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L’inflazione nell’Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobre

L’inflazione nell’Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobreBruxelles, 18 dic. (askanews) – Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, il tasso di inflazione annuale nell’Eurozona è stato del 2,2% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,0% di ottobre, ma più basso rispetto al 2,3% delle stime rapide che Eurostat aveva pubblicato il 29 novembre scorso. Nel novembre 2023, il tasso d’inflazione era stato del 2,4%.


Nell’intera Unione europea, l’inflazione annuale è stata del 2,5% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,3% di ottobre. Un anno prima, il tasso era stato del 3,1%. I tassi annuali d’inflazione più bassi sono stati registrati in Irlanda (0,5%), Lituania e Lussemburgo (entrambi 1,1%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (5,4%), Belgio (4,8%) e Croazia (4,0%). Rispetto a ottobre 2024, l’inflazione annuale è diminuita in quattro Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in venti.


A novembre 2024, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è derivato dai servizi (+1,74 punti percentuali), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,53 punti), beni industriali non energetici (+0,17 punti) ed energia (-0,19 punti).

Ue, rapporti su squilibri macroeconomici per Italia altri 8 Paesi

Ue, rapporti su squilibri macroeconomici per Italia altri 8 PaesiRoma, 18 dic. (askanews) – La commissione europea procederà a stilare relazioni per nove paesi, tra cui l’Italia, su cui lo scorso anno erano state identificate situazioni di squilibrio o di eccessivo squilibrio macroeconomico, che potrebbero avere ricadute sull’economia.


La procedura è stata annunciata tra le ulteriori misure che Bruxelles sta portando avanti nell’ambito del “semestre europeo”, in particolare con l’Alert Mechanism Report che serve appunto a identificare squilibri macroeconomici. Oltre all’Italia rapporti specifici verranno stilati su Cipro, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Romania, Slovacchia e Svezia. Inoltre l’analisi di quest’anno ha identificato anche nuovi squilibri in Estonia, secondo quanto recita un comunicato.

L’Ue farà una relazione sugli squilibri macroeconomici sull’Italia e altri 8 Paesi

L’Ue farà una relazione sugli squilibri macroeconomici sull’Italia e altri 8 PaesiRoma, 18 dic. (askanews) – La commissione europea procederà a stilare relazioni per nove paesi, tra cui l’Italia, su cui lo scorso anno erano state identificate situazioni di squilibrio o di eccessivo squilibrio macroeconomico, che potrebbero avere ricadute sull’economia.


La procedura è stata annunciata tra le ulteriori misure che Bruxelles sta portando avanti nell’ambito del “semestre europeo”, in particolare con l’Alert Mechanism Report che serve appunto a identificare squilibri macroeconomici. Oltre all’Italia rapporti specifici verranno stilati su Cipro, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Romania, Slovacchia e Svezia. Inoltre l’analisi di quest’anno ha identificato anche nuovi squilibri in Estonia, secondo quanto recita un comunicato.

Romanzo Italiano, a Brescia mostra fotografica di Carlisi e Cito

Romanzo Italiano, a Brescia mostra fotografica di Carlisi e CitoRoma, 18 dic. (askanews) – Si svolgerà dal 21 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025 con il patrocinio del Comune di Brescia nello Spazio espositivo del MO.CA Centro per le nuove culture del Palazzo Martinengo Colleoni di Brescia la mostra “Romanzo italiano” con le opere fotografiche di Franco Carlisi e Francesco Cito.


L’esposizione, curata da Giusy Tigano e organizzata dall’agenzia fotografica milanese GT Art Photo Agency in collaborazione con SMI Group (S.M.I Technologies and Consulting, Younified, Wyl e SM Innovation Polska), presenta 120 fotografie in bianco e nero di due dei fotografi italiani di maggior rilievo a livello internazionale, i quali si confrontano e lasciano che le loro opere dialoghino tra loro, creando una narrazione condivisa sul tema del matrimonio. Le immagini di Carlisi e Cito ci offrono un racconto visivo profondo e originale, un romanzo per immagini che sfida la fotografia matrimoniale tradizionale, distaccandosi dagli stereotipi di stile e linguaggio. La loro esplorazione visionaria, narrando con toni poetici, ironici e disincantati le emozioni e i molteplici aspetti relazionali e sociali del matrimonio, si distingue per un approccio in netta controtendenza rispetto alle rappresentazioni più convenzionali del rito nuziale.


