Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Il Papa: quanta morte e distruzione è venuta dai conflitti armati

Il Papa: quanta morte e distruzione è venuta dai conflitti armatiMilano, 31 dic. (askanews) – “Preghiamo per la Nigeria, per il martoriato popolo ucraino, per quello palestinese e israeliano, per quello sudanese e tanti altri. Al termine dell’anno si abbia il coraggio dei chiedersi quanti morti, quanta distruzione, sofferenza e povertà sono venuti dai conflitti armati? Chi ha interessi in questi conflitti ascolti la voce della coscienza”. Lo ha detto Papa Francesco al termine della recita dell’Angelus in piazza San Pietro.

“Un anno fa Papa Benedetto XVI concludeva il suo cammino terreno – ha aggiunto il Pontefice – sentiamo per lui affetto e ammirazione, dal cielo ci benedica e ci accompagni”.

Meloni ricorda Papa Ratzinger: gigante della sintesi ragione-fede

Meloni ricorda Papa Ratzinger: gigante della sintesi ragione-fedeMilano, 31 dic. (askanews) – “Oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI. Nel ricordare un grande della storia e un gigante della ragione, della fede, e della sintesi positiva fra l’una e l’altra, continuiamo ad attingere alla sua feconda eredità spirituale e intellettuale. Essa ha anche un profondo valore civile, in grado di orientare tutti, credenti e non credenti, perché continua a parlare alla mente e al cuore delle persone”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’anniversario della morte di Joseph Ratzinger.

Conte: il governo ha voltato le spalle al Paese, si vergognino

Conte: il governo ha voltato le spalle al Paese, si vergogninoMilano, 31 dic. (askanews) – Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha pubblicato sui suoi canali social un messaggio di auguri nel quale ha denunciato il “ritorno di vecchie liturgie della politica”, ha stigmatizzato l’episodio del treno fermato per fare scendere il ministro Lollobrigida, ha accusato il governo di non prendersi sufficientemente cura delle fasce più deboli della popolazione, ma anche delle imprese. “Chi deve provare vergogna – ha detto Conte – è una classe politica che ha chiesto voti per aiutare questo nostro Paese e una volta al Palazzo ha voltato le spalle alle famiglie e alle imprese in difficoltà”.

Piantedosi: abbiamo retto l’urto del flusso migratorio

Piantedosi: abbiamo retto l’urto del flusso migratorioMilano, 31 dic. (askanews) – “Le iniziative che abbiamo adottato quest’anno hanno fatto sì che il nostro sistema dell’accoglienza abbia retto l’urto di un afflusso straordinario che è stato determinato da crisi politiche o socio-economiche avvenute in Paesi stranieri le cui cause sono state del tutto indipendenti da noi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi inervistato da La Stampa.

“Trovo singolare che, talvolta, le critiche sul numero delle persone arrivate quest’anno pervengano dagli stessi soggetti che sostengono che dovremmo favorire l’arrivo indiscriminato di tutti coloro che si presentano alle nostre frontiere”, ha aggiunto Piantedosi.

Juve-Roma 1-0, Allegri: “L’obiettivo è la Champions”

Juve-Roma 1-0, Allegri: “L’obiettivo è la Champions”Roma, 31 dic. (askanews) – La Juventus chiude l’anno solare con un successo sulla Roma che riavvicina i bianconeri all’Inter. Con la vittoria dello Stadium sulla squadra di Mourinho per 1-0, la squadra di Allegri si riporta a -2 dai nerazzurri. Gara molto intensa, Cristante colpisce il palo per la Roma, Kostic e Vlahovic pericolosi per i bianconeri. Dybala sfiora il gol dell’ex. A inizio ripresa Rabiot la sblocca su assist di Vlahovic. La Roma ci prova fino alla fine ma vince la Juve.

