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Totti: “Vorrei Ancelotti alla Roma ma non verrà”

Totti: “Vorrei Ancelotti alla Roma ma non verrà”Roma, 4 mar. (askanews) – Francesco Totti è stato ospite del podcast Viva el Fútbol, condotto da Cassano, Adani e Ventola, affrontando diversi temi legati alla Roma, alla sua carriera e a un possibile ritorno in campo. Il Pallone d’Oro e la fedeltà alla Roma – Totti ha ribadito di non avere rimpianti e di non sentire il bisogno di riconoscimenti individuali: “Non ho bisogno del Pallone d’Oro. Ho vinto tutto con la Roma. Non mi pento di niente… Per me, essere rimasto in una squadra per 25 anni è stata una grande vittoria”. Sulla guida tecnica della Roma ha commentato: “Ranieri sta facendo bene, ma non so se resterà. Se decide di rimanere, punteranno su di lui”. Tuttavia, secondo lui, alla Roma servirebbe un allenatore come Ancelotti: “Ma tanto non verrà”. Ha poi elogiato il tecnico del Real Madrid: “Un allenatore deve essere prima di tutto bravo a gestire i campioni, e in questo Ancelotti è il migliore al mondo”. Su Gasperini ha detto: “È un buon tecnico, ma non mi fa impazzire”. Invece, ha mostrato entusiasmo per De Zerbi: “Mi piace tantissimo, anche se a Roma ora non so come andrebbe. All’inizio, conoscendo la piazza, farebbero fatica ad accettarlo, anche perché si sono abituati ad allenatori medi”. Totti ha ammesso di aver ricevuto offerte per tornare a giocare: “Ho avuto richieste, in Italia e all’estero. C’è stata la possibilità”. Quando gli è stato chiesto di svelare il club interessato, ha risposto: “Non posso dire la squadra, era in Italia… in Serie A. Stavo veramente bene, mi allenavo due ore al giorno tutti i giorni, ma avrei dovuto cambiare città.” Poi ha lasciato intendere che si trattasse del Genoa dicendo: “Dovevo venire vicino a Cassano”. Il futuro professionale e l’omaggio a Dybala Sul suo ruolo nel mondo del calcio ha detto: “Ora penso a divertirmi. Poi, se un giorno qualcuno dovesse cercarmi, valuterò.” Tuttavia, ha ammesso che gli sarebbe difficile scegliere un’altra squadra: “Prenderei in considerazione solo la Roma. Potrei dare un contributo per la conoscenza che ho del calcio.” Infine, ha elogiato Paulo Dybala: “È tra i migliori al mondo. In questo momento è il migliore in Italia, ha un altro passo rispetto a due mesi fa e quando ha la palla la fa cantare.

Inter, Inzaghi: “Siamo in emergenza ma è momento cruciale”

