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Chiude per allarme drone l’aeroporto di Pietroburgo, Difesa: solo un’esercitazione

Chiude per allarme drone l’aeroporto di Pietroburgo, Difesa: solo un’esercitazioneRoma, 28 feb. (askanews) – A Sud, droni sulla regione di Krasnodar e la repubblica di Adygeya, a Nord l’aeroporto di San Pietroburgo temporaneamente chiuso dopo l’avvistamento di un velivolo non identificato: in Russia è alta tensione per una serie di episodi collegati alla guerra in Ucraina o sospettati di esserlo.
A Tuapse, sempre nel kraj di Krasnodar’, un drone è probabilmente andato a segno, dato l’incendio che si è sviluppato nella notte in una raffineria del colosso del petrolio Rosneft, controllato dal governo. Le fiamme sono state estinte in poche ore, secondo le agenzie russe e l’amministrazione locale ha rassicurato rispetto alle voci di fuoriuscita di petrolio e fumi tossici. Ma non sfugge a nessuno che la lista di incidenti lasciati senza piena spiegazione si allunga e oggi si aggiunge l’ufficialità dell’abbattimento di due droni. Anche se con episodi circoscritti, il conflitto ucraino si spinge sempre più spesso oltre le frontiere con la Russia. La vicenda dell’aeroporto di San Pietroburgo, per quanto fumosa, alza l’asticella dell’allarme interno.
La spiegazione ufficiale per la chiusura temporanea dell’aeroporto Pulkovo è arrivata dal ministero della Difesa: “Il 28 febbraio, le forze di servizio della zona occidentale di responsabilità della difesa aerea hanno condotto una sessione di addestramento sull’interazione con le autorità civili di controllo del traffico aereo”, ha riferito il ministero qualche ora dopo la diffusione delle notizie sulla chiusura dello scalo. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che il presidente Vladimir Putin è stato “pienamente informato” della vicenda di San Pietroburgo, sua città natale, ma di spiegazioni non ne ha date.
Il canale Telegram Baza ha rilanciato i dati di Flightradar24, affermando che nella seconda città russa era stato attivato il piano “Tappeto”, che scatta quando c’è una violazione del confine o nello spazio aereo compaiono oggetti non identificati. I caccia si sono levati e i voli civili sono stati trasferiti nella “zona di attesa”. Il canale Telegram “112” ha riferito “l’oggetto non identificato sarebbe un grosso drone”. Poco dopo, Mosca ha affermato di aver sventato due tentativi di attacco con droni, attribuiti all’Ucraina. Il ministero della Difesa ha comunicato che “il 28 febbraio, di notte, il regime di Kiev ha tentato di utilizzare veicoli aerei senza pilota (UAV) per attaccare le infrastrutture civili” nella regione di Krasnodar e nella Repubblica di Adygea (che è una ‘enclave’ all’interno del territorio di Krasnodar’, confinante con l’Ucraina).
La giornata di oggi era iniziata con le spiegazioni del ministero per le Situazioni d’emergenza riguardo un allarme antiaereo lanciato giorni fa da radio e canali televisivi in diverse regioni russe: è stato causato da “un guasto dei server” dovuto a un attacco hacker, ha fatto sapere il governo russo, assicurando in una nota che l’allarme “è una falsa notizia, non corrisponde in alcun modo alla realtà”.
L’annuncio dell’allarme anti-aereo e della minaccia di “imminente attacco missilistico” con l’invito a “tutti a cercare immediatamente rifugio” è andato in onda il 22 febbraio, ma diversi media dicono che è scattato ieri notte. E’ stato trasmesso da Relax Fm, Avtoradio, Iumor Fm e altri canali Fm nella regione di Mosca, di Belgorod, ma anche a Kazan, Voronezh, Tjumen e altre città. Dopo la precisazione del ministero delle Emergenze, sui social russi circolavano commenti scettici e preoccupati, si faceva notare che già sono state fatte prove del funzionamento delle sirene, “ora testano l’allerta aerea, poi ancora qualcosa. Speriamo che si faccia in tempo per ristrutturare e riaprire i rifugi antibombardamento”.

