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Cinema, Cinetel: 2024 in linea con il 2023 per incassi e biglietti

Cinema, Cinetel: 2024 in linea con il 2023 per incassi e bigliettiRoma, 31 dic. (askanews) – In un mercato post-pandemico tornato per il secondo anno alla normalità, i cinema hanno registrato nel 2024 un incasso complessivo di circa 493.9 milioni di euro per un numero di presenze pari a circa 69.7 milioni di biglietti venduti. Si tratta di un risultato in linea con il 2023 (-0,4% incassi e -1,3% presenze), nonostante l’offerta di prodotto internazionale condizionata dagli scioperi dello scorso anno e la forte competizione dei grandi eventi sportivi durante l’estate, che conferma la ritrovata solidità del mercato nel percorso di crescita e recupero dagli anni della pandemia.


Da sottolineare il fondamentale risultato della stagione estiva, la migliore di sempre in termini di incassi nel trimestre giugno-agosto grazie all’offerta e alle attività di comunicazione e promozione realizzate, e l’importante coda di fine anno del Natale (+28% circa rispetto al 2023 di cui il 45% da film di produzione nazionale) che conferma il trend di crescita degli ultimi anni. Nel complesso l’anno ha registrato 7 mesi su 12 con valori superiori al 2023. Sempre significativa la produzione italiana che conferma già il ritorno in termini di box office ai valori dello scorso decennio. Le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, hanno registrato un incasso di circa 121 milioni di euro per un numero di ingressi pari a circa 17.8 milioni di biglietti venduti e una quota sul totale delle presenze di circa il 25,6%. Si tratta di un valore in linea con il 2023 (25,9%), superiore alla media del triennio 2017-2019 (21%) e soprattutto vicino alla media dell’intero decennio 2010-2019 (27,1%). Nella top 3 dei film di produzione italiana, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” (9 milioni di euro d’incasso), “Parthenope” (7.5 milioni) e “Un mondo a parte” (7.3 milioni).


I tre film che in generale hanno registrato il migliore risultato di incasso al box office sono stati “Inside Out 2” (46.5 milioni), “Oceania 2” (19.4) e “Deadpool and Wolverine” (18 milioni).

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da Fdi

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da FdiMilano, 31 dic. (askanews) – “Grande soddisfazione per la decisione del Tar di revocare la sospensiva del tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, ossia le cure garantite ai cittadini dal nostro Ssn, entrato in vigore proprio ieri”. Così in una nota il senatore Francesco Zaffini (Fdi), presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.


Si tratta di un dietrofront, ha sottolineato, “senza il quale, come dichiarato dallo stesso Tribunale amministrativo, ‘avrebbe determinato il blocco del sistema, con un impatto significativo sulla salute dei pazienti’, esattamente quello che questo governo sta tentando di preservare. E sono anche soddisfatto che le stesse strutture sanitarie che avevano chiesto lo stop del decreto tariffe, abbiano fatto retromarcia proprio per evitare la paralisi delle prestazioni”. “Dunque, il tariffario da applicare ritorna quello di ieri in attesa dell’udienza del tribunale amministrativo in camera di consiglio prevista per il 28 gennaio, dove sono certo che i giudici sapranno decidere per il bene dei cittadini” ha concluso.

Calcio, Ibrahimovic: “Esonero Fonseca per mancanza di continuità”

Calcio, Ibrahimovic: “Esonero Fonseca per mancanza di continuità”Roma, 31 dic. (askanews) – “Voglio ringraziare Paulo Fonseca per quello che ha fatto e per il professionista che è, provo massimo rispetto per lui”. Comincia così l’intervento di Zlatan Ibrahimovic, plenipotenziario dell’area tecnica del Milan, nel giorno della presentazione di Sergio Conceicao. “Perché è stato esonerato? Perché è mancata la continuità a livello di risultati e quando sei il Milan i risultati sono molto importanti. La decisione l’abbiamo presa dopo la partita con la Roma e abbiamo commesso l’errore a farlo andare in conferenza, e per questo chiedo scusa a Paulo e ai tifosi. Capiamo i nostri tifosi e abbiamo rispetto per loro, ma siamo i primi a non essere soddisfatti fino a quando non raggiungeremo i nostri obiettivi. E la Supercoppa è uno di questi. La responsabilità per la situazione attuale non è solo dell’allenatore, ma è di tutti”. Poi la scelta Conceicao: “Sérgio è una persona molto diretta, con carattere e con una mentalità vincente. In passato è già subentrato a stagione in corso e ha già fatto molto bene. Il nostro compito ora è metterlo nelle migliori condizioni per fare il meglio possibile. Gli diamo il benvenuto”.