Inter, Inzaghi: “Siamo in emergenza ma è momento cruciale”Roma, 4 mar. (askanews) – Vigilia di Feyenoord-Inter, andata degli ottavi di Champions in programma domani, mercoledì 5 marzo alle 18.45. “Sappiamo di essere un po’ in difficoltà in una parte del campo ben precisa – le parole di Simone Inzaghi alla vigilia del match – Oltre a Dimarco, abbiamo perso Zalewski, Carlos Augusto e Darmian: non abbiamo più giocatori in quel ruolo, probabilmente ci giocherà uno tra Bastoni e Acerbi. Però i principi di gioco non cambiano. Sto ancora pensando alle soluzioni migliori per far sì che la squadra faccia un’ottima partita. Abbiamo dei problemini da risolvere, ma ho visto grandissima disponibilità da tutti i ragazzi”. E, detto che Martinez sarà tra i pali resta un dubbio a centrocampo: “Thuram si è allenato regolarmente, Calhanoglu stamattina si è allenato con la squadra. C’è un dubbio a centrocampo, è il reparto in cui ne ho di più perché ho tutti a disposizione, mentre negli altri settori decideremo domattina”. Riguardo all’ambiente che accoglierà l’Inter, invece, Inzaghi ha ribadito che in casa del Feyenoord non è mai semplice: “Io ci ho giocato nel 2000 con la Lazio: ci giocavamo i quarti di finale. Non ci sono ancora stato da allenatore, ma so che è un ambiente caldo”. Gran parte della qualificazione si giocherà all’andata: “Sappiamo che poi ci sarà un ritorno a San Siro la prossima settimana, ma che dovremo fare una partita importante in questo stadio molto caldo, che li trascina. E’ una squadra che ha fatto ottimi risultati in questa Champions, vincendo con Bayern Monaco e Milan e pareggiando in rimonta in trasferta con il Manchester City. Ha giocatori di qualità e ci vorrà grande attenzione”. Sommer recuperato: “Sommer ha fatto un grandissimo lavoro ed è già disponibile ma domani credo che giocherà Martinez”. “Inter favorita per la vittoria finale? Mi fa molto piacere, è una cosa importantissima per la società e per i tifosi, per tutti noi che lavoriamo duramente. Giocare su tre fronti è una grandissima soddisfazione, non ci piace stare a guardare gli altri che giocano: non si ragiona, si gioca, sapendo che siamo in grande emergenza. Sappiamo che lavoro abbiamo fatto per arrivare qui, ma questo è il calcio e questo è il calendario che dobbiamo affrontare. Andiamo avanti con grandissima fiducia”. Infine, una battuta tornando sul pareggio con il Napoli: “Di campionato oggi non mi va tanto di parlare, domani c’è una partita super importante. Noi eravamo in emergenza, due giocatori importanti come Dimarco e Calhanoglu hanno chiesto il cambio. Abbiamo dato tutto, poi il gol del pareggio è arrivato e probabilmente è stato anche meritato, ma su quell’azione specifica potevamo fare ancora qualcosa di più”.

Tennis, nel tabellone Indian Wells Berrettini dalla parte Tsitsipas

Tennis, nel tabellone Indian Wells Berrettini dalla parte TsitsipasRoma, 4 mar. (askanews) – Il Masters 1000 di Indian Wells andrà in scena sul cemento della località statunitense dal 5 al 16 marzo. Nella notte italiana si è svolto il sorteggio che ha delineato la composizione del tabellone nell’evento in California, caratterizzato da un montepremi di 13 milioni di dollari e che prevede ben sette turni (come negli Slam). Il torneo sarà privo di Jannik Sinner: il numero 1 del mondo sta scontando una squalifica di tre mesi e sarà dunque assente dai cambi di gioco fino al prossimo 4 maggio.


Il tedesco Alexander Zverev, numero 2 del mondo. si presenterà all’appuntamento da prima testa di serie e godrà di un bye al primo turno (diritto dei migliori 32 giocatori del ranking ATP iscrittisi alla competizione). Il teutonico debutterà contro il vincente del confronto tra il serbo Miomir Kecmanov e l’olandese Tallon Griekspoor. In quel quarto di tabellone si trova anche Matteo Berrettini, reduce da due eliminazioni ai quarti di finale tra Doha e Dubai: il romano incrocerà al secondo turno lo spagnolo Roberto Carballes Baena o l’australiano Christopher O’Connell, prima di un probabile terzo turno contro il greco Stefanos Tsitsipas, numero 9 del mondo che lo ha battuto settimana scorsa ai quarti di Dubai prima di alzare al cielo il trofeo. Se dovesse riuscire a superare l’ostacolo ellenico si troverebbe poi di fronte un durissimo ottavo di finale contro il danese Holger Rune, favorito nel suo spicchio in cui figurano anche Corentin Moutet, Jordan Thompson, Jaume Munar e Kei Nishikori. Il tabellone è dunque sfavorevole al numero 29 del circuito mondiale, che cercherà di infilare due colpacci in serie per provare a meritarsi quello che sulla carta dovrebbe essere il quarto di finale proprio contro Alexander Zverev. L’ipotetica semifinale di Zverev sarebbe o contro il norvegese Casper Ruud o contro il russo Daniil Medvedev, che sono favoriti nel loro spicchio di tabellone: per il primo un debutto contro il padrone di casa Marcos Giron o un qualificato, poi eventualmente l’australiano Alexei Popyrin (favorito contro il belga Zizou Bergs o un qualificato); per l’altro un esordio morbido contro Bu o Basavareddy, poi potrebbero esserci lo statunitense Alex Michelsen o il nostro Flavio Cobolli (aprirà contro un qualificato). Ruud in occasione dell’ottavo di finale, dove potrebbe trovarsi di fronte anche il nostro Lorenzo Musetti, che al secondo turno affronterà o il russo Roman Safiullin o lo statunitense Reilly Opelka per poi meritarsi probabilmente il francese Arthur Fils. Stesso discorso per Medvedev, che dovrebbe essere atteso dal ceco Jiri Lehecka o dallo statunitense Tommy Paul (in quello spicchio ci sarà anche Luca Nardi, che all’esordio sfiderà Cameron Norrie).


