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Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%

Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%Roma, 17 gen. (askanews) – Economia cinese in frenata nel quarto trimestre del 2023 anche se l’anno si chiude con una crescita leggermente superiore alle previsioni del governo. Una crescita giudicata però dagli analisti poco significativa perché si confronta con un 2022 ancora influenzato dalla crisi pandemica.

Il prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi del 2023 è cresciuto dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti, dopo il +1,3% del terzo trimestre. Complessivamente l’anno scorso il Pil è salito del 5,2% a fronte di una previsione del governo del 5% e al +3% del 2022. Nel solo mese di dicembre la produzione industriale è crescuta del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, leggermente meglio delle stime, mentre le vendite al dettaglio sono andate peggio delle previsioni con un +7,4% tendenziale a fonte di un +8% atteso. Anche qui da tenere in considerazione il basso livello dei dati di dicembre 2022. Il tasso di disoccupazione è salito dal 5,0% al 5,1%.

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con Soru

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con SoruMilano, 16 gen. (askanews) – Venti minuti di colloquio, ma soluzione che ancora non arriva. Prosegue lo stallo nel centrodestra sulla Sardegna e le Regionali, nonostante Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani – a margine del Consiglio dei Ministri – abbiano avuto l’occasione per un confronto di persona.

Le posizioni restano immutate, e anzi il quadro si complica ulteriormente: sul terzo mandato per i governatori, chiesto dalla Lega per poter continuare con Zaia in Veneto, l’apertura arrivata da Fabio Rampelli viene ridimensionata – a microfoni spenti – da Fratelli d’Italia: “Le decisioni di FdI vengono prese dagli organi di FdI, non da un singolo”. E anche se ufficialmente non c’è una connessione, c’è da registrare il rinvio del Cdm sul provvedimento dell’election day, nel quale è contenuta anche la norma per consentire il terzo mandato ai sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti. Una misura che poteva sembrare un viatico al terzo mandato per i governatori, o addirittura fornire un veicolo normativo per un emendamento in tal senso. A scanso di equivoci, tutto fermo anche lì. Continua il tiro alla fune anche sulla Basilicata, individuata come possibile compensazione per la Lega: alle voci di un’apertura in tal senso da parte di FdI, rispondono i forzisti che insistono nel ritenere blindata la ricandidatura del loro Vito Bardi. In ogni caso, una compensazione di questa natura potrebbe soddisfare la Lega, non il Partito Sardo d’Azione di Christian Solinas. I sardisti – che per venerdì hanno convocato ad Oristano il Consiglio insistono nel chiedere la convocazione di un tavolo nazionale in cui rinegoziare i termini dell’alleanza e “riconoscere politicamente che la regola della conferma degli uscenti è stata cambiata”. A quel punto la coalizione tra centrodestra civici e sardisti potrebbe proseguire, “e dopo il voto si vedrà il peso delle varie liste”, con il PSd’Az convinto di pesare, col Carroccio, più o meno quanto FdI. In caso contrario, “il PSd’Az si troverà a poter decidere di andare con Soru, che vuole fare il partito della nazione sarda”.

Il Consiglio Regionale Veneto dice no al suicidio assistito e il centrodestra si divide. Zaia: rispetto il voto

Il Consiglio Regionale Veneto dice no al suicidio assistito e il centrodestra si divide. Zaia: rispetto il votoVenezia, 16 gen. (askanews) – E’ stata sostanzialmente bocciata la proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito, affrontata oggi in un lungo dibattito dal Consiglio regionale del Veneto. Ai 22 voti contrari si sommano i 3 astenuti che valgono anch’essi come un no. Quindi 25 no ed altrettanti voti a favore. C’è stata anche un’assenza. Erano in votazione 5 articoli.

