Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Vino, Chiarlo (Produttori Nizza): siccità minaccia sempre più incombente

Vino, Chiarlo (Produttori Nizza): siccità minaccia sempre più incombenteMilano, 24 feb. (askanews) – “Quella della siccità è una minaccia sempre più incombente”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, Stefano Chiarlo parlando in merito alla difficile situazione idrica che sta colpendo il settore vitivinicolo nell’area del Nord Italia.
“Nel Monferrato siamo seriamente preoccupati: la media delle precipitazioni stagionali, per il secondo anno consecutivo, da 900 ml è passata a 350 ml, diminuendo quindi di un terzo” ha proseguito, aggiungendo “nel nostro territorio, è solo grazie alle precipitazioni che può essere garantito l’accumulo di riserva idrica”.
“Il Monferrato storicamente non ha mai risentito di insufficienza idrica e per questo motivo, la maggior parte dei nostri produttori, non dispone di sistemi di irrigazione d’emergenza” ha precisato Chiarlo, sottolineando che “è d’obbligo ormai pensare a soluzioni che nel medio-lungo termine ci permettano di far fronte a questo momento critico e la speranza è quella che gli enti possano incentivare la costruzione di impianti e la pianificazione di interventi tempestivi”. “È presto oggi per parlare di ‘minaccia della produzione’ – ha concluso – ma se in primavera questa situazione dovesse perdurare, i pronostici non saranno di certo dei migliori”.

Vino, Consorzio Vini Venezia: stato idrico critico, non escludo emergenza

Vino, Consorzio Vini Venezia: stato idrico critico, non escludo emergenzaMilano, 24 feb. (askanews) – “È indubbiamente critica la situazione idrica nelle denominazioni tutelate dal Consorzio Vini Venezia, nello specifico quelle del Piave, Lison-Pramaggiore, e Venezia”. Lo ha affermato il direttore del Consorzio Stefano Quaggio, spiegando che “le scarse precipitazioni avute durante l’inverno, quelle piovose nelle zone pianeggianti e collinari e quelle nevose nelle zone più a Nord, spaventano viticoltori e produttori, soprattutto in vista dell’arrivo della primavera e poi dell’estate”.
“Bisognerà dunque tenere monitorata la situazione nelle settimane a venire e non è esclusa un’emergenza idrica nel futuro prossimo” ha precisato Quaggio, precisando che “tuttavia, possiamo ritenerci fortunati in quanto i nostri territori, soprattutto quelli del Veneto orientale, sono caratterizzati da un terreno che riesce a trattenere l’acqua in maniera ottimale”. “A questo fattore morfologico – ha concluso – si aggiungono le caratteristiche naturali appartenenti ai vitigni più vecchi, capaci di sopperire alla mancanza d’acqua con il loro sistema radicale che raggiunge, nel terreno, una profondità importante”.

