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”Il sogno di Shakespeare” alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraio

”Il sogno di Shakespeare” alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraioRoma, 18 feb. (askanews) -Il sogno di una notte di mezza estate è tra le opere più celebri e rappresentative del teatro di Shakespeare, in questo caso è la ripresa dell’opera originale per proporla in una realtà più vicina agli spettatori. Un gruppo di artigiani si incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: “La tragica commedia di Piramo e Tisbe” (atto I, scena II).


“Il sogno di Shakespeare” va in scena alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraio, per il riadattamento di Savino Maria Italiano e Ivano Picciolo, le musiche I Nuovi Scalzi. Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare Il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico. Un impedimento amoroso e un amore non corrisposto costringono quattro innamorati a fuggire dalla città per ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate. Il bosco, allegoria della vita, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono divertirsi con i destini dei malcapitati. Come dèi con gli uomini o pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruolo prima di donar loro il giusto amore. Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e realtà, attore e personaggio, che metterà tutti a nudo al termine della rappresentazione.

L’Ue è pronta a multare Apple per 500 milioni per la musica in streaming (secondo il Financial Times)

L’Ue è pronta a multare Apple per 500 milioni per la musica in streaming (secondo il Financial Times)Milano, 18 feb. (askanews) – L’Unione europea sarebbe pronta a multare Apple per 500 milioni di euro. La società di Cupertino, secondo Bruxelles avrebbe violato le leggi europee sulla concorrenza limitando l’accesso degli utenti ai servizi di musica in streaming. Lo rileva il Financial Times in un articolo online. La sanzione dovrebbe essere annunciata all’inizio di marzo e arriverebbe al culmine di un’indagine iniziata nel 2019, dopo un reclamo di Spotify: l’indagine, spiega il quotidiano della City, sta verificando se Apple abbia impedito alle app di informare gli utenti di iPhone di alternative più economiche per accedere agli abbonamenti musicali al di fuori dell’App Store.


Ft spiega che l’Unione europea avrebbe concluso che la società fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak ha effettivamente abusato della sua posizione dominante, imponendo pratiche commerciali anti-concorrenziali. Come ricorda il giornale londinese, sarebbe la prima multa europea per Apple anche se l’azienda è stata multata in Francia nel 2020 per 1,1 miliardi di euro (poi ridotti a 372 milioni) sempre per comportamento anti-concorrenziale.

Ft: Ue pronta a multare Apple per 500mln per la musica in streaming

Ft: Ue pronta a multare Apple per 500mln per la musica in streamingMilano, 18 feb. (askanews) – L’Unione europea sarebbe pronta a multare Apple per 500 milioni di euro. La società di Cupertino, secondo Bruxelles avrebbe violato le leggi europee sulla concorrenza limitando l’accesso degli utenti ai servizi di musica in streaming. Lo rileva il Financial Times in un articolo online. La sanzione dovrebbe essere annunciata all’inizio di marzo e arriverebbe al culmine di un’indagine iniziata nel 2019, dopo un reclamo di Spotify: l’indagine, spiega il quotidiano della City, sta verificando se Apple abbia impedito alle app di informare gli utenti di iPhone di alternative più economiche per accedere agli abbonamenti musicali al di fuori dell’App Store.


Ft spiega che l’Unione europea avrebbe concluso che la società fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak ha effettivamente abusato della sua posizione dominante, imponendo pratiche commerciali anti-concorrenziali. Come ricorda il giornale londinese, sarebbe la prima multa europea per Apple anche se l’azienda è stata multata in Francia nel 2020 per 1,1 miliardi di euro (poi ridotti a 372 milioni) sempre per comportamento anti-concorrenziale.

A Firenze proseguono le ricerche del quinto operaio disperso

A Firenze proseguono le ricerche del quinto operaio dispersoRoma, 18 feb. (askanews) – Anche stamanattina si continua la ricerca del quinto operaio disparso sotto il crollo della struttura in costruzione che ha travolto ed ucciso quattro suoi colleghi a Firenze.


Le squadre dei Vigili del fuoco scavano ininterrottamente ormai da 48 ore nella zona e le difficoltà maggiori si stanno incontrando per la rimozione delle massicce travi di cemento che hanno ceduto provocando il disastro. Per questo le squadre di ricerca stanno anche utilizzando alcune telecamere e sensori.

