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Lollobrigida: oggi portiamo l’attenzione sul settore primario

Lollobrigida: oggi portiamo l’attenzione sul settore primarioRoma, 24 mar. (askanews) – “Qui portiamo l’agricoltura nelle sue diverse forme, la produzione di cibo di qualità ma anche il lavoro, l’innovazione, la capacità di recupero attraverso il mondo del volontariato: abbiamo qui tutte le associazioni agricole e anche il mondo industriale che in questa piazza ricostruiscomo un settore che viene definito da tutti primario ma che deve tornare a esserlo nei fatti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della inaugurazione di Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.


Lollobrigida ha sottolineaato che “non è casuale” la scelta di organizzare l’evento il 24-25-26 marzo, in concomitanza con l’ anniversario dei Trattati di Roma. “Siamo orgogliosi – ha detto – di essere nati in una nazione che ha 3000 anni di contaminazioni: abbiamo assorbito tutte queste culture e le abbiamo trasformate e rese appetibili al mondo, tant’è che il nostro export quest’anno tocca record mai toccati prima e l’ agricoltura italiana – ha ricordato il ministro – è la prima per valore aggiunto in Ue e il reddito degli agricoltoti in Italia cresce più che nel resto d’Europa”. Il ministro Lollobrigida ha poi sottolineato che “il governo ha un programma a cui è ancorato e che sta realizzando, la premier Meloni fa sintesi tra istanze differenti, noi camminiamo insieme: siamo forti nei consensi, nei risultati elettorali e nei sondaggi, le cose vanno molto bene al di là di quelle che possono essere schermaglie politiche. Anche in questa sede – ha concluso – ci confronteremo con i colleghi su tematiche molto dense, anche di politica internazionale, qui ribadiremo come l’italia sia il perno dell’Europa”, ha concluso.

Lollobrigida: su dazi ragionare su politica comune tra alleati

Lollobrigida: su dazi ragionare su politica comune tra alleatiRoma, 24 mar. (askanews) – Sulla questione dei dazi bisogna “ragionare su una politica che sia comune tra paesi alleati e con gli Stati Uniti come Unione Europea dobbiamo avere la capacità di rapportarci e trovare soluzioni senza egoismi e senza condizioni di privilegio. Certo, per nazioni esportatrici come la nostra i dazi non sono mai una buona notizia, salvo quelli che servono a riequilibrare il mercato”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della inaugurazione di Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.

Proteine mania: dal Veneto la farina e la pasta di semi di girasole

Proteine mania: dal Veneto la farina e la pasta di semi di girasoleMilano, 23 mar. (askanews) – Il cibo proteico è tra i trend alimentari del momento. Un trend crescente su cui Cereal Docks, azienda vicentina specializzata nella prima trasformazione delle materie prime vegetali, ha scelto di investire sviluppando una farina derivata dai semi di girasole. Per lo sviluppo del prodotto, che ha un elevato contenuto proteico (50%), il gruppo ha impiegato un anno e mezzo di ricerca e sviluppo mettendo a punto un impianto di produzione ad hoc che permette di controllare l’intero processo.


“Heliapro rappresenta un passo importante nell’evoluzione strategica del gruppo. Grazie alla ricerca e all’innovazione, stiamo ampliando la gamma di ingredienti ad alto valore nutrizionale, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso prodotti plant-based per il benessere. Il nostro obiettivo è offrire ingredienti funzionali, capaci di migliorare il profilo nutrizionale degli alimenti e di rispondere ai nuovi stili di consumo – spiega Giacomo Fanin, business director del gruppo Cereal Docks – La crescente domanda di prodotti proteici di origine vegetale, privi di allergeni, come lattosio, e clean label, evidenzia un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, sempre più attenti alla salute e al benessere. Con Heliapro, vogliamo supportare l’industria alimentare nella creazione di prodotti innovativi che rispondano a queste esigenze, mantenendo sempre un forte legame con la filiera agricola a monte, a garanzia della qualità e della sicurezza delle materie prime”. Con Heliapro Cereal Dock diversifica la propria offerta, mettendo sul mercato una farina che può essere utilizzata per la produzione di pane, pasta, snack, barrette proteiche, burger vegetali, salse e creme spalmabili, prodotto che vanno incontro alle nuove richieste del mercato. Un esempio di impiego di Heliapro è la prima pasta con farina di semi di girasole sviluppata da Sgambaro, pastificio di Treviso, che grazie alla collaborazione con Cereal Docks ha sviluppato PastaSole.


