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Bizzotto: Italia chiederà modifica taglio fondi Ue promozione 2025

Bizzotto: Italia chiederà modifica taglio fondi Ue promozione 2025Roma, 18 set. (askanews) – “Alla sconsiderata proposta della Commissione europea di ridurre a 92 milioni di euro per il 2025 i fondi per la promozione dei prodotti agroalimentari, come Lega abbiamo replicato con tempestività e fermezza chiedendo un intervento del Governo”. Così in una nota la senatrice Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del Gruppo Lega a Palazzo Madama e componente della commissione Agricoltura che definisce l’ipotesi di un taglio “inaccettabile”.


“Accogliamo con favore – prosegue Bizzotto – la risposta alla mia interrogazione arrivata oggi dal ministero di competenza che assicura che l’Italia si farà portavoce per proporre una modifica del bilancio, per destinare ulteriori risorse per finanziare le politiche di promozione al momento sprovviste di budget”. “Mi auguro che la nuova Commissione europea abbandoni le ideologiche politiche green che in questi anni hanno messo sotto accusa l’agricoltura italiana penalizzando tutta la filiera agroalimentare, e che finalmente venga messa la parola fine a vere e proprie follie come i finanziamenti milionari erogati da Bruxelles per la produzione di cibo sintetico”, conclude Bizzotto.

Fedagripesca: in Ue sulla pesca occorre un cambio di passo

Fedagripesca: in Ue sulla pesca occorre un cambio di passoRoma, 18 set. (askanews) – “In Europa sulla pesca occorre cambiare passo. Dobbiamo costruire una filiera in grado di coniugare la tutela dell’ambiente e la difesa del lavoro e dell’impresa”. È la richiesta che Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca rivolge alla nuova Commissione Europea in vista del G7 Agricoltura e Pesca.


Fedagripesca sottolinea ancora una volta che la Politica Comune della Pesca (PCP) sconta “un lungo periodo di scelte eccessivamente ambientaliste”, che hanno prodotto forte dissenso verso l’Unione europea fiaccando la tenuta della flotta italiana (in 10 anni -16% dei pescatori). “Questo – aggiungono – a tutto vantaggio della concorrenza produttiva e commerciale di Paesi extra-Ue e un import in costante crescita negli ultimi 15 anni. Occorre dunque un nuovo patto tra politica e produttori per mantenere un mare in salute e consentire ancora alla filiera ittica nazionale di lavorare”. “Al commissario designato per la pesca e gli oceani, Costas Kadis, il compito di ripotare in equilibrio gli aspetti ambientali, economici e sociali alla base di un mare sano e di una filiera produttiva sostenibile. Auspichiamo che Kadis saprà trovare questo punto di equilibrio”, afferma Tiozzo nel sottolineare il ruolo chiave per il settore ittico di Raffaelle Fitto.


Fitto, infatti, come vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme sarà chiamato anche a coordinare la gestione delle risorse economiche destinate alla pesca.

Agriturismo business da 2 mld euro, Toscana prima regione italiana

Agriturismo business da 2 mld euro, Toscana prima regione italianaRoma, 18 set. (askanews) – Un settore con un giro di affari da 2 miliardi di euro nel 2024, con 25.849 imprese impegnate, oltre 4 mulioni di arrivi nel 2023 e la Toscana prima regione italiana con 6mila strutture. E’ la fotografia dell’agriturimo italiano, che continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e trasversalmente del turismo. I dati sono stati resi noti nel corso della presentazione di Agrietour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, giunto alla 22esima edizione, che si terrà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 27 ottobre 2024.


L’agriturismo, per valore, rappresenta dunque l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie. A stagione agrituristica ancora in corso, gli ottimisti (42%) continuano ad essere largamente prevalenti sui pessimisti (6%), seppur con valori meno positivi rispetto a quelli relativi all’andamento degli affari nel 2023. La domanda per la prima volta ha superato la quota dei 4 milioni di arrivi, +35% e +8,5% sul 2019, e dei 15,5 milioni di pernottamenti, +29,2% con una offerta che continua a crescere, +1,8%. È stata del 58% la quota dei pernottamenti stranieri in agriturismo mentre è stata di 1,6 miliardi di euro il saldo positivo della bilancia dei pagamenti turistica italiana. In cima alla classifica dei Paesi di provenienza dei turisti stranieri ci sono Germania 700mila tra arrivi e presenze, +44,3% sul 2021, Paesi Bassi 161mila +34,2%, Francia 143mila +73,8, Stati Uniti d’America 132mila +270%, Svizzera 125mila +41%.


