Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Xi Jinping: ci opporremo a spinte indipendentiste di Taiwan

Xi Jinping: ci opporremo a spinte indipendentiste di TaiwanRoma, 13 mar. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping, nel suo discorso odierno di chiusura della sessione di lavori del Congresso nazionale del popolo, ha ribadito l’ostilità di Pechino a ogni spinta “indipendentista” a Taiwan.
Xi, che venerdì ha ottenuto dal Congresso la sua conferma per il terzo mandato come presidente della Cina, ha chiuso i lavori con un discorso di fronte ai delegati riuniti.
In un discorso in cui ha enumerato le linee-guida della sua politica per il futuro della Cina, Xi ha confermato la necessità di una “riunificazione nazionale” come “essenza del ringiovanimento nazionale” e ha posto la questione di Taiwan come una priorità del suo terzo mandato.
“Dobbiamo opporci attivamente alle forze esterne e alle attività secessioniste che puntano all’indipendenza di Taiwan. Dobbiamo portare avanti con fermezza la causa del ringiovanimento e della riunificazione nazionale”, ha detto.
Il presidente cinese ha poi ribadito di voler “promuovere lo sviluppo pacifico delle relazioni tra le due sponde dello Stretto”. Xi tuttavia ha spesso ripetuto di non escludere l’uso della forza per riconquistare l’isola.
Inoltre, nel discorso, Xi ha enfatizzato il tema della sicurezza, definendolo “il fondamento dello sviluppo, come la stabilità è un prerequisito per la prosperità”. Il presidente ha chiesto di “rafforzare la capacità della Cina di salvaguardare la sicurezza nazionale, migliorarne la governance, migliorare il sistema di governance sociale e salvaguardare il nuovo modello di sviluppo della Cina con una nuova architettura di sicurezza”.
Il leader, che è anche segretario del Partito comunista cinese e capo della Commissione centrale militare, ha anche indicato tra le sue priorità la modernizzazione della difesa e costruire le forze armate in una “Grande Muraglia d’acciaio” in grado di salvaguardare efficacemente la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo.
Il tema dell’unità della leaderhip e del popolo cinesi in una mobilitazione collettiva è stato il centro teorico del suo discorso. In questo senso, ha chiesto un impegno affinché la modernizzazione vada a beneficio di tutti “in modo equo” per promuovere l’unità. “In tal modo – ha detto il presidente cinese -, mobiliteremo tutti i fattori favorevoli e formeremo una forza potente che faciliterà la costruzione di un grande paese socialista moderno e il progresso del ringiovanimento nazionale”.
Nel suo discorso, ancora, Xi ha posto una particolare enfasi sulla strategia di rafforzamento della ricerca scientifica e dell’istruzione, per raggiungere l’autosufficienza tecnologica. “La Cina – ha affermato – deve lavorare per raggiungere una maggiore autosufficienza e forza nella scienza e nella tecnologia, promuovere la trasformazione e l’aggiornamento industriale, far progredire lo sviluppo urbano-rurale e regionale coordinato e promuovere lo sviluppo economico e sociale verde ea basse emissioni di carbonio”.

Morto in Giappone premio Nobel letteratura Oe Kenzaburo

Morto in Giappone premio Nobel letteratura Oe KenzaburoRoma, 13 mar. (askanews) – Il premio Nobel per la letteratura Kenzaburo Oe, è morto all’età di 88 anni. L’ha annunciato oggi la sua casa editrice, Kodansha.
Oe “è morto di vecchiaia nelle prime ore del 3 marzo”, ha affermato l’editore in un comunicato, spiegando che il suo funerale è già stato celebrato in forma privata dalla sua famiglia.
Kenzaburo Oe era cresciuto nell’isola meridionale di Shikoku, ambientazione principale dei suoi romanzi, poi aveva studiato letteratura francese.
I suoi primi romanzi risalgono agli anni ’50, ma il grande successo gli venne da “Una vicenda personale” pubblicata nel 1964, che racconta il suo rapporto con il figlio Hikari, affetto da una grave lesione cerebrale.
Nel 1994 gli fu assegnato il Premio Nobel per la letteratura, secondo giapponese a riceverlo. Il primo era stato Yasunari Kawabata nel 1968.
Oe non ha mai fatto mancare la sua voce nelle campagne pacifiste e contro il nucleare. Celebre il suo rapporto con il linguista e attivista statunitense Noam Chomsky, a cui era legato da una profonda amicizia.