Composta di semola di grano duro e farina di semi di girasole, la nuova pasta proteica Sgambaro affianca le paste arricchite con legumi già in commercio, sfruttando le proprietà di un ingrediente ancora poco esplorato, come la farina di semi di girasole. PastaSole ha per ogni 100 grammi di prodotto 28% di proteine rispetto al valore medio della pasta tradizionale che si aggira sul 13,5%; 47% di carboidrati contro il 72,7% della pasta classica e l’8% di fibre contro l’1,7% (Fonte: Crea). “L’idea di produrre e portare sulla tavola ‘la pasta che non c’era’ è nata più di un anno fa, a cui sono seguiti studi e test da parte del nostro reparto ricerca e sviluppo per verificarne la fattibilità – racconta Pierantonio Sgambaro, presidente dell’omonimo pastifici – Ogni nostra scelta produttiva ha sempre coinciso con una scelta sia in direzione del benessere sia della sostenibilità che per noi di Sgambaro inizia dal campo e da una corretta gestione del suolo e delle risorse impiegate. Ecco perché abbiamo concentrato i nostri investimenti sul girasole che è una coltura resiliente, sa adattarsi ai cambiamenti climatici e presenta una grande resistenza alle malattie. Promuove la biodiversità nei campi in quanto attrae gli insetti impollinatori, necessita di poca acqua e quindi si adatta a tutte le tipologie di terreni, anche nelle zone di siccità. Inoltre, contribuisce al sequestro del carbonio, mitigando le emissioni di gas serra. Con PastaSole cerchiamo di accontentare le aspettative sia di chi vuole maggiori fonti proteiche nel piano alimentare sia di coloro che desiderano seguire una dieta più sostenibile”. “Inoltre, questa pasta – conclude Pierantonio Sgambaro – si cuoce in soli sette-otto minuti a seconda del formato e ha un sapore delicato e neutro che si addice ad ogni ricetta”.


“Il progetto sviluppato con il pastificio Sgambaro – aggiunge Fanin – mette a sistema la nostra quarantennale esperienza nella creazione di filiere agricole, potenziandola grazie al contributo della R&I per sviluppare nuove soluzioni in partnership con i nostri clienti. Farlo con una matrice come il seme di girasole, per noi così famigliare, è un ulteriore motivo di orgoglio. Con questo e con altri progetti in rampa di lancio, Cereal Docks conferma la volontà di crescere nel settore degli ingredienti grazie alla sinergia tra tutte le competenze sviluppate fino ad oggi”. I semi di girasole sono tra le principali materie prime trasformate da Cereal Docks dopo soia e mais. Oggi i prezzi di questa materia prima stanno attraversando una fase di leggera tensione, ma siamo lontani dall’impennata registrata all’inizio del conflitto russo-ucraino, area da cui arriva oltre la metà del prodotto mondiale. “C’è di nuovo un po’ di tensione dovuta appunto alla produzione. Tra febbraio e giugno 2022, si sono visti i prezzi i più incredibili – afferma Fanin – Però 5 mesi dopo l’inizio della guerra l’emergenza era rientrata: oggi dall’Ucraina, via continente quindi via treno o attraverso i porti fluviali o i porti che sono rimasti nelle sue mani, la merce esce senza problema. E l’Ucraina è tornata a essere esportatrice come lo era prima della guerra perché hanno riequilibrato la logistica”.

