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Cittadinanza, raggiunto il quorum di 500.000 firme per il referendum

Cittadinanza, raggiunto il quorum di 500.000 firme per il referendumMilano, 24 set. (askanews) – La raccolta firme online per la richiesta di referendum che mira a modificare la normativa per ottenere la cittadinanza italiana da parte di un cittadino straniero residente nel territorio della Repubblica, aperta il 6 settembre, ha raggiunto il quorum richiesto. In base ai dati pubblicati dalla piattaforma del ministero della Giustizia le firme digitali raccolte finora sono infatti più di 510.000. Il quesito punta a dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza.

Al via da Palermo il tour “Il concerto che vorrei”, live inclusivo

Al via da Palermo il tour “Il concerto che vorrei”, live inclusivoRoma, 24 set. (askanews) – Un’esperienza musicale inclusiva, senza discriminazioni di genere, che sappia tutelare ogni forma di disabilità e diversità. Un live accessibile, che possa dare a tutte e tutti – allo stesso modo – un’identica opportunità di fruizione e condivisione. Nasce con questi presupposti “Il concerto che vorrei”: il percorso che per la prima volta coinvolge insieme pubblico, artisti e addetti ai lavori per progettare e cambiare concretamente l’approccio dentro e fuori dal palco.


Ideato da KeepOn LIVE – la rete associativa di spazi di musica dal vivo – “Il Concerto che vorrei” è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il supporto di Equaly (la prima realtà italiana a occuparsi di uguaglianza di genere nell’industria musicale); Uildm (associazione di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari); CSV Milano (agente di sviluppo del volontariato e della cittadinanza attiva); Revelland e BAM! Strategie Culturali. Un lavoro durato due anni che ha analizzato, attraverso questionari e interviste, le diverse esigenze degli attori in campo e vuole oggi realizzare un concerto ideale ma non utopico, offrendo soluzioni concrete e basate su tre pilastri: diversity, ovvero una programmazione e una divulgazione comunicativa inclusiva; gender equality nella programmazione, nei ruoli professionali e nella divulgazione comunicativa; disabilità, ovvero l’accessibilità degli spazi e l’adozione di un codice comportamentale inclusivo.


Un progetto che prende forma in anteprima giovedì 26 settembre alle ore 22 presso I Candelai di Palermo e prosegue al Dumbo di Bologna venerdì 11 e sabato 12 ottobre durante il Robot Festival (grazie all’impegno dell’associazione SHAPE); al Monk di Roma giovedì 17 ottobre; e si chiude presso La Santeria di Milano, nell’ambito della Milano Music Week di novembre (la data verrà annunciata nei prossimi giorni). Nel capoluogo siciliano, per la tappa inaugurale, si accendono così i riflettori su un live multidisciplinare e sperimentale che chiude l’edizione 2024 del meeting annuale KeepOn LIVE FEST. Sul palco il duo electro-pop olandese CUT nell’ambito di Revelland (2023 – 2025), la rete europea collaborativa determinata a creare spettacoli accessibili. Un’iniziativa già approdata su palchi prestigiosi come lo Sziget Festival (Ungheria), ESNS (Paesi Bassi), Roskilde (Danimarca) e presentata qui per la prima volta in Italia. I CUT sono Sebastiaan Dutilh e Belle Doron, e vanno in scena con “The Ritual”: un’esperienza immersiva e multisensoriale guidata da una “voce divina” che attraversa il gusto, l’olfatto e il tatto, per creare un forte legame emotivo nel pubblico. Li anticipano gli italiani One eat One, la prima band di musica elettronica al mondo composta da persone normodotate e persone con disabilità: un’entità unica e ben amalgamata abituata a fondere le singole personalità e caratteristiche come fanno nel loro sound tra riff di chitarra, ritmi minimalisti e melodia. Apre la serata Giorgina Lo Nardo, artista e performer LIS di Palermo già sul palco con i Pinguini Tattici Nucleari.