Le fotografie di Franco Carlisi sono una selezione del più ampio progetto “Il Valzer di un giorno”, vincitore del Premio Bastianelli nel 2011 e del Premio Pisa nel 2013. Il lavoro si concentra sulle nozze in una Sicilia nascosta, lontano dalle convenzioni, catturando l’essenza di un momento che si svolge oltre la rappresentazione scenica del matrimonio. Le immagini, dal grande impatto visivo e quasi barocche nella loro intensità, raccontano scene in cui il tempo rimane in sospensione per cogliere dettagli intensi e spontanei, come un abbraccio, uno sguardo, la lacrima di una sposa o la commozione di un genitore. Andrea Camilleri, nell’introduzione al libro Il Valzer di un giorno, sottolinea come Franco Carlisi sia capace di trasformare la fotografia matrimoniale da un’evanescenza romantica a una rappresentazione vivida e carnale: “L’occhio di Franco Carlisi coglie continuamente dei ‘fuori campo’ e ce li restituisce, direi proprio da narratore, con straordinaria vivezza e intensità. Le foto matrimoniali di solito anelano all’evanescenza, alla leggerezza, alla purezza, alla solennità. Invece, attraverso lo sguardo di Carlisi, tutto diventa carnale, vissuto forte, reale, senza mezze tinte”. La selezione fotografica di Francesco Cito proviene dal progetto “Matrimoni Napoletani” (o “Neapolitan Wedding”), vincitore del prestigioso World Press Photo nel 1995 (categoria “Day in the Life”, 3° premio). Anche in questo caso, l’autore abbandona la monotonia della fotografia matrimoniale convenzionale per creare un linguaggio visivo nuovo, fortemente autoriale, che esplora le dinamiche sociali del matrimonio con occhio critico e riflessivo. L’approccio di Cito scompone il matrimonio tradizionale, come scritto da Michele Smargiassi nell’introduzione al libro Neapolitan Weddings, analizzando con precisione il meccanismo socio-antropologico di questo rito: “Sposarsi qui non è solo folclore ed esibizione. Non è solo un giorno speciale… Tutto il contrario, è la sospensione dell’ordinario, il trasferimento momentaneo ma radicale di un’intera comunità parentale, amicale, sociale in un’altra dimensione, senza più alcun rapporto con l’esistenza ordinaria di tutti. Cito affronta una ‘struttura’ possente, coerente, collaudata, funzionante: il moderno matrimonio foto-genico nella sua fenomenologia più completa e pura. E la de-struttura per comprenderla e smontarla con cura”.


Come per l’esposizione a Roma, la mostra a Brescia è resa possibile grazie alla collaborazione di SMI Group, che rinnova il suo impegno a favore dell’arte e della cultura: “Per le aziende del gruppo SMI, coltivare una passione significa imparare ad ascoltarsi, a rispettare sé stessi e gli altri, a rispettare l’arte. Eventi come il progetto espositivo Romanzo Italiano che, dopo essere stato presentato a Roma a Palazzo Brancaccio, arriva a Brescia in una sede altrettanto prestigiosa, rappresentano un’opportunità di incontro tra la passione e la magia delle opere degli artisti”, afferma il Ceo Cesare Pizzuto.

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% Pil

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% PilRoma, 18 dic. (askanews) – Le 43 Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, contribuiscono grandemente all’economia nazionale, rappresentando il 15,4%del Pil Italiano. Il loro fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi; gli utili si attestano su 14,7 miliardi; i debiti ammontano a 211,4 miliardi, in diminuzione di 1,6 miliardi (-0,79%); i dipendenti crescono sino a 483.053. E’ quanto evidenzia la sesta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2023” realizzato dal Centro Studi CoMar, nel confronto tra fine 2023 e 2022; con le previsioni sul 2024 che confermano il ruolo da protagonista dello Stato, anche come promotore della duplice transizione, digitale ed ambientale Ecco le principali evidenze nella sintesi dello studio diffusa da Comar.


