Meloni: domani avrò un bilaterale con ScholzGranada, 5 ott. (askanews) – Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz “abbiamo un bilaterale domani mattina, ci siamo sentiti in questi giorni. E’ un’occasione per ragionare su come fare passi avanti sulla dimensione esterna, sugli accordi con i Paesi del Nord Africa, sulla guerra ai trafficanti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al summit della Comunità politica europea a Granada. “La percezione e gli intenti dell’Europa stanno evolvendo verso linea più pragmatica di legalità, che vuole fermare i trafficanti, fermare la migrazione illegale e gestire quella legale, che è l’unico modo per dare una vita dignitosa alle persone”.
Salvini posta un video su X. La Lega: il giudice Apostolico era a quella manifestazione?Roma, 5 ott. (askanews) – “25 agosto 2018, Catania, io ero vicepremier e ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla ‘assassini’ e ‘animali’ in faccia alla polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiarià”. Lo scrive su X il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, postando un video.
E la Lega incalza, attraverso una nota del deputato catanese, Anastasio Carrà. “Ha ragione il vicepremier e ministro Matteo Salvini: nel video che ha pubblicato questa mattina sui social ci sono volti noti. Sono certo di riconoscere la magistrata di Catania Iolanda Apostolico, che in quel 25 agosto 2018 era su un molo del porto catanese durante la manifestazione dell’estrema sinistra. La folla gridava assassini e animali in faccia alla polizia per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti. Mi rivolgo pubblicamente alla dottoressa: mi può smentire?”.
Strage dell’autobus a Mestre: sono ancora 15 i ricoverati negli ospedali del VenetoVenezia, 5 ott. (askanews) – Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto quindici pazienti coinvolti nell’incidente del pullman a Mestre. Lo Comunica la Regione Veneto: dieci sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), quattro nei reparti di chirurgia, uno in pediatria. Adulti: dodici pazienti (sette donne, cinque uomini). Minori: tre pazienti (due bambine, un bambino). Terapia intensiva: dieci pazienti (nove adulti, un minore). Sei sono di nazionalità Ucraina, cinque tedeschi, un francese, due spagnoli, un croato.
Nell’Ospedale di Mestre sono ricoverati cinque pazienti: tre di nazionalità ucraina (F di quarantatre anni, F di quarant’anni, M di trentanove anni), due di nazionalità tedesca (M di ventotto anni, F di ventisette anni). Un paziente è in condizioni critiche, due in condizioni discrete e due in decorso regolare. Presso l’Ospedale di Dolo: un paziente di nazionalità francese (F di ventuno anni), le cui condizioni sono migliorate. All’Ospedale di Mirano: un paziente di nazionalità croata (M di ventiquattro anni), le cui condizioni sono migliorate: verrà dimesso oggi dalla TI. AlOspedale di Treviso: ricoverati 5 pazienti, di cui tre di nazionalità tedesca (due minori, F di 4 anni e M di 13 anni) e un adulto M di 33 anni; uno spagnolo (M di 50 anni), un’ucraina (F di 33 anni). Per tre pazienti il decorso è regolare, uno è migliorato mentre uno resta in condizioni critiche. Ospedale di Padova: ricoverati 3 pazienti (F), due di nazionalità ucraina: una donna di 29 anni e una bambina di 4 e una donna spagnola di 52 anni. Tutte e tre le pazienti sono in condizioni critiche. Sono state identificate le pazienti che ieri erano ancora senza un nome. Si tratta di due donne: una di nazionalità tedesca; una di nazionalità ucraina.
Tour Gigi D’Alessio, salgono a quota 7 i live a NapoliRoma, 5 ott. (askanews) – Una grande notizia a sorpresa ha coronato l’ultima data del tour di Gigi D’Alessio ieri sera a Milano al Mediolanum Forum tutto esaurito per l’occasione: pochi minuti prima di salire sul palco l’artista ha infatti annunciato sui suoi canali social due nuove imperdibili date di “GIGI – UNO COME TE – L’EMOZIONE CONTINUA” a giugno 2024 in Piazza del Plebiscito a Napoli. Ai cinque appuntamenti già in calendario il 7, 8, 9, 14 e 15 giugno si aggiungono anche l’11 e il 12 giugno: 7 serate di grande festa e musica nell’abbraccio di Napoli, per continuare ad emozionare ed emozionarsi cantando insieme le canzoni più amate di Gigi, entrate nel cuore di 3 generazioni di italiani.
