelier nel campo del sociale e di sostegno alle comunità.

Vendemmia, Consorzio Vini Montecucco: ottima qualità e grande quantità

Vendemmia, Consorzio Vini Montecucco: ottima qualità e grande quantitàMilano, 20 set. (askanews) – Procede bene la vendemmia alle pendici del Monte Amiata, in Toscana, nei sette comuni di produzione della Denominazione d’origine Montecucco (Cinigiano, Seggiano, Castel Del Piano, Civitella Paganico, Arcidosso, Roccalbegna e Campagnatico), dove le lievi precipitazioni degli ultimi giorni non stanno fermando la raccolta. “Dopo le tre ultime annate poco fortunate assistiamo ad una stagione che non osserva problematiche a livello agronomico e che raccoglie, oltre all’uva bella, sana e di altissima qualità, anche una generale ed ampia soddisfazione tra i produttori” afferma Giovan Battista Basile, alla guida del Consorzio Tutela Vini Montecucco.


“Quest’anno abbiamo assistito a un andamento stagionale regolare rispetto alle ultime annate, con piogge primaverili abbondanti ma mai eccessive che hanno dato respiro ai vigneti” continua Basile che ha la sua azienda a Cinigiano, aggiungendo che “le tempistiche di raccolta sono state normali, e le aziende più vicine alla montagna non hanno dovuto anticipare la vendemmia. Le prime uve ad arrivare in cantina – prosegue – sono state Vermentino e Merlot e, proprio in questi giorni, iniziamo invece con la nostra varietà principale, il Sangiovese: ci aspettiamo di chiudere la stagione con risultati molto positivi”. Giuliano Guerrini, storico agronomo della Cantina biologica ColleMassari di Poggi del Sasso e memoria storica della viticoltura amiatina, racconta che “il meteo è stato buono e mediamente piovoso fino a metà giugno, mentre a luglio e agosto siamo intervenuti con l’irrigazione di soccorso per sopperire a temperature tra i 37 e i gradi e alla mancanza di precipitazioni”. “Le piogge della prima settimana di settembre hanno ridato vigore alla pianta e quindi alla maturazione fenolica corretta del grappolo che, man mano che si va avanti con la vendemmia, svela uno stato fitosanitario davvero ottimo” prosegue l’agronomo, mettendo in luce che “le pronunciate escursioni notturne di questo mese stanno dando un ulteriore slancio alla qualità, che da media è diventata eccellente” Finito con le varietà precoci e bianche, ha preso il via in questi giorni la raccolta del Sangiovese che finirà ai primi di ottobre. Guerrini annuncia infine un aumento stimato della produzione del 25%.


Stesso ottimismo e soddisfazione nelle altre aree di produzione della DO. Alessandro Begnardi dell’azienda Begnardi Vini di Monte Antico, a Civitella Paganico, parla di un “meteo favorevole” fino a metà di giugno quando sono iniziati “il caldo l’assenza di precipitazioni che si sono protratti fino all’inizio di settembre e ci hanno costretti a ridurre il carico di uva nei vigneti per permettere a tutti i grappoli di arrivare a completa maturazione”. “Abbiamo iniziato la vendemmia il 28 agosto e prevediamo di concluderla negli ultimi giorni di settembre” aggiunge Begnardi, sottolineando che “lo stato fitosanitario dell’uva ad oggi è perfetto, ad eccezione di alcune zone in cui la vegetazione era meno folta e abbiamo subìto scottature dei grappoli e bruciature fogliari: la 2024 sarà un’ottima annata con qualità straordinaria e quantità superiore alla media degli ultimi tre anni”. Samuele Pierini di Pierini & Brugi evidenzia che “a parte qualche lieve problema con la peronospora e casi di appassimento dovuti al caldo, possiamo dire che la maggior parte dell’uva è di ottima qualità e la quantità è buona. La vendemmia nella zona di Campagnatico è sempre un po’ anticipata rispetto agli altri Comuni della DOC – conclude – abbiamo iniziato il 7 settembre con il Vermentino e stiamo chiudendo in questi giorni con le uve rosse”. Alessio Casamatta dell’azienda Villa Patrizia conferma l’andamento stagionale osservato dagli altri produttori anche a Roccalbegna, rimarcando che “non ci sono danni da eventi atmosferici e le uve sono ottimali dal punto di vista fitosanitario e qualitativo”, aggiungendo che “il quantitativo è finalmente maggiore rispetto alle ultime due annate e non è stata una vendemmia così anticipata come si pensava: la raccolta del Sauvignon è iniziata il 26 agosto e concluderemo con il Sangiovese a fine settembre”.


Salendo a quote più alte, Leonardo Sodi di Parmoleto, a Montenero d’Orcia (Castel Del Piano), che dopo aver premesso che “l’inverno è stato scarsamente freddo, con poche giornate dalle minime negative”, evidenzia che “gli unici danni riscontrati sono irrilevanti scottature da caldo, ma grazie all’assenza di malattie su foglie e grappoli la salubrità dell’uva è impeccabile”. “La vendemmia si è presentata con quasi il 100% dei carichi consentiti da Disciplinare su tutte le varietà, e nel mio caso la percentuale è maggiore rispetto allo scorso anno” continua, spiegando che “abbiamo iniziato con il Vermentino il 10 settembre, cominciamo con il Sangiovese in questi giorni, mentre Cabernet e Montepulciano (che completano il blend del Montecucco Rosso) chiuderanno la vendemmia i primi giorni di ottobre”. Infine, Gabriele Petrecca della Cantina La Banditaccia di Monticello Amiata (Cinigiano) mette in luce che “le nostre produzioni saranno lievemente migliori di quelle del 2023 che, a differenza di altri, per noi è stata un’annata buona sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Qui – conclude – la vendemmia prende il via in questi giorni per il Merlot, a cui seguirà il Sangiovese ai primi di ottobre, per concludersi dopo la prima settimana di ottobre nelle parti più alte dei vigneti”

