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Turismo, 29 milioni d’italiani pronti a partire: verso un 2024 da record (ecco le mete preferite)

Turismo, 29 milioni d’italiani pronti a partire: verso un 2024 da record (ecco le mete preferite)Roma, 29 giu. (askanews) – Il 2024 potrebbe essere da record per il turismo. Sono 29 milioni gli italiani pronti a partire tra giugno e settembre, per uno o più viaggi, con un budget complessivo pro capite a disposizione di 1.190 euro (+10% rispetto al 2023). L’indice di fiducia dei viaggiatori dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio si attesta a quota 72 su 100, 2 punti in più di giugno 2023 e 1 in più di giugno 2019. Trend positivo, quindi, con un probabile 2024 finalmente da record, anche per la domanda interna. Numeri che sanciscono la fine di un lungo periodo in cui il rapporto tra i connazionali e le vacanze era stato decisamente “tiepido” e ben lontano dalle ottime performance dei flussi esteri diretti in Italia. In ogni caso c’è sempre da considerare la variabile meteo che potrebbe influenzare i programmi di vacanza. E’ quanto emerge dal Focus sulle vacanze estive dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg su un campione di 1.045 italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra l’11 e il 17 giugno.


Riguardo ai mesi scelti per le vacanze gli italiani spenderanno una media pro capite di 750 euro a luglio, 910 euro ad agosto – il mese con la maggiore incidenza di vacanze lunghe – e 760 euro a settembre. A giugno questo valore si attesta a 630 euro. Alla domanda su dove pernotteranno in viaggio, le risposte del campione da un lato individuano le classiche strutture turistico-ricettive – alberghi, villaggi vacanza, campeggi e resort – alle quali si indirizzano complessivamente oltre 4 italiani su 10, di cui oltre la metà in alberghi – e dall’altro le seconde case di proprietà o l’ospitalità presso amici e parenti, scelte nel 14% dei casi, che diventano il 17% per le vacanze più lunghe. Per b&b e affitti brevi invece, la preferenza appare più legata alla durata del viaggio. I primi sono scelti addirittura nel 22% dei casi per vacanze brevi, scendendo al 13% per quelle di 7 giorni o più. Per i secondi la tendenza è esattamente opposta: si va dal 9% per gli short break al 14% nelle vacanze più lunghe.


Nei 4 mesi in esame, in cui la metà dei viaggiatori previsti farà più vacanze di diversa durata, è significativa la quota (34%) di coloro che sceglieranno mete tanto nazionali quanto oltre confine. Il 58% resta però sempre fedele all’Italia, scegliendo esclusivamente destinazioni della Penisola, mentre il restante 8% farà vacanze solo all’estero. Delle destinazioni scelte per i viaggi tra giugno e settembre, il 24% saranno mete balneari, soprattutto per le vacanze più lunghe, dove questa preferenza raggiunge il 39% delle indicazioni espresse dal campione intervistato. Ravvivato interesse quest’anno per la montagna, che raccoglie il 13% delle preferenze superando, seppure di poco, tanto le città quanto i luoghi d’arte, entrambi con l’11% delle preferenze. Su questi ultimi però gli italiani programmano maggiormente 1 o 2 notti a destinazione, così come per i piccoli borghi, che seguono con il 10% delle preferenze.


Quanto alle mete, a sostenere l’interesse degli italiani per le vacanze estive in montagna contribuisce fortemente il Trentino Alto Adige, costantemente nella top list dopo la Toscana – per i viaggi di breve e media durata – e dopo Sardegna e Puglia per le vacanze più lunghe. A riprova della passione per il mare troviamo supergettonate, oltre a Sardegna e Puglia, anche Sicilia ed Emilia Romagna, alle quali si aggiunge la Liguria, quest’ultima soprattutto per i viaggi brevi e le vacanze con massimo 5 pernottamenti. Rivolgendo l’attenzione oltre confine, continua a prevalere il panorama delle destinazioni europee, particolarmente fruibili d’estate, dove l’offerta di Grecia e Spagna catalizza fortemente l’attenzione dei nostri connazionali con la Francia che segue più a distanza.