“Giocare contro la Roma non è mai semplice, è stata una bella partita – le parole di Allegri a fine gara – Nel primo tempo abbiamo rischiato in un paio di situazioni ma la squadra è rimasta compatta. Nel secondo abbiamo approcciato bene, potevamo segnare anche il secondo gol, era importante vincere per allungare su quelle dietro. Abbiamo fatto 43 punti che sono tanti, vediamo quanti saranno alla fine del girone d’andata”. Una Juve che fa della solidità la sua arma migliore: “In questo momento stiamo discretamente bene sul piano fisico, stasera abbiamo sviluppato buone geometrie di gioco buttando via qualche palla di troppo ma ci stava anche se dobbiamo migliorare sulle diagonali di passaggio e uscite – spiega ancora – Però la squadra ha fatto bene e dopo i gol facili presi nelle ultime partite la squadra è tornata ad avere paura di prendere gol e questa ci ha aiutato nella fase difensiva”. Nota di merito per Vlahovic sempre pericoloso dalle parti di Rui Patricio: “Stasera ha fatto una bella partita, come le ultime, stasera in crescendo perché sta meglio fisicamente e lo abbiamo cercato abbastanza. Ha giocato bene anche tecnicamente, può giocare da solo o con un’altra punta vicino. Yildiz è meno attaccante di Chiesa, solo giocando insieme possono migliorare”. Allegri vuole evitare polemiche e non risponde ad Acerbi: “Non commento le parole di un giocatore dell’Inter, sono davanti a noi di 2 punti. Stanno facendo una stagione straordinaria, cerchiamo di stargli attaccati sapendo che il nostro è un percorso diverso, basta vedere l’età della nostra rosa. Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo senza pensare agli altri”. In chiave mercato: “La nostra rosa la possiamo migliorare soltanto noi, attraverso il lavoro come stiamo facendo. Un altro che potremmo vedere presto è Nonge che sta crescendo, va un po raddrizzato ma sa giocare molto bene a calcio”. Un augurio per il prossimo anno: “Che la Juve torni in Champions League, questa è stata una vittoria molto importante per allontanare la Roma e le altre. 43 punti ci consentono di doverne fare meno per giocare la Champions il prossimo anno”.

Mourinho sottolinea la prova dei suoi: “Ho visto tanta personalità, è mancata un po di concretezza – dice – Abbiamo creato più di quello che ci si aspetta contro il muro di Torino. Nel primo tempo sullo 0-0 siamo stati la squadra con più qualità di gioco colpendo anche un palo e creandogli problemi. Ci è mancato il gol. A inizio ripresa abbiamo preso un gol per due rimbalzi e dopo è diventato tutto più difficile contro una difesa così strutturata. Peccato perché il risultato poteva essere diverso, però sono contento di come l’abbiamo preparata, anche se ciò che conta di più sono i punti”. La Roma rende molto in casa e meno in trasferta: “In casa ovviamente siamo una squadra più forte, ma non solo noi, per tutte le squadre con un tifo importante è così. Serve un grande rispetto per ciò che stiamo facendo, ci manca un po di personalità per imporsi con il nostro gioco anche in trasferta però la verità è che oggi non è successo – spiega ancora – Siamo venuti a giocare contro una squadra che lotta per lo scudetto, super motivata dopo il risultato dell’Inter e abbiamo fatto una partita con coraggio, nel primo tempo la Juve era in difficoltà. Non ci sono state grandissime opportunità ma Dybala ha avuto una grossa occasione e così anche Cristante” “Champions nel 2024? Sogniamo e lavoriamo per farlo”

