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G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale Ucraina

G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale UcrainaNapoli, 19 set. (askanews) – “Gli Stati Uniti sono orgogliosi di stare al fianco dell’Ucraina nella difesa del suo patrimonio culturale e continueranno a farlo in futuro”. A margine della riunione Ministeriale Cultura del G7 a Napoli, Lee Satterfield, sottosegretario di Stato per la Diplomazia Pubblica e gli Affari Pubblici, ha annunciato una nuova donazione di 1 milione di dollari attraverso la Ukraine Cultural Heritage Response Initiative (l’Iniziativa di Soccorso al Patrimonio Culturale dell’Ucraina), a favore del Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro dei Beni Culturali (ICCROM).


Tale donazione – in una giornata peraltro simbolica per Napoli stessa, visto che la città festeggia il suo santo patrono San Gennaro – sosterrà la prossima fase di un progetto pluriennale volto ad aiutare l’Ucraina a migliorare la gestione dei rischi e delle emergenze relative al proprio patrimonio culturale. “Gli ucraini stanno lottando per i diritti umani e le libertà che tutti abbiamo a cuore. E stanno combattendo concretamente per la propria identità come cultura distinta e unica, che Vladimir Putin ha negato – un diniego che ha usato per giustificare la sua brutale invasione su larga scala. Questo finanziamento sosterrà gli eroici sforzi degli ucraini per proteggere e preservare il loro patrimonio culturale”, ha dichiarato la sottosegretaria Satterfield. A siglare il documento con Satterfield la direttrice generale dell’ICCROM Aruna Francesca Maria Gujral.


Alla cerimonia di Napoli hanno partecipato il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il Console Generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko e l’Ambasciatore degli Stati Uniti presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma Jeffrey Prescott. “Questa ulteriore sovvenzione, una delle più cospicue mai concesse, crea una grande opportunità per accelerare il lavoro di risposta alle emergenze e di recupero che l’ICCROM sta svolgendo in Ucraina. La partnership tra gli Stati Uniti, l’ICCROM e l’Ucraina è una parte vitale dell’impegno volto a preservare l’identità culturale e il patrimonio storico dell’Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a sostenere con forza l’ICCROM e il suo mandato di preservare il patrimonio culturale in tutto il mondo”, ha dichiarato l’Ambasciatore Prescott.


Non è la prima volta che la Russia cerca di distruggere lo “spirito di identità” e l’identità culturale dell’Ucraina: “sono 300 anni”, ha detto il Console generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko. “L’Ucraina sta combattendo l’invasione russa su tutti i fronti. Il fronte culturale non fa eccezione. Il sostegno della comunità internazionale ci permette di rispondere alle sfide della guerra e, nonostante le circostanze, di sviluppare una strategia a lungo termine per la conservazione e il restauro del nostro patrimonio culturale”, ha dichiarato. La cifra stanziata da Washington è importante. Ma è importante anche il valore dell’impegno di singoli Paesi, con decisioni di questo genere. “Tutte le cifre sono importanti”, ha detto il console ucraino che poi, parlando a margine della firma, ha ricordato un’iniziativa realizzata a Pompei per la Cattedrale di Odessa.


Importanti sicuramente i risultati della partnership AFCP-ICCROM degli Stati Uniti per la salvaguardia del patrimonio culturale in Ucraina, messo in serio pericolo dalla guerra scatenata dall’invasione russa. Dall’inizio del conflitto in Ucraina nel 2022, l’ICCROM, attraverso il suo programma First Aid and Resilience for Cultural Heritage in Times of Crisis (FAR), ha lavorato per proteggere il patrimonio culturale del paese. Nel 2023, in collaborazione con il ministero della Cultura e della Politica dell’informazione dell’Ucraina (MCIP), il Museo Maidan, l’Agenzia per la resilienza culturale (ACURE) e l’Heritage Emergency Rescue Initiative (HERI), e in partnership con l’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’ICCROM ha formato un team forte di 25 professionisti diversi provenienti da cinque oblast’ (regioni) a rischio per condurre una valutazione in loco dei danni e dei rischi per il patrimonio. Per aiutare chi decide a identificare le priorità di intervento per i siti del patrimonio danneggiati, questo progetto sta ora sviluppando una mappa geospaziale del rischio per il patrimonio culturale, la prima nel suo genere, che triangola i dati da varie fonti e aiuta a determinare i livelli di rischio da diversi pericoli significativi per il patrimonio. Sulla base dei risultati positivi della partnership tra il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e l’ICCROM e sfruttando i risultati ottenuti tramite una sovvenzione iniziale (circa 250.000 di dollari ), il nuovo progetto di 30 mesi (da un milione di dollari ) “Resilient Heritage – Strengthening Capacities for Risk Reduction, Emergency Response, and Sustainable Recovery for Heritage in Ukraine” è stato generosamente finanziato dall’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per creare un quadro nazionale per la riduzione del rischio e la gestione delle emergenze del patrimonio in Ucraina. Il progetto si concentra sul rafforzamento della cooperazione tra custodi del patrimonio, enti governativi e amministrazioni locali per migliorare le strategie di preparazione e risposta per la protezione dei siti e delle collezioni del patrimonio. Mira inoltre a sviluppare misure pratiche per la ripresa post-conflitto, assicurando che siano messe in atto le capacità e i meccanismi istituzionali necessari per coinvolgere le comunità locali negli sforzi di ripresa culturale e di rafforzamento della resilienza.

