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Bonomi: su riforme no divisioni, politica eviti divisioni di sempre

Bonomi: su riforme no divisioni, politica eviti divisioni di sempreRoma, 15 set. (askanews) – Le forze politiche devono evitare una dialettica divisiva nell’affrontare le riforme istituzionali. No a “veti e bandierine” come nel passato. E’ l’appello lanciato al mondo politico dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che, in occasione dell’assemblea annuale, ha detto: “Alle forze politiche dico: guardatevi dal compiere lo stesso errore di sempre. Evitate di progettare interventi sulla forma di Stato e sulla forma di governo maturati e ispirati da una dialettica divisiva, aliena per definizione dalla serietà con cui proporre e giudicare impianti istituzionali così rilevanti per la democrazia e la libertà del nostro Paese”.

La premessa di Bonomi è che Confindustria è “autonoma, apartitica e agovernativa”, e non intende “oggi valutare gli schemi di riforma istituzionale avanzati in questi mesi dai partiti” in merito alla forma di Stato, l’autonomia differenziata, e alla forma di governo, presidenzialismo o premierato. Ma per Bonomi, “democrazia, libertà, Stato di diritto non sono negoziabili: implicano un esercizio di coscienza costante, azioni coraggiose e speranza”.

Istat: ad agosto riviste stime inflazione a +5,4% su anno

Istat: ad agosto riviste stime inflazione a +5,4% su annoRoma, 15 set. (askanews) – Ad agosto 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua, da +5,9% nel mese precedente (la stima preliminare era +5,5%). Lo rende noto l’Istat. Permane elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del carrello della spesa ad agosto, che si attesta a +9,4%. I Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un ulteriore rallentamento in termini tendenziali (da +10,2% a +9,4%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto subiscono un’accelerazione (da +5,5% a +6,9%).

Tra figura e astratto: a Brescia Musei i movimenti di Mattotti

Tra figura e astratto: a Brescia Musei i movimenti di MattottiBrescia, 15 set. (askanews) – Lo stile di Lorenzo Mattotti, fatto di una continua rigenerazione dell’immagine, mai ferma e mai completamente risolta nei canoni del realismo, è inconfondibile e, in un certo senso, accoglie lo spettatore dentro di sè, lo abbraccia. Per questo visitare la mostra che la Fondazione Brescia Musei gli dedica, con la curatela colta ed elegante di Melania Gazzotti, è un’esperienza che va oltre i confini dell’illustrazione per accogliere molte altre suggestioni, a partire dal costante riferimento al movimento. “Credo che il movimento faccia parte proprio del mio lavoro – ha detto l’artista ad askanews – l’idea della linea che si trasforma, il colore che non è mai fermo, l’idea di metamorfosi anche. Il disegno dà la possibilità con la linea di trasformare le forme, credo che il movimento faccia parte ormai della nostra percezione dell’immagine”.

L’esposizione, intitolata “Storie Ritmi Movimenti”, si articola su tre sezioni: i lavori di Mattotti sulla musica; quelli dedicati al cinema – tra cui i manifesti per molti festival, compresa la Biennale di Venezia – e quelli ispirati al mondo della danza. E in molti casi sono opere che nascono in relazione ad altri artisti, siano essi poeti come Edgar Allan Poe, musicisti Lou Reed, o registi come Antonioni, o ancora i ballerini del Carnevale di Rio de Janeiro. “Io – ha aggiunto – ho avuto la fortuna di collaborare con queste grandi personalità e forse è proprio il fatto di dover lavorare con loro e provare che ero all’altezza della loro qualità mi ha stimolato molto, perché io da solo casomai sono molto pigro”. La mostra bresciana ospita poi anche un’opera inedita: un grande trittico di oltre quattro metri ispirato a una danza collettiva, un’opera affascinante e complessa, che oggi appare un po’ la sintesi delle suggestioni che l’esposizione ha così ben raccontato, partendo dagli studi più piccoli per arrivare poi alle grandi tele. “Riuscire a farle in grande è stato un piacere – ha concluso Lorenzo Mattotti – e mi viene voglia di approfondire ancora di più il tema perché piano piano possono diventare sempre più astratti, voglio portare al limite proprio il confine tra astrazione e figurativo, è una cosa che mi ha sempre affascinato”.