Confesercenti: per Capodanno gli italiani spendono 97 euro a persona

Confesercenti: per Capodanno gli italiani spendono 97 euro a personaMilano, 31 dic. (askanews) – A casa o fuori, gli italiani non rinunciano al rito del Capodanno. Quest’anno, tra veglione di San Silvestro e pranzo del Primo gennaio, spenderanno in media 97,5 euro a persona per salutare il 2023 ed accogliere il 2024, con circa 8,4 milioni di persone che brinderanno al nuovo anno in un ristorante o un altro pubblico esercizio. È quanto emerge da un sondaggio Confesercenti-IPSOS sulle festività invernali. Tra le due occasioni quella del 31 dicembre è senz’altro la più sociale. Più della metà degli intervistati, infatti, ha intenzione di trascorrere la notte del 31 dicembre fuori da casa, principalmente da amici (27%). C’è anche però un 14% che sceglierà un ristorante o altro tipo di locale – per un totale di quasi 5,2 milioni di persone. C’è poi un ulteriore 8% che lo trascorrerà in viaggio o in un luogo affittato per l’evento. Per la notte di San Silvestro, in media, si spenderanno 57,2 euro a persona.

Il primo gennaio, invece, sarà una giornata più dedicata alla famiglia, con il 68% degli italiani impegnati celebrare il nuovo anno a pranzo con i parenti. Una dimensione domestica che si riflette anche sul budget medio, sensibilmente inferiore (40,3 euro). Anche a Capodanno, però, ci sarà un 9% – circa 3,2 milioni di persone – che pianifica di trascorrere la giornata al ristorante o altro pubblico esercizio. Complessivamente, saranno 8,4 milioni gli italiani che sceglieranno di trascorrere il Veglione o il pranzo del primo dell’anno in un pubblico esercizio.

Michele Bravi annuncia il nuovo singolo “Per me sei importante”

Michele Bravi annuncia il nuovo singolo “Per me sei importante”Milano, 31 dic. (askanews) – Michele Bravi, artista fra i più apprezzati della sua generazione, annuncia l’uscita del nuovo singolo “per me sei importante”, disponibile da venerdì 5 gennaio 2024 su tutte le piattaforme digitali.

Il nuovo brano segue la pubblicazione del primo singolo “odio”, che ha suscitato l’interesse di critica e pubblico. Entrambe le canzoni saranno incluse nel nuovo album in studio di Michele in uscita il prossimo anno. A proposito di “Per me sei importante”, Michele Bravi ha scritto: “Il secondo capitolo musicale del concept album inizia a leggere negli occhi dell’altro una vibrazione diversa. L’incontro tra due anime sottili che nascondono il desiderio di appartenersi in un luogo piccolo, lontano dal mondo”.

Dopo aver partecipato alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel cast del film di Saverio Costanzo, “Finalmente l’alba”, in uscita nelle sale italiane il 14 febbraio 2024 distribuito da 01 Distribution, il cantautore, scrittore e attore di Città di Castello è pronto a pubblicare il suo nuovo progetto musicale.

Mattarella prepara nono discorso: pace giusta e invito a fiducia

Mattarella prepara nono discorso: pace giusta e invito a fiduciaRoma, 30 dic. (askanews) – Le guerre, i giovani, il lavoro, i rischi delle nuove tecnologie, ma anche un invito ad avere fiducia nel futuro e a puntare sulle tante risorse del nostro paese. Queste le parole chiave del discorso che Sergio Mattarella prepara in queste ore per il messaggio di fine anno che rivolgerà agli italiani e alle italiane restando in piedi in una delle sale del Quirinale. E’ il suo nono discorso, non sarà più lungo del solito, 15 massimo 20 minuti, a partire dalle 20,30, per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi e provare a indicare un orizzonte.

