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Vino, Cavit: a metà della vendemmia la qualità dell’uva è ottima

Vino, Cavit: a metà della vendemmia la qualità dell’uva è ottimaMilano, 19 set. (askanews) – “Ad oggi, a metà circa della vendemmia, la qualità dell’uva è ottima. Negli ultimi giorni, il calo delle temperature e il vento freddo hanno intensificato l’escursione termica tra il giorno e la notte, creando le condizioni ideali per garantire un’eccellente qualità dell’uva a bacca rossa, che è ancora in fase di raccolta”. Lo afferma Matteo Secchi, agronomo di Cavit, il Consorzio di secondo grado trentino che riunisce undici Cantine sociali del territorio, con oltre 5.250 viticoltori della provincia, che lavorano un’area pari a oltre il 60% dell’intera superficie vitata del Trentino. In questa regione la vendemmia aveva preso il via dopo Ferragosto nei vigneti più precoci delle zone di bassa collina con le uve Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Meunier per le basi spumanti.


“La chiave per garantire la salute e una qualità eccellente delle uve risiede in un approccio attentamente pianificato alla gestione dei nostri vigneti” prosegue Secchi, aggiungendo che “la parcellizzazione dei terreni ci permette di intervenire in modo capillare, assicurando cure precise e tempestive a ogni singola pianta”. “Le pratiche manuali, evitando pressioni eccessive, ci consentono di agire nei momenti cruciali, garantendo che ogni grappolo riceva l’attenzione necessaria” continua l’agronomo, sottolineando che “così, riusciamo a preservare la qualità delle uve, migliorando la resa finale e assicurando la produzione di vini di alto livello”. L’instabilità climatica ha accentuato la necessità di un approccio flessibile e attento alla gestione del vigneto e alla vendemmia, mettendo in luce il valore dell’intervento umano e della conoscenza approfondita di un territorio composito e variegato come quello trentino, caratterizzato da vigneti suddivisi in piccoli appezzamenti, dove i soci Cavit gestiscono mediamente aree vitate di circa 1,2 ettari ciascuno. “Ogni fase della vendemmia richiede una cura meticolosa che solo mani esperte possono garantire: dalla ‘scacchiatura’, l’eliminazione dei germogli in soprannumero, alla ‘sfogliatura’, la pulitura delle foglie in eccesso dalle piante, fino alla raccolta dei grappoli d’uva” spiegano i tecnici di Cavit, mettendo in risalto che “questo approccio artigianale, tramandato di generazione in generazione, si adatta perfettamente alle dimensioni contenute dei vigneti e alle specificità del terreno, che non consentono la meccanizzazione”.


In sinergia con la competenza artigianale, il Consorzio ha implementato fin dal 2010 la Piattaforma integrata cartografica agriviticola (Pica), che offre un supporto tecnico essenziale per il monitoraggio e la gestione dei vigneti, in particolare in un’annate come quella del 2024, caratterizzata da un clima estremamente instabile e da una primavera molto piovosa. “Se strumenti innovativi come Pica sono cruciali per la comunicazione tempestiva e la precisione operativa, è la prontezza nell’agire direttamente sul campo insieme a fare la differenza” mette in luce Cavit, sottolineando che “in un’epoca in cui i cambiamenti climatici impongono nuove sfide, la manualità e l’abilità tecnica sono i pilastri su cui costruire un futuro sostenibile e di alta qualità per il settore vitivinicolo”. Con un fatturato consolidato di oltre 267 mln di euro nell’esercizio 2022-2023, il Gruppo Cavit si posiziona tra i principali protagonisti del settore in Italia e sui mercati internazionali con una quota export che rappresenta il 76% dell’intera produzione, con un’ampia gamma di vini e spumanti nei canali Gdo e Horeca in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, in particolare, Cavit è il marchio di vino italiano più diffuso.

