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Torna Seif, il festival dedicato alla salvaguardia del mare

Torna Seif, il festival dedicato alla salvaguardia del mareMilano, 7 apr. (askanews) – La salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente marino sono tematiche sempre più centrali per il benessere del Pianeta. Con questa consapevolezza Fondazione Acqua dell’Elba e Acqua dell’Elba – Società Benefit hanno costruito un festival internazionale dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare e della sua essenza: il SEIF – Sea Essence International Festival, quest’anno in programma dal 28 al 30 giugno nella consueta location di Marciana Marina, antico borgo marinaro dell’Isola d’Elba.


La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, ha come mission quella di celebrare il mare e il ruolo che riveste nello sviluppo e nella crescita, culturale ed economica, delle comunità che lo abitano e vivono quotidianamente. Proprio a queste “Connessioni” è dedicato SEIF 2024. Tre giorni di spettacoli, dibattiti, giochi ed esperienze per raccontare, con uno sguardo poliedrico e multidisciplinare, l’essenza del mare e il necessario equilibrio tra sostenibilità ecologica, ambientale e sociale. Molte le novità previste per SEIF 2024, a partire dall’istituzione del Premio SEIF che verrà riconosciuto a chi nell’ultimo anno si è distinto con un progetto dedicato alla sostenibilità ambientale e sociale dell’ecosistema marino. Ai bambini e alle bambine sarà invece dedicato “SEIF 4 Kids”, un ricco programma di eventi con laboratori didattici e di danze popolari che si svolgeranno sul lungomare di Marciana Marina, pensati per far avvicinare anche i più piccoli alla cultura e alla salvaguardia dell’ecosistema marino.


Nel corso del festival, inoltre, spazio al Santuario Pelagos e alla “La Rotta dei Fenici”, itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa che farà tappa all’Elba per SEIF. Protagonista anche la grande musica con il concerto – nato dalla collaborazione con il Festival Internazionale Elba Isola Musicale d’Europa – di Karima, interprete nota al grande pubblico televisivo e teatrale, che si esibirà durante una serata dedicata al celebre compositore Burt Bacharach. L’edizione 2024 sarà inoltre anticipata da una serie di appuntamenti che si svolgeranno tra aprile e giugno per preparare al festival, tra cui l’inaugurazione della Mostra d’Arte, realizzata nel contesto del Premio Arte Acqua dell’Elba e sviluppata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. L’esposizione aprirà al pubblico il 25 giugno a Portoferraio e verterà anch’essa sul tema delle “Connessioni”: una straordinaria “anticipazione visiva” dei grandi temi che verranno affrontati nel corso del Festival.


“La sesta edizione di SEIF conferma il nostro impegno nel contribuire ad alimentare un dibattito costante e continuo sul mare. La salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente marino e della sua biodiversità è centrale per il benessere del pianeta e di tutti noi cittadini”, spiega Fabio Murzi, Presidente della Fondazione Acqua dell’Elba. A partire dal tema “Connessioni”, il festival SEIF si focalizzerà sulle strade da intraprendere per raggiungere una piena sostenibilità per l’ecosistema marino. Lo farà attraverso le sue tre anime: educativa, con i programmi mattutini e pomeridiani di formazione; scientifica, con pre serate dedicate a workshop di approfondimento su tematiche culturali, sociali e politiche legate alla valorizzazione del mare; divulgativa, con serate di teatro e musica pensate per disseminare una nuova cultura del mare.


