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Legacoop: cooperazione punta a ruolo centrale in economia sociale

Legacoop: cooperazione punta a ruolo centrale in economia socialeMilano, 3 mar. (askanews) – Il movimento cooperativo si candida a svolgere un ruolo centrale per la crescita dell’economia sociale nel nostro Paese, puntando all’affermazione di un nuovo modello di economia più inclusivo e sostenibile, in linea con l’esplicito riconoscimento della forma cooperativa tra i soggetti dell’economia sociale contenuto nello specifico piano di azione decennale approvato a dicembre 2021 dalla Commissione Europea, e con la risoluzione dell’ILO del giugno 2022 sul tema del lavoro dignitoso e dell’economia sociale, che ribadisce l’importanza delle cooperative come segmento più organizzato del settore in molti paesi del mondo.Il tema è al centro del 41esimo congresso nazionale di Legacoop “L’impresa del futuro: cooperativa, per tutte”, in corso oggi e domani a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica.
In tempi recenti si è delineata una sensibilità nuova delle istituzioni verso l’economia sociale, ormai entrata organicamente nel quadro normativo europeo. Lo conferma, oltre al Piano già ricordato che punta a svilupparne il potenziale di crescita, anche il suo inserimento nella strategia industriale dell’Unione come uno dei settori in grado di contribuire a raggiungere l’obiettivo di un’economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva.
È infatti diffusamente avvertito il rischio che si approfondiscano ulteriormente le disuguaglianze, favorite dal prevalere di un approccio basato sulla convinzione che lo sviluppo economico e il benessere sociale fossero essenzialmente dipendenti dal libero gioco delle forze di mercato. La realtà ha più volte smentito questo assunto e negli ultimi tempi è cresciuta la consapevolezza dell’urgenza di pensare alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo, più inclusivo e sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale.
“Noi – sottolinea Simone Gamberini, che domani sarà eletto presidente di Legacoop – rappresentiamo cooperative diffuse sul territorio ed attive in tutti i settori, che valorizzando l’apporto dei soci hanno spesso raggiunto livelli di eccellenza, ad esempio nell’agroalimentare, nei servizi alle imprese e alle persone, nella distribuzione commerciale. Siamo perciò convinti che la forma di impresa cooperativa possa dare un forte contributo in questa direzione, collocandosi a pieno titolo nel campo dell’economia sociale, ovvero di quell’insieme di soggetti che condividono elementi distintivi da sempre al centro della nostra esperienza: il primato della persona e della finalità sociale rispetto al profitto, il reinvestimento degli utili per svolgere attività di interesse collettivo e generale, la governance democratica e partecipativa”.

Superbonus, Conte a Udine: qui risparmiano 700 euro l’anno

Superbonus, Conte a Udine: qui risparmiano 700 euro l’annoUdine, 3 mar. (askanews) – Col Superbonus si risparmia. “Vedete questo palazzo con l’effigie di Giosuè Carducci? È un palazzo Ater, alloggi popolari, è stato completamente ristrutturato col superbonus e mi dicono che dai primi calcoli, i diretti interessati, gli inquilini parlano di 700 euro all’anno di media di risparmio per quanto riguarda i costi della bolletta. Quindi non solo riduzione delle emissioni di Co2, ma anche risparmio energetico e riduzione concreta dei costi della bolletta. 700 euro per famiglie che hanno redditi medio-bassi sono importanti”. Così Giuseppe Conte, leader del M5S a Udine, in visita ad un complesso Ater, soffermandosi sul Superbonus.