Ucraina e Cina, gas e rinnovabili: si chiude il X Global Baku Forum

Ucraina e Cina, gas e rinnovabili: si chiude il X Global Baku ForumBaku, 12 mar. (askanews) – Con un evento dedicato al leader azerbaigiano Heydar Aliyev per i 100 anni dalla nascita, si è chiusa la settimana che a Baku ha visto la decima edizione del Global Baku Forum. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 400 tra presidenti, capi di governo, ministri ed ex rappresentanti di Paesi europei e asiatici. Ucraina, guerra, Cina ed energia hanno tenuto banco nei panel che si sono succeduti dal 9 marzo, ma nei dibattiti hanno trovato spazio anche la questione climatica, i corridoi transnazionali e la migrazione con la richiesta sempre più pressante di una maggiore equità tra nord e sud del mondo nelle istituzioni internazionali a partire dall’Onu.
Seguendo il tema “Il mondo di oggi: sfide e speranze”, il Forum, organizzato dal Centro Nizami Ganjavi, ha affrontato le questioni legate alla sicurezza energetica, all’instabilità regionale, i rapporti tra Asia ed Europa e il ruolo della Cina nello scenario internazionale.
A dare il via è stato il discorso del presidente azerbaigiano Ilham Aliyev nel Palazzo Gulustan: al centro del suo intervento sia le questioni ancora aperte con l’Armenia con cui però “si apre un’era di pace” in cui Erevan e Baku, ha auspicato il presidente, potranno lavorare per un accordo che metta fine alle dispute trentennali sul Nagorno Karabakh, sia gas e rinnovabili. Un accenno, però, Aliyev lo ha fatto anche al conflitto ucraino: “Ogni Paese ha una storia diversa ma il rispetto del diritto internazionale, dell’integrità territoriale, non possono essere modificati con la forza. Si tratta di un principio che non si applica solo a noi ma a tutti i Paesi del mondo. Questa è la posizione dell’Azerbaigian”, ha detto.
Sulla questione si è espresso anche il presidente italiano Sergio Mattarella con un messaggio inviato al Forum in cui ha parlato di una situazione che si sta “intensificando” a causa “della volontà tirannica della Russia”. Sull’Ucraina ha parlato anche il premier britannico Rishi Sunak, in un testo letto dall’ambasciatore di Londra a Baku, in cui il Regno unito ha ribadito il sostegno a Kiev e ha ringraziato l’Azerbaigian per il supporto.
“Le minacce esistenziali per stati e individui sono una realtà” ha detto il presidente della Lettonia Egils Levits sottolineando che esistono “minacce interne ed esterne” e la principale minaccia “esterna, attualmente, è l’aggressione russa all’Ucraina”, un’aggressione “che non è iniziata l’anno scorso ma nel 2014. E ancora prima nel 2008 in Georgia, quando la risposta della comunità internazionale è stata debole. Nel 2014 è stata un po’ più decisa e ora è stata forte, perché è la prima volta che la comunità internazionale sta rispondendo in modo adeguato: c’è accordo a livello internazionale sul fatto che la guerra di aggressione sia vietata”.
Tra gli ex leader presenti, anche l’ex presidente ucraino Viktor Yushchenko: “Quando parliamo di vittoria dobbiamo essere convinti al 100% che la vittoria ci sarà. Una vittoria che includa la vittoria contro Putin e il suo regime”. Nella questione ucraina è stata più volta chiamata in causa la Cina e il suo ruolo come grande potenza: “Qualcuno nel panel precedente ha detto che Taiwan è la prossima Ucraina, questo è assurdo, le due situazioni non sono paragonabili. Taiwan è un affare interno alla Cina, mentre il conflitto ucraino è un affare tra due Paesi sovrani, Russia e Ucraina. Le stesse persone che chiedono rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, parlando di Taiwan violano la politica di ‘un’unica Cina’. Questo è un tipico doppio standard” a cui Pechino si oppone, ha detto Wu Hongbo, rappresentante speciale del governo cinese per gli Affari europei ricordando che Pechino “lavora e continuerà a lavorare per la pace”.
