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Enria (Bce): alcuni criptoasset sono stati simili a schemi Ponzi

Enria (Bce): alcuni criptoasset sono stati simili a schemi PonziRoma, 14 nov. (askanews) – In questi ultimi anni “di fatto abbiamo visto che alcuni progetti di cripto asset si basavano unicamente su aspettative di continui aumenti dei prezzi e continui afflussi di capitale da nuovi investitori, come in uno schema Ponzi, con nessun tipo di valore intrinseco, nessuna capacità di generare flussi di cassa e una estrema volatilità dei prezzi”. Lo ha affermato il presidente uscente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria del suo intervento alla conferenza è sulla MiCar, organizzata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dalla Banca d’Italia.

Enria ha ammesso di aver abbandonato del tutto le sue ipotesi iniziali, formulate attorno al 2018, di consentire che il settore dei cripto asset delle cripto valute potesse svilupparsi al di fuori di qualunque ambito regolamentare. Invece “le turbolenze dei cripto mercati che si sono verificate, incluse quelle per recenti modelli di business insostenibili e frodi conclamate, rendono pressante l’esigenza di un approccio regolamentare più rigoroso”, ha affermato. Enria ha notato che l’Unione europea, con il regolamento MiCar è la prima giurisdizione a normare in modo sistematico questi settori.

Il Garante dello Sciopero: la nostra decisione è conforme ai precedenti

Il Garante dello Sciopero: la nostra decisione è conforme ai precedentiMilano, 14 nov. (askanews) – “Tutta la questione interpretativa è ruotata se si trattasse di uno sciopero generale o plurisettoriale. Da qui derivano una serie di regole diverse. Noi abbiamo lavorato sul documento di proclamazione di Cgil e Uil, alla luce della costante interpretazione della Commissione di garanzia che si colloca nei precedenti”. Lo ha affermato Paola Bellocchi, presidente dell’Autorità garante sugli scioperi, che su RadioUno ha difeso la decisione di ieri di non considerare “generale” lo sciopero proclamato per venerdì 17 da Cgil e Uil.

“Abbiamo lavorato sul documento di proclamazione di Cgil e Uil e ci è parso non rispondesse alla nozione di sciopero generale come ci è stata tramandata dalla tradizione sindacale, come uno sciopero che coinvolge tutto il mondo del lavoro nella stessa giornata per una pretesa che attraversa trasversalmente tutte le categorie. In questo caso molte categorie del lavoro privato sono state escluse dallo sciopero del 17 novembre, e hanno proclamato una ventina di scioperi generali regionali, spalmati su altre date, ma l’esclusione di queste categorie ha reso lo sciopero non più generale nel senso di coinvolgere tutto il mondo del lavoro”, ha affermato Bellocchi. Quanto alla precettazione preannunciata da Matteo Salvini, “è una valutazione che spetta al ministro”.

Salvini: Cgil e Uil si fermino o entro stasera precetto

Salvini: Cgil e Uil si fermino o entro stasera precettoMilano, 14 nov. (askanews) – “Oggi è l’ultima giornata perchè i sindacati tornino nella legge, rispettando le indicazioni del Garante. Landini e gli altri hanno detto no, tiriamo dritto. Se entro oggi non rientrano nella legge, faccio quello che la legge mi permette, entro la mezzanotte di questa sera si può partire con la precettazione, ovvero quello che il garante ha suggerito: scioperate per una fascia limitata, per 4 ore e non per 24 ore. La Cgil fa politica di sinistra, è libera di farla ma non per 24 ore”. Lo ha detto il vice premier e ministro dei trasporti Matteo Salvini, intervistato a Radio Anch’io su RadioUno.

“Il mio lavoro è garantire la mobilità a 60 milioni italiani. Il diritto di sciopero è sacrosanto, bloccare un intero Paese per 24 ore significa questo. E sui trasporti prima che il servizio torni regolare ci vuole più tempo: nei trasporti significa che i disagi iniziano il giovedì 16 e finiscono sabato 18”, insiste Salvini. “Il diritto a scioperare è sacrosanto ma non di 24 ore. Una minoranza, perchè sono due sindacati su decine di sindacati, nega il diritto di muoversi a 20 milioni di italiani: non potete lasciare a casa 20 milioni di italiani. Ma Cgil e uil non hanno acconsentito alla riduzione orario proposta dal garante che non valuta politicamente”.

