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Bce: a marzo tassi +50 pb, “poi valuteremo successiva evoluzione”

Bce: a marzo tassi +50 pb, “poi valuteremo successiva evoluzione”Roma, 16 feb. (askanews) – La Bce ribadisce che intende aumentare i tassi di interesse per l’area euro di altri 50 punti base nella prossima riunione operativa del Consiglio direttivo, a marzo, “per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria”. Il messaggio, contenuto nel Bollettino economico appena pubblicato, era stato ripetuto ancora ieri dalla presidente Christine Lagarde, durante un dibattito al Parlamento europeo.
L’istituzione riafferma che “continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2 per cento nel medio termine”.
Perché secondo gli intenti dei banchieri centrali, questo inasprimento della linea “ponendo un freno alla domanda farà diminuire nel corso del tempo l’inflazione e metterà inoltre al riparo dal rischio di un duraturo spostamento verso l’alto delle aspettative di inflazione. In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento saranno dipendenti dai dati – si legge – e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.
Anche nell’eurozona l’inflazione ha iniziato a segnare moderazione, portandosi all’8,5% anno a gennaio. Finora, tuttavia, la Bce ha in qualche misura minimizzato questi sviluppi, giusto ieri la presidente Christine Lagarde – prevedendo peraltro che la lettura definitiva di gennaio possa essere ritoccata al rialzo quando verranno inclusi dati sulla Germania – ha rilevato che l’inflazione di fondo, cioè depurata da componenti come energia e alimentari, sta continuando a salire. E che comunque il livello dell’indice resta “ben troppo elevato”.
Generalmente gli analisti si attendono che dopo il rialzo di marzo, sempre che sia effettivamente da 50 punti base, la Bce rallenti la manovra di inasprimento con mosse da 25 punti base o addirittura pause sui rialzi. Se tuttavia il carovita dovesse frenare in maniera più rapida del previsto, questo potrebbe impartire una ulteriore moderazione anche alla stretta della Bce.

Ancit: contro caro bollette una guida per una cucina “energy free”

Ancit: contro caro bollette una guida per una cucina “energy free”Milano, 16 feb. (askanews) – In tempi di caro bollette, ogni soluzione per risparmiare è benvenuta, a partire proprio dalla tavola. In occasione della giornata del risparmio energetico, che cade il 18 febbraio, Ancit, associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare, lancia un vademecum per una cucina “energy free”, che consente attraverso piccoli comportamenti quotidiani di ridurre l’impatto ambientale e quello sulla bolletta.
Del resto in questo momento la principale preoccupazione sul carovita per più di 6 italiani su 10 è data proprio dall’aumento delle bollette: circa otto milioni di consumatori hanno già cambiato i propri comportamenti anche a tavola. E c’è chi addirittura predilige i cibi che non richiedono l’uso dei fornelli (il 19% secondo Coldiretti), per risparmiare.
E allora come si può limitare al massimo il consumo di gas? Secondo la mini-guida messa a punto dall’Ancit in collaborazione con la foodblogger Eva D’Antonio, bisogna partire dalla gestione di fornelli, pentole, metodi di cottura e forno. Ad esempio, un primo passo è quello di avviare la cottura di alimenti preferibilmente a temperatura ambiente che permette di evitare il consumo di gas altrimenti necessario per scaldarli dalla temperatura del frigo. Inoltre, prolungare il tempo di ammollo dei legumi secchi consente di ridurre la successiva bollitura, così come idratare prima della cottura il riso o alcuni cereali, specialmente quelli integrali, riduce il tempo necessario alla loro cottura. Ancora, utilizzando il forno (uno degli elettrodomestici a più alto consumo energetico), meglio cuocere più pietanze contemporaneamente e spegnere il forno in anticipo per sfruttare il calore residuo, evitando di aprirlo (si disperde il 20% del calore ogni volta).
Il trend dei piatti “energy free” è stato avviato da alcuni chef come Nico Mastroianni (Santo Bevitore, a Cassino), Domenico Stile (Enoteca la Torre, a Roma) e Vincenzo Guarino (Tavola Rossa, Castello di Postignano) che hanno ideato piatti da preparare senza uso del gas e, per quanto possibile, senza elettricità “extra”. Anche l’Ancit con Eva D’Antonio ha messo a punto tre ricette a base di tonno in scatola senza prevedere l’uso della cottura. Ma si sa, col tonno in scatola si gioca facile: è sempre presente nelle dispense degli italiani (il 93% ne ha sempre almeno una), grazie anche alla sua lunga shelf life. E poi, se oggi la metà degli italiani (45%) acquista il tonno in scatola, in primo luogo, perché è gustoso, al secondo posto troviamo il fatto che è un cibo antispreco venduto in contenitori riciclabili: un plus riconosciuto dal 33% degli italiani sempre più attenti alle istanze di sostenibilità: otto su 10 (84%) riciclano la scatoletta, sapendo che è di metallo e che si ricicla al 100%. E il 34% riutilizza o ricicla anche l’olio d’oliva (Doxa/Ancit). E parlando di antispreco, l’olio d’oliva del tonno può essere riutilizzato in cucina, perché secondo alcuni studi scientifici acquisisce dal tonno omega 3 e vitamina D.

