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Terzo polo, Calenda: ok al partito unico Azione-Iv entro l’autunno

Terzo polo, Calenda: ok al partito unico Azione-Iv entro l’autunnoRoma, 28 feb. (askanews) – Il leader del Terzo Polo Carlo Calenda ha presentato al comitato politico della Federazione Azione-Italia Viva una road map per arrivare al partito unico entro l’autunno di quest’anno. Il processo partirà con la scrittura di un manifesto politico e di valori aperto al contributo di associazioni, movimenti e personalità delle aree politiche liberal-democratica, popolare e riformista. Il processo sarà organizzato democraticamente e a partire dai territori, spiega una nota congiunta al termine della riunione del comitato politico di Azione e Italia Viva.
Il comitato si riunirà la prossima settimana per l’approvazione del documento presentato. “E’ nostra responsabilità dare una risposta immediata ai milioni di italiani che non si riconoscono nel populismo di destra e di sinistra e vogliono una politica responsabile, pragmatica e seria”, dichiara il leader Carlo Calenda.

Naufragio migranti, Occhiuto: paese civile salva persone in mare

Naufragio migranti, Occhiuto: paese civile salva persone in mareRoma, 28 feb. (askanews) – “Non è giusto addossare a questi uomini delle istituzioni responsabilità che non hanno, certo è che in un paese civile le spiagge non si trasformano in cimiteri, in un paese civile non muoiono bambini che non si ha nemmeno la possibilità di riconoscere, in un paese civile le persone si salvano in mare, è vero che non si poteva intervenire a causa delle condizioni di oggettiva mareggiata, ma nel 2023 forse l’Ue dovrebbe prevedere che si possano salvare comunque, in qualsiasi condizione metereologica, bambini, donne e uomini che altrimenti muoiono in mare. Il Mediterraneo non può essere il cimitero dei migranti”. Lo ha detto il governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervistato dal Tg4.

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionistica

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionisticaRoma, 28 feb. (askanews) – Il Parco Bracciano-Martignano ha una nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni, grande partecipazione per la presentazione a Spazio Porta del Parco ad Anguillara Sabazia (Roma) alla presenza di autorità locali (i sindaci, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, le università agrarie come quella di Bassano Romano), associazioni, cittadini, escursionisti ed amanti dell’area naturale protetta: nel nuovo strumento di comunicazione tutti i maggiori punti di interesse, i percorsi in mountain bike, la segnalazione aggiornata della rete sentieristica secondo i canoni CAI lungo i 130 Km. del corridoio ecologico lacustre coi riferimenti di frecce, segnavia e i grandi sentieri di lunga percorrenza coi luoghi di interesse storico e culturale del Parco dei due laghi, compresi i monumenti naturali regionali La Caldara di Manziana, Pantane e Lagusiello oltre la faggeta vetusta depressa di Monte Raschio, patrimonio dell’umanità Unesco. “La nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni non si presta ad essere solo un valido strumento di supporto per gli escursionisti a piedi, a cavallo e in bicicletta, ma anche per il territorio tutto e i suoi Comuni che ora dispongono di un aggiornato volano per l’incremento del turismo ecosostenibile locale: ringrazio sia i sindaci che hanno sostenuto quest’importante lavoro che associazioni, cuore pulsante dell’area protetta insieme al mondo agricolo e produttivo” ha spiegato Vittorio Lorenzetti, presidente del Parco Bracciano-Martignano che, proprio grazie al protocollo d’intesa stipulato coi Comuni, può garantire la manutenzione ordinaria dei sentieri, finanziata invece dalla Regione Lazio per 387.000 euro l’opera di adeguamento e miglioramento straordinario nel progetto I sentieri della natura – In cammino nelle aree protette del Lazio. “La carta – ha aggiunto Daniele Badaloni, direttore dell’ente di gestione regionale – muove per lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni locali anche attraverso l’incentivazione economica parallelamente alla conservazione e tutela dell’ambiente che per essere efficace deve viaggiare sulla stessa linea della promozione, in questo caso la fruizione sostenibile diventa allo stesso tempo uno strumento attivo di conservazione”.