Servizi: contraffazione alimentare minaccia per ‘Made in Italy’

Servizi: contraffazione alimentare minaccia per ‘Made in Italy’Roma, 28 feb. (askanews) – “La tutela del Made in Italy in ambito agroalimentare riguarda non soltanto la protezione di un asset strategico per l’economia nazionale, dal momento che tale settore rappresenta una voce significativa del nostro export e una rilevante percentuale del Pil, ma anche la difesa di un vero e proprio marchio, stimato e identificato in tutto il mondo”. E’ quanto si evidenzia nella Relazione annuale dell’intelligence al Parlamento.
“Il fenomeno della contraffazione nel settore agroalimentare emerge non solo all’estero, ma in maniera significativa anche all’interno dei confini nazionali, con la vendita di prodotti di origine straniera falsamente spacciati per italiani. Questo rappresenta – si legge nell’analisi – una minaccia al Made in Italy e, quindi, alla sicurezza nazionale, sia da un punto di vista economico che reputazionale, oltre che nei confronti dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica.

Compie due anni la Scuola Nazionale di Formazione AIL per i Volontari

Compie due anni la Scuola Nazionale di Formazione AIL per i VolontariRoma, 28 feb. (askanews) – Tre edizioni, (2020, 2021 e 2022); 67 formatori psicologi formati; 54 sezioni AIL coinvolte; 45 corsi di base avviati in 23 sezioni; 600 volontari formati. Un successo i primi due anni di vita della Scuola Nazionale di Formazione per i volontari AIL Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma. Istituita nel 2019 l’iniziativa, che ha ricevuto in questi anni il sostegno non condizionante di Pfizer e Astrazeneca, è cresciuta nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, fino a divenire una realtà importante per il tessuto dell’Associazione e per i suoi 15.000 volontari presenti su tutto il territorio nazionale. La medicina è cambiata, i bisogni dei pazienti anche. Sono necessarie preparazione psicologica, formazione igienico-sanitaria e conoscenze scientifiche. I risultati, a due anni, della prima Scuola di Formazione AIL per i volontari sono stati presentati oggi, Giornata Mondiale delle Malattie rare. Un esercito di psicologi, medici, volontari senior e nuovi volontari il cui lavoro ha messo in atto un cambio di rotta che, grazie alla formazione, impatterà in modo positivo sull’organizzazione e sui malati ematologici.
“È con grande soddisfazione che abbiamo accolto i risultati dei primi due anni di attività della Scuola; i dati preliminari ci fanno capire che la decisione di istituire la Scuola di Formazione AIL per i volontari, che sono il cuore e il bene più prezioso della nostra Associazione, è stata giusta ed era necessaria – ha detto Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL – prendersi cura del benessere del volontario è prendersi cura dei pazienti durante tutto il percorso di cura. Del resto, l’idea che “curare è prendersi cura” è un concetto molto caro ad AIL. L’idea di realizzare una Scuola nazionale di volontariato è frutto proprio di quell’ideale di cura, reso possibile anche grazie alla disponibilità degli ematologi che hanno consentito, negli anni, l’ingresso dei volontari AIL nei loro reparti di ematologia. L’adesione al progetto formativo da parte delle sezioni AIL è stata elevata, considerato che l’iniziativa è partita quasi in concomitanza con l’avvento della pandemia che ha ostacolato non poco le attività che ci eravamo posti come obiettivo. Un terzo delle sezioni ha realizzato almeno tre corsi base, decine di psicologi e alcune centinaia di volontari sono stati formati. Sono stati due anni molto faticosi e impegnativi ma lo sforzo è stato premiato. Un volontario istruito e motivato svolge con maggiore serenità l’impegno solidale che lo aspetta a fianco dei pazienti. Ora il nostro obiettivo è proseguire con ulteriore lena sulla strada tracciata. Vogliamo portare il programma di formazione a tutte le 83 sezioni di AIL in Italia con una grande ambizione: potenziare la conoscenza dei volontari; il che presuppone l’evoluzione dalla formazione periodica a una formazione permanente. Avremo bisogno di tante risorse, umane e non solo, ma sono convinto che riusciremo a compiere questo ulteriore passaggio”.
Il programma di studio introdotto dalla Scuola Nazionale di Formazione AIL per i volontari comprende tre giornate di lavoro ogni due settimane, una formazione di base tenuta da psicologi formati e volontari esperti e per i nuovi volontari colloqui, incontri formativi, tutoraggio. Si comincia con l’accoglienza attraverso un primo incontro, segue il colloquio di selezione con uno psicologo per valutare se il candidato ha caratteristiche indispensabili come empatia, motivazione e capacità di affrontare e gestire situazioni di stress. Se i requisiti ci sono si procede nella didattica con un corso di base in aula in cui si approfondiscono alcuni temi scientifici e psicologici, norme igienico-sanitarie e la struttura dell’Associazione. A questo punto segue il monitoraggio dell’attività per 3-4 mesi con un tutor e con la supervisione di un volontario senior e di uno psicologo.
“Adesso dopo aver fatto partire la formazione di base in molte sezioni dove non si faceva, abbiamo iniziato a occuparci della modalità formativa continua e stiamo lavorando per aggiornare su questo aspetto le “buone prassi” redatte al varo della Scuola – ha spiegato Ilenia Trifirò, Psicologa AIL Sezione Palermo-Trapani e Coordinatrice Tavolo Tecnico Scuola Nazionale di Formazione per il Volontariato AIL – . La formazione permanente è più complessa e articolata rispetto alla formazione di base, necessita di numerose risorse, umane ed economiche, e richiede molto tempo. Le modalità e gli strumenti per attuarla devono essere veramente efficaci e utili. Tutto questo necessita di successivi passaggi che prevedono l’ulteriore formazione dei formatori psicologi AIL per completare l’operatività del programma formativo base in tutte le 83 sezioni AIL. Siamo in una fase di implementazione del progetto, questo è l’anno della svolta. Crediamo molto in questo modello formativo anche se è fondamentale adattarlo alle singole realtà del territorio. L’importante è seguire le indicazioni e lo spirito di questo modello. Noi ribadiamo sempre che bisogna fare bene il bene, la formazione in fondo è questo. Una ricchezza enorme che si riverbera sull’Associazione e sull’intera società”.