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro netti

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro nettiRoma, 19 set. (askanews) – Il bonus Natale sarà anticipato al 2024 e la cifra di 100 euro “sarà netta”. Lo ha annunciato il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore. Leo ha confermato che la misura sarà introdotta in un emendamento nel dl omnibus all’esame del Senato. Il viceministro ha poi aggiunto che per la prossima manovra il governo sta valutando ipotesi di riduzione delle tasse a favore del ceto medio, ma tutto dipenderà dalle risorse di copertura che sarà possibile individuare. Quello dell’alleggerimento dell’Irpef sul ceto medio “è un tema che ci sta molto a cuore. Bisognerà trovare risorse tra 2,5 e 4 miliardi” ha detto Leo precisando che le ipotesi prevedono l’abbassamento dal 35% al 33 % per il secondo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro. “Se possibile – ha detto – vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%”. Leo ha tenuto a precisare che “serve prudenza” e che gli interventi saranno commisurati alle risorse disponibili.

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la Russia

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la RussiaRoma, 19 set. (askanews) – Partiti italiani in ordine sparso a Strasburgo sull’Ucraina, come da copione. Con coalizioni, di centrodestra e centrosinistra, ‘scoalizzate’ quando si tratta di parlare di armi occidentali da usare in territorio russo. E con spaccature in Forza Italia e mal di pancia nel Pd.


La risoluzione dell’europarlamento, approvata oggi a Strasburgo, chiede di confermare il sostegno a Kiev e anche di togliere le restrizioni esistenti per le forniture di armi e munizioni che in certi casi ne impediscono l’uso per attaccare obiettivi in territorio russo. Un tentativo è stato quello di non far passare il paragrafo 8 sull’uso delle armi in territorio russo, fallito. Poi si è trattato di votare la risoluzione complessiva contenente anche il paragrafo 8 sulle armi in territorio russo e le differenze si sono fatte ancora più evidenti. Nella maggioranza, Fratelli d’Italia ha detto sì alla risoluzione finale pur avendo votato, in prima battuta, contro l’uso delle armi in territorio russo (gli europarlamentari Magoni e Razza si erano espressi a favore ma una nota del partito ha comunicato che era stato un errore). Forza Italia ha votato per la prosecuzione del sostegno a Kiev ma si è spaccata sull’uso delle armi in territorio russo anche se il vicepremier Antonio Tajani, in una conferenza stampa, aveva dato la linea contraria all’uso delle armi oltre confine ucraino (Falcone, Salini e Princi hanno votato a favore delle armi, Dorfmann si è astenuto, De Meo, Tosi e Chinnici hanno votato contro. Tre gli assenti). La Lega invece si è schierata sia contro la conferma dell’aiuto a Kiev che contro l’uso delle armi in territorio russo, esprimendosi contro la risoluzione finale. Passando al ‘campo largo’, in casa dem l’indicazione è stata di esprimersi contro l’uso delle armi in territorio russo e così hanno fatto Benifei, Corrado, Decaro, Laureti, Ricci, Ruotolo, Strada, Zan, Zingaretti. Ma Giuseppina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato a favore. Da segnalare i numerosi assenti alla votazione: Tinagli, Bonaccini, Moretti, Nardella, Topo, Tramacere, Lupo, Maran. Gori e Nardella non erano a Strasburgo ma Gori ha puntualizzato che avrebbe votato a favore. Poi gli eurodeputati dem si sono espressi a favore sulla risoluzione finale, con l’astensione però di Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Infine, M5s e Avs: voto compatto e contrario.

