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La Lombardia a Vinitaly 2025 con palinsesto di masterclass ed eventi

La Lombardia a Vinitaly 2025 con palinsesto di masterclass ed eventiMilano, 4 apr. (askanews) – La Lombardia porta a Vinitaly 2025 un palinsesto di masterclass ed eventi per esaltare la straordinaria varietà e qualità dei suoi vini. L’AreaMaster del Padiglione Lombardia (Stand B/C 13 Palaexpo), finanziato e realizzato in Accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, sarà il fulcro di incontri, degustazioni e presentazioni volte a mettere in luce le eccellenze vitivinicole regionali.


L’inaugurazione ufficiale del padiglione si terrà domenica 6 aprile alle 12, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, e dei direttori e i presidenti dei Consorzi Lombardi, sottolineando l’importanza della collaborazione nella promozione a livello nazionale e internazionale. Un altro appuntamento di rilievo sarà lunedì 7 aprile alle 14, con l’evento “Host Region Home of Excellence”, dedicato alla presentazione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 e del Distretto agroalimentare della Valtellina, evidenziando il legame tra il grande evento sportivo e le produzioni enogastronomiche lombarde.


“Vinitaly è per la Lombardia un palcoscenico strategico, dove mettiamo in mostra la forza di un sistema vitivinicolo che unisce qualità, innovazione e identità territoriale” ha affermato Beduschi, aggiungendo che “nel Padiglione Lombardia raccontiamo una regione che sa valorizzare ogni angolo del proprio territorio e una filiera che cresce grazie al lavoro quotidiano dei nostri produttori e alla sinergia con i consorzi e il mondo della promozione. Anche quest’anno a Verona – ha concluso – avremo l’occasione per ribadire il nostro impegno: continuare a sostenere le eccellenze lombarde e rafforzarne la competitività sui mercati nazionali e internazionali”. E che la qualità rappresenti una leva fondamentale lo conferma anche il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio: “È proprio su questo, sulla qualità sempre crescente, che deve proseguire il percorso del vino lombardo, oltre che sulla valorizzazione all’estero: nonostante le difficoltà della situazione internazionale i nostri vini hanno ancora ampi margini di crescita sui mercati mondiali, a fronte di una domanda nazionale che si conferma invece stabile”.


La Lombardia vanta una tradizione vitivinicola ricca e diversificata, con 5 Docg, 23 Doc e 15 Igt. I Consorzi presenti nel Padiglione Lombardia sono: Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Ente Vini Bresciani, Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano, Consorzio Montenetto, Consorzio Vini Igt Terre Lariane, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtenesi Riviera del Garda Classico e Produttori San Martino della Battaglia Doc, Consorzio Botticino DOC e Consorzio Tutela IGT Valcamonica.

La Lombardia a Vinitaly 2025 con palinsesto di masterclass ed eventi

La Lombardia a Vinitaly 2025 con palinsesto di masterclass ed eventiMilano, 4 apr. (askanews) – La Lombardia porta a Vinitaly 2025 un palinsesto di masterclass ed eventi per esaltare la straordinaria varietà e qualità dei suoi vini. L’AreaMaster del Padiglione Lombardia (Stand B/C 13 Palaexpo), finanziato e realizzato in Accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, sarà il fulcro di incontri, degustazioni e presentazioni volte a mettere in luce le eccellenze vitivinicole regionali.


L’inaugurazione ufficiale del padiglione si terrà domenica 6 aprile alle 12, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, e dei direttori e i presidenti dei Consorzi Lombardi, sottolineando l’importanza della collaborazione nella promozione a livello nazionale e internazionale. Un altro appuntamento di rilievo sarà lunedì 7 aprile alle 14, con l’evento “Host Region Home of Excellence”, dedicato alla presentazione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 e del Distretto agroalimentare della Valtellina, evidenziando il legame tra il grande evento sportivo e le produzioni enogastronomiche lombarde.


