Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

La Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnato

La Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnatoRoma, 30 mag. (askanews) – Da oggi in poi, lo scranno numero 14 dell’aula della Camera non sarà più assegnato ad alcun deputato. Sarà di Giacomo Matteotti per sempre. “A perenne ricordo del suo sacrificio”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana annuncia la novità aprendo la cerimonia a Montecitorio in ricordo del deputato socialista ucciso dai fascisti, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, del vicepresidente della Consulta Giovanni Amoroso, degli ex presidenti delle Camere Luciano Violante Pier Ferdinando Casini, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Roberto Fico e della premier Giorgia Meloni.


È della presidente del Consiglio il commento più atteso della giornata. Arriva, a cerimonia in corso, attraverso un comunicato in cui Meloni parla di Matteotti come di “un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Parole salutate da diversi commentatori come un passo avanti ma che, come sottolinea l’ex leader di An Fini, rappresentano “la storia. D’altra parte Dumini, colui che guidava la squadraccia, era notoriamente iscritto al partito fascista”. “Esattamente 100 anni fa – ricorda Fontana aprendo la cerimonia dopo aver inaugurato con il capo dello Stato la mostra allestita in Transatlantico – dallo scranno di quest’Aula dove è stata apposta una targa in suo ricordo, Giacomo Matteotti pronunciò il discorso che gli sarebbe costato la vita”. Quel discorso, con cui Matteotti denunciò la violenza squadrista che aveva caratterizzato le elezioni del 1924 e ne chiese l’annullamento, viene letto in aula da Alessandro Preziosi. L’attore, dallo scranno che in questa legislatura è stato del deputato Avs Devis Dori, recita, insieme alle parole che costarono la vita a Matteotti, anche le continue interruzioni dei deputati fascisti e dell’allora presidente dell’Assemblea Alfredo Rocco che lo invitava a proseguire “ma prudentemente”: “Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!”, la replica del deputato. Un passaggio che strappa l’applauso dell’Emiciclo di un Parlamento – quello di oggi – sempre più di frequente svuotato delle sue funzioni legislative. Fanno riflettere, a questo proposito, le parole di Violante chiamato insieme a Bruno Vespa e allo storico Emilio Gentile a tracciare un ricordo di Matteotti: “Questo Parlamento è quello che Matteotti pensava dovesse essere?”, si chiede l’ex presidente della Camera. La domanda, visto il prosieguo dell’intervento, appare retorica: “L’attuale frammentazione sociale, insieme a una legge elettorale inidonea, rendono difficile per un parlamentare svolgere la sua funzione di rappresentante della Nazione. Oggi il politico non dice più sceglimi perché ti rappresento ma perché ti somiglio”. Ma, avverte Violante, “i Parlamenti non possono solo dibattere, alla fine devono decidere: la rappresentanza parlamentare non è un evento teatrale, è una sintesi che deve neccessariamente portare a una decisione politica. La crisi che portò al fascismo e all’omicidio di Matteotti fu anche una crisi di decisione delle vecchie classi dirigenti. Proprio la tragica storia di Matteotti ci insegna che le democrazie incapaci di decidere aprono ai cancelli dell’autoritarismo. Ciascuna dittatura è diversa dalla altre ma tutte hanno un punto in Comune, non tollerano i Parlamenti”.


Le parole di Matteotti, pronunciate con passione da Preziosi, sono da standing ovation. Tutti in piedi. C’è la segretaria Pd Elly Schlein e diversi parlamentari dem, non c’è il leader M5s Giuseppe Conte, impegnato in campagna elettorale in Sicilia. Un paio i leghisti presenti, per Forza Italia c’è il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Per Fdi il capogruppo al Senato Lucio Malan, il presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone. Per il governo i ministri Gennaro Sangiuliano, Carlo Nordio, Luca Ciriani, Andrea Abodi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il leader di Avs Angelo Bonelli nota “la freddezza” di La Russa “di fronte agli applausi” per Preziosi. “Preoccupa”, dice e commenta: “Ma da chi conserva orgogliosamente il busto di Mussolini a casa non possiamo meravigliarci che cambi”. A riempire l’Aula oggi sono soprattutto oltre 300 studenti e studentesse, tra loro gli alunni delle classi vincitrici del concorso “Matteotti per le scuole” premiate dai presidenti di Camera e Senato. “I loro lavori – dice Fontana – ci ricordano che la sua morte non è stata vana. Matteotti resta uno straordinario esempio di rigore morale e impegno civile per i nostri giovani”. Anche Schlein li elogia quando, a cerimonia finita, fanno la fila in Transatlantico per scattare un selfie con la segretaria dem: “Continuate così, abbiamo bisogno del vostro impegno”.

