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Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo Pro

Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo ProRoma, 16 gen. (askanews) – Zucchetti acquisisce la maggioranza di Pienissimo Pro, l’agenda digitale che supporta i ristoratori nella gestione del marketing e aiuta ad automatizzare attività e processi come prenotazioni, offerte, menù digitale, messaggistica, analisi dei dati e controllo di gestione. L’agenda digitale è stata creata nel 2016 da Giuliano Lanzetti, titolare del ristorante Bounty di Rimini, che rimarrà amministratore delegato e socio di Pienissimo Pro.


“Con l’ingresso di Zucchetti nel nostro capitale sociale, ci apriamo al più grande gruppo italiano di software – spiega – Potremo contare sulla capillare rete di vendita con oltre 200 rivenditori sul territorio nazionale. Finalmente, saremo in grado di offrire uno strumento unico che integra la gestione dalla cassa alle comande, fino al marketing a risposta diretta”. Angelo Guaragni, amministratore delegato di Zucchetti Hospitality, sottolinea: “siamo certi che, insieme, potremo creare le soluzioni digitali più efficaci e innovative per chi desidera trasformare un semplice ristorante o bar in una vera e propria azienda”.


In parallelo, una seconda società, interamente di proprietà di Lanzetti, continuerà a occuparsi di formazione ed eventi a marchio Pienissimo, mantenendo il suo impegno nelle fiere e nei palacongressi.

Coldiretti: valore ‘pizza economy’ nel mondo a 160 mld euro

Coldiretti: valore ‘pizza economy’ nel mondo a 160 mld euroRoma, 16 gen. (askanews) – La passione degli italiani per la pizza è così radicata che in quattro famiglie su dieci (40%) si prepara in casa, magari ricorrendo all’uso di farine speciali o di ingredienti gourmet. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio. Un simbolo dell’Italia a tavola conosciuto in tutto il mondo, per un fatturato globale in costante crescita, tanto da aver raggiunto nel 2024 il valore record di circa 160 miliardi di euro, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Vpa Research.


La preparazione fai da te risponde peraltro alle nuove tendenze di mercato verso le pizze gourmet e artigianali che sta influenzando i comportamenti d’acquisto, con i consumatori che preferiscono gusti unici e ingredienti di alta qualità. Un esempio sono le farine di grani antichi salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, ma anche l’aggiunta di prodotti a Denominazione di origine o a chilometro zero, da aggiungere a salsa di pomodoro e mozzarella, meglio se Made in Italy La pizza in casa risolve peraltro – sottolinea Coldiretti – anche il problema dell’originalità degli ingredienti in un’Italia dove quasi due pizze su tre servite sono preparate con prodotti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, come mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino o farina da grano ungherese. E’ anche per questo che Coldiretti ha lanciato una grande mobilitazione per una legge europea di iniziativa popolare per l’etichettatura di origine obbligatoria su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.


Se si guarda al dato italiano, nel complesso la pizza genera un fatturato che ha oltrepassato i 15 miliardi di euro, come sottolineato dalla Coldiretti. L’occupazione nel settore riguarda più di 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che sale a 200.000 durante i fine settimana. Ogni anno in Italia – prosegue la Coldiretti – vengono prodotte 2,7 miliardi di pizze, il che implica un consumo annuo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. La passione per la pizza, nata a Napoli, è comunque ormai un fenomeno globale, con gli Stati Uniti che detengono il primato dei consumatori, con 13 chili pro capite all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica, con 7,8 chili annui. Seguono gli spagnoli con 4,3 chili, i francesi e i tedeschi con 4,2, i britannici con 4, i belgi con 3,8, i portoghesi con 3,6 e gli austriaci, che con 3,3 chili annui, chiudono la classifica.

Fda vieta uso colorante rosso per cibi e bevande: causa cancro

Fda vieta uso colorante rosso per cibi e bevande: causa cancroNew York, 15 gen. (askanews) – Mercoledì la Food and drug administration (Fda), l’agenzia del farmaco americano, ha dichiarato che vieterà l’uso del Red No. 3, un colorante sintetico che conferisce a cibi e bevande il loro colore rosso ciliegia brillante, poichè provoca cancro, come dimostrano gli animali usati nei test.