MotoGp, Bagnaia guadagna una pole da record ad Assen

MotoGp, Bagnaia guadagna una pole da record ad AssenRoma, 29 giu. (askanews) – Altra prestazione monstre per Francesco Bagnaia che ottiene la pole position di Sprint e gara del GP d’Olanda, ottava tappa stagionale della MotoGP. Ad Assen il pilota del team Ducati chiude in 1:30.540, record delle qualifiche, precedendo sulla griglia di partenza il leader del mondiale Jorge Martin per un soffio (81 millesimi) e lo spagnolo Maverick Vinales in Aprilia. Seconda fila per Alex Marquez, davanti ad Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio, mentre Marc Marquez partirà settimo a causa di una violenta caduta in fase di lancio nei minuti finali della sessione.

Le voci, la storia: una nuova audioguida per la Fondazione Cini

Le voci, la storia: una nuova audioguida per la Fondazione CiniVenezia, 29 giu. (askanews) – Una narrazione sceneggiata e contemporanea, dentro la quale si possono incontrare Andrea Palladio o Jorge Luis Borges: è questa l’idea alla base della nuova audioguida della Fondazione Giorgio Cini a Venezia, che è stata progettata e scritta da Ilaria D’Uva, che guida l’azienda di famiglia che opera da oltre 60 anni nell’interpretazione del patrimonio culturale e nella gestione dei servizi museali, il padre Giovanni, infatti, nel 1959 realizzò la prima audioguida.


“Quello che abbiamo fatto – ha detto ad askanews Ilaria D’Uva, amministratrice della D’Uva e co-autrice della nuova guida con Francesca Ummarino – è di creare un’audioguida che vede coinvolti personaggi che sono stati significativi per questo luogo, quindi Andrea Pallagio, Baldassare Longhena, l’abate Morosini, Vittorio Cini che scrive al figlio Borges a cui è dedicato il labirinto, che sono interpretati da delle grandissime voci, per esempio abbiamo Eleonora Duse che è interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, abbiamo Vittorio Cini interpretato da Diego Ribon e tutto questo è arricchito da una colonna sonora originale composta da Antonio Fresa e registrata e interpretata con i solisti dell’Orchestra del Teatro della Fenice che esce dall’audio guida e diventa anche un disco che produciamo con un’etichetta milanese che si chiama Adesiva Discografica”. Come si vede l’idea di racconto spazia su più fronti, gioca ad allargare lo spazio reale e immaginario della Fondazione, a rimescolare il tempo e ad amplificare l’esperienza. Cosa interessante, il fatto di farlo con le voci, senza ricorrere ad altre tecnologie, lasciando che sia la dimensione, se volete, teatrale più classica a farsi largo durante la visita. “La vera novità – ha concluso D’Uva – è che noi vogliamo cogliere le emozioni e puntiamo tutto sulla narrazione, sui racconti, sulle emozioni delle parole e della musica”.


E gli spazi della Fondazione Cini, nella loro eleganza, sembrano un palcoscenico adatto e consapevole per fare risuonare questa nuova narrazione.

Turismo, Sangalli: possibile 2024 da record, da settore contributo a Pil

Turismo, Sangalli: possibile 2024 da record, da settore contributo a PilRoma, 29 giu. (askanews) – “Le previsioni per il turismo indicano la possibilità di avere i numeri migliori di sempre. Mai come oggi il settore turistico può contribuire a quella crescita necessaria che ancora manca alla nostra economia. Le sorti di questo 2024, che si concluderà con una manovra di bilancio complicata, dipendono dalla tenuta complessiva dell’occupazione, dalla riduzione dell’inflazione e dalla prevista crescita del turismo in tutte le sue forme”. Ad affermarlo è il presidente di Confcommercio commentando i dati sulle vacanze estive degli italiani.

