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Apre a Marsala un nuovo centro specialistico AgriDop di Mps

Apre a Marsala un nuovo centro specialistico AgriDop di MpsRoma, 26 set. (askanews) – Apre a Marsala un nuovo centro Agridop di Banca Monte dei Paschi di Siena, dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle aziende della Piana di Trapani e della Sicilia occidentale. Un altro centro sul territorio a sostegno dei distretti DOP e IGP italiani, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2024-2028. L’iniziativa si inserisce all’interno della linea di business MPS Agridop e rappresenta la prima di una serie di aperture che, entro la fine del 2026, porteranno a 40 i centri specialistici presenti in tutta Italia.


Il centro di Marsala, situato in via Roma 64, si unisce a quello di Pachino (SR), già operativo in Sicilia da tre anni, e agli altri 14 centri dislocati nel Paese in corrispondenza delle principali Denominazioni italiane. Per Banca Mps Marsala è un territorio strategico per servire le imprese attive nella produzione dell’omonimo vino e, più in generale, per le attività delle filiere vitivinicole che rappresentano un vero e proprio motore per lo sviluppo del territorio siciliano.


“L’apertura di un secondo centro MPS Agridop in Sicilia testimonia la strategicità del comparto agroalimentare per la nostra Banca e il forte impegno per i distretti e per tutte le nostre imprese, anche quelle piccole e piccolissime, che costituiscono la filiera agrifood – ha dichiarato Maurizio Giovanni Coppola, direttore territoriale imprese e private Sicilia e Calabria di Banca Mps – Grazie al nuovo centro di Marsala possiamo offrire agli imprenditori agricoli siciliani un ulteriore supporto per far crescere le loro aziende in modo sostenibile e per affermarsi quali vere e proprie eccellenze del territorio”.

Arancia Rossa Igp: Ue protegga agricoltura da concorrenza sleale

Arancia Rossa Igp: Ue protegga agricoltura da concorrenza slealeRoma, 26 set. (askanews) – “L’Unione Europea deve proteggere il nostro settore agricolo e quello degli altri Paesi membri dalla concorrenza sleale extra-Ue che, al momento, costituisce forse il principale problema per il nostro comparto. Quando si fanno accordi commerciali con altre nazioni occorre garantire piena reciprocità e pari condizioni su tutte le variabili in gioco: criteri produttivi, costi, normative e diritti dei lavoratori. Altrimenti la competizione non può che essere iniqua”: lo ha detto il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia, Gerardo Diana durante la tavola rotonda, “Ortofrutta italiano: il valore di una filiera” organizzata all’Expo Divinazione 2024 di Ortigia da Melinda e APOT in collaborazione con Fedagripesca-Confcooperative.


Dal presidente Diana un richiamo alle produzioni sostenibili: “tutelarle significa remunerare in modo adeguato i risultati del lavoro degli agricoltori”.

Prandini (Coldiretti): lavorare per agricoltura equa e sostenibile

Prandini (Coldiretti): lavorare per agricoltura equa e sostenibileRoma, 26 set. (askanews) – “Ora dobbiamo lavorare insieme per un’agricoltura che sia sostenibile, equa, in grado di rispondere alle sfide globali, partendo dal garantire un giusto reddito agli agricoltori. Solo attraverso un’azione coordinata potremo garantire la sicurezza alimentare per le generazioni future, per questo abbiamo proposto agli altri colleghi il tavolo permanente”. Lo ha detto Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, intervenendo al G7 delle associazioni agricole, organizzato e guidato da Coldiretti, che per la prima volta ha riunito a Siracusa le principali organizzazioni agricole all’interno del G7 dell’agricoltura.