Chi è Li Qiang, il prossimo premier della Cina fedelissimo di Xi

Chi è Li Qiang, il prossimo premier della Cina fedelissimo di XiRoma, 3 mar. (askanews) – Da Li a Li. C’è un solo carattere di differenza nel modo in cui si scrive il nome del premier uscente e del premier entrante in Cina. Li Keqiang (quello con un ideogramma in più nel nome) dovrebbe lasciare – durante le Due Sessioni che iniziano domani e proseguiranno per un paio di settimane – il posto di capo dell’esecutivo a Li Qiang. Ma la sostanza politica cambierà di poco: al vertice della Cina c’è un unico direttore d’orchestra e si chiama Xi Jinping.
In realtà di Li Qiang, prima del XX Congresso del Partito comunista cinese di ottobre che ha sancito un inedito terzo mandato per Xi, al di fuori della Cina si era sentito parlare poco e, francamente, in maniera non proprio positiva. In particolare per la sua performance come capo del Partito a Shanghai durante la pandemia Covid-19. Ciononostante, tra qualche giorno sarà formalmente il numero due di Pechino.
Le Due Sessioni, che iniziano domani, sono la quasi concomitante riunione della Conferenza politico consultiva del popolo cinese (2mila delegati, partenza domani) e del Congresso nazionale del popolo (3mila delegati, avvio domenica), il “parlamento” cinese che è chiamato a formalizzare le decisioni prese dalla leadership. Si tratta di un appuntamento politico importante, ma da cui non c’è da attendersi particolari sorprese: l’incoronazione a premier di Li, di fatto, è avvenuta già quando il capo 63enne del Partito comunista di Shanghai è apparso immediatamente dopo Xi Jinping sul palco della Grande Sala del Popolo alla presentazione del nuovo Comitato permanente del Politburo, il sancta sanctorum del potere cinese, come numero due.
La scelta di Li Qiang come capo del Consiglio di stato, questa la denominazione dell’esecutivo cinese, è in linea insomma con la scelta di Xi di accentrare il comando circondandosi di “yes-man” e di sottolineare la primazia del Partito rispetto agli altri organi dell’architettura del potere. In questo senso, il leader non ha ritenuto che Li Qiang dovesse neanche farsi le ossa come vicepremier prima diventare premier, rompendo così una precedente prassi.
Li Qiang, come è accaduto a molti alti esponenti del potere cinese, viene dalla palestra di Shanghai, hub commerciale e industriale della Cina, un tempo feudo di Jiang Zemin. Quando a ottobre il suo nome è emerso come premier, c’è stata una certa sorpresa: Li era stato criticato per la gestione della crisi Covid a Shanghai, città che ha vissuto un devastante lockdown tra marzo e giugno dello scorso anno, anche con lo sviluppo di proteste. Il nome atteso come capo dell’esecutivo era invece quello di Wang Yang, che veniva dall’esperienza di vicepremier. Tuttavia questi ha un peccato originale: proviene dalla fazione della Lega dei giovani comunisti, che Xi vede come una rivale. Quindi, in linea con il suo approccio accentratore, ha optato per un lealista di minor peso specifico.
D’altronde Li Qiang ha relazioni con Xi da un ventennio. Quando Xi era il capo del partito nella provincia di Zhejiang, egli ne era il numero uno dello staff e il principale assistente. Parliamo degli anni che vanno dal 2004 al 2007, prima che Xi diventasse il capo del partito a Shanghai. E, con l’arrivo al vertice del paese nel 2012, Xi ha voluto che il suo ex collaboratore facesse carriera, nominandolo governatore di Zhejiang.
E’ stata l’esperienza in Zhejiang che ha formato il nuovo nucleo del potere che circonda Xi. Oltre a Li, da quel nucleo di governo provengono anche Cai Qi e Li Xi, entrambi inseriti nel Comitato permanente del Politburo costituito da ottobre e sostanzialmente composto solo da uomini di provata fedeltà.
L’uomo di punta del partito dello Zhejiang, dopo Xi, è proprio Li. Che non a caso il presidente ha voluto prima a capo della provincia di Jiangsu e poi del partito a Shanghai nel 2017, cioè nella posizione che lui stesso aveva ricoperto e che ha fatto da culla a tanti leader cinesi.
La funzione del premier è quella di gestire il day-by-day e di lavorare soprattutto sul tema dell’economia. La Cina, che esce da tre anni di Covid con una crescita fortemente ridimensionata anche a causa delle politiche Zero Covid volute da Xi (e perseguite con particolare rigidità, per molti eccessiva, da Li Qiang a Shanghai), vorrebbe basare la sua ripartenza soprattutto sull’innovazione e sull’industria hi-tech. La materia su cui lavorare c’è: un recente rapporto dell’ASPI (Australian Strategic Policy Institute) ha segnalato che Pechino appare in vantaggio sugli Usa e sugli altri paesi avanzati nell’ambito della ricerca in 37 dei 44 settori tecnologici chiave monitorati.
Li Qiang, nel suo quinquennio a capo del partito a Shanghai, in realtà è stato protagonista di molti accordi internazionali per investimenti e quindi presenta un profilo considerato favorevole agli affari. E’ tuttavia un neofita dei piani alti, che difficilmente si presterà a fughe in avanti sul piano internazionale. Già il suo predecessore, Li Keqiang, che pure aveva uno spessore politico più marcato (ed era stato visto, soprattutto nella prima fase dell’ascesa di Xi, come una possibile alternativa), ha potuto far ben poco in autonomia e il ruolo del premier si è gradualmente ridimensionato a quello di mero esecutore. Da Li Qiang, secondo la gran parte degli osservatori, non ci si può attendere molto di più. (di Antonio Moscatello)