Arte contemporanea ed entertaiment, l’Euphoria del possibile

Arte contemporanea ed entertaiment, l’Euphoria del possibileRoma, 31 dic. (askanews) – Una mostra che ha l’ambizione di unire l’arte contemporanea e il grande pubblico. “Euphoria – Art is in the Air” che il Balloon Museum ha portato a La Nuvola a Roma rappresenta un modo diverso, sicuramente giocoso e mainstream, ma colto e tutt’altro che semplicistico, di portare i lavori di grandi artisti a essere fruibili a tutti, oltre i tradizionali steccati, magari invisibili ma indiscutibili, che vengo frapposti, a volte pure da noi stessi come spettatori. Il tema della mostra sono opere legate al concetto di gonfiabile e, stanza dopo stanza, le scoperte sono divertenti, sorprendenti, profondamente legate alla natura del contemporaneo.


“Il gonfiabile – ha spiegato ad askanews il curatore Valentino Catricalà – è un qualcosa che noi associamo a bambini, ai ragazzi, a qualcosa di giocoso, quando in realtà è uno dei media più utilizzati dagli artisti dagli anni 2000 in poi, proprio perché rappresenta questa esplosione di un certa tipo di economia, e di economia anche dell’arte, legata a grandi installazioni: gli artisti hanno cercato di riflettere sulla nostra società e sullo sviluppo del nostro capitalismo attraverso il medium più rappresentativo, cioè il gonfiabile. E questa mostra cerca proprio di entrare nel vivo di questa relazione. E cioè una mostra che vede nel gonfiabile un punto di riflessione sulla nostra società, ma allo stesso tempo anche un qualcosa per il grande pubblico che può giocare e riflettere sulla complessità che noi stiamo vivendo oggi”. Le installazioni sono venti e ci sono sia artisti specializzati nella “Inflatable Art”, sia nomi cruciali della scena del contemporaneo, come Phlippe Parreno, che in due delle prime sale del percorso costruisce un sentimento poetico lieve, ma profondissimo, e ci riporta al nostro modo di stare dentro lo spazio come spazio di percezione e consapevolezza. Oppure come Martin Creed, che letteralmente chiama i visitatori a entrare in una casa satura di palloncini azzurri, con la conseguente perdita di riferimenti e una sorta di esplorazione di un ignoto monocromo e apparentemente familiare. O ancora Carsten Höller, che ha portato a Roma un grande muro di luci pulsanti. “Se stai davanti all’opera con gli occhi chiusi – ci ha detto l’artista – è incredibile: si visualizzano queste campiture di colore e anche a livello di suoni si crea una sorta di esperienza visionaria. Se si resta per un po’ di tempo, poi tutto cambia”.


Il cambiamento è un’altra delle parole chiave del progetto, ogni sala ha colori diversi e suscita sensazioni diverse. È chiaro che alcuni elementi essenziali della mostra sono presi dalla grammatica dell’entertainment di massa, ma è altrettanto evidente che le installazioni funzionano anche a un altro livello, che spesso ha a che fare con il confronto con sensazioni di incertezza e di disagio. E anche la grande piscina di palline rosse di Hyperstudio, dove i bambini nuotano e giocano, è un luogo dove le percezioni sono costrette a cambiare in modo non scontato, così come accade tra le lampadine di Rafael Lozano-Hemmer, che sono sì un meraviglioso panorama notturno o intergalattico, ma che vibrano del nostro stesso battito cardiaco, dall’interno. E’ una mostra spettacolo, ovvio, ci sono le bolle di sapone e i giochi coloratissimi, ma l’euforia che si genera è fatta anche di pensiero. “L’arte e l’intrattenimento – ci ha detto ancora Höller – hanno tra loro una relazione di amore-odio, un rapporto difficile, spesso non vanno insieme, ma quando lo fanno in un certo modo si svela un potenziale enorme”. Che è quello su cui hanno puntato i promotori del progetto itinerante di Balloon Museum. “Balloon Museum – ci ha spiegato Roberto Fantauzzi, presidente di Lux Entertainment SPA – è un progetto che è nato a Roma tre anni fa, ma che è esploso adesso in tutto il mondo, un vero fenomeno globale. Siamo in America, in Asia e in Europa. Siamo tornati a Roma dopo tre anni con una nuova mostra, perché adesso abbiamo quattro mostre, venti artisti diversi per ogni mostra, ma un unico comune denominatore: arte gonfiabile e interattiva per famiglie e bambini”.


