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Coldiretti: esenzione totale Irpef per 9 aziende agricole su 10

Coldiretti: esenzione totale Irpef per 9 aziende agricole su 10Roma, 14 feb. (askanews) – Dell’esenzione totale dell’Irpef agricola beneficeranno 9 aziende agricole su 10, pari a 387mila, mentre altre 20mila vedranno l’imposta dimezzata. È quanto emerge da una stima Coldiretti su dati Inps diffusa in occasione del via libera al provvedimento sul taglio dell’Irpef agricola per due anni. Sul resto della platea l’esenzione verrà calcolata, sottolinea Coldiretti, in forma progressiva e riguarderà il totale delle 430mila imprese agricole professionali e coltivatori diretti.


L’emendamento approvato prevede l’introduzione di una franchigia di esenzione al 100% ai fini Irpef fino a 10.000 euro della somma dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap). Per la parte eccedente i 10.000 euro, ma non superiore a 15.000 euro, l’esenzione è del 50%. “E’ una prima risposta alle nostre richieste presentate al Governo nel corso del tavolo tecnico a Palazzo Chigi – commenta in una nota il presidente della Coldiretti Ettore Prandini da Bruxelles, dove è impegnato in una serie di incontri con le istituzioni comunitarie – la riduzione delle imposte e degli oneri fiscali e previdenziali è una necessità per rilanciare la competitività delle imprese. Una esigenza che – conclude Prandini – richiede una forte presenza a livello europeo dove si combatte la battaglia decisiva per dare un futuro alla nostra agricoltura”.

La Pietra: governo Meloni promuove sostenibilità agricoltura

La Pietra: governo Meloni promuove sostenibilità agricolturaRoma, 14 feb. (askanews) – “Un grande onore rappresentare il governo Meloni alla 47esima sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), a Roma”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, a margine del suo intervento ai lavori della 47esima sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), in corso a Roma.


La Pietra ha portato all’attenzione dei Governatori le linee guida del percorso attuato dall’Italia “per coniugare tradizione e innovazione nell’agricoltura, così da poter garantire la sicurezza alimentare a tutti i cittadini. Ho motivato – ha detto – il nostro no al cibo sintetico, al Nutriscore, il contrasto all’italian sounding e ho evidenziato il valore che diamo agli accordi di filiera per garantire sostenibilità ambientale ed economica, strumento che riteniamo esportabile anche al di fuori dell’Italia, per i Paesi più sviluppati o in via di sviluppo”, ha concluso il sottosegretario.

Debutta Fiori Italiani, marchio Coldiretti Toscana e Affi

Debutta Fiori Italiani, marchio Coldiretti Toscana e AffiRoma, 14 feb. (askanews) – Il primo carico di fiori freschi è già arrivato a destinazione nei Paesi Bassi. E’ stato preparato e spedito dalla cooperativa Florexport, a Viareggio, punto di riferimento delle imprese che operano nel polmone del distretto floricolo toscano. Migliaia di steli di viola a ciocche e fronde di eucalipto prodotte nelle serre della Versilia destinate al mercato del nord Europa. Per la prima volta le produzioni floricole coltivate nel nostro paese e commercializzate all’estero potranno fregiarsi del brand “Fiori Italiani”, un marchio raffigurante un fiore composto da tre petali di colore verde, bianco e rosso con la scritta in calce “Eccellenza dai produttori nazionali”. Una conquista per un settore che vale oltre 3 miliardi di euro se abbracciamo tutto il comparto florovivaistico nazionale.


L’iniziativa porta la firma di Coldiretti ed Affi, l’associazione nazionale floricoltori e fioristi italiani che ha studiato, creato, registrato e depositato il marchio al Ministero del Made in Italy con l’obiettivo infondere al settore nuova fiducia e rilanciarsi anche all’estero. Il marchio di origine “Fiori Italiani” è stato inserito dalla Regione Toscana, su suggerimento di Coldiretti Toscana, tra i marchi che possono dare premialità di punteggio nelle domande di investimento relative ai bandi del PSR per il settore florovivaistico. “Una bellissima novità – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi – fortemente voluta e spinta da Coldiretti che, con Affi, porta il florovivaismo della Toscana, già un’industria di primo piano sia nell’agricoltura toscana sia a livello internazionale, in giro per il mondo. E’ partita la prima spedizione per l’Olanda, una notizia singolare perché di solito siamo noi a importare fiori, invece con il marchio “Fiori italiani” possiamo esportare i nostri fiori con un marchio che li ancora al nostro territorio, sia italiano che toscano, e che coinvolge in questo momento circa 300 aziende nell’area Lucca Viareggio Pescia”.