Crosetto: 2% Pil a Difesa? “A Vilnius saremo il pierino della Nato”

Crosetto: 2% Pil a Difesa? “A Vilnius saremo il pierino della Nato”Roma, 16 feb. (askanews) – Alla prossima riunione dell’Alleanza atlantica a Vilnius, sul 2% del Pil alla Difesa, “alla fine saremo il pierino della Nato”: lo ha detto oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto alle commissioni riunite Difesa della Camera ed Esteri e Difesa del Senato. “Ieri per la prima volta ho detto sì con fatica”, ha spiegato facendo riferimento alla riunione dei ministri della Difesa della Nato tenutasi a Bruxelles.
“Ieri mi sono limitato a dire che stante la situazione finanziaria e i vincoli dell’Europa sul bilancio è difficile da raggiungere”, ha insistito Crosetto, ricordando che “il 2% ieri era considerato il punto di partenza”. “La Polonia investe il 4%, l’Inghilterra ha detto che dobbiamo mettere il 3%”, ha spiegato il ministro. “Noi oggi siamo all’1,38%. Da questo nasce la mia proposta dello scorporo”, ha precisato. “Escludere queste spese dal vincolo di bilancio, consente di investire nei settori dove c’è crisi reale, su sociale, sanità, interventi economici”, ha quindi spiegato Crosetto, aggiungendo: “la scelta di destinare il 2% del Pil alle spese della Difesa non è stata fatta né da me né da questo governo, risale al 2014 ed è stata ribadita da tutti i governi”. “E l’unica persona che ieri alla Nato ha detto che il 2% è difficile da raggiungere è stato il sottoscritto”, ha commentato.

Neos: diversifichiamo con la musica, in tour con Laura Pausini

Neos: diversifichiamo con la musica, in tour con Laura PausiniMilano, 16 feb. (askanews) – “Quello che stiamo cercando di fare è ampliare gli orizzonti, sia cercando nuove opportunità per diversificare fatturato e volumi, ma ampliando anche dal punti di vista del segmento, cercando di creare un nostro posizionamento sugli eventi, sportivi, ma non solo”. Lo ha detto ad askanews Aldo Sarnataro, direttore commerciale di Neos, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour, che abbiamo incontrato alla Bit in Fiera Milano.
“Leisure – ha aggiunto – vuol dire svago ed emozioni e il collante più forte in questo senso è la musica. Neos è partner di Radio Italia e dopo Eros Ramazzotti si appresta a un’ulteriore sfida: Laura Pausini ha scelto Neos come partner ufficiale per festeggiare i suoi 30 anni di carriera e con un 787 dedicato seguiremo concerti a New York, a Madrid e a Milano nell’arco di 24 ore”.

Neos: trasporto aereo ripartito, ma la supply chain soffre ancora

Neos: trasporto aereo ripartito, ma la supply chain soffre ancoraMilano, 16 feb. (askanews) – “Abbiamo un dato positivo rappresentato dal fatto che si conferma la voglia delle persone di viaggiare”. Parte da qui, nel farci un quadro ella situazione anche nell’ambito del trasporto aereo in vista dell’estate, Aldo Sarnataro, direttore commerciale di Neos, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour. “Il primo trimestre dell’inverno è stato più positivo rispetto alle aspettative – ha aggiunto – sia per il medio sia per il lungo raggio”.
“Anche l’anticipazione su primavera e inizio estate ci danno segnali positivi e ci aspettiamo un’estate che possa riconfermare i volumi del pre pandemia. La grossa difficoltà – ha però aggiunto Sarnataro – la vediamo sulla supply chain, ossia la produzione di aeroplani e tutto ciò che ruota intorno al mondo aviation, perché soffrono ancora l’accelerazione della ripresa rispetto a una macchina che si è mossa in modo più lento e la burocrazia della parte regolatori. Questa potrebbe significare avere una capacità non dimensionata rispetto alla domanda che si creerà e questo potrebbe determinare un ulteriore aumento dei prezzi”.

