Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Iniziata al Senato discussione sul Dl Agricoltura

Iniziata al Senato discussione sul Dl AgricolturaRoma, 3 lug. (askanews) – E’ iniziata alle 17 in aula al Senato la discussione del Ddl di conversione in legge del decreto Agricoltura in materia di imprese agricole, pesca e acquacoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale, su cui domani si voterà la fiducia, come annunciato dal Governo. In aula sono intervenuti i relatori, Luca De Carlo (FdI) e Giorgio Maria Bergesio (Lega).


“C’è il tema del contrasto alla Psa – ha spiegato Bergesio – con il rafforzamento della struttura per cobatterla e un piano strategico sulla biosicurezza per mettere in sicurezza gli allevamenti. C’è il tema della siccità che colpisce molto una parte del Paese con il rafforzamento della struttura commissariale e l’identificazione delle opere prioritarie”. Gli emendamenti hanno mostrato una particolare attenzione per il settore olivicolo-oleario, caseario e agrumicolo, con lo stanziamento di 15 milioni di euro, ovvero 5 milioni di euro per l’anno 2024, per ciascuno dei settori riservati a “contributi da destinare alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2023 sui prestiti bancari,


C’è anche la proroga della sperimentazione delle Tea fino al 2025: “speriamo – ha detto De Carlo – che la prossima Commissione Europea riesca a legiferare in modo moderno sul tema delle Tea, che ultimamente ha avuto anche episodi spiacevoli come l’attacco al campo sperimentale in provincia di Pavia andando contro il volere democratico del Senato e vanificando il lavoro dei nostri ricercatori”.

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regia

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regiaRoma, 3 lug. (askanews) – Sul tema acqua “bisogna passare dalle parole ai fatti. Abbiamo un’Italia divisa in due meteorologicamente e una crisi climatica in corso, che sta mettendo in grave difficoltà le aziende agricole. È tempo di mettere in campo sia politiche che risorse per affrontare in particolare siccità e alluvioni”. Parola del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto oggi all’Assemblea dell’Anbi.


“Occorre una visione, una pianificazione e, soprattutto, una cabina di regia unica che sia in grado di programmare – ha spiegato Fini -. Programmare nuove infrastrutture, invasi piccoli e grandi, riutilizzo delle acque reflue. Dobbiamo mettere in campo una strategia comune e integrata per salvaguardare un bene preziosissimo come l’acqua. Tutelando al contempo agricoltura e territorio”. “Lo squilibrio climatico, troppa acqua o assenza idrica, ha generato zone fragili che oggi sono a rischio spopolamento – ha continuato il presidente di Cia – Dobbiamo evitare in tutti i modi l’abbandono dei territori, tenere gli agricoltori nelle aree rurali e interne significa tutelarle e prevenire il dissesto idrogeologico”.


Per questo “non c’è più tempo da perdere – ha concluso Fini -Serve procedere spediti con la programmazione, mettendo al centro di ogni azione il ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica, indispensabili per la sicurezza del territorio”.

Emendamento Dl Agricoltura: 4 mln per spese carta Dedicata a te

Emendamento Dl Agricoltura: 4 mln per spese carta Dedicata a te

Roma, 3 lug. (askanews) – Un emendamento approvato al Dl Agricoltura, che oggi è approdato in Aula al Senato, riguarda anche delle disposizioni urgenti relative alla carta di pagamento “Dedicata a te”. In particolare, per rimborsare ai Comuni le spese sostenute per la comunicazione ai beneficiari dell’assegnazione della misura, il Masaf a valere sulle risorse del medesimo fondo, trasferirà 4 milioni “all’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) che provvede alla successiva erogazione ai Comuni sulla base delle documentate richieste da questi pervenute”.

Alla guida di Icam la terza generazione della famiglia Agostoni, Crippa Ad

Alla guida di Icam la terza generazione della famiglia Agostoni, Crippa AdMilano, 3 lug. (askanews) – Passaggio generazionale al vertice di Icam, azienda familiare di produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao. Nel corso dell’assemblea annuale svoltasi lo scorso 28 giugno, è stata infatti rivista la composizione del consiglio di amministrazione dell’azienda che ha visto l’ingresso della terza generazione della famiglia Agostoni per il triennio 2024/2026.