Un primo live realizzato per evidenziare alcune delle caratteristiche che dovrebbe avere “Il concerto che vorrei”: attenzione e cura della programmazione musicale e una comunicazione che non promuova solo l’utilizzo di foto o immagini rappresentative della maggioranza, includendo anche persone non caucasiche o con disabilità fisiche. Per le persone con disabilità, da rivedere l’area “recintata” lontana dal palco e dai propri amici, l’obbligo di avere un accompagnatore o perfino, in alcuni casi, la richiesta del 100% di invalidità per poter usufruire di spazi e servizi dedicati. È emersa poi l’importanza della formazione dello staff, l’esigenza che il personale sia adeguatamente formato tanto nell’accoglienza quanto nell’eventuale gestione di situazioni delicate. Rilevante anche la questione trasporti: ci si sente più al sicuro se esiste una rete di mezzi pubblici per raggiungere la venue, un servizio navette o una stazione taxi; mentre nel caso di parcheggi auto, servirebbero ben illuminati e controllati. “Il concerto che vorrei” vuole scardinare l’assunto che alcuni cambiamenti siano troppo difficili in termini di spesa economica, tempo, competenze e risorse umane, dimostrando che concerti come questo di Palermo, anziché essere fonte di preoccupazione, possano al contrario stimolare un nuovo approccio e generare soddisfazione tanto nel team di chi lavora nella musica quanto nel pubblico.

Papa: guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte a guerre

Papa: guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte a guerreCittà del Vaticano, 24 set. (askanews) – “Dobbiamo allontanare dalle religioni la tentazione di diventare strumento per alimentare nazionalismi, etnicismi, populismi. Le guerre si inaspriscono. Guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte alle guerre!”. E’ quanto ha intimato oggi Papa Francesco nel corso di un messaggio da lui inviato a fedeli e responsabili di diverse religioni riuniti a Parigi per un Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.


Francesco ha poi affermato che “compito urgente delle religioni è favorire visioni di pace, come state mostrando in questi giorni a Parigi. Uomini e donne di cultura e di fede diverse avete sperimentato – ha poi aggiunto – la forza e la bellezza della fraternità universale. È questa la visione di cui ha bisogno il mondo, oggi. Vi esorto a continuare: siate artigiani di pace. Se in tanti continuano a fare la guerra, tutti possiamo lavorare per la pace”. Francesco ha, quindi chiesto ai credenti ed ai loro responsabili di “immaginare la pace”. “C’è bisogno di incontrarsi, di tessere legami fraterni e di lasciarsi guidare dall’ispirazione divina che abita ogni fede, per immaginare assieme la pace tra tutti i popoli. – ha detto – Abbiamo bisogno di spazi per dialogare e agire insieme per il bene comune e la promozione dei più poveri”.


“Sì, – ha quindi concluso – in un mondo che rischia di frantumarsi nei conflitti e nelle guerre, il lavoro dei credenti è prezioso per mostrare visioni di pace e favorire ovunque nel mondo la fraternità e la pace tra i popoli”.

La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa Carrara

La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa CarraraRoma, 24 set. (askanews) – Un’asta che regalerà “note di solidarietà”. La chitarra di Ed Sheeran sarà venduta su Catawiki e il ricavato andrà in beneficenza all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara. E’ l’ultima impresa di Damiano Cavadi, content creator romano che riesce da anni ad avvicinare star mondiali per farsi autografare gli oggetti piu’ disparati. Lo abbiamo visto impugnare trionfante la racchetta di Sinner, far autografare a Shakira la portiera di un’automobile, a Dustin Hoffman l’iconico uncino dell’omonimo Capitano interpretato dall’attore e a Russel Crowe l’elmo de “Il gladiatore”. Il suo video di Messi che dal finestrino di un’auto gli firma una maglia (dopo 10 giorni di appostamento e inseguimenti) ha ottenuto 3 milioni di mezzo di visualizzazioni. Da Papa Francesco ricevette in dono la papalina tra la folla di Piazza San Pietro.


L’ultima avventura di Damiano si arricchisce però di un sapore speciale: partito alla volta di Lucca per assistere al concerto di Ed Sheeran si porta con sé una chitarra della sua collezione “Sheeran Guitars Mathematics Tour” e riesce ad infiltrarsi nel backstage. Anche questa volta la missione è compiuta: Ed Sheeran firma con dedica la chitarra e aderisce ufficialmente ad un’iniziativa proposta da Damiano. In accordo con l’artista inglese lo strumento autografato verrà messa all’asta sulla piattaforma Catawiki e l’intero guadagno (al netto delle spese vive documentate sostenute da Damiano) sarà devoluto all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara, un centro di alta specialità interamente orientato alla diagnosi, alla cura e al trattamento delle patologie cardiovascolari per pazienti neonatali, pediatrici e adulti. L’asta verrà aperta il 27 settembre ’24 e terminerà il 13 ottobre.