Domani al Campidoglio ristoratori Tni in piazza con agricoltori

Domani al Campidoglio ristoratori Tni in piazza con agricoltoriRoma, 14 feb. (askanews) – TNI Ristoratori Italia aderisce alla manifestazione del 15 febbraio a Roma a sostegno degli agricoltori e sarà in piazza davanti al Campidoglio insieme al movimento Altragricoltura. Lo annuncia Nicol Grossi, presidente provinciale Mantova di TNI Ristoratori Italia. Il ritrovo è alle 12 al Campidoglio ed è prevista la partecipazione di ristoratori toscani, soprattutto delle province di Arezzo, Firenze, Siena, e poi lombardi e romani.


“Condividiamo le ragioni di una protesta giusta, che, toccando il settore agricolo, interessa l’intera comunità civile e produttiva del nostro Paese. Nel valore della terra affondano le origini di un popolo – prosegue la coordinatrice dell’associazione sindacale delle imprese Horeca – non solo perché ne trae sussistenza, ma anche perché essa è depositaria della cultura secolare enogastronomica e del bagaglio di tradizioni che la contraddistinguono e che ne preservano le peculiarità, contro le tendenze omologatrici e insane a cui il potere economico-finanziario vuole gli individui assoggettati”. In dettaglio TNI Ristoratori Italia chiede: l’abolizione della legge Bersani per il settore Horeca, il taglio delle commissioni Pos, sgravi contributivi per il comparto.

Lega: Regolamento imballaggi, Ue non freni economia circolare

Lega: Regolamento imballaggi, Ue non freni economia circolareRoma, 14 feb. (askanews) – “Privilegiare il riuso rispetto al riciclo significa penalizzare fortemente quelle filiere che in questi anni si sono dimostrate leader nell’economia circolare, Italia in primis, con obiettivi 2025 già raggiunti e obiettivi 2030 di prossimo conseguimento”. Così Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio, in merito alla prossima riunione congiunta tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo del 4 marzo sulla proposta di modifica del Regolamento Ue sugli imballaggi.


“La sostenibilità si fa coinvolgendo, facendo capire a cittadini e imprese che si tratta di un progetto per loro e non contro di loro: altrimenti si genera solo avversione, la quale non fa certo bene all’ambiente. L’Europa – conclude Gusmaroli – deve preservare gli asset strategici e i livelli occupazionali degli Stati membri, rifuggendo da quei propositi che rischiano di deprimere le economie interne, andando a tutto vantaggio di competitor extra-Ue. La sostenibilità sia pratica virtuosa, non ideologia sterile”.

Ue: aggiornate misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientale

Ue: aggiornate misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientaleRoma, 14 feb. (askanews) – Aggiornate le misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientale (area Neafc): i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue danno il via libera all’accordo raggiunto tra i negoziatori del Consiglio e del Parlamento. Le nuove misure Neafc che saranno recepite dal regolamento includono modifiche per migliorare il controllo delle operazioni di trasbordo in mare, nonché norme sui rifiuti delle navi e sul recupero degli attrezzi smarriti. Il testo sarà ora sottoposto a un controllo giuridico e linguistico prima della sua adozione formale da parte del Consiglio e del Parlamento e della successiva entrata in vigore.


Una volta adottato formalmente, il regolamento recepirà nel diritto comunitario le nuove norme in materia di gestione, conservazione e controllo per l’area Neafc, nonché le misure di controllo per alcune specie pelagiche nell’Atlantico nordorientale concordate durante le consultazioni con gli Stati costieri. Il testo riunirà inoltre in un unico regolamento tutte le misure della Neafc attualmente disciplinate da regolamenti diversi. “Il recepimento di queste misure sulla pesca è quindi importante e contribuirà a razionalizzare la nostra cooperazione con i partner internazionali, oltre a garantire la sostenibilità del settore della pesca nell’Atlantico nordorientale”, ha detto Hilde Crevits, ministro fiammingo belga del Welfare, della sanità pubblica e della famiglia e competente per la pesca.