E forse l’immagine giusta per chiudere questo racconto sono i palloncini vorticanti di “Invisible Ballet” di Hyperstudio: un ambiente dove l’euforia sembra manifestarsi fisicamente, ma nel quale, al tempo stesso, abbiamo perso il controllo della situazione e siamo in balia dell’arte. (Leonardo Merlini)

Meloni ha ricordato Ratzinger sui social

Meloni ha ricordato Ratzinger sui socialMilano, 31 dic. (askanews) – “Nel secondo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI, rendiamo omaggio a un Pontefice che ha lasciato un’impronta profonda non soltanto nella Chiesa, ma anche nella cultura, nella filosofia e nella riflessione pubblica del nostro tempo. Un teologo che è riuscito a parlare alla mente e all’anima delle persone. La sua vita e i suoi insegnamenti ci raccontano come fede e ragione siano dimensioni complementari che si illuminano a vicenda. Ancora oggi il suo messaggio spirituale è vivo e potente e l’eredità del suo Magistero resta fonte di ispirazione. Per la Chiesa e per tutta la società”. Lo ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Basket Nba, LeBron: “Potrei andare avanti altri 5-7 anni”

Basket Nba, LeBron: “Potrei andare avanti altri 5-7 anni”Roma, 31 dic. (askanews) – Quaranta anni e non sentirli. LeBron James, nel giorno del suo 40esimo compleanno ha parlato con i media, e rispondendo a una domanda su quanto ancora sarebbe in grado di andare avanti ha detto. “Quando mi ritirerò non sarà perché non sarò più in grado di giocare ad alto livello. A essere onesti, se davvero lo volessi, potrei continuare probabilmente per altri 5-7 anni. Se davvero lo volessi. Ma non è una cosa che voglio fare”. Alla sua 22^ stagione in carriera, record ogni epoca condiviso con Vince Carter, James è ancora in grado di mettere assieme 23.5 punti, 8 rimbalzi e 9 assist di media sfiorando il 50% al tiro, e i suoi Lakers nonostante vari momenti di alti e bassi hanno un record di 18-13 e sono in corsa per un piazzamento nella Western Conference, a pari record con i Denver Nuggets sesti e a una gara di distanza dal quarto posto occupato da Dallas. Anche James, però, è consapevole che le possibilità di vincere il quinto titolo quest’anno non sono così elevate: “In questo momento siamo una buonissima squadra e abbiamo la possibilità di competere con chiunque. Ma siamo al massimo livello? Possiamo vincere il titolo ora come ora? No, non credo. Ma è un bene perché significa che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Ma non credo che sarà questo a determinare quanto ancora rimarrò in campo, perché non cambierebbe la mia carriera in un senso o nell’altro”.

Le “zone rosse” potrebbero essere in contrasto con la Costituzione

Le “zone rosse” potrebbero essere in contrasto con la CostituzioneMilano, 31 dic. (askanews) – “Magistratura democratica condivide le preoccupazioni espresse dalla Camera penale di Milano nel documento del 30 dicembre 2024, relativamente al provvedimento del 27 dicembre scorso, con il quale il Prefetto di Milano ha istituito zone rosse al fine di fronteggiare ‘la presenza di soggetti molesti e aggressivi, dediti alla commissione di reati e non in regola con la normativa in materia di immigrazione, tale da incidere negativamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti che fruiranno di quelle aree’”. Lo si legge in una nota dell’esecutivo di Magistratura democratica.