Btp Italia: collocamento al via il 6 marzo, cedola minima al 2%

Btp Italia: collocamento al via il 6 marzo, cedola minima al 2%Milano, 3 mar. (askanews) – La cedola (reale) annua minima della diciannovesima emissione del Btp Italia, al via da lunedì 6 marzo, è fissata al 2%. Lo comunica il ministero dell’Economia. La cedola definitiva sarà invece stabilita con successiva comunicazione all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo e potrà essere confermata o rivista al rialzo rispetto a quella comunicata oggi.
Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un Btp indicizzato al tasso di inflazione italiana, con cedole corrisposte ogni sei mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
La prima fase del periodo di collocamento, dedicata a risparmiatori individuali ed affini, si svolgerà dal 6 all’8 marzo, salvo chiusura anticipata. Per coloro che sottoscriveranno il titolo in questa fase e lo deterranno fino a scadenza, è previsto un premio fedeltà pari allo 0,8% del capitale investito. La seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, avrà luogo il 9 marzo dalle 10 alle 12.
L’emissione avrà luogo sul MOT attraverso Intesa Sanpaolo e UniCredit – dealer dell’operazione – e Banca Akros e Crédit Agricole Corp. Inv. Bank – codealer dell’operazione – dal 6 al 9 marzo.

Alleanza Assicurazioni – AIEF insieme per cultura finanziaria

Alleanza Assicurazioni – AIEF insieme per cultura finanziariaRoma, 3 mar. (askanews) – È stato siglato l’accordo tra Alleanza Assicurazioni, Compagnia di riferimento delle famiglie italiane, e AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari) per diffondere la cultura finanziaria e assicurativa sul territorio, a supporto delle famiglie e delle comunità. Prosegue così – informa un comunicato – l’impegno della Compagnia a supporto della diffusione dell’educazione sui temi di investimento, risparmio, previdenza e protezione, pilastro centrale del Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa di Alleanza. Dopo il lancio di Edufin Index, il primo Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, la Compagnia conferma il proprio impegno con due distinte iniziative volte ad aumentare la sensibilità degli italiani su questi temi.
Oltre a questo accordo sottoscritto con AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari), prende il via il nuovo concorso online “Edufin ti premia”. Le due iniziative hanno la finalità di coinvolgere maggiormente la comunità, nella convinzione che l’educazione finanziaria e assicurativa sia una leva per equità sociale e benessere della popolazione.
L’accordo con AIEF, per la prima volta nel settore assicurativo, consente a 1.500 consulenti assicurativi di Alleanza, che ne abbiano i requisiti, di iscriversi al Registro degli Educatori Finanziari professionisti. I consulenti, che si sono distinti come top performer per la loro attività professionale nella diffusione dei contenuti educativi sui social media, avranno un vero e proprio “patentino” e saranno iscritti al Registro degli Educatori Finanziari AIEF: un valore aggiunto per la loro professionalità e il loro ruolo che li conferma un punto di riferimento per la comunità e i clienti.
Claudia Ghinfanti, Responsabile Marketing di Alleanza Assicurazioni ha dichiarato: “Da sempre Alleanza cresce al fianco delle famiglie italiane, interpretando i bisogni del contesto socio-economico. La nostra Compagnia è impegnata da anni in questo ambito, con investimenti, persone e competenze che hanno portato allo sviluppo del Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa di Alleanza. L’accordo con AIEF conferma gli impegni presi e valorizza il ruolo sociale, informativo e formativo dei nostri consulenti finanziari “smiler” che ogni giorno, anche attraverso la loro attività sui social, sensibilizzano comunità e famiglie italiane contribuendo a decisioni più consapevoli, perché riteniamo che un risparmiatore più informato possa fare scelte più oculate”.