Scontro frontale destra-sinistra su maltempo nell’Emilia Romagna alle urne

Scontro frontale destra-sinistra su maltempo nell’Emilia Romagna alle urneRoma, 19 set. (askanews) – Il maltempo in Emilia Romagna, con alluvioni, crolli e dispersi, diventa tema di scontro politico tra maggioranza e opposizione, in vista delle elezioni regionali del 17-18 novembre prossimi. Questa mattina, intervenendo in aula alla Camera, Angelo Bonelli di Avs, senza giri di parole, ha attaccato la presidente del Consiglio, sottolineando che mentre l’Italia si trova sott’acqua, la premier demolisce il Green Deal.


“Mi chiedo se Giorgia Meloni alla luce di tutto quello che sta accadendo si rimetterà gli stivali di gomma per tornare in Emilia Romagna a promettere soldi che non sono mai arrivati”. A stretto giro è intervenuto Tommaso Foti, capogruppo di FdI, durante una conferenza stampa organizzata dal partito: “Se qualcuno pensa di farci affogare nell’alluvione sappia che non è così perché abbiamo alcuni dati eloquenti che dimostrano come i fondi stanziati non abbiano mai avuto una adeguata corrispondente spesa”. E i numeri sono stati forniti dalla deputata romagnola di FdI, Alice Buonguerrieri che ha ricordato come il governo Meloni abbia dato a più riprese all’Emilia Romagna circa 750 milioni di euro per interventi urgenti di difesa idraulica e messa in sicurezza della rete idrica, spendendone una minima parte. Anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, è intervenuto, in un’altra conferenza stampa, sottolineando come il governo di Roma negli ultimi dieci anni abbia assegnato all’Emilia-Romagna oltre 594 milioni di euro. “La Regione faccia sapere se e come li ha spesi, e se mancano ancora territori ‘più vulnerabili’ su cui intervenire”, ha chiesto. Il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami ha parlato di “ennesimo episodio alluvionale” ed “ennesima situazione d’emergenza”, sottolineando che “dalla lettura dei territori coinvolti si può notare come siano in buona parte province già interessate dai fatti del maggio 2023. E’ un elemento oggettivo”.


Non si è fatta attendere la replica della segretaria del Pd, Elly Schlein. “Mentre gli amministratori dell’Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione, la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali”. Il candidato presidente per il centrosinistra alle elezioni regionali in Emilia Romagna, e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale che si era messo davanti al televisore per seguire la conferenza stampa di Musumeci dopo pochi minuti ha spento la tv. “Avevo iniziato a guardare il ministro della Protezione civile perché pensavo desse informazioni utili alla gestione dell’emergenza ma quando ho capito che era una conferenza stampa politica ho spento il televisore e ho ripreso ad occuparmi dei cittadini colpiti dall’alluvione”.


Conferenza stampa di Musumeci definita una “speculazione politica” anche dalla presidente facente funzione dell’Emilia Romagna, Irene Priolo, che ha chiesto al commissario per l’emergenza 2023 Figliuolo “di dissociarsi” dalle dichiarazioni del ministro.

Maltempo in Emilia-Romagna, la presidente della Regione e Schlein contro il governo: è sciacallaggio

Maltempo in Emilia-Romagna, la presidente della Regione e Schlein contro il governo: è sciacallaggioRoma, 19 set. (askanews) – “Piena vicinanza a comunità e territori nuovamente colpiti dagli eventi alluvionali delle scorse ore. Mentre gli amministratori dell’Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione, la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali”, così in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein, che aggiunge: “Giorgia Meloni aveva fatto, più di un anno fa, una inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati. Non hanno messo risorse adeguate. Hanno perso due mesi per nominare un Commissario su cui hanno concentrato tutte le prerogative e i poteri; hanno individuato nell’esercito, a Roma, la struttura commissariale a dispetto del territorio, hanno voluto a tutti i costi centralizzare e adesso scaricano responsabilità e problemi sugli amministratori locali. Prima ancora che ridicolo è indecente”.