Venerdì 28 giugno i partecipanti a SEIF saranno “Connessi per natura”: sarà un’occasione per fare il punto sul Santuario Pelagos, unica area marina internazionale dedicata alla? ?protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat nel Mar Mediterraneo. Il Santuario è stato creato in seguito all’Accordo sottoscritto tra Italia, Francia e Principato di Monaco ed entrato in vigore nel 2002 per mettere in campo azioni concertate armonizzate per la protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat contro tutte le cause di disturbo quali inquinamento, rumore, cattura e ferite accidentali, perturbazioni. Il Santuario è uno straordinario contenitore di vita, di specie, di interazioni tra specie e habitat e rappresenta un elemento di connessione che mette in rete Paesi, regioni, aree marine protette e parchi nazionali con estensione a mare. In serata si viaggerà tra le storie con “Canti e cunti di mari erranti”: Viola Centi e il Teatro del Mediterraneo porteranno in scena uno spettacolo inedito, coinvolgente e interattivo dove sarà il pubblico a scegliere la rotta da far prendere al racconto. Sabato 29 giugno si prosegue con “Connessi per cultura” e con la “La Rotta dei Fenici”, itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa che farà tappa a SEIF 2024 per mettere al centro il turismo rigenerativo. L’itinerario, che ha ricevuto per ben sette volte il rinnovo della certificazione, connette le grandi direttrici nautiche utilizzate fin dal XII secolo a.C. dal popolo di navigatori: proprio attraverso queste rotte, i Fenici diedero origine ad una grande civiltà, per certi versi ancora poco nota, che si affermò attraverso l’espansione ad Occidente, generando intensi scambi di manufatti, uomini ed idee, e contribuendo nell’antichità alla creazione di una koiné culturale mediterranea e alla circolarità di questa cultura. La giornata si concluderà con un viaggio musicale con la voce della cantante Karima, in collaborazione con il Festival Internazionale Elba Isola Musicale d’Europa. Infine, domenica 30 giugno, la connessione sarà “per amore”. Durante la giornata saranno numerose le iniziative alla scoperta dei luoghi più preziosi dell’isola, come le escursioni lungo la Via dell’Essenza, con l’inaugurazione di nuovi percorsi frutto della collaborazione tra Fondazione Acqua dell’Elba e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. A chiudere SEIF sarà una serata magica con “Piccola filosofia del mare tra note e parole”, un concerto di musica al pianoforte di Paul R. Cuddle accompagnato dalla lettura di alcuni passi tratti dalla filosofia e dalla letteratura di mare a cura di Arianna Brandolini. Le parole, a corredo delle note, sono tratte dal libro “I sensi del mare” e “Racconti di Mare” prodotti da Acqua dell’Elba. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio Comune di Portoferraio, Accademia delle Belle Arti di Brera, Legambiente, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Università IULM, Pro Loco Marciana Marina, ASVIS, Marevivo, Symbola, Associazione Isole Minori, Rotta dei Fenici, Comune di Campo nell’Elba e richiesto l’endorsement del Decennio del Mare Unesco e richiesto il patrocinio di Ministero del Mare, Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica, Guardia Costiera – Capitaneria di Porto, Ispra, Federparchi, Regione Toscana, VisitElba, Forum Giovanile Isola d’Elba, Comune di Livorno, Comune di Marciana Marina, Comune di Marciana, Comune di Capoliveri, Comune di Porto Azzurro, Comune di Rio.

Toscana, Giani e Mazzeo ricordano la figura di Mario Fabiani

Toscana, Giani e Mazzeo ricordano la figura di Mario FabianiFirenze, 5 apr. (askanews) – “Quella di Mario Fabiani è stata una figura che ha segnato la storia di Firenze e della Toscana. È stato uno di quei politici e di quegli uomini delle istituzioni da cui tutti dovremmo prendere esempio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, intervenendo alla sessione pomeridiana del convegno ‘La Politica e il governo locale. Mario Fabiani a 50 anni dalla scomparsa’, che si è svolto nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso. La sessione mattutina, invece, si è svolta in palazzo Vecchio.