Grandi fuochi d’artificio nella parte bassa del tabellone, dove potrebbe esserci addirittura un quarto di finale tra lo spagnolo Carlos Alcaraz (detentore del titolo) e il serbo Novak Djokovic. Cammino sulla carta agevole per il numero 3 del mondo prima della teorica rivincita dei quarti di finale degli Australian Open contro il numero 7 del ranking ATP: Quentin Halys o un qualificato, Denis Shapovalov, Grigor Dimitrov o Sebastian Korda. Per il balcanico ci potrebbe essere un debutto caldo con Nick Kyrgios (ammesso che l’australiano superi un qualificato), poi l’argentino Francisco Cerundolo e teoricamente uno tra il polacco Hubert Hurkacz e l’australiano Alex de Minaur (in questo micro spicchio figurano anche Lorenzo Sonego e Luciano Darderi, attesi all’esordio dal belga David Goffin e dall’argentino Facundo Diaz Acosta). Chi tra Alcaraaz e Djokovic dovesse uscire indenne da quello scorcio (salvo sorprese), potrebbe incrociare in semifinale gli statunitense Taylor Fritz e Ben Shelton, il russo Andrey Rublev, il canadese Felix Auger-Aliassime, il britannico Jack Draper, favoriti nella loro parte di tabellone, dove è presente anche Matteo Arnaldi.

Stabili le condizioni del Papa, nessun episodio di insufficienza respiratoria

Stabili le condizioni del Papa, nessun episodio di insufficienza respiratoriaCittà del Vaticano, 4 mar. (askanews) – “Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato”. E’ quanto riferisce il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco ricoverato da 19 giorni presso il Policlinico A.Gemelli di Roma.


Sempre nella mattinata Francesco, è anche “passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria”. “Questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina. La prognosi rimane riservata. Il Papa oggi – conclude la nota – ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia”.

Papa, condizioni stabili e nessun episodio insufficienza respiratoria

Papa, condizioni stabili e nessun episodio insufficienza respiratoriaCittà del Vaticano, 4 mar. (askanews) – “Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato”. E’ quanto riferisce il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco ricoverato da 19 giorni presso il Policlinico A.Gemelli di Roma.


Sempre nella mattinata Francesco, è anche “passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria”. “Questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina. La prognosi rimane riservata. Il Papa oggi – conclude la nota – ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia”.

I dazi di Trump affossano le Borse europee, Milano -3,4%

I dazi di Trump affossano le Borse europee, Milano -3,4%Milano, 4 mar. (askanews) – La guerra dei dazi innescata dall’amministrazione Trump – con le nuove tariffe su Messico, Canada e Cina entrate in vigore oggi e le relative azioni di ritorsione annunciate – ha mandato ko le Borse in tutto il mondo. I listini europei, dopo i record della vigilia grazie all’exploit dei titoli della difesa, non hanno fatto eccezione. A Milano il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 3,41% precipitando a 37.736 punti. A Francoforte il Dax ha perso il 3,53%, a Parigi il Cac40 l’1,85%, a Madrid l’Ibex35 il 2,6%, a Londra il Ftse100 l’1,27%. Intanto a Wall Street, il Dow Jones si avvia verso la peggiore seduta da dicembre.


A picco il settore automotive, tra i più colpiti dalla politica dei dazi. A Piazza Affari, Stellantis è crollata del 10,16% chiudendo a 11,076 euro, Iveco del 7,73%, Pirelli del 6,02%, Ferrari dele 4,41%. Pesanti StM (-8,37%) e Tim (-5,37%). Male anche il comparto oil, con Tenaris -5,97%, Saipem -5,11%, Eni -4,23%, e quello bancario, con Bper -4,24%, Popolare di Sondrio -4,6%, Unicredit -4,25%. Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in lieve rialzo a 114 punti dai 111 della precedente chiusura, mentre il rendimento del decennale italiano è salito al 3,62% dal 3,58.