Mantenendo la conduzione familiare che ha da sempre caratterizzato la società, l’assemblea ha nominato come nuovi consiglieri Giovanni, Sara e Luca Agostoni, che operano in Icam già da diversi anni. A loro si affiancherà Adelio Crippa, da anni in azienda come direttore generale e che rivestirà il ruolo di amministratore delegato con poteri di ordinaria e alcuni di straordinaria amministrazione. Giovanni Agostoni, già global sales & marketing director, riveste il ruolo di presidente. Completano il cda tre figure esterne riconfermate per le loro competenze in materia di economia, giurisprudenza e conoscenza del mercato del cacao e dell’imprenditoria a livello internazionale. “In un momento di importante transizione come quello attuale, tale composizione è stata strutturata per assicurare continuità nella gestione dell’azienda – spiega la stessa in una nota – e consentire, allo stesso tempo, l’ingresso di energie fresche, che ben conoscono l’azienda e saranno quindi, in grado di portare un contributo importante per lo sviluppo futuro”.


L’assemblea ha Infine proposto Angelo Agostoni, presidente uscente per il ruolo di presidente onorario. Un’attribuzione che rappresenta “la volontà da parte dei soci di esprimere la gratitudine per il significativo contribuito fornito da Angelo allo sviluppo dell’azienda, consentendo alla stessa di poter usufruire della sua preziosa esperienza, senza l’aggravio per lui delle responsabilità operative quotidiane. La sua presenza autorevole e la profonda conoscenza del mercato saranno di grande supporto per garantire una transizione efficace e graduale nella governance della società”. “L’approccio alla gestione dell’azienda che la mia famiglia ha seguito per due generazioni è sempre stato caratterizzato da un grande rispetto verso questa entità viva, fatta di persone che nel corso del tempo cresce e si evolve insieme a queste, commenta Angelo Agostoni, Presidente Onorario di ICAM. È proprio con questo approccio in mente che ho deciso di fare un passo indietro e permettere ai nuovi membri di prendere le misure con l’incarico che gli è stato affidato e impostare il lavoro da qui in avanti sulla base della loro sensibilità e di quello che, sono sicuro, sarà il bene dell’azienda”. “La nomina a presidente dell’azienda di famiglia è un incarico che mi riempie di orgoglio e allo stesso tempo mi investe dell’enorme responsabilità di essere all’altezza dell’incarico affidatomi – commenta Giovanni Agostoni – Il mio obiettivo sarà portare avanti lo straordinario lavoro compiuto fin qui da coloro che mi hanno preceduto. Penso ad Angelo Agostoni che, insieme a mio padre Plinio, sono stati il motore che ha alimentato la crescita di questa azienda e dei valori di etica e rispetto che la rappresentano”.

Lavazza: nel 2024 consumi resteranno deboli, prezzi caffè ancora alti

Lavazza: nel 2024 consumi resteranno deboli, prezzi caffè ancora altiMilano, 3 lug. (askanews) – Il prezzo del caffè continua a mantenersi alto all’origine e questo costringe i trasformatori come Lavazza a mettere in conto un altro anno, il 2024, con consumi ancora deboli. “I consumi già l’anno scorso, a seguito degli adeguamenti dei valori, hanno iniziato a calare perchè c’è un’elasticità quindi è probabile che anche nel 2024 continueranno a essere deboli, sicuramente non cresceranno. Questo è nel meccanismo della domanda e dell’offerta: quando il prezzo che è molto alto i consumi scendono”, ha spiegato il presidente del gruppo torinese, Giuseppe Lavazza, a margine dell’assemblea Upa a Milano.


Lavazza ha confermato che i prezzi della materia prima “sono molto alti e resteranno ancora molto alti almeno fino alla fine dell’anno, se non dovesse cambiare qualcosa addirittura in peggio, cosa che può sempre capitare”. Del resto il comparto è in balia dell’andamento climatico. “Siamo alle soglie dell’inverno brasiliano che è sempre un po’ uno sparti acque. Siamo sempre legati a degli eventi climatici e all’andamento della produzione all’origine. In questo momento insieme al cacao, il caffè è una delle materie prime su cui si stanno rilevando le maggiori tensioni da un punto di vista proprio del prezzo, in controtendenza rispetto a tanti altri prodotti alimentari dove invece abbiamo visto che fortunatamente il prezzo della materia prima sta iniziando a scendere”. Parliamo di “un fenomeno su larga scala perchè il caffè è un prodotto globale. I maggiori player sono dei player globali e quindi è un fenomeno che si registra in tutti i maggiori Paesi consumatori”. L’impennata dei prezzi della materia prima ha generato una contrazione dei margini. “Già l’anno scorso si sono molto erosi perché molti hanno compensato la crescita dei costi riducendo i margini per rimanere molto competitivi e quindi gli effetti sono molteplici – ha spiegato – Nelle politiche dell’azienda si riducono i margini, si cerca di contenere l’aumento dei prezzi, di non rinunciare agli investimenti, si difendono i livelli occupazionali e si cerca di fare una gestione attenta dei costi. Insomma, sono periodi in cui tutti tirano un po’ la cinghia”.


