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Salvini: serve golden power per Ops di Unicredit su Bpm

Salvini: serve golden power per Ops di Unicredit su BpmBruxelles, 5 dic. (askanews) – “Sì, sì perché rischia di concentrare il settore bancario e di allontanare le banche dai territori, dai cittadini e dalle imprese; poi sull’italianità di Unicredit sfido chiunque a dimostrarmi che con l’azionariato di estrema minoranza italiano di Unicredit si possa parlare di banca italiana”. E’ la risposta che ha dato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, oggi a Bruxelles a margine del Consiglio Trasporti dell’Ue, a un giornalista che chiedeva se pensi, al contrario di quanto affermato ieri dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che vada utilizzata dal governo la regola del “golden power” per bloccare l’Offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit su Banco Bpm.


Rispetto alle affermazioni di ieri di Tajani, Salvini ha puntualizzato che della questione “se ne occuperà il ministro dell’economia. Mi sembra che Tajani faccia il ministro degli Esteri. C’è un ministro che si occupa dell’economia che a proposito delle banche decidera il da farsi”, ha sottolineato. Quindi, gli è stato chiesto ancora, Unicredit non va considerata italiana anche se ha la sede in Italia? “Eh, sede in Italia – ha risposto il ministro -, quanti hanno la sede in Italia e le fabbriche all’estero e pagano all’estero? Però, ripeto, al di là del compratore, io ritengo che sia opportuno tutelare le banche dei territori, e l’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit porterebbe – ha sottolineato – alla chiusura di centinaia di sportelli, al licenziamento di migliaia di dipendenti e all’allontanamento delle banche da territori come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, che hanno bisogno dei avere sportelli, non di sportelli chiusi”, ha concluso Salvini.

Raf festeggia i suoi 40 anni di carriera con Ep celebrativo

Raf festeggia i suoi 40 anni di carriera con Ep celebrativoMilano, 5 dic. (askanews) – Raf, uno degli artisti più amati e influenti del panorama musicale italiano, festeggia i suoi 40 anni di carriera con l’uscita di un nuovo EP celebrativo: “Raf40: the unreleased duets” (Sugar/Girotondo E.M.), disponibile su tutte le piattaforme digitali. Una raccolta preziosa che unisce i brani del padre dell’italo disco e del pop in Italia, rivisitati in chiave moderna grazie alla collaborazione con alcuni dei produttori e degli artisti più talentuosi della scena attuale: Bassi Maestro, Elodie, Giuliano Sangiorgi, J-AX e Levante. “Raf40: The Unreleased Duets” rappresenta un ponte tra passato e futuro, un tributo alla sua straordinaria carriera e al pubblico che lo ha accompagnato in questo lungo viaggio musicale. Tra le tracce principali dell’EP: La Danza della Pioggia e Lacrime e Fragole, due successi senza tempo riproposti con una veste innovativa grazie alla produzione di Bassi Maestro, che dona ai brani una nuova profondità sonora; Il Battito Animale, una delle hit più amate di RAF, rivisitata dai talentuosi Ackeejuice Rockers e arricchita dal featuring di J-Ax, per una versione vibrante e sorprendente. E inoltre Cosa Resterà degli Anni ’80, cantata insieme a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, con un arrangiamento per orchestra curato dal maestro Stefano Nanni e impreziosito dall’orchestra di Ennio Morricone; Infinito, una delle ballate più iconiche, reinterpretata insieme a Levante e prodotta dallo stesso RAF, in un duetto intenso e emozionante; Due, un gioiello pop contemporaneo prodotto da Lvnàr e arricchito dalla voce di Elodie, per una versione che unisce eleganza e modernità. RAF commenta il nuovo progetto discografico: “Questo EP è un viaggio nella mia storia, ma anche un dialogo con il presente e il futuro della musica italiana. Ogni brano è stato riletto con rispetto e creatività, grazie a collaborazioni che mi hanno emozionato profondamente. Spero che il pubblico possa riscoprire questi brani in una luce nuova, continuando a trovare in essi un rifugio, una colonna sonora, un’emozione”. “RAF40: The Unreleased Duets”, che uscirà su tutte le piattaforme digitali, è un’occasione unica per celebrare un artista che, con la sua voce e il suo talento, ha scritto pagine indimenticabili della musica italiana. 40 anni di carriera, 14 album pubblicati in studio, più di 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Raf ha scritto e realizzato brani che hanno segnato la storia della discografia del nostro Paese; come Self Control, che ha portato l’artista alla ribalta facendolo conoscere anche al pubblico internazionale, amato da milioni di persone in tutto il modo, in vetta alle classifiche in tutto il mondo; un vero e proprio fenomeno evergreen che rappresenta ancora oggi un inno al senso di libertà e che continua ad essere cantato tra i più giovani. Così come molti altri brani di Raf, tra cui Il battito animale, Infinito, Cosa Resterà degli anni ’80, Self Control ha la potenza di restare un cult, una pietra miliare della musica italiana, unica, che continua a f