Come sempre il Paese reale sarà privilegiato rispetto al Palazzo. L’aspetto più propriamente politico sarà rappresentato da un appello alla “pace giusta” nelle due guerre in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, su entrambe il capo dello Stato si è espresso ripetutamente nelle ultime settimane, con toni a volte angosciati. Mattarella vede l’ordine mondiale dell’Occidente minacciato dai venti di guerra: nel discorso alle alte cariche ha legato questo sovvertimento alle profonde trasformazioni tecnologiche in corso, al cambiamento climatico e alla perdita di senso della politica, che sembra soccombere di fronte alle pretese degli oligarchi del tecnologico. E’ come se la politica, e quindi la democrazia del multilateralismo, avesse esaurito le sue forze, aprendo un varco anche alla “guerra mondiale a pezzi”. Implicita, in questo ragionamento, è la critica al sovranismo, che reca con sé con la crisi del parlamentarismo: “Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento”, ha detto nel discorso alle alte cariche davanti agli esponenti della politica e della società civile. Molti vi hanno letto un riferimento alla riforma del premierato. Un progetto che esautora il Quirinale di ogni potere di fatto, ma su cui Mattarella non ha detto né dirà una sola parola.

Sempre c’è nei suoi discorsi di fine anno un accenno ai giovani, al lavoro, alle donne, (mai così minacciate nei loro diritti), alle disuguaglianze. E dovrebbe essere così, secondo indiscrezioni, anche stavolta. Così come non dovrebbe mancare la spinta al paese a non rassegnarsi alle difficoltà e a far leva sull’unità per guardare avanti. Il richiamo all’unità, al “Paese comunità”, è una preoccupazione costante, mai così in alto nel gradimento dei sondaggi. Del resto Mattarella, al nono anno di mandato, non si è risparmiato. E’ stato ovunque, in Italia, e all’estero (è stato in Cile, in Corea, in Uzbekistan). Un’agenda fittissima, nella quale spicca il discorso sulla Resistenza a Cuneo, il viaggio ad Auschwitz, sul luogo della strage di Brandizzo, tra i poveri di Sant’Egidio o i disabili ospitati nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Ovunque ha difeso la Costituzione, fatto argine a chi vuole disconoscerla. La Carta rimane la grande “bussola” del presidente, come disse nel discorso di un anno fa, il suo documento d’identità che ha richiamato costantemente citandone gli articoli, in ogni occasione, in questo settantacinquesimo anniversario della sua entrata in vigore.

Mattarella prepara il suo nono discorso: pace giusta e invito a fiducia

Mattarella prepara il suo nono discorso: pace giusta e invito a fiduciaRoma, 30 dic. (askanews) – Le guerre, i giovani, il lavoro, i rischi delle nuove tecnologie, ma anche un invito ad avere fiducia nel futuro e a puntare sulle tante risorse del nostro paese. Queste le parole chiave del discorso che Sergio Mattarella prepara in queste per il messaggio di fine anno che rivolgerà agli italiani e alle italiane restando in piedi in una delle sale del Quirinale. E’ il suo nono discorso, non sarà più lungo del solito, 15 massimo 20 minuti, a partire dalle 20,30, per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi e provare a indicare un orizzonte.

Come sempre il Paese reale sarà privilegiato rispetto al Palazzo. L’aspetto più propriamente politico sarà rappresentato da un appello alla “pace giusta” nelle due guerre in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, su entrambe il capo dello Stato si è espresso ripetutamente nelle ultime settimane, con toni a volte angosciati. Mattarella vede l’ordine mondiale dell’Occidente minacciato dai venti di guerra: nel discorso alle alte cariche ha legato questo sovvertimento alle profonde trasformazioni tecnologiche in corso, al cambiamento climatico e alla perdita di senso della politica, che sembra soccombere di fronte alle pretese degli oligarchi del tecnologico. E’ come se la politica, e quindi la democrazia del multilateralismo, avesse esaurito le sue forze, aprendo un varco anche alla “guerra mondiale a pezzi”.Implicita, in questo ragionamento, è la critica al sovranismo, che reca con sé con la crisi del parlamentarismo: “Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento”, ha detto nel discorso alle alte cariche davanti agli esponenti della politica e della società civile. Molti vi hanno letto un riferimento alla riforma del premierato. Un progetto che esautora il Quirinale di ogni potere di fatto, ma su cui Mattarella non ha detto né dirà una sola parola.

