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”Wine Lab” di Partesa riparte da Roma: Il 31 marzo a Officine Farneto

”Wine Lab” di Partesa riparte da Roma: Il 31 marzo a Officine FarnetoMilano, 29 mar. (askanews) – Torna nella Capitale Partesa, azienda del Gruppo Heineken attiva nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Horeca, che riprende a girare il Paese con i suoi “Wine Lab”, gli incontri itineranti tra gli operatori del fuoricasa e i produttori partner, selezionati ad ogni tappa tra le oltre 130 Cantine da Italia, Europa e Usa, che firmano i vini di qualità del portfolio Partesa.


Prossima tappa di questo giro d’Italia enoico lunedì 31 marzo, dalle 11 alle 18.30, presso Officine Farneto in via dei Monti della Farnesina 77, in zona Foro Italico, con il “Wine Lab Roma”, che darà ai gestori dei locali laziali l’opportunità di degustare centinaia di vini di qualità e di conoscere da vicino circa 80 produttori da tutta Italia e da Francia, Spagna, Germania, Austria, Slovenia e California. Inoltre, potranno usufruire della consulenza personalizzata dei venditori e dei Wine Specialist di Partesa. Dopo Roma, il giro d’Italia enoico dei “Wine Lab” riprenderà in autunno in Piemonte, Lombardia, Veneto e Marche. L’ingresso è riservato agli operatori di settore ed è gratuito previa registrazione online.

Consorzio Valpolicella celebra 100 anni a Vinitaly con 25 aziende

Consorzio Valpolicella celebra 100 anni a Vinitaly con 25 aziendeMilano, 29 mar. (askanews) – In fiera con gli operatori e in città con i “Valpolicella lover”. È una presenza diffusa quella del Consorzio Tutela vini Valpolicella presente sia al 57esimo Vinitaly (Veronafiere Pad. 8, stand H2- H3 e H4, dal 6 al 9 aprile) che a “Vinitaly and the city” (6 aprile). Un’edizione che quest’anno celebra anche i cento anni dell’ente di tutela, che porta in quartiere una collettiva di 25 aziende e oltre 50 etichette in mescita.


“Il palcoscenico internazionale di Vinitaly ci consente, nell’anno del centenario del Consorzio, di ribadire la centralità e contemporaneità della Denominazione nel contesto produttivo nazionale e di supportare la propensione all’export delle nostre aziende, in un momento complesso come quello attuale” commenta il presidente Christian Marchesini, aggiungendo che “ci presentiamo a Vinitaly con un programma che evidenzia l’impegno del Consorzio per accrescere il valore della Valpolicella in Italia e all’estero. Un compito che rientra nelle prerogative dell’ente che rappresenta tutta la denominazione e che lavora per l’unità del territorio, come dimostra il numero crescente di adesioni. Un obiettivo – conclude Marchesini – che ha contrassegnato i primi 100 anni di attività e che, nonostante le sfide, ci fa guardare al futuro”. Tra i principali eventi firmati dal Consorzio per Vinitaly, l’incontro “Dazi, nuovi mercati e tendenze in atto: le sfide del vino” (stand del Consorzio, 7 aprile alle 10.30), che vedrà come relatori il consigliere regionale, Alberto Bozza, il direttore generale promozione del sistema Paese del ministero degli Affari esteri, Mauro Battocchi e l’enologo ed imprenditore vitivinicolo, Riccardo Cotarella.


Grande spazio anche ai temi della sostenibilità con il talk sulle selezioni di viti resistenti e nuovi processi di selezione assistita (8 aprile alle 10.30), oltre ad un calendario di degustazioni guidate in collaborazione con Onav e con l’azienda dolciaria Bindi, per evidenziare le diverse sfumature della Denominazione, dai Valpolicella Superiore e Valpolicella Ripasso doc, fino ai grandi rossi, Amarone e Recioto, in abbinamento anche al Parmigiano Reggiano Dop. I 100 anni del Consorzio, invece, saranno il fulcro del “Valpolicella 100 Party” (stand Consorzio, 9 aprile dalle 16). Per tutti gli appassionati, invece, l’appuntamento è a “Vinitaly and the city” con due eventi in programma il 6 aprile: il primo dedicato al racconto della “Valpolicella +100” (wine talk, alle 19.45 al Cortile Mercato Vecchio), mentre dalle 21 (sempre Cortile Mercato Vecchio) è di scena “Valpolicella Vibes: la freschezza da scoprire” a cura del Gruppo Giovani del Consorzio in collaborazione con Parmigiano Reggiano Dop.