Consorzio Vino Toscana: il 23 settembre due masterclass a Milano

Consorzio Vino Toscana: il 23 settembre due masterclass a MilanoMilano, 19 set. (askanews) – Si inaugura a Milano la stagione autunnale del Consorzio Vino Toscana, con due degustazioni rivolte ad addetti ai lavori e sommelier, dedicate al territorio toscano e al marchio Toscana Igt. L’appuntamento è fissato per il 23 settembre all’Hotel Principe di Savoia di Milano, con due masterclass dal titolo “Toscana Igt, un territorio per un brand iconico”, tenute da Daniele Cernilli, fondatore e direttore di DoctorWine.


“Queste due degustazioni rappresentano un’occasione per immergersi in un viaggio alla scoperta della nostra regione attraverso i vitigni e i vini dei nostri produttori: un’esperienza unica per la varietà dei vini e dei territori rappresentanti” afferma il presidente del Consorzio, Cesare Cecchi, spiegando che “grazie alla sapiente guida di Daniele Cernilli, potranno conoscere l’anima più autentica della Toscana. I nostri oltre 1.400 soci, con i loro vigneti, sono significativi nel panorama regionale – conclude Cecchi – con una produzione media annua del valore stimato in circa 450 milioni di euro: ma al di là dei numeri sarà un incontro davvero unico”. Protagonisti della doppia degustazione guidata saranno complessivamente 24 etichette. Il primo appuntamento va dalle 16 alle 17 e saranno degustati i vini di 12 Cantine con questo ordine di servizio: Fattoria Vecchia Rocca, Poderi Melini, Agricola Ludus, Antinori, Podere la Casa Rossa, Rabitti, Tenuta Buon Tempo, Tenuta Licinia, Vallepicciola, Celestino Pecci, Tamburini e Barone Pizzini – Tenuta Ghiaccioforte. Il secondo appuntamento si tiene dalle 17,45 alle 18,45 e vedrà “sfilare” i vini delle altre 12 Cantine: Castello di Meleto, Camigliano, Brancaia, Castello di Gabbiano, Diadema, Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, I Balzini, La Sala del Torriano, Vignamaggio, Rocca delle Macie, San Fabiano a Calcinaia, Dei. Seguirà poi un aperitivo accompagnato dai vini in degustazione.


L’attività promozionale del Consorzio continuerà poi nei prossimi mesi con ulteriori degustazione in altre città italiane. La superficie media annua di vigneto coltivato a Toscana Igt è di circa 13.500 ettari con una produzione che si aggira sui 640mila ettolitri, e con 1.400 produttori imbottigliatori che fanno di questa realtà produttiva la più rappresentativa dell’intera regione. Questo vino rappresenta infatti mediamente il 27% della produzione regionale totale, che oscilla tra i 2,3 e 2,6 milioni di ettolitri all’anno. Per quanto riguarda i mercati, l’Italia vale circa il 31% e l’export, cresciuto negli ultimi 10 anni di ben il 126%, il 69%, con l’Europa come primo mercato (46%), seguito da Stati Uniti (33%), Asia (6%) e altre aree (15%).

Barilla al G7 Agricoltura con la sua Cucina mobile d’emergenza

Barilla al G7 Agricoltura con la sua Cucina mobile d’emergenzaMilano, 19 set. (askanews) – Non solo la pasta. Barilla al G7 Agricoltura e Pesca sull’isola di Ortigia porterà anche la sua esperienza in fatto di solidarietà. L’azienda di Parma, infatti, oltre a essere presente nel menù del pranzo dedicato alle delegazioni ministeriali del 27 settembre, porterà per la prima volta a Siracusa la Cucina mobile d’emergenza per mostrare a visitatori e delegazioni il proprio operato.


