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Al Teatro Ghione di Roma in scena “A Christmas Carol”

Al Teatro Ghione di Roma in scena “A Christmas Carol”Roma, 7 dic. (askanews) – Al Teatro Ghione di Roma, dal 7 al 9 dicembre, A Christmas Carol,di Charles Dickens, regia di Valentina Cognatti, adattamento Martina Grandin, con Gigi Palla. Tratto da uno dei più celebri e commoventi racconti di Charles Dickens, “A Christmas Carol” è lo spettacolo di Natale proposto da Margot Theatre. La neve, il freddo, il fascino e il degrado della Londra vittoriana, dominata dalla povertà, dalla misera, dall’analfabetismo si costruiscono sulla scena tra musiche e atmosfere suggestive, che emozionano il pubblico e lo portano a riflettere sulle contraddizioni di un’epoca passata, evocando, nei colori e nelle immagini, simboli e scenari che hanno reso nei secoli il “Canto di Natale” una delle storie più conosciute e amate della letteratura europea.

Uno spettacolo per tutte le età: insieme una storia poetica e divertente sulla possibilità di cambiare il proprio destino, una riflessione sull’uomo e sul difficile rapporto con il tempo tra il ricordo del passato, l’accettazione del presente e le aspirazioni del futuro e una denuncia all’ipocrisia della società vittoriana nel nitido affresco di una Londra avvolta nel gelo di dicembre. Ma, soprattutto, è uno spettacolo sul Natale, sul suo significato e sulla magia ineludibile che sprigiona, capace di produrre su un pubblico di qualsiasi età, formazione e provenienza un sorriso di commozione inevitabile e universale, lo stesso sorriso nel quale sembra nascondersi il segreto del fascino profondo e sincero di questo racconto.

Ultima Generazione: a Venezia Nesquik sulla facciata della Basilica di San Marco

Ultima Generazione: a Venezia Nesquik sulla facciata della Basilica di San MarcoRoma, 7 dic. (askanews) – “Oggi sei cittadini aderenti alla campagna Fondo Riparazione, promossa da Ultima Generazione, hanno effettuato un’azione di disobbedienza civile a Venezia alle 11.30 del mattino, spruzzando del Nesquik sulla facciata laterale destra della Basilica di San Marco, e versando del fango sulle colonne”. Lo riferisce una nota di Ultima Generazione, sottolineando che “i disobbedienti hanno srotolato lo striscione con scritto “Fondo Riparazione” e un cartello con le foto dei dodici cittadini di Ultima Generazione che sono rimasti in carcere per tre giorni, dopo un blocco stradale a Fiumicino, prima di ricevere oggi la misura cautelare di obbligo di dimora. Alle 11.40 sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno poi portato via i manifestanti alle 12.15″.

“Siamo l’ultima generazione di figlie, mamme, papà e nonne che hanno la possibilità di cambiare rotta rispetto al collasso sociale ed economico causato dalla distruzione del nostro ecosistema – dicono – e di creare un sistema più equo, sicuro e dignitoso. Siamo persone normali e diverse fra loro, accomunate da una presa di coscienza che ci spinge ad agire contro un governo negligente, al pari di tutti i governi degli ultimi trent’anni, e un sistema produttivista che ci ha fatto diventare consumatori anziché cittadine che hanno a cuore il bene comune”.

Istat, Confcommercio: l’economia è in fase di stagnazione

Istat, Confcommercio: l’economia è in fase di stagnazioneRoma, 7 dic. (askanews) – “I dati odierni su vendite al dettaglio e produzione industriale, unitamente a quelli diffusi nelle ultime settimane, indicano come l’economia italiana sia in una fase di stagnazione. Esaurita l’ottima fase di ripresa post-pandemica, in fondo questa condizione va valutata favorevolmente. Chi vede il bicchiere mezzo vuoto, invece, la legge come un semplice spostamento dei problemi e delle irrisolte criticità verso il già difficile 2024”. E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