L’Associazione per il Catarratto autentico (Arca) debutta a Vinitaly

L’Associazione per il Catarratto autentico (Arca) debutta a VinitalyMilano, 29 mar. (askanews) – Piccoli artigiani del vino con una filosofia produttiva incentrata sulla totale tracciabilità tra vigneto e bottiglia. Storie di famiglie e tradizioni tramandate di generazione in generazione che, nel corso degli anni, hanno sviluppato produzioni su un vitigno in grado di esprimere vini freschi, equilibrati ed estremamente versatili. L’Associazione regionale Catarratto autentico (Arca) si presenta al Vinitaly per contribuire al recupero e alla valorizzazione di un’antica varietà autoctona che oggi, dopo anni di oblio, vive la sua rinascita grazie allo sforzo e alla lungimiranza di alcuni produttori dei territori della Sicilia centro-meridionale e occidentale che, verticalizzando le produzioni, hanno avviato progetti di valorizzazione dedicati a una varietà simbolo del patrimonio ampelografico siciliano.


Strategie e obiettivi condivisi da sei aziende familiari: Bagliesi, Caruso & Minini, Castellucci Miano, Di Bella, Feudo Disisa, Tenute Lombardo, in grado di rappresentare i diversi territori altamente vocati alla produzione di questa varietà. Dalle colline di Valledolmo alla Valle dello Jato, dalle campagne di San Cataldo alla Valle dei Templi, fino all’entroterra di Marsala. Areali dell’isola racchiusi tra le province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, caratterizzati da suoli differenti, di matrice calcareo-argillosa, con vigneti impiantati in alta e media collina che godono di microclimi differenziati. Vigneti con diverse esposizioni, una costante ventilazione e accentuate escursioni termiche: mix di condizioni pedoclimatiche che fanno di questi territori habitat ideali per la coltivazione del Catarratto e le sue diverse espressioni. Produzioni che confermano l’ecletticità produttiva di questo vitigno, capace di dare vita sia a ottime bollicine con Metodo classico e Metodo Charmat, che a vini fermi in grado di sfidare il tempo. Sarà possibile degustarli al Vinitaly in una masterclass condotta da Andrea Amadei domenica 6 aprile dalle 10.30 nella Meeting Hall del Padiglione 2.


“Il contesto internazionale quanto mai incerto impone alle aziende vitivinicole siciliane di adottare strategie diversificate alla ricerca di nuovi mercati e nuove opportunità commerciali, rinnovando costantemente la propria proposta. Obiettivi condivisi da sei realtà produttive del comparto vitivinicolo siciliano che hanno deciso di unirsi e fare sistema per presentarsi con maggior forza e con un’offerta sempre più variegata sui mercati locali e internazionali” ha spiegato Sebastiano Di Bella, produttore e presidente di Arca Sicilia, aggiungendo che “per troppo tempo il Catarratto è stato messo in secondo piano a discapito di altre varietà su cui si è incentrata l’attenzione dei produttori e delle istituzioni del mondo del vino. Adesso – ha concluso Di Bella – è giunto il momento di recuperare il tempo perduto, investendo su una varietà le cui potenzialità sono ancora inespresse”.

Vino, Consorzio Vini del Trentino a Vinitaly con una rete di alleanze

Vino, Consorzio Vini del Trentino a Vinitaly con una rete di alleanzeMilano, 29 mar. (askanews) – Il Consorzio Vini del Trentino torna a Vinitaly 2025, la fiera internazionale del vino che si terrà dal 6 al 9 aprile a Veronafiere, con un ampio e innovativo spazio espositivo che si estende su 3.000 mq nel padiglione 3 dedicato al Trentino. Cresce la partecipazione, con 44 Cantine all’interno del padiglione 3 e ulteriori 14 aziende presenti nell’ampio contesto di Vinitaly, supportate da istituzioni e dal network trentino.