”Brotti!”, nuovo concept multimediale di Manuela Zero e Davide Santi

”Brotti!”, nuovo concept multimediale di Manuela Zero e Davide SantiRoma, 24 set. (askanews) – Si intitola Brotti! E non ridere che sei come loro il nuovo concept multimediale (disco, spettacolo teatrale e cortometraggio) ideato scritto e composto da Manuela Zero e Davide Santi, direttore artistico del progetto.


Brotti! e non ridere che sei come loro traduce in musica parole e immagini, con un linguaggio nuovo, “infantile” e cinematografico, le storie di otto esseri umani storti, buffi, brutti e rotti che raccontano, senza pregiudizi, diversi aspetti critici della società. Uno sguardo al dolore che a volte può trasformare la vita delle persone rivelandone però la straordinaria forza d’animo. Due anni fa, Manuela Zero e Davide Santi si incontrano ed insieme realizzano l’album Brotti! E non ridere che sei come loro!. Trasformano poi il disco in uno spettacolo teatrale e in un cortometraggio prodotto dal giovane Amerigo Biadaioli. Ogni elemento di questo concept, dalla scrittura alle musiche, dalla fotografia alla regia, dai costumi al trucco ed alla scenografia, è stato creato esclusivamente dai due artisti.


Brotti! (brutti e rotti): i Brotti, spezzati e isolati nel cerchio del loro dolore, si raccontano con gusto tragicomico affrontando temi radicati nella nostra società quali l’amore tossico, la solitudine, il pregiudizio e la violenza. Maschere grottesche e senza tempo che vivono intensamente la meraviglia dei sentimenti umani. “Durante gli ascolti al buio io e Davide ci siamo resi conto di quanto tutti, dai più grandi ai più piccoli, possono riconoscersi in questo lavoro: la solitudine di una vecchia, gli amori tossici, il disagio infantile di Camilla che non sa piangere o di Nina che vive in carcere con sua madre, la violenza di un padre sul figlio … Brotti! è un tuffo, un viaggio nell’abisso e ritorno, un’esperienza. E’ la prova che l’arte in ogni sua forma espressiva non può sottostare a regole ed etichette, che bisogna avere il coraggio di creare liberamente”, sottolinea Manuela Zero.


“La produzione musicale di Brotti! è interamente orientata a esaltare le parole e dare spazio alla recitazione, utilizzando pochi elementi ricorrenti e costanti. Con sonorità retrò, la loro musica diventa un inno al periodo d’oro del cantautorato d’autore”, conclude Davide Santi.

Ciclismo storico, il 5 e 6 ottobre torna L’Eroica

Ciclismo storico, il 5 e 6 ottobre torna L’EroicaRoma, 24 set. (askanews) – C’è una novità importante nel programma sportivo de L’Eroica 2024, in programma sabato 5 e domenica 6 ottobre. Il percorso dei 106 chilometri quest’anno prende il nome di “Cento anni di Radio” e promette fortissime emozioni, non solo a pedali.


Domenica 6 ottobre saranno esattamente cento anni dalla prima trasmissione radio in Italia. “U.R.I. Unione Radiofonica Italiana…” furono, infatti, le prime parole pronunciate, proprio il 6 ottobre 1924, da Maria Luisa Boncompagni in diretta da Palazzo Corrodi a Roma. La radio fu subito musica ma anche tanto sport, specialmente ciclismo. Tantissimo ciclismo. Chi non conosce, ad esempio, l’annuncio pronunciato da Mario Ferretti “Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste: il suo nome è Fausto Coppi”. Era il 1949 e al Giro d’Italia si correva la Cuneo-Pinerolo che Coppi vinse con oltre 11 minuti di vantaggio su Gino Bartali. Il terzo fu Alfredo Martini, che giunse al traguardo con più di venti minuti di ritardo.


Anche tre anni prima la radio raccontò in modo originale la vittoria di Coppi alla Milano – Sanremo che il campionissimo vinse con 14 minuti di vantaggio. Annunciato il vincitore, alla radio Nicolò Carosio disse: “in attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo”. La radio è stata, è tuttora e, molto probabilmente, sarà anche tanto Paese, con i racconti e le testimonianze di un’Italia che, in sella alla bicicletta, ha scritto tanta storia politica e di costume. Il percorso “Cento anni di Radio” nasce dall’omaggio di Eroica a quelle fortissime emozioni che Radio Rai, oggi come 100 anni fa, regala a tutti noi.