Barilla usa 158mila ton carta e cartone l’anno da foreste sostenibili

Barilla usa 158mila ton carta e cartone l’anno da foreste sostenibiliMilano, 21 mar. (askanews) – Per i suoi imballaggi Barilla ogni anno utilizza 158.000 tonnellate di carta e cartone, provenienti da filiere forestali gestite in modo responsabile. Lo fa sapere l’azienda in occasione della Giornata internazionale delle foreste e della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebrano rispettivamente il 21 e il 22 marzo.


Un impegno che si ritrova nella blue box, il pack simbolo della pasta dell’azienda di Parma, realizzato con cartoncino in fibra vergine. Una scelta che assicura una “gestione forestale sostenibile”, basata sulla tutela dell’ambiente, sul rispetto dei diritti e delle tradizioni culturali, e sulla promozione della sostenibilità economica delle attività forestali. A ciò si aggiunge l’uso di inchiostri a basso odore, che migliorano ulteriormente la riciclabilità delle confezioni, e l’eliminazione graduale della finestrella di plastica dalle confezioni, che ha ridotto l’uso di 126.000 chili di plastica l’anno (valore calcolato sulle confezioni in cartoncino vendute nel 2020). Per quanto riguarda l’acqua, uno dei due ingredienti essenziali per la produzione della pasta, Barilla, ha ridotto del 21% il fabbisogno di risorse idriche per tonnellata di prodotto rispetto al 2010, monitorando costantemente i consumi su base mensile e annuale nei suoi 30 stabilimenti per identificare e implementare nuove soluzioni di efficientamento. Un esempio di questo impegno è rappresentato dagli interventi realizzati, ad esempio, nel comprensorio di Pedrignano, dove l’adozione di gruppi frigo condensati ad acqua e torri evaporative di ultima generazione ha permesso un risparmio annuo di 65.000 metri cubi, il recupero idrico da raffreddamento diretto e pompe a vuoto ha garantito 46.000 metri cubi di acqua risparmiata ogni anno, mentre la sostituzione dei compressori raffreddati ad acqua con macchine raffreddate ad aria ha comportato un’ulteriore riduzione di 40.000 metri cubi annui. Inoltre, l’introduzione di un impianto di potabilizzazione a ciclo combinato ha ridotto gli scarti a meno del 3,5% del totale captato, mentre l’implementazione di pompe di circolazione dell’acqua surriscaldata a 160 gradi centigradi senza raffreddamento a perdere ha generato un ulteriore risparmio annuo di 4.500 metri cubi. Solo nel 2023, l’azienda ha riutilizzato 112.029 mega litri di acqua, pari al 5% del volume totale prelevato, in un’ottica di circolarità e responsabilità. Particolare attenzione è riservata agli impianti situati in aree a rischio di stress idrico, dove l’ottimizzazione delle risorse è ancora più cruciale.

Da aprile a novembre torna il tour di Aria di San Daniele

Da aprile a novembre torna il tour di Aria di San DanieleRoma, 20 mar. (askanews) – Torna per la settima edizione il tour astronomico itinerante che porterà il Prosciutto di San Daniele DOP in alcune delle principali città italiane. Da aprile a novembre 2025 Aria di San Daniele toccherà sei città italiane con un calendario di eventi che coinvolgeranno ristoranti, enoteche e locali selezionati. Ogni tappa offrirà ai partecipanti l’opportunità di degustare il San Daniele DOP attraverso un format che esalta le caratteristiche del prodotto e ne promuove la conoscenza tra consumatori e operatori del settore Ho.Re.Ca.


Le tappe del tour Aria di San Daniele 2025: Torino (6 – 9 aprile 2025), Verona (12 – 15 maggio 2025), Milano (9 – 12 giugno 2025), Roma (21 – 24 settembre 2025), Bari (13 – 16 ottobre 2025), Napoli (16 – 19 novembre 2025). In ciascun locale sarà allestito un corner dedicato al Prosciutto di San Daniele, dove un oste si occuperà del taglio a coltello e a macchina per la preparazione delle degustazioni. Come nell’edizione precedente, il format prevede che le serate di degustazione includano eventi tematici, come cene con menù dedicati e incontri di abbinamento, offrendo spazi di narrazione e interazione più approfonditi.