“Vinitaly è per la Lombardia un palcoscenico strategico, dove mettiamo in mostra la forza di un sistema vitivinicolo che unisce qualità, innovazione e identità territoriale” ha affermato Beduschi, aggiungendo che “nel Padiglione Lombardia raccontiamo una regione che sa valorizzare ogni angolo del proprio territorio e una filiera che cresce grazie al lavoro quotidiano dei nostri produttori e alla sinergia con i consorzi e il mondo della promozione. Anche quest’anno a Verona – ha concluso – avremo l’occasione per ribadire il nostro impegno: continuare a sostenere le eccellenze lombarde e rafforzarne la competitività sui mercati nazionali e internazionali”. E che la qualità rappresenti una leva fondamentale lo conferma anche il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio: “È proprio su questo, sulla qualità sempre crescente, che deve proseguire il percorso del vino lombardo, oltre che sulla valorizzazione all’estero: nonostante le difficoltà della situazione internazionale i nostri vini hanno ancora ampi margini di crescita sui mercati mondiali, a fronte di una domanda nazionale che si conferma invece stabile”.


La Lombardia vanta una tradizione vitivinicola ricca e diversificata, con 5 Docg, 23 Doc e 15 Igt. I Consorzi presenti nel Padiglione Lombardia sono: Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Ente Vini Bresciani, Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano, Consorzio Montenetto, Consorzio Vini Igt Terre Lariane, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtenesi Riviera del Garda Classico e Produttori San Martino della Battaglia Doc, Consorzio Botticino DOC e Consorzio Tutela IGT Valcamonica.

Nasce il Cirò Classico Docg: nuovo capitolo per Denominazione calabrese

Nasce il Cirò Classico Docg: nuovo capitolo per Denominazione calabreseMilano, 4 apr. (askanews) – Con la pubblicazione del nuovo Disciplinare nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Cirò Rosso Riserva si avvia ufficialmente a diventare Cirò Classico Docg. Si apre così una nuova fase di riconoscimento e valorizzazione per la più antica e significativa Denominazione vitivinicola calabrese. In assenza di opposizioni entro 90 giorni, il passaggio a Docg sarà ufficialmente ratificato.


Frutto di un lungo percorso iniziato nel 2019 e guidato dal Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa, che ha concluso integralmente l’iter burocratico anche a livello di Commissione europea, il passaggio a Docg “rappresenta non solo un riconoscimento della qualità del vino ma soprattutto una consacrazione del valore territoriale, culturale e storico dell’area produttiva, racchiusa nei comuni di Cirò e Cirò Marina, in provincia di Crotone”. È in questa zona delimitata, che si estende dalle colline litoranee alle prime pendici della Sila, che il vitigno autoctono Gaglioppo, protagonista indiscusso della Denominazione, trova la sua massima espressione. “Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro corale, che ha coinvolto produttori, tecnici, istituzioni e tutto il tessuto vitivinicolo locale” dichiara il presidente del Consorzio, Raffaele Librandi, spiegando che “abbiamo creduto fin dall’inizio che il Cirò Rosso Riserva avesse tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale. Con il passaggio a Docg e la nuova Denominazione Cirò Classico, vogliamo rafforzarne il posizionamento e raccontarne l’identità con ancora maggiore forza”.


La zona di produzione si estende su circa 9.000 ettari, in un paesaggio variegato che alterna terrazze fluviali, colline regolari e rilievi sabbiosi o conglomeratici. A conferire “ulteriore complessità e personalità al vino concorrono le escursioni termiche, la concentrazione delle piogge nei mesi autunnali e la scarsa disponibilità idrica estiva, che contribuiscono alla maturazione equilibrata delle uve”. “Con il Cirò Classico Docg, la Calabria del vino compie un passo decisivo verso il riconoscimento della propria identità vitivinicola, fondata sulla valorizzazione del territorio, dei vitigni autoctoni e del lavoro quotidiano di una comunità coesa e appassionata, rappresentata oggi da oltre 300 viticoltori e 71 Cantine” chiosa il Consorzio, parlando di “un risultato che rafforza il prestigio dell’area di produzione e apre nuove prospettive per il futuro della Denominazione”.

