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Cosa pensa l’infettivologo Matteo Bassetti della malattia misteriosa in Congo

Cosa pensa l’infettivologo Matteo Bassetti della malattia misteriosa in CongoRoma, 6 dic. (askanews) – “Credo non sia il caso di allarmare nessuno. I rapporti sia commerciali che arei con il Congo non sono esattamente come quelli con la Cina, con voli continui e costanti. Il rischio di diffusione di quel contagio in altre aree del mondo è assolutamente molto basso, ma è importante avere risposte a brevissimo. Potrebbe anche trattarsi di un allarme che rientrerà o di una nuova malattia infettiva”. Così su X l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, sulla malattia che sta colpendo il Congo.


“Potrebbe essere una forma influenzale molto grave, che ha colpito i più giovani, soprattutto i bambini”, in una zona dove “ci sono numerosi problemi di nutrizione” e quindi “il sistema immunitario funziona meno”, precisa Bassetti, oppure “potrebbe trattarsi di una febbre emorragica, forme virali come Ebola o la febbre emorragica di Congo-Crimea, infezioni già note, magari sostenute da un nuovo virus che ci auguriamo sia presto identificato”. Riguardo la procedura in atto, spiega, “l’Oms si reca sul luogo, viene fatto un cordone sanitario, si cerca di evitare che le persone escano e possano portare il contagio in altre aree. La situazione sembra sotto controllo, c’è una procedura molto chiara che viene seguita”.


“Nessun allarmismo, ma non guardare all’Africa come un problema per le malattie infettive solo quando succedono queste cose ma sempre: l’Africa purtroppo ha alcune problematiche legate alla malnutrizione, a un sistema sanitario che non funziona, a una povertà, che dovrebbe porci attenzione a questo paese non solo quando ci sono forme misteriose ma tutti i giorni”, conclude l’infettivologo.

Meloni sente Zelensky: l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina

Meloni sente Zelensky: l’Italia continuerà a sostenere l’UcrainaRoma, 6 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.


Nel corso del colloquio – fa sapere Palazzo Chigi in una nota -, la presidente Meloni ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta. I due leader hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo. Infine, la presidente del Consiglio Meloni ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference.

Ucraina, Meloni sente Zelensky: Italia continuerà a sostenere Kiev

Ucraina, Meloni sente Zelensky: Italia continuerà a sostenere KievRoma, 6 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.


Nel corso del colloquio – fa sapere Palazzo Chigi in una nota -, la presidente Meloni ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta. I due leader hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo. Infine, la presidente del Consiglio Meloni ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference.

Apostolico, Schlein(Pd): gravissimo se lascia toga per attacchi Governo

Apostolico, Schlein(Pd): gravissimo se lascia toga per attacchi GovernoRoma, 6 dic. (askanews) – “Il Governo cerca costantemente lo scontro istituzionale con la magistratura, che non fa bene al paese. Non conosco ragioni che hanno portato la dottoressa Apostolico a dimettersi. Se anche una minima parte fosse dovuta agli attacchi indegni che le sono arrivati dal governo, dalla maggioranza, dalla destra che governa il paese sarebbe gravissimo. Gravissimo. Siamo di fronte a una destra che non ccetta di dovere come tutti rispondere alle leggi”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘L’aria che tira’ su La7.

Cinema, J-Ax e Dj-Jad in “Vai Bello! – Storia della Spaghetti Funk”

Cinema, J-Ax e Dj-Jad in “Vai Bello! – Storia della Spaghetti Funk”Roma, 6 dic. (askanews) – Prossimamente al cinema “Vai Bello! – Storia della Spaghetti Funk” che vede protagonisti J-Ax e Dj-Jad. Il documentario, in uscita nelle sale cinematografiche nella prima metà del 2025, è co-prodotto dalla Spaghetti Pictures con Casta Diva.


