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Pil, Istat: crescita +0,5% nel 2024 e +0,8% nel 2025

Pil, Istat: crescita +0,5% nel 2024 e +0,8% nel 2025Roma, 5 dic. (askanews) – Il Pil italiano è atteso crescere dello 0,5% nel 2024 e dello 0,8% nel 2025. E’ la stima dell’Istat che ha diffuso le prospettive per l’economia italiana.


Nel 2024 l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda estera netta (+0,7 punti percentuali), mentre la domanda interna fornirebbe un apporto negativo (-0,2 p.p.). Nel 2025 la crescita dell’economia italiana sarebbe invece trainata dalla domanda interna (+0.8 p.p.).

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione sociale

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione socialeRoma, 5 dic. (askanews) – “Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per la coesione sociale della comunità. Sfide di portata sempre più ampia sono di fronte a noi e l’azione dei volontari si propone come un’efficace componente per affrontare scenari che rendono le nostre società più fragili. Il volontariato è generosa espressione dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale sanciti dalla Costituzione. Come anche affermato dalle Nazioni Unite, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile necessita del contributo di ciascuna persona, che tramite il suo impegno volontario ‘diventa parte delle soluzioni’. L’impegno a migliorare le società contemporanee, proprio a tante espressioni associative del volontariato, indica e restituisce speranza e prospettive di rinascita anche nelle situazioni di avversità e calamità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale.


“La Repubblica è grata per l’operato dei volontari che, con mirabile spirito di altruismo e collaborazione, prestano ogni giorno il loro inestimabile supporto”, ha affermato il Capo dello Stato.

Nel weekend attacco invernale: venti, piogge, neve a bassa quota

Nel weekend attacco invernale: venti, piogge, neve a bassa quotaRoma, 5 dic. (askanews) – E’ tutto pronto per il primo attacco a carattere invernale sull’Italia. Correnti di origine artica si tufferanno sul Mediterraneo dando vita a un ciclone carico di maltempo.


Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it avvisa però che prima di questa svolta radicale ci sarà occasione per piogge abbondanti al Sud; infatti in queste ore un centro depressionario si sta proprio approfondendo sulle regioni meridionali. La sua posizione, inoltre, sta richiamando intense correnti fredde settentrionali che provocheranno nevicate sui monti abruzzesi e molisani fin sopra i 900 metri. Ma le precipitazioni più abbondanti riguarderanno il Sud, segnatamente Sicilia settentrionale, Calabria e Puglia. Su queste regioni potrebbero cadere fino a 10cm di acqua in un’ora, creando quindi locali allagamenti. Dopo questa fase di maltempo avremo un venerdì tutto sommato tranquillo, anche se il sole farà sempre molta fatica a splendere generosamente sull’Italia. Nel weekend dell’Immacolata avverrà la svolta invernale. Correnti artiche tuffandosi sul Mediterraneo genereranno un vortice depressionario che, molto velocemente, dal Mar Ligure si porterà tra Sabato e Domenica sull’alto Adriatico. Sabato il tempo peggiorerà dal Nordovest verso il Nordest e poi dalla Toscana verso il Lazio con precipitazioni perlopiù moderate, ma nevose sulle Alpi a bassa quota, mediamente sopra i 6-700 metri. L’elemento che diventerà però il vero protagonista, sarà il vento. In serata si intensificheranno il Libeccio e il Maestrale.


Nella domenica dell’Immacolata l’inverno tirerà fuori le sue principali peculiarità; freddo, vento, pioggia e neve. I venti soffieranno con raffiche tempestose di Libeccio, Maestrale e Ponente provocando mareggiate sulle coste esposte con onde alte fino a 3-4 metri. Le precipitazioni interesseranno gran parte d’Italia (meno il Nordovest e la fascia adriatica centro meridionale), risultando a tratti intense. La neve invece, continuerà a scendere copiosa sulle Alpi del Triveneto (Dolomiti con quasi 1 metro di neve fresca oltre i 1400 metri), sarà diffusa anche sugli Appennini sopra i 900 metri su quelli centrali (a quote più basse su quelli emiliani). Le temperature si abbasseranno e la percezione di freddo sarà accentuata a causa dei venti forti che soffieranno (effetto windchill=più il vento è forte e più il corpo sente freddo).