Auto, Italia voterà contro stop Ue motori termici da 2035

Auto, Italia voterà contro stop Ue motori termici da 2035Roma, 28 feb. (askanews) – Domani a Bruxelles, alla riunione degli ambasciatori dei Paesi dell’Ue, l’Italia esprimerà una posizione contraria alla proposta di Regolamento europeo che prevede il bando alla produzione e vendita di auto e van con motori termici al 2035. Lo annuncia il ministero di Ambiente e sicurezza energetica con un comunicato.
Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l’Italia sostiene che i target ambientali vadanoperseguiti attraverso “una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, si legge, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il paese sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo.
L’Italia ritiene inoltre, e il Mase puntualizza che questa sarà la posizione che verrà espressa domani, che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali.
Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, si legge, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi.
“L’utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici – afferma nel comunicato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – contribuirà ad una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini”.

60 anni di surgelati: l’innovazione a tavola che vale 4,8 mld

60 anni di surgelati: l’innovazione a tavola che vale 4,8 mld

Dai 3 kg pro-capite in 1980 ai 16 in 2021. Il 2022? Stabile grazie a horeca

Milano, 28 feb. (askanews) – Hanno accompagnato 60 anni di storia del nostro Paese, contribuendo a cambiarne le abitudini, alimentari e non solo. Parliamo degli alimenti surgelati, cresciuti in questi sei decenni col piede puntato sul pedale dell’innovazione, premiati da nove italiani su 10, che oggi ne consumano 16 chili pro-capite all’anno contro i tre del 1980. In vista della giornata del cibo surgelato il 6 marzo, l’Istituto italiano alimenti surgelati ripercorre le tappe di questo percorso che coincidono con i suoi 60 anni di attività. Era, infatti, il 1963 quando le principali industrie produttrici di surgelati fondavano Iias per valorizzare un prodotto che come ha detto il suo attuale presidente Giorgio Donegani, “ha portato a una rivoluzione nel nostro rapporto col cibo”.
“I surgelati grazie all’innovazione hanno saputo crescere continuamente nella fiducia prima che nei consumi grazie alla capacità di rispondere alle sempre nuove esigenze dei cittadini e dei consumatori – ha spiegato – a dimostrazione di come ormai il surgelato non sia più il prodotto che per tanti anni in passato è stato considerato emergenziale ma qualcosa che effettivamente è presente nelle scelte quotidiane”.
Sebbene l’invenzione di una macchina industriale per surgelare il cibo risalga a quasi un secolo fa, grazie a Clarence Birseye, che verrà ricordato come il fondatore della moderna industria del cibo surgelato, è negli anni 60 che inizia la diffusione su larga scala dei cibi sotto zero in Italia. Sono negli anni del miracolo economico, un po’ in ritardo rispetto ai Paesi dell’europa centro settentrionale, e la loro diffusione viaggia di pari passo con quella degli elettrodomestici: se nel 1958 solo il 13% possedeva un frigorifero, nel 1965 questa percentuale era quadruplicata raggiungendo oltre la metà della popolazione (55%). Del resto per conservarli in casa occorreva il freezer che arriverà solo alla fine del decennio. Negli anni 70 conquistano così un posto stabile nelle dispense italiane, ma è nel decennio successivo che le vendite accelerano. A fare il resto sarà ancora una volta l’innovazione, come l’Iqf (Individually quick frozen, il surgelato individualmente), che negli anni 90 imprime una svolta all’industria, vent’anni prima della sterzata portata dalla pandemia. Negli anni del distanziamento e dei lockdown, infatti, i surgelati consumati in Italia toccano le 940 mila tonnellate, guarda caso in concomitanza con la crescita del 21% delle vendite di freezer.
“I surgelati sono entrati nella vita degli italiani inizialmente con qualche diffidenza – ha spiegato Francesco Morace, sociologo e presidente di Future concept lab – perché la cultura italiana era legata alla tradizione ma quasi subito ha saputo in qualche modo conciliare la tradizione all’innovazione e questo è un elemento che abbiamo visto confermato in questi 60 anni. Anche perchè oggi parliamo di smart and sustainable un paradigma che mette insieme la qualità intelligente delle tecnologie e la qualità della sostenibilità”. “Forse – ha aggiunto – è l’innovazione tecnologica più profonda che è stata accettata più velocemente dagli italiani”.
Ma l’innovazione non è solo tecnologica. Ha dietro anche una ricerca di prodotto che, grazie allo zampino del marketing, ha reso iconici alcuni alimenti surgelati: “Io sono nato nell’anno in cui in Inghilterra sono nati i bastoncini di pesce che sono un prodotto iconico – ha ricordato Donegani – in Italia ci sono 10 milioni di famiglie che li mangiano di frequente, poi si è passati a un altro must che è quello dei minestroni e le patatine surgelate che oggi hanno un enorme successo”, rappresentando da sole (dati 2021) quasi il 15% del volume di alimenti surgelati. Ma non si può dimenticare la pizza, che grazie a una innovazione nei sistemi di preparazione negli anni Novanta, oggi copre il 10% dei consumi di surgelati nel nostro Paese, oltre a essere ambasciatrice del made in Italy alimentare nel mondo con un export che tra il 2019 e il 2021 è cresciuto del 18%. E ancora i piatti pronti, il cui successo arriva negli anni’90, grazie alla capacità della nostra industria alimentare di cristallizzare a -18 la tradizione gastronomica italiana.
E nel 2022 il mercato dei surgelati come ha risposto a inflazione e aumenti delle materie prime, dopo 4,8 miliardi toccati nel 2021? “Se noi guardiamo nella globalità il comparto, ci aspettiamo una sostanziale tenuta e sicuramente non una regressione in particolare per il fatto che la ristorazione che tanto ha sofferto negli anni scorsi si sta riprendendo – ha detto Donegani – Si sta assistendo all’inverso di quello che è accaduto nel periodo Covid con la ristorazione che dopo la batosta del 2020 ora sta tornando a crescere. Ci aspettiamo una tenuta con una messa in previsione di una leggera flessione del consumo domestico a fronte di una crescita del fuori casa”. Più nel dettaglio, “nel canale della gdo il 2022 ha avuto una prima parte positiva una seconda leggermente negativa che si compensano – ha spiegato Andrea Passamonti – All’inizio del 2023 c’è stata una leggera flessione ma nell’andare avanti ne corso dell’anno ci aspettiamo che ci sia un recupero”.