“Abbiamo portato avanti una riflessione condivisa sui temi cruciali che toccano l’agricoltura globali – ha spiegato Prandini – in un momento storico segnato dalle conseguenze della pandemia e da conflitti che impattano profondamente la sicurezza alimentare e la stabilità geopolitica. Abbiamo voluto allargare i nostri lavori anche al tema dell’Africa, perché vediamo tutte le potenzialità di un continente dove uno sviluppo agricolo equo può diventare una risposta concreta alla fame, alla necessità di occupazione e alle spinte migratorie”. Cristiano Fini, presidente della CIA Agricoltori Italiani, ha ribadito che “senza agricoltura non c’è futuro, ma per continuare a garantire la sicurezza alimentare globale dobbiamo sostenere i produttori, assicurare un reddito equo, investire nelle aree interne, combattere il consumo di suolo e promuovere l’innovazione contro i cambiamenti climatici”.


Mentre Luigi Scordamaglia, rsponsabile delle politiche internazionali di Coldiretti e CEO di Filiera Italia, coordinatore dei lavori per la dichiarazione congiunta, ha sottlineato: “abbiamo lavorato insieme in modo efficace, anche partendo da posizioni inizialmente divergenti, ma arrivando a una visione condivisa. Abbiamo detto no a un mondo frammentato in blocchi geografici in costante conflitto commerciale, con dazi e barriere, e abbiamo riaffermato la necessità di un multilateralismo inclusivo che coinvolga anche il Sud del mondo. Condividiamo valori, standard e obiettivi comuni, riconoscendo gli agricoltori come attori chiave nelle sfide sociali e ambientali globali”.

G7 associazioni agricole: serve approccio centrato su agricoltori

G7 associazioni agricole: serve approccio centrato su agricoltoriRoma, 26 set. (askanews) – Serve un approccio che riporti all’attenzione delle politiche mondiali la centralità dell’agricoltore per costruire sistemi alimentari locali sostenibili, resilienti e competitivi. E’ l’appello del G7 delle associazioni agricole, organizzato e guidato da Coldiretti, che per la prima volta oggi ha riunito a Siracusa le principali organizzazioni all’interno del G7 Agricoltura e Pesca. Le associazioni agricole dei paesi del G7 si sono riunite per sottolineare il ruolo cruciale che gli agricoltori e le loro organizzazioni svolgono nella costruzione di sistemi alimentari resilienti, inclusivi e sostenibili. Questo appello arriva in un momento critico, segnato dall’instabilità geopolitica e dalla crescente crisi climatica.


Al termine dei lavori è stato diffuso un documento comune che è stato consegnato al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, presidente di turno del G7 agricolo e a John Steenhuisen, ministro dell’Agricoltura del Sud Africa, per poi essere trasferito a tutti i ministri. Erano presenti i presidenti delle principali organizzazioni agricole dei paesi del G7, tra cui la Canadian Federation of Agriculture (Canada), FNSEA (Francia), DBV (Germania), JA Zenchu (Giappone), Coldiretti (Italia), CIA Agricoltori Italiani (Italia), National Farmers’ Union (Regno Unito) e NFU National Farmers Union (Stati Uniti) — si sono riuniti per sottolineare il ruolo cruciale che gli agricoltori e le loro organizzazioni svolgono nella costruzione di sistemi alimentari resilienti, inclusivi e sostenibili. Questo appello arriva in un momento critico, segnato dall’instabilità geopolitica e dalla crescente crisi climatica.

Lollobrigida: no dazi in senso tecnico ma regole giusto prezzo

Lollobrigida: no dazi in senso tecnico ma regole giusto prezzoRoma, 26 set. (askanews) – “Non ci vogliono dazi nel senso tecnico del termine ma regole per avere riconosciuto il giusto prezzo rispetto ai costi di produzione e al valore della qualità. Abbiamo chiesto all’Europa di avere clausole a specchio, se chiediamo ai nostri produttori di rispettare la sostenibilità ambientale e ottemperare alla fiscalità allora anche le merci che arrivano in Europa devono rispettare lo stesso approccio”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, a 24 Mattino su Radio 24.