Quando è stato bocciato il secondo, il presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti, ha proposto il rinvio in commissione, trattandosi, come ha spiegato, di “un articolo fondamentale. Il centrodestra si è presentato al voto spaccato: con Fdi e Fi contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, un’altra parte dello stesso Carroccio ha votato contro o si è astenuta. Un’astensione anche nel Pd. “Con questo voto è confermato che si trattava di una proposta di legge di iniziativa popolare che non viene dalla Giunta Regionale e spero che tutti abbiano avuto modo di comprenderlo visto che la comunicazione è stata fatta in altra maniera, si tratta di una proposta arrivata qui con una raccolta di firme con l’obbligo di trattarla entro sei mesi”, ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine della mancata approvazione in Consiglio della norma di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. “Non passa perché a parità di voti, 25 a favore e 25 contro, viene reinviata in Commissione, questa è la democrazia – ha aggiunto Zaia -. Domani mattina i pazienti terminali, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n.242 del 2019 possono chiedere l’accesso al fine vita che è la prova provata che questa proposta di legge non serviva ad autorizzare il fine vita ma stabiliva i tempi per dare le risposte”.

“Massimo rispetto per i consiglieri, soprattutto su un tema etico è fondamentale che tutti abbiano libertà di pensiero e di espressione. La mia parte politica ha lasciato totale libertà di pensiero e di espressione, penso che lo si potrà evidenziare dalle votazioni”, ha sottolineato ancora Zaia, dopo la mancata approvazione in Consiglio della norma di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. “Spero che a livello nazionale si affronti il tema, nella direzione di dire ‘cerchiamo di normare il fine vita a tutela della libera scelta e dei casi estremi’ oppure nella direzione in cui si faccia una legge per negare il fine vita, la coerenza è questa” ha aggiunto Zaia. “Un amministratore come il sottoscritto deve essere laico nell’approccio. Immagino e spero che non si sia partigiani nell’affrontare questo tema e non ci siano fazioni. Io oggi ho detto che quando parlo penso a chi è a casa o su un letto di ospedale, che deve avere messaggi assolutamente chiari” ha concluso il presidente della Regione.

In un post sui social di Forza Italia si spiega così la scelta: “In Veneto respinta la legge sul fine vita. Abbiamo espresso il nostro voto contrario perché già garantito da una sentenza della Corte Costituzionale in alcune condizioni di sofferenza. Cure palliative, per evitare inutili sofferenze a pazienti in grave stato, ci sono già, così come è già garantito che non si verifichi nessun accanimento terapeutico. Se si va ad incidere sui tempi, si rischia di provocare ulteriore sofferenza e una migrazione interna verso le Regioni in cui la morte dolce è applicata con maggiore rapidità. Il dibattito, dunque, non è solo etico ma politico e deve essere trattato dal Parlamento in cui ribadiremo che Forza Italia è contro l’eutanasia!”

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e Fratoianni

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e FratoianniMilano, 16 gen. (askanews) – Nel giorno in cui il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata è approdato in Senato e ha iniziato il suo blindato percorso parlamentare, la rete dei comitati che tentano di bloccare il passo alla legge Calderoli ha dato vita a presidi contemporanei in 28 piazze d’Italia, davanti alle prefetture di molti capoluoghi del Sud ma anche del Nord. Da Venezia a Napoli, da Trieste a Trapani, con uno sconfinamento in Germania a Francoforte. Per dire no al cosiddetto “spacca-Italia”, considerato dalle opposizioni foriero di maggior divario e disuguaglianze a scapito del Mezzogiorno. Appuntamenti culminati nella manifestazione di Roma, davanti al Pantheon, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Si Nicola Fratoianni.

Tutti in piazza, ha detto la portavoce dei comitati Marina Boscaino, “perché l’odioso progetto dell’autonomia differenziata entra in aula e poi continueremo a Roma fino al 19 perché la prima terribile constatazione da fare è che la discussione in aula è già stata contingentata a tre giorni dopo che il testo è uscito emendato, ma non migliorato, dalla commissione affari costituzionali”. Una protesta, ha aggiunto, contro il “defraudamento delle funzioni del Parlamento” e la “soggezione totale della democrazia parlamentare ai diktat del governo così come ai patti scellerati che si sono fatti” che vedono la riforma dei poteri della Regioni come “contraltare e contrappeso al premierato”. Un concetto ribadito da Fratoianni secondo il quale “lo scambio fra premierato di Meloni e l’autonomia di Calderoli è uno scambio indecente di cui la prima vittima è il Mezzogiorno con le sue popolazioni”. Secondo Schlein il ddl Calderoli “sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa”. Per questo il Pd, ha aggiunto, “con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”.

