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Amb. Taffuri: con Baku relazioni in crescita partendo da energia

Amb. Taffuri: con Baku relazioni in crescita partendo da energiaBaku, 13 mar. (askanews) – “Le relazioni tra Azerbaigian e Italia sono tradizionalmente buone e in decisa crescita anche grazie alla necessità rappresentata dall’emergenza energetica”, spiega l’ambasciatore d’Italia a Baku Claudio Taffuri in un’intervista ad askanews, facendo il quadro di una relazione che pone le basi sull’accordo di Partenariato strategico rafforzato e che spazia dall’energia alla cultura.
L’Azerbaigian “è il primo fornitore di petrolio alternativamente all’Iraq e oggi è il secondo fornitore di gas alternativamente al Nord Europa e dopo l’Algeria, considerando separatamente il GNL. Siamo passati dal 9,5% registrato nel 2021 al 15% nel 2023 per quanto riguarda le importazioni di gas dal Paese caucasico attraverso il gasdotto Tap, aggiunge l’ambasciatore. Baku appresenta un partner strategico per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia e questo è un dato importante. Il fattore energetico è certamente un elemento prioritario nel rapporto tra i due Paesi, ma il Partenariato copre un’ampia gamma di settori compreso quello della cooperazione universitaria, come dimostra il recente accordo sottoscritto tra cinque università italiane e la Ada university, un’istituzione moderna, che contribuirà a formare la classe dirigente del futuro”.
Per il capo missione, il rapporto privilegiato tra i due Paesi si fonda innanzitutto sulla conoscenza reciproca, strumento che consente di “comprendere ciò che manca, riempire i vuoti, fornendo da parte nostra le capacità, il know how e la tecnologia italiana, per venire incontro alle esigenze” di un Paese giovane, che ha registrato una delle migliori riprese post-pandemia, con un Pil al 5%, e che ha bisogno di collaborazione per uno sviluppo tecnologico e sostenibile. L’Azerbaigian “è caratterizzato da un’economia non differenziata, basata sull’idrocarburo e da una carenza di produzione endogena di tecnologia” e su questi aspetti, spiega Taffuri, le due economie registrano importanti elementi di complementarietà che aprono ampio spazio al nostro sistema imprenditoriale, come può essere ad esempio dimostrato dal recente successo di Ansaldo Energia a cui è stata affidata la fornitura di quattro turbine di tecnologia avanzata per la centrale di Mingachevir, per un valore di oltre 160 milioni di euro”.
Nel campo dell’energia esistono tuttavia ulteriori occasioni da cogliere per le imprese italiane, sottolinea ancora l’ambasciatore: “Il percorso di transizione energetica intrapreso dal Paese offre infatti interessanti opportunità che le nostre imprese di eccellenza, penso a Enel green power o Terna, potranno certamente cogliere su questo mercato. Per quanto riguarda ad esempio l’eolico offshore e onshore e il solare in Azerbaigian esistono grandi potenzialità in ragione delle peculiari caratteristiche atmosferiche che lo caratterizzano, come venti costanti e lunghi periodi soleggiati”.
Inoltre, l’Azerbaigian “è impegnato in una grande opera di ricostruzione dei territori recuperati alla sovranità del Paese e anche lì si possono cogliere interessanti prospettive per le nostre aziende”, ma, aggiunge, “quello su cui è importante concentrarsi è la necessità che Baku ha di utilizzare tecnologie innovative per diversificare e sviluppare l’economia. E’ chiaro che abbiamo molti concorrenti ma considerando che l’Italia costituisce il 50% dell’export azerbaigiano, ci troviamo certamente in una posizione privilegiata per cogliere le opportunità di investimento che si presenteranno”. A questo proposito “stiamo preparando la prossima sessione della commissione mista italo-azerbaigiana, un’attività che si tiene alternativamente a Baku e a Roma per fare il punto su tutto lo spettro delle relazioni politiche e commerciali” tra i due Paesi.
Due settori prioritari per l’Azerbaigian, che saranno oggetto di approfondita discussione nel quadro degli incontri programmati nel prossimo futuro sono infine rappresentati dalle interconnessioni logistiche e dall’agroindustria. “Per quanto riguarda il secondo, risulta rilevante in quanto trova nel nostro sistema produttivo un esempio da replicare e concrete opportunità per le aziende italiane – sottolinea l’ambasciatore – La struttura ex statale è ancora rigida ma sta nascendo una piccola e media impresa che , in ragione dell’esperienza maturata dalle nostre pmi, potremo aiutare a sviluppare – aggiunge il capo della missione italiana – L’agroindustria è, infatti, un ulteriore obiettivo da perseguire, possediamo capacità e potenzialità, sia nella trasformazione che nella produzione in misura adeguata alla dimensione aziendale e del Paese. In Azerbaigian ci sono centinaia di ettari di terreno recentemente destinati alla coltivazione di olivo o vite che usano già ton successo tecnologia italiana, come frantoi e sistemi di vinificazione di nostra produzione. Un’esperienza che continuiamo a sviluppare con il concorso dell’Ice, impegnata in una intensa azione di promozione delle nostre eccellenze e di efficace assistenza alle imprese italiane che si presentano su questo mercato”.

