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Sanremo, La Russa attacca: Amadeus doveva ricordare anche gli ostaggi di Hamas

Sanremo, La Russa attacca: Amadeus doveva ricordare anche gli ostaggi di HamasRoma, 12 feb. (askanews) – “E’ stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il Festival”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando a Un Giorno da pecora su Rai Radio 1 l’appello contro il genocidio dei palestinesi lanciato da Ghali.


“Io dico – ha aggiunto – che il festival o non entrava su quel tema, e comunque non può affidarlo a un cantante che dice una frase a senso unico, o almeno doveva citare gli ostaggi israeliani. Non è obbligatorio per il Festival occuparsi di tutto ma se ti occupi di politica internazionale lo fai in maniera equilibrata”. Alla domanda se a suo giudizio i cantanti debbano essere liberi di dire quello che sentono, il presidente del Senato ha replicato: “Certo, ma anche di essere corretti”. “A casa sua può fare quello che vuole, può anche dirlo dal palco ma è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”, ha concluso La Russa. “Per fortuna – ha poi sottolineato La Russsa – Amadeus s’è ricordato delle foibe, anche se per carità il maresciallo Tito non si sa che ideologia avesse: ha parlato di truppe ma i giovani sotto i 40 anni nemmeno sanno chi era Tito. Doveva dire regimi comunisti, che c’è di male, non si offendono più neanche i comunisti…”, ha detto a Un giorno da pecora su Rai Radio1 il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ai conduttori che lo hanno interrotto dicendogli che i comunisti non ci sono più, La Russa ha risposto che “ci sono, sono quelli che si sono lamentati perché vengono ricordate le foibe, pochi ma con un armamentario vetusto…”.

Sanremo, La Russa: Amadeus doveva ricordare gli ostaggi di Hamas

Sanremo, La Russa: Amadeus doveva ricordare gli ostaggi di HamasRoma, 12 feb. (askanews) – “E’ stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il Festival”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando a Un Giorno da pecora su Rai Radio 1 l’appello contro il genocidio dei palestinesi lanciato da Ghali.


“Io dico – ha aggiunto – che il festival o non entrava su quel tema, e comunque non può affidarlo a un cantante che dice una frase a senso unico, o almeno doveva citare gli ostaggi israeliani. Non è obbligatorio per il Festival occuparsi di tutto ma se ti occupi di politica internazionale lo fai in maniera equilibrata”. Alla domanda se a suo giudizio i cantanti debbano essere liberi di dire quello che sentono, il presidente del Senato ha replicato: “Certo, ma anche di essere corretti”. “A casa sua può fare quello che vuole, può anche dirlo dal palco ma è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”, ha concluso La Russa.

Formula1, martedì presentazione della Ferrari: più giallo nei numeri

Formula1, martedì presentazione della Ferrari: più giallo nei numeriRoma, 12 feb. (askanews) – A 24 ore dalla presentazione della nuova Ferrari SF-24, la scuderia del Cavallino ha voluto regalare una nuova anticipazione ai suoi tifosi. Dopo aver svelato nei giorni scorsi le tute per la stagione 2024, l’ultimo ‘spoiler’ offerto dal team di Maranello riguarda i numeri che campeggeranno sulla monoposto. Il colore del numero infatti resta bianco – come era nel 2023, mentre nel 2022 era nero – ma la bordatura passa al giallo. Lo storico ‘giallo Modena’ ferrarista negli ultimi anni è tornato prepotentemente di moda, come testimoniarono le ormai celebri tute di Monza 2022 e anche diversi riferimenti fatti sempre su tute e indumenti durante la passata stagione

Protesta trattori, Tajani su Irpef: lavoriamo per fare di più

Protesta trattori, Tajani su Irpef: lavoriamo per fare di piùRoma, 12 feb. (askanews) – “C’è una base minima, che è quella dei 10 mila euro, se si può ottenere di più meglio, noi stiamo lavorando. Avevamo chiesto all’inizio come Forza Italia un’esenzione totale, però il problema riguarda i conti: con il ministro Giorgetti stiamo lavorando perché comunque si parta da una base di 10 mila e se si può ottenere di più meglio. Vedremo, bisogna sempre essere responsabili. Toccherà al ministro dell’economia fare una proposta e noi, con grande serietà, cercheremo di fare in modo che ci possa essere una esenzione”. Lo ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, rispondendo a una domanda all’Irpef agricola a margine di una conferenza stampa.


“Già con la quota dei 10 mila euro – ha aggiunto il ministro degli Esteri – viene esentato l’80% delle aziende agricole, quindi già è un risultato molto importante. Ma questo ovviamente non basta, serve fare molto di più, serve una strategia complessiva”.

Palazzo Chigi: non c’è nessuna ispezione Ue in Italia

Palazzo Chigi: non c’è nessuna ispezione Ue in ItaliaRoma, 12 feb. (askanews) – “Oggi non avrà luogo alcuna ispezione né visita di funzionari della Commissione europea in Italia ma una breve riunione a livello tecnico in videoconferenza”. E’ quanto affermano fonti di Palazzo Chigi, “in relazione ad alcune notizie apparse oggi sulla stampa in merito all’attività odierna della Commissione europea sull’applicazione dello stato di diritto in Italia”.


