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Confagri Veneto elegge nuovo presidente giovani a Fieracavalli

Confagri Veneto elegge nuovo presidente giovani a FieracavalliRoma, 7 nov. (askanews) – I Giovani di Confagricoltura Veneto eleggeranno a Fieracavalli il nuovo presidente regionale. Giovedì 9 novembre si svolgerà l’assemblea elettiva e saranno presenti il consigliere regionale Alberto Bozza e il presidente della commissione Agricoltura della regione, Marco Andreoli. Oltre a nominare il presidente e i due vicepresidenti per il prossimo triennio, si farà anche il punto sull’universo agricolo giovanile, esponendo istanze e necessità degli imprenditori.

È arrivato a scadenza, infatti, il mandato del veronese Piergiovanni Ferrarese, alla guida degli under 40 veneti dal 2020. “Ho assunto l’incarico in un momento non facile per il comparto a causa della pandemia – sottolinea Ferrarese – ma grazie alla disponibilità dimostrata nei miei confronti dai presidenti provinciali e da Confagricoltura Veneto posso presentare un bilancio positivo”. “Lascio un’associazione in ottima salute e con tanta voglia di fare per diventare promoter e influencer del nostro territorio bellissimo e vario, che raggruppa aziende agricole di ogni tipologia”, ha concluso. I Giovani di Confagricoltura Veneto sono anche tra i promotori del convegno “Le ippovie, un valore del paesaggio rurale”, che si svolgerà sempre il 9 novembre, alle 14.30.

Pomodoro, produzione -20% nel Sud Sardegna ma qualità eccellente

Pomodoro, produzione -20% nel Sud Sardegna ma qualità eccellenteRoma, 7 nov. (askanews) – Una produzione in calo, fino al 20% nel Sud Sardegna, rispetto all’annata precedente, ma una qualità del prodotto eccellente, che porta buone rese sia dal punto di vista dei trasformati che per i prezzi. La stagione del pomodoro in Sardegna ha visto un calo delle quantità di prodotto e una crescita di qualità e remunerazione, grazie soprattutto a buoni pagamenti da parte dell’unica azienda che trasforma nell’isola il prodotto per la grande distribuzione, la Casar.

A fare il punto è Giuseppe Onnis, produttore di Samassi e dirigente Coldiretti: “è stata una buona stagione per la qualità del nostro pomodoro, che ha dato una buona remunerazione grazie soprattutto all’intervento aggiuntivo, rispetto al prezzo pattuito a inizio campagna, pagato dalla Casar che trasforma il prodotto sardo per immetterlo nei mercati, a fronte di questa buona notizia su qualità e remunerazione che ci ha permesso di chiudere questa stagione. Dall’altra, registriamo il calo della produzione in campo. Una situazione dettata dalle difficoltà climatiche con gli eccessi di calore e i picchi di oltre 45 gradi registrati in estate e le abbondanti piogge cadute dalla scorsa tarda primavera e tutto questo han reso più difficile la stagione a livello quantitativo, andata sotto le aspettative”. A incidere sul fronte aziendale, poi, ci sono stati i problemi economici portati “dagli aumenti dei costi di produzione e le altalene di prezzo – dice Onnis – che ha reso difficoltoso fare programmi a medio-lungo termine e rientrare sui costi”.

“Gli eventi atmosferici avversi hanno influito sulla resa agli agricoltori generando una decisa perdita di quantitativi per ettaro – sottolinea Michel Elias, amministratore unico della Casar – nonostante questo la qualità del prodotto è stata ottima. Purtroppo veniamo da due campagne di aumenti sul fronte delle materie prime come energia elettrica, vetro e latta ma anche trasporti. Questo ha inciso sulle produzioni”. Per quanto concerne le difficoltà in campagna per gli agricoltori “la proprietà Muscas ha integrato il prezzo pattuito a inizio campagna remunerando maggiormente il pomodoro conferito – ricorda – la nostra politica è quella di lavorare insieme all’agricoltore in filiera e per questo abbiamo cercato di trovare un punto d’incontro che accontentasse tutte le parti, cercando di mantenere bassa l’inflazione al punto vendita cosa che avrebbe comportato problemi per i clienti finali”.

Confagricoltura chiede a Masaf riunione urgente tavolo latte

Confagricoltura chiede a Masaf riunione urgente tavolo latteRoma, 7 nov. (askanews) – “Riteniamo indispensabile ed urgente una riunione del Tavolo Latte al ministero dell’Agricoltura, per discutere con tutte le parti della filiera l’andamento e le prospettive del mercato, a partire dal livello dei prezzi riconosciuti agli allevatori”.