Tornando al tema dell’energia Aliyev ha rimarcato che l’Azerbaigian ha “già cambiato la mappa dell’energia dell’Europa. Siamo un partner affidabile che esporta greggio, gas, elettricità, prodotti petrolchimici” e “continueremo ad aumentare le esportazioni di gas verso l’Europa”, anche grazie al potenziamento “dei nostri gasdotti come per il Tap che passerà da 10 a 20 miliardi di metri cubi”. “Nel 2019 abbiamo esportato 19 miliardi di metri cubi, quest’anno saranno oltre 24 miliardi e la metà, almeno la metà, andrà all’Europa. E questo ha aiutato e continuerà ad aiutare i consumatori europei ad avere accesso al gas naturale tenendo conto dell’attuale situazione geopolitica”.
Ma il tema energetico è andato anche oltre: l’Azerbaigian, infatti, ha in programma di costruire un corridoio di energia verde “Caspian-Europe”, ha detto il ministro dell’Energia Parviz Shahbazov spiegando che “l’obiettivo è fornire energia verde dall’Azerbaigian all’Europa”. A margine dell’evento parlando ad askanews, Shahbazov ha anche aggiunto un invito alle aziende italiane nel settore delle rinnovabili: dopo la firma del contratto tra Ansaldo Energia e Azerenerji, il più grande produttore di energia elettrica dell’Azerbaigian “auspico che ci sarà cooperazione con le aziende italiane nel settore dell’energia verde”.
Ansaldo Energia fornirà quattro turbine a gas AE94.3A per la centrale di Mingachevir, per un valore di oltre 160 milioni di euro. Il potenziale eolico offshore nel Mar Caspio è di 157 gigawatt a cui si aggiungono 40 gigawatt onshore.
Altro tema affrontato nel corso del Forum è stato quello della salute e della necessità che sia accessibile a tutti. Oltre all’invito del direttore generale dell’Oms Tedros a non considerare la spesa in sanità come un lusso ma come un investimento per uno sviluppo sempre più sostenibile, di interesse è stato l’intervento dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che ha illustrato due dei settori di ricerca legati alla medicina e all’energia atomica. L’Aiea “è nota soprattutto per le minacce legate a diversi Paesi” come la Corea del Nord, l’Iran o l’Ucraina, ma l’Aiea si occupa del nucleare anche in altri settori, in particolare quello della salute, ha spiegato Najat Mokhtar, vice direttore generale dell’Aiea.
Mokhtar ha voluto sottolineare due dei settori su cui investe l’Aiea: da una parte “l’accesso” alla medicina nucleare per la prevenzione e la cura di malattie come il cancro e dall’altra la prevenzione di nuove pandemie. “Lavoriamo a un programma con la Fao e gli stati membri per rafforzare i laboratori veterinari, un’area poco finanziata e negletta, non dimetichiamo che il Covid è arrivato dall’ambiente e dagli animali. Per questo creiamo la più grande rete di laboratori veterinari che possa sorvegliare cosa accade nel settore dei patogeni animali e evitare che ci sia il salto. Non abbiamo la soluzione magica ma stiamo facendo la nostra parte”.
Con i discorsi dei presidenti albanese Bajram Begaj e bulgaro, Rumen Radev, che hanno partecipato alla serata di gala finale, si è chiusa la decima edizione che ha posto l’accento sull’interconnessione sempre più forte tra le varie parti del pianeta, legate dal multilateralismo, dai fora regionali, dai legami economici, dagli accordi energetici. Uno scenario in cui Baku si presenta come l’esempio perfetto di ponte e di luogo di incontro e di dialogo tra Europa, Asia, Russia e Medio Oriente, guardando al Continente africano e alle necessità e opportunità che presenta.
(Di Daniela Mogavero)