I biglietti per le nuove date del tour, prodotto da GGD e Friends & Partners, sono disponibili dalle ore 16 di oggi su Ticketone.it Etes e Clappit, e nei punti vendita abituali. L’appuntamento con D’Alessio nella sua città si rinnova e si moltiplica, dopo il record di 30.000 biglietti venduti in meno di 24 ore per i concerti 2024, il successo dei concerti-evento del 2022 per i 30 anni di carriera e i 5 sold out collezionati nel 2023, con il boom di ascolti per il programma trasmesso su Rai1.
Meloni: il digitale è uno tsunami che sta cambiando il PaeseMilano, 2 ott. (askanews) – “La trasformazione digitale è fra le sfide più complesse che dobbiamo affrontare. Siamo di fronte a uno tsunami tecnologico che sta cambiando il Paese, aumentando il divario tecnologico e la difficoltà a reperire persone con conoscenze specifiche”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervenendo con un videomessaggio a ComoLake 2023.
“E’ una questione che dobbiamo affrontare. La nostra strategia digitale punta a un’ampia diffusione delle nuove tecnologie, a una rete internet ad alta velocità e a ridurre la dipendenza da Stati terzi”, ha aggiunto.
Maire si aggiudica contratto da 8,7 miliardi di dollari da AdnocRoma, 5 ott. (askanews) – Maire annuncia che Tecnimont, parte della business unit Integrated E&C Solutions, ha firmato oggi una Lettera di aggiudicazione con Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha. La firma è avvenuta in occasione di Adipec, il più grande summit mondiale sull’energia in corso ad Abu Dhabi. Il progetto Hail and Ghasha ha l’obiettivo di operare ad emissioni zero, grazie anche alle unità di cattura e recupero della CO2 dell’impianto, che ne consentiranno la cattura e lo stoccaggio.
Il valore complessivo del contratto Epc è di circa 8,7 miliardi di dollari e il completamento del progetto è previsto nel corso del 2028. Lo scopo del lavoro comprende due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero zolfo, le relative utility e offsite, nonché le condutture di esportazione. Tecnimont sfrutterà anche le competenze della divisione Sustainable Technology Solutions di Maire per sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione dei consumi energetici, consentendo una significativa efficienza dell’impianto in termini di opex e capex. Le attività di ingegneria e approvvigionamento saranno eseguite da molteplici gruppi di lavoro dedicati in Europa, India ed Emirati Arabi, sotto il coordinamento centrale della sede milanese di Maire. In particolare, il procurement di Maire negli Emirati Arabi garantirà il massimo coinvolgimento dei fornitori locali, con l’obiettivo di creare un valore significativo per l’economia locale. Maire è attiva negli Emirati Arabi Uniti dalla fine degli anni ’90, avendo eseguito diversi progetti strategici nel Paese per un valore complessivo di circa 17 miliardi di dollari, a partire dal primo impianto di poliolefine completato nel 2001 (Borouge 1).
Inoltre, il gruppo può contare su un track record e un’esperienza internazionale nella realizzazione di grandi impianti di trattamento del gas e di progetti per il recupero dello zolfo. Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Maire, ha sottolineato che “oggi ci siamo aggiudicati il più grande contratto della storia del gruppo Maire, un progetto multimiliardario che darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale. Siamo onorati di aver raggiunto questo grande risultato con un attore globale di primo piano come Adnoc, ad ulteriore conferma della forza del nostro lungo e proficuo rapporto. Questo contratto, un riconoscimento storico dell’ingegneria made in Italy, è la dimostrazione non solo della nostra leadership nel recupero dello zolfo e negli impianti di trattamento del gas ma, più in generale, delle nostre indiscusse capacità di esecuzione e della nostra competenza tecnologica nella progettazione di soluzioni industriali carbon-free”.
Landini dice che “con il governo fino ad ora c’è stato un dialogo finto”Roma, 5 ott. (askanews) – “Lo abbiamo denunciato da tempo: si tratta, fino ad ora, di un dialogo finto. Non sono state aperte delle trattative: si sono limitati alcune volte ad annunciarci provvedimenti che avrebbero assunto dopo poche ore e non hanno dato risposte alle nostre richieste, alle piattaforme presentate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil”, denuncia il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista ad Avvenire.