Nell’analisi, più in particolare, si mostra che: Ø il fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi di euro; in diminuzione di 139 miliardi (-29,8%) sui 467,6 miliardi del 2022, ma in aumento del 44,1%, più di 100 miliardi, sui 227,8 miliardi del 2017; Ø nelle classifiche per fatturato di tutte le Società Italiane industriali e di servizi, le Partecipate statali occupano i primi tre posti e sei dei primi venti;


Ø considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2023, il 76,3% è realizzato nell’energia, il 10,9% è ascrivibile alla meccanica, il 9,6% a trasporti e telecomunicazioni; quote di poco superiori all’1% per ict, editoria, sport e tempo libero e inferiori per servizi alla P.A. o ambiente e territorio; Ø il risultato di competenza ha registrato utili per 14,7 miliardi di euro, con un calo di 5,7 miliardi (-27,8%) sull’anno precedente, ma raddoppiando (+106,5%) sul 2019;


Ø il margine operativo netto è stato di 33,9 miliardi di euro, in discesa di 6,2 miliardi (-15,6%) sui 40,2 miliardi del 2022, ma in aumento sui 21,6 del 2017 (+57,5%); Ø l’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che si attesta al 10,3%, in linea con la media del 10% dei sei anni precedenti; Ø i debiti finanziari, tra il 2022 ed il 2023, sono scesi da 213,1 miliardi di euro a 211,4 miliardi; un aumento di 81,4 miliardi sul 2017 (+62,5%);