Consorzio Vini Bardolino a Vinitaly mette al centro i produttori

Consorzio Vini Bardolino a Vinitaly mette al centro i produttoriMilano, 4 apr. (askanews) – “Il famoso Chiaretto di Bardolino, il rosato a menzione geografica più venduto in Italia, il Bardolino e il Bardolino delle Sottozone (Montebaldo, Sommacampagna e La Rocca, tre vini simbolo della Corvina Veronese) sono prodotti dinamici profondamente legati al territorio. D’appeal, con un’anima pop e di charme, sono adatti a ogni occasione. Durante Vinitaly, il mio obiettivo, e quello dei soci produttori che mi affiancheranno, sarà proprio quello di comunicarne la versatilità e lo stile estremamente contemporaneo”. A dirlo Fabio Dei Micheli, presidente del Consorzio Vini Bardolino che alla 57esima edizione di Vinitaly (Padiglione 4, stand D1) illustrerà i progetti previsti per il 2025, “tutte iniziative accomunate da unico obiettivo: mettere al centro chi il vino lo produce direttamente”.


Le degustazioni delle etichette dei soci produttori, che saranno presenti in Fiera, pronti a dialogare con buyer, giornalisti e professionisti del settore, avranno invece più obiettivi, a partire “dalla comprensione di un territorio unico e multiforme come quello del Lago di Garda e la dimostrazione della rispondenza dei vini del Consorzio alle esigenze del consumatore di oggi”. Quest’anno il Consorzio Vini Bardolino lancia un’iniziativa speciale, pensata per scoprire il lato più creativo e versatile dei suoi vini e per valorizzare il lavoro dei giovani produttori del Consorzio che prevederà, da venerdì 4 a mercoledì 9 aprile, una serie di aperitivi presso il Romeo Bistrot, nel cuore di Verona. Qui i vini del Consorzio “saranno serviti in una forma innovativa sia in mescita, sia come ingredienti principali di cocktail originali, preparati da bartender professionisti”.

Dazi, Consorzi del vino dell’Umbria scrivono a ministro Lollobrigida

Dazi, Consorzi del vino dell’Umbria scrivono a ministro LollobrigidaMilano, 4 apr. (askanews) – “Ci uniamo all’appello degli altri Consorzi vitivinicoli per esprimere la nostra forte preoccupazione riguardo ai dazi sulle importazioni di vino negli Usa. Gli Stati Uniti rappresentano il nostro principale mercato di esportazione, assorbendo oltre 3,5 milioni di ettolitri di vino italiano. È fondamentale difendere e tutelare gli interventi compiuti dalla nostra nazione negli anni passati attraverso i fondi Ocm e altre forme di sostegno, garantendo che gli investimenti fatti nella promozione del nostro vino siano stati ben spesi e abbiano un effettivo ritorno per il settore. Mettere a rischio il nostro accesso al mercato statunitense vanificherebbe anni di politiche di sviluppo del Made in Italy e crescita, fondamentali per la competitività internazionale del nostro comparto. Le chiediamo con determinazione di sollecitare la Commissione europea a garantire l’esclusione del vino dalla disputa commerciale Ue-Usa. Riteniamo strategicamente errata l’introduzione di dazi di ritorsione sui vini e i bourbon americani, che aggraverebbe la crisi del settore e penalizzerebbe l’intera filiera”. E’ quanto scrivono, tra l’altro, i Consorzi del Vino per l’Umbria (Montefalco, Orvieto, Torgiano e Trasimeno) in una lettera indirizzata al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Al via domani 14esima edizione di OperaWine, la premiere di Vinitaly

Al via domani 14esima edizione di OperaWine, la premiere di VinitalyMilano, 4 apr. (askanews) – Torna domani, sabato 5 aprile, l’appuntamento con la 14esima edizione di OperaWine, l’anteprima esclusiva di Vinitaly firmata da Veronafiere in collaborazione con la rivista americana Wine Spectator.