Pratica sportiva, Regione Lazio e Sport e Salute firmano protocollo

Pratica sportiva, Regione Lazio e Sport e Salute firmano protocolloRoma, 24 set. (askanews) – Attivare iniziative, progetti e azioni volte ad incentivare l’attività fisica e diffondere la cultura della prevenzione, del benessere e di uno stile di vita attivo e sano. È quanto prevede – si legge in una nota – il protocollo d’intesa siglato questo martedì tra la Regione Lazio e Sport e Salute, la società dello Stato per lo sviluppo dello sport e la promozione dei corretti stili di vita.


Il documento, sottoscritto dall’Assessore regionale allo Sport, Elena Palazzo e dal Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, sigla l’avvio ufficiale di un rapporto tra le due realtà pubbliche, che punta ad agire, attraverso piani di azione, su alcune macroaree di interesse collettivo: dallo sviluppo e riqualificazione dell’impiantistica sportiva regionale, all’organizzazione di eventi sportivi, all’attuazione di programmi di istruzione e formazione con particolare focus sulla salute e stili di vita, sino a progettualità per favorire l’accesso dei giovani alla pratica sportiva. Il protocollo d’intesa vedrà anche l’avvio di progetti di diffusione dell’attività motoria in ambito scolastico, programmi finalizzati all’inclusione e sviluppo sociale attraverso lo sport, così come campagne di sensibilizzazione sul tema della salute, del benessere e della corretta e sana alimentazione.


“Vogliamo creare un modello Lazio di collaborazione istituzionale per la gestione e la valorizzazione di asset legati al mondo dello sport – dice Elena Palazzo, Assessore Sport, Turismo, Ambiente della Regione Lazio -. Se vogliamo rendere lo sport un vero diritto, dobbiamo fare in modo che nessuno sia tagliato fuori per motivi economici, sociali o anagrafici. Per questo presto renderemo disponibili dei voucher per l’iscrizione dei ragazzi alle ASD e SSD. Non solo, tra i progetti prioritari concordati con Sport e Salute, incentivi alla pratica sportiva per over 65 e attività legate alla progettazione di impiantistica preferibilmente collocata in aree periferiche”. “Con la firma di questo documento – dichiara invece il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – si avvia ufficialmente un rapporto con la Regione Lazio che, così come accaduto in altre realtà locali, permetterà di dare un forte impulso all’azione di promozione dello sport, della salute e dei corretti stili di vita. Con i progetti, le attività e le iniziative che scaturiranno da questo protocollo, puntiamo ad incidere concretamente nella vita dei cittadini ed anche nelle loro scelte, ad esempio in tema di attività fisica, prevenzione ed alimentazione”.

Cinema, Delpero: gli Oscar? Guardo avanti, un passo alla volta

Cinema, Delpero: gli Oscar? Guardo avanti, un passo alla voltaRoma, 24 set. (askanews) – “Negli ultimi giorni si dava un po’ per favorito, ma non me lo aspettavo, anche perché sono fatalista”. ” Così Maura Delpero, regista di “Vermiglio”, ha commentato la candidatura dell’Italia per la corsa agli Oscar. Il film, già vincitore del Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, uscito nelle sale dal 19 settembre, concorre per entrare nella shortlist che includerà i 15 migliori titoli internazionali selezionati dall’Academy, che sarà resa nota il 17 dicembre.


“Spero e credo che il film sia apprezzato, perché ha una sua precisa identità e una grande integrità a livello di linguaggio cinematografico” ha spiegato la regista, che ha anche scritto la sceneggiatura. Inoltre, ha aggiunto, “credo che possa dare una prospettiva di sguardo su passato e presente, è un lontano-vicino, qualcosa che può continuare a suggerirci cose all’orecchio, dare uno sguardo sulla contemporaneità e far ragionare su come siamo e come viviamo. Ma non c’è un giudizio né una volontà nostalgica, è stato fatto con il desiderio di far riflettere, oltre a parlare di un Italia ricostruita che abbiamo ereditato”. Ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, “Vermiglio” racconta una vicenda familiare in una piccola frazione del Trentino, in un tempo che sembra sospeso. “Per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”, si legge nella motivazione con cui è stato scelto dal Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars, istituito dall’Anica su incarico dell’Academy. In lizza c’erano 19 film tra cui “Parthenope” di Paolo Sorrentino, che ha fatto gli auguri a “Vermiglio” per il suo percorso internazionale.