Scoperto all’esame per la patente con l’auricolare lo ingoia: denunciato

Scoperto all’esame per la patente con l’auricolare lo ingoia: denunciatoRoma, 14 nov. (askanews) – La scorsa settimana, all’interno della sala dove l’Ufficio Patenti della Provincia Autonoma di Bolzano organizza gli esami di teoria per il rilascio della patente di guida, durante una sessione di prove, gli Agenti in borghese della Polizia Stradale di Bolzano sorprendevano una persona in possesso di un microauricolare inserito in un orecchio, verosimilmente utilizzato per farsi suggerire, in maniera esatta, le risposte a tutte e 30 le domande. Durante il controllo, nella speranza di distruggere le prove a suo carico, il candidato riusciva a sfilarsi il piccolo dispositivo elettronico (con batteria incorporata) e a ingoiarselo, nonostante il tentativo degli Agenti di bloccarlo. L’autore dell’insano gesto veniva quindi accompagnato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bolzano, dove veniva sottoposto ad una radiografia che consentiva di rilevare la presenza dell’auricolare già nell’apparato digerente (si veda la foto in allegato). Dopo aver ottenuto dal personale medico l’assicurazione che il soggetto non incorresse in alcun pericolo, lo stesso veniva accompagnato presso gli uffici della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Bolzano, dove veniva fotosegnalato e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di presentazione di esami opera di altri (una vecchia ma ancora efficace legge del 1925) e per falsità ideologica per induzione, fatti per i quali rischia la pena della reclusione da 6 mesi a 2 anni.

Dopo l’estate di San Martino arriva un venerdì 17 di piogge

Dopo l’estate di San Martino arriva un venerdì 17 di pioggeRoma, 14 nov. (askanews) – ‘L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino’ recita il proverbio, centrato sull’11 novembre (giorno del Santo) ma valido fino alla metà del mese: il detto popolare verrà rispettato anche quest’anno; infatti, dopo un periodo piovoso ed instabile, è tornata l’alta pressione e le temperature massime sono già aumentate anche di 8 gradi. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che l’alta pressione si estenderà su buona parte del Mediterraneo, dopo il transito durante le ultime settimane di una lunghissima serie di perturbazioni atlantiche. Oltralpe invece avremo ancora un anticipo d’inverno con tanta neve in Savoia, Svizzera ed Austria: queste nevicate, sul margine meridionale, interesseranno ancora le nostre Alpi di Confine, in particolare la Valle d’Aosta dove la Dama Bianca è protagonista da giorni e resterà ancora dominante.

Altrove, come detto, l’Estate di San Martino porterà prevalenza di sole ed un ulteriore aumento termico con massime fino a 25°C specie sul settore adriatico, in Sicilia e in Sardegna. Sul versante tirrenico soffieranno invece venti tesi da Ovest che porteranno anche un po’ di nuvolosità mentre in Pianura Padana non escludiamo locali nubi basse; ma l’Estate di San Martino è così, un momento di tranquillità più asciutto e soleggiato dopo lunghe fasi piovose e molto instabili, con la possibilità locale di avere anche qualche nuvola in più.Come di consueto, dunque, per 3 giorni ed un pochino avremo tempo stabile e in prevalenza soleggiato, ma poi torneranno le piogge: da Venerdì 17 aria più fredda ed instabile scenderà dal Nord Europa e provocherà un peggioramento sull’Italia con piogge veloci e locali temporali, soprattutto al Centro-Sud. Questa perturbazione segnerà la fine della proverbiale ‘Estate di San Martino che dura 3 giorni ed un pochino’; ciò nonostante, dal weekend, una nuova spinta anticiclonica riporterà subito altri momenti soleggiati e più tranquilli: il lungo treno di perturbazioni, arrivato dopo la metà di ottobre, è partito per altre destinazioni e in Italia prevarrà il sole almeno fino al 20 novembre, salvo durante la ‘sfortunata’ parentesi di Venerdì 17.

Indieland OutSide, nuova formula del parcogiochi dell’indipendenza

Indieland OutSide, nuova formula del parcogiochi dell’indipendenzaRoma, 13 nov. (askanews) – Per la sua decima stagione Indieland propone ogni settimana due puntate autonome da un’ora circa e aggiunge un sottotitolo: OUTSIDE, FUORI. L’ideatore del radioshow Simone Mercurio con la co-conduttrice Tiziana “Trilly Campanella”. Insieme quest’anno vanno a incontrare i loro ospiti “a domicilio”, fuori, dove nasce la loro musica, nei loro garage o studi, nei backstage dei loro concerti, nei camerini.

Nelle prime due puntate ON LINE da oggi una intervista esclusiva con Giordano Sangiorgi del MEI. Lascerà o non lascerà Faenza il fondatore della importante piattaforma e kermesse fondamentale da 26 anni per lo sviluppo della nuova scena musicale italiana? “Perchè non fare una radio con la musica del MEI?” Abbiamo chiesto a Sangiorgi. E lui: “Perchè no, è una delle cose che valuteremo quest’anno”.