Protagoniste dell’evento che si svolge nelle Gallerie Mercatali di fronte a Veronafiere sono 131 Cantine italiane, selezionate dagli esperti di Wine Spectator tra migliaia di etichette attraverso un processo rigoroso di valutazione visiva e gusto-olfattiva. La lista dei produttori rappresenta il meglio della produzione enologica italiana, con aziende provenienti da tutta la penisola, diverse per stile, dimensioni e territorio, ma accomunate da standard qualitativi di elevato livello. Anche quest’anno spiccano le grandi regioni del vino italiano: la Toscana guida la classifica con 36 aziende selezionate, seguita dal Piemonte con 19, dal Veneto con 18, dalla Sicilia con 11 e dalla Campania con 7. Tra le denominazioni più rappresentate figurano Barolo con 16 referenze, Brunello di Montalcino con 11, mentre Chianti Classico e Amarone della Valpolicella si attestano a 9 etichette ciascuno, confermandosi simboli del vino italiano sui mercati internazionali. Presenti all’inaugurazione, tra le autorità, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi e il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas. Per Veronafiere interverranno il presidente Federico Bricolo, l’amministratore delegato Maurizio Danese, e il direttore generale Adolfo Rebughini. L’evento, su invito, è riservato a giornalisti, sommelier e operatori professionali del mondo del vino.

Vino, Vignaioli Valle di Mezzane: aggregazione antidoto alla crisi

Vino, Vignaioli Valle di Mezzane: aggregazione antidoto alla crisiMilano, 4 apr. (askanews) – I Vignaioli Valle di Mezzane sono convinti che l’aggregazione sia uno strumento per fare fronte al contesto attuale ben più difficile di quello di quattro anni fa quando, anticipando i tempi, hanno iniziato il loro percorso per la valorizzazione della omonima Valle veronese che li accomuna insieme alla natura di aziende agricole che vinificano esclusivamente uve dei propri vigneti. Molte le diversità tra loro, per esempio nella conduzione dei vigneti, nella dimensione, comunque contenuta, e anche nell’esperienza di mercato e comunicazione, quindi nella notorietà. A dare loro la spinta iniziale è stata la determinazione a conoscere più approfonditamente i suoli aziendali affidandone lo studio al pedologo Giuseppe Benciolini, già autore di mappature simili per progetti di zonazione vinicola in diverse aree vitivinicole.


Una conoscenza propedeutica per descrivere al meglio l’identità della Valle e dei vini delle 13 aziende del Gruppo (Benini Alessandro; Marinella Camerani; Falezze di Luca Anselmi; Grotta del Ninfeo; I Tamasotti; Il Monte Caro; ILatium Morini; Le Guaite di Noemi; Talestri; Massimago; Carlo Alberto Negri; Roccolo Grassi; Giovanni Ruffo) e anche per sollecitare il Consorzio di Tutela nella definizione delle Sottozone per i vini Valpolicella, oggetto di studio della “Commissione Vallate” in seno all’ente consortile. La definizione delle Sottozone è infatti ritenuta dal Gruppo decisiva per rappresentare le diverse sfaccettature delle Denominazioni Valpolicella e dei suoi vini: Valpolicella e Valpolicella Superiore, Ripasso, Amarone e Recioto. Una visione peraltro in linea con quanto espresso dal presidente del Consorzio Vini Valpolicella, Christian Marchesini, che ravvede l’istituzione di Sottozone in riferimento alle “Vallate”, quale “opportunità per rendere più ricco e accattivante il racconto dei vini Valpolicella, non toccando i Disciplinari attuali ma creando regole nuove, adottabili su base volontaria, solo da coloro che vorranno rivendicare la propria sottozona”.


I tempi e le modalità del Gruppo non sono necessariamente quelli della singola azienda, così Marinella Camerani, catalizzatrice dell’aggregazione, ha deciso di “seguire il suo passo” e di uscire. Questo non ferma i Vignaioli Valle di Mezzane che nei prossimi mesi hanno in programma diversi eventi per coinvolgere gli operatori turistici e la stampa.