Il colorante è presente in caramelle, cereali, ciliegie dei cocktail di frutta e frullati alla fragola, secondo il Center for science in the public interest, un gruppo di difesa della sicurezza alimentare che dal 2022 ha lavorato per far revocare l’approvazione dell’additivo. I produttori di alimenti avranno tempo fino al 15 gennaio 2027 per riformulare i loro prodotti. Le aziende che producono farmaci e integratori alimentari, avranno tempo fino al 2028. (foto tratta dai canali social Fda)

Nomisma: 7 italiani su 10 preferiscono un packaging sostenibile

Nomisma: 7 italiani su 10 preferiscono un packaging sostenibileRoma, 15 gen. (askanews) – Per essere riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%). Il packaging rappresenta dunque un elemento sentinella, l’aspetto che più di altri incide sulla percezione del consumatore di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile. Tant’è che per più di 1 italiano su 5 la presenza di una confezione da fonti rinnovabili (23%), completamente riciclabile (23%) o senza overpackaging (21%) ha rappresentato uno dei principali driver di scelta dei prodotti alimentari. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’evento “Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori” curato da Nomisma” a MARCA by BolognaFiere, durante il quale è stato presentato l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025.


Una edizione che ha indagato il valore del packaging sia tra i consumatori – coinvolgendo oltre 1.000 responsabili di acquisto – che tra i principali retailer presenti sul territorio italiano. Salutismo, risparmio e sostenibilità sono i 3 driver di acquisto che secondo le insegne si rafforzeranno maggiormente nel 2025. Dato il ruolo sempre più centrale dei prodotti legati alla sfera del benessere e della sostenibilità, l’Osservatorio Packaging di Nomisma si è interrogato su quali siano le caratteristiche distintive di questi prodotti. Per gli italiani, un prodotto alimentare è salutare quando poco processato (46%), senza additivi, coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%), con pochi o senza grassi (32%). Nella definizione di un prodotto salutare rilevanti anche gli aspetti di origine delle materie prima e della filiera. Per essere, invece, riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve invece avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%).


In definitiva, un packaging sostenibile riveste un ruolo importante nel definire i nuovi modelli di acquisto food al punto che non di rado, a parità di altre caratteristiche, i consumatori preferiscono acquistare prodotti con green pack rispetto agli equivalenti con confezioni senza caratteristiche di sostenibilità. L’Osservatorio Nomisma mette, inoltre, in luce come la ricerca di confezioni a ridotto impatto ambientale diventi ancora più marcata nei prodotti healthy e sostenibili: il 73% dei consumatori ritiene importante o fondamentale avere un packaging ad elevato profilo di sostenibilità quando acquista prodotti salutari. Percentuale che sale al 76% quando si tratta di cibo sostenibile.


Tutte le insegne che hanno partecipato all’Osservatorio Packaging 2025 hanno avviato un percorso verso l’offerta di packaging ad elevato profilo di sostenibilità. La strada verso gli obiettivi prefissati risulta però complessa principalmente per gli elevanti costi delle materie prime, l’incertezza legata alla normativa e la reperibilità delle materie prime. Il tema del costo del packaging sostenibile non è un tema irrilevante neanche per i consumatori. Sebbene, infatti, i responsabili di acquisto pongono una forte attenzione al packaging dei prodotti alimentari che mettono nel carrello, cambiando talvolta le loro preferenze di acquisto, l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo rileva una resistenza ad accettare un surplus di spesa per avere un pack sostenibile, seppure con eccezioni legate alle caratteristiche salutari o sostenibili dei prodotti acquistati.