La grande novità dell’edizione 2025 è l’introduzione, nelle tappe di Torino, Roma e Napoli, del San Daniele Day, un format speciale pensato per i consumatori e gli appassionati. Le attività previste dal format si svolgeranno la domenica di apertura delle rispettive tappe e offriranno un’esperienza immersiva per chi desidera apprendere e approfondire. Il programma della giornata prevede show cooking con preparazioni che esaltano il Prosciutto di San Daniele, aperitivi e degustazioni, masterclass in abbinamento ai vini del territorio, educational sul San Daniele DOP e momenti di incontro tematici.

Anche il riso italiano al villaggio di Agricoltura E’ a Roma

Anche il riso italiano al villaggio di Agricoltura E’ a RomaRoma, 20 mar. (askanews) – Ci sarà anche il riso italiano tra i protagonisti di “Agricoltura è”, il villaggio dedicato alla centralità e alla poliedricità dell’agricoltura allestito dal 24 al 26 marzo in Piazza della Repubblica a Roma. L’Ente Nazionale Risi sarà presente con uno stand in cui verrà allestita una piccola mostra dedicata alla lavorazione del riso, con l’esposizione di pannelli didattici informativi.


Sarà presente anche una resatrice per una dimostrazione dal vivo della pilatura del riso, tre piccole risaie in teche di plexiglass, un drone e una consolle per spiegare come l’agricoltura di precisione viene applicata nel settore risicolo. Inoltre, sarà creata una zona video per la proiezione di filmati istituzionali dell’Ente. Su un’area di oltre 3.000 metri quadrati, il villaggio sarà un punto d’incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini. “Si tratta di una singolare opportunità di far conoscere il riso italiano, le sue peculiarità e il ruolo fondamentale che gioca nell’economia agricola nazionale – ha dichiarato la presidente dell’Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba che parteciperà all’evento insieme al Direttore Generale Roberto Magnaghi – I visitatori potranno scoprire l’eccellenza del settore risicolo nazionale e comprendere l’importanza della tutela e della valorizzazione di questa coltura orientata verso le sfide del futuro”.

Più contributi per l’uso del legno nell’edilizia post sisma 2016

Più contributi per l’uso del legno nell’edilizia post sisma 2016Roma, 20 mar. (askanews) – Favorire l’utilizzo del legno nell’edilizia nel cantiere edile più grande d’Europa: quello del cratere sisma 2016-2017, nell’Appennino centrale. E l’obiettivo dell’ordinanza varata dal Commissario Straordinario Guido Castelli, che prevede una maggiorazione del 10% sul contributo per la realizzazione di strutture portanti in legno, nel caso di demolizione con ricostruzione di edifici di privati con stato di danno L4, ovvero danni gravi in edifici strutturalmente compromessi.


I contenuti dell’ordinanza sono stati illustrati oggi al Masaf, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida; il Commissario Straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli; il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci; il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin e il presidente del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno, Alessandra Stefani. “Finalmente abbiamo una struttura commissariale efficiente che porta risultati – ha detto il ministro Lollobrigida – La valorizzazione della filiera del legno vuol dire fare una corretta gestione del bosco grazie alla quale in quelle aree si potrebbero attivare 4000 posti di lavoro che potrebbero essere creati in quelle aree”. Per il ministro, “rilanciare l’area del cratere del centro Italia significa ricreare una condizione economica di vivibilità, invertendo il flusso di spopolamento di quelle zone – ha aggiunto Lollobrigida – L’utilizzo della filiera del legno nella ricostruzione è sostenuto dal Ministero e permette di tornare ad avere una corretta gestione del bosco ed evitarne l’abbandono, ripopolando al contempo le aree interne: e questo si può fare solamente garantendo in quelle aree un reddito”.