5 minuti per la Salute preconcezionale: on line da marzo la webserie

5 minuti per la Salute preconcezionale: on line da marzo la webserieRoma, 24 feb. (askanews) – Promuovere la salute preconcezionale e prevenire i fattori di rischio per la fertilità è, oramai, non solo un dovere, ma anche una necessità. A partire da quando? Per rispondere a questo interrogativo il Centro di Ricerca e Studi sulla Salute Procreativa (CeSP) della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica renderà disponibile con cadenza settimanale dal 1° marzo 2023, collegandosi al sito Internet del Centro e attraverso i canali Social dell’Ateneo (@Unicatt) una webserie a puntate dedicata ad un tema talmente rilevante da essere diventato una vera emergenza sociale.
“Se una buona salute preconcezionale è il presupposto per aumentare le probabilità di concepimento, ottimizzare il decorso di una gravidanza e migliorare il recupero della donna e del nato dopo il parto, ci si rende facilmente conto di quanto questo sia importante nel nostro Paese – afferma Maria Luisa Di Pietro, Associata di Medicina Legale all’Università Cattolica e Direttrice del Centro di Ricerca -. L’Italia ha, infatti, uno dei tassi di natalità più basso in Europa con una media di circa 1,18 figli per donna e con oltre il 15% delle coppie con problemi di fertilità. Sono molteplici le ragioni per cui si rimanda o non si ricerca una gravidanza, ma, quando questo avviene, spesso non si riesce a realizzare il desiderio di avere un figlio”. “Il quando può sorprendere – continua Di Pietro -: coincide con un’epoca nella quale difficilmente si pensa al proprio futuro in termini di paternità o maternità. È l’adolescenza, quando l’entrata in pubertà prepara l’organismo alla vita fertile e stili di vita non adeguati possono iniziare a minare la salute preconcezionale. Stili di vita (dieta, attività fisica, esposizione a fumo, alcool, droghe) che richiedono impegno per essere corretti e tempo per ridurre le possibili conseguenze”. Gli episodi della Webserie, alla quale hanno partecipato docenti ed esperti della Facoltà di Medicina e chirurgia e di altri Atenei, affronteranno in videoclip di circa 5 minuti i temi, fra gli altri, della bellezza della sessualità umana e del procreare, le cause genetiche dell’infertilità maschile e femminile, l’impatto dell’inquinamento ambientale sulla salute preconcezionale, l’obesità e le patologie dell’adolescenza, il welfare e la natalità in Italia, gli stili di vita, la relazione fra la fertilità, i vaccini e la pandemia da Covid-19 “Se immaginiamo la salute preconcezionale come un puzzle da costruire, – spiega Di Pietro – i tasselli da prendere in considerazione sono tanti: oltre agli stili di vita, l’età e i fattori costituzionali, le malattie sessualmente trasmesse, il consumo di farmaci, l’esposizione a radiazioni o ad agenti ambientali che agiscono come interferenti endocrini, il benessere mentale, la compresenza di patologie croniche. Alcuni tasselli non possono essere modificati come ad esempio l’età e i fattori costituzionali; altri tasselli sono modificabili ivi compresi gli stili di vita, l’esposizione ad agenti ambientali, le malattie sessualmente trasmesse” “Promuovere la salute preconcezionale – conclude – significa, riprendendo quanto previsto dalla Carta di Ottawa del 1986, mettere ciascuno nelle condizioni di aumentare il controllo della propria salute, identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, cambiare l’ambiente circostante e farvi fronte. Questo richiede, accanto alla cura dell’ambiente e del cibo, alla sicurezza dei farmaci, anche interventi educativi per aiutare acquisire consapevolezza del proprio agire, responsabilità e strumenti critici, criteri di valutazione e motivazioni, e capacità di operare una sintesi tra libertà e responsabilità” Ed è proprio quest’ultimo l’obiettivo della Webserie: offrire contenuti e conoscenze, affinché le scelte siano informate e consapevoli. Conoscenze da acquisire lungo un viaggio, in cui esperti di varie discipline introducono, con un linguaggio comprensibile, in tematiche sfidanti, preziose e complesse.

Vino, Barbieri (Torrevilla): in Oltrepò Pavese crisi idrica drammatica

Vino, Barbieri (Torrevilla): in Oltrepò Pavese crisi idrica drammatica

“Viti e impianti sono già in sofferenza. Urge aiutare il settore”