Conte: alternativa alla destra ha bisogno di tempo e coerenza

Conte: alternativa alla destra ha bisogno di tempo e coerenzaRoma, 5 dic. (askanews) – “Assolutamente sì. Il nostro obiettivo è proprio costruire un’alternativa a questa destra reazionaria”. Così Giuseppoe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha risposto a chi gli ha chiesto se la prospettiva di un’alleanza delle forze di opposizione sia ancora possibile. “Un’alternativa di governo seria, forte, credibile: è per questo – ha precisato – che rivendichiamo la necessità di essere chiari, di elaborare un programma puntuale, preciso, coerente, che sia davvero di miglioramento per tutte le ingiustizie e le disuguaglianze di questo paese”.


“La nostra è una volontà autentica, genuina – ha spiegato l’ex premier – di costruire un’alternativa e ovviamente di essere coerenti, sul piano della politica interna e della politica estera. Quando denunciamo che non può essere una politica progressista quella che abbraccia l’eventualità di una terza guerra mondiale, per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, per noi è progressista impegnarsi con la massima tenacia per una svolta negoziale. Allo stesso modo riteniamo che la Commissione Von der Leyen 2 abbia spostato l’asse politico a destra e questo non doveva essere consentito”. “Per fortuna – ha concluso Conte – non c’è oggi una responsabilità di governo: effettivamente questa alternativa va costruita e per costruire un progetto serio, credibile, abbiamo bisogno di tempo”.

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi ai partiti, rinvio acconto Irpef

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi ai partiti, rinvio acconto IrpefRoma, 5 dic. (askanews) – Il dl fiscale ‘collegato’ alla manovra, dopo un lungo e contrastato esame in prima lettura al Senato, è giunto alla Camera blindato. Montecitorio lo ha approvato definitivamente oggi, a seguito di un rapido esame e un altro ricorso al voto di fiducia. E’ così convertito in legge. Ora governo e maggioranza guardano al disegno di legge di bilancio con le votazioni sugli emendamenti in Commissione che dovrebbero iniziare martedì 10 dicembre.


Forti critiche dalle opposizioni che parlano di un decreto “senza visione”, mentre il governo è “in attesa messianica” delle entrate dal concordato fiscale. Nel frattempo “le tasse sul ceto medio sono aumentate”. Nel decreto fiscale, trasformato di fatto in un ‘omnibus’ ha trovato spazio l’aumento del fondi del 2×1000 dell’Irpef destinati al finanziamento dei partiti politici, passati per il 2024 da 25 a 29,6 milioni di euro. Niente da fare per il taglio del canome Rai da 90 a 70 euro, fortemente richiesto dalla Lega ma osteggiato da Forza Italia. Misura su cui il governo è stato battuto in Commissione al Senato.


Sono confluiti nel decreto la riapertura al 12 dicembre dei termini per aderire al concordato fiscale e l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus di Natale di 100 euro (con l’esclusione del requisito del coniuge a carico). Entrambe le misure erano contenute in un provvedimento ad hoc ‘trasferito’ nel dl. Via libera al rinvio a gennaio 2025 del versamento del secondo accordo Irpef (che si pagherebbe a novembre 2024), con possibilità di rateizzare in cinque rate, da gennaio a maggio. La misura riguarda i contribuenti titolari di partita Iva, che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.