L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione attiva e coordinata del Consorzio Vini del Trentino, con il fondamentale supporto della Provincia Autonoma di Trento, di Trentino Marketing, e varie importanti istituzioni regionali, tutte impegnate a promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. La collaborazione istituzionale continua a essere uno degli aspetti centrali di questa partecipazione, volta a rafforzare l’immagine del Trentino come cuore pulsante dell’innovazione vinicola e della sostenibilità ambientale. Un elemento distintivo dello stand sarà il corner dedicato alle istituzioni, dove visitatori e buyer (provenienti principalmente da Europa e Usa) potranno immergersi nel patrimonio trentino attraverso esperienze enogastronomiche e percorsi tematici unici grazie alle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, alla Strada dei Formaggi delle Dolomiti e alla Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole.


Il Consorzio Vini del Trentino proporrà una serie di degustazioni guidate da sommelier esperti, focalizzate sugli autoctoni trentini. A far da cornice, l’Istituto Trentodoc proporrà degustazioni dedicate al celebre Metodo Classico trentino, simbolo della qualità e dell’arte vinicola della regione. Non mancherà il contributo di altre prestigiose realtà, tra cui la Fondazione Edmund Mach, che si occuperà di degustazioni e accoglienza presso il proprio stand, e l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che offrirà esperienze sensoriali uniche con la degustazione delle rinomate Grappe del Trentino. La mixology avrà un ruolo di primo piano, con esperti bartender pronti a presentare e offrire cocktail innovativi a base di Grappa del Trentino. La partecipazione del Consorzio Vini del Trentino a Vinitaly 2025 “si inserisce in un progetto più ampio che pone al centro la sostenibilità e l’innovazione come leva strategica per il futuro del settore vinicolo”.

Vino, a Vinitaly si celebrano i 50 anni della Doc Alto Adige

Vino, a Vinitaly si celebrano i 50 anni della Doc Alto AdigeMilano, 29 mar. (askanews) – Al Salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 6 al 9 aprile, l’Alto Adige sarà protagonista con un grande anniversario: mezzo secolo dalla nascita della Doc Alto Adige. Oltre a celebrare la Denominazione con la sua storia ed evoluzione, saranno presentate le nuove annate di ben 90 produttori e la fiera sarà inoltre l’occasione per approfondire l’ambizioso progetto di zonazione in vigore dalla vendemmia 2024, che consente di compiere un ulteriore passo in direzione dell’unicità, così come i nuovi progetti legati all’enoturismo, strumento fondamentale per valorizzare il paesaggio ed i suoi vini.


“L’anniversario della Doc Alto Adige rappresenta un traguardo importante per il nostro territorio che ha saputo costruirsi un’identità forte e riconosciuta a livello internazionale”, spiega il presidente del Consorzio, Andreas Kofler, aggiungendo che “pur essendo una delle regioni vinicole più piccole d’Italia offriamo un panorama straordinariamente variegato di territori, vitigni e microclimi. La Denominazione, in tutti questi anni, ha saputo garantire la diversità e la ricchezza del nostro terroir alpino. Guardiamo – conclude – al futuro fieri del progetto di zonazione finalmente attivo e con tante nuove idee legate all’enoturismo, il Vinitaly sarà occasione preziosa per raccontare tutto ciò”. Oltre alla possibilità di apprezzare le referenze dei singoli produttori, il Consorzio proporrà anche degustazioni tematiche comparative, con 20 vini, alle quali ci si potrà registrare in loco (stand C2/D2 nel padiglione 6). L’obiettivo è quello di raccontare alcune delle peculiarità di questa regione: dal Gewurztraminer, che qui ha un’identità specifica, al progetto Spumante dell’Alto Adige, fino alla famiglia dei Pinot con tutte le loro sfumature, passando anche ovviamente per la freschezza e la longevità dei bianchi di montagna fino ad emblematici vitigni autoctoni come Schiava e Lagrein.