Milano, 24 feb. (askanews) – “La crisi idrica che sta coinvolgendo l’Oltrepò Pavese è a dir poco drammatica, siamo in febbraio ma è come se fossimo nel pieno del mese di maggio: fossi e canali sono completamente asciutti”. Lo ha affermato il presidente della Cantina pavese Torrevilla, spiegando che “la neve caduta sulle cime nei mesi scorsi è stata troppo poca per sopperire alla mancanza d’acqua attuale e che ci colpirà nel prossimo periodo”
“E’ una situazione critica che ci accompagna già dallo scorso anno, dove abbiamo registrato un calo del 30-40% nella produzione” ha continuato, aggiungendo che “viti e impianti sono già in sofferenza e siamo in difficoltà anche nell’attività di potatura, dove a fatica stiamo cercando di lasciare i tralci per le nuove produzioni: questo ci lascia particolarmente preoccupati per la sopravvivenza stessa delle piante che hanno vegetato pochissimo”.
“Ormai ci sembra palese che nemmeno nel 2023 godremo di un’annata abbondante, anzi, la situazione sta diventando sempre più complicata, a cui si uniscono anche le problematiche legate ai costi altissimi del vetro e degli altri materiali” ha proseguito Barbieri, sottolineando “credo stia diventando sempre più necessario, soprattutto ora a elezioni appena svolte, agire per adeguare misure e politiche agroalimentari alla situazione in corso, servono soluzioni tangibili per aiutare un settore intero in difficoltà ormai da tempo”.

Tumori: 1 intervento su 4 in strutture ‘sotto soglia’. La mappa Ropi

Tumori: 1 intervento su 4 in strutture ‘sotto soglia’. La mappa RopiRoma, 24 feb. (askanews) – Anche se in calo (-11%), in Italia più di un intervento di chirurgia oncologica su 4 avviene ancora in strutture che non raggiungono i cosiddetti ‘volumi soglia’, cioè in cliniche in cui il bisturi viene utilizzato un numero troppo basso di volte. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non è in grado di offrire le medesime sicurezza e qualità degli esiti dei centri con interventi sopra la soglia prevista. Tuttavia un dato positivo c’è: in 5 anni le strutture ‘sopra soglia’ sono passate da 143.469 del 2017 a 148.491 interventi, segnando un aumento del 3,5%. Ad aiutare i pazienti e i loro cari ad orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica è la nuova mappa aggiornata “Dove mi curo?”, presentata oggi da ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) al Ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati del Programma Nazionale Esiti 2022 di Agenas. L’obiettivo del progetto è quello di offrire a cittadini e pazienti una modalità semplificata e più consapevole per conoscere i centri a più alto volume di attività chirurgica oncologica nelle Regioni italiane.
“La scelta del luogo di cura – ha detto Stefania Gori, Presidente ROPI e di AIGOM (Associazione Italiana Gruppi Oncologici Multidisciplinari) – può fare la differenza nel trattamento dei tumori. I dati della letteratura scientifica confermano una forte associazione tra volumi di attività chirurgica più alti e i migliori esiti delle cure oncologiche”. All’evento di questa mattina sono intervenuti il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, Massimo Carlini (Presidente Società Italiana di Chirurgia) e Franco Roviello (Presidente Società Italiana di Chirurgia Oncologica), con la partecipazione delle associazioni “Vivere Senza Stomaco si può!” e “Oltre il Nastro Rosa”.
“Oggi si lancia un forte segnale di trasparenza e informazione verso i cittadini”, ha detto il ministro Schillaci, sottolineando che dalla mappa presentata emergono dati positivi, come la crescita delle strutture con volumi di attività chirurgica ‘sopra soglia’, oltre i 150 interventi l’anno, indicatore significativo che la letteratura scientifica associa ai migliori esiti ed emerge, al Sud, un potenziale molto forte di professionalità e competenze, su cui invece è ancora necessario investire, per garantire a ogni cittadino, in qualsiasi parte d’Italia, la stessa facilità di accesso e qualità delle cure, in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza”.
“Nella nuova versione di “Dove Mi Curo?” – ha spiegato Fabrizio Nicolis, consigliere ROPI e coordinatore del progetto – sono stati analizzati i numeri dell’ultimo quinquennio (2017-2021) relativi alle strutture sanitarie italiane che hanno eseguito interventi chirurgici contro 17 tipi di tumore. In generale, l’analisi mostra una riduzione di circa l’11% sia degli interventi di chirurgia oncologica eseguiti nelle strutture sanitarie che non raggiungono i volumi soglia, sia di questi stessi luoghi di cura. Siamo infatti passati da 57.419 interventi in strutture ‘sotto soglia’ (ovvero il 29% degli interventi totali) nel 2017 a 51.380 interventi nel 2021 (ovvero il 26% degli interventi totali). Mentre le strutture ‘sotto soglia’ sono passate da 5.670 nel 2017 a 5.018 nel 2021. Di conseguenza la nuova mappa mostra anche una buona notizia: un aumento della percentuale di interventi di chirurgia oncologica eseguiti in strutture sanitarie che superano i volumi soglia: dal 71% nel 2017 al 74% nel 2021″.