Cia: San Valentino, giro affari 35 mln fiori venduti per 80 mln

Cia: San Valentino, giro affari 35 mln fiori venduti per 80 mlnRoma, 14 feb. (askanews) – Buone notizie per i produttori italiani di fiori italiani che a San Valentino aumentano le vendite a discapito delle rose di provenienza estera. In questo 2024 il giro d’affari di San Valentino, secondo i florovivaisti di Cia-Agricoltori Italiani, si aggira sugli 80 milioni di euro, in linea con il 2023, con la vendita di circa 35 milioni di fiori.


Pur restando il fiore più venduto il 14 febbraio, la rosa a gambo lungo (sopra i 70 cm) è rincarata fino agli 8-10 euro al dettaglio, mentre un bouquet misto di fiori Made in Italy (fresie, anemoni, ranuncoli, garofani) si attesta sui 25 euro. Cia stima, dunque, una maggiore vendita di prodotto nazionale (+20%) rispetto ai fiori provenienti dal Sud America e dal Corno d’Africa, grazie soprattutto ai tipici prodotti coltivati nelle aree a maggior vocazione floricola: Sanremo, Pescia e la provincia di Napoli. Per quanto riguarda i costi al dettaglio delle singole tipologie di reciso (tutti Made in Italy), Cia segnala il prezzo di uno stelo di fresie e garofani a 2,50 euro, mentre le bocche di leone e le gerbere si attestano sui 3 euro, come pure i tulipani italiani (coltivati soprattutto nel napoletano). Leggermente più alto il prezzo del papavero, della calla e dell’anemone (3,5 euro). La strelizia e il lilium costano, invece, circa 4 euro al gambo, mentre il ranuncolo clone di Sanremo si attesta sui 5,5 euro.


Cia ricorda come il settore del fiore reciso italiano sia particolarmente legato (a differenza del Nord Europa) alle ricorrenze: la festa della mamma, quella della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, che rappresentano più del 50% degli acquisti annui di fiori. In Italia il florovivaismo rappresenta il 5% della produzione agricola e conta 27 mila aziende e 100 mila addetti, di cui 20mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai. Il comparto intero vale 2,5 miliardi di euro, con cinque Regioni che intercettano l’80% della produzione nazionale: la Liguria, che copre il 31% del totale, la Campania con il 16%, la Toscana con il 13%, la Puglia con l’11% e la Sicilia con il 10%, 19% le altre.

Wwf: cerchiamo il dialogo con il movimento degli agricoltori

Wwf: cerchiamo il dialogo con il movimento degli agricoltoriRoma, 14 feb. (askanews) – Il WWF Italia invita ad un “confronto costruttivo” i portavoce e i rappresentanti degli agricoltori, a partire da quelli che domani manifesteranno a Roma: “la nostra sede è aperta – spiega in una nota Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia – pronta per accogliere una delegazione di agricoltori che animano questa protesta, per avviare un dialogo sui temi della sostenibilità ambientale ed economica dell’agricoltura, che solo apparentemente ci vedono su fronti contrapposti”.


Gli agricoltori, che in queste ultime settimane hanno animato la protesta dei trattori in molte città italiane, “hanno molte valide ragioni quando lamentano un trattamento ingiusto e penalizzante lungo la catena delle filiere agroalimentari” e, secondo il Wwf, le responsabilità di questa penalizzazione economica “vanno cercate lungo tutta la filiera, non solo nell’industria e nella grande distribuzione, ma anche tra i vari soggetti intermediari, come i consorzi agrari (oggi controllati per la maggior parte da Coldiretti) o le Organizzazioni dei produttori (OP)”. Rispetto a questi problemi, le concessioni del Governo sulla parziale esenzione IRPEF sul valore catastale dei terreni agricoli “sono una goccia nel mare di problemi che gli agricoltori devono affrontare, spesso senza un adeguato supporto delle associazioni di categoria, compromesse da evidenti conflitti d’interesse”, prosegue l’associazione ambientalista.