Sempre c’è nei suoi discorsi di fine anno un accenno ai giovani, al lavoro, alle donne, (mai così minacciate nei loro diritti), alle disuguaglianze. E dovrebbe essere così, secondo indiscrezioni, anche stavolta. Così come non dovrebbe mancare la spinta al paese a non rassegnarsi alle difficoltà e a far leva sull’unità per guardare avanti.Il richiamo all’unità, al “Paese comunità”, è una preoccupazione costante, mai così in alto nel gradimento dei sondaggi. Del resto Mattarella, al nono anno di mandato, non si è risparmiato. E’ stato ovunque, in Italia, e all’estero (è stato in Cile, in Corea, in Uzbekistan). Un’agenda fittissima, nella quale spicca il discorso sulla Resistenza a Cuneo, il viaggio ad Auschwitz, sul luogo della strage di Brandizzo, tra i poveri di Sant’Egidio o i disabili ospitati nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Ovunque ha difeso la Costituzione, fatto argine a chi vuole disconoscerla. La Carta rimane la grande “bussola” del presidente, come disse nel discorso di un anno fa, il suo documento d’identità che ha richiamato costantemente citandone gli articoli, in ogni occasione, in questo settantacinquesimo anniversario della sua entrata in vigore.

 

Trhiller, fantascienza, fumetti: l’estro della scrittrice Riello Pera

Trhiller, fantascienza, fumetti: l’estro della scrittrice Riello PeraRoma, 30 dic. (askanews) – Continua a mietere successo fra i lettori la scrittrice patavina Patrizia Riello Pera. Le sue opere letterarie spaziano in generi differenti che, a volte, si mischiano fra loro: dall’umoristico al thriller, dal serial alla fantascienza, dai testi educativi per bambini ai fumetti, dai testi teatrali al mistery, senza dimenticare ovviamente la poesia e la sceneggiatura: “Amo tutti i generi in cui mi sono cimentata -spiega la Riello Pera- e spesso anche quelli a cui ancora non mi sono dedicata. Non ho un genere preferito. Dipende dalla qualità dell’opera”.

Le indagini dell’ispettore Creighton: La nuova vita di Scott Adlam, è il volume, edito dalla Di Carlo Edizioni, con cui l’autrice è stata presente alla Fiera del libro di Francoforte: “Si è trattato di un appuntamento importante -spiega la Riello Pera. Sono orgogliosa di aver rappresentato il nostro Paese in una Fiera che è punto di riferimento fondamentale per l’editoria mondiale. Credo che per noi autori emergenti questa sia un’occasione unica che va colta con passione e impegno”. Nel libro, presentato in Germania, si intrecciano due storie, fra presente e passato, che terranno il lettore avvinghiato alle pagine del libro. Mistero, thriller e soprattutto elementi facenti parte dei cosiddetti fenomeni paranormali rendono questo testo intrigante e calamitano l’attenzione del lettore, sollevando il velo dell’illusione fra questo e l’altro mondo.

Patrizia Riello Pera è però autrice di altri due interessanti scritti: Le fiabe del villaggio e Le avventure dell’avvocato Bouvier. “Le fiabe del villaggio -afferma l’autrice- raccoglie venti favole. Le ho scritte per ricordare l’amore per la natura. Mi auguro di avere fornito, in questo modo, uno strumento educativo non soltanto per i piccini ma soprattutto per i grandi. Mi riterrò onorata se il mio testo sarà in grado di comunicare valori come fratellanza, tolleranza, gentilezza, amicizia e lealtà. Avrei centrato così l’obiettivo che mi sono prefissa quando le ho redatte”. Le avventure dell’avvocato Bouvier è invece una raccolta di racconti di genere umoristico, con la quale l’autrice vuole dare risalto alle problematiche della vita quotidiana : “L’avvocato Bouvier -conclude la Riello Pera- è un uomo vanitoso, originale e, a volte, stravagante. Bisogna leggere questo libro tutto di un fiato e vi assicuro che non mancheranno risate a non finire”.