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Carburanti, benzinai: no riforma Urso, protesta con chiusura impianti

Carburanti, benzinai: no riforma Urso, protesta con chiusura impiantiRoma, 4 set. (askanews) – Le associazioni dei benzinai Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio criticano duramente il ddl sulla riforma delle rete distributiva dei carburanti, all’esame oggi del Consiglio dei Ministri, e annunciano fin da ora la “contrapposizione” al provvedimento con “le necessarie convergenze in Parlamento con i gruppi di maggioranza e di opposizione” e la protesta con la chiusura degli impianti su strade e autostrade.


In un comunicato congiunto le associazioni dei benzinai sostengono che la riforma è “maturata nelle ‘segrete stanze’ del Ministero di Urso alle quali è ammesso un ristretto cenacolo di petrolieri”. La proposta che arriva in Cdm è “una vera e propria violenza alla realtà: si distrugge l’ultimo anello della catena (i gestori) per premiare le compagnie petrolifere che nel corso degli ultimi 3-5 anni hanno chiuso bilanci con utili mostruosi, anche a scapito dei margini dei gestori e sulle spalle dei clienti. Il Governo – spiegano – ha anche cancellato la norma che obbligava la pubblicizzazione del differenziale fra prezzo self e servito che, a spanne, vale oltre 1 miliardo di euro per le compagnie. Una schizofrenia incomprensibile: prima l’obbligo per i gestori del cartello (inutile) del prezzo medio regionale e adesso, addirittura, la cancellazione dell’unica informazione utile ai clienti. Forse il Governo ha deciso di ‘compensare’ i petrolieri ringraziandoli, in questo modo, per l’acquiescenza dimostrata alle politiche di esclusione sociale messe in atto dall’Esecutivo: una vera e propria vergogna che non ha pari nella storia di questa categoria”. Le associazioni dei benzinai puntano poi l’indice contro quello che ritengono “lo sfruttamento” intensivo dei gestori” che, aggiungono, verrebbe praticato “precarizzando i contratti che saranno applicati a discrezione delle compagnie senza alcuna contrattazione della parte economica e normativa: finti contratti di durata quinquennale che possono essere disdettati con 90 giorni di preavviso. Quindi contratti che, nella realtà, durano 90 giorni. Scompare la dicitura urticante ‘contratti di appalto’ ma la sostanza è la stessa; la precarietà è la stessa; l’invadenza delle compagnie sarà la stessa. I consumatori – si chiedono i gestori – potranno sperare di trovare un distributore e di pagare il carburante il giusto prezzo?”.


Per quanto riguarda le bonifiche, prosegue il comunicato unitario “basta cambiare il nome alla procedura di compatibilità ambientale: sarà così sufficiente inertizzare i siti degli impianti dismessi (premiando i titolari con circa 70.000 euro di soldi pubblici) per essere green e ricostituire la verginità del terreno. Ovviamente ai gestori espulsi andrà un ‘premio di consolazione’ (massimio 20.000 euro, in funzione degli anni di contratto residui)”. “La categoria che ha sempre ricercato il confronto con un Governo – conclude il comunicato – che, però, non aveva alcuna intenzione di avviarlo, si è vista ‘sbattere in faccia’ tutte le porte che potevano favorire un’intesa onorevole. Alla categoria non resta altra strada che la contrapposizione dura al disegno del Governo ricercando, con i gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione le necessarie convergenze”.


Non appena il ddl sarà trasmesso in Parlamento, conclude il comunicato “le Federazioni di rappresentanza dei gestori fisseranno iniziative sindacali e tempi e modalità di svolgimento di un’azione di chiusura di tutti gli impianti. Stradali ed autostradali con manifestazioni nel territorio (anche nel corso della prossima campagna elettorale per le regionali)”.