Grazie alla collaborazione con la Protezione civile di Parma e al lavoro di una trentina di volontari, dal 25 al 27 settembre presso l’area del Divinazione Expo la Cucina mobile d’emergenza Barilla organizzerà eventi, aperti a tutta la cittadinanza, dove la pasta sarà protagonista. “Ringraziamo il ministero dell’Agricoltura per averci coinvolto al G7 di Siracusa, un’occasione di confronto unica, nel quale verranno affrontati temi particolarmente rilevanti per tutto il settore – fa sapere l’azienda – Barilla sarà presente con un proprio chef e la cucina mobile di emergenza per celebrare la pasta, un piatto simbolo della gastronomia italiana, per raccontare il proprio impegno a favore delle comunità in cui opera e per un’agricoltura italiana sempre più sostenibile”. La cucina mobile d’emergenza, composta da 7 mezzi e un carrello per la cucina celiaci, è un progetto che Barilla promuove dal 2014 in collaborazione con la Protezione civile di Parma. Il camion cucina, pronto ad attivarsi in caso di emergenza in quattro ore, è in grado di erogare oltre 500 pasti caldi all’ora per supportare sia le comunità colpite da situazioni di crisi, sia i volontari all’opera per prestare aiuto.


Quanto, invece, al pranzo per le delegazioni ministeriali, a occuparsi della loro preparazione sarà lo chef executive di Academia Barilla, Marcello Zaccaria che preparerà due ricette con la pasta al bronzo per gli oltre 180 funzionari che seguiranno i lavori del G7 nel Castello di Maniace a Ortigia. “Le ricette presentate sono state volutamente create tenendo come riferimento gli ingredienti del territorio dall’Emilia Romagna alla Sicilia così da realizzare un connubio nel piatto – ha spiegato Zaccaria – con la pasta al bronzo sarà possibile assaporare le nocciole, ma anche la scorza di agrumi o i pomodori datterini e il basilico. Alla base la volontà di valorizzare al massimo la mediterraneità dei prodotti e i loro territori”.

Vino, Alta Langa Docg: il 23 e 24 settembre eventi a Bologna e Firenze

Vino, Alta Langa Docg: il 23 e 24 settembre eventi a Bologna e FirenzeMilano, 19 set. (askanews) – Due nuovi appuntamenti con “Alta Langa Docg: anima di un territorio” il format che il Consorzio Alta Langa ha ideato con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico qualificato e attentamente selezionato di professionisti del settore Horeca i vini della Denominazione in abbinamento ai sapori veri e autentici delle terre alte di Langa.


Gli incontri si terranno il 23 e il 24 settembre rispettivamente a Bologna e a Firenze sotto la guida di Marco Reitano, Head sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri dove lavora dal 1994, insignito del titolo di Miglior Sommelier d’Italia dalla rivista “Food and Travel”. Gli invitati potranno scoprire l’Alta Langa e la sua vocazione di “vino gastronomico” assieme alle specialità della cucina di Piermassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve di Cessole, Asti). Le tappe di Firenze e Bologna danno seguito al calendario di eventi lanciato lo scorso anno, quando il Consorzio aveva portato a Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e Verona, insieme alle migliori cuvée di Alta Langa, i piatti della tradizione preparati da Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino, Cuneo), Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro, Cuneo), Clelia Salvetti (Trattoria Salvetti di Paroldo, Cuneo). A questi eventi, oltre 150 ospiti tra ristoratori, enotecari, sommelier e giornalisti specializzati hanno dialogato sui vini Alta Langa, sul loro utilizzo in carta, sui fattori di interesse, sulle modalità della proposta di pairing.


“‘Alta Langa Docg: Anima di un Territorio’ è un’iniziativa inedita che ha suscitato grande apprezzamento: siamo riuniti attorno ad un’unica tavola per approfondire la conoscenza della nostra Denominazione attraverso l’assaggio, guidato da un grande sommelier, di cinque vini che rappresentano le diverse tipologie previste dal nostro Disciplinare” spiega la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta, sottolineando che “l’Alta Langa, per la sua struttura e complessità, ha una vocazione gastronomica e una grande versatilità di abbinamento, dall’antipasto fino al termine del menù”. “Questo format – aggiunge il direttore del Consorzio, Paolo Rossino – promuove le Alte Bollicine piemontesi e allo stesso tempo promuove il territorio di origine, adottando delle azioni ad ampio raggio che permettono di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle Terre Alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande onore”.