FdI: governo Meloni sblocca 58 mln per Basilicata fermi da anni

FdI: governo Meloni sblocca 58 mln per Basilicata fermi da anniRoma, 13 mar. (askanews) – “A seguito del nostro interessamento, il Governo Meloni sblocca una situazione durata anni che porterà nelle casse della Regione Basilicata oltre 58 milioni di euro. Abbiamo scritto al Presidente per informarlo di aver aperto un tavolo con l’Agenzia delle Entrate per la liquidazione delle somme. Parliamo delle somme vantate dalle Regioni provenienti della devoluzione delle risorse rivenienti dall’attività di recupero dell’evasione fiscale, riferita all’IRAP ed all’addizionale regionale IRPEF. Per gli anni 2011-2018 la Regione Basilicata vantava oltre 58 milioni di euro oltre interessi che erano bloccati. Con il comma 818 dell’articolo 1 della L. 197/2022 viene auorizzata al pagamento l’Agenzia delle Entrate. Il nostro ringraziamento va al Vice Ministro Maurizio Leo ed alla Sottosegretaria Lucia Albano per l’attenzione dimostrata. Il Governo Meloni sblocca un’annosa vicenda per la Basilicata, di cui i Governi precedenti, sia regionali che nazionali, non si erano mai interessati, e dimostrando, con i fatti, grande attenzione alla nostra Terra”. Lo scrivono in una nota il senatore Gianni Rosa e l’onorevole Salvatore Caiata, parlamentari di Fratelli d’Italia.

Isola del Giglio e Sauris-Zahre vincono “Best Tourism Villages”

Isola del Giglio e Sauris-Zahre vincono “Best Tourism Villages”Milano, 13 mar. (askanews) – L’Isola del Giglio (Toscana) e Sauris-Zahre (Friuli Venezia Giulia) hanno ritirato nel corso di una cerimonia svoltasi ad Al’Ula in Arabia Saudita il premio come migliori comuni turistici nella seconda edizione del bando “Best Tourism Villages” dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), finalizzato a premiare approcci innovativi al turismo nelle aree rurali, che, nel tempo, hanno tutelato e assicurato i valori e le caratteristiche naturali e culturali del luogo. I comuni premiati faranno parte, inoltre, di un network globale insieme alle altre località, in cui si potranno scambiare esperienze e buone prassi anche con esperti e partner del settore pubblico e privato.
“Sono molto orgogliosa che tra i vincitori ci siano dei degni rappresentanti della nostra nazione – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santachè -. Insieme anche al comune di Otricoli, selezionato per il Best Tourism Village Upgrade Programme e San Ginesio, vincitore della scorsa edizione, saranno portavoce dell’accoglienza e del turismo italiano. Grazie ancora all’UNWTO per questo riconoscimento che ci dà un’occasione per rafforzare la strategia di promozione dell’Italia a partire da luoghi meno noti che rappresentano l’Italia più autentica”.