All’Antica Bottega del Vino a Verona il Grand Award di Wine Spectator

All’Antica Bottega del Vino a Verona il Grand Award di Wine SpectatorMilano, 20 set. (askanews) – Una carta vini così ricca da rientrare tra le 96 migliori al mondo. È quella dell’Antica Bottega del Vino di Verona, storico ristorante e baluardo della cultura del vino in città. Di proprietà di undici Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini e Zenato), la Bottega è stata premiata per il ventunesimo anno consecutivo dalla rivista statunitense “Wine Spectator” con il Grand Award, un riconoscimento riservato ai locali di tutto il mondo che vengono considerati “mete imprescindibili per gli amanti del vino grazie all’eccellenza delle loro proposte”.


La cantina della Bottega accoglie circa 21mila referenze con una grande profondità di annate, tutte segnalate nella carta vini: 200 pagine rilegate a mano e decorate dalle opere del pittore veronese Daniele Nalin, diverse in ognuna delle copie disponibili nel locale. “Sono volumi prestigiosi e ci è capitato più volte di venderla a clienti appassionati che la richiedono, anche se è frutto di una ricerca continua quindi il giorno dopo può essere considerata già datata, ma proprio per questo diventa un pezzo da collezione” racconta il direttore del locale, Luca Nicolis, aggiungendo che “la continuità con cui ci è stato conferito il premio ci rende orgogliosi e premia la costanza, la curiosità e la preparazione dei nostri sommelier, spesso in viaggio in Italia e all’estero per aggiungere novità alla carta: è grazie a loro e a tutto il team se il ristorante è diventato un punto di riferimento non solo per i veronesi ma anche per gli appassionati di tutto il mondo. In oltre due decenni di Grand Award – conclude Nicolis – abbiamo visto grandi cambiamenti nel settore e la carta vini li rispecchia: è cresciuta l’attenzione verso i piccoli produttori e c’è stato un generale aumento dei prezzi, ma abbiamo notato che l’alta qualità viene sempre riconosciuta e apprezzata, tanto che spesso in Bottega i clienti scelgono prima il vino e poi il piatto in abbinamento”. Il ristorante, premiato anche da Falstaff con le “3 Forchette”, conta una trentina di dipendenti, di cui cinque sommelier. “In Bottega – sottolinea l’head sommelier Simone Isoli – i clienti si affidano alla preparazione del sommelier e si lasciano consigliare, dando anche carta bianca per organizzare cene a tema o verticali con diverse annate”.

Dal 20 al 22 settembre a Pachino c’è la Festa della Vendemmia

Dal 20 al 22 settembre a Pachino c’è la Festa della VendemmiaMilano, 19 set. (askanews) – Il vino, gli attrezzi della vendemmia, la pigiatura, il mosto, l’uva passa e i dolci derivati: dal 20 al 22 settembre va in scena la terza edizione della “Festa della Vendemmia” a Pachino (Siracusa). La manifestazione si svolgerà per la prima volta in piazza Pietro Nenni, affacciata sulla storica Stazione del Vino, la cui linea ferroviaria è oggetto di un progetto di riqualificazione della Fondazione Ferrovie dello Stato e sarà presto riattivata per i treni storici e turistici.


Venerdì 20 alle 18, durante la conferenza dal titolo “La Vendemmia: Mestieri, Lavoro e Rito”, il presidente dell’associazione Vivi Vinum Pachino, Walter Guarrasi e il sindaco Giuseppe Gambuzza firmeranno il protocollo d’impegno per la valorizzazione dell’antico dolce siciliano “mustata”, con l’obiettivo di introdurla nel registro dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Sabato 21 alle 16 si aprirà il Palio delle botti che coinvolgerà la comunità e le Cantine del territorio. Alle 18 è prevista la conferenza “La Ferrovia del Vino: da via del commercio a nuova opportunità per l’enoturismo”, seguita alle 1 dalla premiazione con la “Pampina d’Oro” di una personalità della filiera vitivinicola che si è distinta per il suo impegno. La giornta si chiuderà poi con il concerto di Iva Zanicchi.


Domenica 22 si terrà la cerimonia di premiazione de “I vini dello Scagno”, che vedrà in competizione le etichette più stimate del territorio: la giuria valuterà rossi, bianchi e i vini speciali (dolci), ma anche il packaging e il rapporto qualità-prezzo. Con “La vendemmia nel piatto” si celebrerà invece il dolce, premiando le ricette che esaltano tra gli ingredienti il vino, l’uva passa, il mosto e ogni suo derivato. Durante questa tre giorni sarà inoltre possibile assistere alla pigiatura, con le danze folcloristiche delle donne in abiti tradizionali sui grappoli raccolti nelle contrade pachinesi, e il coinvolgimento dei giovani studenti delle scuole. Sarà anche possibile scoprire la funzione di tutti gli attrezzi per la vendemmia e nei banchi d’assaggio ci sarà ampia scelta di vini al calice e cibi tipici. La “Festa della Vendemmia” è organizzata da Vivi Vinum Pachino in collaborazione con la nuova Cooperativa di Comunità Le Terre di Ebe, con il patrocinio del locale Comune e il supporto del progetto “Vino Connect Sicilia”.