Vino, il 5 ottobre si apre la settima edizione di “Milano Wine Week”

Vino, il 5 ottobre si apre la settima edizione di “Milano Wine Week”Milano, 18 set. (askanews) – Si terrà da 5 al 13 ottobre la La “Milano Wine Week 2024” (MWW24), settima edizione della manifestazione dedicata al vino e rivolta tanto ai professionisti del settore quanto ai wine lover, che si snoda in diverse location e quartieri del capoluogo lombardo. Il programma degli eventi è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Cordusio, a cui hanno partecipato il presidente di MWW e founder di MWW Group, Federico Gordini, Alessandra Grendele (Carrefour Italia), Maurizio Zanella (Consorzio Franciacorta), Alessandro Rossi (Partesa), Paolo Porfidio (“Guida Wine List Italia”), Omar Bertoni (LifeGate Way), Francesca Seralvo (Consorzio Vini Oltrepò Pavese) e Alessandro Misani (Melia Hotels International).


“Se il futuro del vino dipende dalla capacita del settore di adattarsi e coinvolgere una nuova generazione di appassionati, e ora che l’industria del vino adotti strategie mirate per stimolare l’interesse delle nuove generazioni” ha affermato Gordini, spiegando che “le sfide che il settore deve affrontare sono molteplici e spaziano dalle risposte ai cambiamenti climatici, alla necessita di avvicinare le nuove generazioni di consumatori, i quali mostrano una crescente distanza dalle tradizionali modalita di comunicazione del mondo vinicolo, fino all’esigenza non piu differibile di investire nella formazione del personale del mondo della ristorazione e dell’ospitalita. Il nostro lavoro, assieme a quello dei nostri partner, si e focalizzato su questi temi – ha concluso Gordini – trasformandoli nelle fondamenta su cui abbiamo costruito le principali novità della manifestazione”. La settimana meneghina del vino si aprirà sabato 5 settembre in piazza Tre Torri a CityLife con il tradizionale brindisi in collaborazione con il Consorzio dell’Asti Docg, a cui seguirà il debutto del party “One Wine Night” all’Arco della Pace “che mira ad unire lo storytelling del vino alla musica elettronica”. Tra le altre novità annunciate quest’anno per accorciare le distanze con la Gen Z, il polo consumer “Enoteca Milano Wine Week” si sposta nei Dazi dell’Arco della Pace: aperto, per nove giorni, ospiterà “un’area di degustazione interattiva e tecnologica” e un calendario di iniziative “pensate per avvicinare anche i consumatori meno esperti al mondo del vino”. Dall’8 al 12 ottobre, prenderà vita anche il format inedito “Night Wine Talks” al Marchese di via dei Bossi, che dalle 22.30 diventa il salotto di MWW24, dove ogni sera conversazioni con ospiti e personaggi illustri si uniscono a degustazioni di Franciacorta.


Quest’anno raddoppia da 50 a 100 il numero dei sommelier dell’alta ristorazione italiana coinvolti nella “Guida Wine List Italia” e nel “Grand Tasting” di domenica 6 ottobre, che si svolgeranno a Palazzo Bovara e a Palazzo Castiglioni. Prevista anche la delegazione di trenta Head sommelier proveniente da tutto il mondo, grazie al supporto di Ice Agenzia. Gli “MWW Awards” si terranno al Teatro Manzoni il 7 ottobre, con la terza edizione dei premi “Carta Vini Italia”, “Wine Retail” e “Best italian Wine Selection” assegnati da una giuria di esperti presieduti da Andrea Grignaffini. Alla sua seconda edizione, sarà inoltre premiato da Freccianera il ristorante con la selezione bollicine piu coinvolgente. Spazio anche alla sostenibilita con “Wine in Action”, il primo programma di accelerazione dedicato alle startup vinicole piu innovative, realizzato in collaborazione con LifeGate Way.