Attraverso il racconto dei suoi protagonisti, arricchito da inedito materiale di repertorio, il documentario ripercorre la vera storia della Spaghetti Funk, la storica crew milanese che all’inizio degli anni 90′ ha dato il via in Italia alla nascita del genere hip hop, fenomeno musicale oggi sempre più in voga. Uno spaccato degli anni novanta, scandito dal sogno di un gruppo di amici e il loro desiderio di emergere attraverso la musica, la creatività e voglia di vincere a vent’anni. Nel 1994, J-Ax, frontman degli Articolo 31, il writer Raptuz della TDK (writing crew), e lo storico rapper milanese Space One, fondarono, ispirati dal produttore Franco Godi, la prima e probabilmente l’unica realtà “industriale” hip hop italiana degli anni 90: la Spaghetti Funk.


Fin dal principio l’idea comune è stata la ricerca di musica hip hop “all’italiana” (da qui l’ispirazione legata allo Spaghetti Western), con un suono del tutto distinto da quello tipicamente statunitense del genere. Hanno fatto parte della Spaghetti Funk DJ Jad, DJ Enzo, Chief, Zippo, DJ Wladimiro, DJ Zak; muovono i primi passi all’interno della Spaghetti Funk, i rapper Grido, Thema e Strano ed il dj e beatmaker THG (Gemelli DiVersi). Col tempo si sono poi uniti alla crew anche membri della Pooglia Tribe come Reverendo, Posi Argento, oltre alla crew di breakers Fighting Soul e a molte figure che completavano il prolifico lavoro di squadra come il Label Manager Pacio, la BodyGuard Nico e King Mauri e tanti tanti altri. Il legame fra queste persone ha prodotto notevoli sperimentazioni musicali e artistiche innovative; le discipline praticate erano il Rap, Pop Rap, Punk Rock, Alternative Rock, Writing, Breaking e numerose produzioni video e street video. Il legame tra queste persone è nato intorno al 1994 e si è rafforzato dal 1996 in poi, nel 1998 e 1999 quando tutti insieme intrapresero in tour per l’Italia per promuovere l’album Nessuno degli Articolo 31 e cosi tutte le altre produzioni Spaghetti Funk. Questa è la loro storia.

Concerto senza cellulari per Emis Killa il 15 dicembre a Milano

Concerto senza cellulari per Emis Killa il 15 dicembre a MilanoMilano, 6 dic. (askanews) – In attesa di esibirsi, per la prima volta in carriera, alla 75° edizione del Festival di Sanremo, Emis Killa annuncia a sorpresa “No Phone Party”, data evento che si terrà domenica 15 dicembre 2024 al Fabrique di Milano. I biglietti saranno disponibili online dalle ore 14:00 di oggi.


Durante i suoi concerti, Emis Killa ha spesso richiamato i fan per l’uso eccessivo dei telefoni, invitandoli a godersi lo show invece di distrarsi perdendo il vero divertimento e le emozioni che si provano al live del proprio artista preferito. Il rapper annuncia quindi lo show “No Phone Party”, durante il quale non si potranno utilizzare i cellulari per tutto il concerto fino a quando non sarà l’artista a permetterlo. Il concerto sarà l’occasione per Emis Killa di incontrare il proprio pubblico un’ultima volta, prima di salire su uno dei palchi più importanti d’Italia, al Teatro Ariston di Sanremo, il prossimo febbraio. Per qualsiasi informazione: https://www.friendsandpartners.it Emis Killa, pilastro del rap in Italia degli ultimi 15 anni, parteciperà per la prima volta al Festival di Sanremo dopo un 2024 che lo ha visto celebrare con uno show evento, EM15, la sua carriera dagli esordi fino ad ora, un grande tributo all’hip hop e al mondo rap messo in scena anche grazie alla presenza di diversi ospiti e di fronte a oltre 25 mila persone. Dopo le collaborazioni con Merk&Kremont e Massimo Pericolo in “Nino Nino” e la hit con Fedez “Sexy Shop”, doppio disco di platino, Emis Killa apre un altro capitolo della sua carriera, che attualmente conta 31 dischi di platino e 22 d’oro, 6 album tutti certificati e tre mixtape che hanno rivoluzionato il mondo del rap.