La Toscana resta la regione dei record con 5797 imprese agrituristiche (+4,7%), che rappresentano il 21,8% dell’offerta agrituristica nazionale e il 6,2% sul totale delle 244.287 strutture ricettive (compresi hotel) italiane presenti. La Toscana e la Provincia di Bolzano, insieme, detengono complessivamente il 42% degli arrivi (in Toscana 1.173.256; +34,9%) e il 53% delle presenze (in Toscana 4.909.701; +29,8%). Sono 5135 le aziende con alloggio per 88.253 posti letto (+3,9%) mentre sono 201 (+16,9%) quelle con piazzole di sosta (agricampeggi) per un totale di 2226 posti letto. Oltre 2 mila hanno un’offerta di ristorazione per quasi 74mila posti a sedere mentre sono poco più di 1700 quelle con degustazione.


Sono invece, circa 2800 le aziende con attività ricreative, sportive, culturali. Il 32,6% degli agriturismi sono biologici e il 49,8% delle aziende agrituristiche della regione ha prodotti a indicazione geografica. Le fattorie didattiche sono il 9,2% dell’offerta mentre erano il 4,2% nel 2018. La prima provincia per numero di strutture è Grosseto con oltre 7mila posti letto, seguita da Siena con oltre 6mila posti letto, quindi Firenze e Arezzo con circa 2700 posti letto.

Coldiretti: a Siracusa il G7 delle organizzazioni agricole

Coldiretti: a Siracusa il G7 delle organizzazioni agricoleRoma, 18 set. (askanews) – Sicurezza alimentare, tutela del reddito degli agricoltori, cambiamenti climatici e stabilità economica. Sono alcuni dei temi che discuteranno i presidenti delle organizzazioni agricole dei Paesi del G7, con Coldiretti capofila e coordinatore del tavolo di confronto, il prossimo 26 settembre durante il G7 Agricoltura che si svolgerà a Siracusa dal 26 al 28 settembre.


Per la prima volta saranno sedute intorno al tavolo le principali organizzazioni agricole del G7 con l’obiettivo di sensibilizzare i governi a collaborare attivamente con il mondo agricolo in un’ottica di autentica partnership. Al tavolo parteciperanno anche rappresentanti di organizzazioni internazionali e ministri dei Paesi G7 e Africani. Durante l’incontro sarà realizzato un documento programmatico che verrà consegnato ai ministri del G7 per chiedere un’azione urgente e coordinata in risposta alle crescenti sfide globali legate principalmente alla sicurezza alimentare, al cambiamento climatico e alla stabilità economica e sociale globale.

G7, La Pietra (Masaf): Siracusa vetrina ideale per Ippica italiana

G7, La Pietra (Masaf): Siracusa vetrina ideale per Ippica italianaRoma, 18 set. (askanews) – Ad Ortigia dal 21 al 29 settembre l’ippica sarà protagonista “come mai prima d’ora in Italia”. Lo ha detto il sottosegretario Patrizio La Pietra nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi legati all’ippica a Divinazione Expo e al G7 Agricoltura e Pesca di Siricusa. “Una serie di eventi unici – ha detto La Pietra – per importanza e valore in termini di visibilità e promozione del mondo dell’ippica italiana. Oltre alla presenza dello stand Grande Ippica Italiana – Cavalli in Ortigia e all’area per esibizioni ippiche, tra le quali voglio ricordare il battesimo della sella per tutti i più piccoli e il concorso cavalli in libertà, avremo il meeting internazionale di trotto e galoppo all’ippodromo Mediterraneo di Siracusa, un appuntamento senza precedenti in Italia”.