Secondo il Wwf, attribuire al Green Deal europeo la responsabilità dei problemi degli agricoltori “è una assurdità, una narrativa fuorviante, alimentata dai soggetti che hanno visto un rischio per i loro profitti negli obiettivi di riduzione dell’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e antibiotici”. “La transizione ecologica dell’agricoltura non potrà mai essere attuata contro gli agricoltori: al contrario – spiegano gli ambientalisti – è essenziale un loro protagonismo attivo. Ma non è corretto parlare in modo generico di agricoltura al singolare. Non possono essere messi sullo stesso piano gli agricoltori e gli allevatori biologici, che hanno messo al bando le sostanze chimiche di sintesi e gli OGM vecchi o nuovi, con gli agricoltori che praticano una agricoltura avvelenata o gestiscono allevamenti intensivi. Una contrapposizione tra agricoltori e ambientalisti sui temi della transizione ecologica non facilita la comprensione e la risoluzione dei problemi”.

Accordo Banca Mps e AssocamereEstero per crescita agroalimentare

Accordo Banca Mps e AssocamereEstero per crescita agroalimentareRoma, 14 feb. (askanews) – Banca Monte dei Paschi di Siena e Assocamerestero, l’associazione delle 86 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e di Unioncamere, hanno siglato un accordo per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane operanti nel settore agricolo e agroalimentare. Il protocollo è stato sottoscritto a Siena nella sede storica della Banca, da Paolo Delprato, responsabile prodotti imprese, finanza agevolata e organismi di Garanzia di Banca MPS, e Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero.


La partnership punta a promuovere lo sviluppo della filiera agroalimentare attraverso prodotti e servizi bancari a sostegno di progetti di investimento, legati anche allo sviluppo tecnologico sostenibile e, attraverso il supporto delle CCIE, iniziative di ingresso delle imprese italiane nei mercati esteri per rafforzarne la competitività e facilitarne l’espansione commerciale, produttiva e la crescita dimensionale. Prevede, inoltre, servizi di consulenza su strumenti di finanza agevolata, anche attraverso incontri di formazione, realizzazione di road-show sui territori e tavoli periodici per un confronto su temi strategici per il settore. L’accordo si inserisce nel contesto di una più ampia strategia di Banca Monte dei Paschi di Siena a sostegno del settore agroalimentare e della DOP Economy. Attraverso i suoi 15 centri specialistici, dislocati su tutto il territorio nazionale nelle aree a maggior vocazione agricola, la Banca promuove un modello di interazione con i distretti e le imprese agricole capace di rispondere in modo mirato alle diverse necessità degli operatori del settore e delle filiere ad esso collegate. Inoltre, con il nuovo progetto “Banca Verde Agridop” dedicato alle DOP e IGP italiane la Banca propone nuove soluzioni per aumentare la qualità, la sostenibilità e la transizione ecologica.

Federacma: confronto su Rca macchine agricole in aree private

Federacma: confronto su Rca macchine agricole in aree privateRoma, 14 feb. (askanews) – “Ringraziamo i tanti parlamentari e il Governo che hanno compreso il valore delle nostre richieste ma continua a permanere incertezza sull’attuazione delle nuove disposizioni normative”. Così in una nota Andrea Borio, presidente Federacma, la federazione commercianti macchine agricole, da giardino, movimento terra, costruzioni, sollevamento, che con Confcommercio Mobilità, Federmotorizzazione (concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (commercianti veicoli ricreazionali, camper e caravan) ha sollevato nelle scorse settimane la questione dell’obbligo di stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile sui veicoli situati in aree private, che ha incluso le macchine agricole solo “se poste in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate”.


Questo sino al prossimo 30 giugno come prevede l’ultima versione dell’emendamento approvato al Dl Milleproroghe. Per tutti gli altri mezzi rimane l’obbligo RCA in aree private come previsto dal decreto legislativo 22 novembre 2023 di recepimento della Direttiva europea 2021/2118. “Riteniamo ancor più urgente, pertanto, avviare un confronto presso il Ministero dei Trasporti, competente in materia, per trovare una soluzione condivisa che permetta a tutti i possessori di veicoli, di ogni tipo, di poter comprendere come adempiere al nuovo obbligo, stante l’inesistenza di adeguati strumenti assicurativi”.


Secondo Borio al tavolo di confronto è necessario che, oltre alle associazioni consociate in Confcommercio Mobilità, prenda parte anche Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, “affinché si possa giungere alla definizione di idonei strumenti assicurativi che non pesino troppo sulle tasche dei possessori di veicoli in aree private. Infine, – conclude il presidente di Federacma – invitiamo al coinvolgimento anche le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative dato che l’obbligo di assicurazione interessa i tanti trattori e mezzi presenti nei campi, seppur a partire dal prossimo luglio”.