Ø il rapporto tra debiti finanziari e fatturato si attesta sul 64,3%, quando era del 57% nel 2017; Ø riguardo agli Addetti, hanno raggiunto le 483mila Unità, un notevole incremento sui 457.648 del 2017; Ø il fatturato per dipendente è stato di 680mila euro. In merito alle classifiche delle singole aziende, ricordando la diversità dei settori di appartenenza: • le Società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” sono Eur (36%), Terna (29,1%), Fibercop (28,1%), Snam (26,7%), Italgas (+25,5%); le peggiori, Stretto di Messina, Open Fiber, Ansaldo Energia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Giubileo 2025, Sogesid; • le Società con il migliore rapporto “mon su fatturato” sono, nell’ordine, Fibercop (53,5%), Terna (44,6%), Autostrade per l’Italia (44%), Italgas (43,2%), Snam (34,9%), Infratel (34,2%); meno bene: Stretto di Messina, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Valvitalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Ansaldo Energia, Open Fiber; • 6 Partecipate hanno sia mon che risultati in negativo: Ansaldo Energia, Ita Airways, Open Fiber, PSN-Polo Strategico Nazionale, Sogesid, Stretto di Messina; • i maggiori datori di lavoro sono, in sequenza: Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem; queste sei Società impiegano 387.454 Addetti, l’80% di tutte le Partecipate statali; • le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano, nell’ordine: Gse, Fibercop, Eni, Eutalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Enel, Snam; le peggiori: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Sport e Salute, Stretto di Messina, Poste Italiane; • le Società con il migliore rapporto “debiti su fatturato” sono: IPZS, Sogei, Gse, Sogin, Rai, Saipem, Leonardo; meno bene: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Stretto di Messina. L’analisi di CoMar ha valutato anche l’ANDAMENTO TENDENZIALE PER IL 2024, sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 11 Società quotate hanno comunicato ai mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del 2023 (Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste, Raiway, Saipem, Snam, Terna). Queste 11 Società rappresentano, da sole, il 73,5% del totale del fatturato e il 91,1% degli utili di tutte le Partecipate statali prese in esame e rappresentano, quindi, un campione più che significativo. Sette di queste, presentando i risultati al terzo trimestre, confermano le previsioni (guidance), già positive, mentre altre quattro le migliorano ulteriormente. Complessivamente, nel confronto settembre 2023 – settembre 2024: • il fatturato è passato da 179,6 miliardi di euro a 169,5; è, quindi, diminuito, in un anno, di 10,1 miliardi (-5,6%), con 14,4 miliardi persi solo da Enel (-17,1%) ed Eni (-3,7%), che non sono compensati dalla crescita registrata da altre sette Partecipate; all’opposto, Terna (+17,8%) e Leonardo (+17,6%); • l’utile, invece, cresce, seppur di poco, di 182 milioni di euro (+1,4%, da 13.251 a 13.433 milioni), con i migliori risultati per Saipem (+160,7%) e Leonardo ((+142,55); meno bene Eni (-46,8%) e Snam (-9,1%). Il peso delle Partecipate statali è rilevante anche in termini di PRESENZA IN BORSA: considerando anche il settore bancario, sono 13 le Società quotate, con Banca MPS, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. A queste 13 quotate, se ne aggiungono altre 6, per strumenti finanziari quotati, con Amco, Invitalia, Cdp, Ferrovie dello Stato Italiane, Rai, Sace. Al 10 dicembre 2024, le 13 quotate pubbliche capitalizzavano 219,4 miliardi di euro, il 27,7% dei 790,1 miliardi di tutta la Borsa Italiana. Per 4 di dette quotate, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche Cdp) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,8%), Eni (30,4%), Leonardo (30,2%), Snam (31,4%). Come esercizio teorico, considerando la quota detenuta dallo Stato in ognuna delle 13 singole Partecipate quotate e la capitalizzazione di ciascuna di queste, sempre al 10 dicembre 2024, il valore complessivo delle azioni di proprietà pubblica risulta ammontare a 73,1 miliardi di euro. Negli ultimi tre anni, il PERIMETRO PUBBLICO è oggetto di profonda riconsiderazione. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, deliberato dal Governo nel settembre scorso, ha ribadito quanto già espresso nella Nadef 2023: ridurre il rapporto debito/Pil dismettendo partecipazioni pubbliche, ma, in aggiunta, anche distribuendo dividendi straordinari. Le cessioni non comporteranno la perdita del controllo dello Stato (MPS, caso particolare), essendo finalizzate a migliorare la finanza pubblica, ad accrescere il flottante e la stabilità dei titoli (per le quotate), ad allargare la compagine sociale. Sono previste anche riorganizzazioni per favorire lo sviluppo delle Partecipate, in linea con le esigenze dei mercati. In parallelo, il Governo intende realizzare, in aggiunta a quei poteri speciali di controllo già detenuti, alcune acquisizioni, per assicurare un presidio in settori strategici. Solo considerando il periodo più recente, quali esempi del ridisegno: 1) acquisizione del 16% di NetCo, società risultante dal conferimento in FiberCop dell’infrastruttura di rete di Tim; 2) nella medesima prospettiva rientrano le trattative per l’acquisizione di Telecom Italia Sparkle; 3) il collocamento di un ulteriore 15% del capitale di Banca MPS, portando la partecipazione all’11,7%; 4) il soddisfacimento delle ultime condizioni perché si possa giungere, per l’inizio del 2025, al closing dell’operazione di concentrazione tra Ita Airways: e Deutsche Lufthansa; 5) la cessione del 2,8% del capitale di Eni; 6) l’autorizzazione all’alienazione di una quota di partecipazione di Poste Italiane; 7) la costituzione di Acque del Sud, cui sono state trasferite le funzioni del soppresso Eipli; 8) la costituzione di Autostrade dello Stato, cui sono trasferite le attività oggi attribuite ad Anas per le autostrade statali a pedaggio; 9) la costituzione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, destinato ad operare come banca per lo sviluppo sostenibile attraverso lo sport e la cultura, trasformando in S.p.A. il precedente Istituto per il Credito Sportivo; 10) la soppressione dell’ente pubblico Enit – Agenzia nazionale del turismo e la costituzione di Enit S.p.A.