Alpitour verso l’estate: Egitto, lungo raggio e Capo Verde

Alpitour verso l’estate: Egitto, lungo raggio e Capo VerdeMilano, 16 feb. (askanews) – “Ci sono tre situazioni che possiamo prendere in considerazione: la prima è la continuità dell’Egitto e del Mar Rosso come destinazione di punta per gli italiani dell’outgoing per noi tour operator”. Lo ha detto ad askanews, dalla Bit in Fiera Milano, il direttore commerciale della divisione Tour Operating di Alpitour World, Alessandro Seghi, delineando la situazione che si ta prospettando in vista dell’estate.
“C’è poi un tema di allargamento della proposta sul corto raggio, quindi mare Italia, Baleari, Grecia, Tunisia e la parte settentrionale dell’Egitto – ha aggiunto Seghi – che vedranno una stagione più lunga rispetto q quella che abbiamo avuto negli ultimi due anni, da metà maggio e non più da giugno o luglio come è accaduto negli anni della pandemia. Infine c’è la ripresa del lungo raggio: East Africa, Kenya, Zanzibar, Madagascar su tutte. Abbiamo un buon prendi di vendita di Maldive e anche della parte caraibica, soprattutto per quanto riguarda la Repubblica Dominicana. E poi, grandissima novità per noi, il rilancio totale nel corso dell’estate di Capo Verde, dove alle già buone soluzioni che avevamo sull’isola di San aggiungiamo anche Boavista. Quindi pensiamo di avere un portafoglio di offerta molto ampio”.

Renault: ricavi 2022 a 46,4 mld (+11,4%), dividendo di 0,25 euro

Renault: ricavi 2022 a 46,4 mld (+11,4%), dividendo di 0,25 euroMilano, 16 feb. (askanews) – Renault chiude il 2022 con un fatturato di gruppo di 46,4 miliardi di euro (+11,4%) e del ramo auto di 43,12 miliardi di euro (+11,4%). Il Margine operativo del gruppo è pari a 2,6 miliardi di euro (5,6% del fatturato), in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+2,8 punti). Il Margine operativo del Ramo Auto è pari a 1,4 miliardi di euro (3,3% del fatturato): in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+3,3 punti).
Il Risultato netto delle attività portate avanti è pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento di 1,1 miliardi di euro rispetto al 2021, quello delle attività cessate a -2,3 miliardi di euro a causa dell’onere di rettifica non cash connesso alle cessioni delle attività industriali russe annunciate il 16 maggio 2022
Il Free cash-flow operativo del Ramo Auto tocca “livelli record” a 2,1 miliardi di euro (+1,2 miliardi di euro rispetto al 2021) con una posizione finanziaria netta positiva a 549 milioni di euro al (+1,6 mld).
Il Portafoglio ordini del Gruppo in Europa a livelli record: 3,5 mesi di vendite a fine anno.
Per il 2022 Renault propone un dividendo di 0,25 euro per azione. La politica dei dividendi prevede un aumento del payout ratio fino al 35%, a medio termine. A tale scopo, Renault punta a tornare un rating finanziario di tipo “investment grade”.
In un contesto sempre difficile, per il 2023 Renault stima un Margine operativo di gruppo superiore o pari al 6% e un free cash-flow operativo del Ramo Auto superiore o pari a 2 miliardi di euro.   “Il 2022 ha più che mantenuto le sue promesse: con risultati che hanno superato gli obiettivi iniziali e le aspettative del mercato, concludiamo la fase “Resurrection” con tre anni di anticipo. Questa performance rispecchia tutta l’energia e l’impegno dei team del gruppo Renault, sebbene abbiamo dovuto far fronte ai forti venti contrari della cessione dell’attività in Russia, della crisi dei semiconduttori e dell’inflazione dei costi. I principi fondamentali del Gruppo sono stati risanati a fondo e non torneremo indietro. Lo dimostrano le prospettive finanziarie del 2023 e il ripristino dei dividendi. Inoltre, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di ridurre del 25% la carbon footprint nel mondo dal 2010″, ha dichiarato il Ceo, Luca de Meo.

