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Coldiretti:cibi esteri passano confine e poi venduti come italiani

Coldiretti:cibi esteri passano confine e poi venduti come italianiRoma, 8 apr. (askanews) – Cosce di maiale danesi dirette a Modena per diventare prosciutti italiani, uva indiana spedita a Novara, frutta sudafricana proveniente dalla Moldavia con direzione Sicilia, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia e attesi a Verona. Ed anche un tir carico di grano senza tracciabilità. Sono solo alcuni esempi di cibi provenienti dall’estero e destinati a essere poi probabilmente venduti come italiani scoperti dalla Coldiretti al Brennero, dove diecimila agricoltori con il supporto delle forze dell’ordine hanno fermato i tir carichi di prodotti alimentari provenienti dall’estero.


Una mobilitazione nata per dire stop all’invasione di cibo straniero spesso venduto come nazionale, con l’avvio di una raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea. “Sono preoccupanti gli arrivi di cosce di maiale dal Nord Europa già pronte – sottolinea Coldiretti in una nota – per essere lavorate e magari diventare prosciutti venduti sul mercato con nomi del tipo ‘nostrano’ o ‘di fattoria’. Ma c’è anche l’uva indiana diretta a Novara che entra nel nostro Paese in confezioni che non rispettano le normative e che dovranno dunque essere sostituite, con il dubbio che possa essere cambiata. Emblematico pure il caso dei preparati industriali a base di uova in arrivo dalla Polonia – continua Coldiretti – considerato che l’Italia è pienamente autosufficiente per il suo fabbisogno nazionale. E non mancano cagliate danesi per fare il formaggio con destinazione Parma”.


Ma tra i prodotti scoperti nel corso dei controlli ci sono anche 25mila chili di latte austriaco diretti a Brescia, 23mila chili di pere dal Belgio dirette a Taranto, cipolle dell’est Europa spedite a Parma, formaggi con nome italiano fatti nel Nord Europa, tulipani olandesi in viaggio per Verona, 21mila di chili di patate “nordiche” spedite a Crotone, prodotti da forno, carne di maiale e molto altro. Gli agricoltori della Coldiretti resteranno alla frontiera anche domani, martedì 9 aprile, per continuare dalle 9 con la verifica dei carichi di tir e autobotti in arrivo. “Ci dicevano che oggi al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari come li avevamo trovati negli anni passati – ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario. Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Questo non è più accettabile e vale per tutti i prodotti. Vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: per questo – conclude Prandini – serve l’obbligo di origine a livello europeo. Poi siano i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare”.

L’olio del futuro? E’ tecnologico, sicuro e tracciato

L’olio del futuro? E’ tecnologico, sicuro e tracciatoRoma, 8 apr. (askanews) – 91mila ettari ad olivo di cui 16mila bio, oltre 15 milioni di piante, 80 varietà di olivo autoctone, delle quali le più diffuse sono: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino, per un patrimonio di biodiversità agraria fuori dal comune. Oltre 36mila aziende tra professionali e non, circa 400 frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento dell’olio di oliva.


Inoltre, a monte della filiera olivicola ed olearia regionale si rileva la crescita di un vero e proprio distretto vivaistico, specializzato nella produzione di piantine di olivo, localizzato soprattutto nella zona di Pescia (PT), uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale. Questa la fotografia del settore tracciata in occasione della Selezione Oli Extravergine 2024, il “green carpet” dell’oro verde che ogni anno premia le eccellenze toscane. La Selezione Oli Extravergine 2024, promossa dalla Regione Toscana con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, è stata l’occasione per parlare del settore olivicolo e delle sue prospettive, dell’importanza della frangitura per ottenere un’elevata qualità, per un aggiornamento nel campo della ricerca sulla provenienza degli oli ma anche per scoprire le attività dei Consorzi volte alla tutela e alla valorizzazione degli oli della Toscana.


Nell’edizione 2024 sono stati selezionati quarantacinque oli, che rappresentano l’eccellenza della produzione olearia toscana, di cui uno proveniente dalla provincia di Pistoia, uno da quella di Massa, due da quella di Arezzo, altrettante da Livorno e da Lucca, nove da Grosseto, dodici da Siena e sedici da Firenze. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione olio Monocultivar”, “Selezione olio Biologico”, “Selezione Biofenoli” e la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP.