Federvini: Pacchetto vino Ue è un’occasione di rilancio per il settore

Federvini: Pacchetto vino Ue è un’occasione di rilancio per il settoreMilano, 28 mar. (askanews) – Federvini esprime tutto il proprio apprezzamento per il “Pacchetto Vino” presentato oggi dal Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen. La proposta rappresenta “una risposta concreta e tempestiva” alle raccomandazioni formulate dal Gruppo di alto livello sul futuro del settore vitivinicolo europeo lo scorso dicembre, nonché “un primo tangibile segnale di quel cambio di rotta annunciato nelle scorse settimane insieme al Commissario Fitto con il documento programmatico Vision for Agriculture and Food tanto atteso dal mondo produttivo”.


“Apprezziamo il ‘Pacchetto Vino’ non solo per la tempestività con cui la Commissione europea ha voluto dare seguito alle istanze del settore ma soprattutto per la qualità delle soluzioni individuate” dichiara Micaela Pallini, presidente di Federvini, aggiungendo che “accogliamo con favore l’approccio pragmatico e moderno che si intende adottare sull’etichettatura, che permetterà l’identificazione del codice QR tramite simboli o pittogrammi per sfruttare a pieno le enormi potenzialità offerte dall’informazione digitale del consumatore. A ciò – conclude Pallini – si aggiungono le novità in materia di promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi e le maggiori risorse per gli investimenti di mitigazione del cambiamento climatico, ulteriori elementi che vanno nella direzione da noi auspicata”. Federvini sottolinea inoltre l’importanza delle nuove disposizioni in materia di prodotti vitivinicoli aromatizzati a basso o nullo contenuto alcolico “che darà rinnovato slancio a questo importante comparto dell’industria italiana”. “L’introduzione di una terminologia più chiara e coerente, con le diciture ‘zero alcol’, ‘senza alcol’ e ‘a bassa gradazione’, e la possibilità di produrre vini aromatizzati a partire da vini dealcolati e parzialmente dealcolati costituisce – sempre secondo Federvini – “un riconoscimento importante dell’evoluzione dei gusti e delle abitudini di consumo, oltre che un’opportunità concreta di innovazione per le imprese del settore”.


“La Commissione ha saputo ascoltare il settore e dare risposte puntuali” – prosegue Pallini, rimarcando che “in un momento segnato da nuove sfide globali, dall’impatto del cambiamento climatico all’emergere di nuovi modelli di consumo, il Pacchetto Vino offre strumenti di gestione più flessibili, sostiene gli investimenti orientati alla sostenibilità e rinnova l’impegno europeo a favore della competitività dei nostri produttori e delle comunità che vivono nelle regioni viticole”. Federvini “seguirà con attenzione l’iter legislativo conseguente alla proposta, auspicando che si arrivi rapidamente all’approvazione definitiva e alla piena attuazione delle misure previste, nell’interesse comune dell’intera filiera vitivinicola”.

Francesco Spagnolli nominato presidente della Fondazione Edmund Mach

Francesco Spagnolli nominato presidente della Fondazione Edmund MachMilano, 28 mar. (askanews) – Francesco Spagnolli è il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Edmund Mach (FEM). La nomina è stata deliberata oggi dalla Giunta provinciale, su indicazione del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, dopo il parere favorevole espresso dalla prima commissione del Consiglio provinciale lo scorso 25 marzo. La presidenza avrà una durata quinquennale, la nomina ha decorrenza dal 1 aprile.