“Ho sentito poco fa il commissario Figliuolo e al quale ho anche espressamente richiesto dal momento che con il commissario stiamo facendo interventi in modo corretto, se ritiene di dissociarsi dalle dichiarazioni del ministro Musumeci”, ha detto Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna in conferenza stampa sull’emergenza alluvione. “Non so se ovviamente lo farà però in questo momento mi sento di dire che mentre noi siamo provando a salvare vite, la conferenza stampa l’ho personalmente ritenuta una speculazione politica”, ha aggiunto.

Maltempo, Schlein: governo fa sciacallaggio politico

Maltempo, Schlein: governo fa sciacallaggio politicoRoma, 19 set. (askanews) – “Piena vicinanza a comunità e territori nuovamente colpiti dagli eventi alluvionali delle scorse ore. Mentre gli amministratori dell’Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione, la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali. Giorgia Meloni aveva fatto, più di un anno fa, una inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati. Non hanno messo risorse adeguate. Hanno perso due mesi per nominare un Commissario su cui hanno concentrato tutte le prerogative e i poteri; hanno individuato nell’esercito, a Roma, la struttura commissariale a dispetto del territorio, hanno voluto a tutti i costi centralizzare e adesso scaricano responsabilità e problemi sugli amministratori locali. Prima ancora che ridicolo è indecente”. Così in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Maltempo, Musumeci: in 10 anni all’Emilia-Romagna oltre mezzo miliardo, non sappiamo come è stato speso

Maltempo, Musumeci: in 10 anni all’Emilia-Romagna oltre mezzo miliardo, non sappiamo come è stato spesoRoma, 19 set. (askanews) – Nella conferenza stampa convocata “sulla situazione emergenziale che ha colpito la regione Emilia-Romagna”, a causa del maltempo, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha fatto il bilancio di quanto “il governo di Roma negli ultimi dieci anni” ha assegnato alla Regione Emilia-Romagna: oltre 594 milioni di euro, ha spiegato chiedendo che la Regione faccia sapere se e come li ha spesi, se mancano ancora territori “più vulnerabili” su cui intervenire.


In particolare, negli ultimi 10 anni – ha spiegato Musumeci – “da parte del Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) dal 2013 al 2023 sono stati messi a disposizione 118 milioni 285mila euro per quattro interventi superiori ai 10 milioni; lo stesso Mase per 128 interventi più ridotti ha messo a disposizione dell’Emilia Romagna 136 milioni e 14mila euro; il ministero dell’Interno per 446 piccoli interventi ha messo a disposizione 158 milioni e 956mila euro; sempre lo stesso Ministero dell’Interno per 38 interventi, superiori a un milione, ha messo a disposizione dell’Emilia Romagna 68 milioni e 74mila euro. La protezione civile ha finanziato 670 interventi nell’ultimo decennio con 92 milioni 761mila euro. Il Dipartimento Casa Italia, pertinente alla mia delega ha finanziato 13 interventi per 17 milioni e 225mila. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha finanziato 13 interventi per 3 milioni e 250.000”. Quindi “in questo decennio l’Emilia-Romagna ha avuto assegnati dai governi di Roma 594 milioni e 567.679 euro. Siamo a oltre mezzo miliardo”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo: “Ecco se la regione Emilia-Romagna potesse fare lo sforzo di farci sapere quanta di questa risorsa è stata spesa. Spero tutta o quasi. E se ci facesse la cortesia di dirci quali sono ancora i territori più vulnerabili, quali sono quelli sui quali bisogna intervenire, in un rapporto di reciproca e leale collaborazione istituzionale, noi da Roma potremmo programmare ulteriori interventi in regime ordinario”, ché “non si può sempre chiamare in causa l’alluvione del 2023, accaduto perché nel 2010 o nel 2000 forse alcune cose che dovevano essere fatte non sono state fatte”.


La conferenza stampa è stata proprio convocata – per “informare la stampa sui dati che vi abbiamo appena fornito, perché gli importi elencati dimostrano come questo governo, ma anche quelli precedenti, siano stati assolutamente vicini nel fornire le risorse, e questo vale per tutte le regioni”, ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ricordando che “la Protezione civile ha distribuito e ripartito alle regioni un miliardo e 200 milioni negli ultimi due anni, lo abbiamo fatto agli inizi del 2023, sono fondi del PNRR”. E “alla Regione Emilia-Romagna sono andati complessivamente oltre 90 milioni di euro, 30 milioni e 568.000 per coprire interventi che erano stati già progettati e anche avviati con i cantieri, 61 milioni e 136.000 per nuovi interventi legati alla messa in sicurezza del territorio”. Una somma che fa parte degli oltre 594 milioni che la regione ha ricevuto in dieci danni dai governo centrale, di cui il ministro ha elencato gli importi, ma in questo caso, ha sottolineato, essendo fondi del Pnrr, con vincoli di spesa temporali: “Non sappiamo quante di queste risorse sono state già impegnate, ma entro giugno 2026 le opere dovranno essere completate e collaudate perché si tratta di fondi del PNRR “, ha detto Musumeci.