A maggio a Perugia premiazione XXXIII Concorso Ercole Olivario

A maggio a Perugia premiazione XXXIII Concorso Ercole OlivarioRoma, 15 gen. (askanews) – Si è appena conclusa a Roma, presso la Sala Comitato di Unioncamere, la presentazione della XXXIII edizione del Concorso nazionale Ercole Olivario, il concorso nazionale riservato ai produttori di olio di altissima qualità italiano, che vedrà la proclamazione e premiazione dei vincitori nelle giornate di giovedì 15 e venerdì 16 maggio 2025 a Perugia.


“Il Concorso Ercole Olivario, per la sua autorevolezza e qualità, si è affermato come il più prestigioso premio del settore ed è ormai riconosciuto come il riferimento assoluto per l’individuazione dei migliori oli italiani” ha detto Giorgio Mencaroni. “L’obiettivo di Ercole Olivario è di realizzare un’iniziativa di sistema a forte valenza promozionale che, legando cultura, tradizione e eccellenze olivicole territoriali, realizzi un modello che, coniugato con il turismo, diventi generatore di sviluppo economico, occupazionale e di ricchezza diffusa”. Il concorso si prefigge, fin dalla sua nascita nel 1993, di promuovere le eccellenze olearie (Dop, Igp e Biologici) delle regioni italiane, sostenere gli operatori del settore nel miglioramento qualitativo della produzione con iniziative promozionali volte ad incrementare la visibilità e riconoscibilità del prodotto nel contesto internazionale, oltre a valorizzare i territori di provenienza che, di fatto, caratterizzano e sono a loro volta paesaggisticamente caratterizzati dalla presenza della coltura e della cultura dell’olio e dell’olivo.


Tra le novità di questa edizione dell’”Oscar dell’Olio”, c’è l’aumento a 75/100 del punteggio minimo necessario sia per l’ammissione degli oli alle selezioni nazionali, sia per la partecipazione delle aziende olearie alle iniziative di promozione e ai progetti di Extra Cuoca e della Carta degli Oli; l’incremento a 120 del numero massimo di oli provenienti da tutti i territori regionali, ammessi alle finali nazionali; l’integrazione all’interno del Regolamento dell’Ercole Olivario della Goccia d’Ercole, la sezione a latere del concorso nazionale introdotta per sostenere le piccole produzioni olearie. L’edizione 2025 del premio Ercole Olivario, inoltre, vede l’entrata in carica di un nuovo Capo Panel, la lucana Stefania D’Alessandro, che guiderà per il prossimo biennio la giuria nazionale composta da 16 degustatori professionisti provenienti da tutte le regioni italiane.


Tra i progetti di rilievo per il 2025 infine l’attivazione ufficiale della APP “Carta degli Oli”. Una piattaforma nata con l’obiettivo di diffondere quanto più possibile, la conoscenza e l’utilizzo dell’olio e.v.o. di qualità, costruendo percorsi gastronomici “Oil Oriented” e utilizzare l’olio e.v.o. come elemento di promozione dei territori di produzione. A presentare le novità di questa XXXIII edizione sono intervenuti il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, Giorgio Mencaroni, presidente del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario e della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Sebastiano Forestale, responsabile del Masaf, direzione generale delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea, Brunella Saccone, dirigente dell’Ufficio Agroalimentare di Agenzia ICE, Michele Sonnessa, presidente Città dell’olio e Nicola Di Noia, direttore di Unaprol.

A Carlo Lingua l’Oscar dell’ortofrutta italiana 2025

A Carlo Lingua l’Oscar dell’ortofrutta italiana 2025Roma, 15 gen. (askanews) – All’edizione bolognese di “Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana”, le quasi 200 aziende del settore presenti ieri sera nel Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo, hanno attribuito al piemontese Carlo Lingua, amministratore della RK Growers di Saluzzo (Cuneo), l’Oscar dell’Ortofrutta Italiana 2025.