Terrorismo, andava a combattere per l’Isis: polizia ferma 19enne

Terrorismo, andava a combattere per l’Isis: polizia ferma 19enneRoma, 5 dic. (askanews) – La Polizia di Stato ha eseguito il fermo – convalidato dal G.I.P presso il Tribunale di Milano – nei confronti di una cittadina kenyota di 19 anni indiziata di arruolamento con finalità di terrorismo.


Il fermo, si legge in una nota, è scaturito all’esito di un’articolata indagine condotta dalla D.I.G.O.S. di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, culminata, nel pomeriggio di sabato 30 novembre, quando la giovane è stata fermata presso l’Aeroporto di Orio al Serio (BG) mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Turchia, paese individuato quale luogo di transito per raggiungere i teatri bellici mediorientali. L’attività investigativa, avviata lo scorso mese di ottobre, è nata dal costante monitoraggio degli ambienti jihadisti radicali online, che ha consentito di individuare un profilo social aperto di video sharing nel quale venivano pubblicati, con crescente intensità, video di propaganda dal contenuto radicale in cui era ritratta una donna con indosso il niqab, successivamente identificata nella giovane keniota fermata.


Ulteriori approfondimenti svolti dalla DIGOS della Questura di Milano sulla cittadina straniera hanno evidenziato come la stessa, già ospite presso una Comunità di accoglienza e proveniente da un difficile contesto familiare, stesse maturando un rapido percorso di radicalizzazione ideologico-religiosa sfociato, nell’ultimo periodo, nell’intenzione di raggiungere la Turchia per poi stanziarsi in zone occupate da formazioni jihadiste. A tal proposito, le attività tecniche hanno restituito riscontri di diversi contatti della giovane con utenze telefoniche attestate in Medio Oriente, verosimilmente riconducibili a soggetti che ne avrebbero favorito l’arrivo.


La progettualità dell’arrestata, che già aveva ripetutamente tentato di contattare le rappresentanze diplomatiche turche in Italia, ha avuto un’ulteriore accelerazione nei giorni scorsi quando, dopo aver consultato più volte siti di voli per la Turchia, si è recata per due volte presso l’aeroporto di Malpensa (VA) per ottenere un biglietto di sola andata per Istanbul, riuscendoci nel tardo pomeriggio del 29 novembre quando ha acquistato un volo in partenza da Orio al Serio (BG). Alla luce di tale ultimo riscontro, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti della giovane, eseguito subito dopo che la stessa era stata bloccata dai poliziotti milanesi presso lo scalo aereo orobico, appena effettuato il check-in e praticamente al momento dell’imbarco del bagaglio.


Nella circostanza, i primi spediti riscontri svolti dalla DIGOS sul dispositivo in uso alla ragazza hanno confermato che la stessa – dichiaratasi muhajirat, “la migrante” – oltre ad aver maturato interesse per l’utilizzo di armi da fuoco, era effettivamente in contatto con un uomo in Turchia che la attendeva all’arrivo.

Dieci anni di Bosco Verticale, Boeri: una energia della città

Dieci anni di Bosco Verticale, Boeri: una energia della cittàMilano, 5 dic. (askanews) – Il Bosco Verticale ha compiuto dieci anni e per l’occasione Rizzoli pubblica un libro dedicato ai due grattacieli verdi progettati da Stefano Boeri e inaugurati a Milano nel 2014. Un’occasione per raccontare l’edificio, ma anche il clima nel quale è nato. “Credo che Milano abbia vissuto negli anni subito precedenti ad Expo, negli anni in cui si è inaugurato il Bosco Verticale – ha detto Boeri ad askanews – una accelerazione portentosa. Operatori pubblici, operatori privati, hanno tirato fuori dal cassetto progetti che erano interrotti, hanno scelto di accelerare i progetti che erano in corso, hanno scelto di riprendere progetti abbandonati e devo dire la città ha fatto in sei anni quello che normalmente una città vede realizzarsi in vent’anni. Il Bosco è stato uno di queste energie che hanno in qualche modo modificato il carattere sia fisico che anche simbolico di Milano”.