Diversi i partner che hanno aderito a MWW 2024, di cui Carrefour Italia è main sponsor, con “Consorzi, organizzazioni e centinaia di aziende provenienti da tutta Italia ma anche realta extra-settore, istituzioni, associazioni di categoria e, soprattutto, il pubblico finale, grazie ad un format sempre piu immersivo e coinvolgente, improntato al coinvolgimento dei consumatori tramite esperienze che coinvolgeranno anche centinaia di locali milanesi”. Foto di Loris Scalzo

Vino, 20 settembre a Mestre “Giornata nazionale per il sociale” di Ais

Vino, 20 settembre a Mestre “Giornata nazionale per il sociale” di AisMilano, 18 set. (askanews) – Il 20 settembre a Mestre si svolgerà la seconda “Giornata nazionale Ais per la sostenibilità e il sociale”, intitolata “Ais Ets: fondare valori futuri su basi sostenibili e solidali”. Inclusione, solidarietà, attenzione ai diritti dei più fragili e sostenibilità rappresentano il fil rouge della Giornata che l’Associazione italiana sommelier (Ais) ripropone anche quest’anno sotto l’insegna di “Ais4Aid” dopo il successo del 2023.


L’iniziativa, che si tiene alle 10 al Novotel Venezia Mestre Castellana di via Ceccherini e che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, vedrà i saluti del presidente nazionale Sandro Camilli, di quello del Veneto, Gianpaolo Breda, a cui seguiranno gli interventi di Gianluca Cornelio Meglio, di Carlos Veloso dos Santos, di Enrico Tacchini e di Raffaele Massa. La mattinata proseguirà con la presentazione del progetto “Adotta una vigna con Ais Veneto” da parte di Piero Pellegrini e Gianpaolo Breda, e si concluderà con l’intervento di Camillo Privitera, responsabile Area eventi di Ais. Nel pomeriggio si svolgerà inoltre il Concorso “Miglior sommelier del Veneto”, con la proclamazione del vincitore e l’assegnazione dei premi.

Vino, Consorzio Lugana Doc: annata 2024 dall’ottimo potenziale

Vino, Consorzio Lugana Doc: annata 2024 dall’ottimo potenzialeMilano, 18 set. (askanews) – Ottime aspettative per la vendemmia 2024 in Lugana, dalla quale “ci si aspetta freschezza acidica, intensità olfattiva e longevità” come afferma il presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc, Fabio Zenato, sulla base della raccolta appena iniziata.


L’ente consortile spiega che l’evoluzione stagionale “di quella che si preannuncia come un’annata dall’ottimo potenziale”, non è stata priva di difficoltà, con i mesi di aprile, maggio e giugno caratterizzati da abbondanti piogge e temperature sopra la media nei due mesi successivi. Nonostante le sfide che hanno dovuto affrontare i produttori, lo stato sanitario dei vigneti della Denominazione “è soddisfacente, con grappoli che si presentano in condizioni ottimali al momento della raccolta”. Gli sbalzi termici “non hanno determinato effetti negativi durante la fioritura e l’allegagione per la Turbiana, avvenute in linea con gli anni passati, e la matrice argillosa dei terreni ha permesso di sostenere i vigneti al meglio nella stagione estiva, molto siccitosa”. Il consorzio precisa che lo sviluppo dei grappoli è progredito lentamente e le calde settimane di agosto hanno permesso un buon accumulo degli zuccheri, mentre le piogge di questi ultimi giorni con il conseguente cambio climatico, e le attese escursioni termiche giorno-notte, tipiche di questo periodo, stanno consentendo la completa maturazione. Viste le buone premesse, il Consorzio Tutela Lugana Doc ha deciso di attivare la misura della riserva vendemmiale per il vino prodotto quest’anno. “L’andamento climatico nell’area della Denominazione giustifica l’attivazione di questa misura, che contribuirà al riequilibrio delle giacenze di Lugana, conseguente al sensibile calo produttivo causato dagli eventi grandinigeni del 2023, e per rispondere a una eventuale aumento della domanda di mercato, in caso di effettiva necessità” spiega Zenato, chiarendo che questa misura permetterà, laddove le condizioni lo consentano, di destinare alla produzione di Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva, Lugana Vendemmia Tardiva e Lugana Spumante Doc fino a un massimo al 20% in più delle uve eccedenti il limite previsto dal disciplinare di produzione.