La battaglia in Parlamento, ha assicurato Conte, “è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo” e se non fosse sufficiente “dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia” con un referendum. Da Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris ha puntato invece il dito anche contro l’attuale “opposizione parlamentare, per come è ridotto il Parlamento, più di votare contro non può fare, e poi per quella che è oggi, quella che ha modificato il titolo V”. Per questo, a suo parere, “l’unico strumento” è “attivare una grande mobilitazione popolare e se questo accadrà e allora c’è ancora il tempo per fermare questo disegno sovversivo”.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo Regionali

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo RegionaliRoma, 16 gen. (askanews) – A quanto si apprende da fonti parlamentari, al termine della riunione del Consiglio dei ministri c’è stato un incontro di circa 20 minuti tra la premier Giorgia Meloni e i suoi vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Nessuno conferma che il focus sia stato sulle regionali e, in particolare sul nodo Sardegna. Segno che il colloquio potrebbe non essere bastato a sbloccare lo stallo. Il tempo, però, incombe: un accordo va infatti trovato entro lunedì prossimo, data ultima per la presentazione delle liste in Sardegna.

Rugby, 34 azzurri convocati per raduno in vista del Sei Nazioni

Rugby, 34 azzurri convocati per raduno in vista del Sei NazioniRoma, 16 gen. (askanews) – Sono 34 i convocati dell’Italia per il primo Sei Nazioni di rugby sotto la guida del nuovo c.t. azzurro Gonzalo Quesada. Il gruppo, che comprende 5 esordienti, si radunerà il 22 gennaio a Verona, per preparare in una settimana l’esordio del 3 febbraio alle 15.15 contro l’Inghilterra all’Olimpico di Roma.

“Avremo la possibilità di lavorare per la prima volta, anche solo per 3 giorni, con il gruppo al completo. Nella prima parte di gennaio il focus è stato sulla nuova metodologia di lavoro, sulle uscite di campo e sui punti di incontro. Ora entreremo nelle basi del nostro gioco e sulle strutture di attacco e difesa. Non avremo molto tempo a disposizione e cercheremo di concentrare il più possibile il lavoro. Lo staff ha lavorato molto bene e in questo periodo c’è stato un confronto costante per trasferire al meglio tutte le informazioni agli atleti” ha dichiarato il selezionatore argentino. I CONVOCATI

Piloni: Pietro Ceccarelli (Perpignan, 31 caps), Danilo Fischetti (Zebre, 36 caps), Matteo Nocera (Zebre, esordiente), Luca Rizzoli (Zebre, esordiente), Mirco Spagnolo (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè Zilocchi (Benetton Rugby, 16 caps). Tallonatori: Gianmarco Lucchesi (Benetton Rugby, 17 caps), Marco Manfredi (Zebre, 3 caps), Giacomo Nicotera (Benetton Rugby, 18 caps). Seconde Linee: Niccolò Cannone (Benetton Rugby, 36 caps), Edoardo Iachizzi (Benetton Rugby, 6 caps), Federico Ruzza (Benetton Rugby, 49 caps), Andrea Zambonin (Zebre, 3 caps).

Terze Linee: Lorenzo Cannone (Benetton Rugby, 16 caps), Riccardo Favretto (Benetton Rugby, 1 cap), Alessandro Izekor (Benetton Rugby, esordiente), Michele Lamaro (Benetton Rugby, 33 caps), Sebastian Negri (Benetton Rugby, 52 caps), Ross Vintcent (Exeter, esordiente), Manuel Zuliani (Benetton Rugby, 17 caps). Mediani di Mischia: Alessandro Garbisi (Benetton Rugby, 7 caps), Martin Page-Relo (Lione, 4 caps), Stephen Varney (Gloucester, 24 caps).

Mediani di Apertura: Tommaso Allan, (Perpignan, 79 caps), Paolo Garbisi (Montpellier, 31 caps). Centri: Juan Ignacio Brex (Benetton Rugby, 30 caps), Tommaso Menoncello (Benetton Rugby, 12 caps), Federico Mori (Bayonne, 13 caps) Marco Zanon (Benetton Rugby, 16 caps). Ali/Estremi: Pierre Bruno (Zebre, 15 caps), Ange Capuozzo (Stade Toulousain, 16 caps), Monty Ioane (Lione, 25 caps), Simone Gesi (Zebre, 1 cap), Lorenzo Pani (Zebre, 5 caps).