Petrolio, membri OPEC+ valutano ritardare aumento della produzione

Petrolio, membri OPEC+ valutano ritardare aumento della produzioneRoma, 4 set. (askanews) – I membri dell’OPEC+ stanno valutando di ritardare un aumento della produzione, che sarebbe dovuto scattare il mese prossimo, a causa delle preoccupazioni sui bassi prezzi del petrolio. Lo hanno affermato mercoledì i delegati dell’alleanza dei produttori, riportati dal Wall Street Journal.


I prezzi stanno languendo a circa 73 dollari al barile, il livello più basso da nove mesi, a causa della debole domanda e della mancanza di importanti sconvolgimenti geopolitici. La produzione libica è stata brevemente interrotta negli ultimi giorni a causa di una disputa sui pagamenti del governo prima di essere rapidamente ripristinata. L’Arabia Saudita, il perno del gruppo, ha bisogno di prezzi a 85 dollari per aiutare a finanziare la sua trasformazione economica, affermano gli analisti.


L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati, noti insieme come OPEC+, avevano concordato a giugno di iniziare ad allentare i tagli volontari a ottobre, che includono un taglio della produzione di un milione di barili al giorno dall’Arabia Saudita. Ma i produttori stanno ora valutando di mantenere la produzione ai livelli attuali quando si incontreranno di nuovo il 2 ottobre.

IIC Londra, “The Italian Library”: prosegue la serie di incontri

IIC Londra, “The Italian Library”: prosegue la serie di incontriRoma, 4 set. (askanews) – Con la scrittrice e giornalista Cristina Marconi con i suoi libri “A Londra con Virginia Woolf” e “Stelle Solitarie” è tornata all’Istituto italiano di Cultura di Londra la serie di incontri The Italian Library, organizzata da Ornella Tarantola presso la Biblioteca Eugenio Montale.


Marconi ha ripercorso davanti ad una sala gremita nell’Istututo diretto da Francesco Bongarrà un giro per la città, dove la giornalista stessa ha felicemente vissuto fino a pochi anni fa, seguendo le orme della grande Virginia Woolf, da Bloomsbury alla casa di Tavistock Square. Woolf amava la sua Londra e sempre vi tornava nonostante i medici glielo sconsigliassero, preoccupati dell’effetto di una città così animata su un’anima così sensibile e torturata. “Non mi sembra che Londra abbia dedicato molti spazi o memorie alla Woolf”, nota Marconi. “C’è, sì, una statua nel giardino di fronte alla casa di Tavistock Square, ma bisogna proprio andarla a cercare e non è nemmeno troppo somigliante, mentre in Italia la Woolf è assolutamente adorata”.


Un’altra città è al centro del libro “Stelle Solitarie”: Houston, in Texas. “Tutti conosciamo la frase del film Apollo 13: ‘c’è un problema , Houston’. A Houston io sono andata alla ricerca della soluzione dei problemi, in particolare la malattia dell’amica Vera, l’amica luminosa, scintillante, l’amica ‘zucchero’”, come Cristina chiama l’amica che accompagna a farsi curare in Texas, standole accanto, facendole un po’ da “moglie”, dopo aver a sua volta seguito il marito Luca nella sua malattia, ora superata. Prossimo appuntamento con Ornella il 24 settembre con L’estate sta finendo, con Piero Tarantola e Ugo Buizza, aiutati da Daniele Gozzetti e Paolo Cavagnini: la storia dei tormentoni estivi, una carrellata di canzoni che hanno segnato le nostre estati e che non abbiamo mai dimenticato.

Fed, Bostic: Non si può aspettare 2% inflazione prima di tagliare

Fed, Bostic: Non si può aspettare 2% inflazione prima di tagliareNew York, 4 set. (askanews) – Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato mercoledì di essere pronto ad iniziare ad abbassare i tassi di interesse, anche se l’inflazione è ancora superiore all’obiettivo del 2% stabilito dalla banca centrale.