“Fabiani ha caratterizzato la sua vita politica e istituzionale con l’attenzione verso gli ultimi, la capacità di essere vicino alle persone ai loro bisogni, l’impegno durante gli anni del fascismo per la liberazione dei nostri territori, rappresentando quei valori che sono alla base del nostro essere Toscana”, ha proseguito Mazzeo. È intervenuto anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, secondo il quale “Mario Fabiani rappresenta il sindaco della ricostruzione. Per almeno quindici anni fu l’uomo che, dopo nove anni di carcere inflittigli dal regime fascista, è stato protagonista della vita politica e istituzionale di Firenze. Prima come sindaco della città, dal 1946 al 1951, dando impulso alla ricostruzione della città e ponendo le basi del suo sviluppo; e poi fino al 1961 come presidente della Provincia di Firenze”.

Lucignano verso la Maggiolata: Perugini al vertice del Comitato

Lucignano verso la Maggiolata: Perugini al vertice del ComitatoRoma, 2 apr. (askanews) – L’edizione numero 85 della Maggiolata Lucignanese, nella Perla della Valdichiana, prenderà il via giovedì 16 maggio con la tradizionale serata inaugurale. La prima uscita è in programma domenica 19, a questa seguirà la notturna di martedì 21 e gran chiusura in programma domenica 26 maggio, con la proclamazione del carro vincitore dell’edizione 2024 e la consegna del Grifo d’Oro.


A livello organizzativo, le ultime settimane sono state contrassegnate da un avvicendamento alla guida della Festa. In esito ai risultati delle elezioni per il rinnovo del Comitato Organizzatore, il nuovo Presidente è Guido Perugini, che subentra a Massimo Casini, figura storica negli ultimi decenni della Festa. Con Guido Perugini, nel Direttivo della Manifestazione, sono stati eletti Federica Pantani, Vice Presidente, Giulia Datteroni, Segretaria, Luca Tedeschi, Segretario, Rachele Grigiotti, Tesoriera e Costanzo Caparco, Tesoriere. Le prime dichiarazioni del neo Presidente Guido Perugini: “L’edizione n. 85 della Maggiolata rappresenta un momento particolarmente significativo della storia quasi secolare di questa Festa. Abbiamo assistito ad un graduale ricambio dei vertici organizzativi di questa manifestazione, che si conferma evento primario per la comunità lucignanese. Il ricambio non va inteso come una sorta di stravolgimento del percorso intrapreso sino ad oggi da chi ha retto le sorti della Festa. Anzi, mai come in questa occasione va valorizzato un processo virtuoso che ha portato la Maggiolata ad essere uno degli eventi di folclore più apprezzati a livello nazionale con un crescendo importante in termini di presenze di pubblico e di attenzione dei media.


“Voglio ancora una volta ringraziare Massimo Casini per la straordinaria opera di rilancio di questo evento. I suoi consigli, le sue raccomandazioni, l’attenzione che ogni giorno dimostra in questa complessa fase organizzativa sono un sostegno molto importante che ci consente di lavorare con la necessaria serenità”. “Noto inoltre con piacere, sotto questo profilo, una forte consapevolezza soprattutto nei giovani impegnati nell’organizzazione dell’intero programma. Nella gente di Lucignano – aggiunge Guido Perugini – è presente come non mai l’idea di perpetuare i valori identitari di una Festa che da sempre concilia il legame con la storia di questo splendido borgo e la sua meravigliosa tradizione culturale. Per questo motivo, pensiamo di recuperare, a partire da questa edizione alcuni aspetti riferibili alla memoria della Maggiolata, intesa come autentica Festa popolare. Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio notevole fatto di documenti, musiche, canzoni e altro ancora che testimonia la straordinaria ricchezza di questa nostra Festa. Sarebbe un errore imperdonabile abbandonarlo o non valorizzarlo. Da qui a maggio, pertanto, proveremo ad individuare soluzioni che esaltino ancora di più questo speciale rapporto tra la gente di Lucignano e la sua terra. Su questo punto, così determinante, ma ovviamente su ogni dettaglio organizzativo della Maggiolata, sappiamo di poter contare sul fondamentale sostegno dell’Amministrazione Comunale, con particolare riferimento al Sindaco Roberta Casini, e sul contributo altrettanto importante della Regione Toscana. A nome di tutto il Comitato Organizzatore desidero ringraziare questi Enti per la loro preziosa vicinanza”.