E’ la richiesta avanzata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, motivata dalle crescenti difficoltà del un settore, visto che, secondo i dati dell’Ismea, “i prezzi del latte bovino hanno fatto registrare una contrazione di oltre il 30% da dicembre 2022 allo scorso mese di settembre”, spiega Giansanti. “Anche i costi produttivi risultano in diminuzione, ma in una percentuale sensibilmente inferiore. Non solo: negli ultimi tempi sono in salita le quotazioni di alcune materie prime utilizzate per l’alimentazione del bestiame”. Dal lato delle esportazioni continuano ad arrivare segnali positivi, con un aumento delle vendite all’estero di quasi quattro punti percentuali nei primi sette mesi di quest’anno sullo stesso periodo del 2022. “Dobbiamo però mettere in conto – evidenzia Giansanti – il possibile impatto negativo del rallentamento economico in atto a livello europeo”.

“A nostro avviso – aggiunge il presidente di Confagricoltura – è interesse di tutte le parti della filiera, scongiurare il rischio di una contrazione produttiva e di una caduta dei consumi finali che, peraltro, hanno già fatto segnare una lieve contrazione”.

Il Pomodoro Pachino Igp arriva nei menu McDonald’s

Il Pomodoro Pachino Igp arriva nei menu McDonald’sRoma, 6 nov. (askanews) – Il pomodoro prodotto dalle aziende certificate dal Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino IGP è sbarcato nei menù insalata di McDonald’s. Ad annunciarlo il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato, che lo scorso marzo, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, promotore dell’intesa, ha siglato un accordo con McDonald’s Italia per garantire l’acquisto di 250mila chilogrammi di prodotto all’anno da inserire nelle insalate della catena di ristorazione.

“Un importante traguardo nella promozione di un prodotto unico al mondo per qualità e sicurezza alimentare – ha dichiarato Fortunato – che si inserisce in un quadro più ampio di iniziative che il nostro Consorzio sta portando avanti per tutelare il lavoro e la passione di tante aziende siciliane, primo fra tutti l’introduzione di misure protettive nei confronti del pomodoro di provenienza estera, prodotto con manodopera a bassissimo costo, che per noi si traduce nell’impossibilità di competere sul fronte dei prezzi”. Fortunato ha quindi lanciato “un appello ad altri grandi gruppi economici, affinché questo accordo non resti un caso isolato ma un modello da seguire a sostegno del nostro Made in Italy”.

Dario Baroni, amministratore delegato McDonald’s Italia, ha spiegato: “con questo accordo, che per noi rappresenta la ventesima collaborazione avviata con i Consorzi di Tutela grazie al supporto di Fondazione Qualivita, vogliamo confermare il nostro impegno ad investire sulla filiera del Made in Italy e a valorizzare la qualità dei suoi prodotti portandoli sui vassoi di 1,2 milioni di clienti che ogni giorno vengono nei nostri ristoranti”.

Ccnl industria alimentare, sindacati: accelerare confronto

Ccnl industria alimentare, sindacati: accelerare confrontoRoma, 6 nov. (askanews) – Riunione plenaria oggi a Roma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare. A discutere con le parti datoriali i vari punti della piattaforma, i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza, che hanno ribadito la necessità di dare un’accelerazione al confronto.

Le parti hanno concordato nel proseguire le discussioni su specifiche tematiche tra le quali la riduzione dell’orario di lavoro, il mercato del lavoro, appalti, formazione e classificazione del personale, welfare e salario, in tre riunioni tecniche il 16, 21 e 29 novembre. Al termine dell’incontro è stata fissata una prossima sessione plenaria per giovedì 30 novembre.

Indagine Coldiretti: 3 italiani su 4 contrari a cibo sintetico

Indagine Coldiretti: 3 italiani su 4 contrari a cibo sinteticoRoma, 6 nov. (askanews) – Quasi 3 italiani su 4 (74%) dicono no al cibo artificiale prodotto in laboratorio, secondo una indagine eseguita da Coldiretti/Notosondaggi in occasione dell’avvio alla Camera dell’esame del disegno di legge del Governo che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

“L’Italia che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare ha la responsabilità di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute e dell’ambiente – spiega in una nota il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – la diffusa diffidenza conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologia con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda”.

Ritter Sport: cacao sostenibile grazie a partnership in Africa e America

Ritter Sport: cacao sostenibile grazie a partnership in Africa e AmericaMilano, 6 nov. (askanews) – Per Ritter Sport il cacao è la materia prima principale e in quanto tale quella su cui l’azienda ha concentrato energie e investimenti in fatto di sostenibilità. Dal 2018 l’azienda si approvvigiona esclusivamente di cacao 100% certificato sostenibile in conformità ai programmi Rainforest alliance e FairTrade ma nel biennio 2021/22 ha compiuto un ulteriore passo verso la sostenibilità dando impulso ai programmi di partnership con cooperative e organizzazioni di produttori in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù. Questi programmi sono diretti a promuovere la sostenibilità a lungo termine della coltivazione del cacao migliorando le pratiche agricole, le condizioni di vita e lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte.