“Il modesto recupero registrato, in termini congiunturali, dalle vendite a volume, – continua la nota – dopo quattro mesi in negativo, ha solo attenuato il divario che si rileva nel confronto annuale. Tuttavia, è una risalita che, posta a sistema con le buone valutazioni di preconsuntivo di novembre e le attese ben orientate per dicembre e il Natale, potrebbe contribuire a rafforzare un’eredità positiva per i consumi del prossimo anno”. “La ‘ripresina’ delle vendite – scrive l’Ufficio Studi – è stata guidata dalla componente alimentare, mentre per i non alimentari la situazione appare ancora difficile, con indizi di elevata criticità per l’abbigliamento e le calzature. Analogamente, le imprese di minori dimensioni continuano a non essere toccate da qualsivoglia forma di recupero, e questo è l’elemento più critico dello scenario congiunturale della spesa delle famiglie. Il dato sulla produzione industriale – conclude Confcommercio – indica calma piatta, posto che la riduzione di due decimi a ottobre si associa a una revisione al rialzo di un decimo per settembre. L’atterraggio dei livelli produttivi appare deludente, perché su livelli storicamente bassi, inferiori di oltre il 5% rispetto a venti mesi prima. Anche in questo caso, però, le probabilità di crescita sembrano superiori a quelle di ulteriori contrazioni nei prossimi mesi”.

Calcio, doping: Procura Figc chiede 4 anni per Paul Pogba

Calcio, doping: Procura Figc chiede 4 anni per Paul PogbaRoma, 7 dic. (askanews) – La Procura antidoping ha chiesto quattro anni di squalifica per Paul Pogba al centro dell’indagine per l’utilizzo di sostanze proibite che rimandano al testosterone. Pogba era risultato positivo lo scorso 20 agosto, in occasione di Juventus-Udinese gara nella quale era rimasto in panchina. Le successive controanalisi svolte al laboratorio romano dell’Acqua Acetosa, avevano poi confermato la positività al Dhea.

La richiesta di quattro anni corrisponde alla sanzione prevista per doping nel caso non ci sia patteggiamento. Pogba andrà quindi a processo davanti al Tribunale nazionale antidoping. Nel caso di squalifica per quattro anni, la Juventus potrebbe anche decidere di risolvere il contratto per giusta causa. Un contratto oneroso a 8 milioni di euro netti fino al 2026 anche se al momento percepisce il salario minimo stabilito sulla base dell’accordo collettivo.

Lollobrigida ha firmato il decreto che posticipa le norme Ue sulle etichette del vino

Lollobrigida ha firmato il decreto che posticipa le norme Ue sulle etichette del vinoRoma, 7 dic. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto che posticipa l’introduzione e l’applicazione della normativa europea sul cambio di etichettatura del vino, permettendo così l’utilizzo e l’esaurimento delle etichette già in magazzino. Ad annunciarlo è in una nota, lo stesso ministro. La firma segue a quanto già annunciato nell’incontro con i componenti della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, presieduta da Federico Caner, e alle associazioni di settore.

“Il Masaf – spiega Lollobrigida – infatti, si è attivato sin da subito per arrivare alla data dell’8 dicembre con la soluzione per sostenere e tutelare un comparto fondamentale per l’economia della nostra Nazione. In sede europea, nel prossimo Agrifish, tratterò il tema delle linee guida sulla etichettatura, per risolvere alcune indicazioni che presentano criticità e che ad oggi risulterebbero superabili con il buonsenso”, conclude il ministro.

Meloni: in Ue maggioranze da sempre in famiglie politiche diverse

Meloni: in Ue maggioranze da sempre in famiglie politiche diverseRho, 7 dic. (askanews) – Il centrodestra dovrebbe stare in Europa “con il perimetro che già conosciamo in Italia, un perimetro di centrodestra. Dopodiché mi fa un po’ sorridere che si veda come un problema che i partiti di centrodestra siano in famiglie politiche diverse in Europa. È sempre stato così”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine della sua visita tra gli stand di ‘Artigiano in fiera’ a Rho.

“Non è che quando c’era la maggioranza giallorossa al governo stessero nella stessa famiglia europea – ha aggiunto la premier – La dinamica delle elezioni europee è molto più complessa: si può far parte di famiglie politiche europee differenti e governare molto bene in Italia e, dico di più, provare a governare insieme con un’Europa diversa dopo le prossime elezioni europee. Il nostro obiettivo – ha proseguito- deve essere far crescere il ruolo dell’Italia in Europa e ragionare di costruire al Parlamento europeo una maggioranza che possa avere una visione compatibile rispetto a quanto abbiamo visto in passato”.