Il sindaco di Lucignano Roberta Casini: “Per la nostra comunità è il momento più importante e atteso dell’anno. La Maggiolata è capace di emozionare e richiamare tanti visitatori e turisti da tutta Italia e dall’estero, attratti dal nostro Borgo e dallo spettacolo dei carri fioriti e dei Gruppi folcloristici, resa possibile grazie all’impegno di tanti volontari. Nel ringraziare di cuore coloro che fin qui hanno guidato il rilancio della manifestazione con grande determinazione e competenza, auguro al presidente Perugini e a coloro che lo affiancheranno in questo percorso, i migliori successi in continuità, garantendo massima collaborazione e dialogo da parte dell’amministrazione”.

Toscana, Cosmave: manca manodopera settore marmo, aziende a rischio

Toscana, Cosmave: manca manodopera settore marmo, aziende a rischioRoma, 23 mar. (askanews) – Manca la manodopera nel settore del marmo in Toscana e se non sarà affrontato il problema molte aziende rischiano la chiusura. E’ quanto afferma Cosmave, il consorzio del marmo della Versilia, che segnala da tempo la scarsità di forza lavoro specializzata.


Il lapideo sconta un problema di attrattività del mondo della manifattura, ma anche caratteristiche proprie (il marmo è un materiale difficile da lavorare; sono richieste manualità, dedizione e pazienza) e deve fare i conti con il mancato turn over e l’aumento dei prepensionamenti, che per l’anno in corso sono stimati in oltre 31 mila unità. “Con tali premesse – per Cosmave – risulta impossibile pensare al mantenimento della filiera corta, fortemente auspicata anche dalle imprese e su cui da anni il Consorziolavora collaborando con la Scuola del Marmo dell’ISI Marconi di Seravezza, che vanta ormai il 100% di occupazione post diploma. Il vincolo normativo da solo non basta alla sua attuazione; anzi, l’obbligo di lavorazione in loco andrebbe a vantaggio delle aziende più strutturate che, dovendo sopperire alla carenza di manodopera, potranno avvalersi di robot e processi automatizzati, elemento che andrà a discapito anche dei lavoratori stessi e porterà certamente ad un aumento della concorrenza per le realtà tradizionali (artigianali), causando un ulteriore impoverimento del mercato”.


“In questo quadro, il 2024 sembra purtroppo confermare le attese negative per l’export in sofferenza sia per i lavorati sia per i materiali grezzi, come emerso dalle prime impressioni degli operatori presenti alla recente Fiera di Xiamen in Cina”, si legge nel comunicato. Per il consorzio “senza un’inversione di rotta la stragrande maggioranza delle realtà locali sarà costretta alla chiusura nel breve e medio periodo”.

Svolta al Bravìo delle Botti di Montepulciano: una donna al vertice

Svolta al Bravìo delle Botti di Montepulciano: una donna al verticeMilano, 16 mar. (askanews) – Svolta storica nel Bravìo delle Botti di Montepulciano, la storica sfida tra le otto contrade che si disputa nel borgo senese l’ultima domenica di agosto in onore del santo patrono, Giovanni Battista. Per la prima volta una donna è stata eletta a rivestire la carica più alta della manifestazione. Si tratta della 30enne Irene Bettollini, nominata all’unanimità Reggitrice del Magistrato delle Contrade, che è già al lavoro sugli eventi per celebrare l’anniversario dei 50 anni del Bravìo delle Botti.