Nunzio Lella, Presidente Esecutivo AIEF ha dichiarato: “Divulgare le buone prassi economiche, finanziarie e assicurative è linfa vitale e humus necessario per la crescita di ogni paese. Le attività di educazione finanziaria, dall’alfabetizzazione fino alle conoscenze più elevate, sono lo strumento fondamentale che aiuta il cittadino ad affrontare consapevolmente le scelte finanziarie importanti della propria vita. AIEF svolge su tutto il territorio nazionale attività di educazione finanziaria grazie i suoi associati che con passione e dedizione svolgono il loro compito. Siamo felici e onorati di aver intrapreso questo accordo con una delle più importanti compagnie italiane, Alleanza, che con grande lungimiranza e attenzione al problema dimostra concretamente di voler prendere “parte attiva” al progresso del Paese coinvolgendo nel progetto un team di top consulenti finanziari “smiler”. Quest’ultimi presto diventeranno Educatori Finanziari AIEF e potranno così contribuire “in prima linea” al progresso della collettività grazie a questa “missione” sociale, etica e sostenibile. Ci onora infine annoverare altri professionisti di valore iscritti al nostro registro, a cui porgo con gioia il mio personale benvenuto certo che insieme faremo un ottimo lavoro”.
Alleanza, nel 125° anniversario dalla sua fondazione, ha poi voluto lanciare un ulteriore strumento educativo: il concorso online “Edufin ti premia”, finalizzato alla diffusione della cultura finanziaria e assicurativa, in questo caso attraverso un gaming. Un modo smart per coinvolgere i ragazzi e le famiglie e sensibilizzarli sui temi di investimento, risparmio, previdenza e protezione. Dal 27 febbraio al 26 marzo, collegandosi al sito Alleanza.it, sarà possibile partecipare ai quiz che ogni settimana mettono alla prova le conoscenze in ambito edufin con la possibilità di vincere oltre 1.500 premi in instant win e di partecipare all’estrazione finale .

Auto a zero emissioni, rinvio voto ambasciatori Ue previsto oggi

Auto a zero emissioni, rinvio voto ambasciatori Ue previsto oggiBruxelles, 3 mar. (askanews) – Il voto formale finale degli Stati membri in Consiglio Ue sul regolamento che fissa l’obiettivo dell’immissione sul mercato europeo solo di auto e furgoni a zero emissioni a partire dal 2035, originariamente previsto per martedì prossimo, 7 marzo, è stato rinviato a data da destinarsi.
Lo ha deciso la presidenza di turno svedese del Consiglio, che ha rimosso il punto anche dall’agenda del Coreper (il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, che prepara le riunioni ministeriali) convocato stamattina a Bruxelles.
Il punto sul regolamento per le auto era già stato tolto dall’ordine del giorno del Coreper una prima volta nella riunione di mercoledì scorso, e rinviata ad oggi, a causa del voto contrario annunciato dall’Italia, che ha rimesso in discussione il consenso sull’accordo già raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo.
Nella procedura co-legislativa dell’Ue, un accordo tra le due istituzioni che è approvato dalla plenaria del Parlamento (come in questo caso è avvenuto il 14 febbraio scorso), viene poi adottato senza discussione con un voto del Consiglio a maggioranza qualificata, normalmente una semplice formalità. Ma questa volta non è andata così.
La presidenza di turno svedese ha deciso di rinviare il voto, constatando nel Coreper che l’opposizione annunciata dall’Italia (che in precedenza aveva votato a favore dell’accordo), insieme a quella già nota della Polonia, all’astensione della Bulgaria e alle perplessità espresse anche da esponenti del governo tedesco, hanno rimesso in dubbio la maggioranza qualificata.