Artisti internazionali e anteprime, entra nel vivo “Cartoons On The Bay”

Artisti internazionali e anteprime, entra nel vivo “Cartoons On The Bay”Pescara, 30 mag. (askanews) – John Musker, Leslie Iwerks, Bruce Morris, Sara Pichelli, artisti internazionali tra i più noti nel mondo dell’animazione e del fumetto. Saranno loro i principali protagonisti della seconda giornata, venerdì 31 maggio, di “Cartoons On The Bay”, il Festival Internazionale dell’Animazione della Transmedialità e delle Meta Arti, in programma fino al 2 giugno a Pescara, promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com in collaborazione con la Regione Abruzzo, il Comune di Pescara e il Ministero dello Sport e i Giovani.


Venerdì 31 maggio sarà anche il giorno dedicato alla Spagna, il Paese ospite scelto per questa edizione. Le più recenti produzioni per bambini e ragazzi di Italia e Spagna saranno messe a confronto per discutere di nuove opportunità, sfide e strategie con due panel a partire dalle 10 all’Aurum di Pescara con gli interventi dei principali produttori e manager del mondo dell’animazione. E poi gli artisti della narrazione animata come Bruce Morris. Tra i suoi lavori più noti “Hercules” e “Basil l’investigatopo”. L’artista parlerà del processo creativo, di come ideare storie senza tempo in un incontro a partire dalle 11.30. Special Guest italiana sarà la cartoonist Sara Pichelli che quest’anno riceve il “Premio Sergio Bonelli”. Autrice Marvel dal 2008, lavora su testate di alto profilo come X-men, GOTG, Spider-Man. Pichelli lega il suo nome principalmente al successo di Miles Morales che co-crea insieme a B.M.Bendis nel 2012, nello stesso anno vince due Stan Lee Awards e un Eagle Award.


I segreti dietro a personalità e ai brand più noti dell’animazione saranno svelati dalla regista e produttrice statunitense Leslie Iwerks. In esclusiva per “Cartoons” il regista e animatore John Musker presenterà l’anteprima speciale e il dietro le quinte del suo ultimo cortometraggio “I’m Hip”. Il futuro dell’animazione, il disegno 3D, il Metaverso saranno i temi al centro di alcuni incontri con alcune chicche come la presentazione dik “Twilight Daycare: The Show” la prima serie comica immersiva interamente prodotta sulla piattaforma per videogiochi Roblox.


Per gli eventi dedicati al pubblico arriva il “Ruggito del Coniglio”, con Antonello Dose e Marco Presta, in diretta da piazza della Rinascita per Rai Radio2, continuano i giochi sportivi per bambini e i live di “No Name Radio”. Per i più piccoli il divertimento sarà assicurato da Radio Kids che presenta “Big Bang Live” con Armando Traverso e il pupazzo Lallo. In chiusura di giornata, momento imperdibile per grandi e piccini: un ensemble di Trombe, Ottoni e Percussioni, composto da 18 elementi del Conservatorio di Santa Cecilia, proporrà temi musicali tratti dai grandi classici del mondo dell’animazione da Biancaneve a Cenerentola, da Gli Aristogatti a Il Re Leone, Madagascar, La Carica dei 101, Kung Fu Panda, Tom e Jerry e tanti altri.