Laureata in lingue e letterature straniere e attualmente impegnata come insegnante d’italiano per stranieri, Bettollini raccoglie il testimone da Andrea Biagianti. “La nomina di una giovane donna, capace e appassionata di Bravìo, come Irene Bettollini alla guida del Magistrato delle Contrade – ha dichiarato il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini – è un passaggio storico, del quale mi sento di ringraziare tutto il Magistrato e i Rettori delle contrade”. Oltre al panno che le otto contrade si contenderanno, il gruppo organizzativo sta lavorando a una mostra fotografica diffusa lungo le vie del centro storico in cui si racconta la storia della manifestazione. A giugno è in programma una conferenza di approfondimento sul Bravìo delle Botti a cui interverranno docenti universitari esperti per approfondire il tema della rievocazione storica anche da un punto di vista scientifico. Durante la “Settimana degli Eventi” non mancheranno momenti in cui si esibiranno gli “sbandieratori”, i “tamburini” e gli “spingitori” e tutti i protagonisti che hanno fatto la storia della manifestazione. Il gruppo sta anche lavorando alla costruzione di un documentario che racconti la storia del Bravìo e il Consiglio di Gestione su uno spettacolo dei ceri “Speciale 50 anni”.

Al via le celebrazioni per i 500 anni di Giovanni da Verrazzano

Al via le celebrazioni per i 500 anni di Giovanni da VerrazzanoRoma, 14 mar. (askanews) – Al via i festeggiamenti per il cinquecentenario del viaggio di Giovanni da Verrazzano, primo europeo ad arrivare all’odierna baia di New York, il 17 Aprile del 1524. Le celebrazioni sono state presentate dal presidente della Fondazione Giovanni da Verrazzano, Luigi Giovanni Cappellini, a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, su iniziativa del Senatore Paolo Marcheschi, Capogruppo per Fratelli D’Italia della Commissione Cultura del Senato. Culmine delle celebrazioni sarà il Verrazzano Day, il 17 aprile al Castello di Verrazzano, Greve in Chianti. “Un giorno importante – ha detto Luigi Giovanni Cappellini – che rappresenta il momento fondante dei rapporti culturali tra Italia e Stati Uniti d’America”.


Nell’incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, è stata presentata la biografia del navigatore, scritta dal giornalista e scrittore Marco Hagge, Giovanni da Verrazzano. Navigatore e gentiluomo (pp. 176, con illustrazioni di Bruno Solís). Il volume, con una brillante e appassionata prefazione di Eugenio Giani, e una traduzione già realizzata in lingua inglese, è la prima biografia sistematica e divulgativa di Giovanni, che ricostruisce accuratamente il quadro storico della Firenze a cavallo tra Quattro e Cinquecento, snodo scientifico e culturale dell’intera Europa, e quindi anche punto di riferimento obbligatorio per i grandi viaggi di esplorazione. Ne emerge il ritratto di un viaggiatore coraggioso, che fu anche abile politico e imprenditore, una penna raffinata e un personaggio dalle spiccate doti umane, che trattava con gli indigeni da pari a pari. “Uomo brillante e attivo ha spiegato Marco Hagge – inserito a pieno titolo nella vita pubblica e in una rete ben strutturata di relazioni politiche, Giovanni da Verrazzano fu grande geografo e marinaio, ma veramente espressione massima della figura del navigatore-umanista”.


“Firenze non aveva il mare – ha detto Senatore Paolo Marcheschi – ma è stata la culla di tanti navigatori come Vespucci e Giovanni da Verrazzano, che hanno saputo valorizzare il mare della sapienza e delle informazioni: artisti, cultori, letterati, scienziati, praticamente era riunita a Firenze tutta l’intelligenza d’Europa. Quindi, partendo dalla cartografia e dalle conoscenze astronomiche, sono potuti diventare navigatori all’avanguardia”. La pubblicazione del libro è il primo di una serie di momenti che celebreranno il Cinquecentenario (1524-2024) dei viaggi del Verrazzano. Un percorso voluto dalla Fondazione omonima, che ha raccolto per questo un prestigioso Comitato d’Onore che annovera Il Presidente della Regione Toscana, il Console Generale degli Stati Uniti d’America, il Sindaco della Città di Firenze e Presidente dell’Area Metropolitana e il Sindaco di Greve in Chianti.