Asi: a Roma condannate a morte le classic car

Asi: a Roma condannate a morte le classic carRoma, 24 feb. (askanews) – I veicoli d’epoca nella Capitale non potranno più circolare. Ma sono lo 0,25% del totale e fanno solo lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano. Da qui l’appello dell’ASI, al presidente Mattarella e il ricorso per annullare i blocchi alla circolazione.
Obiettivo: “salvare la cultura di auto e moto, la nostra storia, la nostra industria”, spiega l’ Automotoclub Storico Italiano, Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia. Che scende in campo presentando un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere (di Regione e Giunta Regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma) che condannano a morte – impedendone per sempre la circolazione – i veicoli storici. Anche la Federazione Motociclistica Italiana si è attivata per la richiesta delle deroghe al Comune.
A Roma, come detto, circolano oltre 4 milioni di veicoli ma quelli storici registrati alla motorizzazione sono 9.945: una quota pari allo 0,25% del totale, che percorrono annualmente lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano.
“In Italia circolano quasi 57 milioni di veicoli – spiega Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – e, di questi, quelli ultraventennali sono circa 16 milioni. La percentuale di questi ultimi per i quali chiediamo le tutele è del tutto irrilevante ma per continuare a rappresentare la risorsa culturale ed economica che sono oggi per il nostro Paese devono poter essere tenuti in vita attivando specifiche deroghe inerenti la circolazione”.

Consumatori, Univendita: grave errore governo su diritto recesso

Consumatori, Univendita: grave errore governo su diritto recessoRoma, 24 feb. (askanews) – “Il governo ha commesso un grave errore. Non ha tenuto conto delle precise indicazioni della direttiva europea, non ha tenuto conto delle ragioni di un comparto da quasi 4 miliardi di euro di fatturato annuo, che occupa oltre 500mila persone. E non ha tenuto conto di argomenti di normale buonsenso”. Così in una nota Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, a proposito del varo nel Cdm di ieri del decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue del 2019 sulla protezione dei consumatori.
“L’estensione del diritto di recesso da 14 a 30 giorni per tutte le vendite su appuntamento non richiesto dal cliente, e non soltanto per quelle effettuate ricorrendo a pratiche commerciali aggressive o ingannevoli, non solo ignora l’espressa previsione della direttiva, ma si traduce in un’inaccettabile discriminazione di un intero settore. Uno schiaffo immeritato a chi produce lavoro e ricchezza. Valori che dovrebbero essere cari all’attuale esecutivo”, chiosa Sinatra.
“Come associazione a questo punto non potremo che sostenere le nostre aziende nei casi in cui dovesse essere sollevata la questione di legittimità costituzionale rispetto a una norma del tutto errata e irragionevole. Il decreto – conclude il presidente Univendita – tra l’altro ignora il commercio online, tutt’altro che esente da rischi e trappole per i consumatori, mentre non esita a criminalizzare a prescindere un comparto che invece fonda le sue fortune sul rapporto diretto e sulla fiducia tra venditore e cliente”.