Cinema, “El Paraiso” con Edoardo Pesce dopo Venezia arriva in sala

Cinema, “El Paraiso” con Edoardo Pesce dopo Venezia arriva in salaRoma, 30 mag. (askanews) – Un film dai colori cupi che suscita emozioni intense; esce nelle sale dal 6 giugno “El Paraiso” di Enrico Maria Artale, con Edoardo Pesce, presentato alla scorsa Mostra di Venezia in concorso nella sezione Orizzonti.


Il protagonista vive ai margini con una madre colombiana dalla personalità trascinante. Un rapporto di grande amore, simbiotico e opprimente, messo in crisi dall’arrivo di una ragazza colombiana “mula” della cocaina, come aveva spiegato il regista al Lido. “Una coppia che è un po’ una coppia di fidanzati in un certo senso, anche se sono madre e figlio, il cui rapporto vive di contrasti, anche un po’ di odio e amore, oppressione ma anche una sorta di tolleranza. Tanta frustrazione ma anche dei momenti di sincera felicità. Ecco, mi interessava sottrarre tutto ciò al giudizio morale o anche alla analisi psicologica e cercarne un po’ la chiave poetica”. La madre del protagonista è interpretata dalla straordinaria attrice colombiana Margarita Rosa De Francisco, che ha portato nel film una incredibile carica vitale e drammatica allo stesso tempo. “La sensibilità di Enrico per me è molto raffinata, lavorare con lui è stato sublime per la qualità del lavoro, del processo” aveva spiegato al Lido.


A Venezia il film ha vinto il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura a Enrico Maria Artale e il Premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione Femminile a Margarita Rosa De Francisco. Ha vinto anche il Premio Arca – Cinema Giovani come Miglior Film Italiano a Venezia, votato da una giuria di giovani tra i 18 e i 26 anni, ed è stato presentato in numerosi festival in tutto il mondo, tra cui quelli di Santa Barbara, Haifa, San Paolo.

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencer

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencerRoma, 30 mag. (askanews) – C’è una rivoluzione in atto a 20 anni dalla nascita dei primi social network che il Pandoro-Gate ha contribuito a delineare ma non ha minato. Secondo la quarta edizione di dati dell’Osservatorio InSIdE – promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra – lo scandalo non ha indebolito la forza comunicativa di influencer e social media nella percezione degli utenti.


“Siamo abituati a contare sui numeri, quindi siamo tornati proprio su quei numeri per capire che cosa sia cambiato e se tutto quello che è stato detto negli ultimi mesi abbia effettivamente decretato la ‘morte’ degli influencer: e i dati ci dicono che gli utenti raccontano una verità che nei fatti non trova riscontro, anzi, ha risvolti nuovi che hanno modificato il nostro modo di fruire dei social network e di seguire gli influencer”, ha commentato Paola Nannelli, Executive Director Italia per Pulse Advertising e founder dell’Osservatorio InSIde sull’influencer marketing. Secondo lo studio gli utenti intervistati continuano a seguire i content creator, ma chiedono loro di essere attivi e interessanti con contenuti spontanei e non eccessivamente costruiti. Tra i primi motivi che spingono gli utenti a smettere di seguire un content creator c’è sempre la noia, al secondo posto l’eccesso di adv (22%) e al terzo posto la presenza di contenuti forzatamente inseriti nello storytelling, questo in crescita dal 17 al 21% rispetto all’indagine di ottobre 2023 (terza edizione dell’Osservatorio). Rimane marginale, in fatto di abbandono, il tema dello “scandalo” che risulta un elemento considerato come rilevante solo per il target più anziano (il 62% delle persone con più di 45 anni) e poco significativo per le fasce più giovani.