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioni

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioniRoma, 12 mar. (askanews) – Il senato francese in tarda serata ieri ha approvato l’impopolare riforma delle pensioni, poche ore dopo le nuove manifestazioni di piazza contro uno dei pilastri del programma del secondo mandato presidenziale di Emmanuel Macron. I senatori hanno approvato le riforme con 195 voti a favore e 112 contrari. Ora una commissione redigerà il testo finale che andrà nuovamente votato dal senato e dall’assemblea nazionale.
“Un passo importante è stato compiuto questa sera con un ampio voto sul testo della riforma delle pensioni al Senato”, ha detto la premier, Elisabeth Borne, dopo il voto, aggiungendo di ritenere che il governo abbia la maggioranza parlamentare per far varare la riforma.
Se il governo di Macron non riuscisse a trovare i voti all’assemblea nazionale, Borne potrebbe utilizzare uno strumento costituzionale raramente utilizzato e molto controverso, noto come articolo 49/3, per far passare il testo senza voto.
I sindacati, che si sono ferocemente opposti alle misure, sabato speravano ancora di costringere Macron a fare marcia indietro, anche se le proteste della giornata contro la riforma sono state molto più contenute rispetto alle precedenti.
La tensione è divampata in serata, con la polizia di Parigi che ha affermato di aver effettuato 32 arresti dopo che alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contro le forze di sicurezza, con bidoni della spazzatura bruciati e finestre rotte. Questa settimana, Macron ha rifiutato due volte le chiamate urgenti dei sindacati per incontrarlo in un ultimo disperato tentativo di fargli cambiare idea.
Il ministero dell’Interno ha detto che 368.000 persone si sono presentate in piazza in tutta la Francia, meno della metà del milione che la polizia aveva previsto. A Parigi, 48.000 persone hanno preso parte alle manifestazioni, rispetto alle previsioni della polizia di circa 100.000. L’11 febbraio, sempre sabato, 963.000 persone avevano manifestato, secondo la polizia.
Nell’ultimo grande giorno di sciopero e protesta, martedì, la partecipazione è stata di poco inferiore a 1,3 milioni di persone secondo la polizia e più di tre milioni secondo i sindacati.
La misura principale della riforma è l’innalzamento dell’età minima di pensionamento a 64 anni, da 62 anni, considerata da molti ingiusta nei confronti delle persone che hanno iniziato a lavorare giovani. La riforma aumenta anche il numero di anni di contributi versati necessari per ricevere una pensione completa.
Un sondaggio d’opinione pubblicato dall’emittente BFMTV ha rilevato che il 63% dei francesi approva le proteste contro la riforma e il 54% è anche favorevole agli scioperi e ai blocchi in alcuni settori. Tuttavia, il 78% ha affermato di ritenere che Macron avrebbe finito per far approvare la riforma.

Min.Energia Azerbaigian: aziende italiane cooperino su rinnovabili

Min.Energia Azerbaigian: aziende italiane cooperino su rinnovabiliRoma, 10 mar. (askanews) – Dopo la firma del contratto tra Ansaldo Energia e Azerenerji, il più grande produttore di energia elettrica dell’Azerbaigian “auspico che ci sarà cooperazione con le aziende italiane nel settore dell’energia verde”, ha detto ad askanews il ministro dell’Energia azerbaigiano Parviz Shahbazov a margine del Global Baku Forum.
Ansaldo Energia fornirà quattro turbine a gas AE94.3A per la centrale di Mingachevir, per un valore di oltre 160 milioni di euro.
Nel corso del panel dedicato alle nuove rotte dell’energia nel corso del Forum il ministro ha sottolineato che Il PAese caucasico intende “fornire energia verde prodotta in Azerbaigian all’Europa”. Ieri, aprendo il forum, il presidente Ilham Aliyev ha annunciato che negli ultimi nove mesi Baku ha firmato contratti e Memorandum of uderstanding con diverse compagnie energetiche per la creazione di 25 gigawatt di energia verde, solare ed eolica. “Il nostro potenziale eolico offshore nel Mar Caspio è di 157 gigawatt, per non parlare dei circa 40 gigawatt onshore”, ha affermato Aliyev.