Gli obiettivi iniziali erano sono quelli di estendere entro il 2025 la tracciabilità del cacao sino alla singola azienda agricola e portare al 100% la quota del fabbisogno annuo di massa e burro di cacao per la produzione della gamma soddisfatta dalle forniture provenienti dai programmi di partnership. Nei fatti, però, il traguardo della tracciabilità totale è stato raggiunto a fine 2022, in anticipo di due anni rispetto all’obiettivo prefissato. E’ questo uno dei punti cardine che emerge dal quinto bilancio di sostenibilità, “discoverthegood”, relativo al biennio 2021-2022 di Ritter Sport, tra i maggiori produttori europei di cioccolato commercializzato in oltre 100 Paesi per un fatturato di 538 milioni di euro nel 2022. “Con discoverthegood abbiamo voluto ribadire il nostro desiderio di comunicare in modo semplice, trasparente e costruttivo con tutti i nostri stakeholder, mettendoli nelle condizioni di valutare i risultati raggiunti e quelli ancora da conseguire – dichiara Thomas Straub, amministratore delegato di Ritter Sport Italia – Il rapporto documenta come gli investimenti e l’impegno di questi anni verso tutta la filiera del cacao stiano iniziando a dare frutti di cui andare legittimamente orgogliosi. Chi oggi non agisce in modo sostenibile, domani non avrà un futuro”.

In Nicaragua, l’azienda è presente dagli anni ’90 con il programma Cacao-Nica, cui si è aggiunta, dal 2012, la piantagione di proprietà “El Cacao”, che segue i dettami dell’agricoltura integrata dimostrando come le risorse e le più avanzate competenze in campo agronomico di un’azienda possano essere messe al servizio della locale crescita produttiva e della qualità del prodotto, in armonia con l’ambiente e la biodiversità, favorendo altresì la creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito per le comunità rurali. A pieno regime, “El Cacao” coprirà sino a un quarto del fabbisogno annuo di massa di cacao dell’azienda, a conferma che la coltivazione del cacao con standard elevati può essere anche economicamente redditizia.

Sul fronte dell’energia, oltre alla centrale di cogenerazione, attiva dal 2002 nello stabilimento di Waldenbuch e che fornisce circa il 50% del fabbisogno di energia elettrica e il 70% dell’energia termica, da maggio 2022 l’azienda si è dotata del più grande impianto solare termico della Germania. Realizzato sul tetto del nuovo magazzino materie prime e imballaggi di Dettenhausen, il grande impianto fotovoltaico è in grado di generare fino a 1125 MWH l’anno di energia termica che Ritter Sport condividerà con la rete di teleriscaldamento del comune di Dettenhausen. Seguendo la strategia aziendale di ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni – dirette e indirette – di gas climalteranti, è stato adottato un nuovo sistema di raffreddamento commissionato nel 2022 per il sito di Waldenbuch. Una volta operativo, il nuovo sistema di raffreddamento consentirà non solo di ridurre del 95% i consumi di acqua connessi al ciclo produttivo, ma anche di consumare il 75% di energia elettrica in meno rispetto al sistema precedente.

Dal 2020, Ritter Sport è neutrale dal punto di vista climatico grazie al sistema delle compensazioni. Tuttavia in collaborazione con i suoi fornitori di materie prime, intende raggiungere entro il 2025 l’obiettivo della completa neutralità climatica includendo le emissioni Scope 3 su cui può esercitare un’influenza diretta. Inoltre, è in corso il passaggio dalle compensazioni affidate a organizzazioni esterne al calcolo della riduzione dell’impronta carbonica derivante dal ripristino della selva pluviale e dalla piantagione di El Cacao, in cui crescono più di un milione di alberi di cacao insieme a 30.000 alberi da ombra autoctoni o piantati dai coltivatori locali.

Al via Best Avpn Pizzeria, contest mondiale per miglior pizzaiolo

Al via Best Avpn Pizzeria, contest mondiale per miglior pizzaioloRoma, 6 nov. (askanews) – Al via Best AVPN Pizzeria 2023, il contest mondiale che vede i pizzaioli giudicati dai loro stessi collegh. I canoni di valutazione saranno qualità della pizza, selezione delle materie prime, abbinamenti, servizio di sala, design della location. Il contest della Associazione Verace Pizza Napoletana ha come protagoniste oltre mille pizzerie veraci in 55 nazioni.