“FEM svolge un ruolo centrale per la formazione, la ricerca e l’innovazione in ambito agricolo. Questa nomina rafforza l’impegno della Provincia nell’investire nella qualità della formazione agraria e nello sviluppo di nuove soluzioni per un’agricoltura sempre più sostenibile e competitiva, a livello locale e internazionale” ha commentato Fugatti, aggiungendo che “Spagnolli, che per quasi vent’anni è stato direttore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, ha contribuito a formare molti degli enologi trentini, ma è anche stato un docente, autore di decine di pubblicazione e uno storico di enologia: FEM potrà contare su una guida autorevole e competente per affrontare le sfide del settore. Preme poi ringraziare – ha concluso Fugatti – il presidente uscente, Mirco Maria Franco Cattani, per il prezioso lavoro svolto in questi cinque anni e per l’impegno profuso nel valorizzare la ricerca e l’innovazione in ambito agricolo, contribuendo a rafforzare il ruolo della Fondazione come punto di riferimento per il territorio e per il settore vitivinicolo”.

Vino, Uiv: bene il pacchetto Ue per tempismo e semplificazione

Vino, Uiv: bene il pacchetto Ue per tempismo e semplificazioneMilano, 28 mar. (askanews) – “La proposta di ‘Pacchetto Vino’ presentata oggi dalla Commissione Europea risponde alla necessità di sviluppare interventi normativi specifici e mirati per il nostro settore in un momento così delicato su tutti i fronti, da quello geopolitico a quello economico-commerciale, ma anche ambientale e sociale”. Così il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, ha commentato il documento illustrato oggi a Bruxelles dal Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen.


“Apprezziamo non solo la rapidità dell’intervento ma anche lo sforzo a includere buona parte delle raccomandazioni del Gruppo di Alto Livello per il futuro del vino nell’Ue” ha proseguito Castelletti, aggiungendo che “con la consapevolezza degli effetti drammatici che l’eventuale l’entrata in vigore di eventuali dazi da parte degli Usa avrebbe sull’intero settore europeo, riteniamo che questa proposta rappresenti oggi un buon punto di partenza. Siamo a disposizione del ministero dell’Agricoltura e del Parlamento Europeo – ha concluso – per dare il contributo della filiera al perfezionamento del testo in vista della discussione e approvazione del regolamento”. Tra gli elementi positivi ravvisati, il rinvio agli aiuti nazionali per finanziare eventuali misure di contenimento produttivo, scongiurando il ricorso ai fondi Ocm per interventi di distruzione del prodotto come la distillazione e gli espianti. Il testo della Commissione pone inoltre l’accento sulla possibilità di ridurre le rese e apre alla possibilità di allungare i tempi delle autorizzazioni al reimpianto, uno strumento più flessibile e a costo zero. Si accoglie poi con grande favore la semplificazione sia sul fronte dei dealcolati, con proposte che intervengono a regolarne produzione e nomi delle tipologie, ma anche per la digitalizzazione delle informazioni al consumatore. infine, le indicazioni della Commissione recepiscono le richieste di Unione italiana vini per una semplificazione della misura promozione volta a consentire azioni di consolidamento e rafforzamento dei mercati.

Vino, Cantina La-Vis presenta il nuovo progetto “Ritratti”

Vino, Cantina La-Vis presenta il nuovo progetto “Ritratti”Milano, 28 mar. (askanews) – Cantina La-Vis, storica cooperativa vitivinicola nel cuore del Trentino, presenta il rilancio della sua Linea Ritratti. Sei nuove etichette, ognuna ispirata a un’opera d’arte originale, che esprimono l’eccellenza qualitativa delle Colline Avisiane. Nata nel 1988 nell’ambito del Progetto Qualità, iniziativa pionieristica di zonazione del territorio, riduzione delle rese e tecniche di cantina innovative, questa collezione ha segnato un punto di svolta nella viticoltura trentina e oggi, dopo un viaggio di riscoperta e ricerca, rinnova il suo impegno per la qualità e la valorizzazione della biodiversità della regione.