“Analoghi provvedimenti amministrativi sono stati emanati in molte città da altri prefetti su direttiva del ministro dell’Interno. Come giuristi non possiamo che richiamare, da un lato, il disposto dell’articolo 16 della Costituzione, secondo il quale ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza, mentre nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche; e, dall’altro lato, il disposto dell’articolo 13 della Costituzione, secondo il quale non è ammessa nessuna forma di restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria” ha proseguito Md. “Il divieto di accedere a determinate zone della città e l’allontanamento forzoso, in caso di violazione del divieto, sono rivolti ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi e minacciosi, ma anche semplicemente ‘molesti’, i quali risultino destinatari di mere ‘segnalazioni’ all’Autorità giudiziaria per un’amplissima categoria di reati (contro il patrimonio, contro la persona, in materia di stupefacenti, danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere e altri) e comunque ostacolino la piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate” ha proseguito l’associazione.


“Si tratta di evidenti compromissioni della libertà di circolazione e della libertà personale, adottate in forza di un’ordinanza prefettizia ed eseguite a discrezione delle forze di polizia nell’individuarne i destinatari, con espresso pregiudizio verso le persone migranti, in palese violazione delle riserve di legge e di giurisdizione costituzionalmente garantite a presidio delle libertà fondamentali” ha osservato. “Non solo. La giustificazione del provvedimento con ragioni che attengono alla ‘percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti’ nei confronti di persone ‘non in regola con la normativa in materia di immigrazione’ sembra alludere proprio a una giustificazione politica del provvedimento, visto che non si fa riferimento a fatti di reato né ad autori di reato ma a meri sospetti, a dispetto del chiarissimo dettato costituzionale secondo il quale, vale la pena ribadirlo ancora, nessuna restrizione degli spazi di libertà può essere determinata da ragioni politiche” ha continuato.


“Preoccupa inoltre la tendenza ad acuire, anche per via istituzionale (quando le istituzioni dovrebbero invece cercare di porvi rimedio) le diseguaglianze del tessuto urbano, sempre più spaccato in zone di serie A, riservate a cittadini e turisti benestanti, e zone di serie B, lontane dalle luci del centro e verso le quali ‘i disturbatori’ saranno verosimilmente allontanati, così esasperando le criticità delle zone già problematiche della città, che invece avrebbero più bisogno di politiche istituzionali di sostegno, integrazione e ricomposizione dei conflitti, per la sicurezza – quella vera, non quella ‘percepita’ – di tutti” ha concluso l’associazione.

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolge

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolgeMilano, 31 dic. (askanews) – Quella su un eventuale rimpasto di governo “è una discussione che non mi coinvolge e alla quale non partecipo. Mi è stato affidato il compito di guidare da ministro l’istituzione a cui ho dedicato tutta la mia vita, senza che abbia mai chiesto di farlo. E fino a quando mi sarà richiesto mi interessa solo far bene il mio lavoro”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista a La Stampa.


“Porto con orgoglio risultati importanti: nella lotta alla criminalità organizzata in termini di arresti rilevanti, a partire dalla cattura di Matteo Messina Denaro, e di tante operazioni anticrimine; nella gestione dell’ordine pubblico, con le forze di polizia che stanno garantendo il diritto di manifestare con una gestione accorta ed equilibrata; nei servizi di controllo del territorio delle nostre città, accrescendo progressivamente la presenza ‘su strada’ delle forze di polizia nei luoghi dove ce n’è maggiormente bisogno; sul fronte dell’antiterrorismo, con un sistema finora efficace di prevenzione e contrasto nei confronti dei soggetti pericolosi” ha aggiunto. “Da 36 anni lavoro al Viminale e nessuno meglio di me può comprendere i sentimenti di Salvini, in primis la gratitudine verso forze di polizia, vigili del fuoco, prefetture, apparati del dicastero: migliaia di uomini e donne impegnati a garantire la sicurezza. E, con ciò, affermando l’essenza più profonda dello Stato. Un ministro dell’interno non occupa un posto di potere ma svolge un alto incarico al servizio della collettività, è normale che una simile esperienza ti affascini e ti rimanga nel cuore” ha concluso riferendosi all’ipotetico ritorno di Salvini al Viminale.