Il Papa invita a pregare per il Sudan, l’Africa e dove si combatte in Europa

Il Papa invita a pregare per il Sudan, l’Africa e dove si combatte in EuropaCittà del Vaticano, 18 feb. (askanews) – Nuovo appello per la pace di Papa Francesco al termine dell’Angelus domenicale in piazza San Pietro. Al termine della preghiera mariana, infatti, il pontefice ha voluto ricordare che sono “passati ormai dieci mesi dallo scoppio del conflitto armato in Sudan che ha provocato una gravissima situazione umanitaria. Chiedo di nuovo – ha poi aggiunto – alle parti belligeranti di fermare questa guerra che fa tanto male alla gente e al futuro del paese”. “Preghiamo perché trovino presto vie di pace per costruire l’avvenire del caro Sudan. La violenza contro popolazioni inermi la distruzione di infrastrutture, di insicurezza dilagano nuovamente nella provincia del Kuvu, in dove nei giorni scorsi è stata anche incendiata la cattolica di Nostra Signora dell’Africa. Preghiamo perché la pace torni in quella regione martoriata”.


“E per favore – ha concluso Francesco – non dimentichiamo tanti altri conflitti che insanguano il continente africano e molti parti del mondo e dell’Europa, come la Palestina e l’Ucraina”. Papa Francesco ha salutato, al termine dell’Angelus domenicale in piazza San Pietro, la rappresentanza del movimento degli agricoltori presenti tra i fedeli per ascoltarlo.


Una presenza, annunciata nei giorni scorsi e che Francesco non ha voluto ignorare al momento dei saluti. Da parte loro, gli agricoltori hanno voluto donare al Papa uno dei loro mezzi, giunti fino a Roma.

Tennis, Sinner in finale a Rotterdam alle 15.30 contro De Minaur

Tennis, Sinner in finale a Rotterdam alle 15.30 contro De MinaurRoma, 18 feb. (askanews) – Jannik Sinner a caccia del suo 12° titolo Atp. Il futuro n°3 del ranking (record azzurro) se la vedrà con Alex De Minaur, n° 11 del ranking, nella finale del torneo ATP 500 di Rotterdam (ore 15.30 sul Centrale). Bilancio schiacciante per l’altoatesino nei precedenti con l’australiano: 6 vittorie su 6, con l’unica battuta d’arresto caratterizzata da un ritiro, al Masters di Parigi-Bercy, lo scorso novembre. L’ultimo incrocio, invece, è la finale di Coppa Davis dove Sinner trionfò nel suo singolare con il punteggio di 6-3, 6-0. Obiettivo per l’azzurro riscattare il ko nella finale dello scorso anno, rimediata contro Medvedev.


“Mi sono sentito molto meglio in campo rispetto a ieri – le sue parole dopo il match di semifinale – Nella sessione di allenamento ho provato quei colpi che mi potevano essere utili stasera contro Griekspoor ed ho cercato di trovare il ritmo giusto”. Tante le palle-break (6 su 6) annullate dall’azzurro: “In quei momenti sono particolarmente concentrato ma forse sarebbe molto meglio non offrirne così tanteà. Ho servito molto bene in quelle occasioni e questo ha aumentato la mia confidenza e la mia fiducia. Contro De Minaur sarà una bella sfida: sono fiducioso ma ci sono ancora un paio di cose da mettere a punto”. “Sì, essere numero 3 vuol dire tanto per me e per l’Italia, ma come dico sempre la cosa importante è muovere il tennis italiano in una direzione dove molti più ragazzi possano cominciare praticare questo sport. Voglio essere un esempio e credo che questo abbia un peso un po più importante”. A dirlo è il tennista Jannik Sinner che alle 15.30 giocherà la sua finale al torneo di Rotterdam. “Alla fine 3 è solo un numero. – ha poi aggiunto – Quella di stasera è stata la miglior partita del torneo, nel momento più difficile: ho cercato di essere pronto e aggressivo sin da subito e penso di esserci riuscito. Ho colpito alla grande nei primi punti e le cose sono andate bene”.