“Verrazzano è conosciuto per il ponte intitolato a lui a New York – ha detto Luigi Giovanni Cappellini, presedente della Fondazione – ma in realtà è stato lui il ponte tra le civiltà del vecchio e del nuovo mondo. Un grande personaggio che ad oggi non è molto conosciuto, quindi pensiamo che il libro di Marco Hagge possa essere l’occasione giusta per celebrarlo nel modo migliore”. Gli eventi previsti viaggeranno sull’asse Firenze-New York, con una serie di appuntamenti che si svolgeranno sulle due sponde dell’Atlantico, per raccontare la figura del navigatore, raro – se non unico – esempio di uomo di mare colto e cosmopolita, che, al servizio del re di Francia, fu il primo europeo ad entrare in quella che oggi è nota come la Baia di New York, da lui battezzata, “Baia di Santa Margherita”, in omaggio alla sorella di Francesco I. Se, contrariamente alle aspettative del monarca, non trovò il sospirato (e inesistente) passaggio verso le Indie, Giovanni esplora l’intera costa atlantica degli attuali Stati Uniti d’America, dalla Florida all’Isola di Capo Bretone. L’unicità di Giovanni da Verrazzano non si ferma alle imprese della sua vita: perduti i documenti che lo riguardano, manipolata la sua relazione e dimenticato dopo la morte, la memoria del navigatore lentamente svanisce a causa di una serie di incredibili coincidenze negative. Scambiato per un pirata dagli Spagnoli in quanto agente del re di Francia, di equivoco in equivoco Giovanni verrà considerato perfino una specie di desaparecido, di cui si nega l’esistenza, o utilizzato, in alternativa, come bersaglio di una scombinata polemica nazionalistica scoppiata nell’Ottocento fra le due sponde dell’Atlantico: ulteriore – e umiliante – paradosso, per un uomo cosmopolita come lui.


Ma paradossale sarà anche il finale della storia: quando, in maniera altrettanto casuale, il documento autografo che spazza via secoli di errori e di menzogne, salterà fuori nel luogo dove nessuno aveva pensato di cercarlo: nella biblioteca dove era stato riposto con cura da uno dei suoi corrispondenti. Marco Hagge conduce il vascello degli studi sul navigatore fuori da questa coltre nebbiosa, restituendo la figura di un esploratore diverso dagli altri, meno interessato alle ricchezze che alla scoperta del mondo e delle culture diverse da quella occidentale: nel segno di uno spirito umanistico che, altro paradosso, finirà per tradirlo quando, nella sua ultima missione, verrà trucidato ai Caraibi da una tribù di aborigeni, sotto gli occhi del fratello Gerolamo, suo cartografo di fiducia.

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenze

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenzeFirenze, 12 mar. (askanews) – Alla premier Giorgia Meloni, domani a Firenze per la firma dell’accordo di programma sulle risorse Fsc, il presidente della Toscana Eugenio Giani chiederà “l’intervento degli enti nazionali su realtà che intendono modernizzare la rete infrastrutturale a livello toscano”, e per l’alluvione di novembre 2023 “quelle che devono essere le risorse in grado almeno di pareggiare le prime emergenze. Noi finora abbiamo ricevuto poco di più di 30 milioni di euro, quando sappiamo che solo per le somme urgenze abbiamo speso 170 milioni. C’è poi il tema del sostegno della famiglie e alle imprese”.


Giani chiede “una grande attenzione non solo su quello che è il 60% delle risorse che sono previste, ma anche sull’altro 40%. Il 60% ha come stazioni appaltanti Regioni ed enti locali, e si tratta delle risorse che firmiamo domani, ma l’altro 40% è per le aziende nazionali come Anas, Ferrovie, Aspi, enti marittimi”. “Chiediamo -conclude Giani- anche su questo una concertazione, con priorità alla Tirrenica, che almeno nei tre lotti più a sud possa essere realizzata attraverso Anas; la Cassia, almeno nell’inizio da Siena a Monteroni; l’intervento che auspichiamo a Prato per la Declassata”.