Ecco le 6 start up che innovano industria packaging alimentare

Ecco le 6 start up che innovano industria packaging alimentareRoma, 8 apr. (askanews) – Riciclare e ridurre, materiali alternativi e innovativi, e processi sempre più efficienti: queste le tre aree strategiche della challenge per il packaging alimentare del futuro lanciata lo scorso dicembre da Italia del Gusto, il primo consorzio privato di imprese operanti nel settore alimentare e vinicolo italiano, e Eatable Adventures, tra i principali acceleratori foodtech su scala globale.


L’iniziativa, sostenuta da otto rinomati leader di categoria italiani (Amica Chips, Auricchio, PanPiuma, Parmalat, Ponti, Rovagnati, Urbani Tartufi e Valsoia) ha visto la selezione di sei startup, di cui quattro italiane, una bulgara e una israeliana, che potranno collaborare con alcune delle più prestigiose aziende alimentari nazionali e testare le loro soluzioni in scenari reali, oltre ad accedere a un ecosistema collaborativo e a un network di esperti a livello internazionale. “Per Italia del Gusto è fondamentale incentivare l’innovazione, per questo abbiamo supportato con grande interesse e curiosità la Call4Startup – ha detto Giacomo Ponti, presidente del Consorzio Italia del Gusto – una iniziativa votata all’innovazione e finalizzata alla ricerca e all’implementazione delle più evolute soluzioni di packaging sostenibile. La collaborazione con Eatable Adventures ha permesso di attivare un circuito virtuoso e individuare, tra le valide proposte generate dalle startup, quelle più funzionali alle esigenze delle aziende aderenti”.


Da imballaggi industriali creati con materiali alternativi, a nuove proposte per migliorare i processi produttivi fino a tecnologie in grado di prolungare la shelf life dei prodotti: sei soluzioni all’avanguardia, all’insegna di una visione condivisa di Open Innovation, per favorire il dialogo tra imprese e startup e la condivisione di nuove tecnologie che non sempre è possibile sviluppare internamente.

Aziende olivicole aperte il 15 aprile per giornata Made in Italy

Aziende olivicole aperte il 15 aprile per giornata Made in ItalyRoma, 8 apr. (askanews) – Aziende olivicole aperte il 15 aprile, in occasione della giornata del Made in Italy. Anche Assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria, parteciperà ad “Aziende aperte”, iniziativa legata alla Giornata Nazionale del Made in Italy, in programma lunedì 15 aprile e ideata dal ministero delle Imprese per dare risalto all’eccellenza dell’imprenditoria nazionale. E, in occasione della Giornata, Assitol vuole valorizzare il ruolo storico, economico, nutrizionale e culturale dell’olio extra vergine d’oliva, coinvolgendo soprattutto scuole e studenti che vogliono conoscere più da vicino i processi produttivi e le professionalità dell’olio d’oliva.


“Per il nostro comparto, il Made in Italy non è semplicemente un attestato geografico – spiega Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva – ma un impegno basato su aspetti diversi ma complementari: la selezione delle materie prime, gli alti standard qualitativi, il blending, la sostenibilità, le tecnologie utilizzate, l’attenzione al consumatore e ai lavoratori stessi”. Così dal Veneto alla Puglia, dalla Toscana fino alla Sardegna, ad aprire i cancelli per avvicinare il mondo dell’olio ai ragazzi, saranno sette grandi marchi del settore: Carapelli Firenze, Compagnia Alimentare Italiana, Costa d’Oro, F.lli Turri, Oleificio Secchi, Medsol-Olio Luglio, Salov-Filippo Berio. Curiosità, assaggi e informazioni utili aiuteranno i giovani visitatori a comprendere la complessità di questo alimento, essenziale non soltanto per il suo apporto economico, ma anche per il suo valore salutistico.


Durante le visite in azienda, gli studenti conosceranno meglio le tante figure professionali che ruotano intorno ad una bottiglia di olio extra vergine: dall’export manager al tecnologo alimentare, dal chimico all’agronomo, dall’assaggiatore al master blender, dall’esperto di marketing al responsabile dei processi produttivi.