Min.Energia Azerbaigian: lavoriamo per aumento volume gas via Tap

Min.Energia Azerbaigian: lavoriamo per aumento volume gas via TapBaku, 10 mar. (askanews) – Rispetto al progetto del gasdotto Tap, che trasporta il gas azerbaigiano fino in Italia, “andiamo avanti con i nostri partner europei per aumentare il volume del gas nei prossimi anni. Abbiamo firmato un memorandum of understanding per la partnership strategica con la Commissione europea riguardo a questo tema e stiamo portando avanti il dialogo e le consultazioni. Lavoriamo in questa direzione”, ha detto ad askanews, a margine del Global Baku Forum il ministro dell’Energia dell’Azerbaigian Parviz Shahbazov.
Il ministro non ha escluso che ci saranno delle nuove rotte del Tap che possano coprire le richieste anche dei Balcani occidentali: “Ci sono diversi scenari che dovrebbero essere discussi in linea di principio, l’idea non è solo di aumentare il volume del gas naturale ai partner esistenti ma di avere nuovi partner anche nei Balcani occidentali”.

Min.Energia Azerbaigian: lavoriamo per sicurezza energetica Europa

Min.Energia Azerbaigian: lavoriamo per sicurezza energetica EuropaBaku, 10 mar. (askanews) – L’Azerbaigian lavora “per una politica di sicurezza energetica della regione e del continente europeo”, ha affermato il ministro dell’Energia del Paese Parviz Shahbazov, intervenendo al panel “Il ruolo dei nuovi corridoi energetici e di trasporto nella zona eurasiatica” nell’ambito del X Global Baku Forum, in corso nella capitale azerbaigiana.
“Un’approvvigionamento di risorse energetiche sicuro è molto importante” ma “l’infrastruttura stessa non aiuta in alcuni casi”, per questo motivo l’Azerbaigian “cerca di diversificare i suoi corridoi energetici”. Sull’attuale situazione, però, ha ammesso il ministro, “influisce la situazione geopolitica”.

Made in Italy al South by Southwest tra arte e tecnologia

Made in Italy al South by Southwest tra arte e tecnologiaMilano, 10 mar. (askanews) – Una rassegna che guarda al futuro, quello della musica e delle arti, e quello della tecnologia. Saranno 11 le aziende, tra startup innovative e player del mercato audiovisivo e musicale, che comporranno il padiglione Italia nel Creative Industries Expo del festival South by Southwest (SXSW) di Austin, Texas, il principale appuntamento dedicato al cinema e alla musica indipendente negli Stati Uniti.
Dal dispositivo smart che agevola l’apprendimento della chitarra alla music library intelligente che trova la giusta colonna sonora per ogni video, fino ai tanti sistemi di AI che supportano aziende e creativi: quella di quest’anno è la prima presenza italiana strutturata alla manifestazione texana, che pur interessando principalmente il mondo dell’intrattenimento, ospita al suo interno una vera e propria fiera di tecnologie innovative.
La missione italiana, coordinata da ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, mette a sistema attori virtuosi del mondo delle arti audiovisive e dell’innovazione promuovendo la creatività italiana come brand forte nel mercato americano e internazionale.
L’esposizione, che rimane aperta nelle 4 giornate centrali di South by Southwest (tra il 12 e il 15 marzo, mentre il festival si svolge tra il 10 e il 19 marzo), mette insieme aziende innovative da tutto il mondo, per offrire una prospettiva su come la creatività, attraverso la tecnologia, cambierà la società nei prossimi anni.
Tra le startup italiani presenti ad Austin spiccano le tante soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che ottimizzano i dati legati al business o creano campagne marketing adattive con l’AI generativa, ma anche quelle per creare mondi virtuali tridimensionali interattivi e un innovativo dispositivo smart che tramite led permette di imparare a suonare la chitarra mostrando dove mettere le dita. Tra le aziende audiovisive vi sono case di produzione cinematografica e una piattaforma che ottimizza il reperimento di musica di alta qualità per colonne sonore.