Emerge un primo grande cambiamento, che si è andato articolando man mano nel tempo ma che segna uno spartiacque: quello in cui i follower seguono più volentieri il contenuto che un content creator offre, e meno la persona. Si è contratta infatti la percentuale di follower che seguono un profilo per la persona in quanto tale (da 74% dell’indagine di ottobre 2023 al 72% del maggio 2024), mentre “contenuti” e “prodotti” vedono aumentare la loro rilevanza di tre punti percentuali. “Gli americani che hanno una parola per tutto parlano di Recommendation media – ha raccontato Francesco Oggiano, giornalista e host della newsletter Digital Journalism sui trend digitali – un ecosistema in cui i contenuti vengono consumati non sulla base delle proprie relazioni sociali, come i classici social, ma sulla base delle raccomandazioni di un algoritmo raffinatissimo nel cogliere i nostri interessi, come TikTok. Un ecosistema in cui l’esperienza è personale e in cui la stessa attività di following perde la potenza originaria”.


Il contenuto è diventato più importante del personaggio. Deve essere utile o intrattenere o far scoprire cose nuove, deve quindi avere una funzione riconosciuta dall’utente. Questa nuova consapevolezza e richiesta del pubblico è nata grazie a TikTok e alla sua crescita esponenziale: si pensi al fatto che ad esempio sta incalzando Google come motore di ricerca. TikTok sta quindi plasmando il nuovo modo di fruire i social network. Nato come piattaforma di video d’intrattenimento musicale, oggi ospita contenuti informativi ritmati e brevi dove è possibile reperire informazioni su tantissimi ambiti con tutorial, quindi “how to” che non costringono a “leggere” ma aiutano con un’esperienza diretta a rispondere alle esigenze del momento. Una prima conseguenza è la ricerca di content creator in grado di soddisfare o generare nuove esigenze con la creazione di contenuti concreti, consigli, procedimenti, informazioni e il lento accantonamento dei “personaggi”. Non è più sufficiente essere qualcuno per soddisfare la nuova tendenza di fruizione. Chi oggi lavora sui social network ne studia attentamente le logiche per creare strategie precise e verticali, canale per canale. E non trascura dettagli di storytelling preciso. “Oggi social media e content creator sono un unicum inscindibile, non esiterebbero social senza i content creator – ha detto ancora Paola Nannelli – se i social media della prima ora (parliamo del 2004) con Mark Zuckerberg e il primo Facebook sono nati per connettere persone che già si conoscevano, oggi a distanza di 20 anni sono sistemi complessi di relazioni e strumenti veri e propri di comunicazione, in cui la presenza dei content creator, quindi di contenuti di intrattenimento, utilità e soluzione a problemi, è fondamentale e reciproca per l’esistenza di tutto l’ecosistema”.


Gli algoritmi dei “nuovi” ecosistemi come TikTok poi contribuiscono a rafforzare la diffusione del contenuto perché suggeriscono agli utenti sempre nuovi video ma di contenuto affine alle preferenze dell’utente. Questo aiuta anche contenuti di micro influencer a risultare virali. Anche questo elemento rafforza la crescita e l’affermazione di creator funzionali e affievolisce i personalismi da vip. Inoltre, gli influencer continuano ad essere un riferimento per chi fa acquisti. Gli intervistati sono stati interpellati sul tema del rapporto tra acquisti e capacità degli influencer di stimolarli. Il 20% degli utenti intensivi di TikTok dichiara di aver preso in considerazione un prodotto Beauty perché trattato o raccontato da un creator, segue il 19% di prodotti Tech e il 13% di servizi di Entertainment. La fiducia resta il punto chiave che muove l’utente verso l’acquisto, con un importante incremento della percentuale degli intervistati che afferma di fidarsi dei consigli degli influencer che segue: dal 45% del 2023 al 50% di quest’anno. “Soppiantato il contenuto freddamente pubblicitario, che perde consenso” ha concluso Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Eumetra – oggi l’utente viene convinto ad acquistare se capisce che cosa sta comprando con un video esplicativo, una narrazione, un accompagnamento nell’esperienza. E non dimentichiamo la dimensione dell’intrattenimento: le persone sono alla ricerca di ‘leggerezza’. Dopotutto la ‘noia’ è il principale motivo di abbandono di un influencer. Tenendo conto di questi fattori e continuando a osservare le evoluzioni nei comportamenti e nelle propensioni dei consumatori, i social network, ognuno con il proprio target continueranno ad essere potenti veicoli di ‘consigli per gli acquisti’”.