Conti pubblici,fonti Mef:impatto limitato superbonus su deficit 2023

Conti pubblici,fonti Mef:impatto limitato superbonus su deficit 2023Roma, 28 feb. (askanews) – Cresce l’attesa per la comunicazione da parte dell’Istat dei dati ricalcolati sui deficit italiano degli anni dal 2020 al 2022 a seguito delle determinazioni, anche Eurostat, sulla qualificazione contabile dei crediti d’imposta, che un peso molto rilevante hanno avuto nel cosiddetto Superbonus. In attesa che alle 11 di mercoledì l’Istat comunichi come e quanto tali crediti verranno ‘spalmati’ in aumento sui deficit degli ultimi 3 anni, fonti del Tesoro segnalano che per quanto riguarda il deficit 2023 – che gli ultimi documenti dell’esecutivo collocavano in via previsionale al 4,5% – gli effetti dovrebbero essere “limitati”. Tutto ciò grazie a tre ordini di fattori. Il primo fattore è stato lo stop avvenuto lo scorso 15 febbraio e deciso dal Governo per il meccanismo del superbonus 110%, che ha arrestato gli importanti effetti di spesa legati a tale provvedimento. Il secondo fattore che dovrebbe svolgere un effetto positivo sui conti pubblici riguarda la crescita economica per l’anno in corso che, rispetto alle stime dell’esecutivo, collocate nello scenario programmatico a un +0,6% del Pil, starebbero accelerando verso l’1%. Il terzo fattore riguarda il netto calo dei costi dell’energia con i prezzi del gas sul mercato internazionale che continuano a scendere.