Su questo confine, lungo il quale scorrono moltissime emozioni legate all’umano – dalla paura all’amore, dallo stupore alla felicità – l’arte di Mattotti trova il proprio punto mobile di equilibrio e si svela con tutta la forza del suo tratto e del suo colore, capaci di dare forma alla vita. (Leonardo Merlini)

Gentiloni: Ue evita recessione ma economia va peggio del previsto

Gentiloni: Ue evita recessione ma economia va peggio del previstoRoma, 15 set. (askanews) – L’economia europea “ha evitato la recessione”, il mercato del lavoro mostra una tenuta con condizioni “piuttosto buone,nonostante le crisi che abbiamo dovuto affrontare, al tempo stesso sappiamo che la crescita sta rallentando e che va peggio del previsto”. E al tempo stesso “abbiamo ancora alta inflazione nonostante questo indebolimento”. E’ la fotografia scattata dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni al suo arrivo alle riunioni di Eurogruppo e Ecofin informali a Santiago de Compostela, in Spagna.

L’inasprimento della politica monetaria “si sta trasferendo all’economia reale – ha proseguito – e complessivamente il contesto globale è piuttosto incerto. In questo contesto penso che abbiamo quattro priorità di politica. Primo, politiche di bilancio prudenti, per complementare gli sforzi della Bce per rintuzzare l’inflazione. Secondo – ha detto Gentiloni – l’uso efficace uso dei fondi comuni di ripresa e resilienza. Terzo, un accordo sulle regole di bilancio e su questo mi raccomando alla presidenza spagnola (di turno dell’Ue) di portare avanti i negoziati. Quarto, dobbiamo migliorare la nostra competitività industriale che è la sfida globale di questi mesi e nei prossimi anni. Penso che queste saranno le principali tematiche delle discussioni oggi”.

Cinema, ottava edizione Ferrara Film Festival dal 16 al 23 settembre

Cinema, ottava edizione Ferrara Film Festival dal 16 al 23 settembreRoma, 15 set. (askanews) – Mai così ricca! L’ottava edizione del Ferrara Film Festival, in programma dal 16 al 23 settembre, svela tutte le novità di quest’anno e numeri da record: 40 eventi, 8 giorni di kermesse, circa 20.000 presenze attese, 35 film in concorso su oltre 2500 iscritti, provenienti da 42 Paesi nel mondo, 19 anteprime – di cui 7 mondiali, 4 europee e 8 italiane – 3 proiezioni fuori concorso. E un parterre da tappeto rosso, come quello che accompagnerà gli ospiti fino all’ingresso del Teatro Nuovo, il più importante della città, centro nevralgico del Festival insieme alla bellissima Piazza Trento e Trieste, hub principale della manifestazione, nella quale sarà allestito l’animato Cine-Village. Kevin Reynolds, Jeremy Piven, Lucrezia Lante della Rovere, Steven Bauer, Edoardo Leo, Jane Alexander, Stefano Fresi, Marco Leonardi e Manuela Arcuri sono alcuni dei molti volti noti di questa speciale edizione, pronta ad alzare il sipario con la consegna del Dragone d’Oro alla Carriera a Giancarlo Giannini, icona del cinema italiano nel mondo, che ha recentemente ricevuto una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. E poi la giuria d’eccezione, presieduta da Daniele Taddei, amministratore degli Stabilimenti Cinematografici Studios – partner del Festival – e formata dagli attori Martina Stella e Francesco Montanari, dal regista Luca Ribuoli, dalla costumista Nicoletta Ercole, dallo scenografo Tonino Zera e dal fotografo e direttore della fotografia Roberto Rocco. Sabato 23 settembre l’attesa cerimonia di premiazione che assegnerà i Golden Dragon Awards 2023.