Ok al riequilibrio regionale del payback farmaceutico, misura che introduce criteri diversi per la redistribuzione delle risorse del payback. Con la nuova misura si tiene conto anche dell’entità dello sforamento delle regioni e non solo il criterio ‘pro capite’ che fino ad ora ha avvantaggiato la Lombardia. Tra le novità, anche l’aumento di 4,7 miliardi di euro della dotazione per il credito di imposta sugli investimenti di Transizione 4.0 e la possibilità di usare i fondi Covid del 2020 e 2021 ancora presenti sui bilanci dei servizi sanitari regionali per il recupero delle liste d’attesa.


Confermati gli interventi previsti nel testo originale del decreto, tra cui il rifinanziamento di Rfi, Anas e servizio civile, l’aumento delle risorse per soddisare le richieste dell’Ape sociale del 2024, per i grandi eventi tra cui il Giubileo, per gli straordinati delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco.

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi a partiti, rinvio acconto Irpef

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi a partiti, rinvio acconto IrpefRoma, 5 dic. (askanews) – Il dl fiscale ‘collegato’ alla manovra, dopo un lungo e contrastato esame in prima lettura al Senato, è giunto alla Camera blindato. Montecitorio lo ha approvato definitivamente oggi, a seguito di un rapido esame e un altro ricorso al voto di fiducia. E’ così convertito in legge. Ora governo e maggioranza guardano al disegno di legge di bilancio con le votazioni sugli emendamenti in Commissione che dovrebbero iniziare martedì 10 dicembre.


Forti critiche dalle opposizioni che parlano di un decreto “senza visione”, mentre il governo è “in attesa messianica” delle entrate dal concordato fiscale. Nel frattempo “le tasse sul ceto medio sono aumentate”. Nel decreto fiscale, trasformato di fatto in un ‘omnibus’ ha trovato spazio l’aumento del fondi del 2×1000 dell’Irpef destinati al finanziamento dei partiti politici, passati per il 2024 da 25 a 29,6 milioni di euro. Niente da fare per il taglio del canome Rai da 90 a 70 euro, fortemente richiesto dalla Lega ma osteggiato da Forza Italia. Misura su cui il governo è stato battuto in Commissione al Senato.


Sono confluiti nel decreto la riapertura al 12 dicembre dei termini per aderire al concordato fiscale e l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus di Natale di 100 euro (con l’esclusione del requisito del coniuge a carico). Entrambe le misure erano contenute in un provvedimento ad hoc ‘trasferito’ nel dl. Via libera al rinvio a gennaio 2025 del versamento del secondo accordo Irpef (che si pagherebbe a novembre 2024), con possibilità di rateizzare in cinque rate, da gennaio a maggio. La misura riguarda i contribuenti titolari di partita Iva, che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.


Ok al riequilibrio regionale del payback farmaceutico, misura che introduce criteri diversi per la redistribuzione delle risorse del payback. Con la nuova misura si tiene conto anche dell’entità dello sforamento delle regioni e non solo il criterio ‘pro capite’ che fino ad ora ha avvantaggiato la Lombardia. Tra le novità, anche l’aumento di 4,7 miliardi di euro della dotazione per il credito di imposta sugli investimenti di Transizione 4.0 e la possibilità di usare i fondi Covid del 2020 e 2021 ancora presenti sui bilanci dei servizi sanitari regionali per il recupero delle liste d’attesa.


Confermati gli interventi previsti nel testo originale del decreto, tra cui il rifinanziamento di Rfi, Anas e servizio civile, l’aumento delle risorse per soddisare le richieste dell’Ape sociale del 2024, per i grandi eventi tra cui il Giubileo, per gli straordinati delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco.

M5S, al via la nuova votazione sullo statuto e sul garante Grillo

M5S, al via la nuova votazione sullo statuto e sul garante GrilloRoma, 5 dic. (askanews) – Si è aperta questa mattina alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre, la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, appunto le modifiche statutarie radicali già approvate in prima lettura al termine del “processo costituente” avviato la scorsa estate dal leader M5S Giuseppe Conte dopo la sconfitta elettorale delle europee. Dopo che il fondatore e garante, Beppe Grillo, ha chiesto, a norma del vecchio statuto, la ripetizione del voto, i circa 89mila aventi diritto si pronunceranno sulle norme per la modifica del simbolo, sugli organismi di garanzia, sui ruoli di presidente e garante. Questa, in particolare, è la questione più calda: l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S, era stata approvata con un largo 63,24 per cento dai votanti e accolta da un boato dell’assemblea nazionale Nova.