Lollobrigida: servizio agricolo non c’entra con la leva, è civile

Lollobrigida: servizio agricolo non c’entra con la leva, è civileRoma, 26 set. (askanews) – “Ci sono alcuni giornali che tendono a non capire o a non approfondire. E’ un dovere generale servire la Patria. Ci sono tante attività che si possono fare col servizio civile, noi diamo la possibilità di farlo anche nel mondo agricolo e della pesca. Non c’entra niente con la leva, si tratta di servizio civile”. Così il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, a 24 Mattino su Radio 24 replicando ad alcune considerazioni rispetto a quanto aveva dichiarato ieri durante il G7 Giovani a Siracusa annunciando il servizio civile agricolo. “Si parte con un migliaio di giovani ma i numeri aumenteranno – ha detto il ministro – e per la prima volta i giovani potranno servire la Patria con una attività di valore agricolo”.

Psa, in Emilia Romagna bando 1,4 mln per biosicurezza allevamenti

Psa, in Emilia Romagna bando 1,4 mln per biosicurezza allevamentiRoma, 26 set. (askanews) – Proseguono gli interventi per la prevenzione dei rischi di contagio e diffusione della peste suina africana, aggravata dalla grande diffusione dei cinghiali, negli allevamenti dell’Emilia-Romagna. E oggi pomeriggio si terrà in Regione un incontro tra l’assessore Mammi e il Commissario straordinario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini per un confronto sulla strategia attuata in Emilia-Romagna e per sottoporre al Commissario i problemi rilevati nella gestione dell’emergenza.


Il nuovo bando approvato dalla Regione, il quarto in ordine di tempo, mette a disposizione delle imprese 1,4 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale 2023-2027 della Politica agricola comunitaria (Pac). Con quest’ultimo avviso sono 11,1 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione dal 2022 a oggi, per sostenere le imprese nell’emergenza della peste suina che sta interessando il territorio nazionale e parte di quello regionale. Le risorse sono così suddivise: 1,7 milioni di euro di fondi statali e regionali e 67 domande liquidate nel 2022. Poi gli interventi del Piano strategico della Pac: 5 milioni per 13 progetti nel 2023, e per il 2024 3 milioni per 55 progetti già avviati e 1,4 milioni peril bando appena partito.


Per quanto riguarda la caccia al cinghiale, è stata ampliato da 3 a 4 mesi il periodo in cui è possibile praticarla in forma collettiva. Le nuove date vanno ora dal primo ottobre 2024 al 31 gennaio 2025; la Regione ha recepito così quanto previsto dalla recente modifica alla legge nazionale sulla caccia 157/92 (nell’ambito del decreto Agricoltura poi convertito in legge). “Il bando approvato in questi giorni rappresenta un ulteriore impegno da parte della Regione per rafforzare il contrasto alla Peste suina africana, a salvaguardia del settore suinicolo regionale – spiega in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – numerose sono le aziende che hanno partecipato ai precedenti, ma vogliamo fare di più per mettere al riparo anche gli allevamenti che si trovano nelle Province in cui il virus oggi non è presente. Abbiamo inoltre deciso di recepire la modifica normativa che permette di ampliare da 3 a 4 mesi l’attività venatoria in forma collettiva al cinghiale perché crediamo sia un ulteriore strumento per una maggiore incisività d’azione. Si tratta di una modifica alla legge nazionale, di cui abbiamo sollecitato l’adozione più volte e in più sedi”.

Bertinelli (Parmigiano Reggiano): no a dazi e barriere contro Ig

Bertinelli (Parmigiano Reggiano): no a dazi e barriere contro IgRoma, 26 set. (askanews) – “In ambito agroalimentare, le Indicazioni Geografiche sono per definizione prodotti che, in virtù della trasparenza verso il consumatore, della tracciabilità e delle certificazioni, hanno costi di produzione superiori ai prodotti comparabili slegati da tali vincoli. Per questo motivo, l’adozione di dazi e barriere al commercio mirate contro le IG vanno considerate come strumenti ‘non etici’”. Così il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, che si trova a Siracusa-Ortigia in occasione del G7.