Gas, Assocostieri: +35 mld metri cubi anno con nuovi rigassificatori Gnl

Gas, Assocostieri: +35 mld metri cubi anno con nuovi rigassificatori GnlRoma, 28 feb. (askanews) – “L’Italia è in grado di aumentare la capacità di rigassificazione del Gnl di 31-35 miliardi di metri cubi l’anno, nel caso vengano colte tutte le opportunità di investimento. Attualmente, tuttavia, si progetta di limitarsi ad interventi emergenziali”. Lo ha detto l’ingegnere Federico Rossi di Assocostieri, intervenendo alla conferenza Expanding Lng Import Capacity Europe 2023 – organizzata dalla London Business Conferences Group – che ha preso il via a Berlino.
Assocostieri ha ricordato come l’Italia dipenda fortemente dalle importazioni, il gas naturale arriva nel nostro Paese attraverso i gasdotti, oppure sotto forma di Gnl grazie alle navi metanifere. “I gasdotti – ha sottolineato Rossi – attualmente hanno una portata nominale di 133,7 miliardi di metri cubi, ed entro il 2030 questa capacità potrà arrivare a 154,7 miliardi di metri cubi, con un incremento quindi di 21 miliardi. Per quanto riguarda il Gnl, la capacità nominale al momento è di 16,25 miliardi di metri cubi, ma potrebbe crescere di quasi il 150%. Si potrebbe arrivare a 40 miliardi di metri cubi portando a compimento anche solo uno dei due terminali di rigassificazione in progetto in Sud Italia”.
Le strutture costiere che ricevono il Gnl via mare, “presentano un grosso vantaggio rispetto ai gasdotti: aprono il mercato a operatori differenti, la fornitura di conseguenza non viene assicurata da un unico soggetto. In una fase come quella che stiamo attraversando, giocano un ruolo fondamentale per garantire la certezza degli approvvigionamenti e la competitività del mercato”.
Secondo Assocostieri, quindi, “è necessario rafforzare il sistema dei rigassificatori, favorendo al contempo l’uso del Gnl per il trasporto navale, necessario per raggiungere gli stringenti obiettivi emissivi che l’Europa si è prefissa. Nel giro di uno o due anni entreranno in funzione i rigassificatori galleggianti di Ravenna e Piombino, che complessivamente garantiranno 10 miliardi di metri cubi in più l’anno”.
La capacità nominale dell’Italia potrebbe crescere ulteriormente con l’estensione dell’operatività dei terminali Sslng, nati come depositi costieri di Gnl dedicati al bunkeraggio e alla distribuzione locale su strada, per incorporare la funzione di rigassificazione, come già sta accadendo in diversi casi. In ottica di transizione energetica, non bisogna dimenticare come il puntare maggiormente sul gas e sul Gnl apre la porta alla conversione a bio-Gnl: un passaggio già avviato con la realizzazione di diversi impianti di liquefazione nell’ambito del “bando Gnl” che si sta definendo proprio in questi giorni.