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassi

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassiRoma, 18 dic. (askanews) – Alla Bce, nel procedere con l’allentamento monetario nell’attuale contesto di elevata incertezza “è prudente mantenere l’agilità” in cui le decisioni si prendono “volta per volta e senza vincolarsi ad alcun particolare percorso dei tassi di interesse”. Lo afferma il capo economista dell’istituzione di Francoforte, Philip Lane nel suo intervento iniziale durante un evento in diretta con Market News International.


Infatti, l’allentamento monetario “potrebbe procedere più lentamente rispetto ai tagli dei tassi di interesse previsti nelle stime di dicembre, nell’eventualità di shock al rialzo sulle prospettive di inflazione o sullo slancio dell’economia. Analogamente – ha spiegato – nel caso di shock al ribasso sull’inflazione o sull’economia l’accomodamento monetario può procedere più rapidamente”. (fonte immagine: ECB 2024).

Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%

Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%Roma, 18 dic. (askanews) – UniCredit ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. Lo rende noto un comunicato.


La posizione complessiva di UniCredit – si legge – ammonta ora a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati. UniCredit ha presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%. Il processo di autorizzazione è ora attivato e le interazioni con le autorità sono in corso. Il prezzo medio di ingresso di UniCredit per l’intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti. L’esposizione economica di UniCredit è quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità. Questa operazione conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato. Riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonchè l’importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese.


La posizione rimane al momento solo un investimento e non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM. L’obiettivo principale del team manageriale di UniCredit rimane la prosecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita e una distribuzione agli azionisti che siano sostenibili. Infatti, è qui che UniCredit continua a credere di poter estrarre il massimo valore per tutti i suoi stakeholder. Cam

Calcio, Vinicius premiato The Best of Fifa

Calcio, Vinicius premiato The Best of FifaRoma, 17 dic. (askanews) – Serata di premi a Doha (dove domani alle 18 italiane si gioca la finale di Coppa Intercontinentale tra i messicani del Pachuca e il Real Madrid), dove la Fifa ha assegnato i suoi riconoscimenti ai migliori del 2024. The Best of Fifa ha visto trionfare Vinicius tra i giocatori, piccola rivincita su Rodri, che poche settimane fa si è portato a casa il Pallone d’oro ai danni del brasiliano del Real, scatenando la reazione di Florentino Perez.


Oltre a Vinicius, un altro grande del Madrid ha trionfato: Carlo Ancelotti è stato infatti votato miglior allenatore dell’anno. L’argentino Emiliano Martinez dell’Aston Villa si è invece portato a casa il premio come miglior portiere, categoria nella quale c’era l’unico “italiano” in lizza, il milanista Mike Maignan. Votata anche la Top 11, la formazione ideale, così composta: Emiliano Martinez (Aston Villa); Daniel Carvajal (Real Madrid), Antonio Rudiger (Real Madrid), Ruben Dias (Manchester City); William Saliba (Arsenal), Jude Bellingham (Real Madrid), Rodri (Manchester City), Toni Kroos (Real Madrid/ritirato); Lamine Yamal (Barcellona), Erling Haaland (Manchester City), Vinicius (Real Madrid). Ad Alejandro Garnacho è andato invece il premio Puskas per il gol dell’anno in Everton-Manchester United 0-3 di Premier League del 26 novembre 2023.

Da Mattarella appello a prendersi cura della democrazia, serve armonia

Da Mattarella appello a prendersi cura della democrazia, serve armoniaRoma, 17 dic. (askanews) – L’appello rivolto alle più alte cariche istituzionali, ai rappresentanti del mondo politico e sociale per la fine di questo 2024 da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a “ad amare e prendersi cura della democrazia” evitando “conflitti e radicalizzazioni” ma ricercando invece quella “armonia” che tiene in vita la nostra Repubblica.