Lucca, prosegue la Mostra delle Antiche camelie a Capannori

Lucca, prosegue la Mostra delle Antiche camelie a CapannoriRoma, 9 mar. (askanews) – Un altro fine settimana dedicato alle camelie, la cui fioritura è in piena esplosione, e all’intrattenimento culturale e gastronomico a Pieve e Sant’Andrea di Compito (Capannori, Lucca). Oggi e domani, secondo appuntamento con la Mostra delle Antiche camelie della Lucchesia, che proseguirà anche nei prossimi week-end (16-17 e 23-24 marzo prossimi).


Due giorni di musica, animazione, visite guidate, mostre, laboratori, spettacoli, enogastronomia e percorsi esperienziali in natura. Novità di questo fine settimana: la mostra di bonsai, l’esposizione di auto storiche con l’associazione “Amici delle Rosse” e il corteggio del gruppo storico “Casteldurante” di San Ginese di Compito, con l’allestimento di un accampamento medievale e sfilata in costume. La manifestazione – organizzata dal Centro Culturale Compitese in collaborazione col Comune di Capannori, col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in collaborazione con Villa Reale di Marlia e di decine di realtà del territorio – proporrà poi momenti musicali a cura della Scuola di Musica “MusicZone” (sabato 9 marzo concerto jazz con Renzo Cristiano Telloli al sax e Federico Frassi al pianoforte, domenica 10 marzo con “Brazilian affair” di Serena Bernardeschi), ma anche l’intrattenimento del cantastorie Gildo dei Fantardi (domenica 10 marzo), laboratori (serigrafia, carta giapponese, fotografia, cucito), visite guidate gratuite al camelieto (partenza ogni mezz’ora), al Borgo delle camelie e nell’Antica chiusa Borrini (prima coltivazione italiana di tè) e molto altro.


(segue)

ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazione

ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazioneRoma, 7 mar. (askanews) – Innovazione, sviluppo del territorio, sostegno alle imprese e valorizzazione della cultura del digitale verso i giovani. Questo e molto altro alla base del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Lucca alla presenza del sindaco Mario Pardini e dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori alla presenza del presidente dell’Angi Gabriele Ferrieri. La firma del protocollo, avvenuto all’interno della sede del Comune di Lucca, ha visto la presenza anche dell’assessore alle attività produttive e innovazione Paola Granucci e della delegazione dell’Angi che ha amichevolmente partecipato al momento della sottoscrizione del protocollo. “Siamo lieti di aver firmato questo importante protocollo d’intesa con una città come Lucca che rappresenta la tradizione storica dell’Italia e della Toscana, ma che mostra anche una sensibilità particolare verso l’innovazione e i giovani. L’auspicio è quello di poter costruire un’importante collaborazione in cui dare un valore aggiunto alle imprese e al territorio per la promozione dell’innovazione in tutte le sue forme e la valorizzazione della cittadinanza e della collettività all’insegna del digitale per un partenariato pubblico privato che metta al centro l’accrescimento economico e sociale dell’Italia”. Così Gabriele Ferrieri Presidente dell’Angi. “Il protocollo d’intesa fra il Comune di Lucca e l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (Angi) rappresenta un altro importante tassello che la nostra città compie nell’innovazione, in questo caso applicata alla pubblica amministrazione. Una sinergia che passa attraverso iniziative di studio, formazione, eventi e tutta una serie di partnership strategiche mirate a rafforzare e sostenere una cultura fatta di digitalizzazione, transizione ecologica, valorizzazione del patrimonio artistico e – più in generale – di una nuova imprenditoria giovane e dinamica”. Così Mario Pardini, sindaco di Lucca.