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegue

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegueRoma, 31 dic. (askanews) – Giorgia Sallusti, punto di riferimento per gli appassionati letterari del Giappone e non solo, chiude la sua libreria Bookish, a Montesacro. Ma le attività della libreria in qualche modo proseguono. La stessa Sallusti lo spiega in una lettera aperta.


È dunque arrivato quel momento, scrive: Bookish libreria chiude, Bookish si trasforma. Sono passati dieci anni da quando la vostra affezionata libraia ha montato gli scaffali, dipinto l’insegna e finalmente ha aperto le sue porte: in tutto questo tempo, voi lettrici e lettori siete stati la spinta vitale che ha fatto di Bookish la libreria accogliente che è stata.


Adesso però è il momento di cambiare: io stessa ho scritto, tradotto, raccontato libri in giro per l’Italia nei mesi e negli anni passati, e lo farò ancora in futuro. E siccome Bookish ha bisogno di una cura e delle attenzioni che io non riesco più a dare, e siccome ancora ahimè non ho il potere della duplicazione come Naruto, allora trovo necessario chiudere queste piccole porte di legno che ho attraversato ogni mattina. In questi dieci anni Bookish è stata un salotto accogliente per chiunque volesse chiacchierare di libri e non solo; è stata parte di una rete culturale e solidale sul territorio, che certamente non muore qui; si è fatta portavoce di lotte femministe, di inclusione, di amore per le diversità e le voci del mondo.


Ha portato avanti un gruppo di lettura, ha portato i libri in giro per tutto il municipio, ha fatto incominciare a leggere chi nemmeno ci pensava. Soprattutto, per me, è stata un modo per conoscervi, per accogliere i vostri consigli e le vostre impressioni, per crescere come libraia e come lettrice, e di questo vi sono grata.


Grazie a tutte le persone che sono passate almeno una volta, ma qui voglio ringraziare in special modo e con tutto il cuore le persone che ci son state fin dall’inizio e che non hanno mai smesso di considerare Bookish la propria casa. È stato faticoso, ma di grande soddisfazione. Sono stata una libraia solitaria, qui da Bookish, ma circondata da tanto affetto, il vostro. Ma non disperate! Bookish non muore mica qui, e continua in altri progetti, eccoveli: The bookish bookclub: il gruppo di lettura di Bookish, coordinato da Carla Gambale, resta saldo al suo posto una volta al mese, e nei suoi canali discord e telegram. La selezione di Bookish sulla letteratura orientale sarà ospitata in un piccolo spazio dedicato in un’altra libreria amica, Sinestetica, a viale tirreno 70. Questo perché puoi togliere una libraia da una libreria, ma non puoi togliere la libreria da una libraia. O qualcosa del genere. La libraia stessa la trovate di tanto in tanto da Sinestetica a far cose o a chiacchierare col libraio. Le pagine social resteranno attive per continuare a consigliarvi tutti i libri belli che arrivano sugli scaffali delle librerie. Nei Japan Days del Mercatino giapponese troverete sempre lo stand con la selezione di Bookish sulla letteratura giapponese. E quindi: Bookish resta aperta dal 7 gennaio al 7 febbraio, periodo in cui potrete venire a comprare tutti i libri che sono qui sugli scaffali, molti in sconto.

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i Lea

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i LeaMilano, 30 dic. (askanews) – Il Decreto del ministero della Salute prevedeva per oggi l’entrata in vigore dei nuovi Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, ossia le prestazioni che il Servizio Sanitario nazionale deve erogare a tutti i cittadini a titolo gratuito, appoggiandosi anche alle strutture private accreditate, alle quali viene riconosciuto il rimborso per le prestazioni erogate. Il decreto ha aggiornato anche i tariffari e, dopo il ricorso di molti soggetti della sanità privata, che ritengono tali tariffe troppo basse, il Tar del Lazio oggi ha sospeso il decreto del ministero guidato da Schillaci.


Il tribunale ha sostenuto che il nuovo decreto tariffe “è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza” e la trattazione collegiale per la camera di consiglio è stata fissata per il prossimo 28 gennaio. Ora la decisione del Tar posticipa anche l’entrata in vigore dei nuovi Lea.