“Il 2024, sebbene migliore rispetto al 2023, ha confermato un cambiamento nelle manifestazioni climatiche, con eventi estremi sia dal punto di vista pluviometrico con piogge sempre più intense e violente seguiti da periodi siccitosi, con temperature che hanno superato le medie stagionali per molti giorni” mette in luce il presidente, concludendo che “un riconoscimento va ai viticoltori del Lugana per i risultati ottenuti in vigneto, grazie alla loro capacità di operare scelte tecniche agronomiche adeguate ed innovative e di gestire efficacemente tutte le criticità, con grande professionalità”.

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: più spazio al Valpolicella Classico

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: più spazio al Valpolicella ClassicoMilano, 18 set. (askanews) – “Oltre a perfezionare la gestione delle uve in vigna con un uso sapiente della pergola, dobbiamo approfittare di questo momento di riflessione per investire sulla nostra capacità di intercettare il mercato giovanile e cercare di mantenere il valore acquisito sul mercato dall’Amarone, che rimane sempre il nostro core business. Per facilitare la scelta sugli scaffali dei consumatori in cerca di un vino di consumo quotidiano daremo più spazio al Valpolicella Classico”. Ad annunciarlo è il presidente della Cantina Valpolicella Negrar, Giampaolo Brunelli, spiegando che la storica cooperativa veronese intendere valorizzare ancor più la produzione di quello “che oggi è tornato ad essere il vino più moderno della Denominazione”.


In un momento in cui il mercato chiede vini più snelli, freschi, a gradazione contenuta e dalle acidità più sostenute, il Valpolicella Classico “risponde perfettamente al desiderio dei giovani consumatori”. La Cantina Valpolicella Negrar mira quindi a ritrovare un equilibrio di produzione fra Valpolicella, Ripasso e Amarone in modo da acquisire maggior competitività sui mercati. La Cantina cooperativa annovera oltre 800 ettari di vigneti nella Valpolicella Classica, e circa 250 soci viticoltori impegnati da pochi giorni nella raccolta delle uve per l’Amarone. La vendemmia è come sempre un momento di riflessione sull’annata: “Oggi in vigna non c’è più spazio per l’improvvisazione, pena risultati qualitativi mediocri se non addirittura negativi” afferma Daniele Accordini, Dg e capo enologo di Cantina, sottolineando che “il cambiamento climatico in atto porta con sé problematiche colturali da affrontare con professionalità ed efficacia, e che impongono ancor più al viticoltore una profonda conoscenza del proprio vigneto, in modo da gestirlo al meglio e di prevenire le difficoltà che possono sorgere in campo nel corso delle fasi fenologiche della vite. Per cui quest’anno, come nel 2023 – rimarca – sarà una buona vendemmia per chi ha operato da professionista, sia in collina che in pianura”.


“Come ogni viticoltore sa, la pioggia può essere santa o matrigna: se a giugno potevamo dirci preoccupati per la quantità di acqua piovana caduta in tarda primavera che aveva favorito le malattie fungine, il rush finale ci sta dando soddisfazioni” prosegue Accordini, spiegando che “le piogge abbondanti dell’ultima settimana sono state una manna ristoratrice per i vigneti in stress idrico da luglio e ha permesso alle uve collinari di maturare alla perfezione”. “Ma chi ha praticato in vigna durante l’anno una gestione meno attenta dovrà fare una selezione certosina delle uve per l’Amarone” avverte, precisando che “il peso medio dei grappoli è piuttosto basso, le gradazioni sono alte come negli ultimi anni caldi, ma il fresco notturno di questi giorni aumenta l’escursione termica giorno-notte per cui le componenti aromatiche e il colore ne trarranno vantaggio. Non ci saranno quindi esuberi di produzione, a tutto vantaggio della qualità”.