Gli universi del possibile: Wayne McGregor tra clima e visioni

Gli universi del possibile: Wayne McGregor tra clima e visioniMilano, 18 feb. (askanews) – Ci possono essere misteri e viaggi nello spazio e nel tempo; ci possono essere divinità divisive e segni magici; c’è una danza d’impianto tradizionale calata in un contesto fantascientifico; ci sono i corpi e la tecnologia; c’è la poesia e forse la storia del passato e del futuro; c’è la crisi climatica, c’è il buio, ma può esserci anche una speranza. Oppure potrebbe esserci molto altro, molte narrazioni diverse, molte visioni diverse. Unite però da un racconto coreografico e visuale che ha la forza di andare oltre e di mettere in scena l’urgenza del tempo che viviamo e di quello che potremmo (non) vivere ancora. Lo spettacolo “UniVerse: A Dark Crystal Odyssey” del coreografo britannico, e attuale direttore della Biennale Danza di Venezia, Wayne McGregor è uno spettacolo dalla straordinaria scenografia e dalle vaste profondità. Portato anche in Triennale Milano in occasione del FOG Festival, ha mostrato ancora una volta come oggi si possa ripensare l’idea stessa di palcoscenico, senza togliere la centralità dei corpi e dell’azione dal vivo, ma integrandola con le risorse della tecnologia e con un gioco sui piani di scena che genera una sorta di spettacolo nello spettacolo, non nel senso shakespeariano classico, ma in quello visivo e narrativo. Le immagini che appaiono davanti e alle spalle dei danzatori sono parte della storia, sono amplificatori, sono in certi casi veri e propri oggetti. Ma al tempo stesso sono spirito, sentimento, aspirazione, contrappunto e a volte sono tutto, come una grande oggetto gravitazionale dalla incommensurabile forza attrattiva.


Lo spettacolo di McGregor parla di clima, di un pianeta malato e di un’umanità che si divide, parla di paure contemporanee e antichissime, dello sguardo verso il cielo e le sue profondità scientifiche che vanno oltre la comprensione. Parla di uomini e viaggiatori, pronti ad andare, come cantava Battiato, “alle porte di Sirio”, ma anche, sulla scorta del film “The Dark Crystal” di Jim Henson al quale si ispira, della rottura dell’equilibro universale e delle conseguenti divisioni che si creano. Da qui le molte scene di scontro che caratterizzano la coreografia, da qui la tensione, resa più dolorosa dalla consapevolezza di un tempo che diventa sempre più breve, sempre più rischioso per noi. Ma poi arrivano le stelle, le galassie. I performer e il pubblico con loro alzano gli occhi al cielo e vedono la meraviglia senza fine, il sublime kantiano, ma nella forma della bellezza più pura, libera dalla paura, che invece sembra essere il sentimento più diffuso sulla terra. Dalla platea si ha la sensazione di poter essere in molti mondi diversi (e in molti sentimenti diversi) allo stesso tempo, con il conseguente senso di spaesamento; ma la musica, le immagini e i movimenti dei ballerini ricompongono questa incertezza in una visione che ha la potenza dello sguardo oltre la siepe dell’Infinito leopardiano, ma anche un’armonia strana e superiore: l’armonia della possibilità, di un’altra possibilità. Una storia diversa è possibile, sembra ricordarci McGregor, purché si sia prima compreso fino in fondo, proprio dentro i corpi sul palco e anche in parte in quelli seduti in sala, il contesto del presente. La sua drammatica poeticità, che è ciò a cui aggrapparsi, grazie alla voce recitante che appare a scandire i tempi e i momenti del racconto; un po’ come l’apparizione del monolito scandiva i salti evolutivi in un’altra Odissea, quella di Arthur Clarke e Stanley Kubrick, nel 2001 dei sogni collettivi. C’è anche qualcosa di panico, un sentimento spinoziano della Natura come tutto, come entità assoluta le cui processioni generano la fenomenologia. Ma nel caso di “UniVerse” è la stessa fenomenologia a farsi totalizzante, in un circolo che si rincorre e si completa proprio nel non chiudersi mai. Ogni scena alza ulteriormente la posta in gioco e spinge un passo oltre il confine da raggiungere. Ma trattandosi di un universo in espansione è chiaro che, come dei nuovi Kafka o Beckett, a quel confine non arriveremo mai, Godot lo continueremo ad aspettare. Però l’attesa è il viaggio stesso, l’attesa è il Tempo, che la grandezza della visione di Wayne McGregor riesce a piegare, per allargare ancora di più le porte delle nostre percezioni di spettatori. Il viaggio lisergico dell’astronauta Bowman diventa allora accessibile, con la stessa mancanza di certezze e di risposte, certo, ma con un punto di approdo che è ancora vicino, vicinissimo a noi. Perché la danza può curvare lo spaziotempo e riportarci a casa, sapendo che dopo aver vissuto questo spettacolo ogni cosa potrà anche apparirci diversa. E così, chissà, forse è così che si impara a sperare. (Leonardo Merlini)