Bertinelli torna a porre l’attenzione sui rischi legati al protezionismo: “nell’attuale clima di incertezze, guerre e ritorsioni nello scenario geopolitico globale – spiega – stiamo assistendo a una nuova fase di escalation di iniziative tese al protezionismo e a ostacolare il libero commercio, quali dazi e barriere commerciali”. Nel quadro delle merci di interesse ‘globale’, l’ambito agroalimentare e i prodotti di elevata qualità come il Parmigiano Reggiano infatti “sono quelli potenzialmente più a rischio di essere colpiti e danneggiati da questa deriva. Non parliamo solo dei rischi legati al mercato USA. Di recente si sono infatti aperti indirettamente spazi di ritorsione anche in Cina, e sicuramente questa lista è destinata ad allungarsi”, spiega Bertinelli.


Le misure di protezionismo sono infatti “dannose per quei prodotti che sono un vero e proprio patrimonio dei territori d’origine, da cui non possono essere per loro natura delocalizzati, e che rappresentano un bene collettivo delle comunità che li producono – prosegue Bertinelli – Da qui nasce l’esigenza di portare avanti in tutte le sedi, in Italia, in Europa e nel mondo, una richiesta di tutela dei prodotti IG da possibili interventi contrari al libero commercio”. “L’occasione della nostra assemblea nel contesto del G7 agricolo – conclude il presidente del Consorzio – è una grande opportunità per avviare questa battaglia, che dovrà diventare la nostra priorità dei prossimi anni e che dovrà essere supportata con forza da tutte le istituzioni, sia nazionali che europee”.

Aurelio Ferrazza nuovo presidente di Confagricoltura Roma

Aurelio Ferrazza nuovo presidente di Confagricoltura RomaRoma, 26 set. (askanews) – Aurelio Ferrazza è il nuovo presidente della Confagricoltura di Roma. Lo annuncia in una nota Confagricoltura nazionale. Sposato, due figli, è socio della Confagricoltura di Roma dal 1996. Ha ricoperto la carica di consigliere oltre a quella di presidente sezione Anga Roma e Lazio e attualmente ricopre anche la carica di vicepresidente della sezione Agriturist Roma e Lazio.


Ferrazza è anche componente del Consiglio Nazionale Agriturist. Conduce con il fratello un’azienda agricola multifunzionale sul lago di Martignano, per una superficie di 120 ettari, che occupa circa 26 addetti. “Lavorerò con con il massimo impegno – ha dichiarato Ferrazza – sono convinto dell’importanza di un’azione mirata al coinvolgimento del Consiglio direttivo e degli associati nel raggiungimento degli obiettivi dell’azione sindacale”.

In Centro Italia da gennaio -40% piogge, temperature sopra media

In Centro Italia da gennaio -40% piogge, temperature sopra mediaRoma, 26 set. (askanews) – Nel 2024 nell’Italia Centrale ha piovuto il 40% in meno dello scorso anno con temperature superiori di oltre 2 gradi rispetto alla media degli ultimi anni. “L’Italia vive oggi un equilibrio instabile nel rapporto tra domanda e offerta di acqua. Nell’Italia centrale, da oltre tre anni, lo stato di severità non torna alla normalità e gli interventi necessari nell’ambito idrico per il prossimo triennio ammontano a 5 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Marco Casini, intervenuto ieri nella seduta plenaria del Festival dell’Acqua, organizzata da Utilitalia presso la Fortezza da Basso a Firenze, insieme, tra gli altri, a Nicola dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, Fabio Fatuzzo, Commissario Straordinario Unico alla depurazione, Paolo Romano, Vicepresidente Utilitalia.


“Per invertire la rotta – ha proseguito – servono investimenti immediati e, come Autorità di Bacino, abbiamo collaborato con il MIT, il MASE e tutti gli enti preposti per il finanziamento dei progetti che abbiamo identificato in fase di pianificazione. Occorre poi potenziare la pianificazione e il coordinamento tra i molti soggetti attivi sul territorio, un ambito in cui le Autorità hanno un ruolo cruciale di connessione con l’Amministrazione centrale. Serve aggiornare il quadro di conoscenze, i bilanci idrici, tenendo in conto anche la domanda d’acqua del prossimo futuro”, ha concluso.