Ortofrutta, Agrintesa arriva in Calabria e incorpora Osas

Ortofrutta, Agrintesa arriva in Calabria e incorpora OsasRoma, 8 apr. (askanews) – Agrintesa, realtà di riferimento per il settore ortofrutticolo nazionale, approda nel Mezzogiorno e precisamente in Calabria: nelle scorse settimane è stata infatti formalizzata dalle assemblee dei soci la fusione per incorporazione di OSAS, storica cooperativa calabrese specializzata in produzioni frutticole. L’operazione, effettiva dal primo giugno, porta così il catasto frutticolo di Agrintesa oltre quota 9.300 ettari, a cui se ne aggiungono 7.300 di vigneto e 500 di ortaggi.


“Questa operazione sviluppa il bacino produttivo di Agrintesa permettendoci di ampliare ulteriormente il calendario di produzione e tutelandoci, al contempo, dal rischio climatico: in questo modo potremo offrire un servizio sempre migliore ai nostri partner della distribuzione”, spiega in una nota Aristide Castellari, presidente di Agrintesa. Nata nel 1962, OSAS oggi può contare su oltre 1.000 ettari coltivati dai soci nella Piana di Sibari e una compagine sociale da sempre specializzata e qualificata nella produzione di drupacee (pesche, nettarine e albicocche, con numerosi ettari di Ondine in pieno sviluppo) e agrumi, in particolare Clementine di Calabria IGP, con kiwi, cachi e arance ad arricchire il paniere.


“OSAS è ad oggi la cooperativa di riferimento nel proprio territorio – spiega il presidente Luigi Nola – la fusione in Agrintesa va nella direzione di garantire continuità e ulteriori opportunità di sviluppo ai produttori”. “Questa operazione rappresenta un importante rafforzamento di Agrintesa – commenta il direttore generale, Cristian Moretti – la nostra cooperativa crede da sempre nell’aggregazione e, pur mantenendo le radici in Emilia-Romagna, sta accrescendo la propria presenza in diverse regioni a forte vocazione ortofrutticola, diversificando così gli areali produttivi”. Ufficio stampa Agrintesa

Nuovo censimento piante: sono 10mila, aumentano specie aliene

Nuovo censimento piante: sono 10mila, aumentano specie alieneRoma, 8 apr. (askanews) – In Italia ci sono circa 10mila piante secondo il nuovo censimento e sono 46 in più le specie autoctone, mentre sono 185 in più quelle aliene. Dai dati complessivi aggiornati rispetto al 2018, emerge che nel nostro Paese ci sono oggi 8.241 specie e sottospecie autoctone, di cui 1.702 endemiche (cioè esclusive del territorio italiano) mentre 28 sono probabilmente estinte. A queste si aggiungono 1.782 specie aliene. Tra di esse, 250 sono invasive su scala nazionale e ben 20 sono incluse nella ‘lista nera’ della Commissione Europea, che elenca una serie di piante e animali esotici, la cui diffusione in Europa va assolutamente tenuta sotto controllo.


“Rispetto all’analogo censimento pubblicato sei anni fa abbiamo un incremento dei numeri totali: ciò è dovuto a nuovi studi e all’esplorazione di nuovi territori, ma anche, per quanto riguarda le aliene, all’ingresso di numerose nuove specie, da monitorare attentamente e se possibile eradicare”, spiega in una nota Lorenzo Peruzzi, fra i coordinatori della ricerca, professore di Botanica sistematica nel Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico. Gli elenchi aggiornati della flora vascolare (ossia felci e affini, conifere e piante a fiore) autoctona e aliena presente in Italia sono stati appena pubblicati sulla rivista internazionale “Plant Biosystems”, organo ufficiale della Società Botanica Italiana. Si è trattato di una ricerca collaborativa, realizzata grazie agli sforzi congiunti di 45 ricercatori italiani e stranieri.


“C’è ancora molto da fare – conclude Peruzzi – e il lavoro di continua ricerca e verifica svolto dai floristi e dai tassonomi per descrivere la biodiversità vegetale italiana è ben lungi dall’essere concluso. Certamente, però, il quadro delle conoscenze che abbiamo oggi è sempre più completo e potrà permettere azioni di tutela maggiormente mirate e consapevoli”.