Lukashenko a Pechino per vedere “vecchio amico” Xi Jinping

Lukashenko a Pechino per vedere “vecchio amico” Xi JinpingRoma, 28 feb. (askanews) – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko arriva oggi a Pechino per una visita di tre giorni dove incontrerà il suo omologo Xi Jinping. Parlando con l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua, il leader ha detto di non vedere l’ora di vedere il suo “vecchio amico” Xi Jinping e ha salutato il recente documento della Cina che riassume la sua posizione nei confronti del conflitto in Ucraina.
È “una testimonianza della sua politica estera pacifica, nonché un nuovo singolare passo che avrà un ampio impatto in tutto il mondo”, ha dichiarato di questo documento in 12 punti presentato venerdì, che chiede in particolare il rispetto per il sovranità degli Stati e negoziati di pace. “Oggi, nessun problema al mondo può essere risolto senza la Cina”, ha aggiunto. Lunedì la Cina ha salutato i suoi buoni rapporti con la Bielorussia, suo “partner strategico globale”, sottolineando la “fiducia reciproca” tra i due Paesi.
Stretto alleato di Vladimir Putin, Alexander Lukashenko aveva sostenuto l’invasione russa dell’Ucraina proprio all’inizio dell’operazione militare lanciata alla fine di febbraio 2022. La Cina, da parte sua, ha cercato per diverse settimane di svolgere un ruolo di mediazione in questo conflitto e smentisce le accuse degli Stati Uniti e della NATO che affermano di voler fornire armi alla Russia.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il presidente Xi Jinping ha parlato più volte con Vladimir Putin ma non ha ancora parlato con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. La Bielorussia ha un confine comune con l’Ucraina e la Russia. Tuttavia, il paese è molto dipendente finanziariamente e politicamente da Mosca. L’anno scorso aveva permesso alle truppe russe di passare attraverso il suo territorio per lanciare il loro attacco sul suolo ucraino. Di recente, Lukashenko si è detto pronto a fare lo stesso di nuovo se avesse ritenuto che Minsk fosse in pericolo.
L’Ucraina ha espresso preoccupazione per il nuovo sostegno bielorusso agli sforzi bellici della Russia. Lo scorso settembre, i presidenti Xi e Lukashenko si sono incontrati a Samarcanda, in Uzbekistan, dove hanno sottolineato la loro partnership “di ferro”. La visita di Stato arriva dopo che l’Unione Europea ha annunciato lunedì scorso che avrebbe esteso di un anno le sanzioni contro la Bielorussia per la continua repressione dell’opposizione e il suo sostegno alla guerra a guida russa in Ucraina.