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere Department

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere DepartmentRoma, 28 feb. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha nominato Rodrigo Valdés nuovo direttore del Western Hemisphere Department, che supervisiona tutte le Americhe. Secondo quanto riporta un comunicato, assumerà la carica dal primo maggio succedendo a Ilan Goldfajn, che lascerà il Fondo per per assumere la presidenza della banca di sviluppo Inter americana.
Valdez è professore di economia alla School of government dell’Università cattolica del Cile, precedentemente è stato ministro delle Finanze cileno. E’ già stato vice direttore del Dipartimento occidentale del Fmi dal 2009 al 2012.

Torna l’Isotta Fraschini, presentata l’hypercar Tipo 6 Competizione

Torna l’Isotta Fraschini, presentata l’hypercar Tipo 6 CompetizioneMilano, 28 feb. (askanews) – Isotta Fraschini riparte dall’Automobile Club Milano, dove nel 1904 ottenne la sua prima licenza di costruttore automobilistico. Il brand di auto sportive di lusso nato nel 1900 a Milano da un’idea di Cesare Isotta e dai fratelli Oreste, Antonio e Vincenzo Fraschini ha presentato in anteprima mondiale la Tipo 6 Competizione, la vettura che segnerà il ritorno al motorsport nel campionato World Endurance Championship (Wec) categoria Lmh, il prossimo luglio a Monza con il team Vector.
A ridare vita al brand, una cordata di imprenditori guidati da Alessandro Fassina, che ricopre la carica di presidente, attraverso il veicolo Isotta Major cui fa capo l’80% del capitale. I nomi degli altri soci non sono stati resi noti. Nel ruolo di Ad c’è Enzo Panacci, mentre la gestione sportiva è affidata a Claudio Berro, entrambi nel Cda. Il restante 20% del capitale è controllato da Nad Investment. “Le competizioni saranno il nostro veicolo di marketing, abbinate all’esclusività del Made in Italy e a performance uniche”, ha detto Fassina.
Il piano industriale prevede un investimento di 100 milioni di cui 25 già versati dai soci. Non è previsto il ricorso al finanziamento bancario. L’obiettivo è di produrre 50 esemplari Tipo 6 Competizione nei prossimi 4 anni. Dalla Tipo 6 Competizione nasceranno una versione Pista per piloti privati e una hypercar Stradale biposto che sarà in vendita dal 2026 al prezzo di 2,75 milioni di euro, più tasse. L’investimento per lo sviluppo dell’hypercar stradale, interamente personalizzabile, è stimato in circa 70 milioni, mentre l’obiettivo a tendere è di produrne 30/40 unità l’anno. “Ogni macchina sarà esclusiva, fino a progetti one-off. Con 30 vetture l’anno superiamo il break even. Come mercati guardiamo a Canada, Stati Uniti, Emirati e Cina. C’è parecchio interesse, una vettura l’abbiamo già venduta a un cliente italiano”, ha detto Fassina.
La Tipo 6 Competizione a trazione integrale, prodotta e sviluppata dalla Michelotto Engineering di Padova, è realizzata interamente in fibra di carbonio, ha una potenza di 1020 cavalli sprigionati da un motore elettrico all’anteriore e un V6 3.0 termico al posteriore. Il peso è inferiore ai 1.000 kg per uno 0-100 in 2,2 secondi.