In generale per il gruppo del caffè il canale retail “è ancora prevalente, però c’è da dire che l’out of home sta crescendo in tutte le varie sfaccettature, dopo la grande crisi col Covid. Non dimentichiamo che è un mercato che è sparito e poi è ricomparso. Anche il mercato del caffè negli uffici sta riprendendo ovviamente anche lì sono cambiate le abitudini c’è lo smart working, c’è meno gente però questo non significa che le persone non consumino caffè mentre lavorano. L’out of home per quanto riguarda bar, ristoranti, alberghi è ritornato a livello del 2019 mentre invece negli uffici rimane ancora leggermente più basso rispetto ma è in crescita”. Al momento Lavazza non ha in programma ulteriori acquisizioni per una crescita esterna. “Ne abbiamo fatte, siamo cresciuti abbiamo investito più di un miliardo e mezzo. In dodici anni da un miliardo di fatturato siamo passati a più di tre miliardi, con un 70% ormai che arriva dall’estero, un 30% in Italia dove comunque l’azienda continua a crescere, a svilupparsi”. Grazie a queste operazioni “non siamo più un’azienda monomarchio, ci siamo evoluti in modo molto importante. Abbiamo acquistato in Francia un’azienda, MaxiCoffee, leader nell’e-commerce, con un’ottima piattaforma per entrare in maniera significativa anche all’interno di questo canale che anche nel caffè sta andando bene, negli Stati Uniti per esempio sta crescendo molto”.


Sul fronte estero, “la Cina rappresenta un investimento importante col nostro partner Yum China Holdings con cui abbiamo fatto una joint venture con l’obiettivo di creare una catena di coffee shop di circa mille punti vendita da qua al 2028. E’ un Paese che teniamo sotto osservazione, su cui stiamo investendo e crescendo con un partner molto buono”.

Monini premia Stefano Mancuso, lo scienziato degli alberi

Monini premia Stefano Mancuso, lo scienziato degli alberiRoma, 3 lug. (askanews) – Il nuovo oliveto da 700mila piante realizzato da Monini tra Umbria e Toscana è pronto per la prima raccolta che prenderà il via a ottobre. Ad annunciare il nuovo traguardo del progetto Bosco Monini, lanciato nel 2020 e che prevede di toccare quota un milione di nuovi ulivi entro il 2030, è stato Zefferino Monini, presidente e amministratore delegato dell’azienda, nel corso dell’assegnazione, nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del 15esimo Premio Monini “Una Finestra sui Due Mondi”, dato quest’anno allo “scienziato degli alberi” Stefano Mancuso per il suo impegno ecosostenibile a favore della riforestazione dei nostri territori e delle nostre città.


“Stefano Mancuso è una delle voci scientifiche più autorevoli del nostro tempo in difesa dell’ambiente – ha dichiarato Zefferino Monini – le sue conoscenze, ma anche le sue straordinarie capacità divulgative, danno un grande contributo alla comprensione da parte del grande pubblico del ruolo cruciale degli alberi per il futuro sostenibile del nostro pianeta. Un messaggio che condividiamo pienamente”. Il progetto del Bosco Monini, partito nel 2020, rappresenta il cuore della transizione verde dell’azienda: l’obiettivo è quello di creare un polmone verde nel Centro Italia capace di combattere l’inquinamento dell’aria ma anche di contribuire in maniera sostenibile alla produzione di olio extravergine di oliva biologico 100% italiano e di alta qualità.


In appena quattro anni sono stati già piantati oltre 700mila olivi, di cui a ottobre si raccoglieranno i primi frutti. “In un paio di anni ci aspettiamo di produrre circa 500mila litri di olio extravergine biologico 100% italiano”, ha detto Monini.

Con emendamento a Dl Agricoltura 30 mln in 2024 contro la Xylella

Con emendamento a Dl Agricoltura 30 mln in 2024 contro la XylellaRoma, 3 lug. (askanews) – Per sostenere le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, “è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2024 per l’attuazione di misure di investimento per i reimpianti e le riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti, nonché per le riconversioni verso altre colture”. E’ quanto contenuto in un emendamento approvato al Dl Agricoltura, in corso di conversione al Senato.


La commissione Industria e Agricoltura ha dato il via libera al decreto e ha approvato il mandato ai relatori, Luca De Carlo (FdI) e Giorgio Maria Bergesio (Lega) a riferire in Aula oggi alle 17. Tra gli emendamenti approvati, anche uno che riguarda la moria del kiwi: “le regioni territorialmente competenti, verificata la presenza della malattia sul proprio territorio – si legge nel testo emendato – così come definita dal servizio fitosanitario nazionale, possono deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.