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’Roma, 7 mar. (askanews) – “Donne del cielo: da muse a scienziate”, questo il titolo della mostra che propone per la prima volta in Italia un percorso incentrato sul ruolo delle donne nella ricerca astronomica e sulle immagini femminili che ricorrono con maggior frequenza nelle rappresentazioni del cosmo dal Rinascimento al primo Novecento. La mostra sarà visitabile nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Sala Dante) dall’8 marzo all’8 giugno. La mostra è ideata dal Museo Galileo e organizzata congiuntamente alla Biblioteca Nazionale Centrale con la curatela di Natacha Fabbri, Caterina Guiducci e Simona Mammana. L’esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Firenze e del sostegno di Regione Toscana, GiovaniSì, InContemporanea e Caserma Archeologica, e del contributo di Calliope Arts.


Attingendo al ricco patrimonio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l’esposizione presenterà opere scientifiche, letterarie e cartografiche che rivelano la presenza di interlocutrici e/o di autrici femminili in testi caratterizzati dall’associazione tra donne e sfere celesti. La mostra sarà allestita nella Sala Dante della Biblioteca Nazionale, ove i testi selezionati (sul piano filosofico, letterario e scientifico) creeranno un dialogo inedito con strumenti scientifici, alcuni dei quali molto rari – provenienti dal Museo Galileo e da collezioni private – e creazioni artistiche. La mostra si articola in sette sezioni: “Donne di stelle. Costellazioni e divinità planetarie”; “Recondite armonie. Muse, sirene e macchine del mondo”; “Dignità e pregiudizio. L’astronomia per tutti”; “Nuovi sguardi su nuovi mondi. Telescopi, satelliti ed echi galileiani”; “Viaggiatrici del cosmo. Tra sogno e scienza”; “Donne di scienza. Dall’astronomia per signore alle signore dell’astronomia”; “Quando il corpo è celeste. Immagini astrali sul femminile”.


Al piano terreno un focus su “Canzoni stralunate”. Parte integrante dell’esposizione sono le sette grandi tele dell’artista Ilaria Margutti dal titolo “Le variabili del Cigno. Sette tele per il cielo di Henrietta Leavitt”, che prendono spunto dagli studi condotti dall’astronoma statunitense, nota anche per i suoi importanti lavori sul periodo e la luminosità delle stelle Cefeidi. Margutti ha interpretato i complessi calcoli matematici di Leavitt mediante l’antica tecnica del ricamo, riportando su tele di grande formato (70 x 280 cm) le coordinate delle 1777 variabili delle Nubi di Magellano registrate da Henrietta Swan Leavitt tra il 1904 e il 1908. Una parte della mostra è dedicata ai temi astronomici presenti nella cosiddetta “querelle des femmes”, ossia in opere che argomentano l’eguaglianza intellettuale e sociale tra uomini e donne, esaltando la dignità delle donne e rivendicando il loro diritto ad accedere anche agli studi scientifici.


L’esposizione offre una rara opportunità di ammirare tre preziosissimi globi celesti e terrestri in miniatura, risalenti alla fine del Settecento e l’inizio Ottocento, oltre a strumenti astronomici di fattura italiana, inglese e francese. Saranno esposti anche due manoscritti del fondo galileiano che testimoniano l’uso del telescopio da parte della regina di Francia Maria de’ Medici e di Margherita Sarrocchi, che difese pubblicamente la veridicità delle novità celesti rivelate da Galileo. Otto video, fruibili tramite QR code, illustrano i temi principali della mostra, offrendo inoltre la possibilità di ascoltare le musiche di alcune compositrici, tematicamente e/o cronologicamente affini agli argomenti trattati.


“Aspettando l’arrivo della prima donna sulla Luna, che avverrà nell’ambito della missione Artemis della Nasa – si legge nel testo di presentazione – la mostra presenta una ‘costellazione’ di donne, ci parla dei loro successi ma anche degli ostacoli e delle sfide che hanno dovuto superare per passare dal ruolo di muse a quello di assistenti prima e colleghe poi degli scienziati uomini: astronome, filosofe, scrittrici, mecenati e artiste che hanno offerto contributi importanti alla ricerca astronomica e difeso il valore della parità di genere anche in ambito scientifico”.