Artisti esordienti, nuovi cantautori, band, suoni e musicisti “oltre ai soliti giri”, oltre quello che si ascolta nella stragrande maggioranza delle radio, delle tv e di cui si parla nei grandi circuiti. Indieland è un format, un radioshow nato nel 2013 che ha come sua mission quella di intercettare e dare un palcoscenico ai musicisti, e di proporre la “next big thing”, ovvero il prossimo grande successo come dicono gli anglosassoni Perchè c’è un magma creativo di cantautori e cantautrici, di musica, idee e parole, stili e talenti nell’Italia di oggi, emergenti ed esordienti – in gran parte ancora nascosto al grande pubblico – che ha voglia solo di essere conosciuto ed ascoltato.

Indieland prepara e presenta una scaletta fatta di novità musicali, senza confini di genere, spaziando dal rock in tutte le sfaccettature alla black music, dall’elettronica al songwriting italiano e internazionale fino ai nuovi suoni dal mondo. Musica scelta autonomamente da una accurata ricerca redazionale, da siti e riviste specializzate, dalle proposte delle varie label e dagli uffici stampa che da dieci anni ci conoscono e seguono. Ma anche dagli stessi ospiti delle puntate, dai musicisti, dagli addetti ai lavori del campo musicale, dai giornalisti, dagli scrittori, dagli attori, dai registi. Perché Indieland non è solo musica ma parla anche di cinema, libri, teatro, eventi e di tutto ciò che fa cultura.

Le riflessioni spirituali nei testi di Mogol diventano un libro

Le riflessioni spirituali nei testi di Mogol diventano un libroRoma, 13 nov. (askanews) – “Non ho mai pensato che molti dei miei testi avessero un contenuto spirituale: Don Giuseppe, accompagnandomi nella ricerca di Dio, me lo ha svelato in questo libro”: parola di Giulio Rapetti Mogol. Questo libro è la storia di un bambino che non sapeva di aver “ricevuto un dono”. Quel bambino è cresciuto guardando e osservando l’esistenza che lo circondava, e attraverso di essa ha percorso un viaggio che dura tuttora fino a comprenderne la profonda preziosità spirituale che ha saputo tradurre – come solo lui sa fare – nei suoi versi, raggiungendo il cuore di milioni di persone che ancora oggi cantano a memoria le sue canzoni.

Don Giuseppe Capsoni è il padre spirituale di Mogol, e insieme a lui ha voluto analizzare e approfondire il significato di 33 sue canzoni, facendo emergere la spiritualità su ciascun brano, rilevando differenze e affinità tra l’uomo religioso Giulio e l’artista Mogol: entrambi mossi, ispirati e depositari di una ispirazione divina. Per il Giulio religioso è l’impulso intellettuale-razionale nel campo della Fede, per l’artista Mogol è invece l’ispirazione. Un libro importante che dà una lettura nuova alle parole di un grande artista. Don Giuseppe Capsoni è nato nel 1969 ed è presbitero diocesano dal 1998. Dopo le scuole superiori, ha iniziato gli studi teologici presso la Pontificia Università Sant’Anselmo in Roma conseguendovi il relativo grado accademico. Si è successivamente laureato in Diritto presso la Pontificia Università Lateranense in Roma ed ha conseguito due master presso i Dicasteri vaticani del Culto Divino e degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica. È stato docente di diritto presso gli studi interdiocesani dei seminari Lombardi di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano e docente presso l’istituto Superiore di Scienze Religiose Sant’Agostino in Pavia.

Ha pubblicato: L’aborto tra diritto e morale. Accogliere il mistero della vita (If Press, 2013), San Martino di Tours: un santo (Edizioni Casa del Giovane, 2008); L’ordine delle Vergini: lineamenti storici, canonici e liturgici (Edizioni Dehoniane, Bologna 2015); Una vita per Dio e per la Chiesa. Profilo pastorale del Cardinale Luigi Poggi (Edizioni Shalom, Roma 2017).