Inoltre, una corretta gestione della risorsa boschiva è essenziale “per garantire nuove opportunità economiche ed è utile a rafforzare il contrasto al dissesto idrogeologico e a valorizzare queste aree. Guardiamo avanti considerando il punto di arrivo di oggi come un punto di partenza per nuovi obiettivi di sviluppo ambientale, economico e produttivo” anche grazie alla “riconversione di tante imprese che prima non consideravano il legno un asset economico ma che – ha proseguito Lollobrigida – hanno cambiato idea e hanno investito nel comparto con un effetto leva che moltiplica il potenziale impatto sul territorio”. E il ministro ha poi aggiunto che per il Masaf “questo tipo di azione è da osservare con attenzione anche per una applicazione in aree esterne al cratere. E’ un metodo vincente che va codificato”, ha concluso.

Coldiretti: importante cambio di rotta in sostegno a marinerie

Coldiretti: importante cambio di rotta in sostegno a marinerieRoma, 20 mar. (askanews) – “Dal nuovo fermo pesca al prossimo Agrifish si assiste finalmente a un cambio di rotta nelle politiche della pesca che va nella direzione di un maggiore sostegno alla Flotta italiana, che rappresenta un settore importante del Made in Italy dal punto di vista economico ed occupazionale”. Così Coldiretti Pesca commenta il via libera al nuovo decreto del Masaf sul fermo pesca “che riprende molte delle richieste avanzate negli anni scorsi per una maggiore flessibilità, a partire dall’eliminazione dei giorni da restituire”.


Le imprese potranno, infatti, scegliere i periodi di attività sulla base delle proprie esigenze e delle condizioni climatiche, potendo anche uscire nei fine settimana, sino ad oggi interdetti. Importanti anche il nuovo sistema di calcolo dello sforzo di pesca e lo stop, per la prima volta, alla riduzione dei giorni di attività per lo strascico, il settore più produttivo della flotta. Un indirizzo che deve ora, sottolinea Coldiretti Pesca, essere esteso alla nuova Politica comune della pesca (Pcp) al centro della discussione del Consiglio Agrifish dei ministri europei in programma lunedì 24 marzo a Bruxelles. Giungono infatti segnali positivi sulla pesca a strascico, dopo quelli arrivati nel dicembre scorso che avevano visto rientrare molte delle proposte penalizzanti avanzate dalla Commissione, tutelando l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e salvaguardia del tessuto economico delle comunità costiere. Importante anche l’attuazione delle disposizioni nel regolamento di controllo sul margine di tolleranza per gli sbarchi non selezionati di piccole attività di pesca pelagica.

Effat: rafforzare condizionalità sociale in Pac post 2027

Effat: rafforzare condizionalità sociale in Pac post 2027Roma, 20 mar. (askanews) – Rafforzare la condizionalità sociale nella Pac post 2027. E’ la richiesta contenuta nel documento adottato oggi dall’assemblea generale del settore agricolo dell’Effat, che sintetizza le istanze delsindacato europeo in vista della revisione della PAC post 2027. Ne dà notizia il presidente del settore agricolo dell’organizzazione, Fabrizio De Pascale, che ha presieduto i lavori dell’assemblea svoltasi oggi a Budapest.


“Il documento è frutto di un ampio e approfondito confronto al quale hanno attivamente contribuito i sindacati italiani presenti a Budapest”, spiega De Pascale. “La richiesta principale dell’Effat è di rafforzare la condizionalità sociale, attuandola pienamente in tutti i paesi membri dell’Unione e includendo nel suo ambito di applicazione altre direttive europee in materia di lavoro. Chiediamo, inoltre, di mantenere il livello di finanziamento della PAC e di ampliare i criteri per i pagamenti diretti, basandoli non solo sul numero di ettari posseduti ma anche sulla quantità e qualità del lavoro utilizzato dai beneficiari”. Il documento, che sarà definitivamente approvato in aprile dal comitato esecutivo Effat, costituirà la base del futuro confronto che il sindacato europeo e i sindacati nazionali avvieranno con la Commissione europea, l’Europarlamento e i governi nazionali.