Durante l’evento sarà possibile assistere nel gare di galoppo e trotto, nelle stesse giornate e nello stesso impianto, lo storico ippodromo del Mediterraneo, che rientra tra gli ippodromi di prestigio che stanno ospitando in questi mesi il Palio delle Regioni. Il 28 settembre “avremo anche il carosello storico dei carabinieri e tutta una serie di iniziative legate dal filo comune di dare una vetrina adeguata al marchio Grande Ippica Italiana e a tutto il movimento ippico italiano, che il Masaf e il governo Meloni stanno dimostrando con i fatti quanto li reputino fondamentali in termini economici, lavorativi e sportivi”, ha detto La Pietra. Alla presentazione ha partecipato anche il direttore dell’ippica Remo Chiodi. Lo Stand della Grande Ippica Italiana – Cavalli in Ortigia, oltre al MASAF, ospiterà associazioni degli allevatori, dei proprietari e di tutte le categorie ippiche e professionali, ippodromi, concessionari del gioco ippico, Unirelab, EQUtv.


Nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre, presso l’ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, si svolgerà il Meeting Internazionale in occasione del G7, articolato su due giornate di corsa miste di trotto e galoppo, arricchite da numerosi eventi collaterali. Gli eventi in ippodromo si aggiungeranno a quelli previsti nell’ambito dell’esposizione presso l’isola di Ortigia.

I prati stabili e i pascoli nuovo presidio Slow Food col sostegno di Eataly

I prati stabili e i pascoli nuovo presidio Slow Food col sostegno di EatalyMilano, 18 set. (askanews) – Nasce il presidio dei prati stabili e dei pascoli, progetto lanciato da Slow Food nel 2022, con il sostegno di Eataly, e che ora ottiene la chiocciola rossa. Salviamo i prati stabili e i pascoli è una iniziativa per la rinascita delle terre alte, la rigenerazione della pianura, la conservazione della biodiversità e la promozione di un allevamento amico del clima, della terra, degli animali e della nostra salute. I formaggi prodotti dagli allevatori e casari che aderiscono custodendo i pascoli e alimentando i propri animali con erba e fieni di prato stabile, da adesso avranno in etichetta il logo del presidio Slow Food.


“Eataly per la prima volta ha un ruolo attivo fondamentale nella nascita di un nuovo Presidio nazionale – dichiara Andrea Cipolloni, group Ceo di Eataly – Un progetto ambizioso che sosteniamo sin dal principio, consapevoli di essere un luogo unico nel quale declinare attraverso l’offerta di mercato, ristorazione e didattica, la complessità delle filiere agricole il cui scopo non è solo il prodotto finale ma anche il rispetto del contesto ambientale e sociale in cui operano. Partendo dalla tutela del territorio, si arriva a un paniere di prodotti che rappresenta una nuova preziosa opportunità nelle scelte quotidiane di acquisto e degustazione”. Il progetto Salviamo i prati stabili e i pascoli è sostenuto da Eataly e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Eataly si impegna da sempre ad appoggiare progetti che possano creare cambiamenti reali e per questo ha da subito supportato il Presidio dei prati stabili e dei pascoli


“Potrebbe sembrare strano, ma un prato ricco di biodiversità ha molto a che fare con il nostro cibo, con la sua bontà e la sua salubrità. Non solo: ha a che fare con la cura dell’ambiente e con la nostra sicurezza, perché i pascoli sono un argine per frane, slavine e incendi estivi – sottolinea Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia – Il prato è un’oasi di biodiversità vegetale e animale, un elemento di bellezza per il paesaggio. Proteggere questo ecosistema vuole anche dire fare qualcosa di giusto, perché consente agli erbivori di mangiare fieno ed erba fresca, nel rispetto del loro benessere”. Le eccellenze casearie saranno presenti anche nei ristoranti di Eataly, con una pizza speciale, e nelle panetterie, con una proposta alla pala e avranno come protagonisti, a rotazione, formaggi diversi, per raccontare le realtà che rendono vivo il presidio. Tanti anche gli incontri e i momenti di didattica nel calendario di appuntamenti della Scuola di Eataly: in programma ci sono degustazioni guidate con i produttori, cene in collaborazione con le Osterie della Guida e con l’Alleanza dei Cuochi di Slow Food e laboratori per conoscere più da vicino le caratteristiche uniche di questi formaggi. Poi a Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre a Torino negli spazi del Parco Dora, un programma di conferenze e Laboratori del Gusto sarà dedicato ai produttori e alle produttrici del nuovo Presidio.