Naufragio migranti, Ghio (Pd): da Piantedosi parole irricevibili

Naufragio migranti, Ghio (Pd): da Piantedosi parole irricevibiliGenova, 28 feb. (askanews) – “Le parole del ministro dell’Interno Piantedosi, dopo il naufragio avvenuto a Crotone, sono irricevibili”. Lo afferma in un a nota la deputata ligure del Pd Valentina Ghio.
“Dimostrano – prosegue la deputata dem – la totale mancanza di conoscenza delle motivazioni che ci sono dietro alle migrazioni: quella disperazione che spinge madri, uomini, donne e bambini a mettere a rischio la propria vita e quella dei propri figli perché impossibilitati a trovare le risorse per vivere, fuggendo da fame, guerre, persecuzioni”.
“Il governo con queste affermazioni disumane – sottolinea Ghio – scarica la colpa delle morti in mare a chi, vivendo in condizioni di estrema difficoltà, cerca una vita migliore, dimostrando la mancanza di idee nel pianificare le politiche migratorie in grado di evitare queste tragedie e sviluppare processi economici utili per il nostro Paese. Siamo di fronte a una totale mancanza di pietà e rispetto per la vita umana”.
“Piuttosto Piantedosi – conclude la deputata del Pd – ora spieghi e chiarisca come mai, nonostante l’imbarcazione con i migranti sia stata avvistata ore prima del naufragio, non siano partiti i soccorsi per tempo, cosa che avrebbe potuto evitare l’ennesima tragedia. Verso le donne e gli uomini che affrontano il mare per salvare i propri figli da fame e violenza, servono soluzioni non insulti”.

Musica, è “Così speciale” il grande ritorno di Diodato

Musica, è “Così speciale” il grande ritorno di DiodatoMilano, 28 feb. (askanews) – Il 2023 è l’anno del grande ritorno di Diodato, che il prossimo 24 marzo uscirà con il nuovo album dal titolo “Così speciale” (Carosello Records), anticipato come ormai da tradizione dalla title track “Così speciale”, in uscita su tutte le piattaforme il 3 marzo.
L’album “Così speciale” arriva dopo lo straordinario successo del disco “Che vita meravigliosa” (certificato platino), uno dei progetti discografici più seguiti e premiati degli ultimi anni nella storia della musica italiana, anticipato da “Fai Rumore”(Carosello Records), il brano con cui Diodato ha trionfato nel 2020 al 70esimo Festival di Sanremo e con cui si è esibito nel 2022 all’Eurovision Song Contest di Torino, regalando a tutto il mondo una performance iconica e indimenticabile.
Il nuovo album “Così speciale”, si compone di 10 tracce inedite e sarà disponibile in formato CD, vinile, vinile autografato in esclusiva su Amazon e in una speciale box deluxe in tiratura limitata e numerata contenente CD con artwork bianco, vinile con artwork bianco, 2 fogli di sticker che richiamano i fiori della cover in diverse dimensioni e due stampe in alta qualità.
Questi i titoli dei brani che compongono l’album “Così speciale”: Ci vorrebbe un miracolo, Così speciale, Ormai non c’eri che tu, Che casino, Occhiali da sole, Buco nero, Ci dobbiamo incontrare, Se mi vuoi, Lasciati andare, Vieni a ridere di me.
L’album “Così speciale” è disponibile in pre-order e pre-save. Diodato ha scelto di vestire questo album con una copertina realizzata da Paolo De Francesco, liberamente ispirata all’opera Flowers dell’artista giapponese Tetsumi Kudo, figura essenziale nello sviluppo dell’Anti – Arte degli anni ’50 a Tokyo.
“Così speciale” (Carosello Records), title track che anticipa l’uscita del quarto album di inediti come accaduto per i precedenti album di Diodato, è una ballad, è un pianoforte che vibra in una stanza e una voce che vibra con esso, con la sola esigenza di raccontare. Diodato canta in un crescendo strumentale fortemente emotivo la consapevolezza e la certezza di aver vissuto qualcosa di importante, le parole celebrano un tempo ormai andato, osservato da una finestra che affaccia su questi momenti cristallizzati, che appare davvero così speciale. Verità, semplicità e autenticità sono gli aspetti che questa canzone svela dell’omonimo album “Così speciale”, che sancisce il ritorno di uno degli artisti più amati degli ultimi anni e tra i più premiati della storia della musica italiana.
Dopo il successo del tour negli Stati Uniti, ad aprile Diodato tornerà live in Italia e in Europa con un tour di 10 date, prodotte e organizzate da OTR LIVE, previste a Padova (15 aprile), Milano (20 aprile), Torino (22 aprile), Bologna (27 aprile), Madrid (11 maggio), Berlino (18 maggio), Parigi (20 maggio), Amsterdam (26 maggio), Praga (27 maggio), Roma (27 luglio), a seguito dello spostamento della data inizialmente prevista il 29 aprile.