Ue, Schlein: serve difesa comune, non riarmo nazionale

Ue, Schlein: serve difesa comune, non riarmo nazionaleRoma, 4 mar. (askanews) – “Quella presentata oggi da Von Der Leyen non è la strada che serve all’Europa. All’Unione europea serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.


“Il piano Von Der Leyen, a partire dal titolo, punta sul riarmo e non emerge – osserva – un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune. Indica una serie di strumenti che agevolerebbero la spesa nazionale ma senza porre condizioni sui progetti comuni, sull’interoperabilità dei sistemi. Ci sono molti aspetti da chiarire, ad esempio su come funzionerebbe il nuovo meccanismo in stile Sure, per capire se finanzia progetti comuni o spesa nazionale. Ma questa non è la strada giusta”. “Manca ancora – sostiene la leader dem – la volontà politica dei governi di fare davvero una difesa comune e in questo piano della Commissione mancano gli investimenti europei finanziati dal debito comune, come durante la pandemia. Così rischia di diventare il mero riarmo nazionale di 27 paesi e noi non ci stiamo”.


“Noi – spiega Schlein – abbiamo un’idea precisa. Quello che serve oggi è un grande piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’UE, che è insieme cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e anche difesa comune. Anche, ma non solo! Magari cancellando le altre cruciali priorità su cui i governi sono più divisi. È irrinunciabile contrastare le diseguaglianze che sono aumentate. Per questo è inaccettabile utilizzare i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali”. “È il momento delle scelte e della chiarezza. Abbiamo bisogno di una risposta all’altezza della sfida globale – strategica, economica, politica – al ruolo dell’Europa nel mondo. E questa risposta non è quella presentata oggi. Noi porteremo la nostra posizione già al prossimo vertice dei socialisti e democratici a Bruxelles, in vista del Consiglio straordinario”, conclude.

Lavoro, Meloni: dati Istat importanti ma possiamo fare di più

Lavoro, Meloni: dati Istat importanti ma possiamo fare di piùRoma, 4 mar. (askanews) – “Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222mila. Il tasso di occupazione cresce al 62,8%. Su base annua, l’occupazione aumenta del 2,2%, con 513mila occupati in più. Numeri importanti, che confermano la crescita dell’occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più. Proseguiremo con determinazione su questa strada, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell’Italia”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Emesse tre monete speciali per celebrare Michelangelo

Emesse tre monete speciali per celebrare MichelangeloRoma, 4 mar. (askanews) – Michelangelo genio universale. Per celebrare il 550° anniversario dalla nascita del Maestro oggi sono emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, coniate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, tre monete. Realizzate in argento 925‰, in oro 999‰ e nella versione da 1 Kg in argento 999‰, hanno rispettivamente valore nominale di 5, 10 e 25 euro.


Le monete raffigurano sul dritto il ritratto di Michelangelo e sullo sfondo il prezioso motivo pavimentale stellato di piazza del Campidoglio a Roma. Michelangelo, che aveva fatto della statua equestre di Marco Aurelio il fulcro della piazza, l’aveva immaginata centrale in uno spazio ovale decorato da un disegno a stella. La decorazione ispirata all’idea del Maestro – anche se non perfettamente coincidente con il suo disegno – fu realizzata solo nel 1940. Proprio come un libro le monete si “leggono” dal dritto al rovescio. Voltando “pagina” la narrazione creata dall’artista-incisora della Zecca dello Stato, Uliana Pernazza, per la celebrazione per i 550 anni dalla nascita del Maestro, prosegue sul rovescio dove si trova il principale e più famoso dettaglio del capolavoro “La creazione di Adamo”, probabilmente l’affresco più noto della Cappella Sistina e universalmente conosciuto e ammirato. Michelangelo lo realizzò nel 1511 circa. L’opera, che si trova nella volta della Cappella Sistina all’interno dei Musei Vaticani, raffigura le dita di Dio e Adamo che si sfiorano. Per concepirla, Michelangelo si ispirò alla frase della Genesi “Dio creò l’uomo a sua immagine”. Il capolavoro iconico, nella versione della moneta da 1 Kg, diventa una “Scultura numismatica”, tanto che è stata realizzata, in soli 200 pezzi, con le tecniche attraverso le quali vengono solitamente create le medaglie.