“L’endorsement di Sorrentino? Mi ha fatto molto piacere – ha detto Delpero – ma è una competizione gigantesca, io spero che il mio film vada all’Oscar ma sono già contenta che stia arrivando al pubblico per come volevo che arrivasse. Ho sentito un gran calore nelle sale in questi giorni, il calore che speravo potesse generare, un calore discreto; spesso mi dicono che è un film che arriva il giorno dopo… ed è così forse. Ho sentito un bel silenzio in sala, c’è stato anche un po’ un senso di sorpresa che ha generato, forse era un linguaggio nuovo, con una sensibilità nuova”. La regista si prepara ad affrontare la lunga campagna promozionale: “Io seguo la regola degli scalatori – ha spiegato – si guarda avanti e basta quando si fa una scalata. Quindi batto il chiodo della shortlist dei 15, poi vediamo cosa succede, e così via”. Ma ha assicurato: “Per me è la prima volta, non conosco il sistema, però sono consapevole di avere un ruolo pubblico, sarò attenta e vigile ad aiutare il film ad avere sostenitori”.


“Vermiglio”, produzione Cinedora con Rai Cinema in coproduzione con Charades Productions e Versus Production, aumenterà intanto il numero di copie e sarà in oltre 100 schermi dal prossimo weekend. L’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco ha dichiarato: “C’è un vantaggio stavolta – riferendosi al percorso fatto con il film di Matteo Garrone lo scorso anno – c’è un distributore Usa e dipenderà anche molto da loro, dalla strategia che vorranno adottare. L’Oscar è complicato, ci vogliono tanti soldi, pazienza e serenità. Io credo che questo film sia un po’ una favola, una cosa forse non voluta ma allo stesso tempo attesa, penso si potrà fare una bella campagna, senza avere troppe aspettative. Bisognerà battere molto in Europa dove ci sono tanti votanti per gli Oscar, e penso sia un film che in Europa possa molto piacere. Inoltre – ha concluso Del Brocco – mostra come questo tipo di cinema si può fare: abbiamo attraversato un’esigenza di ridimensionamento del numero di film da fare, che trovo anche giusto, ma dire che questo tipo di film non si devono fare è sbagliato, e questo ne è la dimostrazione”.

L’8 novembre sciopero di bus e metro (senza fasce di garanzia)

L’8 novembre sciopero di bus e metro (senza fasce di garanzia)Roma, 24 set. (askanews) – Venerdì, 8 novembre, nuovo sciopero nazionale, il terzo, nel trasporto pubblico locale, questa volta di 24 ore, senza il rispetto delle fasce di garanzia e con manifestazione nazionale. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri internavigatori (Mobilità Tpl) scaduto il 31 dicembre 2023 ed a seguito dell’interruzione della trattativa il 30 maggio scorso”.


“La nuova mobilitazione – spiegano le organizzazioni sindacali – si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza. Dopo gli scioperi di luglio e settembre non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per giungere ad una soluzione della vertenza ed avviare concretamente un confronto serio tra le parti. A questo punto vista l’irresponsabilità delle controparti serve un intervento deciso del Governo e del ministero dei Trasporti che prendano in carico la situazione”. “Da parte nostra vogliamo un rinnovo contrattuale – sottolineano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita, vogliamo rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, nonché sensibilizzare il ministero degli Interni e il ministero delle Infrastrutture e trasporti per individuare soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni”.

Casa, idealista: affitto costa 75% in più rispetto rata mutuo

Casa, idealista: affitto costa 75% in più rispetto rata mutuoRoma, 24 set. (askanews) – Affittare un appartamento con due camere da letto in Italia costa in media il 75% in più rispetto alla rata del mutuo per acquistare la stessa abitazione. Tuttavia, per accedere all’acquisto, sono necessari risparmi medi di 42.703 euro, secondo un nuovo studio di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia. In particolare, l’affitto medio mensile di una casa di questo tipo è di 904 euro, mentre la rata del mutuo si aggira intorno ai 516 euro. Per Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista, “lo studio mette in luce la complessa situazione delle famiglie in relazione all’accesso alla proprietà della casa. In quasi tutti i mercati le famiglie potrebbero pagare più facilmente la rata del mutuo che l’affitto mensile, ma in molti casi non possono fare il salto perché mancano dei risparmi necessari”. “Purtroppo, i prezzi elevati degli affitti impediscono loro di generare i risparmi necessari per poter acquistare una casa e accedere a una situazione di maggiore stabilità e sollievo finanziario. Poiché non è realistico aspettarsi un allentamento dei criteri di rischio da parte del sistema finanziario, l’unica soluzione praticabile – aggiunge De Tommaso – sembra essere l’adozione di misure che aumentino significativamente l’offerta di case in affitto, contribuendo così a ridurre i prezzi e a creare un mercato immobiliare più equilibrato”.