Bostic che è sempre stato a favore di una politica più restrittiva per combattere l’inflazione, ha spiegato sul sito web della Fed di Atlanto che la sua attenzione si sta spostando maggiormente verso il settore dell’occupazione, poiché aumentano i segnali di un indebolimento del mercato del lavoro. “Credo che non possiamo aspettare che l’inflazione sia effettivamente scesa fino al 2 percento per iniziare a rimuovere le restrizioni, perché ciò rischierebbe di causare interruzioni del mercato del lavoro che potrebbero infliggere inutili sofferenze”, ha scritto nella dichiarazione.


Bostic che è membro votante del FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed, ha spiegato che “Date le circostanze che abbiamo di fronte, ovvero l’erosione del potere di determinazione dei prezzi e un mercato del lavoro in raffreddamento, ho riequilibrato la mia attenzione verso entrambi i lati del doppio mandato per la prima volta dall’inizio del 2021”.

Usa, +5% ordini alle fabbriche in luglio, come da stime

Usa, +5% ordini alle fabbriche in luglio, come da stimeNew York, 4 set. (askanews) – In luglio gli ordini alle fabbriche statunitensi hanno registrato un picco, dopo i crolli di giugno e maggio. Il dipartimento del Commercio ha rilevato un ribasso del 5% a 592,1 miliardi di dollari. Anche le attese degli analisti prevedevano la stessa crescita. Il dato di giugnoo è stato rivisto in leggero ribasso e cioè da 564,2 miliardi di dollari a 564 miliardi di dollari.


Al netto dei trasporti, il dato è aumentato dello 0,4%. Escludendo la difesa, un’altra categoria volatile, il dato è in rialzo del 5,1%.

Roma, al via Short Theatre, il festival di performing arts

Roma, al via Short Theatre, il festival di performing artsRoma, 4 set. (askanews) – Dal 5 al 15 settembre torna a Roma per la sua XIX edizione Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts. Un’edizione contraddistinta dall’internazionalità, dalla stratificazione dei linguaggi, dal desiderio di incontrare la città e di percorrerne lo spazio attraverso la lente dell’immaginazione artistica.


Undici giorni di programmazione, oltre 50 progetti, 40 compagnie provenienti da Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Danimarca, Svezia, Rwanda, Stati Uniti, Germania, Canada, Palestina, Messico, abiteranno una rete urbana fatta di 13 location dislocate in 4 municipi. Da spazi storici del festival, primo tra tutti La Pelanda – Mattatoio di Roma, a nuovi luoghi ricchi di storia come il Cimitero Monumentale del Verano, le sponde del Tevere del TAG culture e del Parco Tevere Marconi, i Laboratori di scenografia dei Cerchi del Teatro dell’Opera di Roma – proseguendo la collaborazione iniziata nel 2023 -, il Teatro di Documenti e il Teatro Cometa Off, realtà culturale del territorio che si unisce alle consolidate collaborazioni con il Teatro India – Teatro di Roma, Angelo Mai, TeatroBasilica. Per il terzo anno Gucci si conferma Main Sponsor del Festival, rinnovando il suo impegno al sostengo e alla valorizzazione di creatività, cultura e arte. Viscous Porosity è il titolo che accompagna questa edizione: una chiamata ad accendere la percezione sull’interconnessione tra le relazioni umane, naturali e sociali, sul contagio e la capacità di trasformazione reciproca; un invito ad allenare la lettura del presente osservandone le criticità, le incongruenze e le forme di dissenso. Lo farà come d’abitudine attraverso i lavori di artiste e artisti di fama internazionale, nomi emergenti della scena contemporanea, riscoprendo compagnie storiche e presentando al pubblico realtà artistiche per la prima volta a Roma. L’attraversabilità e multidisciplinarietà del panorama artistico, la disabilità come stimolo creativo, il pensiero critico e la pratica artistica come forme di trasmissione di saperi e di esperienze affettive assumono la forma di un attraversamento della città e della vita urbana.