Turismo, 29 milioni d’italiani pronti a partire: verso 2024 da record

Turismo, 29 milioni d’italiani pronti a partire: verso 2024 da recordRoma, 29 giu. (askanews) – Il 2024 potrebbe essere da record per il turismo. Sono 29 milioni gli italiani pronti a partire tra giugno e settembre, per uno o più viaggi, con un budget complessivo pro capite a disposizione di 1.190 euro (+10% rispetto al 2023). L’indice di fiducia dei viaggiatori dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio si attesta a quota 72 su 100, 2 punti in più di giugno 2023 e 1 in più di giugno 2019. Trend positivo, quindi, con un probabile 2024 finalmente da record, anche per la domanda interna. Numeri che sanciscono la fine di un lungo periodo in cui il rapporto tra i connazionali e le vacanze era stato decisamente “tiepido” e ben lontano dalle ottime performance dei flussi esteri diretti in Italia. In ogni caso c’è sempre da considerare la variabile meteo che protrebbe influenzare i programmi di vacanza. E’ quanto emerge dal Focus sulle vacanze estive dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg su un campione di 1.045 italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra l’11 e il 17 giugno.


Riguardo ai mesi scelti per le vacanze gli italiani spenderanno una media pro capite di 750 euro a luglio, 910 euro ad agosto – il mese con la maggiore incidenza di vacanze lunghe – e 760 euro a settembre. A giugno questo valore si attesta a 630 euro. Alla domanda su dove pernotteranno in viaggio, le risposte del campione da un lato individuano le classiche strutture turistico-ricettive – alberghi, villaggi vacanza, campeggi e resort – alle quali si indirizzano complessivamente oltre 4 italiani su 10, di cui oltre la metà in alberghi – e dall’altro le seconde case di proprietà o l’ospitalità presso amici e parenti, scelte nel 14% dei casi, che diventano il 17% per le vacanze più lunghe. Per b&b e affitti brevi invece, la preferenza appare più legata alla durata del viaggio. I primi sono scelti addirittura nel 22% dei casi per vacanze brevi, scendendo al 13% per quelle di 7 giorni o più. Per i secondi la tendenza è esattamente opposta: si va dal 9% per gli short break al 14% nelle vacanze più lunghe.


Nei 4 mesi in esame, in cui la metà dei viaggiatori previsti farà più vacanze di diversa durata, è significativa la quota (34%) di coloro che sceglieranno mete tanto nazionali quanto oltre confine. Il 58% resta però sempre fedele all’Italia, scegliendo esclusivamente destinazioni della Penisola, mentre il restante 8% farà vacanze solo all’estero. Delle destinazioni scelte per i viaggi tra giugno e settembre, il 24% saranno mete balneari, soprattutto per le vacanze più lunghe, dove questa preferenza raggiunge il 39% delle indicazioni espresse dal campione intervistato. Ravvivato interesse quest’anno per la montagna, che raccoglie il 13% delle preferenze superando, seppure di poco, tanto le città quanto i luoghi d’arte, entrambi con l’11% delle preferenze. Su questi ultimi però gli italiani programmano maggiormente 1 o 2 notti a destinazione, così come per i piccoli borghi, che seguono con il 10% delle preferenze.


Quanto alle mete, a sostenere l’interesse degli italiani per le vacanze estive in montagna contribuisce fortemente il Trentino Alto Adige, costantemente nella top list dopo la Toscana – per i viaggi di breve e media durata – e dopo Sardegna e Puglia per le vacanze più lunghe. A riprova della passione per il mare troviamo supergettonate, oltre a Sardegna e Puglia, anche Sicilia ed Emilia Romagna, alle quali si aggiunge la Liguria, quest’ultima soprattutto per i viaggi brevi e le vacanze con massimo 5 pernottamenti. Rivolgendo l’attenzione oltre confine, continua a prevalere il panorama delle destinazioni europee, particolarmente fruibili d’estate, dove l’offerta di Grecia e Spagna catalizza fortemente l’attenzione dei nostri connazionali con la Francia che segue più a distanza.