In questi dieci anni la sagoma del Bosco è diventata parte della stessa identità di Milano, ne ha modificato il paesaggio, architettonico certo, ma anche sentimentale. Il paesaggio come forma del nostro stare dentro un ambiente. “Io credo che forse la cosa più inaspettata e più interessante del Bosco – ci ha detto ancora l’architetto – sia che il suo paesaggio è cangiante, cioè continua a cambiare e continua a modificarsi nel tempo: cambia colore, cambia forma, perché le piante crescono, le piante cambiano colore, perdono le foglie, riprendono le foglie. E questo ecosistema vivente fa diventare un’architettura che solitamente è una presenza fissa, certo che riflette i colori, le luci, ma che è sostanzialmente statica, la fa diventare un organismo cangiante”. Accanto all’aspetto architettonico, poi, c’è un discorso sociale, c’è il tema di una transizione ecologica che per Boeri deve necessariamente lavorare sulle disuguaglianze, deve essere per tutti, altrimenti non potrà essere reale. “Questo è un punto molto importante, molto delicato – a concluso Stefano Boeri – e nel piccolo della nostra professione di architetti questo è un tema importantissimo. Per questo noi abbiamo lavorato tanto per dimostrare che è possibile realizzare un edificio come il Bosco Verticale anche in condizioni diverse, che un Bosco Verticale può essere accessibile a tutti in affitto, in social housing, come abbiamo dimostrato possibile in Olanda a Eindhoven qualche anno fa. È un tema su cui oggi stiamo ancora lavorando, usando la prefabbricazione, usando il legno, una serie di elementi che migliorano non solo la qualità, non solo la sostenibilità, ma l’accessibilità di questi edifici”.


Si può discutere a lungo su questi aspetti e sulla relazione tra l’architettura e la società, ma è fondamentale che certi temi restino sul tavolo, restino nel dibattito, anche grazie a un progetto come quello del Bosco Verticale. (Leonardo Merlini)

Urban vision compie 20 anni e si trasforma in media company

Urban vision compie 20 anni e si trasforma in media companyRoma, 4 dic. (askanews) – Con un percorso già iniziato attraverso l’acquisizione di testate iconiche come Rolling Stone, ArtNews e l’accordo con Viva El Futbol, Urban Vision dà vita a un network editoriale innovativo che includerà attraverso nuove acquisizioni anche contenuti su lifestyle, economia, e molto altro, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio e diversificato. Il vero elemento distintivo del network Urban Vision, sarà un nuovo inedito canale di comunicazione urbano: le strade e le piazze delle città. I contenuti editoriali non solo raggiungeranno i lettori tramite i tradizionali mezzi di comunicazione, ma anche attraverso impianti digitali urbani che porteranno l’informazione direttamente nelle principali città italiane, creando un dialogo costante tra i cittadini e i contenuti.


Urban Vision, pioniera nei progetti di comunicazione urbana, maxi digital outdoor e nel fundraising per il recupero del patrimonio artistico, celebra oggi 20 anni di successi, segnati da un costante processo di innovazione. Dal 2004, Urban Vision ha investito nel restauro di 396 opere d’arte e monumenti storici, finanziati con il contributo di fondi privati per un valore complessivo di 298 milioni di euro, contribuendo in modo significativo alla preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Grazie a un approccio innovativo, l’azienda ha saputo coniugare l’arte, la cultura e il business, trasformando il restauro in un’opportunità per promuovere il patrimonio nazionale. Tra i restauri più significativi realizzati da Urban Vision, spiccano quelli del Duomo di Milano, del Colonnato di San Pietro e della Fontana della Barcaccia, simboli di un impegno costante nella cura e valorizzazione del nostro patrimonio storico.