Consiglio generale Confindustria Romania: al via missione 2023-2026

Consiglio generale Confindustria Romania: al via missione 2023-2026Roma, 28 feb. (askanews) – Al via ufficialmente i lavori e la strategia operativa della nuova squadra di governo di Confindustria Romania, guidata dal presidente Giulio Bertola, rieletto per il secondo mandato alla fine di gennaio.
Il 27 febbraio si è svolto il primo Consiglio generale della neonata compagine della rappresentanza confindustriale: per l’occasione la riunione si è tenuta nella sede Pzero World Dealer Pirelli – Racebox, in Baneasa (Bucarest), su invito del vice presidente vicario Davide Meda.
Nella riunione strategica il presidente Bertola ha voluto ufficializzare l’avvio operativo dei lavori della nuova squadra di governo dell’Associazione per il prossimo triennio 2023-2026.
Nei 20 anni di storia, di Confindustria Romania, questa è la prima volta che nella Governance associativa della rappresentanza internazionale romena convergono cosi tante competenze, 32 figure professionali di rilievo in ambito associativo, per garantire e mettere a disposizione della base associati un supporto adeguato al nuovo contesto internazionale: un ambiente dove non c’è più spazio per compromessi, approssimazione nelle risposte e tempi di attesa troppo lunghi per l’operatività, come si sottolinea dalla rappresentanza confindustriale.
L’ambizioso Programma di presidenza per i prossimi tre anni estende il raggio di azione di Confindustria Romania, anche in ulteriori settori strategici per il Made in Italy, al fine di offrire un servizio complementare e di supporto alle azioni promozionali degli altri importanti attori del Sistema Italia in Romania come l’Ambasciata d’Italia, l’Agenzia Ice e la Camera di Commercio, come nel settore dell’Agroalimentare e Turismo e del Tessile e Moda.
La forza aggregativa di cui dispone oggi Confindustria Romania nel Paese e la capacità attrattiva per i nuovi investimenti dall’Italia, pone l’Associazione come punto di riferimento con un’organizzazione stabile, 20 anni di esperienza e competenze verificabili. A dimostrazione di questo potenziamento dei rapporti economici tra imprese italiane e la Romania, il recente progetto già avviato a Treviso dei nuovi Desk Romania in Italia, che vedrà la prossima presentazione dell’iniziativa il 2 marzo, durante il Road Show di Confindustria Est Europa a Trento (Trentino Alto Adige), presso Confindustria Trento.
“Ritengo che il cambiamento geopolitico ed economico che abbiamo dovuto affrontare ci impone un significativo cambio di marcia, come la maggiore acquisizione di competenze al servizio della base associati. Un allargamento del numero dei componenti dell’Organo direttivo dell’Associazione, sempre nei perimetri stabiliti statutariamente, richiede comunque un’autorevolezza e una forza aggregativa non comuni, per permettere alla ‘macchina associativa’ di rispondere adegutamente, da subito, alle nuove esigente delle imprese”, ha dichiarato Bertola.
“Penso inoltre che il numero di 32 componenti della nuova squadra sia la migliore evidenza della nostra consapevolezza di voler e poter interpretare al meglio questo importante cambiamento in atto piuttosto che ostacolarlo inutilmente”, ha aggiunto il presidente che durante la riunione ha inserito nella team due impreditori che sono espressione particolarmente significativa dell’ambito associativo e di rappresentanza in Romania, Antonio Patané e Alessandro Romei a cui sono state affidate, rispettivamente, la delega allo Sviluppo Internazionale e all’ESG Environment, Social&Governance. A seguire sono state assegnate la Delega all’Education a Mario Antico, quella sull’Innovazione e Digitalizzazione ad Andrea Allocco, che si vanno ad aggiungere a quelle dei vice presidenti che ne coordinano anche i collegati Gruppi tecnici, sull’Energia a Giacomo Billi, sulla Sanità a Luca Militello, le Relazioni Industriali a Toni Pera e quella alle Costruzioni e Infrastrutture a Luca Meuli.
Sono anche stati costituiti i Gruppi tecnici aggiuntivi, quello Digital Innovation in capo ad Andrea Allocco, l’Agroalimentare e Turismo a Marco Favino, lo Sviluppo Associativo ad Antonella Panico, il Tessile e Moda coordinato da Fabrizio Protti, l’Oil&Gas a Gregorio Di Martino, la Cultura e Sociale ad Enrico Cannata.