Ad ascoltare il discorso alle alte cariche nel salone dei Corazzieri al Quirinale ci sono i presidenti del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e della Corte Costituzionale, Augusto Barbera e anche tanti altri esponenti del governo, della maggioranza e dell’opposizione, tra gli altri Elly Schlein e Giuseppe Conte. Il quadro disegnato dal capo dello Stato alla fine di questo anno è desolante: “in questo periodo siamo attraversati da sentimenti contraddittori: da una parte il bisogno di condividere la speranza per un futuro di serenità e di pace, cui si affiancano le prospettive che le scoperte della scienza offrono all’umanità. Dall’altra la profonda preoccupazione di un tempo caratterizzato da guerre e violenze che rendono incerto l’orizzonte del mondo intero”. E di fronte a scenari così complessi bisogna anche ammettere che “oggi prevale il conflitto. La politica e la diplomazia appaiono sovente accantonate dalla scelta delle armi, operata da chi ha dato avvio alla guerra. Le istituzioni sovranazionali ne risultano indebolite”. La preoccupazione di Mattarella è rivolta soprattutto ai giovani che si confrontano con un mondo così travagliato: “Occorre una approfondita riflessione sui danni che questa deriva emotiva può produrre nel lungo periodo sulle donne e sugli uomini di domani, sui loro sentimenti”.


“Abituandosi a convivere con l’odio si rischia di diffonderlo, di renderlo inestinguibile” avverte il capo dello Stato secondo il quale da qui parte quell’aumento della violenza intorno a noi, nelle nostre società”. Ma per il presidente della Repubblica questo non è un destino segnato anzi, il suo invito è a “reagire, riaffermare con forza e convinzione le ragioni della pace, della civiltà, della convivenza, di un mondo libero, solidale, interdipendente. Obiettivi per i quali il Governo è impegnato nella ricerca del dialogo e della collaborazione, con attenzione particolare nei confronti dei Paesi del Sud del mondo”, come si registra con la recente apertura all’accordo Mercosur. “Non possiamo tornare indietro, non possiamo rassegnarci al disordine e al conflitto permanente” è il suo monito. Nel suo ragionamento sullo stato di salute delle democrazie occidentali il capo dello Stato annota una “progressiva polarizzazione” che tocca tanti aspetti della vita sociale e che non riguarda solo la politica. Insomma, manca il dialogo e si afferma la radicalizzazione delle posizioni mentre, avverte Mattarella “il pluralismo delle idee è l’anima la democrazia” a fronte di “conflitti alimentati e amplificati da un uso distorto e irresponsabile dei social media che, talvolta, divengono strumenti perversi di divisione, di condizionamento acritico, di deliberato travisamento della realtà, contraddicendo il loro autentico ruolo”. A proposito del ruolo dei social media Mattarella torna sui rischi legati alla concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi Over the top della tecnologia: “Grandi società che dettano le loro condizioni ai mercati e – al di sopra dei confini e della autorità degli Stati e delle Organizzazioni internazionali – tendono a sottrarsi a qualsiasi regolamentazione, a cominciare dagli obblighi fiscali”.


Questi nuovi soggetti mettono in discussione l’esistenza stessa e la funzione dello Stato che nella storia era quello che governava anche la forza militare con una “una progressiva privatizzazione del potere pubblico da parte di potenze finanziarie private, capaci di sfidare le prerogative statuali”. Ma la libertà, la sicurezza e il bene comune possono essere assicurati soltanto “dalla tenuta e dal consolidamento delle istituzioni democratiche, unico argine agli usurpatori di sovranità”, avverte. Per preservare la democrazia Mattarella invita a tornare alla comunità e ai rapporti umani tra le persone, alla partecipazione “unica, impegnativa e concreta alternativa alle lacerazioni delle nostre società, allo svuotamento di senso, alla disaffezione, alle mille solitudini che abitano le nostre città”. “Leggo con queste lenti il crescente e preoccupante fenomeno dell’astensionismo, registrato nelle tornate elettorali da diversi anni a questa parte – osserva -. Una democrazia senza popolo sarebbe una democrazia di fantasmi. Una democrazia debole”. Ecco perchè è necessario “recuperare il rapporto tra persone e istituzioni”.


