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Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui test

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui testRoma, 7 set. (askanews) – “Allarmata no, perché dobbiamo affrontare la cosa in maniera professionale. Per questo abbiamo subito avviato un’indagine, abbiamo convocato i rettori e abbiamo convocato il Consorzio Cisia che gestisce i test di medicina. Proprio adesso ho visto che è uscito un comunicato del Consorzio in cui assicurano, come hanno comunicato anche a noi, che non sono state violate le banche dati e che i test sono avvenuti in maniera regolare”. Lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervento a Zapping su Rai Raio1 parlando dei Tolc di Medicina e Chirurgia. “Abbiamo ereditato i Tolc che stanno dimostrando adesso se sono efficaci o meno. Al netto di questa cosa, che non attiene al contenuto dei Tolc, ma al modo in cui viene gestito il servizio, noi dobbiamo sempre vigilare. I rettori, il Mur devono controllare se i Tolc funzionano e se non funzionano dovremo cambiarli”, ha aggiunto il Ministro. “Quello che dobbiamo garantire è la serenità degli studenti e dare loro la certezza di cominciare l’anno accademico in maniera efficiente. Senza avere incertezze sul loro status di studente. Per quanto ci riguarda quindi la vicenda è certificata, però terremo sempre molto molto alta la guardia”, ha concluso il Ministro Bernini.

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la faccia

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la facciaRoma, 7 set. (askanews) – Un decreto per Caivano. Con fondi per ripristinare la piscina abbandonata e nuovi docenti in arrivo per le scuole del paese dell’hinterland di Napoli. Il provvedimento varato dal Governo e presentato in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio Giorgia Meloni è – come spiegato da Alfredo Mantovano – “frutto del lavoro corale di più ministri”. E’ una risposta alla situazione di emergenza emersa dopo il grave episodio di violenza registrato e comprende anche misure urgenti “di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Il premier ha spiegato: “Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci la faccia poteva essere pericoloso. Invece penso che quello di oggi sia un segno di uno Stato che decide di metterci la faccia”. Il presidente poi sottolinea: “Abbiamo stanziato i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Attenzione ai minori con la scuola e provvedimenti per quei genitori che hanno dimenticato il ruolo educativo. “Siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie”, dice il ministro della giustizia, Carlo Nordio, spiegando che con il Dl Caivano è stata “rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”. Insomma “abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo”. E si è “intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”.

Il Daspo urbano verrà esteso ai minori sopra i 14 anni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, spiega che si tratta “dell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamrnti che aggravano il disordine urbano, sarà valido anche per minorenni ultra 14enni – dice – si interviene anche sull’altro provvedimento del Daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi: sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il Daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presuposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti ad offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra14enni”. Il responsabile del Viminale ha spiegato come contro il fenomeno delle “cosiddette baby gang” è stato modificato il codice antimafia ed esteso alla fascia minorile ed “estendiamo l’ammonimento del questore per i casi di cyberbullismo anche a minorenni al di sotto dei 14 anni, ossia tra i 12 e i 14 anni”. Il decreto interviene anche sulla “sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori ampliando la platea di intervento nei confronti del minore e con la riduzione della soglia edittale da 9 a 6 anni per l’arresto facoltativo dei minori, possibilità di arresto facoltativo che prima non esisteva”, ha spiegato il ministro Piantedosi.

Per Caivano sono stati stanziati “i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”, ha detto il premier Giorgia Meloni. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunità

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunitàRoma, 7 set. (askanews) – Con Agenda Sud “vogliamo riunire l’Italia, che al momento è spaccata in due sui numeri della formazione dei giovani e sulle opportunità scolastiche e lavorative”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa per presentare il Dl Caivano che si tiene a palazzo Chigi. Lo stanziamento iniziale – ha continuato Valditara – sarà di 265 milioni di euro. “Si potenzia l’attività didattica in oltre 2mila scuola, 245 che sono caratterizzate della maggiore criticità saranno oggetto di interventi particolari, speciali”.

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivo

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivoRoma, 7 set. (askanews) – “Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento alla conferenza stampa per la presentazione del Dl Caivano.

“Siamo intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”. Nav

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a Macron

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”. Gal

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a Macron

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”.

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzione

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzioneRoma, 7 set. (askanews) – “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione”. Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano ha difeso la linea scelta dal governo.

“Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perchè non ci sono conseguenze. Per tutelarli abbiamo finito per esporli di più – ha osservato -, si è fatto scudo dell’utilizzo di minori sempre più giovani e dobbiamo porre un freno. Così come sul ruolo dei genitori: se si scopre che un minore partecipa alla riunione dei capimafia o al confenzionamento di droga, penso che si deve segnalare al giudice minorile e togliere la potestà genitoriale a queste persone, come accade sulla dispersione scolastica”. “Il terzo grande filone riguarda l’educazione – ha proseguito Meloni -: offrire alternative, potenziare il ruolo degli educatori, dobbiamo compensare questa assenza ma funziona se i bambini a scuola ci vanno, a Caivano ho scoperto che in caso di violazione dell’obbligo scolastico la pena era pagare 30 euro: ora diventa delitto, ti fai fino a due anni di carcere e la revoca della potestà genitoriale”.