Covid, Fedriga: scelte istituzioni fatte in buona fede

Covid, Fedriga: scelte istituzioni fatte in buona fedeUdine, 3 mar. (askanews) – “In quella occasione penso che tutte le istituzioni abbiano fatto delle scelte in assoluta buona fede in buona fede per cercare di dare le migliori risposte possibili”. Così Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, sull’inchiesta di Bergamo a proposito della gestione della pandemia.
“Penso che su questo abbiamo vissuto un momento drammatico e dunque oggi mi sarebbe facile strumentalizzare la vicenda nei confronti di rappresentanti di forze politiche avverse alle mie, ma non lo voglio fare, perché so delle difficoltà e dell’incertezza nelle scelte che c’era in una situazione estremamente complicata e nessuno sapeva come gestire”, ha proseguito.

Naufragio migranti, Fedriga: mi dispiace strumentalizzazione

Naufragio migranti, Fedriga: mi dispiace strumentalizzazioneUdine, 3 mar. (askanews) – “Mi dispiace molto che si strumentalizzi una situazione così drammatica, siamo di fronte a dei morti e a un evento catastrofico, avvenuto con la perdita di vite, e su questo bisogna fare una seria politica italiana ed europea per fermare l’immigrazione irregolare che alimenta i trafficanti di carne umana. Che sono i nemici e gli assassini che abbiamo visto anche in Calabria”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un convegno a Udine, sulla tragedia di Crotone e le polemiche che ne sono seguite

Autonomia, Fedriga: spero che si possa ricucire

Autonomia, Fedriga: spero che si possa ricucireUdine, 3 mar. (askanews) – “Ricucitura”. E’ la parola d’ordine che si è dato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, in tema di autonomia, rispetto ai voti contrari sulla proposta Calderoli.
“Spero che nel prosieguo dell’iter si possa ricucire con quelle Regioni, quattro, che hanno votato contro, a fronte di una larga maggioranza che ha votato a favore”, ha detto Fedriga a margine di un incontro a Udine. “E’ stato fatto un lavoro importante di confronto, partendo da un testo che il ministro Calderoli ha mandato prima alla Conferenza che al Governo stesso. Abbiamo proposto delle modifiche e sono stati accolti tutti gli otto punti delle Regioni che erano stati approvati all’unanimità nel nuovo testo che abbiamo approvato ieri”.

“Made in (digital) Italy”, il 7 marzo presentazione libro Start Magazine

“Made in (digital) Italy”, il 7 marzo presentazione libro Start MagazineRoma, 3 mar. (askanews) – Martedì 7 marzo alle 17.15 a Roma, presso Spazio Europa in via IV novembre 149, si terrà la presentazione del libro dal titolo “Made in (digital) Italy”, realizzato da Start Magazine (www.startmag.it) e ICINN – Istituto per la Cultura dell’Innovazione con il supporto di Amazon. Verranno illustrati i risultati della crescita del commercio globale negli ultimi tre anni e discusse le sfide e le opportunità che può rappresentare la svolta digitale per l’industria made in Italy.
Introdurrà Chiara Rossi, giornalista di Start Magazine. Interverranno: la senatrice Elena Murelli (Lega), i deputati Lorenzo Malagola (Fratelli d’Italia) e Giulio Centemero (Lega). Saranno presenti, inoltre, Ilaria Zanelotti, Direttore Seller Services Amazon.it e Roberto Liscia, presidente di Netcomm. Modererà la tavola rotonda Enrica Belli, giornalista di Rai Radio 1. Saranno presenti i seguenti rappresentanti delle Pmi italiane intervistate nel libro: Andrea Magnone (Emilia Food Love), Gianmichele Gnavolini (Gnavolini Raccolta Sapore) e Alice Edun (AfroRicci).