Voto Ue spacca maggioranza, per Meloni match commissario (con grana Ecr)

Voto Ue spacca maggioranza, per Meloni match commissario (con grana Ecr)Bruxelles, 28 giu. (askanews) – Giorgia Meloni lo ha spiegato bene ieri notte al termine del Consiglio europeo: la decisione di astenersi su Ursula von der Leyen (votando contro Antonio Costa e Kaja Kallas) è stata decisa “nel rispetto delle diverse valutazioni” – ovvero delle divisioni – dei partiti della maggioranza. In effetti, se ce ne fosse stato bisogno, il voto sui top jobs ha mostrato con nettezza le tre diverse posizioni che convivono nell’esecutivo.


La vicenda delle nomine ha rinvigorito gli attacchi all’Ue di Matteo Salvini. Il leader della Lega grida a un “colpo di Stato” a cui “la democrazia ci impone di reagire con tutti i mezzi possibili”. Per questo, annuncia, “come Lega stiamo lavorando per un grande gruppo alternativo che porti nei palazzi di Bruxelles la voglia di cambiamento che milioni di italiani e di europei hanno chiesto con il voto”. Nella convinzione leghista che questa Commissione “avrà vita breve”. Su ben altra linea Forza Italia, che fa parte del Ppe e che quindi avrebbe auspicato un diverso voto. Per Antonio Tajani quelli di Salvini “sono giudizi politici, non è il mio linguaggio” e comunque “assolutamente non influiscono sul peso dell’Italia” a livello europeo. Il ministro degli Esteri precisa che “la trattativa” sulle nomine “la fa il presidente del Consiglio per conto dell’Italia non per conto delle forze politiche che sostengono il Governo”. Tajani – secondo cui “non c’è nessun isolamento” dell’Italia – ha anche ribadito di non credere “che nessuno pensi in Italia che al nostro Paese non spetti un portafoglio di grande importanza e la vicepresidenza della Commissione europea, cosa che è sempre accaduta tranne che con Gentiloni”.


Da parte sua Giorgia Meloni, nella doppia veste di presidente del Consiglio e di leader di Fdi e dei Conservatori di Ecr, anche ieri sera ha rimarcato tutta la sua contrarietà per “metodo e merito” di una scelta “sbagliata” a cui ha detto di no “per rispetto dei cittadini”. Ciò nonostante con von der Leyen la porta resta aperta e non potrebbe essere altrimenti visto che la premier dovrà trattare con lei le deleghe da assegnare al commissario italiano. La presidente del Consiglio vuole un ruolo “di peso”, magari una vicepresidenza esecutiva, anche se queste saranno presumibilmente tre e riservate a popolari, socialisti e liberali. Certo Meloni da ieri appare un po più debole, soprattutto per i movimenti che stanno avvenendo nel settore destro del Parlamento di Strasburgo. Il leader (ex?) amico Viktor Orban sta organizzando un nuovo gruppo di populisti di destra e sta lavorando per ‘sfilare’ ai Conservatori i polacchi del Pis, che contano una nutrita pattuglia di 20 eurodeputati, proponendosi come nuovo polo di attrazione. Se l’operazione riuscisse il peso di Ecr sarebbe ridimensionato. Per questo Meloni è corsa ai ripari e sono in corso i contatti con l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki per far rientrare l’ipotesi di separazione. A giocare a suo favore c’è però la necessità di von der Leyen di trovare voti fuori dalla maggioranza per avere il via libera del Parlamento il prossimo 18 luglio. Contando che viene calcolata una percentuale di un 10-15% di franchi tiratori, la presidente designata – secondo i calcoli del suo staff – ha bisogno di una cinquantina di voti per stare tranquilla. Andrà dunque – senza accordi formali – a pescare tra i Verdi (che paiono ben disposti) ma anche i parlamentari di Fdi sono obiettivi ‘appetibili’. E su questo può puntare Meloni per strappare il migliore accordo possibile.