Altri 9 sono stati i premiati della serata: un altro piemontese, Bruno Sacchi di Joinfruit, il pugliese Michele Laporta di Agritalia, i siciliani Alessandro Barbera di Barbera International e Antonio Fricano di APO Sicilia, il veronese Domenico Citterio della Citterio&C, le veneziane Cinzia e Raffaella Busana con Sara Menin di L’Insalata dell’Orto, l’emiliano Pierluigi Arata di Asipo, Marianna Palella della Citrus di Cesena e il lombardo Carlo Garletti della Garletti. La terna finalista era composta, oltre che da Lingua, da Michele Laporta e Bruno Sacchi. La premiazione è stata condotta dal presidente di CSO Italy Paolo Bruni, presenti i vertici delle altre associazioni partner dell’evento: Marco Salvi presidente di Fruitimprese, Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura e del Copa, Andrea Badursi, presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati-Confcommercio e dell’organismo interprofessionale Ortofrutta Italia.


Riconoscimenti anche a 5 giovani entrati nella selezione Under 35: il ferrarese Nicolas Brui (azienda agricola Brui), la romagnola Caterina Bassi (La Buona Frutta), la veronese Chiara Brentegani (B&B Frutta), il faentino Marco Melandri (società agricola Melandri), il torinese Edoardo Rovetta (Exica). L’evento itinerante creato dalla rivista di settore “Corriere Ortofrutticolo”, che ogni anno, da 13 anni, mette al centro il settore ortofrutticolo e i suoi imprenditori, quest’anno si è tenuto a Bologna. Prima della proclamazione dell’Oscar, sono stati infatti assegnati il Premio BPER per la sostenibilità (vincitrice L’Insalata dell’Orto), l’Unitec Innovation Award (vincitrice Barbera International), il Premio Danila Bragantini promosso dall’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta (vincitrice Maria Luisa Cinquerrui per il progetto di agricoltura di precisione Daiki).


Il “Prodotto dell’Anno” è stato assegnato alla mela “Samboa” del Gruppo piemontese Rivoira, mentre il premio alla carriera “Una vita per l’ortofrutta” è andato a Ibrahim Saadeh di Terremerse.

Salvini incontra Fipe, Stoppani: fare chiarezza su codice strada

Salvini incontra Fipe, Stoppani: fare chiarezza su codice stradaRoma, 15 gen. (askanews) – In occasione del Consiglio Direttivo di insediamento della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato i rappresentanti del settore della ristorazione provenienti da tutta Italia, per confrontarsi sulle novità introdotte dal codice della strada e dei riflessi sul consumo di bevande alcooliche.


Durante l’incontro, spiega Fipe in una nota, Salvini ha confermato ai presenti che il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, non introduce modifiche ai limiti già in vigore. Ha sottolineato come le nuove norme siano state concepite con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale, riducendo gli incidenti e portando i confortanti primi effetti positivi del provvedimento. “Accogliamo con favore le rassicurazioni del ministro Salvini riguardo al nuovo Codice della Strada – ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe – È fondamentale per noi poter operare in un contesto normativo che tenga conto delle esigenze delle imprese della ristorazione, garantendo al contempo la sicurezza di tutti. Continueremo a collaborare con le istituzioni per assicurare un equilibrio tra sicurezza stradale e operatività dei nostri esercizi e accogliamo con responsabilità la proposta del Ministro a redigere un protocollo operativo tra i pubblici esercizi italiani e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Bmti: prezzi della farina di grano tenero in calo del 4,7%

Bmti: prezzi della farina di grano tenero in calo del 4,7%Roma, 15 gen. (askanews) – I prezzi attuali della farina sono in calo del -4,7% rispetto allo scorso anno e, al tempo stesso, fanno segnare una riduzione del 20% rispetto ai picchi toccati nella seconda parte del 2022, quando si raggiunsero valori record per effetto della guerra russo-ucraina. E’ quanto emerge da una analisi dell’andamento dei prezzi della farina e delle principali materie prime utilizzate per la preparazione della pizza effettuata da BMTI, società del sistema camerale italiano che si occupa di realizzare e diffondere informazione economica a favore di istituzioni, imprese e consumatori in occasione del prossimo Pizza Day, che si celebrerà in tutto il mondo il prossimo venerdì 17 gennaio.