Nuovo governo cinese nel segno della continuità: le posizioni-chiave

Nuovo governo cinese nel segno della continuità: le posizioni-chiaveRoma, 13 mar. (askanews) – In chiusura del Congresso nazionale del popolo, i delegati della massima assise legislativa cinese hanno nominato ieri i ministri del nuovo governo, che accompagnerà il terzo mandato del presidente Xi Jinping e il lavoro del nuovo premier Li Qiang.
La leadership ha deciso di mantenere una linea di continuità, soprattutto nella cabina di regia economica, anche con la sopresa della conferma del 65enne Yi Gang alla carica di governatore della banca centrale e con la meno sorprendente decisione di mantenere Liu Kun come ministro delle finanze.
Yi, in realtà, si pensava che sarebbe andato in pensione e non gli sarebbe stato rinnovato il mandato. Potrebbe aver giocato in suo favore la familiarità con gli ambienti americani, in un momento di difficoltà dei rapporti con Washington, con la Cina che vuole favorire i rapporti economici con gli americani.
A capo della potente Commissione per lo sviluppo nazionale e la riforma, che è sostanzialmente il luogo dove si pianifica l’economia, e capo del ministero per il Commercio è stato niominato Zheng Shanjie, governatore della ricca provincia di Zhejiang.
Invece ha già assunto le sue funzioni da dicembre il nuovo ministro degli Esteri Qin Gang, ex ambasciastore negli Usa. Qin è stato anche promosso al rango di Consigliere di Stato, che è un livello superiore nell’articolata struttura dell’esecutivo, il Consiglio di Stato.
Due incarichi che, alla luce delle linee programmatiche esposte da Xi Jinping e da Li Qiang, avranno un certa importanza sono quelli di ministro all’industria e alle tecnologie informatiche e ministro alla scienza e alla tecnologia, ai quali sono stati confermati rispettivamente Jin Zhuanglong e Wang Zhigang.
Come primo vicepremier, inoltre, è stato nominato il 60enne Ding Xuexiang, che è anche un membro del potente Comitato permanente del Politburo, il sancta sanctorum del Partito comunista cinese. Si tratta di un fedelissimo di Xi, di cui è stato il capo dello staff per 17 anni.
Il nuovo zar economico e vicepremier è He Lifeng, 68 anni, che era prima capo della Commissione di sviluppo e riforma nazionale, e sostituirà Liu He.
Zhang Guoqing, 58 anni, con una lunga esperienza nella politica dell’industria della difesa,è diventato a sua volta vicepremier, come Liu Guozhong che è un ex capo del Partito comunista dello Shaanxi, dove Xi ha le sue origini.
Ministro della Difesa è Li Shangfu, a capo del dicastero della Sicurezza dello stato Chen Yixin e ministro della pubblica sicurezza Wang Xiaohong. Il dicastero alla giustizia è andato a He Rong.

Neopremier Li: Cina-Usa devono collabotare, no a “disaccoppiamento”