L’Asiago Dop sarà ‘official cheese’ di Operawine e Vinitaly

L’Asiago Dop sarà ‘official cheese’ di Operawine e VinitalyRoma, 8 apr. (askanews) – Il formaggio Asiago rafforza la collaborazione col mondo del vino e, per il secondo anno consecutivo, diventa “Official Cheese” di OperaWine, Vinitaly e Vinitaly and the City, i tre appuntamenti in programma a Verona dal 12 al 17 aprile. L’Asiago DOP sarà l’unico formaggio a rappresentare la produzione lattiero-casearia italiana nei tre eventi veronesi.


“Il formaggio Asiago – afferma Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – è un prodotto unico e distintivo. La sua varietà, frutto di una storia millenaria, lo candida di diritto ad essere l’interlocutore delle migliori proposte vitivinicole e a promuovere in Italia e all’estero efficaci sinergie food e wine esplorando nuovi spazi di collaborazione”. Venerdì 12 aprile, in Piazza Dante, nel cuore del centro storico di Verona, spetta all’Official Cheese aprire la lunga kermesse con l’inaugurazione di Vinitaly and the City. Sabato 13 aprile, alle Gallerie Mercatali, l’Asiago DOP incontra i migliori cento produttori italiani selezionati da Wine Spectator a OperaWine, con degustazioni di stagionature esclusive abbinate a vini super-premium. Infine, a Vinitaly & The City, il fuori salone dei wine lover, ci sarà la scoperta di abbinamenti di tendenza nella masterclass “Asiago DOP drink, botaniche e sapori”.

Sottosegretario Masaf La Pietra in Basilicata: grandi potenzialità

Sottosegretario Masaf La Pietra in Basilicata: grandi potenzialitàRoma, 8 apr. (askanews) – Ha fatto tappa in numerosi centri della Basilicata la visita del sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, che in una tre giorni, accompagnato da Aldo Mattia, responsabile nazionale del comparto agricoltura di Fratelli d’Italia, ha avuto, spiega in una nota o stesso sosttoegretario, “un proficuo contatto diretto con gli agricoltori del territorio” e un confronto “sulle ipotesi di sviluppo e sulle potenzialità finora inespresse”.


Diversi gli incontri istituzionali e le visite in aziende agricole e siti produttivi a Pietragalla, Venosa, Lavello e Policoro. Quasi 800 km percorsi, incontrando i prefetti di Potenza e Matera, le associazioni di categoria agricole, le associazioni venatorie, una decina di grandi imprese visitate, oltre 150 imprenditori agricoli incontrati di persona in pastifici, allevamenti, aziende di ortofrutta, cerealicole, agriturismi, cantine vinicole. “La Basilicata è una terra ricca di opportunità, che merita di essere valorizzata – ha commentato il sottosegretario – con politiche attente e di ampio respiro. Ad ogni incontro ho avuto la conferma di quante eccellenze ci siano nella regione, in particolare nella produzione di vino, grano duro, olio e ortofrutta, ma in perfetto accordo con gli agricoltori ho ribadito quanto possiamo e dobbiamo sfruttare meglio le potenzialità agricole di una terra bellissima, che merita di essere valorizzata con politiche attente e di ampio respiro”.


“Dalla prossima giunta regionale – ha concluso il senatore La Pietra – sarà doveroso ricevere impegni per incentivare la rete, per rafforzare le filiere e tutte le produzioni di denominazione geografica, così da riportare l’agricoltura, al pari di quanto sta facendo il governo Meloni, al centro dell’agenda politica regionale”.

Olio di oliva sempre più usato in cosmesi e nutraceutica

Olio di oliva sempre più usato in cosmesi e nutraceuticaRoma, 8 apr. (askanews) – Apre anche alla cosmesi a base di olio di oliva e alla nutraceutica a base di olio e foglie di oliva con uno spazio specifico e iniziative dedicate la 28esima edizione di SOL, International Olive Oil Trade Show, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, in concomitanza con Vinitaly.