Siena certificata per turismo sostenibile, Santanchè: prestigio

Siena certificata per turismo sostenibile, Santanchè: prestigioMilano, 28 feb. (askanews) – La città di Siena ha ottenuto la certificazione internazionale del Global Sustainable Tourism Council. “Congratulazioni a Siena, prima città d’arte italiana certificata per il turismo sostenibile – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Una notizia che dà prestigio alla città e diviene al tempo stesso elemento di promozione dell’Italia tutta”.
“Questo riconoscimento – ha aggiunto il ministro – accanto a quello della Nazione con i parchi più virtuosi in Europa, testimonia l’importante percorso che l’Italia ha intrapreso verso un turismo sempre più sostenibile, responsabile e accessibile. Deve essere quindi non solo motivo d’orgoglio ma esempio da seguire per le altre città d’arte al fine di rispondere sempre di più ai continui cambiamenti del settore turistico”.

Cina: da Blinken assurdità, Taiwan nostra questone interna

Cina: da Blinken assurdità, Taiwan nostra questone internaRoma, 28 feb. (askanews) – La Cina ha respinto oggi come “assolutamente irresponsabili e assurde” le dichiarazioni del segretario di Stato Usa Antony Blinken che, facendo riferimento alla questione di Taiwan, ha detto che non è semplicemente una questione interna della Cina ha un tema che preoccupa il mondo intero.
“Le osservazioni del segretario Blinken sono assolutamente irresponsabili e assurde”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa a Pechino. “La Cina si oppone fermamente a questo. Sembra che alcune lezioni di storia siano d’obbligo per il massimo diplomatico statunitense sulla questione di Taiwan. Taiwan è una parte inalienabile della Cina. Il principio della Cina unica è una norma di base universalmente riconosciuta nelle relazioni internazionali e l’importante prerequisito politico e fondamento per le relazioni diplomatiche della Cina con i paesi del mondo”, ha continuato la portavoce prima di elencare la lunga serie di accordi e dichiaraizoni che danno corpo al principio dell’Unica Cina.
Blinken, in una conferenza stampa ad Atene alcuni giorni fa, ha detto che “uno dei motivi per cui il mondo è così preoccupato per una crisi attraverso lo Stretto di Taiwan è perché non si tratta di una questione interna, come vorrebbe la Cina, basata sulla sua sovranità. È una questione che preoccupa letteralmente il mondo intero” e che “se ci fosse una crisi a Taiwan a causa dell’aggressione della Cina in qualche modo, ciò avrebbe conseguenze disastrose per l’economia mondiale e per i paesi di tutto il mondo”.
Mao Ning ha accusato gli Usa di aver “deliberatamente ignorato e stravolto la storia e inviato il messaggio sbagliato sulla questione di Taiwan”. Gli Stati uniti, ha detto ancora Mao, hanno abbandonato la moderazione nelle loro dichiarazioni ufficiali e rafforzato i contatti militari con Taiwan, propagandando la formula; “Ucraina oggi, Taiwan domani”.
La questione di Taiwan – ha concluso Mao Ning – “è puramente un affare interno della Cina. È al centro degli interessi fondamentali della Cina. È il fondamento politico delle relazioni Cina-Usa e la prima linea rossa che non deve essere oltrepassata in questa relazione. La Cina non permetterà mai a nessuna forza esterna di interferire nei nostri affari interni. Abbiamo un chiaro messaggio per gli Stati Uniti: è ora smettere di seminare confusione e cercare di fuorviare il mondo su Taiwan. Se gli Stati Uniti si rifiutano di cambiare rotta e imboccano quella strada sbagliata, ci saranno conseguenze reali e ciò avrà un costo reale per gli Stati uniti”.