“Quindi – ha concluso il ministro – io credo che non sia un problema di risorse, ma un problema di programmazione e di progettazione, di mettere in cantiere e trasformare le idee in azione. Speriamo che questa ondata di maltempo possa attenuarsi nelle prossime ore ma nessuno si faccia illusione perché un territorio fragile e vulnerabile rimane sempre esposto”. Concludendo la conferenza stampa e rispondendo ad una domanda diretta, il ministro ha sottolineato: “Io non ho parlato di responsabilità, proprio perché non sappiamo dei 594 milioni messi a disposizione della regione Emilia Romagna quanti siano stati già utilizzati, spesi e tradotti in opere”. “Quindi – ha proseguito Musumeci – parlerei di responsabilità se la risorsa fosse stata utilizzata per il 50%-60%. In un contesto così difficile ci aspettiamo che i cantieri vengano programmati e aperti subito. Quando, incontrando la Regione, avremo il dato preciso dell’utilizzo delle risorse, come sono state utilizzate e quanto è stato utilizzato, saremo nelle condizioni di esprimere una valutazione obiettiva”.

Vela, Luna Rossa in finale di Louis Vuitton Cup

Vela, Luna Rossa in finale di Louis Vuitton CupRoma, 19 set. (askanews) – Luna Rossa è in finale di Louis Vuitton Cup e sfiderà, da giovedì 26 settembre a venerdì 5 ottobre (al meglio delle 13 regate), Ineos Britannia per contendersi il trofeo che apre la strada a disputare l’America’s Cup contro i detentori neozelandesi. L’imbarcazione italiana ha vinto nelle acque di Barcellona l’ottava regata contro American Magic chiudendo il conto 5-3. Una regata impeccabile, condotta dal primo lato. Avanti di 20″ alla prima boa, Luna Rossa si separa subito da American Magic e guadagna terreno fino ai 300 metri. Poi si dedica a marcare gli americani. Luna Rossa vola anche a 40 nodi. Chiude il lato con 22″ su Patriot. Finale di regata in tranquillità e appuntamento con Ineos Britannia per contendersi la Louis Vuitton Cup. Per Luna Rossa è la 5^ finale di LVC dal 2000 a oggi.

Tajani presenta Mussolini e Carpano in Fi: “costruiamo dimora rassicurante”

Tajani presenta Mussolini e Carpano in Fi: “costruiamo dimora rassicurante”Roma, 19 set. (askanews) – Rachele Mussolini e Francesco Carpano, “che hanno deciso di aderire a Forza Italia, non hanno avuto promesse, hanno soltanto avuto da parte nostra la possibilità di partecipare alla costruzione di un progetto politico che è quello di costruire un centro che occupi lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, un centro alternativo alla sinistra ma di cui c’è grande bisogno nel nostro Paese, una forza seria, credibile, affidabile, responsabile, e la loro adesione, che certamente rafforza la presenza di Forza Italia a Roma, si aggiunge a quelli di tanti altri” arrivati negli ultimi giorni. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella conferenza stampa alla Camera con cui ha presentato l’ingresso nel partito dei consiglieri comunali di Roma Capitale Rachele Mussolini (proveniente da Fratelli d’Italia) e Francesco Carpano (proveniente da Azione). Con gli ingressi di Mussolini e Carpano Forza Italia torna ufficialmente in Consiglio comunale di Roma Capitale.