Confeuro: buon lavoro a Hansen e Fitto in Ue, priorità Pac

Confeuro: buon lavoro a Hansen e Fitto in Ue, priorità PacRoma, 18 set. (askanews) – Auguri di buon lavoro da Confeuro a Christophe Hansen, nuovo Commissario Europeo all’Agricoltura, che succede a Janusz Wojciechowski. L’auspicio è che il suo mandato, insieme a quello di tutto il governo Von Der Leyen, “possa davvero rappresentare una nuova fase per il settore agricolo Ue, in cui dopo anni di immobilismo politico le esigenze degli agricoltori e la sostenibilità ambientale siano finalmente messe al centro dell’agenda politica”, spiega Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.


Confeuro considera indispensabile una revisione profonda della Politica Agricola Comune, la Pac. “Serve una inversione di rotta totale tramite l’applicazione di politiche mirate che promuovano la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del settore primario: in particolare, pensiamo ad un nuovo pilastro della Pac, un pacchetto di aiuti per le aziende del comparto primario, riguardanti le assicurazioni a tutela del reddito agricolo”, spiega la confederazione agricola in una nota. Al contempo, Confeuro si congratula con Raffaele Fitto, nominato vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme: “ora dunque si parte e non ci sono più alibi: Vor Der Leyen e la sua squadra comincino subito a lavorare e ad avviare un dialogo costruttivo con tutte le parti interessate al fine di garantire un futuro più equo, sostenibile e prospero per l’agricoltura europea”, conclude Tiso.

A Roma la bottega dei sapori dentro le grotte di Testaccio

A Roma la bottega dei sapori dentro le grotte di TestaccioRoma, 18 set. (askanews) – Dopo il progetto DOL (Di Origine Laziale), Vincenzo Mancino lancia il progetto “Taste’accio” all’interno delle grotte ipogee del quartiere Testaccio a Roma, al di sotto del Monte dei Cocci. Grotte che sfruttano una temperatura naturale fra i 10 e 15 gradi, e sono state per secoli gli antichi “frigoriferi” in cui si conservavano le merci: oggi trasformate in “caveau” di tesori gastronomici, artistici e culturali. La nuova realtà sarà di fatto una bottega dei sapori, uno spazio per la vendita diretta dei prodotti dei piccoli produttori artigianali del Lazio.


“Le grotte di Testaccio – spiega Mancino – rappresentano un ambiente ideale per la stagionatura naturale di prodotti come formaggi e salumi, grazie alle loro particolari condizioni microclimatiche. Sono ambienti con umidità controllata e temperature costanti, che favoriscono una maturazione lenta e omogenea, migliorando la qualità organolettica del prodotto. Questo tipo di affinamento permette di ottenere formaggi e salumi con una texture più morbida e un sapore più intenso, caratteristiche che non potrebbero essere raggiunte in un ambiente industriale”. Un percorso di maturazione che funziona particolarmente con alcuni presidi laziali, quali il Pecorino Romano Dop; il Conciato di San Vittore, un formaggio raro e prezioso, alla cui riscoperta ha contribuito lo stesso Mancino; la Caciottina massaggiata di Amaseno; il Guanciale, immancabile per la preparazione dei piatti più iconici della tradizione, dall’amatriciana alla carbonara; i Salumi da allevamento allo stato brado, che rispecchiano l’impegno verso la qualità e il benessere degli animali; il Prosciutto di Bassiano, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Accanto ai formaggi e salumi tradizionali, Vincenzo Mancino introdurrà nuove affinature originali, create sfruttando le caratteristiche uniche delle grotte.


All’interno ci saranno anche esposizioni artistiche, con mostre temporanee che arricchiranno l’esperienza, spaziando dalle opere materiche alle fotografie. Si inizierà con l’esposizione delle opere scultoree del ceramista Riccardo Monachesi, che per il materiale utilizzato si connette in maniera speciale al luogo, il Monte dei Cocci, in cui è immerso Taste’accio.