La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato facilmente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto. Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti.

’Ndrangheta, maxi blitz nel Bresciano: arrestata anche una suora

’Ndrangheta, maxi blitz nel Bresciano: arrestata anche una suoraMilano, 5 dic. (askanews) – Una “locale” di ‘ndrangheta in grado di “esportare” in territorio bresciano le azioni tipiche delle associazioni criminali di stampo mafioso, come estorsioni, traffico di armi e stupefacenti, ricettazioni, usura e scambio elettorale politico-mafioso. Ruota attorno a questo impianto accusatario la maxi operazione di Polizia e Guardia di Finanza che ha portato a 24 misure cautelari tra le province di Brescia, Milano, Reggio Calabria, Como, Lecco, Varese, Viterbo e in Spagna, e al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per oltre 1,8 milioni di euro.


Il blitz, riferisce una nota, è il risultato di una complessa indagine, avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia nel settembre 2020, su un’associazione per delinquere di matrice ‘ndranghetista, originaria di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc) ma residente da anni nel Bresciano e legata da rapporti federativi alla cosca ‘Alvaro’, egemone nella zona aspromontana compresa tra i comuni di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte. Tra gli arrestati c’è anche una suora che, evidenziano gli investigatori, “più volte, avrebbe svolto il ruolo di intermediario, tra gli associati e soggetti in detenzione, approfittando dell’incarico spirituale che le consentiva di avere libero accesso alle strutture penitenziarie”.

Addio a Paolo Pillitteri, sindaco di Milano dal 1986 al 1992

Addio a Paolo Pillitteri, sindaco di Milano dal 1986 al 1992Milano, 5 dic. (askanews) – E’ morto Paolo Pillitteri, importante esponente del Partito Socialista Italiano tra gli anni Ottanta e nei primi anni Novanta e sindaco di Milano dal dicembre 1986 al gennaio del 1992. Ad annunciarlo, sui social, è il figlio Stefano: “Mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84esimo compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un’esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone”.

All’Aeroporto di Olbia la mostra “La dolce vita di Fellini e Catozzo”

All’Aeroporto di Olbia la mostra “La dolce vita di Fellini e Catozzo”Roma, 5 dic. (askanews) – È stata inaugurata presso l’Artport Gallery e la Sala Arrivi dell’Aeroporto di Olbia la mostra fotografico-documentale La dolce vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà, un omaggio straordinario al genio cinematografico di Federico Fellini e al talento innovativo del montatore Leo Catozzo. Ideata e organizzata dall’associazione culturale Il Leone e le Cornucopie, l’esposizione si propone di esplorare aspetti inediti della vita professionale e privata del maestro riminese, intrecciando le sue esperienze artistiche e umane in una narrazione unica.


Presenti al taglio del nastro i direttori artistici Fabio Alescio e Tiziana Biscu, il Ceo di Geasar S.p.A. – Olbia Costa Smeralda Airport Silvio Pippobello, le dirigenti dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna Alessia Pillai e Valentina Pisano, il figlio di Leo, Alberto Catozzo e Costantino Frontalini, presidente del Museo del Sidecar di Cingoli. Uno degli aspetti più suggestivi della retrospettiva è la sezione dedicata alle motociclette, un tema che attraversa quasi tutta la produzione cinematografica di Fellini. Le due ruote, pur non essendo mai state parte della vita personale del regista, occupano un ruolo simbolico fondamentale nei suoi film, rappresentando libertà, ribellione e modernità. La mostra riunisce nove motocicli originali, accuratamente restaurati dal Museo del Sidecar di Cingoli, che trasportano il visitatore in un viaggio emozionante attraverso la carriera e l’immaginario felliniano.


Tra i pezzi più iconici spicca il motocarro Zampanò, protagonista del capolavoro La Strada (1954), un veicolo spartano che rappresenta il duro e poetico vagabondare del personaggio interpretato da Anthony Quinn. Costantino Frontalini, direttore del museo marchigiano dove sono conservati molti veicoli dei principali film dell’industria cinematografica italiana a soggetto motociclistico, sottolinea la presenza in mostra del veicolo simbolo de La dolce Vita, la vespa sulla quale i paparazzi fuggivano dopo aver immortalato scatti rubati: “il loro era un mestiere in velocità per potersi guadagnar da vivere – afferma – e grazie ad un veicolo come questo, che li facilitava per le due ruote e il cestello posizionato sul manubrio anteriore per riporre la proprio macchina fotografica e il flash, riuscivano a collezionare risultati sorprendenti. Non solo un mezzo di trasporto, quindi, ma un vero e proprio strumento di lavoro”.