Meloni a Bonomi: 12 mld per le imprese da revisione del Pnrr (per questo non c’erano fondi nella manovra)

Meloni a Bonomi: 12 mld per le imprese da revisione del Pnrr (per questo non c’erano fondi nella manovra)Roma, 7 dic. (askanews) – “Presidente Bonomi, quando abbiamo approvato la manovra giustamente qualcuno ha detto che c’era attenzione ai salari ma non c’era la necessaria attenzione alle imprese: non c’era perché stavamo facendo il lavoro di revisione del Pnrr” che ha prodotto “12 miliardi” per “sostenere il sistema produttivo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – intervenendo a Milano alla cerimonia di firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Lombardia – rivolgendosi al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, presente in sala.

Meloni: da colossi web opportunità e rischi, trend va governato

Meloni: da colossi web opportunità e rischi, trend va governatoRoma, 7 dic. (askanews) – “L’avvento del commercio elettronico e delle grandi piattaforme online”, una “innovazione che la pandemia ha contribuito ad accelerare in modo determinante”, “se non è adeguatamente governato, può portare insieme a grandi opportunità anche enormi rischi. È un cambiamento che è ancora in atto, sul quale è necessario punto di vista trovare un giusto equilibrio per fare in modo che il suo impatto sul nostro sistema economico e produttivo sia sostenibile”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio all’Assemblea annuale 2023 di Confesercenti.

“Certo – ha aggiunto – noi possiamo contare su due punti di forza: la capacità di fare rete dei commercianti e degli artigiani italiani e la straordinaria potenza del Made in Italy, un brand globale di cui i colossi del commercio non possono fare a meno e che nessun altro è in grado di eguagliare. Nessun commercio elettronico o colosso del web potrà mai sostituire la funzione culturale e sociale che ricoprono i commercianti, gli artigiani, esercizi di vicinato”, ha concluso.

Meloni: Stato deve garantire sicurezza ai commercianti

Meloni: Stato deve garantire sicurezza ai commerciantiRoma, 7 dic. (askanews) – Commercianti e artigiani sono “presidi di sicurezza e di socialità, il principale antidoto alla desertificazione delle nostre strade, allo spopolamento dei nostri borghi. In questo compito non potete essere ovviamente lasciati da soli e noi siamo convinti che lo Stato debba fare la sua parte. A partire proprio dalla sicurezza, che è la precondizione per fare impresa e per permettervi di alzare ogni mattina la saracinesca della vostra attività”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio all’Assemblea annuale 2023 di Confesercenti.

“È il motivo – aggiunge – per il quale questo Governo ha deciso di aumentare gli organici delle Forze dell’Ordine, di stanziare un miliardo e mezzo di euro per rinnovare i loro contratti, potenziare l’operazione ‘Strade sicure’ e riconoscere ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa maggior strumenti per fare il proprio lavoro”.

Confesercenti, incertezza distrugge impresa. Balneari e ambulanti nel limbo da 10 anni

Confesercenti, incertezza distrugge impresa. Balneari e ambulanti nel limbo da 10 anniRoma, 7 dic. (askanews) – “L’arrivo della Bolkestein ha gettato nell’incertezza circa 200mila imprese italiane e 400mila lavoratori. Un’incertezza che perdura da oltre un decennio e, tra proroghe e provvedimenti contradditori, la questione è ancora aperta”. Lo ha detto la presidente della Confesercenti Patrizia De Luise, aprendo l’assemblea dell’Associazione che si tiene con modalità innovative nel metaverso. “Solo pochi giorni fa – ha sottolineato De Luise – l’ennesima sentenza per i balneari che potrebbe rimettere in discussione tutto. Uno stallo devastante che ha bloccato gli investimenti e l’avvio di nuove attività nei comparti interessati. Senza certezze sul futuro, molti imprenditori stanno lasciando: nel solo commercio ambulante, negli ultimi due anni sono sparite in media venti imprese al giorno. Di questo passo non ne apriranno più già nel 2026. Si stima che in questi settori, per l’incertezza, si siano bruciati 3 miliardi di euro”. “I vari governi che si sono avvicendati in questi anni – ha aggiunto la presidente – hanno scelto di non decidere. La Bolkestein è una spada di Damocle che continua a pendere sul sistema economico italiano. A rischio immediato sono le oltre 7mila imprese dei nostri stabilimenti balneari. Un pilastro fondamentale dell’economia turistica italiana che attira milioni di visitatori ogni anno, sia italiani che stranieri, contribuendo significativamente alla ricchezza locale e nazionale”.