Rinnovata la partnership, nata lo scorso anno, tra il Ferrara Film Festival e Studios, storica e celebre eredità degli “Stabilimenti De Paolis”, che in occasione di questa ottava edizione si ristruttura e si amplia per dare ulteriore prestigio al Festival. C’è spazio anche per l’arte nella mostra di Danilo Sciorilli, con le opere presenti in “Countdown”, il cortometraggio che sarà proiettato in loop nei momenti di pausa tra le proiezioni, e i manifesti d’autore che riempiranno la città.

Torna anche l’appuntamento UNICEF Italia, partner esclusivo del Festival nel settore umanitario, per parlare di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche attraverso il grande schermo con il portavoce Andrea Iacomini. Novità di questa edizione è “Studios lounge live”, che letteralmente “apre” il Festival al pubblico. Sarà uno spazio “interattivo” fatto di grandi vetrate, quindi completamente a vista, nella splendida Piazza Trento e Trieste di fronte al Teatro. Ogni giorno ospiterà interviste live e photo call con i grandi ospiti della giornata: Giancarlo Giannini, Jeremy Piven e Martin Guigui (protagonista e regista di “Sweetwater”), Stefano Fresi (uno degli attori italiani più versatili del momento, attore, compositore e musicista, vincitore di un Nastro d’Argento), Kevin Reynolds (regista di blockbuster mondiali come “Waterworld”, “Robin Hood: Principe Dei Ladri” e “Fandango”, di cui si celebrerà il 40º anniversario delle riprese), Lucrezia Lante della Rovere e Francesco Zecca (protagonisti di “L’incantevole Lucrezia Borgia”), Steven Bauer (co-protagonista con Al Pacino in “Scarface”, di cui si celebrerà il 40º anniversario dell’uscita del film), Edoardo Leo (protagonista di “La mossa del pinguino”, “Smetto quando voglio” “I migliori giorni” e tantissime altre commedie italiane di successo), Jane Alexander (l’”aristocratica” attrice, conduttrice e doppiatrice protagonista di grandi produzioni nazionali e internazionali come “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, “Elisa di Rivombrosa” e “Mistero” su Italia 1), Cristiana Dell’Anna e Camilla Filippi (protagoniste della serie Sky Arte “IOeLEI”). Il pubblico all’esterno, oltre ad assistere dal vivo alle chiacchierate con i protagonisti del Festival, potrà partecipare attivamente con domande e curiosità, così come attraverso i social ufficiali della kermesse. A fare gli onori di casa allo Studios Lounge Live saranno le giovani e talentuose attrici Jane Charlotte De Rossi, Erica Ceste e Maria Vittoria Cozzella. Per il secondo anno consecutivo sarà Gianluca Melillo Muto, Managing Partner del Ferrara Film Festival e docente a contratto di comunicazione e cinema dell’Università Mercatorum, a coordinare tutte le attività di Studios Lounge Live.

“Meet the stars”. Giancarlo Giannini (incontro promosso dall’Università Mercatorum), Kevin Reynolds, Steven Bauer, Jane Alexander e Francesco Grisi (fondatore di EDI – Effetti Digitali Italiani, leader italiano nel settore degli effetti speciali; masterclass promossa da “Anica”) saranno anche protagonisti sul prestigioso palcoscenico del Teatro Nuovo negli appuntamenti “Meet the Stars”, aperti al pubblico con le modalità indicate sul sito web, format studiato dal Festival per restituire al pubblico una ulteriore occasione di incontro con le celebrità del cinema italiano e internazionale. Previsto anche un appuntamento, prima della serata di premiazione, con tutta la giuria presente. I film in concorso. Sono 35 le pellicole in concorso nell’ottava edizione del Ferrara Film Festival, con 19 anteprime di cui 7 mondiali, 4 europee e 8 italiane distribuite nelle 4 categorie: Première Event e Première Autore (che raggruppano lungo e cortometraggi), Première Docu e Première Indie Emilia-Romagna. A questi si aggiungono i 2 film, fuori concorso, la Sky Tv Premiere Event con la serie “Io e Lei”, la Premiere Unicef, partner ufficiale del festival, con il documentario sul tema “Le emergenze non finiscono mai”, e le Première Retro, proiezioni all’interno di un programma di retrospettive speciali.