“Sulla sicurezza del lavoro nessun segnale, mentre ci sono in media 80 morti al mese; sulle pensioni nulla; sulla precarietà e la povertà hanno fatto il contrario di quanto chiedevamo con il taglio del Reddito di cittadinanza e una maggiore liberalizzazio- ne dei contratti a termine. Hanno ripristinato il subappalto a cascata anziché limitarlo. Sul fisco invece di promuovere la lotta all’evasione hanno già approvato 10 condoni. In più continuano a convocarci assieme ad altre organizzazioni di dubbia o nessuna rappresentanza per mettere in discussione il ruolo del sindacato confederale”, spiega. E sul salario minimo “deve essere il governo a dichiarare che cosa intende fare confrontandosi con le parti sociali e il Parlamento per discutere di un’eventuale normativa a riguardo – dice Landini – Noi pensiamo che gli obiettivi siano aumentare i salari, rinnovare sempre i contratti, cancellare quelli pirata, con una legge sulla rappresentanza sindacale che dia validità generale ai contratti nazionali stipulati da organizzazioni comparativamente più rappresentative e votati dalle lavoratrici e dai lavoratori. In questo quadro, una norma che fissi una soglia di salario orario minimo sotto la quale non si può scendere è necessaria. Questa è la legislazione di sostegno alla contrattazione collettiva di cui abbiamo bisogno”.
Mattarella a Oporto, domani vertice Arraiolos su Ucraina ed EuropeeRoma, 4 ott. (askanews) – Domani e venerdì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà al vertice dei paesi del Gruppo Arraiolos che si svolgerà a Oporto, in Portogallo. All’ordine del giorno dell’incontro ci sono l’Unione europea e la situazione in Ucraina e il percorso verso le prossime elezioni del Parlamento europeo e le altre sfide che l’Ue deve affrontare.
Il Gruppo Arraiolos o gruppo Uniti per l’Europa è la riunione multinazionale informale dei presidenti di alcuni degli Stati membri dell’Unione europea, (Italia, Bulgaria, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Lettonia, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia e Finlandia), sia esecutivi sia non esecutivi, che si tiene generalmente una volta all’anno. Si tratta di un forum politico per i capi di stato delle repubbliche parlamentari e anche di alcune tra quelle semi-presidenziali (ne sono esclusi perciò quelli delle monarchie costituzionali o di stati governati da sistemi presidenziali) e si occupa di questioni e problemi riguardanti lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’Unione europea, del processo d’integrazione, ma anche di come affrontare le sfide della globalizzazione. Il nome deriva dalla cittadina portoghese di Arraiolos, dove si svolse il primo incontro nel 2003. Jorge Sampaio, allora presidente del Portogallo, aveva invitato i presidenti di Finlandia e Germania, insieme a quelli di tre Stati che avrebbero ben presto fatto parte dell’Unione (Ungheria, Lettonia e Polonia) per discutere delle conseguenze dell’allargamento dell’Unione europea ad est e dei piani per una Costituzione per l’Europa.
L’Italia prende parte agli incontri dal 2006, quando sono stati organizzati a Dresda, e ha ospitato a sua volta i Capi di Stato del Gruppo Arraiolos a Napoli nel giugno 2009, e poi a Roma nel 2021, in occasione del loro 16esimo incontro. L’incontro più recente del gruppo, il diciassettesimo, si è svolto a La Valletta il 6 ottobre 2022. I capi di Stato si incontreranno quest’anno a Oporto, giovedì 5, ottobre al Palacio do Freixo dove ci sarà la cena ufficiale. I lavori inizieranno la mattina seguente. Alle 10,15 la Prima sessione di lavoro ristretta su “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”.
Alle 13 la Colazione di lavoro offerta dal Presidente della Repubblica portoghese in onore dei Capi di Stato. Alle 14.30 la Seconda sessione di lavoro su “La strada verso le prossime elezioni del Parlamento Europeo e altre sfide dell’Unione Europea”. Infine alle 17,15 il vertice si concluderà con le Dichiarazioni congiunte dei capi di Stato.