Pecorino Romano: in 2023/24 produzione +7,1%, cresce mercato Usa

Pecorino Romano: in 2023/24 produzione +7,1%, cresce mercato UsaRoma, 18 set. (askanews) – Produzione in aumento del 7,1%, cresce il mercato Usa (+25%), quello italiano vola al 40%. Sono i dati della campagna di produzione 2023-2024 del Pecorino Romano DOP, durante la quale sono stati raccolti 297 milioni di litri di latte ovino, in incremento rispetto all’anno precedente dell’11,56%. Di questi, 229 milioni di litri (il 77%) sono stati trasformati in Pecorino Romano DOP, per una quantità pari a 392mila quintali: un dato in crescita del 7,1% rispetto all’anno precedente, per un valore sul mercato di oltre 600 milioni di euro.


“Nonostante l’aumento di produzione, il Pecorino Romano verrà assorbito senza problemi dal mercato, grazie anche a un aumento di richiesta da parte degli Stati Uniti, dove ci sono ancora spazi importanti di crescita – spiega il presidente del Consorzio di tutela, Gianni Maoddie – dove la domanda è cambiata rispetto al passato, in quanto la destinazione finale non è più solo quella industriale ma anche il retail: oggi non esiste catena di distribuzione che non proponga il Pecorino Romano e questo è un aspetto molto positivo, perché significa che il prodotto è riconosciuto e richiesto dal consumatore, che cerca la DOP e non si accontenta di alternative”. Cresce anche il mercato nazionale, dove il Pecorino Romano viene distribuito per una quantità pari al 40% della produzione. E se il mercato nazionale assorbe il 40% del prodotto, in quello americano ne viene distribuito il 35%, in Europa il 16% e nel resto del mondo il 9%. Negli Stati Uniti da gennaio a luglio 2024 c’è stato un aumento di vendite del 25,6%, per una quantità totale di quasi ottantamila quintali (63mila nella campagna precedente), dunque con un incremento di circa 17mila quintali.


“Questo risultato è dovuto alla stabilizzazione dei prezzi che si sono avuti durante questa campagna e da una maggiore disponibilità di prodotto – analizza Maoddi – Dopo i picchi registrati lo scorso anno fino a 14-15 euro al chilo, il prezzo di mercato si è attestato intorno ai 12,5 euro: cosa che ha favorito un aumento della domanda”. “Nei primi sei mesi del 2024 infatti, nonostante il prezzo più basso, il valore totale di cui ha goduto la filiera è stato maggiore rispetto alla campagna precedente, perché si è venduto di più”, spiega ancora il presidente del Consorzio.

Allarme veterinari: afta epizootica alle porte, serve strategia

Allarme veterinari: afta epizootica alle porte, serve strategiaRoma, 18 set. (askanews) – Un focolaio di afta epizootica rilevato in Turchia, la peste suina che avanza insieme alla lingua blu che è tornata a colpire con violenza in diverse regioni italiane. Il SIVeMP, sindacato italiano veterinari di medicina pubblica, chiede con urgenza che Governo e Regioni affrontino la questione malattie infettive animali “in modo concreto e con urgenza” per tutelare la filiera agroalimentare italiana.


“La Peste suina sta decimando i maiali e i nostri prosciutti – spiegano in una nota – la nostra salumeria comincia a non trovare sbocchi commerciali. I nostri Servizi veterinari l’avevano debellata in Sardegna, ora serpeggia in tutta la val padana. La Blue Tongue che ha flagellato gli allevamenti negli anni passati è tornata a colpire e a far danni grazie ai cambiamenti climatici che la favoriscono. Alle porte dei nostri circuiti commerciali ora c’è l’Afta Epizootica (Turchia) che può muoversi con rapidità seminando morte negli allevamenti bovini, suini e ovi caprini”. “Sono anni – spiegano ancora – che chiediamo di potenziare i Servizi veterinari regionali, di aumentare gli organici dei Servizi veterinari delle asl specialmente nelle regioni con maggior concentrazione animale (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto le più carenti); sono anni che allertiamo i ministri e gli assessori che il 20% dei veterinari pubblici sta per andare in pensione nel volgere di 3-4 anni”.


I veterinari denunciano quindi la mancanza di una programmazione e di un coordinamento delle strategie di profilassi: “forse non abbiamo scorte sufficienti di vaccini per l’afta epizootica ma se li avessimo pronti sarebbe problematico fare una campagna di vaccinazione in contemporanea a due epidemie (Psa, Blue Tongue) e garantire la salute animale e la sicurezza alimentare”, concludono.