Sciopero, Pd chiede convocazione del Garante in Parlamento

Sciopero, Pd chiede convocazione del Garante in ParlamentoRoma, 13 nov. (askanews) – “Chiediamo ad horas un’audizione in commissione Lavoro della commissione di Garanzia sugli scioperi. Lo annuncia il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

“Vogliamo capire – spiega Scotto- quali siano stati i criteri per cui si è proceduto alla precettazione a differenza di altri scioperi indetti dai sindacati autonomi. Salvini è un ignorante che non sa che i lavoratori ci rimettono di tasca propria quando si astengono dal lavoro. A differenza di chi da uno scranno ministeriale può sparare qualsiasi fesseria senza pagare pegno. Non ci fidiamo di chi usa il proprio potere per condizionare organismi che dovrebbero essere terzi. Vogliamo capire come è andata davvero.E vogliamo capirlo in Parlamento”.

Tennis: Zverev cade, si riprende, rimonta e batte Alcaraz

Tennis: Zverev cade, si riprende, rimonta e batte AlcarazRoma, 13 nov. (askanews) – Il tedesco Alexander Zverev ha battuto lo spagnolo Carlos Alcaraz per 6-7, 6-3, 6-4 nella seconda giornata delle Nitto ATP Finals 2023 di tennis al Pala Alpitour di Torino. Nella prima delle due partite valide per il Gruppo Rosso, Zverev cade e si stringe dolorante una caviglia nel corso del sesto game del terzo set, ma poi si rialza e riprende a giocare vincendo la gara contro lo spagnolo numero 2 del mondo alle sue prime ATP Finals. Questa sera non prima delle 21 andrà in scena il derby russo tra Daniil Medvedev e Andrey Rublev.

Vela, Luca Rosetti ha vinto la Mini-Transat 2023

Vela, Luca Rosetti ha vinto la Mini-Transat 2023Roma, 13 nov. (askanews) – E’ ufficiale, Luca Rosetti vince anche overall la Mini Transat 2023. Dopo la sommatoria dei tempi di percorrenza di ambe due le tratte, lo ha reso noto il Comitato della regata transatlantica riservata a imbarcazioni singole di 6 metri e mezzo, che parte da Les Sables d’Olonne e arriva a Saint Francois (Guadalupe), facendo tappa intermedia a Santa Crux de Las Palmas. Grazie all’ottavo piazzamento nella prima tappa e al dominio della seconda, quella più lunga e impegnativa (2700 miglia), lo skipper azzurro, portacolori del Club Nautico Rimini (CNR), entra oggi nella storia della vela oceanica, un segmento in cui solo recentemente si è messo in luce il talento azzurro. Al secondo posto overall il belga Michael Genderbien su “Barillec Marine-Actemium” che ha tagliato alle 19:23:30 italiane, con un ritardo di oltre 17 ore sul riminese. Al timone del suo “Race=Care”, Rosetti è transitato la scorsa notte sotto la bandiera a scacchi, stoppando il cronometro alle 01:26:30 (ora italiana), dopo aver navigato per 14 giorni 12 ore 6 minuti e 30 secondi. In tempo reale, i francesi Hugues de Premare su “Technip Energies” e Leo Bothorel su “Les Optiministes-Secours Populaire 17” sono rispettivamente secondo e terzo. Dopo Ambrogio Beccaria nel 2019, Rosetti è il secondo italiano a vincere questa Mini Transat, un’edizione che lascia a bocca asciutta i favoriti, a cominciare dai francesi, che non hanno centrato le piazze d’onore fra i Prototipi né fra i Serie. “Vincere la Mini Transat non è cosa da poco – la gioia di Rosetti in banchina – Se guardo indietro e vedo tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare qui, è davvero incredibile. Questa vittoria è una grande ricompensa ma ciò che provo dentro non è facile da esprimere”. “Non potevo sperare di concludere in modo migliore i miei quattro anni di militanza nel circuito Mini 6.50 – prosegue – È bellissimo vedere che è anche uno straniero a vincere la gara nei Proto. In Italia viviamo un periodo piuttosto florido per la vela offshore perché Ambrogio, ma anche Alberto Bona e Alberto Riva stanno facendo grandi cose nelle regate più importanti dei Class 40. Sono felice di contribuire anche io a diffondere nel mio Paese la cultura delle regate oceaniche”. Forgiatosi sulle derive (prima l’Optimist e poi il Laser), il 28enne romagnolo scopre il Mini 650 nel 2016 e tre anni dopo partecipa coraggiosamente, da debuttante, alla Mini Transat, chiudendo con un incoraggiante 18esimo assoluto. Da quel momento in poi sceglie di cambiare marcia e mette su un progetto più ambizioso proprio in questa classe, che sta riscuotendo crescente popolarità in Italia: acquista uno scafo di ultima generazione (“Race=Care”, ndr) e decide di impostare la sua preparazione direttamente a Lorient, per avere un continuo confronto coi migliori specialisti della categoria tra allenamenti e regate di avvicinamento, in cui si mette spesso in luce.