Bologna, una mostra per raccontare il golpe in Cile ai bambini

Bologna, una mostra per raccontare il golpe in Cile ai bambiniMilano, 16 feb. (askanews) – Sono trascorsi cinquant’anni dal colpo di Stato che, nel 1973, rovesciò il governo socialista di Salvador Allende e instaurò un regime di terrore in Cile. Durante quel periodo, molte persone furono perseguitate, esiliate, fatte scomparire o assassinate. Naturalmente la cultura subì una fortissima censura. Non è stato semplice, dopo, raccontare quegli anni. Ancor più difficile spiegarli ai più piccoli. Come ha agito la letteratura per l’infanzia di fronte a questo tema? Come ha rappresentato questo periodo così complesso e traumatico? In occasione della Bologna Children’s Book Fair, dal 6 al 9 marzo, la delegazione degli autori e illustratori cileni, presente alla fiera, metterà in mostra opere che uniscono letteratura e memoria con la volontà di ripercorrere quella ferita, profonda e dolorosa e, al tempo stesso, rendere testimonianza e omaggiare le brevi vite interrotte dalla violenza di Stato.
Attraverso la mostra Panorama Latino, che si terrà presso la Galleria Millenium di Bologna dal 6 al 9 marzo 2023, e la collaborazione con CHEAP – progetto di street poster art -, alcuni tra i più influenti disegnatori cileni verranno dunque a interfacciarsi con il mondo culturale italiano, per instaurare un dialogo e un’alleanza tra paesi e generazioni che possa portare a un’internazionalizzazione della produzione letteraria e del dibattito sul tema della memoria.
Un grosso e cupo stivale militare sovrasta i colorati personaggi nell’opera di Karina Letelier: ma dal basso questi riescono a ribaltarlo facendo sentire la loro forza e fermando il grande mare di devastazione e morte che si sta portando dietro. Immagini come questa – contenute nell’esposizione Panorama Latino – a opera delle matite più note del Cile, come Fita Frattini, Tomás Olivos, Gabriela Lyon, Karina Letelier, Pato Mena, Alejandra Acosta e Alfonso Ruano – autore delle illustrazioni del libro “La composición” di Antonio Skarmeta – vogliono aprire la discussione sul tema in occasione della notissima fiera bolognese – giunta alla sua 60° edizione – che rappresenta un punto di riferimento internazionale per il settore editoriale dedicato ai più piccoli.
Il recupero degli archivi storici ha contribuito alla produzione di opere che hanno sviluppato un’estetica particolare, mettono in campo una proposta a metà strada tra fiction e approfondimento storico: attraverso fotografie, ritagli e interventi grafici, queste si muovono tra spirito documentale e astrazione, proponendo un genere molto ricco dal punto di vista visuale e testuale.
“A cinquant’anni dal colpo di Stato in Cile, il lavoro degli artisti che dedicano le loro opere all’infanzia con attenzione aiuta a capire e ripercorrere il complesso cammino di questo recente passato. Rappresentano una strada verso la riconciliazione e sono al tempo stesso una delle forme della memoria per continuare a esistere. Avanzare lungo questa traiettoria apre possibilità di dialogo con le future generazioni” ha detto Pablo Álvarez Fuentes, ricercatore cileno che opera presso la International Youth Library di Monaco, Germania.
La mostra Panorama Latino, in programma alla Galleria Millennium, dialogherà con un’installazione urbana a opera del progetto di street poster art CHEAP – da sempre impegnato sui temi sociali – che porterà per le strade della città di Bologna la memoria del Cile.

Cina, Wang Yi: pronti a lavorare per pace in Ucraina

Cina, Wang Yi: pronti a lavorare per pace in UcrainaRoma, 16 feb. (askanews) – La Cina è pronta a lavorare con la comunità internazionale per trovare una soluzione politica e porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile, ha dichiarato il direttore dell’Ufficio centrale per gli Affari esteri cinese Wang Yi in un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron.
Wang è in tour europeo dal 14 febbraio: dopo la Francia, visiterà Italia, Ungheria, Russia e parteciperà anche alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
“Le parti si sono scambiate opinioni sulla questione ucraina”, ha affermato il ministero degli Esteri cinese in un comunicato dopo l’incontro in Francia.
Wang ha sottolineato che la Cina aderisce fermamente a una posizione obiettiva ed equa sulla questione ucraina e si sforza sempre di contribuire alla riconciliazione e ai colloqui di pace.
“La Cina attribuisce grande importanza al ruolo della Francia come grande paese indipendente ed è pronta a lavorare con la comunità internazionale, compresa la Francia, per cercare un modo per una soluzione politica e per il cessate il fuoco il prima possibile, per porre fine alla guerra il prima possibile”, ha detto Wang.

Nordcorea, riaperto cruciale collegamento traporto merci con Cina

Nordcorea, riaperto cruciale collegamento traporto merci con CinaRoma, 16 feb. (askanews) – La circolazione di camion lungo un collegamento cruciale tra Cina e Corea cel Nord ha ripreso a fluire dopo due anni di stop. Lo scrive il Nikkei.
“Le autorità dei due paesi hanno concordato di riprendere alcuni trasporti”, ha detto una fonte cinese al Nikkei. Ha anche riaperto la dogana cinese nella città di Hunchun, consentendo così a camion carichi di grano di altri beni di attraversare il confine verso Rason.
La Corea del Nord si è sigillata a gennaio 2020 per fermare l’arrivo nel paese del Covid-19. Il blocco è stato sostanzialmente totale. Ma questo ha creato problemi di approvvigionamento: la Cina rappresenta il 90 per cento dei traffici internazionali nordcoreani.
Pyongyang ha anche riaperto i traffici marini e i treni merci che vanno da Dandong, in Cina, alla città coreana di Sinuju da settembre scorso.