Inoltre, grazie a un altro emendamento, la dotazione del Fondo per misure di tutela del territorio e prevenzione delle infestazioni fitosanitarie per le zone interessate dall’epidemia dell’insetto Ips typographus è rideterminata in 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. L’Ips typographus o bostrico dell’abete rosso è un piccolo coleottero che sta danneggiando gravemente le foreste di abete rosso e, in misura minore di larice e abete bianco.

La Pietra (Masaf): su ippica faremo dei provvedimenti ad hoc

La Pietra (Masaf): su ippica faremo dei provvedimenti ad hocRoma, 3 lug. (askanews) – “Lo stralcio degli emendamenti inerenti il comparto ippico presentati al Dl Agricoltura in discussione al Senato non mette minimamente in discussione l’impegno mio, del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni finalizzato a rafforzare un settore che abbiamo a cuore non solo a parole, ma con l’evidenza del lavoro fin qui svolto e dei progetti che abbiamo in programma”. Lo spiega in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.


La Pietra sottolinea anche di volere “rassicurare chi oggi palesa disappunto riguardo allo stralcio degli emendamenti, ribadendo che questa decisione è frutto dell’avvenuta considerazione della materia come non omogenea al contenuto del Dl Agricoltura”. “Ciò non significa assolutamente – prosegue – che si sia in presenza di una frenata o addirittura di un cambio di rotta rispetto agli impegni presi e concordati con le associazioni di categoria nelle molteplici interlocuzioni che abbiamo avuto e continueremo ad avere, ma semplicemente è stato ritenuto più idoneo un percorso di riforma complessiva e organica con un provvedimento ad hoc per l’ippica – conclude il sottosegretario – che contribuisca fattivamente al rafforzamento del settore e alla tutela delle professionalità, che hanno fatto grande questo mondo e che continueranno ad alimentare la passione che circonda l’ippica e che condividiamo con altrettanta convinzione”.

Emendamento a Dl Agricoltura: 15 mln per olio, caseario e agrumi

Emendamento a Dl Agricoltura: 15 mln per olio, caseario e agrumiRoma, 3 lug. (askanews) – Grazie a un emendamento al Dl Agricoltura, in corso di conversione al Senato, a prima firma della senatrice Maria Nocco di Fratelli d’Italia, “per contribuire alla ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, del settore agrumicolo e di quello lattiero-caseario del comparto del latte ovino e caprino, considerate le particolari criticità produttive e la necessità di recupero e di rilancio della produttività e della competitività, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2024, per ciascuno dei settori indicati”.


Lo stanziamento è riservato a “contributi da destinare alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2023 sui prestiti bancari a medio – lungo termine contratti dalle relative Organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi degli articoli 152 e 156 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, e dai relativi Consorzi di organizzazioni di produttori”. E i contributi saranno concessi tramite l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ISMEA.

La Pietra (Masaf): mondo venatorio ha l’attenzione del Governo

La Pietra (Masaf): mondo venatorio ha l’attenzione del GovernoRoma, 3 lug. (askanews) – “L’attenzione del governo nei confronti dell’attività venatoria c’è sempre stata e continuerà ad esserci. Le polemiche nel mondo della caccia non sono mai mancate e, purtroppo, spiace ricordarlo hanno sempre prodotto più danni che risultati, ma in particolare quelle che stanno riguardando il ritiro di alcuni emendamenti al DL Agricoltura impongono che si faccia chiarezza sull’operato del governo”. Così in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.


Gli emendamenti inerenti i calendari venatori e la caccia agli ungulati nei territori dei valichi montani nascevano proprio dalla volontà di accelerare il percorso approvativo delle norme, “ma il fatto che siano stati ritenuti non omogenei al contenuto del DL Agricoltura non pregiudica in alcun modo l’iter del DdL presentato alla Camera, che si pone la finalità di modifica della legge 157/92, auspicato e richiesto da tempo dalle associazioni venatorie”. “In particolare chi, tra i colleghi ora si straccia le vesti e parla di tradimento – spiega La Pietra – dovrebbe ben sapere che il passaggio in questione è stato invece un ulteriore elemento che testimonia la volontà di dare accelerazione, tramite decreto, all’entrata in vigore di questi due punti, che sarebbero diventati legge in sessanta giorni. Invece – prosegue La Pietra – di creare divisioni che indeboliscono il mondo venatorio suggerirei di constatare quanto di utile si sta cercando di fare per i cacciatori, mai come ora trattati con il dovuto rispetto e riconoscimento, anche a fronte del loro prezioso impegno nel contrasto alla diffusione della peste suina africana sul territorio italiano. Un contributo fattivo che il governo non solo non disconosce, ma ha evidenziato nella sua valenza in ogni occasione”, conclude il sottosegretario.