Infine la premier ha parlato del tema della dispersione scolastica sempre più elevata per le bambine che crescono in famiglie islamiche: “In Italia è previsto l’obbligo scolastico e deve essere garantito”.

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzione

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzioneRoma, 7 set. (askanews) – “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione”. Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano ha difeso la linea scelta dal governo.

“Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perchè non ci sono conseguenze. Per tutelarli abbiamo finito per esporli di più – ha osservato -, si è fatto scudo dell’utilizzo di minori sempre più giovani e dobbiamo porre un freno. Così come sul ruolo dei genitori: se si scopre che un minore partecipa alla riunione dei capimafia o al confenzionamento di droga, penso che si deve segnalare al giudice minorile e togliere la potestà genitoriale a queste persone, come accade sulla dispersione scolastica”. “Il terzo grande filone riguarda l’educazione – ha proseguito Meloni -: offrire alternative, potenziare il ruolo degli educatori, dobbiamo compensare questa assenza ma funziona se i bambini a scuola ci vanno, a Caivano ho scoperto che in caso di violazione dell’obbligo scolastico la pena era pagare 30 euro: ora diventa delitto, ti fai fino a due anni di carcere e la revoca della potestà genitoriale”.

Infine la premier ha parlato del tema della dispersione scolastica sempre più elevata per le bambine che crescono in famiglie islamiche: “In Italia è previsto l’obbligo scolastico e deve essere garantito”.

Dl Caivano, Mantovano: è un modello che varrà anche per altre aree

Dl Caivano, Mantovano: è un modello che varrà anche per altre areeRoma, 7 set. (askanews) – Il cosiddetto Dl Caivano “prende spunto esattamente una settimana fa a Caivano” con la visita della premier Meloni “dopo gli episodi di cronaca che hanno sconvolto l’Italia” e “intende individuare un modello intervento che vale per l’immediato per Caivano e in epoca successiva per altre aree e individua un modulo intervento che prenda in considerazione non soltanto la piaga della criminalità minorile e lo sfruttamento criminale dei minori, ma anche l’offerta di qualcosa di positivo e di alternativo alla strada dello spaccio e dal crimine stesso”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Manotovano nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri.

“Queste misure sono state sollecitate in larga parte dagli attori del territorio, magistrati, da appartenenti alle forze di polizia, da Don Patriciello e da tutta la realtà sociale e civile sana di quel territorio”, ha aggiunto Mantovano.

Mondiali basket, Italia sconfitta dalla Lettonia

Mondiali basket, Italia sconfitta dalla LettoniaRoma, 7 set. (askanews) – L’Italia perde contro la Lettonia 82-87 e sabato 9 settembre giocherà contro la Slovenia (ore 10.45 italiane, Rai Sport, Sky Sport Uno, Now, DAZN) nella finale per il 7°/8° posto 20 punti per Luigi Datome, che con questa gara entra nella Top Ten degli Azzurri con più presenze di sempre. La sua numero 202 è utile a scavalcare Renzo Vecchiato e ad entrare nella lista dei primi 10 dopo Marzorati, Meneghin, Brunamonti, Galanda, Basile, Bariviera, Magnifico, Villalta e Riva. In doppia cifra anche Stefano Tonut, Nicolò Melli (11) e Marco Spissu (10).

Così il CT Gianmarco Pozzecco: “Congratulazioni alla Lettonia non solo per oggi ma per l’eccellente torneo giocato fino a questo momento. Con coach Luca Banchi ho parlato spesso in questi giorni, abbiamo convenuto sul fatto che siamo stati sfortunati. Loro per aver perso il Quarto di finale per un soffio con la Germania, noi per aver incrociato gli Stati Uniti nonostante il primo posto ottenuto al termine della seconda fase. Spendo spesso parole per i miei giocatori, oggi voglio dire che avere due allenatori italiani tra i primi otto al mondo è un orgoglio per tutta la nostra pallacanestro. E potevano essere tre con Sergio Scariolo, visto che la Spagna ha ceduto di misura al Canada. E’ stata una partita strana, dopo il ko con Team USA abbiamo avuto un momento di scoramento ma poi abbiamo pensato che queste sfide sono fondamentali per la crescita dei nostri giovani e per onorare al meglio la conclusione della carriera di Gigi. Giocatore e persona unica, non mi chiedete altro su di lui, vi continuerò a ripetere che è unico. Quanto alla scelta di portare qui dei ragazzi con poca esperienza internazionale e grandi prospettive come Procida, Spagnolo e Diouf, siamo felici di aver intrapreso questa strada”.