La corrente della 19esima edizione di Short Theatre inizia a distendersi sulle sponde del fiume Tevere, dove Short Theatre 2024 prende avvio e si conclude, con Albula, l’Opening Party immaginato insieme a Latam Futuro – collettivo attivo a Roma che diffonde l’opera di artiste provenienti dalla regione latinoamericana e della sua diaspora – e che porta a Roma Loris, dj messicana con radici palestinesi, al TAG culture. PRISMA 2024, focus espanso che annualmente offre al pubblico l’opportunità di approfondire la produzione artistica transdisciplinare di una compagnia nota internazionalmente, sarà dedicato alla catalana El Conde de Torrefiel, tra le compagini teatrali più rilevanti nell’innovazione contemporanea dei linguaggi scenici e storica presenza del festival, che dieci anni fa – nel 2014 – la presentò in Italia per la prima volta. Twilight Zones, questo il titolo del focus, connette una serie di opere e azioni performative ideate nel tempo da Beyeler e Gisbert, sperimentatori del confine poroso tra realtà e finzione, alla ricerca continua di uno sconfinamento di forme e consistenze. Il focus prevedrà due lavori site-specific – la soundwalk Cuerpos Celestes al Cimitero Monumentale del Verano il 12 e 13 settembre e il cinematografico Ultraficción n. 1, appuntamento tra i più rilevanti della programmazione, sulle sponde del Fiume Tevere il 13 e 14 -, lo spettacolo per una persona alla volta Se respira en el jardín como en un bosque, al Teatro Cometa Off dal 5 all’8 settembre, una Masterclass presso i Laboratori di scenografia del Teatro dell’Opera di Roma e un incontro pubblico alla Real Academia de Espana en Roma.


Tra i ritorni anche Rimini Protokoll, presenza amata dal pubblico romano, con due lavori, entrambi in programma il 7 e 8 settembre: The Walks nei dintorni del Mattatoio e Uncanny Valley (Stefan Kaegi / Rimini Protokoll) alla Pelanda, che vede un robot umanoide prendere il posto dell’autore dando il via a una serie di questioni non rimandabili su copia/originale, intelligenza artificiale, tecnologia e forme di controllo dei corpi. La pratica del camminare diventa in ST24 un vettore tramite il quale il festival propone di attraversare lo spazio urbano, reimmaginandone insieme il paesaggio, con un trittico di appuntamenti: i già citati Cuerpos Celestes di El Conde de Torrefiel e The Walk di Rimini Protokoll, ed El Viaje, itinerario acustico proposto dal duo Igor Cardellini e Tomas Gonzalez il 12 e 13 settembre – uno dei due progetti che Short Theatre co-realizza con l’Istituto Svizzero.