DESCRIZIONE TECNICA Sul dritto della moneta: Al centro il ritratto di Michelangelo custodito presso il Museo Casa Buonarroti. Sullo sfondo una raffigurazione del tracciato michelangiolesco che caratterizza il pavimento di piazza del Campidoglio a Roma. Nel giro la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”. Sulla destra, nel giro, la firma dell’autore “U.PERNAZZA”. Sul rovescio della moneta: Al centro il particolare delle mani della “Creazione di Adamo”, affresco situato all’interno della Cappella Sistina. Nel giro, in alto, la scritta “MICHELANGELO” e nel campo le date “1475” e “2025”, rispettivamente, anno di nascita e anno di coniazione della moneta. Nel giro, in basso, la scritta “QUESTO SOL M’ARDE E QUESTO M’INNAMORA”. In basso, nelle tre versioni della moneta, Argento, Oro e Argento da 1 Kg, rispettivamente “5 EURO”-“10 EURO”- “25 EURO”, valore nominale. A sinistra “R”, identificativo della Zecca di Roma.

Tpl, sindacati: verso nuovo sciopero per rinnovo contratto

Tpl, sindacati: verso nuovo sciopero per rinnovo contrattoRoma, 4 mar. (askanews) – “Se non verrà dato seguito alle intese assunte in sede ministeriale, di cui rivendichiamo la piena validità, andiamo verso la proclamazione di un nuovo sciopero nel trasporto pubblico locale, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa”. Ad annunciarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna nel corso di una conferenza stampa che ha ripercorso le fasi della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore, sottolineando che “oggi si è avviata la seconda fase delle procedure di raffreddamento da chiudersi entro 10 giorni e in caso di esito negativo si potrà procedere con la proclamazione”.


“Due intese – hanno ricordato le organizzazioni sindacali – la prima dell’11 dicembre scorso con le controparti datoriali per il rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri – Internavigatori (Mobilità – TPL) scaduto il 31 dicembre 2023 e la seconda il 18 dicembre con il Governo che si era impegnato al reperimento delle risorse a sostegno del rinnovo, in un settore che, a causa dei tagli al Fondo nazionale trasporti, nel corso degli anni, allo stato attuale non è in grado di essere autosufficiente nel sostenere i costi dell’intesa. Ad oggi risulta che lo strumento normativo, contenente la disposizione economica delle risorse, che, secondo le intese, si sarebbe dovuto concretizzare entro la metà di gennaio, non è ancora arrivato in Consiglio dei Ministri per ragioni assolutamente ignote, producendo per l’ennesima volta il rinvio tra le parti per la formalizzazione definitiva. Contestualmente, le associazioni datoriali hanno comunicato con una circolare formale alle aziende loro associate e informalmente a noi di non garantire i contenuti delle intese in assenza delle risorse”. “Quanto accaduto in questi mesi – hanno spiegato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl FNA – configura una escalation di eventi lesivi della dignità di lavoratori e lavoratrici. Il ccnl in questione rappresenta infatti uno strumento di garanzia non solo per i circa 110 mila addetti del settore, ma anche per l’intero sistema del trasporto pubblico locale, da cui dipende l’esercizio del diritto alla mobilità della cittadinanza, nonché il benessere e le opportunità di sviluppo delle varie aree del Paese”.


“Da parte nostra – hanno concluso le organizzazioni sindacali – abbiamo richiesto alle associazioni datoriali di dare seguito a quanto definito nelle intese contrattuali di dicembre e ai soggetti istituzionali competenti, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’economia e delle Finanze e Mit, di dare seguito con urgenza agli impegni assunti sul piano delle risorse. In assenza di ciò dopo aver assunto e mantenuto un atteggiamento di responsabilità, tale da non determinare ulteriori elementi di criticità rispetto ad un iter di espletamento procedurale istituzionale, già di per sé estremamente delicato, manifestiamo una seria preoccupazione sulla tenuta della pace sociale nel settore e nel Paese e sulla mobilità dei cittadini, in un momento storico oltretutto caratterizzato da grandi eventi di portata internazionale”.