Affitti express, idealista: 17% case resta sul mercato meno di 24 ore

Affitti express, idealista: 17% case resta sul mercato meno di 24 oreMilano, 30 mag. (askanews) – Il 17% delle case affittate tramite idealista durante il primo trimestre del 2024 è rimasta sul mercato meno di 24 ore. Un record, secondo uno studio pubblicato dal portale. Questa percentuale è superiore a quella registrata nel primo trimestre dell’anno precedente, quando raggiunse il 15%.


Negli ultimi 12 mesi, il fenomeno degli affitti express ha visto una crescita significativa in 39 capoluoghi italiani, diventando una tendenza sempre più rilevante. Al contrario, in 35 città si è registrato un calo, mentre 16 centri, per lo più piccoli, sono rimasti estranei a questa dinamica. Rimini e Ascoli Piceno guidano la classifica con il 40% delle case affittate in meno di un giorno, seguite da Monza (37%), Brescia (36%) e Ravenna (35%). Oltre a Rimini e Ascoli Piceno, altre 34 città italiane registrano percentuali di operazioni di affitto concluse entro 24 ore dalla pubblicazione dell’annuncio, superando la media nazionale. Tra queste, Pescara si distingue con il 33% delle case affittate in meno di un giorno, seguita da Lucca e Treviso, entrambe al 30%. Anche grandi mercati come Roma (22%), Palermo (22%) e Firenze (20%) mostrano un notevole dinamismo. Milano ha registrato un tasso di affitto express dell’11%, mentre Napoli si ferma al 7%. Tra le città con le percentuali più basse di affitti in meno di 24 ore troviamo Bari e Cremona (7% entrambe), con Catania che registra il tasso più basso, pari al 6%.


Secondo Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista, “questi dati mostrano che i problemi con l’offerta di affitti e la velocità con cui le case scompaiono dal mercato si sono diffusi in gran parte dei capoluoghi italiani. In metà di essi, la tendenza è aumentata negli ultimi 12 mesi. Tassi di affitti express così elevati causano forti tensioni sul mercato, facendo salire i prezzi e aumentando l’ansia delle famiglie che cercano di stabilirsi in una casa in affitto.”

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescenti

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescentiRoma, 30 mag. (askanews) – Quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni, pari a più di centomila ragazze e ragazzi, vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9% afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette e l’11,6% ammette di non poter comprare un paio di scarpe nuove anche se ne ha bisogno. Quasi uno su quattro (23,9%) inizia l’anno scolastico senza avere tutti i libri e il materiale necessario e il 24% ha difficoltà a partecipare alle gite scolastiche per motivi economici. Il 37,7% degli adolescenti vede i propri genitori spesso o sempre preoccupati per le spese e il 9% racconta che chiedono aiuto ad amici e familiari o prestiti. Il 43,7% dei 15-16enni intervistati aiuta la famiglia ad affrontare le spese, cercando di risparmiare e di non chiedere soldi per spese non indispensabili; tra questi, il 18,6% svolge qualche attività lavorativa (uno su due ha meno di 16 anni).


Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca Domani (Im)possibili di Save the Children, presentata oggi nel corso dell’apertura di “IMPOSSIBILE 2024 – Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora”, la biennale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza organizzata da Save the Children. L’evento, in corso oggi e domani a Roma presso l’Acquario Romano, intende coinvolgere il mondo della politica, dell’economia e dell’impresa, della cultura, del terzo settore, per rendere possibile ciò che oggi sembra non esserlo: investire nel più importante capitale che abbiamo, l’infanzia e i giovani, affinché siano un volano per lo sviluppo delle società.Secondo la ricerca, la condizione di povertà economica grava pesantemente sulle aspettative di vita degli adolescenti. Se le “aspirazioni” per il futuro risultano essere piuttosto uniformi tra tutti i ragazzi e le ragazze, le “aspettative” (cioè gli obiettivi che si ritiene verosimilmente di poter raggiungere) divergono e il quadro cambia drasticamente.