“Si tratta – proseguono le fonti – di un evento programmato da tempo e che si svolge ogni anno dal 2020 (data in cui è stato istituito questo esercizio) nel quadro di un attività che coinvolge tutti e ventisette gli Stati membri senza distinzione. Analoghe riunioni vengono svolte dalla Commissione europea in questo periodo dell’anno in tutti gli Stati membri. Gli argomenti oggetto di analisi sono gli stessi per tutti e riguardano la giustizia, la lotta alla corruzione, la libertà dei media e l’equilibrio tra i poteri. I colloqui di oggi fra alcuni funzionari della Commissione europea e quelli di alcune Amministrazioni italiane sono di breve durata e finalizzati ad un aggiornamento rispetto alle osservazioni già evidenziate dalla Commissione nei suoi rapporti degli anni precedenti e, da ultimo nel 2023. I colloqui di oggi sono assolutamente nella norma e sono finalizzati alla predisposizione da parte della Commissione europea del rapporto 2024 che verrà pubblicato nei prossimi mesi e che conterrà 27 capitoli dedicati allo Stato di diritto in ciascuno dei Paesi membri”. “Come in tutti gli altri settori, anche in questo esercizio la collaborazione fra l’Italia e la Commissione europea si sviluppa in un clima del tutto positivo e costruttivo”, concludono le fonti.

Formula1, Alonso: “Hamilton in Ferrari? Deve vincere”

Formula1, Alonso: “Hamilton in Ferrari? Deve vincere”Roma, 12 feb. (askanews) – “Forse Hamilton può portare alla Ferrari quello che manca per lottare per il titolo. È stata una sorpresa, Lewis era molto legato alla Mercedes. Non conosco i motivi che lo hanno spinto a farlo ma per il momento non me ne preoccupo: manca ancora un anno prima che salga sulla Rossa. Mi sembra che fino a due mesi fa non fosse nei suoi sogni da bambino guidare una Ferrari: aveva sogni diversi”. Parola di Fernando Alonso a margine della presentazione della Aston Martin. “Spero che si goda l’esperienza: vincere con la Ferrari è speciale ma… lì devi vincere – aggiunge – Magari porterà quello che manca per conquistare il Mondiale: è da qualche anno che la macchina è competitiva”.

Sanremo, Tajani: bene Ad Rai Sergio, ha riequilibrato situazione

Sanremo, Tajani: bene Ad Rai Sergio, ha riequilibrato situazioneRoma, 12 feb. (askanews) – “I messaggi devono essere sempre equidistanti”, nelle posizioni prese da Ghali e Dargen D’Amico a Sanremo sulla questione mediorientale “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi. Ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa di Forza Italia alla Camera parlando delle polemiche seguite al festival.


“Il primo giorno – ha aggiunto – sembrava una scelta soltanto a favore di una parte, la seconda ha riportato equilibrio in una posizione che pendeva da una parte. E’ giusto dire basta con i morti civili palestinesi, ma allo stesso tempo è giusto dire che c’è un responsabile di tutto ciò che è accaduto. Non possiamo dimenticare le vittime innocenti israeliane, non possiamo non chiedere la liberazione degli ostaggi. Serve sempre da parte italiana grande equilibrio, se si vuole la pace – ha concluso Tajani – bisogna sempre lavorare in nome della giustizia”.

Nato, Tajani: non condivido parole Trump ma non entro in elezioni Usa

Nato, Tajani: non condivido parole Trump ma non entro in elezioni UsaRoma, 12 feb. (askanews) – “Non entro nella campagna elettorale degli Stati Uniti. Ovviamente non condivido quello che ha detto il candidato Trump però non tocca a me interferire nella campagna elettorale degli stati Uniti. Noi siamo amici e alleati degli Stati Uniti indipendentemente da chi sarà domani il presidente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla Camera per una conferenza stampa di Fi.


“A noi quello che interessa è il rapporto strategico transatlantico con gli Stati Uniti, è stella polare della nostra politica estera come lo è l’Unione europea”, ha aggiunto.

Pd: a Sanremo brutta pagina Rai, libertà espressione è sacrosanta

Pd: a Sanremo brutta pagina Rai, libertà espressione è sacrosantaRoma, 12 feb. (askanews) – “La libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Lo affermano, in una nota, i componenti del Pd in commissione di Vigilanza Rai.


“La questione – osservano – non è la condanna della strage del 7 ottobre, che ci vede tutti uniti, come ci vede tutti uniti a chiedere il cessate il fuoco umanitario a Gaza, ‘quanto il rispetto degli artisti e la salvaguardia del pluralismo del servizio pubblico, la distinzione e la prerogativa dei ruoli, il rispetto del codice etico, del contratto di servizio e del Tusma’. Non compete all’AD entrare sui contenuti, addirittura in prima persona, interpretando arbitrariamente dichiarazioni o performance artistiche e imponendo la lettura di un proprio comunicato in diretta tv per informare gli italiani del proprio pensiero”.

Il Papa un’ora a colloquio con il presidente argentino Milei (e gli dona il Messaggio per la Pace)

Il Papa un’ora a colloquio con il presidente argentino Milei (e gli dona il Messaggio per la Pace)Città del Vaticano, 12 feb. (askanews) – E’ durato circa un’ora il faccia a faccia di stamane tra Papa Francesco e il Presidente dell’Argentina, Javier Milei. Un colloquio privato che ha avuto inizio, infatti intorno alle ore 9 di stamane per concludersi alle 10.


Il Papa ha donato al suo connazionale un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro ed alcuni volumi dei documenti papali, tra i quali il Messaggio per la Pace di quest’anno. Da parte sua il presidente Milei ha regalato al papa, al termine dell’incontro, un annullo filatelico dedicato dalle Poste argentine a Mama Antula, la prima santa argentina, ed una copia del documento con cui il Governo argentino accreditava il politico e scrittore Juan Bautista Alberdi come “Encargado de Negocios” presso il Papa, datato 1854.


Infine Milei, che ha lasciato con la sua delegazione la Città del Vaticano alle 10.10, ha anche voluto regalare a Papa Bergoglio alcuni dolci tipici argentini.