Saranno invece 12 i Premi assegnati, oltre al Dragone d’Oro alla Carriera nella recitazione, conferito a Giancarlo Giannini nella serata inaugurale del 16 Settembre (evento presentato da Manuela Arcuri). Durante i Golden Dragon Awards, il 23 Settembre, verranno assegnati i seguenti premi tra tutti i film in concorso: Miglior lungometraggio e Miglior cortometraggio Première Event, Miglior lungometraggio e Miglior cortometraggio Première Autore, Miglior lungometraggio Première Docu, Miglior film Première Indie Emilia-Romagna, Miglior regia lungometraggio e Miglior regia cortometraggio, Miglior attore lungometraggio e Miglior attore cortometraggio, Miglior attrice lungometraggio e Miglior attrice cortometraggio. A giudicarli le quattro giurie: la Giuria Principale, a cui sono assegnati i lungometraggi e i documentari, e le Giurie “UNICEF”, WESHORT” e “FEDIC” alle quali sono assegnate rispettivamente le categorie UNICEF e tutte le categorie dei cortometraggi.

”Pingo ergo sum”, la sperimentazione esplosiva di Marrocco a Roma

”Pingo ergo sum”, la sperimentazione esplosiva di Marrocco a RomaRoma, 15 set. (askanews) – Dal 26 settembre al 26 novembre a Roma “Pingo ergo sum”, la nuova mostra di Marco Marrocco – a cura di Francesca Barbi Marinetti e fortemente voluta da Tina Vannini – ospitata presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art in via Margutta. La personale, che comprende 22 opere, rimanda alla nota locuzione latina di Cartesio.

Ironia, estetica e sperimentazione. Sono i tre elementi chiave della produzione dell’artista, che, tra pennellate morbide e incisive, esplosioni di colori e forme stilizzate, dimostra di conoscere, seppur con sguardo critico, la tradizione pittorica, con la voglia di traslarla nel gusto contemporaneo e consapevolezza della funzione dell’arte. Marrocco considera l’opera d’arte un campo di forza che ha la capacità di attrarre e catturare la vita interiore, i sentimenti, l’anima e il suo linguaggio: ne deriva un corpus multiforme di materiali e segni che si offrono alla visione con la forza e l’immediatezza di un alfabeto sensibile. La tensione delle linee, l’uso dei colori, la scelta dei soggetti rappresentati: una ricerca fortemente ispirata ai lavori di Kandinskij, Mirò e Klee, delle avanguardie storiche, dell’informale e dell’espressionismo astratto. I quadri in mostra rivendicano quindi il loro diritto all’autodeterminazione in quanto opere d’arte, nate dalla convinzione che l’arte vera si muove sempre nel solco della ricerca della verità.

“Pur drammaticamente interrogative, Marrocco trova soluzioni formali sintetiche e ironiche (Il Rogo, Lo Scivolo, Una via d’uscita), risponde morbidamente a posizioni nichiliste sulla funzione dell’arte dimostrandone la sensuale intensità (Il nudo e il mare, Divano blu) nonché la sua potente e fulminea capacità di sintesi (Il Toro), fa vibrare i colori risensibilizzandoci al piacere per la materia pittorica (il ciclo Aurea, Radiografia dell’anima), esplora l’indefinitezza della forma con suggestioni sinestetiche con la musica (Carnevale sulla V strada, Tre note calde) e con i ritmi e movimenti frenetici della vita metropolitana (Nella giungla delle città)”, ha spiegato la curatrice Francesca Barbi Marinetti. “Ogni mostra è un viaggio che le opere compiono altrove – ha dichiarato l’artista Marco Marrocco – Via Margutta, con tutta la memoria storica che porta con sé, è il luogo perfetto per questo viaggio, e Tina e la curatrice Francesca Barbi Marinetti le compagne ideali. “Pingo ergo sum”, recita il titolo, ma perché le opere possano esistere hanno bisogno di un osservatore che le animi”. Marco Marrocco, classe 1977, vive e lavora a Roma come scrittore e autore televisivo. Vincitore del Premio Nazionale “La Giara” con il romanzo “Come l’antenna per i passeri”, ha scritto diversi saggi sul cinema. Per la presentazione dell’opera su Vincent Van Gogh, Vincent sul divano, edita da Fefé, ha realizzato un video d’arte interpretato da Roberto Pedicini. L’espressione pittorica è una costante della sua vita: il suo lavoro è ispirato ai Post Espressionisti, alle Avanguardie del primo Novecento, all’Informale e alla lezione di grandi Maestri come Mirò e Kandinskij.