Antonio Pace, presidente dell’Associazione, spiega che principale caratteristica è “quella di poter vantare una giuria composta da grandi professionisti del settore, per di più con una visione internazionale del nostro comparto; e si sa che il valore di un premio è tanto più grande quanto più è esperta una giuria”. Il concorso sarà attivo dalle 11 del 6 novembre alle 11 del 5 dicembre; la proclamazione del vincitore sarà giovedì 7 dicembre, in occasione del 6° anniversario dell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano come Patrimonio immateriale dell’umanità.

E sarà la Cina il 55esimo Paese al mondo con almeno una pizzeria affiliata AVPN, visto che venerdì 10 novembre entrerà nella famiglia AVPN, “Bottega” di Shanghai dei fratelli Daniele e Paolo Salvo”.

Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioni

Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioniRoma, 6 nov. (askanews) – BPER Banca e Cia-Agricoltori Italiani hanno firmato un accordo che consente agli agricoltori dell’Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni di far fronte alle necessità finanziarie immediate, grazie a un prestito a zero interessi e zero spese. L’intesa è stata sottoscritta oggi, presso la sede di Cia Cesena, dal responsabile del Servizio Agri Banking di BPER Banca, Oliviero Giacomo Falconi, e dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.

L’intesa sostiene le aziende colpite dalle piogge alluvionali che si sono verificate nei territori delle provincie di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e di Rimini nel corso del 2023 e che hanno compromesso l’attività e le rese produttive aziendali. Il protocollo dà modo a Cia di “consegnare” alle aziende agricole, danneggiate dall’alluvione, i fondi raccolti con la campagna nazionale promossa per l’emergenza, plafond a copertura degli interessi e dei costi a carico dei richiedenti, in favore delle aziende associate. Da parte sua, la banca rinuncia alla propria redditività nell’operazione di finanziamento applicando condizioni di favore limitate alla copertura dei propri costi. Grazie al contributo in quota interessi e spese coperte dallo stanziamento di Cia, l’accordo consente quindi alle imprese associate di accedere a finanziamenti a tasso zero e a zero spese da parte di BPER Banca. I prestiti, con finalità-liquidità oppure investimento, potranno avere una durata fissa di 24 o 36 mesi e un importo compreso tra i 15 e i 30mila euro.

“Gli effetti dell’alluvione che a maggio ha colpito l’Emilia-Romagna sono tutt’altro che archiviati – commenta Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani – I problemi enormi che stiamo ancora affrontando esprimono l’eccezionalità della catastrofe che si è abbattuta su una comunità, un territorio e i suoi settori produttivi come, in primo luogo, l’agricoltura che in una terra di primati nel settore è, oggi, alle prese con una crisi senza precedenti. Basti pensare al comparto ortofrutticolo che sta vivendo un calo produttivo oltre il 60% e con picchi fino al 90%”.

Vendemmia 2023, in Umbria produzione -20% per attacchi peronospora

Vendemmia 2023, in Umbria produzione -20% per attacchi peronosporaRoma, 6 nov. (askanews) – Un calo del 20% della produzione vitivinicola in Umbria a causa di massicci attacchi di peronospora, con i prezzi delle uve per produrre vini Doc e Docg in crescita di circa il 15%, con punte del 20%. In calo anche la produzione di olio: un calo a doppia cifra probabilmente superiore a quello del vino, anche se la raccolta non è ancora stata completata. E prezzi ai produttori previsti in crescita del 30%. A fare un quadro completo è la Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria.

In Umbria la vendemmia è passata dalle 400mila della 2022 ai 320mila ettolitri della 2023. Bruno Diano, presidente della Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria: “il calo della produzione in Umbria c’è, ma se si tiene conto delle previsioni, che erano pessime, si può dire che alla fine l’abbiamo sfangata. La qualità delle uve è buona e i prezzi sono in crescita del 15%, con punte del +20%. Con questi dati, il prezzo al consumo del vino dovrebbe crescere del 10%. Per quanto riguarda l’olio d’oliva, la campagna di raccolta non è ancora terminata, ma le tendenze in Umbria sembrano delineate: produzione in calo, probabilmente più di quella registrata per il vino, prezzi ai produttori previsti in crescita del 30%”.

L’ultimo listino della Borsa Merci di Perugia, organo della Camera di Commercio dell’Umbria, presenta un quadro dei prezzi al quintale pagate ai produttori per le uve per la produzione di vini Doc e Docg, che vede un incremento medio del 15%, con punte del +20%, rispetto allo scorso anno. Questo significa che il ricavo medio complessivo dei produttori di uve per vini Doc e Docg, tenendo conto del calo della produzione, diminuisce di circa il 5% rispetto allo scorso anno, quando le previsioni erano di un drastico crollo.