Giappone, la rivolta delle hostess: basta fotografarci di nascosto

Giappone, la rivolta delle hostess: basta fotografarci di nascostoRoma, 10 mar. (askanews) – Circa il 70 per cento delle assistenti di volo in Giappone ha denunciato di aver subito lo scatto di fotografie di nascosto durante il servizio. L’ha affermato un sindacato dell’aviazione che chiede un inasprimento delle pene contro questi comportamenti, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.
Il 38 per cento delle intervistate nel sondaggio ha affermato che sono state scattate loro foto di nascosto, mentre il 33 per cento ha detto di “credere” che sia successo, pur non avendo la sicurezza assoluta. Questo dato è cresciuto del 9 per cento rispetto al precedente sondaggio del 2019, realizzato dalla Federazione giapponese dei sindacati dell’industria aeronautica.
La maggior parte delle hostess di cabina ha riferito che sono state scattate foto del viso e di tutto il corpo, altre hanno risposto che sono state fatte loro foto “sotto la gonna” o all’altezza del petto o del fondoschiena. Il 29 per cento ha dichiarato di non essere stato fotografato segretamente.
Per quanto riguarda la reazione al problema, il 57 per cento ha affermato di non aver fatto nulla. Una percentuale minore ha dato all’autore del reato un avvertimento verbale o ha chiesto di eliminare l’immagine, ha rilevato il sondaggio.
Alcune assistenti di volo hanno affermato di essersi astenute dall’agire per non “offendere il passeggero” o per “paura” di attirare l’attenzione sulla loro posizione vulnerabile nei confronti dei passeggeri.
“E’ una questione molto seria”, ha dichiarato durante una conferenza stampa Akira Naito, presidente del sindacato, chiedendo pene “più severe” contro comportameti di questo genere.
Il governo giapponese sta valutando la possibilità di reprimere con pene più severe il fenomeno dell’”upskirting”, cioè gli scatti di nascosto di fotografie sotto le gonne di ignare passanti.

Presidente Sudcorea: rafforzeremo capacità deterrenza anti-Nordcorea

Presidente Sudcorea: rafforzeremo capacità deterrenza anti-NordcoreaRoma, 10 mar. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha affermato oggi di voler ulteriormente lavorare con gli Stati uniti per rafforzare ulteriormente la “deterrenza estesa” contro le minacce nucleare e missilistica della Corea del Nord. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.
Yoon ha parlato durante la cerimonia di laurea dell’Accademia navale di Jinhae, rilevando che la situazione della sicurezza nella regione è più grave che mai, in un contesto di sicurezza globale mai tanto precario.
“Contro ogni sfida, dobbiamo difendere la democrazia liberale e raggiungere la pace e la prosperità nella Penisola coreana”, ha detto Yoon, secondo l’ufficio presidenziale di Seoul. “Questo – ha proseguito – deve essere sostenuto da una forte capacità di difesa, e solo allora potremo stabilire una ‘vera pace’ che mantenga la sicurezza nazionale con le nostre forze, non una ‘falsa pace’ che si basa sulla buona volontà dell’altra parte”.
Per contrastare le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, Yoon ha affermato che la Corea del Sud “rafforzerà ulteriormente la deterrenza estesa stabilendo un regime di pianificazione ed esecuzione nucleare tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti”.
La nozione di deterrenza estesa si riferisce all’impegno assunto dagli Stati uniti a mobilitare la gamma completa delle sue capacità militari, compreso il nucleare, per difendere la Corea del Sud.
Yoon ha anche ribadito la volontà di costituire una capacità di rappresaglia preponderante anche attraverso il sistema militare “a tre assi” della Corea del Sud, che consiste nel Korea Massive Punishment and Retaliation (KMPR), un piano operativo per inabilitare la leadership nordcoreana in un grande conflitto; la piattaforma di attacco preventivo Kill Chain e il sistema di difesa aerea e missilistica della Corea.