I dati evidenziano per il mercato dei cosmetici naturali un comparto in crescita, tanto che in tutto il mondo nel 2023 il fatturato totale ha superato i 35 miliardi di euro, con proiezioni in crescita fra il 2024 e il 2032 a un tasso annuo del 5,1%, proiettando il valore del ricavato totale vicino ai 54 miliardi di euro. In Italia il segmento dei cosmetici naturali vale 3,1 miliardi di euro (+7,6% la crescita nel 2023, secondo le elaborazioni del Centro studi di Cosmetica Italia) e rappresenta il 25% del mercato. Grazie a ricerca e sviluppo, la cosmesi legata alla filiera olivicolo olearia mostra una grande vitalità nel proporre soluzioni innovative, come l’estratto di fiori di olivo (ottenuto dalla distillazione dei fiori), la polvere di buccia dell’oliva, l’estratto di linfa di olivo e l’estratto di legno di olivo, che si vanno ad aggiungere a tipologie consolidate come gli estratti di foglie di olivo (segnalato in 170 formulazioni cosmetiche, tanto da avere la più alta frequenza di utilizzo negli Stati Uniti) o la polvere di foglie di olivo e dell’oliva stessa.


Grazie alle proprietà dei frutti, dell’olio e delle foglie, l’olivo si è rivelato un alleato della salute, grazie agli utilizzi nell’ambito della medicina, dell’industria alimentare e della cosmetica. L’oliva contiene più di cento sostanze, principalmente grassi (il 14% di grassi saturi e l’11% di grassi monoinsaturi, come ad esempio omega-3 e omega-6), proteine, glicosidi, medicinali, mentre la foglia dell’olivo contiene oli essenziali, alcaloidi organici acidi, vitamina C e altri nutrienti, come i polifenoli. Fra questi, in particolare, l’oleocantale, un antiossidante che agisce come il farmaco ibuprofene, con proprietà quindi di un antinfiammatorio naturale. Il 28esimo SOL di Veronafiere accende i riflettori su olive e olio in chiave benessere con un incontro in programma mercoledì 17 aprile proprio sul tema “Oltre all’olio c’è di più: benessere e bellezza grazie all’olivo” con focus sulle foglie di olivo e sui sottoprodotti di lavorazione, che forniscono molecole attive per cosmesi e skin care e sulla corretta alimentazione, a partire dalle olive.

Coldiretti lancia raccolta firme per etichetta origine in Ue

Coldiretti lancia raccolta firme per etichetta origine in UeRoma, 8 apr. (askanews) – Oltre otto italiani su 10 (83%) chiedono lo stop alle importazioni di prodotti agroalimentari che non rispettano le stesse regole di quelli italiani in materia di sicurezza alimentare, ambientale e di tutela del lavoro. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa oggi in concomitanza con la manifestazione di Coldiretti al Brennero, dove diecimila agricoltori, insieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, per due giorni presidieranno il Brennero per protestare contro l’invasione di cibo straniero che finisce spesso sulle tavole spacciato come italiano.


Coldiretti ha anche avviato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare sull’obbligo di etichettatura dell’origine di tutti i prodotti in commercio. Obiettivo un milione di firme, per estendere l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. La raccolta di firme potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinital. Lo scopo è “mettere finalmente in trasparenza – spiega in una nota Coldiretti – tutti quei prodotti che sono ancora oggi anonimi e che rappresentano circa un quinto della spesa degli italiani e includono alimenti simbolo a partire dal pane. Su pagnotte e panini non vige, infatti, l’obbligo di indicare l’origine del grano impiegato, come accade per la pasta. E lo stesso vale per tutti i derivati come biscotti, fette biscottate crackers e simili”. Del tutto anonimi anche i legumi in scatola, così come le confetture di frutta o di verdura trasformata, come marmellate e sottoli. Niente etichetta d’origine anche per ortaggi e frutta di IV Gamma e noci e pistacchi sgusciati, per i quali dovrebbe però aprirsi uno spiraglio dal prossimo anno, né per carne di coniglio e di cavallo. Restano inoltre completamente anonime le portate sui menu dei ristoranti.


“Dobbiamo dire basta alla concorrenza sleale, fermare i cibi contraffatti che passano dalle frontiere e dai porti europei – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – La nostra mobilitazione, in continuità con il lavoro fatto a Bruxelles in questi mesi, prosegue a difesa del reddito degli agricoltori e a salvaguardia della salute dei cittadini”.