È la corporeità in divenire il fil rouge di una serie di lavori in prima nazionale di alcune tra le artiste più riconosciute nel panorama internazionale: al Teatro di Documenti il 10 e 11 settembre la canadese Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2017 Dana Michel presenterà Mike, performance “long durational” che, con umorismo e sensibilità, fa proprio il tema del lavoro e dello stato di semi-vita nel quale il quotidiano ci immerge. Nelle sale de La Pelanda – Mattatoio di Roma si susseguiranno: il 5 e 6 settembre l’irriverente cabaret performativo Cavaliers impurs (Troubled Riders) dello storico duo Antonia Baehr & Latifa Laâbissi; il 6 e 7 settembre Bless This Mess, primo lavoro corale della giovane coreografa greca Katerina Andreou che si interroga sulla confusione come strumento di affermazione, godimento e creatività; l’11 e 12 settembre RUSH, un solo ideato per la performer Manon Santkin dalla coreografa danese Mette Ingvartsen che ripercorre la lunga collaborazione tra le due artiste e celebra l’intensità delle relazioni tra corpi, affetti, memorie. E ancora alla Pelanda The Second Body, il 7 e 8 settembre, della coreografa franco-polacca Ola Maciejewska, che riflette sull’intra-azione tra umano e ambiente, portando in scena un corpo e una scultura di ghiaccio in una costante e permeabile metamorfosi. Uno dei cuori della programmazione di Short Theatre 2024 è il dominio dell’acustico e non a caso il festival vi dedica uno spazio specifico, allestendo una “stanza sonora” all’interno de La Pelanda del Mattatoio di Roma – realizzata nell’ambito del progetto Eco: frequenze finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – in cui saranno accolti quotidianamente ascolti musicali, streaming radiofonici, interventi acustici, performance e installazioni sonore, oltre che la programmazione serale di concerti e dj-set. Il suono come materia vibrante che fuoriesce dal corpo in A Mouthful of Tongues della batterista e vocalist svedese Stina Fors l’11 settembre alla Pelanda; come veicolo senza prerogativa dell’umano in Speaking Cables di Agnese Banti, artista e musicista selezionata da FONDO-Network per la creatività emergente, ancora l’11 settembre all’Angelo Mai, e in Aganis di Chiara Cecconello il giorno successivo, sempre all’Angelo Mai, una performance immersiva per due voci e live-electronics dedicata alle anguane, figure mitologiche delle Prealpi Venete le cui grida sono inascoltabili all’orecchio umano. Il suono come forza creativa che permette la risonanza e connette corpi e ambienti: è il caso del potente duo di musiciste Nìdia and Valentina Magaletti – producer e dj afro-portoghese la prima, batterista, percussionista e compositrice italiana basata a Londra la seconda – che si unirà per una performance live nella serata di apertura; del talentuoso musicista iraniano Mohammad Reza Mortazavi, che porterà a Roma il suono percussivo e trascendentale del “tombak” e del “daf” il 10 settembre; del live della misteriosa cantautrice Nino Gvilia, che si racconta provenire dal lago Paliastomi in Georgia il 6 settembre. O la sperimentalità di Alessandro Bosetti, compositore e artista sonoro di cui ST24 ha prodotto in estate un nuovo lavoro grazie al progetto europeo Radio That Matters, di cui è capofila, e al sostegno di Fondazione Alta Mane Italia, ATCL e Insieme siamo arte: La memoria risiede nel lobo dell’orecchio è un lavoro nato dalla collaborazione con un gruppo di persone cieche e ipovedenti provenienti dall’ASP S. Alessio – Margherita di Savoia in cui si rende concreta la possibilità di una drammaturgia performativa accessibile e partecipativa fin dalla sua origine.

I Pinguini Tattici Nucleari tornano col singolo “Romantico ma muori”

I Pinguini Tattici Nucleari tornano col singolo “Romantico ma muori”Milano, 4 set. (askanews) – I Pinguini Tattici Nucleari tornano dopo un lunghissimo e fortunato tour con il nuovo singolo “Romantico ma muori”, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 13 settembre per EpicSony Music Italy. A oltre un anno dalla pubblicazione dell’ultimo singolo, Rubami la notte – ai vertici di tutte le classifiche e certificato quadruplo Disco di Platino – e dopo un incredibile tour negli stadi e nei palazzetti che ha consacrato il disco quattro volte Platino, Fake News, i Pinguini Tattici Nucleari sono pronti a far emozionare ancora una volta il proprio pubblico con il nuovo singolo, “Romantico ma muori”. Un brano che segna un ritorno importante, la release del primo protagonista di Hello World – Tour Stadi 2025, la nuova avventura live, che li vedrà impegnati dal prossimo 7 giugno per 9 imperdibili appuntamenti.