Trasnova,Schlein a Calenda: il Pd c’è stato e ci sarà sempre

Trasnova,Schlein a Calenda: il Pd c’è stato e ci sarà semprePomigliano, 6 dic. (askanews) – “Il Pd c’era, c’è e ci sarà sempre, a difesa del lavoro. Non li abbiamo sempre visti tutti a difesa del lavoro, noi siamo a difesa del lavoro. Ci siamo, c’eravamo e continueremo ad esserci”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando le parole di Carlo Calenda che ha accusato la segretaria del Pd di non aver parlato della situazione dei lavoratori di Trasnova.


La segretaria ha ricordato dei “32 atti parlamentari del Partito democratico sull’automotive e sulle vertenze. La nostra presenza costante qui con i nostri parlamentari dalle 5.30 dell’altra mattina”.

Sanità,Consulta:tagliare altre spese indistinte prima di sacrificarla

Sanità,Consulta:tagliare altre spese indistinte prima di sacrificarlaRoma, 6 dic. (askanews) – In un contesto di risorse scarse, “per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il ‘fondamentale’ diritto alla salute di cui all’articolo 32 della Costituzione, che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta out of pocket”. È quanto si legge nella sentenza n. 195 del 2024, depositata oggi, con cui la Corte costituzionale ha deciso il ricorso della Regione Campania contro la legge di bilancio 2024. Lo rende noto un comunicato della Consulta La Corte ha dichiarato non fondate diverse questioni, che riguardavano la legittimità della misura, le modalità e la durata del concorso delle regioni agli obiettivi di finanza pubblica, stabilite dalla legge di bilancio 2024 nelle more della nuova governance economica europea, che, peraltro, mostrano la volontà del legislatore statale di non far gravare il suddetto contributo sulle spese relative alla missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, e alla missione 13, Tutela della salute.


La sentenza ha però sollecitato il legislatore, al fine di “scongiurare l’adozione di ‘tagli al buio’”, ad “acquisire adeguati elementi istruttori sulla sostenibilità dell’importo del contributo da parte degli enti ai quali viene richiesto” e a non trascurare, per garantire maggiore effettività al principio di leale collaborazione, il coinvolgimento della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, di cui l’art. 5 della legge 5 maggio 2009, n. 42. La sentenza ha poi dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 527, quinto periodo, della legge di bilancio per il 2024, ma solo nella parte in cui non esclude dalle risorse che è possibile ridurre, a seguito del mancato versamento del contributo dovuto da parte delle regioni, quelle spettanti per il finanziamento dei diritti sociali, delle politiche sociali e della famiglia e, in particolare, della tutela della salute.


Ciò in quanto, “nemmeno nel caso in cui la regione non abbia versato la propria quota del contributo alla finanza pubblica, lo Stato può ‘rispondere’ tagliando risorse destinate alla spesa costituzionalmente necessaria, tra cui quella sanitaria – già, peraltro, in grave sofferenza per l’effetto, come si è visto, delle precedenti stagioni di arditi tagli lineari – dovendo quindi agire su altri versanti che non rivestono il medesimo carattere”: il diritto alla salute, infatti, “coinvolgendo primarie esigenze della persona umana”, non può essere sacrificato “fintanto che esistono risorse che il decisore politico ha la disponibilità di utilizzare per altri impieghi che non rivestono la medesima priorità”. Da ultimo, la sentenza ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del comma 557 dell’art. 1 della legge n. 213 del 2023, nella parte in cui non prevede che il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, diretto a individuare i criteri e le modalità di riparto, nonché il sistema di monitoraggio dell’impiego delle somme, del “Fondo per i test di Next-Generation Sequencing per la diagnosi delle malattie rare”, sia adottato d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Teatro, a Roma dall’8 al 21 la 18esima edizione di Teatri di Vetro