Neopremier Li: Cina-Usa devono collabotare, no a “disaccoppiamento”Roma, 13 mar. (askanews) – L’idea del “disaccoppiamento” tra Cina e Stati uniti è una “montatura”: Pechino e Washington devono lavorare assieme perché il contrario “non giova a nessuna delle due parti”. L’ha affermato oggi il neopremier cinese Li Qiang nella sua prima conferenza stampa, in chiusura della sessione del Congresso nazionale del popolo che l’ha messo a capo del Consiglio di stato, l’esecutivo cinese.
Li ha detto di sperare che l’incontro tra il presidente Xi Jinping e il presidente Usa Joe Biden a margine dell’ultimo summit G20 abbiano sbloccato la situazione tra le due superpotenze. D’altronde il commercio Cina-Usa dello scorso anno ha raggiunto un livello-record.
La riforma e l’apertura della Cina – ha detto ancora Li – hanno consentito al paese di svilupparsi e hanno avuto un impatto positivo su tutto il mondo. Il premier coglie con piacere il fatto che gli investimenti stranieri in Cina siano ancora in crescita. “Indipendentemente dai cambiamenti esterni, perseguiremo fermamente la nostra politica di ‘apertura’”, ha affermato. “La Cina intende senz’altro aprirsi maggiormente al mondo e fornire servizi migliori a tutti”, ha detto ancora. “Una Cina aperta, e una Cina in costante sviluppo, accoglie investimenti da tutto il mondo”.
Riguardo alla questione di Taiwan, Li è stato più morbido di Xi – il quale oggi ha ribadito che Pechino si opporrà con decisione alle “spinte indipendentiste” – e ha detto che intende promuovere la cooperazione economica e culturale con Taipei sulla base del principio dell’”Unica Cina” e del “consenso del 1992”. Ha anche spiegato che intende incoraggiare più uomini d’affari taiwanesi a recarsi sulla terraferma per ristabilire normali scambi economici tra le due sponde dello stretto sulla base di un impegno comune.
Tuttavia Li non ha chiarito se Pechino è pronta a dialogare con l’attuale governo taiwanese del Partito democratico progressista, che ha posizioni vicine all’indipendentismo. Le interazioni ufficiali sono sospese da quando Tsai Ing-wen è diventata presidente di Taiwan, sebbene Pechino abbia consentito i rapporti a livello individuale e a livello di governi locali.
Il modello che Pechino promuove per la riunificazione è quello di “un paese-due sistemi”, già applicato a Hong Kong e Macao. Per quanto riguarda le due ex colonie britannica e portoghese, tornate alla madrepatria rispettivamente nel 1997 e nel 1999, Li ha ammesso che in entrambe le città ci sono state difficoltà “dovute a vari fattori” ma si è trattato di inciampi “temporanei” e “superati nel corso dello sviluppo”, senza approfondire.
Li ha ribadito che la politica “un paese-due sistemi” come “salvaguardia istituzionale” sarà “pienamente, fedelmente e risolutamente” sostenuta dal governo centrale, che aiuterà Hong Kong e Macao a integrarsi nello sviluppo generale del paese, per far crescere le loro economie e mezzi di sussistenza e rafforzare la loro competitività globale.
Il neopremier ha inoltre difeso la strategia contro il Covid-19, seguita fino alla fine del 2022 dal governo cinese, che ha provocato proteste e danni economici importanti. Il neopremier l’ha considerata necessaria per dare al paese il tempo di sviluppare vaccini e farmaci. “Per oltre tre anni, sotto la guida del Partito comunista, il popolo cinese si è unito nella lotta contro il Covid-19, e ora abbiamo ottenuto una vittoria importante e decisiva contro la malattia”, ha detto il capo del governo, che però non ha citato per nome la politica “Zero Covid”.
Li ha anche ammesso che raggiungere l’obiettivo di crescita del 5 per cento del Pil per quest’anno “non sarà un compito facile”. Le prospettive per l’economia globale non sono ottimistiche e ci sono in guardia contro fattori imprevedibili che potrebbero metterlo in discussione.

Elezioni, 17 Comuni provincia Torino al voto il 14-15 maggio

Elezioni, 17 Comuni provincia Torino al voto il 14-15 maggioRoma, 13 mar. (askanews) – Elezioni amministrative in 17 comuni della provincia di Torino. Il 14 e 15 maggio si rinnoveranno i sindaci e i Consigli comunali a Bibiana, Bussoleno, Chialamberto, Ivrea, Lauriano, Mathi, Novalesa, Orbassano, Perosa Canavese, Quagliuzzo, Pianezza, Rivarossa, Roure, Salerano Canavese, Scalenghe, Scarmagno, Trana.
Le elezioni avranno luogo domenica 14 maggio, dalle 7 alle 23, e lunedì 15 maggio, dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio si terrà domenica 28 maggio, dalle 7 alle 23, e lunedì 29 maggio, dalle 7 alle 15.
E’ quanto si legge sul Decreto Prefettizio dell’8 marzo scorso.