“Il nuovo progetto Ritratti nasce da un percorso collettivo, frutto della sinergia tra soci, agronomi ed enologi, che cooperano ogni giorno in uno scambio continuo di know-how ed esperienza” racconta Ezio Dallagiacoma, direttore tecnico ed enologo di Cantina La-Vis, spiegando che “non si tratta di un semplice cambio estetico, il cambiamento climatico ci spinge infatti a ripensare al lavoro in vigna e noi lo facciamo con nuovi protocolli, trasformando le difficoltà in opportunità. Tutto parte dall’ascolto, dall’osservazione e dalla capacità di comprendere la terra: da qui nascono vini che danno voce al territorio attraverso le mani e il pensiero di chi lo coltiva”. A interpretare visivamente questa rinascita è l’artista Margherita Paoletti, scelta in collaborazione con l’Archivio trentino documentazione artisti contemporanei (Adac), grazie a Gabriele Lorenzoni, curatore del Mart di Rovereto e responsabile della Galleria Civica di Trento. L’autrice firma i sei dipinti realizzati ad hoc per le nuove etichette, caratterizzate da una figura femminile e da elementi naturali.


“”L’idea che sta dietro al progetto ‘Ritratti’ ci è piaciuta fin da subito e abbiamo elaborato una shortlist di candidati basandoci sulla valutazione di criteri quali la qualità del lavoro e l’originalità della ricerca, ma anche l’utilizzo di tecniche pittoriche tradizionali, il legame con il territorio e l’espressione di valori estetici e formali contemporanei” afferma Lorenzoni, aggiungendo “Margherita Paoletti ha sposato l’iniziativa con competenza e professionalità, creando sei dipinti unici, riportati in etichetta, che la Cantina ha acquistato contribuendo a dare valore al patrimonio artistico locale”. La gamma Ritratti si compone di sei referenze, Sauvignon, Chardonnay, Gewurztraminer, Cabernet Sauvignon, Lagrein e Pinot Nero, distribuite esclusivamente nel canale Horeca. Cantina La-Vis ha scelto inoltre di adottare per tutti i vini della linea una bottiglia bordolese distintiva, ispirata a quella degli anni Ottanta, riaffermando il legame con la tradizione e il profondo senso di appartenenza.

Consorzio del Brunello a Vinitaly con 106 aziende e la mappa geoviticola

Consorzio del Brunello a Vinitaly con 106 aziende e la mappa geoviticolaMilano, 27 mar. (askanews) – Dopo le fiere di Parigi e Dusseldorf, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino è pronto per il 57esimo Vinitaly in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. Centosei le aziende ilcinesi rappresentate, di cui 61 con stand propri, nella consueta collettiva ospitata dall’ente consortile nello spazio di oltre 800mq al padiglione 9 (dall’isola B4 alla B8).


Ad alzare il sipario sul programma, la super degustazione preview “OperaWine” (sabato 5 aprile, Gallerie Mercatali) con le undici etichette di Brunello selezionate dalla rivista di settore americana “Wine Spectator” tra i 131 vini italiani ambasciatori dell’eccellenza Made in Italy. Si prosegue in fiera domenica 6 aprile con la terza edizione di “Brunello ten-year challenge – A projection of ten years, a lookback and beyond”, la masterclass (su invito) guidata dal MW Gabriele Gorelli con uno sguardo al passato e una prospettiva sul futuro del principe dei rossi toscani tramite il confronto tra le annate 2010 e 2020. Lunedì 7 aprile il focus sulla contemporaneità del Rosso di Montalcino, con “Red Montalcino – l’anima contemporanea del Sangiovese” guidato dal docente Fis, Massimo Billetto. “Unica e distintiva: la nuova mappa geoviticola di Montalcino” è invece il titolo del momento clou di martedì 8 aprile (ore 11 | Sala Iris Palaexpo) dove viene presentata la nuova mappa geoviticola del territorio, lo strumento ufficiale che racconta in maniera oggettiva i caratteri identitari di Montalcino. Segue la degustazione di sei etichette di Brunello 2020 commentate secondo “Brunello Forma”, il nuovo metodo di valutazione delle annate. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione allo stand consortile sono previsti incontri b2b e tasting su appuntamento. In assaggio al banco di degustazione, oltre 260 etichette di Brunello e Rosso di Montalcino, e delle altre due produzioni della denominazione, il Moscadello e il Sant’Antimo.