Urban Vision si è inoltre distinta per il suo approccio innovativo all’arredo urbano. Il concetto di “spazio pubblico” è diventato un veicolo di comunicazione per i brand, ma anche uno strumento per arricchire l’esperienza della città. Progetti di arredo urbano come le cabine digitali in collaborazione con TIM e gli impianti LED interattivi sono solo alcune delle iniziative che hanno reso Urban Vision un punto di riferimento per l’integrazione di estetica e funzionalità nelle città italiane.in media comp Oggi, dopo due decenni di successi nel restauro e nella valorizzazione del patrimonio, Urban Vision intraprende una nuova evoluzione, trasformandosi in una media company. Il network di Urban Vision si distinguerà per un linguaggio innovativo, fatto di reel, di contenuti visivi che coniugano informazione ed immediatezza. Un approccio che intende rendere l’informazione più accessibile e coinvolgente, portando la comunicazione direttamente al pubblico, ovunque si trovi. “Il nostro network è un punto di svolta per l’editoria,” afferma Gianluca De Marchi CEO di Urban Vision: “Non vogliamo solo informare, ma connettere, coinvolgere e rendere l’informazione parte integrante della vita urbana. Con l’unione di contenuti di qualità assoluta, impianti digitali e un linguaggio innovativo, stiamo creando una nuova forma di comunicazione editoriale”


Con questa trasformazione, Urban Vision consolida il suo ruolo di leader nella comunicazione urbana e si prepara a ridefinire le frontiere tra sponsorizzazione del patrimonio, comunicazione digitale e contenuti editoriali. L’azienda punta a sviluppare un modello integrato che valorizzi l’arte e la cultura, creando nuove esperienze per i cittadini e offrendo nuove opportunità per i brand. Un futuro in cui l’innovazione e la conservazione del patrimonio culturale camminano fianco a fianco, generando valore per la comunità e per il mondo delle imprese.

M5S, Conte-Grillo alla conta, da domani si rivota sullo Statuto

M5S, Conte-Grillo alla conta, da domani si rivota sullo StatutoRoma, 4 dic. (askanews) – La conta finale, nella sfida fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, si apre domani mattina, giovedì 5 dicembre, alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre. È la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, e in particolare sull’arma “fine di mondo”, l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S. Il quesito era stato approvato con un largo 63,24 per cento dai votanti e da un boato dell’assemblea nazionale Nova che aveva messo in imbarazzo qualche esponente storico che con Grillo aveva condiviso i primi passi del Movimento. La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato alquanto largamente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto che sono circa 89mila. Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti. Quindi, a meno che non si mobiliti una parte della base rimasta indifferente in occasione della prima consultazione, una quota dei contrari e degli astenuti dovrà comunque accettare di partecipare rilegittimando tutto il procedimento.


Il peso gettato dal fondatore nella contesa, con il video alla guida di un carro funebre, simbolo della “morte” del M5S nelle mani di Conte, ufficialmente non preoccupa i vertici stellati, che ostentano fiducia nella partecipazione degli iscritti, riattivata anche attraverso la campagna social con l’hashtag #eiorivoto. L’ex premier tuttavia non trascura le necessità della comunicazione, e fin dalla mattina bombarda polemicamente il fondatore ricordandogli qualche passo falso del passato: “Si è rotto qualcosa, altrimenti la comunità degli iscritti non avrebbe mai votato per l’abolizione del garante”, ed è successo “quando ha detto ‘Draghi grillino, Cingolani l’elevato che realizzerà la transizione ecologica’”. Nel campo di chi ha condiviso la battaglia di Grillo, c’è chi garantisce che nulla si muoverà fino a votazione conclusa, quindi almeno fino a lunedì mattina. Nei retroscena di giornali e siti di informazione è tornata di attualità l’ipotesi di un futuro partito di Grillo, la cui nascita potrebbe essere accompagnata dal contenzioso legale sul simbolo a 5 stelle, finora solo minacciato dal garante e sul quale Conte risponde ostentando le sue competenze giuridiche: “Per i partiti politici – garantisce – vale l’utilizzo consolidato”. Quanto ai “grillini” pronti a seguire il fondatore nel toto-nomi vengono rilanciati sempre gli stessi: l’ex ministro Danilo Toninelli, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e l’ex parlamentare Alessandro Di Battista, oggi convertito a una carriera da giornalista-opinionista e alla guida di una sua associazione politica che si chiama Schierarsi. Profili politicamente non del tutto compatibili, specie dopo l’evoluzione marcatamente pacifista e terzomondista di Di Battista, il quale peraltro non è dato sapere se abbia del tutto perdonato Grillo per la spinta data a favore dell’adesione al governo Draghi, che portò invece lo stesso “Dibba” a dissociarsi dal Movimento. Nei gruppi parlamentari qualcuno in sonno c’è, ma chi avrebbe voluto condurre una battaglia a viso aperto contro Conte, a mezza voce fa notare che “al momento di girarmi non ho trovato più nessuno”: non esattamente il miglior viatico per il lancio di una nuova formazione politica. Perfino il più esposto dei filo-Grillo, Toninelli, in questo scenario per ora dichiara a Radiouno: “Un possibile nuovo movimento insieme a Virginia Raggi e Alessandro Di Battista? Io sicuramente non ci sarò”. Le risposte vere, però, arriveranno più in là: non prima del risultato del nuovo voto degli iscritti, e probabilmente solo dopo che Grillo avrà “rivelato” i suoi piani per il futuro, quelli che dal carro funebre ha garantito di avere in mente.