Dalla analisi emerge una sostanziale stabilità per i prezzi all’ingrosso della farina di grano tenero nella seconda parte del 2024, come conseguenza dell’assenza di tensioni per i prezzi del grano tenero nazionale quotato nei listini delle Borse Merci italiane. Stabili, nell’ultima parte del 2024, anche i prezzi dei derivati del pomodoro. All’ingrosso i prezzi sia della passata che della polpa, quotati nei listini della Borsa Merci di Parma, sono rimasti pressoché invariati nell’ultimo trimestre dello scorso anno. E, su base annua, si registra in entrambi i casi un leggero calo: del -4% per la passata di pomodoro (sia in scatola che in bottiglia) e di un -6% per la polpa di pomodoro.


Per quanto riguarda i prezzi all’ingrosso della mozzarella fresca (da latte vaccino) emerge un aumento del +5% rispetto ad un anno fa, a causa anche dei prezzi del latte alla stalla che hanno ripreso a crescere nella seconda metà del 2024, mantenendosi sopra la soglia dei 0,50 €/kg.

In 19 Paesi la maratona non stop del Vera Pizza Day

In 19 Paesi la maratona non stop del Vera Pizza DayRoma, 15 gen. (askanews) – Prenderà il via allo scoccare della mezzanotte di venerdì 17 gennaio, con l’accensione del tradizionale fuoco di Sant’Antuono, presso la sede della Associazione verace pizza napoletana di Napoli a Capodimonte la maratona del Vera Pizza Day, l’evento che racconta la pizza e il suo valore culturale in tutti i continenti. In questa edizione il Vera Pizza Day attraverserà 19 Paesi, tra cui le novità costituite da Qatar e Filippine; 22 le masterclass in programma, tutte in diretta sul canale YouTube di AVPN per un’intera giornata a tema pizza che abbraccia tutti i continenti. Tra queste, anche quella con gli scienziati della Base Concordia in Antartide.


Al termine del Vera Pizza Day, l’Associazione Verace Pizza Napoletana salirà sul palco del Sigep World, dal 18 al 22 gennaio presso la Fiera di Rimini, con il Pizza Club, presso il Padiglione B8 che ospiterà anche uno stand “firmato” AVPN. Nutrito il programma tra convegni, masterclass e talk, ideato e gestito da AVPN, per un ideale punto d’incontro tra la community di appassionati e i professionisti del settore. Parteciperanno tra gli altri il presidente AVPN Antonio Pace, lo chef stellato Gennarino Esposito, il presidente AIS Sandro Camilli, i maestri pizzaioli Ciro e Antonio Coppola.

Centrale Latte di Roma a Marca per consolidare rapporti con Gdo

Centrale Latte di Roma a Marca per consolidare rapporti con GdoRoma, 15 gen. (askanews) – Anche Centrale del Latte di Roma partecipa alla ventunesima edizione di Marca, in programma il 15 e 16 gennaio 2025 alla Fiera di Bologna. Con uno spazio espositivo di 32 metri quadri nell’area Food, l’azienda si presenta come partner strategico per la grande distribuzione organizzata (GDO) e punto di riferimento per il private label, pronta a incontrare nuovi partner e consolidare la propria presenza nel mercato.


L’obiettivo principale di questa partecipazione è rafforzare le relazioni con la GDO, riaffermando il ruolo della Centrale del Latte di Roma come fornitore di fiducia per prodotti di alta qualità. Accanto a questo, l’azienda mira anche a valorizzare le produzioni per conto terzi, offrendo un prodotto che rappresenta il meglio del Made in Italy. “Vogliamo consolidare il nostro rapporto con la GDO e sottolineare il valore e l’affidabilità delle nostre produzioni, supportate da una posizione geografica strategica, numerose certificazioni e un costante impegno per garantire prodotti di qualità”, spiega in una nota il presidente Fabio Massimo Pallottini.