Tutti i partiti in piazza per Navalny, lunedì fiaccolata a Roma

Tutti i partiti in piazza per Navalny, lunedì fiaccolata a RomaRoma, 17 feb. (askanews) – Si terrà lunedì 19 in Piazza del Campidoglio a Roma una fiaccolata per ricordare l’oppositore russo Alexei Navalny, morto ieri nella colonia carceraria artica.L’iniziativa è stata lanciata dal leader di Azione, Carlo Calenda, sui social nel primo pomeriggio e, ora dopo ora, ha raccolto l’adesione di tutti i partiti. “Hanno aderito tutti i partiti. Forse è la prima volta nella storia recente del nostro paese”, commenta Calenda.


La prima a raccogliere l’invito è la segretaria del Pd, Elly Schlein. Non passa neanche mezzo’ora dal post su X del leader di Azione che la dem replica: “Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”. Non si fa attendere l’adesione di Più Europa che già ieri a poche ore dalla notizia della morte di Navalny si era recata in delegazione davanti all’ambasciata russa a Roma “per manifestare lo sdegno per l’omicidio di Stato ad opera di Putin”. Davanti all’ambasciata russa ieri c’era anche Alleanza Verdi sinistra che quindi non mancherà all’iniziativa di lunedì: “Ci saremo sempre e comunque per protestare contro il regime putiniano che uccide il dissenso da Politkovskaja a Navalny”, spiega Angelo Bonelli. L’adesione dei partiti della maggioranza Fratelli d’Italia e Forza Italia arriva a stretto giro. Giovanni Donzelli fa sapere che il partito della premier Giorgia Meloni sarà presente con una delegazione. Per Fi scenderà in piazza una delegazione con Raffaele Nevi e Deborah Bergamini “senza esitazioni” e “senza bandiere”. Non manca il sì di Noi moderati.


Poco prima delle 19 arriva l’adesione anche degli ultimi due partiti che mancano all’appello. Il Movimento 5 stelle e la Lega. Rompe il silenzio prima il partito di Giuseppe Conte annunciando che una delegazione sarà alla fiaccolata, poi tocca al Carroccio che si aggrega nonostante lo scontro avvenuto in mattinata proprio con Calenda. Il leader di Azione aveva sottolineato come “Salvini non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny. Il legame con Putin e il suo partito rimane forte”. La reazione della Lega non si era fatta attendere: “Carlo Calenda mente o non sa di cosa parla: il comunicato con il cordoglio di Matteo Salvini e della Lega per la morte di Navalny è di ieri pomeriggio e si parla di scomparsa ‘sconcertante’ su cui fare ‘piena luce’. Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela”, recitava un comunicato. Alla fiaccolata parteciperanno anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

La Russa telefona a Meloni:delude silenzio opposizioni su De Luca

La Russa telefona a Meloni:delude silenzio opposizioni su De LucaRoma, 17 feb. (askanews) – A quanto si apprende il presidente del Senato Ignazio La Russa ha telefonato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni per esprimerle “la sua vicinanza dopo che oggi a Torino in un corteo pro Palestina dei manifestanti hanno dato fuoco ad una sua gigantografia assieme a quella del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu”.


Nel corso della telefonata il presidente La Russa si è detto inoltre “molto deluso dalla mancanza di solidarietà da parte delle forze di opposizione che ieri e oggi non hanno condannato le gravi parole pronunciate dal governatore della Campania De Luca contro Giorgia Meloni”. “Il rispetto per le istituzioni – sono state le parole del presidente del Senato – deve andare oltre le appartenenze politiche”.

Terzo mandato, Salvini: non farà litigare centrodestra

Terzo mandato, Salvini: non farà litigare centrodestraRoma, 17 feb. (askanews) – “Non è una cosa che mi sta togliendo il sonno, se ne sta occupando il Parlamento. Io faccio il ministro delle opere pubbliche e cerco di creare lavoro”. Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni del Tgr durante un evento elettorale a Cagliari.


“Personalmente penso che porre un limite ai mandati per gli amministratori degli enti locali sia un errore. Non c’è per i ministri, per i presidenti della Repubblica, per il governo. Perché metterlo per sindaci e governatori? Tuttavia, non è sicuramente questo che farà litigare il centrodestra”, ha concluso.