“C’è un clima di grande interesse nei nostri confronti – ha proseguito Tajani -, tanti giovani, donne e uomini, vogliono partecipare alla costruzione di questa dimora rassicurante per gli italiani, quella dimora che deve far sentire sicuri i giovani che vogliono costruirsi una vita, coloro che lasciano il mondo del lavoro e costruirsi una terza età serena e gli imprenditori che voigliuono avere la possiiblità di investire con sicurezza sapendo quello che accade”. “Noi crediamo molto nei nostri rappresentanti negli enti locali – ha continuato Tajani -, all’inizio di ottobre ci sarà una due giorni dedicati a Enti locali a Perugia, dove ci confronteremo su quello che si può fare a livello del territorio e questa adesione dimostra cge questo lavoro lo potremo fare bene anche a Roma, la Capitale d’Italia merita un cambiamento” e in quest’ottiva va anche “la riforma per dare potere legislativo alla Capitale: noi crediamo che Roma debba avere lo stesso spazio e ruolo, con la propria autonomia, che hanno le grandi capitali. C’è una proposta di legge costituzionale che porta la firma del nostro capogruppo alla Camera Paolo Barelli e quindi anche da questo punto di vista noi continueremo a lavorare per la città e lo potremo fare meglio con due consiglieri comunali che hanno scelto la bandiera di Fi e daranno un impulso a tutte le attività territoriali, rinforzando anche il lavoro dei nostri consiglieri municipali che potranno avere dei punti di riferimento”, ha concluso.


“Ho voluto aderire a una forza moderata, laica e centrista che rispecchia pienamente la mia sensibilità – ha spiegato Rachele Mussolini -, ho intenzione di portare questi valori all’interno degli atti che faremo su Roma, che deve essere una Capitale, anche alla luce del Giubileo, inclusiva, solidale, dove gli ultimi non devono essere lasciati indietro. In Campidoglio siamo opposizione e continueremo a essere un’opposizione seria, costruttiva sui temi, mai strumentale, perché il nostro obiettivo e il nostro interesse è Roma”, fermo restando, ha concluso, che l’obiettivo di lungo periodo “è di dare nel 2026 alla Capitale un sindaco del centrodestra”. Dal canto suo Francesco Carpano ha posto l’accento sulla necessità di una riforma costituzionale per Roma: “Oggi, ed è alla base del malessere di questa città, manca un’amministrazione a fianco dei cittadini, è il grande tema, annoso, della distribuzione dei poteri, delle competenze e delle risorse sul territorio di Roma Capitale”, che è vastissimo. Oggi quello che “si perde è ciò che l’amministrazione demanda ai consigli municipali, cioè la piccola amministrazione, lo spazzamento delle strade, l’ordinaria manutenzione di strade e marciapiedi, insomma il governo della prossimità e in questo cade la nostra proposta della riforma di Roma Capitale”. Dobbiamo lavorare, ha concluso per “arrivare a una riforma che avvicini il potere ai romani”.


Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i capigruppo di Forza Italia di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, e Luisa Regimenti, segretario di Forza Italia Roma Capitale.

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficacia

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficaciaRoma, 19 set. (askanews) – Nel Mezzogiorno progetti e Pnrr vanno portati avanti “non tanto ‘per farli, per spendere i soldi’ ma se servono a rafforzare e potenziare le capacità produttive dell’economia”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta che nel suo intervento all’evento organizzato oggi a Catania dall’istituzione di via Nazionale – alla 17esima tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia – ha anche avvertito che se dovessero crearsi “conflitti” tra efficacia e rapidità di esecuzione su un progetto, per le Regioni del Mezzogiorno si può pensare alla possibilità di “concordare un allungamento dei tempi di realizzazione”.


Secondo Panetta “l’accumulazione di capitale nel Mezzogiorno sta ora beneficiando dell’attuazione del Pnrr, dell’utilizzo dei fondi strutturali e della ripresa degli investimenti delle Amministrazioni locali. Nell’ambito del Pnrr è stato opportunamente fissato l’obiettivo di destinare il 40 per cento delle risorse al Sud”. “È essenziale realizzare i progetti speditamente, per stimolare l’economia meridionale in una fase di debolezza del ciclo internazionale. Ma non al costo di pregiudicarne l’efficacia – ha avvertito il governatore -. Qualora a causa dell’ingente ammontare degli investimenti insorgesse un conflitto tra i due obiettivi (efficacia e rapidità) sarebbe preferibile salvaguardare il primo e valutare la possibilità di concordare, per queste regioni, un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti”, ha detto.


“La mia interpretazione, la mia visione – ha poi spiegato a braccio – è che i progetti vanno fatti bene. Non dobbiamo farli per farli, ma (solo) se servono a rafforzare, potenziare la capacità produttiva. Allora sono utili. Se li facciamo per spendere i soldi ci illudiamo, vedremo una fiammata, magari in termini produttivi, e poi ricominceremo a fare i convegni per spiegare perché il Sud non cresce. E questo – ha concluso – non deve succedere”.