In mostra anche l’imponente Harley-Davidson WL 750 di Amarcord (1973), una moto che Fellini trasformò in un archetipo del motociclista, celebrandone il fascino mitologico. Più recente, ma altrettanto significativa, è la Ducati Indiana 650 di La Voce della Luna (1990), ultima opera del regista, dove la moto diventa un’estensione onirica della ricerca di libertà e sogno. Altri mezzi in esposizione includono il sidecar utilizzato in I Clowns (1971), che rievoca il mondo del circo caro al regista, e la Moto Guzzi 500 de La Città delle Donne (1980), simbolo dell’autorevolezza ribaltata in chiave surreale. Ogni veicolo è accompagnato da pannelli esplicativi che raccontano il contesto cinematografico e le modifiche apportate per adattarli alle esigenze dei set, offrendo al pubblico un’esperienza di immersione totale nell’universo felliniano.


La mostra celebra anche il rapporto professionale e umano tra Fellini e Leo Catozzo, montatore di capolavori come La Strada, Le Notti di Cabiria, La Dolce Vita e 8½. In esposizione, alcuni prototipi originali della celebre pressa Catozzo, un’invenzione rivoluzionaria che ha cambiato per sempre il montaggio cinematografico. La “Cabiria” fu utilizzata per la prima volta durante la lavorazione di Le Notti di Cabiria, guadagnando a Leo Catozzo un Oscar Tecnico (Technical Achievement Award) nel 1990. “La mostra testimonia una grande amicizia tra mio padre e Fellini – rivela il figlio di Leo, Alberto Catozzo – e stimola una serie di ricordi della mia infanzia, legati tanto alla sfera affettiva che a quella professionale. Il successo della pressa Catozzo fu infatti rilevante nella realizzazione di due dei capolavori felliniani assoluti, La Dolce Vita e Otto e Mezzo, ma quando per mio padre subentrarono successivamente altre sfide lavorative e lui e Fellini si dovettero allontanare, i rapporti si incrinarono inevitabilmente”. Nell’ambito dell’inaugurazione sono state anche distribuite copie del volume Leo Catozzo. La dolce vita di Fellini e Catozzo, a cura di Silvia Nonnato ed è stato annunciato dagli organizzatori il calendario degli eventi culturali previsti all’interno della mostra: le proiezioni de La dolce Vita e Amarcord, rispettivamente l’11 e 14 dicembre alle ore 20:00, entrambe nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, e il doppio evento musicale in programma il 16 dicembre a partire dalle ore 21:00, con l’esibizione del maestro Gian Domenico Anellino che eseguirà le più famose colonne sonore del cinema e la performance del Gruppo Gospel di Olbia Movin’on Up Gospel Choir che concluderà la serata con i canti natalizi. La dolce vita di Fellini e Catozzo: tra sogno, magia e realtà sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2024, con ingresso libero a tutti.

L’Istat: Pil in crescita (+0,5%) nel 2024 e (+0,8%) nel 2025

L’Istat: Pil in crescita (+0,5%) nel 2024 e (+0,8%) nel 2025Roma, 5 dic. (askanews) – Il Pil italiano è atteso crescere dello 0,5% nel 2024 e dello 0,8% nel 2025. E’ la stima dell’Istat che ha diffuso le prospettive per l’economia italiana.


Nel 2024 l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali), mentre la domanda interna fornirebbe un apporto negativo (-0,2 p.p.). Nel 2025 la crescita dell’economia italiana sarebbe invece trainata dalla domanda interna (+0.8 p.p.).


L’Istat taglia le stime di crescita dell’Italia. Nel complesso, la previsione della crescita del Pil per il 2024 è stata rivista al ribasso di -0,5 punti precentuali (dal +1% al +0,5%) e, per il 2025, di -0,3 punti percentuali (da 1,1% a 0,8%)