Al via la conferenza per ispirare i giovani talenti dell’ospitalità

Al via la conferenza per ispirare i giovani talenti dell’ospitalitàMilano, 24 feb. (askanews) – Prenderà il via il 10 marzo la seconda edizione della GTO Conference (Giovani Talenti dell’Ospitalità), voluta dal ceo e fondatore del progetto Kledis Brahimi insieme a Beatrice Leon e Martina Allegro. La conferenza – che vedrà la partecipazione di nomi di spicco italiani e internazionali nell’ambito del settore del turismo – i propone di sostenere la crescita del turismo attraverso l’empowerment di una nuova generazione sempre più tecnologica e sensibile a tematiche come la sostenibilità, l’inclusione, la formazione e il lavoro.
I lavori si terranno venerdì 10 marzo a partire dalle 9,30 al Centro Congressi Auditorium della Tecnica a Roma. Esperti del settore turistico, imprenditori, accademici e studenti provenienti da tutto il mondo, si confronteranno su idee e opportunità di accesso alla formazione di qualità. GTO Conference rappresenta un’occasione unica per coloro che lavorano nel settore turistico o che intendono intraprendere una carriera in questo ambito, per conoscere e interagire con le istituzioni, i decision-makers, i professionisti del settore e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali e governative per affrontare, condividere e discutere insieme le sfide e le opportunità che il mondo dell’ospitalità riserva. È pensata per ispirare, motivare, permettere a giovani e professionisti di acquisire nuove conoscenze ed avere una visione più ampia di quello che il futuro del turismo è in grado di offrire. Durante l’evento, verranno affrontati temi come la sostenibilità, l’inclusione, il lavoro, la formazione e l’innovazione tecnologica nel settore turistico. Non mancheranno momenti di Show Cooking con gli chef di Ecole Ducasse e degustazione di vini del Consorzio Brunello di Montalcino.
“Siamo entusiasti di presentare la seconda edizione della conferenza di Giovani Talenti Dell’Ospitalità, che avrà come obiettivo quello di promuovere l’importanza dell’ospitalità sostenibile e inclusiva, nonché la formazione e l’impiego dei giovani talenti nel settore turistico – ha detto Kledis Brahimi – La nostra conferenza si concentrerà sui modi in cui l’industria dell’ospitalità può evolversi e adattarsi alle nuove sfide e opportunità che ci si presentano, sfruttando le nuove tecnologie e le nuove competenze dei giovani”.
GTO Conference è promossa da Sommet Education che raccoglie le scuole più importanti di ospitalità del mondo e ha tra i suoi principali sostenitori – tra gli altri – Rocco Forte Hotels e la Scuola Italiana di Ospitalità. Tra i relatori della conferenza alcuni tra i nomi illustri e leader dell’industria dell’ospitalità, tra cui Antonello De Medici (coo Gruppo Rocco Forte Hotels), Flavia Mazzarini (director of guest experience del Verdura Resort) Giulio Contini (direttore generale Scuola Italiana di Ospitalità) Andrea Ronchetti (general manager del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo) nonché rappresentanti di organizzazioni internazionali e governative come Antonio Barreca (direttore generale Federturismo Confindustria), Marco Misischia (presidente CNA Turismo), Gianluca Caramanna (consigliere Ministrro del Turismo), Luigi Valentini (presidente RENAIA) Corrado Luca Bianca (coordinatore nazionale Confesercenti Sez. Turismo), Natalia Bayona (director of innovation, education and investments al World Tourism Organization), Carlos Diez de la Lastra (ceovLes Roches Global), Filip Boyen (ex ceo Forbes Travel Guide & Small Luxury Hotels of the World).
La partecipazione all’evento è aperta a tutti previa registrazione sul sito www.gtoconference.com (nella foto: Kledis Brahimi, fondatore del progetto GTO Conference)