Fanpage, Schlein: da Meloni e FdI altro attacco a libertà di stampa

Fanpage, Schlein: da Meloni e FdI altro attacco a libertà di stampaNapoli, 28 giu. (askanews) – “Trovo molto grave che Fratelli d’Italia e la presidente del Consiglio Meloni abbiano trovato un’altra occasione di fare un attacco frontale alla libertà di stampa anziché affrontare il merito di quello che emerge da quella inchiesta, che dimostra un problema gravissimo nella sua base e nella sua giovanile, di antisemitismo, razzismo, apologia di fascismo”. A dirlo la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, commentando l’inchiesta di Fanpage.


Parlando a Napoli, a margine di un appuntamento alla vigilia della parata del Napoli Pride, la leader dem ha aggiunto: “E questo va affrontato e questo ci si aspetta da chi siede nelle istituzioni, da chi ha giurato su una Costituzione che dice cose chiare, che è antifascista come tutti noi. Sono valori comuni su cui tutti coloro che siedono nelle istituzioni e fanno politica dovrebbero riconoscersi. Trovo, quindi, molto grave che anziché affrontare il merito che emerge da quella inchiesta si sia trovata un’ulteriore occasione di rinnovare un attacco alla libertà di stampa e al diritto di informazione dei cittadini”, ha concluso Schlein.

Musica, arriva Banda Kawasaki di Achille Lauro con Salmo e Gemitaiz

Musica, arriva Banda Kawasaki di Achille Lauro con Salmo e GemitaizRoma, 28 giu. (askanews) – Dopo l’annuncio della presenza in giuria a X Factor 2024 e a pochi mesi dalla release dell’ultimo singolo “Stupidi ragazzi” e del successo di “Ragazzi Madre – L’Iliade”, il docufilm che racconta il suo percorso artistico e i primi dieci anni di carriera, disponibile su Prime Video, Achille Lauro torna dopo un periodo creativo negli Stati Uniti tra New York e Los Angeles con “Banda Kawasaki” insieme a Salmo e Gemitaiz (per Elektra Records / Warner Music Italy), da oggi su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.


“Banda Kawasaki” è un brano urban dal sound avanguardista e dal flow energico e potente, che si distingue proprio per le sonorità internazionali, è un inno alla libertà, un invito a lasciarsi andare e a vivere la vita al massimo. Le voci inconfondibili di Achille Lauro, Salmo e Gemitaiz si intrecciano perfettamente, dando vita a un’atmosfera esplosiva. Scritto da Achille Lauro con Salmo – attualmente impegnato con l’Hellraisers tour – e Gemitaiz – al momento in tour con The Qvc experience – e prodotto da Gow Tribe, Danien e SixPm, il nuovo capitolo dei tre artisti è un manifesto generazionale che celebra la musica come strumento di unione e di espressione.