Formula1, la McLaren svela la livrea 2024

Formula1, la McLaren svela la livrea 2024Roma, 16 gen. (askanews) – Un po’ a sorpresa sui social è spuntata la livrea 2024 della McLaren che ha battuto tutti sul tempo. Le monoposto di Woking affidate anche in questa stagione alle guida di Lando Norris e Oscar Piastri. Non certo una rivoluzione rispetto alla precedente versione. La nuova livrea, rispetto a quella utilizzata nell’unveil del 2023, presenta alcune differenze: niente più ‘chiazze’ di azzurro. La linea appare più semplice e pulita e alterna il tradizionale color papaya, tornato a campeggiare stabilmente sulle monoposto britanniche ormai dal 2017, e il nero carbonio, presente in quantità maggiore rispetto al passato. I numeri invece sono argentati. Per la presentazione della macchina, invece, c’è ancora da attendere. Il Mondiale di F1 riparte a marzo in Bahrain. (Foto da profilo McLaren X).

Pnrr, Meloni: bilancio estremamente positivo, 2024 anno decisivo

Pnrr, Meloni: bilancio estremamente positivo, 2024 anno decisivoRoma, 16 gen. (askanews) – “Oggi, a Palazzo Chigi, la prima cabina di regia sul Pnrr del 2024. Un’occasione per fare il punto sugli importanti obiettivi raggiunti finora e su quelli futuri. Il lavoro di squadra che siamo riusciti a costruire in questi mesi, ci ha consentito di chiudere il 2023 con un bilancio estremamente positivo. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo ottenuto quattro grandi risultati”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui social.

“Primo: il completamento e la verifica degli obiettivi per il pagamento della terza rata. Secondo: la verifica e la rendicontazione degli obiettivi per chiedere la quarta rata, versata dalla Commissione europea. Terzo: il completamento della revisione del PNRR con l’implementazione del Capitolo REPowerEU e l’approvazione del nuovo Piano da parte del Consiglio UE. Quarto: il raggiungimento degli obiettivi per la quinta rata e la presentazione della nuova richiesta di pagamento. Abbiamo toccato così un doppio primato: essere la prima Nazione in Europa non solo a presentare la richiesta e a ricevere dalla Commissione europea la quarta rata, ma anche a presentare entro il 2023 la richiesta per la quinta rata. Dobbiamo essere molto orgogliosi di questo traguardo, che non era affatto scontato”, sottolinea ancora la premier. “È un obiettivo che ha richiesto tanto impegno, ma il risultato finale è molto gratificante e ringrazio tutti, ad ogni livello, per il contributo che hanno dato. Il 2024 è un anno decisivo ed è necessario assicurare il massimo presidio dell’attuazione di tutte le misure concordate per il raggiungimento degli obiettivi previsti, anche in vista della presentazione della sesta e della settima richiesta di pagamento. Avanti così”, conclude Meloni.

Autonomia, Conte in piazza: pronti a chiamare cittadini a referendum

Autonomia, Conte in piazza: pronti a chiamare cittadini a referendumRoma, 16 gen. (askanews) – “La battaglia in Parlamento è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti a margine della manifestazione in piazza del Pantheon a Roma contro il ddl Calderoli per l’istituzione dell’autonomia regionale differenziata.

“E poi, se non fosse sufficiente, è certo – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – che dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia”.

Autonomia, Schlein in piazza: fotografa e sigilla le disuguaglianze

Autonomia, Schlein in piazza: fotografa e sigilla le disuguaglianzeRoma, 16 gen. (askanews) -“Questo ddl sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa. Il Pd con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, prendendo la parola in piazza del Pantheon a Roma alla manifestazione delle associazioni e dei comitati contro l’autonomia regionale differenziata.

“È importante – ha aggiunto – che su questa battaglia uniamo le nostre forze per dire no a chi vuole sfasciare il Paese”. A giudizio della leader del Pd “è vergognoso che questa riforma sia oggetto di un becero baratto fra Salvini e Meloni, perché di mezzo c’è una riforma costituzionale che indebolisce il Parlamento, indebolisce il presidente della Repubblica e supera la forma di Repubblica parlamentare. Noi dobbiamo essere compattamente contro questa riforma e dire una cosa chiara: non c’è riscatto per l’Italia – ha concluso Schlein – senza il riscatto del Sud”.