Stalin 70 anni dopo: come la stampa raccontava il dittatore

Stalin 70 anni dopo: come la stampa raccontava il dittatoreMilano, 13 mar. (askanews) – Un nuovo numero di Internazionale Storia racconta Stalin a 70 anni dalla morte. Il volume presenta la figura dello storico dittatore sovietico attraverso la stampa internazionale dell’epoca con cronache, reportage, analisi e commenti, foto, illustrazioni e fumetti.
Tra i curatori c’è il giornalista di Internazionale Daniele Cassandro: “Non viene mai fuori un’idea univoca di chi era Stalin e di come era percepito – ha detto ad askanews -. Cambiava molto, ovviamente, a seconda delle fonti, perché usiamo sia fonti filo sovietiche e filo comuniste, sia fonti pesantemente anti comuniste”.
La rivista è articolata in quattro sezioni: la prima, “Raccontare Stalin”, si occupa della persona del dittatore e presenta, per esempio, un’intervista alla madre. La seconda è dedicata a “Interpretare lo stalinismo”, e si concentra sulla percezione dall’esterno. C’è poi ovviamente una parte dedicata alla violenza di massa, al terrore e ai gulag, ovviamente tutta con fonti esterne all’Unione Sovietica e infine un’ultima sezione intitolata “L’eredità di Stalin” che si allunga nel tempo.
“Cosa è rimasto? Noi sappiamo – ha aggiunto il giornalista – che alla sua morte nel 1953 Stalin è stato immediatamente mummificato e messo accanto alla salma di Lenin, come grande padre del comunismo e dell’Unione Sovietica. Poco dopo però il suo corpo è stato tolto dal mausoleo, perché iniziava il processo di destalinizzazione del Paese. Questo processo è accaduto effettivamente e l’Unione Sovietica è cambiata rispetto al periodo più nero dello stalinismo, ma le strutture di potere e quel modo di gestirlo non sono mai stati realmente messo in discussione”.
Così possiamo vedere che elementi dello stalinismo arrivano fino a oggi, fino alla Russia di Putin e alla sua visione del mondo e del potere. Eventi questi che, nelle figura del “Piccolo padre”, già i giornalisti dell’epoca avevano provato a interpretare con un’ottica non solo di cronaca. “Quello che i testimoni dell’epoca vedevano e cercavano di raccontare – ha concluso Daniele Cassandro – era un tentativo di storicizzare, già nel presente, quello che stava succedendo”.
Lo sguardo giornalistico ci offre anche un’altra possibilità: ossia quella di leggere ciò che per chi scrive è semplicemente la descrizione del presente e tutti i presenti, alla fine, in qualche modo hanno punti di somiglianza che a volte la prospettiva storicista tende forse a mettere in secondo piano.