Luiss: al via nuova edizione ciclo incontri Leader for talent

Luiss: al via nuova edizione ciclo incontri Leader for talent

Alessandra Ricci, a.d. Sace, apre l’edizione 2023

Roma, 24 feb. (askanews) – Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE, ha dato il via con il suo intervento alla nuova edizione del ciclo di incontri Leader for talent (#L4T) della Luiss Business School.
Si tratta, spiega l’Istituto, “di un progetto fortemente voluto dalla Scuola di alta formazione che vede top manager ed esponenti del mondo economico, imprenditoriale ed istituzionale confrontarsi e condividere i propri percorsi formativi e professionali con gli studenti e le studentesse dei master”.
“Per il settimo anno consecutivo riparte Leader for Talent, un progetto che consideriamo di valore per la crescita formativa e professionale dei nostri studenti. Il confronto con chi gioca un ruolo di primo piano nella scena economica, imprenditoriale ed istituzionale è fonte di ispirazione per orientarsi nel mondo del lavoro e per apprendere e consolidare le proprie soft skill, indispensabili per la carriera professionale – ha dichiarato Raffaele Oriani, Dean Luiss Business School. Siamo, pertanto, particolarmente orgogliosi di aver avviato il progetto con la testimonianza di Alessandra Ricci certi del grande arricchimento che le nuove generazioni possono trarre dal suo contributo”.
“Mi rende particolarmente felice incontrare gli studenti della Luiss Business School, in un contesto che mi è molto familiare, perché sono convinta che lo scambio intergenerazionale sia sempre un’occasione importante di arricchimento per tutti”, ha commentato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE. “Per noi del Gruppo SACE la formazione è uno strumento strategico attraverso il quale accompagniamo le imprese nel loro percorso di crescita e credo che rafforzare il dialogo tra le aziende e l’Università sia un tassello fondamentale per costruire insieme il miglior futuro possibile”.
Ideato nel 2016 #L4T si basa su un format interattivo che prevede uno speech iniziale dell’ospite, un faccia a faccia con il Dean della Scuola e una sessione aperta alle domande degli studenti. Gli speaker coinvolti raccontano, anche attraverso aneddoti e frammenti di vita privata, il loro percorso formativo e professionale. Le sfide accettate e le scelte effettuate. Da questa ricchezza e varietà di esperienze gli studenti traggono ispirazione e spunti di riflessione per muoversi con maggiore consapevolezza e visione nel mondo del lavoro.
#L4T, dal 2016 ad oggi, ha portato in aula più di 40 speaker tra top manager ed esponenti del mondo economico e istituzionale.

Ricerca, IIT: al via confronto sul contratto aziendale

Ricerca, IIT: al via confronto sul contratto aziendaleMilano, 24 feb. (askanews) – Al via il confronto sindacale per giungere ad un contratto collettivo aziendale del personale IIT – Istituto italiano di tecnologia. “Il Comitato Esecutivo dell’Istituto Italiano di Tecnologia, riunitosi il 22 febbraio sotto la presidenza di Gabriele Galateri – si legge in una nota dell’istituto – anche a seguito delle richieste della rappresentanza dei dipendenti e come già anticipato in sede di incontri precedenti con tale rappresentanza e le sigle sindacali coinvolte, tenuto conto anche della pluralità di sedi operative dell’Istituto dislocate in regioni diverse sul territorio nazionale, ha deliberato di proporre alle segreterie dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil un incontro preliminare per l’apertura di un percorso negoziale volto alla stipulazione, con le strutture sindacali competenti per materia, di un contratto collettivo aziendale, finalizzato all’ulteriore miglioramento della disciplina dei rapporti di lavoro subordinato di livello non dirigenziale del proprio personale amministrativo e tecnico. Tale disciplina, oggi contenuta nel regolamento interno del personale, in questa prospettiva potrà confluire nel contratto collettivo”.
“Un contratto aziendale – conclude la nota – basato sui principi e criteri che oggi caratterizzano l’attuale disciplina regolamentare dei rapporti di lavoro sopra indicati rappresenterebbe un importante obiettivo, da poter raggiungere insieme alle rappresentanze dei dipendenti, nell’ottica del continuo miglioramento dell’istituto”.