Il video, disponibile su youtube, diretto da Luca Gardella ha coinvolto Achille Lauro, Salmo e Gemitaiz insieme ai Ragazzi Madre della comunità Kayros di Don Claudio Burgio, realtà unica nel suo genere che a Milano da più di 20 anni offre supporto e alloggio a minori in difficoltà segnalati dal Tribunale per i Minorenni dai Servizi Sociali e dalle forze dell’Ordine. Fin dalle sue origini a Kayros il rap occupa un ruolo di particolare rilievo, in quanto uno dei mezzi con cui i giovani si conoscono, si esprimono e raccontano chi sono. Proprio per questo ad aprile 2024 è nata Kayros Music l’etichetta all’interno dell’associazione, recentemente sbarcata in Universal Music Italia, sotto la bandiera di Island Records. Il videoclip è un viaggio di immagini, colori e rombi di motori, ambientato proprio nella comunità di don Claudio Burgio, centro nevralgico del racconto, dove tra riferimenti mitologici ed estetica contemporanea i tre artisti si muovono con disinvoltura in un ambiente urban, dando vita ad una vera e propria sfilata di moda tra le mura dell’associazione. Per l’occasione Achille Lauro ha deciso di vestire e far sfilare i ragazzi della comunità Kayros, incarnazione reale della vita in comunità. Un evento che lancia un messaggio di unione tra strada e moda, che da sempre l’artista ha dettato attraverso l’imprevedibilità, un invito per tutti i Ragazzi Madre a cercare il loro percorso attraverso l’arte perché “La moda nasce dalla strada”.


Achille Lauro quest’estate è anche pronto a riabbracciare il suo pubblico per celebrare tutti gli album che lo hanno reso da icona trap a poliedrico artista in grado di smantellare ogni stereotipo. Sarà protagonista dell’”Achille Lauro Summer Fest – A rave before l’Iliade” la nuova leg estiva con special guest Boss Doms, un rave con arrangiamenti più elettronici all’insegna dell’inclusività aperto a tutti, che toccherà numerose location e festival italiani. L’autunno inizierà poi con “Ragazzi Madre – l’Iliade” il live i due show unici con Boss Doms previsti il 4 ottobre all’Unipol Forum di Milano e il 7 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma.

MotoGP, prequalifiche con record per Bagnaia ad Assen

MotoGP, prequalifiche con record per Bagnaia ad AssenRoma, 28 giu. (askanews) – Venerdì perfetto per Francesco Bagnaia che dopo le libere del Gp di Assen si prende anche le prequalifiche. Il pilota del team Ducati, infatti, non ha lasciato spazio a nessuno, sfrecciando in 1:31.340 e conquistando il miglior tempo davanti alla Aprilia di Maverick Vinales e la Ducati Gresini di Alex Marquez. In Q2 anche Aleix Espargaro, protagonista di una brutta caduta nel finale di sessione, insieme a Jorge Martin e Marc Marquez. Passaggio obbligato dal Q1 per Fabio Quartararo, Marco Bezzecchi e Pedro Acosta. Maverick Vinales non riesce a fare meglio, portandosi a 65 millesimi dalla Ducati, ma comunque al secondo posto della classifica cronometrica che dà di diritto il pass per il Q2.

Nino D’Angelo: si avvera un sogno, l’abbraccio dello stadio Maradona

Nino D’Angelo: si avvera un sogno, l’abbraccio dello stadio MaradonaNapoli, 28 giu. (askanews) – Grande attesa per il concerto evento “I Miei meravigliosi anni ’80…e non solo!” di Nino D’Angelo che si terrà domani, sabato 29 giugno, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Il popolare cantante napoletano ha raccontato alla vigilia del suo grande giorno l’emozione per il sogno della sua vita che si realizza.