Consorzio vini Abruzzo porta a Vinitaly il progetto sul Cerasuolo

Consorzio vini Abruzzo porta a Vinitaly il progetto sul CerasuoloMilano, 4 apr. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo si prepara alla 57esima edizione di Vinitaly, portando con sé l’energia di una regione sempre più consapevole del proprio valore enologico. Lo farà con un ampio spazio espositivo nel cuore del Padiglione 12, dove si racconterà, dal 6 al 9 aprile, attraverso l’identità rinnovata del Modello Abruzzo, il progetto che ha ridisegnato la geografia vitivinicola regionale valorizzando le quattro sottozone provinciali e introducendo la menzione Superiore, destinata alle produzioni di più alta qualità.


Saranno oltre 50 le Cantine abruzzesi nello spazio consortile e più di 100 le aziende della regione presenti in tutto in fiera. Tra i momenti più attesi della manifestazione, la masterclass dedicata al Cerasuolo d’Abruzzo, in programma martedì 8 aprile alle 12, guidata da Filippo Bartolotta con il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi e una selezione di produttori. In degustazioni anche annate degli anni ’70 e alcuni Cerasuolo d’Abruzzo Superiore delle diverse sottozone. “Il Cerasuolo sta vivendo una crescita straordinaria, con un incremento delle vendite che lo rende uno dei rosati più dinamici del panorama italiano” ha detto Nicodemi, spiegando che “la sua freschezza, il profilo aromatico accattivante e la straordinaria versatilità lo rendono perfetto per le nuove abitudini alimentari, accompagnando con naturalezza piatti leggeri, pesce, verdure e perfino cucina fusion. Il Consorzio – ha proseguito – sta lavorando per rafforzarne ulteriormente l’identità, introducendo nel Disciplinare un parametro oggettivo per definire con precisione il suo colore caratteristico, che rappresenta un elemento distintivo e riconoscibile”. Il grande stand consortile avrà anche per questa edizione un’area dedicata allo “Spumante d’Abruzzo Doc Trabocco”, che sarà protagonista di degustazioni tematiche ed eventi che coinvolgeranno il pubblico della fiera. Spazio anche al mondo della Mixology con cinque cocktails a base proprio di Trabocco Spumante creati in collaborazione con il Bartenders Group Italia. Tutte i giorni dalle 16 saranno proposte queste creazioni fatte per l’occasione dalla famosa scuola italiana.


Un altro appuntamento importante sarà la presentazione della guida “Vini d’Abruzzo per bevitori curiosi”, curata dal giornalista e sommelier abruzzese Franco Santini, che sarà protagonista anche di una masterclass domenica 6 aprile alle 14.30. Vinitaly 2025 sarà, infine, l’occasione per annunciare un grande evento che unirà vino e cultura: “Vinorum – Festival del vino abruzzese”, in programma a L’Aquila dal 16 al 18 maggio. Un’iniziativa che celebra il legame tra il vino e il territorio in una città simbolo di rinascita, con degustazioni, incontri, spettacoli e un coinvolgimento totale della scena enogastronomica locale. Il Consorzio rinnova inoltre il suo impegno per l’inclusività, prevedendo, in collaborazione con la fattoria didattica e sociale Rurabilandia, la presenza di personale diversamente abile alla mescita, a testimonianza di un approccio sempre più attento al sociale. “Vinitaly sarà un momento di confronto fondamentale per mostrare il lavoro svolto in questi mesi, il debutto delle nuove sottozone e il consolidamento della nostra identità sul mercato nazionale e internazionale”, conclude Nicodemi, sottolineando come la fiera si confermi nuovamente un’occasione irrinunciabile per il settore.

Il Consorzio Vino Chianti a Vinitaly con 269 etichette in assaggio

Il Consorzio Vino Chianti a Vinitaly con 269 etichette in assaggioMilano, 4 apr. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti si presenta all’edizione 2025 di Vinitaly (Padiglione 9, stand C11-C12) portando con sé un’ampia rappresentanza di produttori e una “selezione straordinaria” di etichette che raccontano la storia e l’evoluzione della Denominazione. Elemento centrale dello stand sarà il grande bancone istituzionale, un quadrilatero scenografico dedicato alle quattro principali tipologie di Chianti Docg, dove sarà possibile degustare ben 269 etichette, suddivise così: 105 etichette di Annata, 39 di Superiore, 83 di Riserva e 42 di Vin Santo del Chianti.