M5S, Conte-Grillo alla conta, da giovedì si rivota sullo Statuto

M5S, Conte-Grillo alla conta, da giovedì si rivota sullo StatutoRoma, 4 dic. (askanews) – La conta finale, nella sfida fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, si apre giovedì alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre. È la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, e in particolare sull’arma “fine di mondo”, l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S. Il quesito era stato approvato con un largo 63,24 per cento dai votanti e da un boato dell’assemblea nazionale Nova che aveva messo in imbarazzo qualche esponente storico che con Grillo aveva condiviso i primi passi del Movimento. La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato alquanto largamente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto che sono circa 89mila.


Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti. Quindi, a meno che non si mobiliti una parte della base rimasta indifferente in occasione della prima consultazione, una quota dei contrari e degli astenuti dovrà comunque accettare di partecipare rilegittimando tutto il procedimento. Il peso gettato dal fondatore nella contesa, con il video alla guida di un carro funebre, simbolo della “morte” del M5S nelle mani di Conte, ufficialmente non preoccupa i vertici stellati, che ostentano fiducia nella partecipazione degli iscritti, riattivata anche attraverso la campagna social con l’hashtag #eiorivoto. L’ex premier tuttavia non trascura le necessità della comunicazione, e fin dalla mattina bombarda polemicamente il fondatore ricordandogli qualche passo falso del passato: “Si è rotto qualcosa, altrimenti la comunità degli iscritti non avrebbe mai votato per l’abolizione del garante”, ed è successo “quando ha detto ‘Draghi grillino, Cingolani l’elevato che realizzerà la transizione ecologica’”. Nel campo di chi ha condiviso la battaglia di Grillo, c’è chi garantisce che nulla si muoverà fino a votazione conclusa, quindi almeno fino a lunedì mattina. Nei retroscena di giornali e siti di informazione è tornata di attualità l’ipotesi di un futuro partito di Grillo, la cui nascita potrebbe essere accompagnata dal contenzioso legale sul simbolo a 5 stelle, finora solo minacciato dal garante e sul quale Conte risponde ostentando le sue competenze giuridiche: “Per i partiti politici – garantisce – vale l’utilizzo consolidato”.


Quanto ai “grillini” pronti a seguire il fondatore nel toto-nomi vengono rilanciati sempre gli stessi: l’ex ministro Danilo Toninelli, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e l’ex parlamentare Alessandro Di Battista, oggi convertito a una carriera da giornalista-opinionista e alla guida di una sua associazione politica che si chiama Schierarsi. Profili politicamente non del tutto compatibili, specie dopo l’evoluzione marcatamente pacifista e terzomondista di Di Battista, il quale peraltro non è dato sapere se abbia del tutto perdonato Grillo per la spinta data a favore dell’adesione al governo Draghi, che portò invece lo stesso “Dibba” a dissociarsi dal Movimento. Nei gruppi parlamentari qualcuno in sonno c’è, ma chi avrebbe voluto condurre una battaglia a viso aperto contro Conte, a mezza voce fa notare che “al momento di girarmi non ho trovato più nessuno”: non esattamente il miglior viatico per il lancio di una nuova formazione politica. Perfino il più esposto dei filo-Grillo, Toninelli, in questo scenario per ora dichiara a Radiouno: “Un possibile nuovo movimento insieme a Virginia Raggi e Alessandro Di Battista? Io sicuramente non ci sarò”. Le risposte vere, però, arriveranno più in là: non prima del risultato del nuovo voto degli iscritti, e probabilmente solo dopo che Grillo avrà “rivelato” i suoi piani per il futuro, quelli che dal carro funebre ha garantito di avere in mente.