E proprio al termine di alcune giornate di dibattito politico particolarmente acceso Mattarella invita al dialogo: “Sovente parliamo della stabilità come di un fattore determinante del patrimonio di credibilità e di buona reputazione di un Paese. Ma ci sono, prima ancora, fattori che non dobbiamo sottovalutare: valori comuni e condivisi, cultura, sentimenti popolari che ci fanno riconoscere come un unico popolo, legato da un comune destino”. E per preservare l’unità di un paese la ricetta del capo dello Stato è ancora una volta la Costituzione, il “riferimento sicuro i suoi valori fondativi: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà. I diritti inalienabili di ogni persona. Vuol dire anche riconoscere che vi sono interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini e delle infrastrutture strategiche, la salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri territori. Non possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente di lungo periodo e vanno dunque perseguiti con un impegno che va oltre le maggioranze e le opposizioni di turno”. Infine, e non è la prima volta che Mattarella ne parla, il richiamo a rispettare i propri ruoli istituzionali, sapendo che hanno dei limiti: “senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni” ricordando che “il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica” perchè “la Repubblica vive di questo ordine. Ha bisogno della fiducia delle persone che devono poter vedere, nei comportamenti e negli atti di chi ha responsabilità, armonia tra le istituzioni”. L’augurio quindi a tutti coloro che oggi sono venuti al Colle per il tradizionale scambio di auguri è “poter essere all’altezza delle nostre responsabilità”.

Mattarella: rispettare ruolo senza invasioni campo e contrapposizioni

Mattarella: rispettare ruolo senza invasioni campo e contrapposizioniRoma, 17 dic. (askanews) – Il “senso del dovere” richiede “a tutti coloro che operano in ogni istituzione, di rispettare i limiti del proprio ruolo. Senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei tradizionali auguri di fine anno alle alte cariche istituzionali.


“Va sempre rammentato – ha sottolineato – un punto fondamentale: il rispetto delle istituzioni nei confronti di chi ne ricopre il ruolo. Così come coloro che rivestono responsabilità istituzionali, a cominciare dal Presidente della Repubblica, sono tenuti a esercitarle sapendo che le istituzioni sono di tutti. Che il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica. Abbiamo, a tutti i livelli, esempi efficaci, quotidiani, di come questo sia non solo possibile, ma praticato. L’ho visto, ad esempio, di recente, nella passione dei tanti sindaci che ho incontrato all’assemblea dell’Anci. Le diverse appartenenze politiche, le legittime e preziose differenze delle identità culturali – che sono l’essenza della dialettica democratica – non impediscono di ricercare e trovare convergenze e unità su alcuni grandi temi. Nell’interesse dei cittadini. Questa attitudine, questa miniera di valori e di sentimenti è più diffusa di quel che si pensa e ho avuto modo, anche nel corso di quest’anno, di constatarlo personalmente in numerose occasioni. Anima tante nostre comunità. Anima tante espressioni della società civile, del mondo associativo delle professioni, dell’economia, del mondo del lavoro: canali di partecipazione e costruzione del bene comune, con cui è prezioso il dialogo. Lo possiamo chiamare, senza eccessi retorici, spirito di servizio. Passione civile. Senso del dovere. Quello manifestato, ad esempio, malgrado l’esposizione a forti rischi, dai nostri militari in Unifil in Libano. Così come tanti altri, cui penso con riconoscenza, nei Corpi dello Stato e nella società civile”. “La Repubblica vive di questo ordine. Ha bisogno della fiducia delle persone che devono poter vedere, nei comportamenti e negli atti di chi ha responsabilità, armonia tra le istituzioni. Anche per poter rimuovere il disorientamento e il senso di incertezza per il futuro che affiora sovente e che riguarda numerosi aspetti della vita, dal lavoro, alle cure per la salute, alle prospettive per i giovani, alla situazione internazionale. Sentimenti che verrebbero ampliati da un clima di costante ricerca di contrapposizioni”.