“Vinitaly rappresenta un appuntamento imprescindibile per il nostro Consorzio e per i nostri produttori” ha dichiarato il presidente Giovanni Busi, aggiungendo che “anche quest’anno siamo presenti con una partecipazione di grande rilievo, a testimonianza della forza della nostra Denominazione e della capacità dei nostri vini di conquistare i mercati globali. Vinitaly – ha concluso – è un’opportunità unica per rafforzare i legami con operatori e appassionati, mostrando l’identità e la qualità che rendono il Chianti un’eccellenza del made in Italy”.

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg a Vinitaly e in centro a Verona

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg a Vinitaly e in centro a VeronaMilano, 4 apr. (askanews) – Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg torna a Vinitaly dove, come di consueto, presenta l’ultima annata e le tipologie più espressive della Denominazione. I visitatori potranno incontrare allo stand dieci produttori, degustare oltre 200 etichette e immergersi nel Conegliano Valdobbiadene attraverso degustazioni guidate. I produttori presenti saranno: Bival, Borgo Antico, Brancher, Ca’ Salina, Colvendrà, Duca di Dolle, Frassinelli, Marchiori, Reggia Leone e Ronfini.


Il Consorzio esordirà in città a “Vinitaly and the City”, sabato 5 aprile alle 18.15, presso la Lounge Flover all’interno del Cortile Mercato Vecchio, con il wine talk “”Conegliano Valdobbiadene, extra-ordinary young – I produttori dello “Young Club” racconteranno il “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore di Riva in Riva nel suo dosaggio più celebre, l’extra dry”, condotto da Sissi Baratella. Domenica 6 in Fiera sono previste tre Masterclass dedicate presso lo stand consortile (Hall 8 i2-i3): alle 12.30 “Vivo, autentico, in evoluzione: il fascino del Sui Lieviti” condotta dal direttore del Consorzio, Diego Tomasi; alle 15 “Un brindisi ai Terroir: alla scoperta dei 9 volti del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG”; e alle 16, “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche” (con in abbinamento alcune tipicità pantesche) guidata da Cristian Maitan, miglior sommelier Ais d’Italia 2023.


Lunedì 7 si prosegue con alle 11 la presentazione della pubblicazione “Viticoltura storica ed eroica. I paesaggi rurali storici d’Italia”, a cura di Mauro Agnoletti, Federica Romano e Sonia Torretta; alle 12.45 masterclass “Di Riva in Riva: la voce del suolo nel calice” sempre condotta da Maitan; e per chiudere alle 15.30 “Il Futuro in bottiglia”, una masterclass condotta interamente da una selezione di nuove generazioni di produttori della Denominazione Conegliano Valdobbiadene e della Valpolicella. Martedì 8 alle 11 presso lo stand del Consorzio (Hall 8 i2-i3) si terrà la presentazione delle attività sviluppate nell’ambito del sostegno alla 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. In particolare, sarà un momento per presentare la seconda etichetta in edizione limitata che arricchirà le bottiglie consortili. Interverranno, moderati da Eleonora Cozzella, direttrice de “Il Gusto”, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente del Consorzio, Franco Adami.


Vinitaly sarà anche l’occasione per discutere i dati relativi al 2024 che attestano la Denominazione stabile sulla sua produzione ottimale, ovvero poco più di 90 milioni di bottiglie, per un valore vicino ai 564 mln di euro. Sul totale della produzione, il 61% dei volumi è venduto in Italia e il 39% all’estero, dove i primi tre mercati per volume e valore si confermano essere Germania, Regno Unito e Austria. Dell’intera produzione della Denominazione Conegliano Valdobbiadene la quasi totalità è rappresentata dal Prosecco Superiore, quindi spumante, con le sue diverse topologie di dosaggio e le specialità (come le Rive, che tracciano i Comuni o le frazioni di provenienza), il Superiore di Cartizze e il Sui Lieviti.