“Romantico Ma Muori è una canzone vera tratta da una storia finta, ed è dedicata al romanticismo che, nonostante tutto, non ne vuole sapere di morire. Sento infatti sempre più spesso frasi come “il romanticismo sta morendo” o “i romantici non esistono più”, tanto che per un po’ ho pensato fosse vero. Forse perché vivo gran parte della mia vita a Milano, una città che a volte nasconde l’amore sotto i marciapiedi affollati e i lavori in corso. Qualche volta, per trovare il romanticismo insito in tutte le cose, devi saper fermarti e respirare. Per esempio ricordo che un giorno particolarmente difficile, uno di quelli in cui ti costringi a entrare in studio per scrivere ma poi non ti viene nessuna idea, mi sono arreso e sono andato al bar. Lì, con un cappuccino in mano, mi sono messo a guardare fuori dalla finestra, cercando qualche ispirazione, un po’ per noia e un po’ per esercizio. A un certo punto sono arrivati loro, due ragazzi con un cane, una bellissima coppia. Due che un tempo qualcuno avrebbe chiamato dei “punkabbestia”. Sembravano amarsi senza riserve, muovendosi lenti e felici per la strada con la sicurezza di chi non ha idea di dove andare. Lui le teneva la mano con una leggerezza mai vista, quasi sfiorandola, mentre procedevano incerti sul marciapiede. Ho cercato di leggere il loro labiale, ma non ci sono riuscito, quindi l’ho solo provato a indovinare. L’ho trovata una scena molto romantica nella sua semplicità, quindi ho deciso di inventarmi una storia su di loro e di metterla in musica. Li ho immaginati erranti in un viaggio senza fine, come partecipi di un’eterna vacanza lontano dal mondo e dalle sue regole. Li é nata Romantico Ma Muori.” Il debutto negli 11 stadi ha segnato il 2023 come l’anno d’oro della band, con l’en plein di sold out conseguito anche nel 2024 con 33 date indoor: i Pinguini Tattici Nucleari si preparano a cavalcare il 2025 con un nuovo, attesissimo tour, organizzato e prodotto da Magellano Concerti: Hello World – Tour Stadi 2025 07 giugno 2025 – Reggio Emilia – RCF Arena (Campovolo) 10 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro 11 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro 14 giugno 2025 – Treviso – Arena della Marca 17 giugno 2025 – Torino – Stadio Olimpico Grande Torino 21 giugno 2025 – Ancona – Stadio del Conero 25 giugno 2025 – Firenze – Visarno Arena 28 giugno 2025 – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona 04 luglio 2025 – Roma – Stadio Olimpico Prevendite già disponibili.

Gli Abba celebrano 50 anni da Eurovision con cofanetto di singoli

Gli Abba celebrano 50 anni da Eurovision con cofanetto di singoliRoma, 4 set. (askanews) – Il cinquantesimo anniversario della vittoria degli ABBA all’Eurovision Song Contest del 6 aprile 1974 è stato celebrato in tutto il mondo; non solo per il trionfo di “Waterloo” ma per la straordinaria carriera della band. E i festeggiamenti non sono ancora finiti.


Il 25 Ottobre 2024, Polar Music International pubblica uno splendido cofanetto di singoli “A-side” degli ABBA: The Singles – The First Fifty Years. La compilation riunisce per la prima volta non solo tutti i singoli degli ABBA pubblicati da Polar fino al 1982 ma anche quelli tratti dall’ultimo album Voyage del 2021. Il doppio album del 1982 The Singles – The First Ten Years viene “aggiornato” con tutti i singoli pubblicati dalla band dal 1972 al 2022. Disponibile in Box 4LP e Box 2CD, The Singles – The First Fifty Years è un viaggio attraverso alcuni dei migliori brani pop di sempre: dal singolo di debutto del gruppo “People Need Love” (1972) a “No Doubt About It” (2022, tratto dal loro ultimo album “Voyage”). Il cofanetto – 38 brani – presenta capolavori come “SOS”, “Mamma Mia”, “Fernando”, “Dancing Queen”, “Knowing Me, Knowing You”, “Take A Chance On Me”, “Chiquitita”, “Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight)”, “The Winner Takes It All”, “Super Trouper”, “One Of Us”, “Don’t Shut Me Down” e tanti altri grandi successi degli ABBA.


The Singles – The First Fifty Years contiene anche quattro brani non pubblicati come singoli da Polar Music in tutto il mondo: “Hasta Mañana”, “Angeleyes” (un doppio lato A con “Voulez-Vous” in alcuni paesi), “Lay All Your Love On Me” e “When All Is Said And Done”. Il box include anche un libretto con note di copertina firmate da Carl Magnus Palm. The Singles – The First Fifty Years è la celebrazione definitiva dell’inimitabile musica pop degli ABBA!