Schlein: Meloni? Creano mostri, noi difendiamo tutte le famiglie

Schlein: Meloni? Creano mostri, noi difendiamo tutte le famiglieRoma, 14 set. (askanews) – Il governo Meloni dovrebbe spiegare cos’è la famiglia “perché creano dei mostri”, “in realtà quello che oggi minaccia le famiglie è la paura di futuro”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, dagli studi di ‘Otto e mezzo’, su La7, in merito all’intervento della premier Giorgia Meloni a Budapest.

“Noi difendiamo tutte le famiglie anche quelle a cui loro vogliono negare l’esistenza”, famiglie che “loro discriminano. E’ un’ingiustizia”, ha detto Schlein.

Schillaci: entro 15 giorni i nuovi vaccini anti Covid, e saranno gratuiti per tutti coloro che vorranno farlo

Schillaci: entro 15 giorni i nuovi vaccini anti Covid, e saranno gratuiti per tutti coloro che vorranno farloRoma, 14 set. (askanews) – “Entro 15 giorni ci saranno le dosi del nuovo vaccino anti Covid e poi man mano aumenteranno le dosi disponibili per i cittadini”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al Tg1, specificando che “il vaccino sarà gratuito per tutti coloro che vorranno farlo”.

“Nessun obbligo – ha specificato il ministro – ma vaccino raccomandato soprattutto per gli ultra 60enni, per i pazienti fragili e per le persone che appartengono a determinate categorie che sono incluse in una recente circolare del ministero della Salute”. “Al momento – ha sottolineato – non c’è nessun allarme Covid”.

La Bce alza i tassi per la decima volta a nuovi massimi

La Bce alza i tassi per la decima volta a nuovi massimiRoma, 14 set. (askanews) – Per la decima volta consecutiva, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse di riferimento dell’eurozona. 25 punti base in più con cui, al 4,50 per cento e al 4 per cento, rispettivamente, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento e quello sui depositi parcheggiati dalla banche presso l’istituzione segnano nuovi massimi storici.

La decisione ha deluso le attese di chi sperava che i continui indebolimenti dell’economia avrebbero convinto il direttorio a una pausa. Ma la Bce ha accompagnato la decisione con rimodulazioni della sua retorica in cui molti hanno visto un segnale di picco dei tassi. Alcuni analisti dicono senza mezzi termini che quello di oggi è stato l’ultimo aumento. La reazione è stata particolarmente evidente sul mercato dei cambi: l’euro ha invertito la rotta ed è rapidamente calato sotto quota 1,07 dollari, segnando i minimi da 6 mesi. “In base alla sua attuale valutazione – recita infatti il comunicato della Bce – il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”.

Il resto del documento non contiene, stavolta, indicazioni esplicite che preludano a altri aumenti (posto che ovviamente non sono nemmeno esclusi, ma l’ipotesi va semmai inquadrata nella possibilità che si creino sorprese negative sul versante inflazionistico, al momento non particolarmente probabili). Per parte sua la presidente Christine Lagarde non ha voluto “ufficializzare” il raggiungimento del tetto: “non possiamo ancora dire che siamo al picco” sui tassi, tuttavia “il focus” delle prossime decisioni “sarà probabilmente più sulla durata” del mantenimento dei livelli raggiunti. Una formula in cui si potrebbe leggere ancora una sfumatura da “falco” ma che potrebbe anche essere semplicemente un tentativo di allontanare le ipotesi di tagli dei tassi, che invece inevitabilmente si sono già create attorno a una possibile prima riduzione verso la primavera del 2024.