Montelvini wine partner di Italia Yachts al Salone nautico di Genova

Montelvini wine partner di Italia Yachts al Salone nautico di GenovaMilano, 18 set. (askanews) – Montelvini, Cantina dell’Asolo Prosecco Superiore Docg, è wine partner di Italia Yachts in occasione della 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale in scena a Genova dal 19 al 24 settembre.


L’azienda vinicola di Venegazzù (Treviso) sarà presente con le sue referenze allo stand dell’azienda specializzata in imbarcazioni a vela, per brindare alla presentazione ufficiale di “IY 43 Veloce”, la prima barca a motore di Italia Yachts, che debutta proprio al più importante appuntamento dell’anno per il mercato internazionale della nautica. Per tutta la durata del Salone, gli ospiti di Italia Yachts potranno ammirare le imbarcazioni realizzate dell’azienda marchigiana, degustando alcune delle più importanti etichette di Montelvini: oltre all’Asolo Prosecco Superiore Docg e all’Asolo Doc, anche il Montello Rosso Docg e il passito.

Per Primitivo di Manduria vendemmia anticipata e -40% uve ma qualità top

Per Primitivo di Manduria vendemmia anticipata e -40% uve ma qualità topMilano, 17 set. (askanews) – “Abbiamo iniziato la vendemmia con due settimane di anticipo rispetto agli anni passati, con una riduzione della produzione di circa il 40% ma indubbiamente abbiamo mantenuto una qualità eccellente per le nostre uve. Il caldo prolungato e la siccità prepotente hanno influito sulla dimensione dei grappoli che risultano più piccoli ma il loro stato di salute è straordinario e la maturazione anticipata ha permesso di ottenere uve con una gradazione alcolica più elevata rispetto agli anni precedenti”. A dirlo è Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, a conclusione della vendemmia nei 18 Comuni dell’areale della provincia di Taranto.


“Stiamo attraversando un momento delicato, segnato da una crisi vitivinicola mondiale di natura ciclica, nella quale, purtroppo, non mancano come ogni anno speculatori senza scrupoli che praticano politiche economiche sleali ai danni dei nostri viticoltori i quali per diverse ragioni si trovano spesso costretti a svendere il proprio prodotto” prosegue Pastorelli, spiegando che “il Cda in questi anni ha adottato tutte le misure previste dalla normativa vigente per tutelare il bene comune, ma è importante ricordare che non è prerogativa del Consorzio intervenire nelle trattative private. Il calo naturale della pressione produttiva sulla Doc – continua – e la conseguente riduzione delle rese Igp porteranno, siamo certi, risultati positivi sul fronte delle giacenze che, attualmente, stanno attanagliando molte delle nostre Cantine”. “Sono fiduciosa perché le crisi spesso aprono la strada al progresso: continuiamo a lavorare insieme, non solo per mantenere alto il nome del Primitivo di Manduria ma anche per proteggere e valorizzare questo patrimonio vitivinicolo a livello globale” prosegue la presidente, sottolineando che “le nuove sfide ci permetteranno di esplorare nuovi mercati e attrarre nuovi consumatori, garantendo così un futuro solido e prospero per la nostra Denominazione”.


“Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti i viticoltori che con il loro lavoro costante e la loro dedizione, hanno reso possibile il successo di questa vendemmia” evidenzia Pastorelli, concludendo “il loro impegno quotidiano, anche di fronte a condizioni climatiche complesse è essenziale per preservare e promuovere l’eccellenza del Primitivo di Manduria”.