Meloni incassa ok Patto migranti e accusa Pm: “Difesa corporativa”Granada, 4 ott. (askanews) – Sulle Ong “è passata la posizione italiana”. Alla vigilia del summit europeo di Granada, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni festeggia il ‘punto’ messo a segno nei confronti della Germania.
Nei giorni scorsi era calato il gelo tra Roma e Berlino: prima la notizia dei fondi del governo tedesco alle Ong impegnate nei salvataggi dei migranti in Italia, su cui la premier aveva chiesto “chiarimenti” a Olaf Scholz. Poi l’emendamento, sempre tedesco, a favore delle Ong nel Patto sulle migrazioni e l’asilo. Un “passo indietro”, lo aveva definito subito Meloni, chiedendo una pausa e minacciando un contro-emendamento. Se ufficialmente sono stati giorni di ‘muro contro muro’, sottotraccia le diplomazie hanno lavorato per cercare un compromesso e oggi è arrivata la svolta, con il ritiro dell’emendamento tedesco e la “soddisfazione” della premier. La ‘pace’ dovrebbe essere suggellata proprio a Granada, in un bilaterale tra Meloni e Scholz. Il tema dei migranti sarà uno di quelli al centro dei due incontri in Spagna dove domani si riunisce la Comunità politica europea e venerdì il Consiglio informale. Meloni, anche sulla scia del consenso registrato al Med9 di Malta, punta a fare passi avanti concreti. “Mi pare che si usino parole chiare quando si dice che i trafficanti di esseri umani non possono decidere chi entra in Europa, perché è una strada chiara quella che l’Europa vuole intraprendere”, ha detto oggi a SkyTg24, aggiungendo che adesso “si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l’Europa deve essere più brava”.
Altro tema al centro della Cpe di domani – a cui interverrà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – sarà quello del sostegno a Kiev. “Io – ha ribadito Meloni – continuo ad essere convinta che sostenere l’Ucraina sia non solo giusto ma anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale italiano”. Il supporto continuerà anche con la fornitura di armi, “compatibilmente con le richieste e con la necessità di non sguarnire la nostra sicurezza”. Però, ha ammesso, la guerra porta “conseguenze” come l’inflazione, i costi dell’energia, le migrazioni, “che impattano fortemente sulle nostre società, e se non siamo bravi ad affrontare quelle conseguenze le opinioni pubbliche continueranno a scricchiolare”. Nel corso dell’intervista per i 20 anni di Sky, Meloni ha anche parlato di temi interni, come la polemica sulla sentenza di Catania – contro cui il governo prepara il ricorso – che ha portato alla liberazione di tre migranti tunisini dal Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La premier ha ribadito di ritenere “incomprensibile” la decisione e pur negando che ci sia un “fronte aperto con la magistratura” si è detta “preoccupata” per la “la difesa corporativa” della giudice Iolanda Apostolico.
La presidente del Consiglio è poi tornata a respingere le ipotesi di un governo tecnico, che vorrebbero “i soliti noti” che “hanno beneficiato di una politica debole” e la sinistra “allergica alla democrazia”. Una speranza vana, ha assicurato, perchè il governo continua a lavorare e mette in cantiere le riforme per il 2024: “Vorrei già nella legge di bilancio inserire una prima applicazione della riforma fiscale e immediatamente dopo la legge di bilancio portare la riforma costituzionale”. Infine un primo bilancio su un anno di governo: “Di errori ne avrò fatti diversi, perchè chi fa sbaglia” però l’operato “va valutato alla fine”.
Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realisticoRoma, 4 ott. (askanews) – “Questa regola aurea dell’inflazione al 2%, che è il target della Bce, non so quanto sia oggi realistica”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skytg24.
Il Ministro ha ribadito che l’inflazione entro la fine dell’anno scenderà e questa previsione è incorporata nella Nadef. “Temo due fattori – ha aggiunto -: uno contingente, l’aumento del prezzo del petrolio; il secondo di dimensione globale, ossia il processo di deglobalizzazione in corso. La globalizzazione aveva tanti difetti ma ha anche introdotto nel mercato occidentale prodotti a basso costo dalla Cina e da altri Paesi. Oggi che i flussi commerciali non sono più quelli di prima, c’è la tendenza ad un innalzamento dei prezzi”.