D’altra parte Lagarde non ha voluto sbilanciarsi sul quanto sia il concetto di “abbastanza a lungo”. “Non lo abbiamo discusso – ha detto – perché dipenderà dai dati. Quello che vogliamo fare è mettere alla prova le nostre valutazioni attuali, rispetto alle future previsioni, con la determinazione di raggiungere il 2% di inflazione in maniera tempestiva. Il focus sarà probabilmente più sulla durata (dei tassoi retrittivi), ma non possiamo ancora dire che siamo al picco”. L’economia, intanto, effettivamente peggiora. La stessa Bce ha consistemente rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita economica per l’area euro sul triennio in corso: ora stima un più 0,7% nel 2023 del Pil, un più 1% nel 2024 e più 1,5% nel 2025. Tre mesi fa invece prevedeva 0,9% quest’anno, 1,5% nel 2024 e 1,6% nel 2025.

Lagarde nega che vi sia una recessione – circostanza che invece la Commissione europea ha appena previsto per la Germania, prima economia dell’area euro, nella misura del meno 0,4% di Pil quest’anno – ma parla di “crescita molto debole”. Debolezza che è anche effetto diretto della stretta della stessa Bce. Tanto che proprio la presidente ha rimarcato come negli ultimi tre mesi i prestiti bancari alle famiglie dell’eurozona, con un calo dello 0,8 per cento su base annua abbiano segnato la contrazione più forte dal lancio dell’euro. Al tempo stesso, però, “l’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Per questo oggi si è deciso di innalzare ancora i tassi. Stavolta la presidente ha dovuto ammettere in modo più esplicito che in passato la presenza di una divisione in seno al direttorio. “Alcuni governatori – ha raccontato – avrebbero preferito fare una pausa e riservarsi future decisioni quando ci fosse più certezza in base al trascorrere del tempo”. Alla fine “c’è stata una solida maggioranza” per il rialzo. Da notare ha utilizzato l’aggettivo “solida” in riferimento a questa maggioranza invece di quello “ampia” o “molto ampia” usato in altre occasioni, che significa che il fronte dei “falchi” potrebbe veder calare l’appoggio ottenuto finora. La Bce ha anche ha ritoccato al rialzo le previsioni di inflazione per l’area euro su quest’anno e il prossimo, mentre ha limato quelle sul 2025. Ora i tecnici dell’istituzione pronosticano 5,6% nel 2023, 3,2% nel 2024 e 2,1% nel 2025 (quasi in linea con il target della stessa istituzione). “La correzione al rialzo riflette principalmente l’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia”. Per l’inflazione di fondo, l’indice al netto di energia alimentari e altre componenti volatili ora la Bce prevede 5,1% nel 2023, 2,9% nel 2024 e 2,2% nel 2025.

Covid, Schillaci: entro 15 giorni nuovi vaccini, saranno gratuiti

Covid, Schillaci: entro 15 giorni nuovi vaccini, saranno gratuitiRoma, 14 set. (askanews) – “Entro 15 giorni ci saranno le dosi del nuovo vaccino anti Covid e poi man mano aumenteranno le dosi disponibili per i cittadini”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al Tg1, specificando che “il vaccino sarà gratuito per tutti coloro che vorranno farlo”.

“Nessun obbligo – ha specificato il ministro – ma vaccino raccomandato soprattutto per gli ultra 60enni, per i pazienti fragili e per le persone che appartengono a determinate categorie che sono incluse in una recente circolare del ministero della Salute”. “Al momento – ha sottolineato – non c’è nessun allarme Covid”.