Più di un ragazzo su 4 in condizioni di grave deprivazione materiale afferma che non finirà la scuola e andrà a lavorare, a fronte dell’8,9% dei coetanei. Il 67,4% teme che, se anche lavorerà, non riuscirà ad avere abbastanza risorse economiche, contro il 25,9% degli adolescenti che non vivono condizioni di deprivazione. Andando ad analizzare lo scarto tra le aspirazioni e le aspettative concrete, spiega ancora il rapporto di Save the Children, colpisce la consapevolezza dei ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico circa gli ostacoli che dovranno affrontare nel loro accesso al mondo del lavoro. Il gap tra aspirazioni e aspettative concrete di avere un lavoro ben retribuito è infatti molto maggiore per questi ragazzi rispetto ai coetanei che vivono in condizioni economiche migliori.Se per questi ultimi, lo scarto è di 17,6 punti percentuali, per i più svantaggiati la forbice raggiunge i 56,4 punti percentuali, a testimoniare quanto la povertà possa generare frustrazione e gravare negativamente sui percorsi di vita.


“A causa di una grave ingiustizia generazionale, in Italia sono proprio i giovani i più colpiti dalla povertà. Ascoltando la voce dei ragazzi e delle ragazze, abbiamo rilevato che questa condizione incide non solo sul loro presente, ma chiude le loro aspettative per il futuro”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children: “È inaccettabile vedere adolescenti in condizioni di grave deprivazione economica, già consapevoli di fronte agli ostacoli da superare per trasformare le loro aspirazioni in un concreto progetto di vita. Ragazze e ragazzi che pensano di dover lasciare la scuola per andare a lavorare, temono di non potersi permettere l’università e di non ottenere domani un lavoro dignitoso. È un allarme che non deve rimanere inascoltato. Per affrontare queste gravi disuguaglianze è indispensabile un intervento strategico di contrasto alla povertà minorile, che comprenda un sostegno adeguato alle famiglie e il potenziamento strutturale dell’offerta educativa, scolastica ed extrascolastica. Il tema del futuro dei più giovani va messo al centro delle scelte economiche del Paese. Con la consapevolezza che è l’investimento più importante per lo sviluppo. Siamo alla vigilia delle elezioni europee e ai candidati chiediamo che la lotta contro la povertà delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie sia una priorità della politica, anche attraverso il sostegno alla misura europea della Child Guarantee, con un finanziamento adeguato e l’impegno per la sua attuazione”, ha concluso. 

Calderone: è record occupazione, bene giovani e donne

Calderone: è record occupazione, bene giovani e donneRoma, 30 mag. (askanews) – “Un nuovo primato della percentuale di occupati al 62,3 per cento è una bella notizia per gli italiani. Ma ci sono elementi ancora più incoraggianti nelle ultime rilevazioni dell’Istat: per la prima volta da oltre 15 anni, la disoccupazione in Italia scende sotto il 7 per cento. Nel complesso è l’intero mercato del lavoro che si sta muovendo. Sono incoraggianti i dati sui giovani under 25 e le donne, che costituiscono i target prioritari delle nostre politiche attive”. Lo dichiara in una nota il ministro del Lavoro, Marina Calderone, commentando i dati Istat.


“E’ la conferma che la direzione è quella giusta – aggiunge – c’è la fiducia delle imprese e dei lavoratori. Continueremo a investire sui contratti stabili che crescono, sui giovani, sulle donne, sull’acquisizione delle competenze da parte dei lavoratori per colmare la distanza tra domanda e offerta di lavoro, e sulla riduzione dei divari territoriali”.