Teatro, a Roma dall’8 al 21 la 18esima edizione di Teatri di VetroRoma, 6 dic. (askanews) – Dall’8 al 21 dicembre, al Teatro India di Roma, Teatro del Lido di Ostia e Teatro Biblioteca Quarticciolo, si terrà la 18esima edizione di Teatri di Vetro, progetto che, attraverso strategie performative diverse – spettacoli, performance, pratiche corporee, installazioni performative, sperimentazioni musicali, progetti di partecipazione – vuole porre l’attenzione oltre che sull’opera, sul processo creativo, creando le condizioni per nutrire la relazione con lo spettatore.


Teatri di Vetro è articolato in diverse sezioni: Trasmissioni, Composizioni, Oscillazioni, Elettrosuoni. Ciascuna parte consente di attivare pratiche specifiche implicando aspetti metodologici, artistici, tematici, relazionali e interconnettendoli tra di loro in un’ottica multidisciplinare e interdisciplinare. Composizioni, l’8 dicembre al Teatro Lido di Ostia, prevede il coinvolgimento diretto dei cittadini proponendo progetti artistici dal carattere partecipativo; la musica elettronica e le sperimentazioni compositive tra musica e video di Elettrosuoni, dall’8 al 21 dicembre, attraversano il Teatro India e il Teatro del Lido; Oscillazioni, l’11 e il 13 al Teatro Quarticciolo e dal 16 al 21 dicembre al Teatro India, intercetta le spinte più significative della produzione artistica contemporanea di ricerca presentando in prima nazionale e romana i lavori degli artisti della scena nazionale tra cui Silvia Gribaudi, Operabianco, Alessandra Cristiani, Bartolini Baronio, Carlo Massari, Paola Bianchi e tanti altri.


Trenta spettacoli, sei prime nazionali, cinque prime romane, creano un ambiente di dialogo e incontro tra artisti e pubblico, invitando gli spettatori a esplorare i processi della creazione scenica, coinvolgendo i cittadini in creazioni collettive e offrendo a tutti una possibilità di affondo nella radice profonda della scena. “La 18esima edizione di Teatri di Vetro affianca spettacoli di cui il festival ha seguito i processi creativi a nuclei di ricerca in una costellazione di possibili scenici. La programmazione risponde alla complessità dei linguaggi della contemporaneità e invita a interrogare e condividere con il pubblico i processi di creazione, le necessità interne che la scena svela e nasconde, la compresenza e le tensioni vive tra il discorso del teatro e il discorso del pensiero. Un’architettura progettuale resa tangibile dagli oggetti scenici che la compongono. Abitata dalle molteplici figure con cui l’individualità artistica si apre all’esterno da sé, altri artisti e contesti” ha spiegato Roberta Nicolai, direttrice artistica del festival.

Schlein: i licenziamenti Trasnova sono un segnale di smobilitazione di Stellantis

Schlein: i licenziamenti Trasnova sono un segnale di smobilitazione di StellantisPomigliano, 6 dic. (askanews) – “Quello di cui siamo preoccupati come Partito Democratico e l’abbiamo denunciato in questa settimana e stando accanto ai lavoratori, è che sia il segnale che si aggiunge a tanti altri di smobilitazione di Stellantis da questo paese”. Così da Pomigliano d’Arco la segretaria del Pd Elly Schlein dopo l’incontro con gli operai di Trasnova che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. “Abbiamo visto chiusure, abbiamo visto Grugliasco, Maserati. Abbiamo visto la vendita di Comau a un fondo investimenti internazionali. Sono questioni che abbiamo portato anche nell’audizione con l’ormai ex ad Tavaresásu cui ancora aspettiamo risposte concrete. Vogliamo vedere un piano industriale che garantisca l’occupazione e che garantisca l’indotto” conclude la Schlein.