Fdi, Meloni ai suoi: stiamo facendo la storia, non sono consentiti errori o passi falsi

Fdi, Meloni ai suoi: stiamo facendo la storia, non sono consentiti errori o passi falsiRoma, 4 set. (askanews) – “Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi”. Lo ha detto, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento all’Esecutivo di Fdi.


“Tutti noi abbiamo un compito molto più grande delle nostre aspettative e dei nostri desideri, e dobbiamo essere capaci di tenerlo ben presente ogni giorno. Soprattutto quando possono presentarsi delle difficoltà. È il lavoro, lo spirito di sacrificio, la determinazione che ci hanno portato al governo della nazione e che ci consentiranno di continuare a difendere gli interessi del nostro popolo. Nient’altro. Gli italiani credono in noi più di quanto a volte sembriamo crederci noi”, ha aggiunto. Dobbiamo essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci verrà perdonato. Quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana piana notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci. Siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi, e dobbiamo continuare ad esserlo, perché l’occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco”, ha ribadito, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento all’Esecutivo di Fdi.

Cinema, il 15 settembre “Star Wars Experience” arriva a Torino

Cinema, il 15 settembre “Star Wars Experience” arriva a TorinoTorino, 4 set. (askanews) – In occasione della mostra “Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood”, il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone per domenica 15 settembre (a partire dalle 11), “Star Wars Experience”, evento dedicato al pubblico e agli appassionati del genere dove le legioni imperiali e ribelli di Star Wars arriveranno al Museo sfilando per le vie del centro città, accompagnati dalla classica “Marcia Imperiale”, uno dei brani musicali più famosi della storia del cinema. Lo spettacolo, messo in scena dai membri della 501st Italica Garrison (imperiali) e della Rebel Legion Italian Base (ribelli), i due gruppi ufficiali LucasFilm, continuerà all’interno del Museo, con tutti i figuranti a disposizione per foto e selfie o per discutere dell’universo Star Wars per tutto il pomeriggio.


Vestiti con i loro accuratissimi costumi, perfette riproduzioni di quelli usati sui set della saga starwarsiana, rappresenteranno le figure più iconiche che hanno reso famosa la serie; da Darth Vader agli Stormtrooper, dai piloti X Wing, ai cavalieri Jedi, ma anche cloni e tanti altri personaggi, per una giornata speciale nella quale sembrerà che la “galassia lontana, lontana” sarà incredibilmente vicina, trasformando il Museo in qualcosa di molto simile ad un set cinematografico dell’epica serie di Guerre Stellari. Per coloro che verranno al Museo vestiti a tema è previsto il biglietto ridotto. La saga di Star Wars è presente nella mostra con un casco di uno Stormtrooper, quello indossato dai soldati delle forze di terra dell’Impero Galattico, una ciocca di pelo dell’iconico Chewbecca, il Wookiee alto più di 2 metri e co-pilota della nave di Ian Solo, e la spada laser di Luke Skywalker. È anche l’occasione per visitare l’esposizione con 120 oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai più celebri set cinematografici hollywoodiani, tra cui i guantoni di Rocky usati in “Rocky Balboa” da Sylvester Stallone, il giubbotto di salvataggio di “Titanic” di James Cameron del 1997 disegnato dalla costumista Deborah Lynn Scott che si aggiudicò l’Oscar per i migliori costumi, il proiettile utilizzato in “Matrix”, il visore VR di Ready Player One e molto altro.


“Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood”, visitabile sino al 13 gennaio 2025, è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Theatrum Mundi e ospitata all’interno della Mole Antonelliana. Curata da Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e da Luca Cableri, direttore della galleria Theatrum Mundi di Arezzo. La mostra, che racchiude l’immaginario cinematografico degli ultimi 40 anni, è un viaggio tra i generi cinematografici più diversi.