“E’ quello che volevo nella mia vita, ho sempre pensato a questo sogno, avevo fatto il 6.0 nella curva B e adesso tutto lo stadio, è un’emozione che non si può spiegare. Io non mi aspetto niente, ho già avuto tanto e questa è una cosa in più, ma mi aspetto l’applauso, che mi sono meritato in questi 50 anni di carriera. Ho lavorato e faticato per arrivare dove sono arrivato, con caparbietà e in intelligenza sono riuscito ad arrivare fino a qui. Ci sarà tutto Nino D’Angelo, ci sarà l’uomo, il Nino D’Angelo degli anni ’80, e sarà amato da tutta Napoli, quello che non è successo negli anni ’80 perchè la città era spaccata rispetto a quel ragazzo col caschetto biondo, e col tempo tutta Napoli ha imparato ad amarlo. Hanno imparato ad amarlo perchè si sono accorti che stavamo perdendo tutti quei sentimenti che erano raccontati nei filmetti di serie b (i musicarelli ndr.) e hanno capito che erano importanti. Io raccontavo il valore, l’amore, l’amicizia, la verità e la spontaneità, quello che oggi manca, diciamo la verità”. Nino D’Angelo sarà accompagnato sul palco dai musicisti Federico Luongo e Domenico Langella alle chitarre, Davide Costagliola al basso, Carmine Tortora al pianoforte, Massimo Gargiulo al pianoforte e tastiere, Vincenzo Coppola alle tastiere, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Licastro al sax e dalla vocalist Milly Ascolese. Non ci saranno altri artisti a dividere con lui il palco come è molto di moda negli ultimi anni: “Voglio cantare senza ospiti, voglio misurare l’amore che il pubblico ha per me non per gli ospiti. Il Maradona è tutto mio, con oltre 40 mila napoletani e italiani.


Nino ha voluto raccontare come è nato questo evento: “Sono l’unico che non credeva al fatto che a 67 anni Napoli si sarebbe mobilitata per me, io ho iniziato nel 72, ho fatto 6 Sanremo e sono un cantante napoletano da sempre e voglio esserlo per sempre, perché è un privilegio. – Poi continua – Da diversi anni, durante i miei concerti, ho notato che quando canto i brani degli anni ’80 il pubblico balla e si scatena. Questa esperienza mi ha ispirato a organizzare un concerto speciale per il pubblico di casa mia, in cui metterò in scena una serata interamente incentrata sulla parte della mia discografia legata a quel periodo. Per me è anche un modo per fare una dedica “all’artista col caschetto” che è la base di tutto quello che ho fatto fino ad ora. Lui è stato colui che negli anni si è preso gli schiaffi e io ora mi godo le carezze. Il vero eroe del mio successo è lui”. Ha poi voluto raccontare la difficoltà di affermarsi e di sdoganare la sua musica: “Mi sono preso tanti schiaffi mi chiamavano il Terrone italiano, ma ho sempre cantato in napoletano. Il primo che mi ha sdoganato è stato Miles Davis, che disse che voleva suonare le mie canzoni, ho fatto sei Sanremo ma non è stato facile. Io nasco con la sceneggiata napoletana, come disse Mario Merola, ma ho cambiato genere, ho creato la canzone pop napoletana perché volevo raggiungere i giovani, andavo a cantare ai matrimoni ma poi tutti venivano tutti a sentirmi e così è iniziata la rivoluzione.” Poi aggiunge: “Sono figlio dell’ignoranza, mio padre non voleva facessi il cantante, ma in famiglia mi hanno insegnato le cose buone, sono figlio di questa Napoli che oggi è vincente. Un esempio attuale è Geolier è bellissimo vederlo a Sanremo, sono felice di questa nuova musica napoletana. Non so scrivere il rap, sono un poeta dolce loro sono poeti incazzati, ma hanno riportato Napoli al centro delle musica italiana per questo li stimo e li ammiro”. Brani come “A’ Discoteca”, l’inno delle discoteche italiane negli anni ’80, “Jamaica” con il suo ritmo travolgente, “Popcorn e Patatine”, colonna sonora dell’omonimo film che racconta la bellezza di un amore spensierato, e “Maledetto Treno”, un pezzo toccante dal testo commovente, hanno conquistato il cuore di più generazioni. Tante altre hit hanno lasciato il segno, tra cui “Napoli”, che recentemente è diventato ufficialmente l’inno della squadra azzurra. “Sto lavorando alla scaletta da quando mi hanno detto che c’era l’evento, ma non voglio rivelare altro”.


Grande tifoso di calcio, Nino a pensato ai suoi fan che vogliono vedere la nazionale agli Europei, alle 18 sui maxischermi del Maradona verrà proiettata la partita Italia Svizzera, lo stadio si tingerà di azzurro prima del concerto.