E-Commerce, Corte Ue: Italia non può imporre obblighi supplementari

E-Commerce, Corte Ue: Italia non può imporre obblighi supplementariRoma, 30 mag. (askanews) – Uno Stato membro non può imporre obblighi supplementari a un fornitore di servizi online stabilito in un altro Stato membro. Pertanto, l’Italia non può imporre a fornitori di tali servizi stabiliti in altri Stati membri obblighi supplementari che, pur essendo richiesti per l’esercizio di detti servizi in tale paese, non sono previsti nello Stato membro in cui sono stabiliti. Lo ha stabilito la Corte Ue nelle cause riunite di Airbnb, Amazon, Google e altri. In particolare si legge nella sentenza in Italia, i fornitori di servizi di intermediazione e di motori di ricerca online, quali Airbnb, Expedia, Google, Amazon e Vacation Rentals, in forza di disposizioni nazionali sono soggetti a determinati obblighi. Tali disposizioni sono state adottate nel 2020 e nel 2021, al fine dichiarato di garantire l’adeguata ed efficace applicazione del regolamento che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali dei servizi di intermediazione online. I fornitori di tali servizi devono, in particolare, iscriversi in un registro tenuto da un’autorità amministrativa (AGCOM), trasmetterle periodicamente un documento sulla loro situazione economica, comunicarle una serie di informazioni dettagliate e versarle un contributo economico. Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto di tali obblighi. Secondo la direttiva sul commercio elettronico, spetta allo Stato membro di origine della società che fornisce servizi della società dell’informazione disciplinare la prestazione di questi ultimi. Gli Stati membri di destinazione, tenuti al rispetto del principio di reciproco riconoscimento, non devono, salvo eccezioni, limitare la libera prestazione di tali servizi.


Cam

Golden Goose in Borsa a Milano: 100mln di nuove azioni, debutto a giugno

Golden Goose in Borsa a Milano: 100mln di nuove azioni, debutto a giugnoMilano, 30 mag. (askanews) – Golden Goose si prepara alla quotazioni in Borsa a Milano. Il gruppo del lusso, del lifestyle e dello sportswear, reso celebre dalle sue sneakers, metterà sul mercato almeno il 25% del capitale sociale, tra azioni di nuova emissione da 100 milioni di euro e quote cedute dall’attuale azionista unico Astrum Sapa. La prima campanella a Palazzo Mezzanotte suonerà per Golden Goose già a giugno 2024, secondo le previsioni del gruppo.


“L’Ipo è la conseguenza naturale di una storia di successo iniziata a Venezia nel 2000. Abbiamo creato un brand di lusso che oggi unisce una community di 1,5 milioni di persone in oltre 80 paesi. Ora possiamo scrivere un nuovo capitolo della nostra storia per un pubblico ancora più ampio”, ha detto Silvio Campara, Ad di Golden Goose. Francesco Pascalizi, head of Italy del fondo Permira che controlla Astrum Sapa, ha sottolineato che “Golden Goose si è affermata come punto di riferimento nel settore, progettata per attrarre la nuova generazione di consumatori del lusso. A partire dal nostro investimento iniziale nel 2020, l’azienda ha ottenuto risultati costanti, basandosi su una crescita solida, resiliente e remunerativa”.


Il gruppo Golden Goose ha chiuso il 2023 con 587 milioni di euro di ricavi, con un margine adjusted Ebitda del 25,4%. La società punta a 1 miliardo di ricavi entro il 2029, mantenendo stabili i margini.

Meloni: Matteotti uomo libero e coraggioso ucciso da fascisti

Meloni: Matteotti uomo libero e coraggioso ucciso da fascistiRoma, 30 mag. (askanews) – “Il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti ha pronunciato nell’Aula della Camera il suo ultimo discorso, che gli sarebbe poi costato la vita. In quel discorso, Matteotti difese la libertà politica, incarnata nella rappresentanza parlamentare e in libere elezioni. Oggi siamo qui a commemorare un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della Cerimonia celebrativa del centenario della morte di Giacomo Matteotti presso la Camera dei deputati.


“Onorare il suo ricordo – aggiunge – è fondamentale per ricordarci ogni giorno a distanza di 100 anni da quel discorso il valore della libertà di parola e di pensiero contro chi vorrebbe arrogarsi il diritto di stabilire cosa è consentito dire e pensare e cosa no. La lezione di Matteotti, oggi più che mai, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto, sulla libertà, non sulla violenza, la sopraffazione, l’intolleranza e l’odio per l’avversario politico”.