“La condizionalità sociale della Pac è stata una grande conquista del sindacato europeo che si basa su un principio semplice e di buon senso: le aziende agricole che violano i diritti del lavoro non meritano di avere un aiuto pubblico”, spiega De Pascale che aggiunge: “grazie all’impegno del sindacato, l’Italia è stata tra i primi paesi ad applicarla, prevedendo la totale sospensione dei premi Pac in caso di violazione della legge 199/2016 contro il caporalato”.

Sammontana si espande in Nord America: acquisisce La Rocca creative cakes

Sammontana si espande in Nord America: acquisisce La Rocca creative cakesMilano, 20 mar. (askanews) – Sammontana Italia, attraverso la neocostituita società Sammontana North America, ha firmato l’accordo per l’acquisizione di La Rocca creative cakes, società canadese fondata dalla famiglia Givens, con base a Toronto, che opera nel canale retail in-store bakery. L’azienda con un impianto produttivo dedicato alla produzione di torte, dessert e pasticceria surgelata, distribuisce i suoi prodotti in Canada e negli Stati Uniti. Il processo di acquisizione è soggetto alle consuete condizioni di closing e sarà perfezionato nel corso di questo mese.


L’accordo, spiega in una nota il gruppo italiano, rappresenta il primo tassello del percorso annunciato dal nuovo gruppo Sammontana Italia che punta all’espansione sui mercati esteri attraverso la crescita organica e le acquisizioni mirate nel settore del dessert, gelato e frozen pastry. L’ingresso di La Rocca nel portfolio sarà complementare e sinergico, in termini di canali di vendita e proposta assortimentale, al brand Bindi già presente nel mercato nordamericano principalmente nel canale food service. Il nuovo marchio affiancherà l’arte pasticcera dei maestri del dessert di Bindi, rafforzando la presenza del gruppo in Canada e negli Stati Uniti al fine di consolidare una presenza nel segmento dell’in-store bakery. Il nome La Rocca nasce quasi 40 anni fa per l’iniziativa della famiglia Givens. Sotto la loro guida, l’azienda è cresciuta fino a diventare uno dei più grandi produttori di dessert premium del Canada. Negli ultimi 25 anni, Michael Givens ha guidato La Rocca in un periodo di significativa espansione. Operando dalla sua sede di Toronto, La Rocca creative cakes produce ogni settimana oltre 120.000 torte in media, rifornendo i principali retailers del Nord America. Nel 2024, La Rocca ha generato un fatturato di oltre 70 milioni di dollari canadesi.


“A inizio anno ci siamo posti degli obiettivi di crescita e internazionalizzazione molto sfidanti e l’acquisizione di La Rocca creative cakes concorrerà a sostenere le nostre ambizioni. Inoltre, il brand presenta importanti affinità anche dal punto di vista valoriale e del fare impresa, elementi per il nostro gruppo imprescindibili nel valutare la scelta di nuovi partner – ha dichiarato Alessandro Angelon, amministratore delegato di Sammontana Italia – Con La Rocca condividiamo, non solo l’esperienza nel segmento del dessert, ma anche una forte cultura e attenzione nella selezione di materie prime di qualità e per un saper fare in pieno stile italiano”. Michael Givens, presidente e amministratore Delegato di La Rocca, continuerà a guidare La Rocca in questa nuova fase. “Unire le forze con Sammontana Italia rappresenta un’opportunità incredibile per La Rocca – ha dichiarato Givens – Con la nostra comune passione per i dessert di qualità e l’impegno per l’eccellenza, non vediamo l’ora di aprire nuove opportunità di crescita e di offrire ai nostri clienti prodotti ancora più eccezionali”