Ue, Meloni: no tentennamenti e ritardi, trovare soluzioni

Ue, Meloni: no tentennamenti e ritardi, trovare soluzioniRoma, 4 dic. (askanews) – “Oggi, in un mondo che corre veloce, l’Europa non può più permettersi tentennamenti e ritardi”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio inviato all’evento organizzato a Bruxelles per presentare la squadra e le priorità di legislatura della nuova delegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo.


“Ecco perché – aggiunge – potrei sintetizzare l’enorme lavoro che il governo italiano sta conducendo a Bruxelles in due parole: trovare soluzioni. Soluzioni europee naturalmente, nelle quali però l’interesse dell’Italia sia sempre tutelato e rappresentato al massimo. Ed è in fondo la stessa cosa che ci aspettiamo dalla nostra delegazione al Parlamento europeo, a cui rinnovo gli auguri di buon lavoro”.

Warner Music Italy lancia la compilation del Regno di Babbo Natale

Warner Music Italy lancia la compilation del Regno di Babbo NataleRoma, 4 dic. (askanews) – Una compilation del Regno di Babbo Natale. E’ stato presentato a Vetralla la collaborazione tra Warner Music Italy con il Regno di Babbo Natale, il magico universo che da anni affascina milioni di visitatori, affermandosi come un vero e proprio fenomeno culturale e simbolo del Natale contemporaneo. Una partnership che rappresenta molto più di un semplice progetto musicale, ma dà il via ad un viaggio globale che unisce tradizione, innovazione e magia.


Il Regno di Babbo Natale, nato a Vetralla (VT), non è solo una meta amatissima durante le festività ma un mondo vibrante che vive tutto l’anno, arricchito da un’identità musicale capace di catturare grandi e piccini. Ora, grazie a Warner Music Italy, queste emozioni prendono vita attraverso una distribuzione musicale che punta a far risuonare lo spirito natalizio in ogni angolo del mondo. “Questo progetto va oltre le canzoni – sottolinea Giorgio Onorato Aquilani, fondatore del Regno di Babbo Natale – è un mondo intero che prende vita attraverso la musica. La nostra identità musicale è il cuore pulsante di un’esperienza immersiva che emoziona milioni di persone ogni anno. Grazie a Warner Music Italy, siamo pronti a portare questa magia ovunque, condividendo i nostri valori universali con un pubblico globale”.


La collaborazione prende il via con un catalogo di brani che spaziano da allegre canzoni natalizie a composizioni strumentali, raccontando storie che uniscono musica, emozioni e magia. Il Regno, oltre alla musica, è anche protagonista di un libro per famiglie, Lucy e il Segreto di Natalloween (edizioni Gribaudo), che è già diventato uno spettacolo musicale nel parco Magicland – Valmontone, per cui sono state scritte nuove canzoni in stile musical. “Siamo orgogliosi di poter supportare un progetto così unico nel suo genere. Il Regno di Babbo Natale non è solo un simbolo del Natale italiano, ma un vero fenomeno culturale capace di parlare a un pubblico internazionale. La sua musica porta con sé tutta la magia e l’energia di un mondo straordinario e siamo entusiasti di accompagnarlo in questo viaggio verso nuovi orizzonti globali” – ha dichiarato Renato Tanchis, responsabile del progetto per Warner Music Italy.


Questa partnership rappresenta un passo fondamentale verso l’espansione internazionale del Regno di Babbo Natale. Non si tratta solo di un progetto natalizio: Warner Music Italy e il Regno di Babbo Natale hanno una visione a lungo termine, destinata a trasformare questa realtà magica in un punto di riferimento globale per il Natale contemporaneo. Attraverso piattaforme come Spotify, Amazon Music, Apple Music e iTunes, la magia del Regno di Babbo Natale è già accessibile a tutti, accompagnando famiglie di tutto il mondo in un viaggio musicale che incarna l’essenza del Natale: gioia, condivisione e speranza.