Oss. Romano: migranti non hanno alternative, diritti violati

Oss. Romano: migranti non hanno alternative, diritti violatiMilano, 28 feb. (askanews) – Non fa sconti il segretario generale dell’Onu, António Guterres, aprendo a Ginevra la 52esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che coincide con il 75esimo anniversario della Dichiarazione universale – lo scrive l’Osservatore Romano in un editorale intitolato “La marcia indietro dei diritti umani”. Non fa sconti perché la realtà contemporanea non lo consente: basti pensare alle continue violazioni dei diritti delle donne in Iran, la cui libertà di pensiero, parola e istruzione viene continuamente soffocata, anche nel sangue; ai soprusi sui diritti dei bambini in Ucraina, ai quali una guerra violenta e crudele ha strappato il futuro; all’indifferenza nei confronti dei diritti dei migranti che cercano un mondo migliore e trovano, invece, la morte in mare. Nel loro caso, come ripetuto spesso da Papa Francesco, ad essere violato è anche il “diritto a non dover migrare”, ossia ad avere in patria condizioni di pace e sicurezza sociale ed economica, troppe volte messe a rischio da guerre, conflitti e conseguenze del cambiamento climatico. Chi lascia il proprio Paese lo fa perché non ha alternative, perché la sua stessa vita è a rischio: per questo, afferma il Pontefice, “è importante riflettere sulle cause dei flussi migratori e sulle forme di violenza che spingono a partire verso altri Paesi”.
Ed è anche per questo che le parole di Guterres risuonano con forza: tutto il mondo, dice, ha fatto “marcia indietro” sui diritti umani. E ricordando “l’orribile naufragio” avvenuto domenica a Cutro, in Calabria, afferma: “Tutti coloro che cercano una vita migliore meritano sicurezza e dignità. Abbiamo bisogno di percorsi sicuri e legali per migranti e rifugiati”. Guardando poi all’Ucraina, il segretario generale dell’Onu sottolinea che l’aggressione russa al Paese “è la più vasta violazione dei diritti umani che osserviamo oggi”, contrassegnata da “casi di violenza sessuale, sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e violazioni dei diritti dei prigionieri di guerra”.
“La Dichiarazione universale dei diritti umani è sotto attacco da ogni parte e ogni giorno vengono commesse nuove violazioni”, ribadisce il segretario generale dell’Onu citando “l’antisemitismo, il fanatismo anti-musulmano, la persecuzione dei cristiani, il razzismo, la discriminazione e la violenza di genere”. Troppo spesso “usata male” e “sfruttata per tornaconti politici”, tale Dichiarazione universale ha ora bisogno di “nuova vita”.

Naufragio migranti, La Russa: tragedia non lasci indifferente nessuno

Naufragio migranti, La Russa: tragedia non lasci indifferente nessunoRoma, 28 feb. (askanews) – Una tragedia che “non può lasciare indifferente nessuno”, dalla quale nasce l’obbligo di impegnarsi “affinché non si ripeta”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato i migranti morti nel naufragio nello Ionio, prendendo la parola in aula a palazzo Madama. Al termine del suo intervento, l’assemblea dei senatori ha osservato un minuto di silenzio.
“Gentili senatrici e gentili senatori, come sapete – ha esordito La Russa – la scorsa domenica un barcone di migranti, partito dalla Turchia, è naufragato davanti alle coste crotonesi. Il bilancio ufficiale, drammatico, registra al momento 64 vittime, di cui 14 minori ma il numero potrebbe essere molto più alto. Le immagini che tutti noi abbiamo visto sono veramente drammatiche. Ci troviamo di fronte ad una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente. Ripeto: nessuno”.
“Consentitemi – ha proseguito – di rivolgere il ringraziamento a quest’aula per l’attenzione ai tanti soccorritori, agli uomini e alle donne in divisa, ai tanti volontari che sono tuttora impegnati in difficilissime operazioni di soccorso. Niente e nessuno ci ridarà indietro queste donne, questi bambini e questi uomini, niente e nessuno potrà lenire il dolore dei loro familiari. Ma di sicuro possiamo, anzi dobbiamo, fare in modo che questi eventi non si ripetano, perlomeno ci dobbiamo seriamente provare”.
“Tutti, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a partire innanzitutto dall’Europa, abbiamo l’obbligo anche morale, di impegnarci maggiormente affinché quello che abbiamo visto a Steccato di Cutro non si ripeta in futuro. Nel ribadire il mio più alto e sincero senso di cordoglio, invito l’Aula ad un minuto di raccoglimento”, ha concluso La Russa.