Xi Jinping: ci opporremo a spinte indipendentiste di Taiwan

Xi Jinping: ci opporremo a spinte indipendentiste di TaiwanRoma, 13 mar. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping, nel suo discorso odierno di chiusura della sessione di lavori del Congresso nazionale del popolo, ha ribadito l’ostilità di Pechino a ogni spinta “indipendentista” a Taiwan.
Xi, che venerdì ha ottenuto dal Congresso la sua conferma per il terzo mandato come presidente della Cina, ha chiuso i lavori con un discorso di fronte ai delegati riuniti.
In un discorso in cui ha enumerato le linee-guida della sua politica per il futuro della Cina, Xi ha confermato la necessità di una “riunificazione nazionale” come “essenza del ringiovanimento nazionale” e ha posto la questione di Taiwan come una priorità del suo terzo mandato.
“Dobbiamo opporci attivamente alle forze esterne e alle attività secessioniste che puntano all’indipendenza di Taiwan. Dobbiamo portare avanti con fermezza la causa del ringiovanimento e della riunificazione nazionale”, ha detto.
Il presidente cinese ha poi ribadito di voler “promuovere lo sviluppo pacifico delle relazioni tra le due sponde dello Stretto”. Xi tuttavia ha spesso ripetuto di non escludere l’uso della forza per riconquistare l’isola.
Inoltre, nel discorso, Xi ha enfatizzato il tema della sicurezza, definendolo “il fondamento dello sviluppo, come la stabilità è un prerequisito per la prosperità”. Il presidente ha chiesto di “rafforzare la capacità della Cina di salvaguardare la sicurezza nazionale, migliorarne la governance, migliorare il sistema di governance sociale e salvaguardare il nuovo modello di sviluppo della Cina con una nuova architettura di sicurezza”.
Il leader, che è anche segretario del Partito comunista cinese e capo della Commissione centrale militare, ha anche indicato tra le sue priorità la modernizzazione della difesa e costruire le forze armate in una “Grande Muraglia d’acciaio” in grado di salvaguardare efficacemente la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo.
Il tema dell’unità della leaderhip e del popolo cinesi in una mobilitazione collettiva è stato il centro teorico del suo discorso. In questo senso, ha chiesto un impegno affinché la modernizzazione vada a beneficio di tutti “in modo equo” per promuovere l’unità. “In tal modo – ha detto il presidente cinese -, mobiliteremo tutti i fattori favorevoli e formeremo una forza potente che faciliterà la costruzione di un grande paese socialista moderno e il progresso del ringiovanimento nazionale”.
Nel suo discorso, ancora, Xi ha posto una particolare enfasi sulla strategia di rafforzamento della ricerca scientifica e dell’istruzione, per raggiungere l’autosufficienza tecnologica. “La Cina – ha affermato – deve lavorare per raggiungere una maggiore autosufficienza e forza nella scienza e nella tecnologia, promuovere la trasformazione e l’aggiornamento industriale, far progredire lo sviluppo urbano-rurale e regionale coordinato e promuovere lo sviluppo economico e sociale verde ea basse emissioni di carbonio”.

Morto in Giappone premio Nobel letteratura Oe Kenzaburo

Morto in Giappone premio Nobel letteratura Oe KenzaburoRoma, 13 mar. (askanews) – Il premio Nobel per la letteratura Kenzaburo Oe, è morto all’età di 88 anni. L’ha annunciato oggi la sua casa editrice, Kodansha.
Oe “è morto di vecchiaia nelle prime ore del 3 marzo”, ha affermato l’editore in un comunicato, spiegando che il suo funerale è già stato celebrato in forma privata dalla sua famiglia.
Kenzaburo Oe era cresciuto nell’isola meridionale di Shikoku, ambientazione principale dei suoi romanzi, poi aveva studiato letteratura francese.
I suoi primi romanzi risalgono agli anni ’50, ma il grande successo gli venne da “Una vicenda personale” pubblicata nel 1964, che racconta il suo rapporto con il figlio Hikari, affetto da una grave lesione cerebrale.
Nel 1994 gli fu assegnato il Premio Nobel per la letteratura, secondo giapponese a riceverlo. Il primo era stato Yasunari Kawabata nel 1968.
Oe non ha mai fatto mancare la sua voce nelle campagne pacifiste e contro il nucleare. Celebre il suo rapporto con il linguista e attivista statunitense Noam Chomsky, a cui era legato da una profonda amicizia.

Silicon Valley Bank, HSBC acquisisce il ramo britannico

Silicon Valley Bank, HSBC acquisisce il ramo britannicoMilano, 13 mar. (askanews) – HSBC acquisisce per 1 sterlina la Silicon Valley Bank UK, il ramo britannico dell’istituto americano fallito, dopo un fine settimana di frenetiche trattative da parte dei funzionari britannici.
In una dichiarazione alla City, HSBC ha affermato che la transazione “si completa immediatamente” e che l’acquisizione sarà finanziata con le risorse esistenti.
“Questa mattina, il governo e la Banca d’Inghilterra hanno facilitato una vendita privata di Silicon Valley Bank UK a HSBC – ha dichiarato il Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt -. I depositi saranno protetti, senza alcun supporto da parte dei contribuenti. Ieri ho detto che ci saremmo presi cura del nostro settore tecnologico e abbiamo lavorato con urgenza per mantenere questa promessa”.
Al 10 marzo 2023, SVB UK aveva prestiti per circa 5,5 miliardi di sterline e depositi per circa 6,7 miliardi di sterline.