Abi, a marzo -2,6% prestiti a famiglie e imprese rispetto a un anno faRoma, 13 apr. (askanews) – Continua a marzo il calo dei prestiti delle banche a famiglie e imprese, un andamento, spiega l’ultimi rapporto Abi diffuso oggi “coerente con il rallentamento della crescita economica”.
A marzo i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,6% rispetto a un anno prima, mentre a febbraio 2024 avevano registrato un calo del 2,5%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,8% e quelli alle famiglie dell’1,3%. Lieve calo anche per le sofferenze. A febbraio le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) sono state 17,4 miliardi di euro (17,5 miliardi nel mese precedente).
Se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,5 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,03% a febbraio 2024 (1,04% a gennaio 2024; 4,89% a novembre 2015).
Abi, prosegue diminuzione tassi. Sui mutui casa a marzo scesi a 3,79%Roma, 13 apr. (askanews) – E’ proseguito nei primi dieci giorni di aprile il trend di diminuzione dei tassi di interesse. In base all’ultimo rapporto mensile dell’Abi diffusi oggi il tasso sui BTP è stato in media del 3,78%, in calo di 121 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.
Il tasso IRS a 10 anni, molto usato nei mutui, è stato in media del 2,68%, in diminuzione di 84 punti rispetto al massimo di ottobre scorso. In calo anche il tasso sui BOT a sei mesi che è stato in media del 3,67%, in diminuzione di 38 punti rispetto al massimo di ottobre 2023.
Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,89%, in calo di 11 punti sempre rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. A marzo 2024 sono in diminuzione anche i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento. Il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha spiegato che, come ha lasciato intendere la Bce, a giugno ci potrebbe essere una riduzione dei tassi di riferimento. “Questo – ha detto – è stato già scontato nei tassi a medio e lungo termine e, come si determina nella catena di trasmissione, ora si sta manifestando anche nei prestiti”.
Il rapporto Abi registra infatti il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,79%, rispetto al 3,89% di febbraio 2024 e rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 5,26% dal 5,34% di febbraio 2024 e dal 5,45% di dicembre 2023. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,79% dal 4,80% nel mese precedente.
Pichetto: FI ha sempre puntato sul nucleare, dobbiamo sdoganare il temaMilano, 13 apr. (askanews) – Forza Italia “è l’unico partito che ha sempre avuto il nucleare nel proprio programma. Era la scelta di Silvio Berlusconi dal 1994. Dobbiamo sdoganare il tema del nucleare”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, agli Stati Generali dell’Economia di FI.
L’Italia, ha continuato, “deve tornare ad essere un paese che punta sul nucleare che dà garanzie su forniture, prezzo e sulla neutralità, che significa energia pulita. Tutto questo è possibile. Stiamo investendo come Stato. Enea sta lavorando sia sulla fusione che sulla fissione”. “Abbiamo imprese importanti a livello nazionale che hanno commesse per miliardi. L’Italia a tutti gli effetti ha cervelli, imprese e le condizioni per essere produttore del nuovo modello di quarta generazione. Sarà qualcosa di molto diverso dal passato. Su questo non vogliamo assolutamente togliere il piede dall’acceleratore”.
“Dobbiamo chiudere le centrali a carbone. Ma le scelte ideologiche non bastano, bisogna sostituire le centrali con altre fonti di energia. Un’opportunità viene dall’idrogeno dove abbiamo investito 3,5 miliardi per diventare l’hub dell’Europa” ha quindi detto Gilberto Pichetto Fratin. “Stiamo anche investendo nelle rinnovabili che sono nelle disponibilità dell’Italia, in particolare sole e vento. Ma non sono sufficienti perché non danno continuità”, ha aggiunto Pichetto.
Tutti i volti di Alessandro Mendini, Triennale celebra un “drago”Milano, 13 apr. (askanews) – Oltre 400 opere per raccontare il talento multiforme di Alessandro Mendini, architetto, designer, artista e teorico, che ha attraversato il Novecento con le sue visioni. “Io sono un drago – La vera storia di Alessandro Mendini” è la mostra che Triennale Milano ha realizzato in partenariato con la Fondation Cartier pour l’art contemporain e che ora è aperta negli spazi del Palazzo dell’arte.
“C’è un modo per avvicinarsi e capire l’unicità di Alessandro – ha detto ad askanews Stefano Boeri, presidente della Triennale Milano – ed è proprio guardare questa moltitudine di oggetti. Del resto lui nel 2010 ha curato una mostra dal titolo ‘Quali cose siamo’, in cui con 800 oggetti raccontava il design italiano. Ecco, questo è il miracolo di Alessandro, che ci lascia attraverso questa collezione pazzesca di oggetti che sprigionano intelligenza, bellezza genio, malinconia, potenza, rabbia, tutto insieme. Fantastico”. Il titolo della mostra riprende uno dei più emblematici autoritratti di Mendini e vuole sottolineare la complessità della sua figura all’interno della scena del design, dell’architettura e dell’arte internazionale. Una complessità che lo rende sempre attuale e che lo ha portato per oltre vent’anni a collaborare con la Fondation Cartier. “Nella mostra – ci ha detto il direttore artistico generale internazionale della fondazione parigina, Hervé Chandes – si vede che il passato diventa futuro e che l’opera di Alessandro Mendini unisce il passato, il presente e il futuro; il conosciuto e lo sconosciuto. Per me l’opera di Mendini è una manifestazione di apertura totale, di libertà totale”.
Il progetto espositivo interpreta il concetto del drago come spunto per affrontare i nuclei tematici del “metodo Mendini”, caratterizzato da uno spazio culturale multiforme, ma con elementi comuni che ritornano nell’apparente eterogeneità della sua ricerca, comunque sempre basata sulla sua stessa esperienza umana. Ma, come ha sottolineato il curatore Fulvio Irace, oltre al drago c’è anche un altro aspetto che la mostra vuole raccontare. “Quando uno evoca il nome di Mendini – ha spiegato Irace – si pensa a un giocoliere delle forme, una personalità estrosa, l’inventore visionario legato a temi come la gioia e l’euforia. Ho invece voluto cercare di mostrare ai nostri visitatori che in realtà la sua personalità era molto più complessa, e che dietro questa maschera del giocoliere c’è un clown triste, c’è quella che abbiamo chiamato una malinconia radicale”. La mostra in Triennale è aperta al pubblico fino al 13 ottobre.
Secondo un sondaggio SWG in caso di referendum sul nucleare il 51% degli italiani voterebbe “Sì”Roma, 13 apr. (askanews) – Il 51% degli italiani voterebbe a favore della costruzione di centrali nucleari di nuova generazione se oggi fosse indetto un referendum consultivo, dove i soggetti più favorevoli si registrano tra la popolazione di sesso maschile (62%), tra gli under 34 (58%) e tra i residenti del Nord Ovest del Paese. Quasi sei cittadini su dieci, inoltre, sono a favore dell’implementazione delle nuove tecnologie nucleari in Italia. E il 65% considera un rimpianto che l’Italia potrà avere oggi e in futuro l’aver rinunciato negli anni scorsi allo sviluppo delle tecnologie per l’energia nucleare. Questo il risultato dell’indagine “Nucleare italiano per i cittadini, le imprese e il territorio” realizzata da SWG su un campione rappresentativo di italiani maggiorenni che offre un’analisi delle percezioni e delle aspettative degli italiani sulla reintroduzione del nucleare. Il sondaggio verrà presentato nel dettaglio lunedì 15 aprile da Riccardo Grassi, Direttore di Ricerca di SWG, nel contesto dell’edizione tecnico scientifica della Intelligence Week “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”, promossa da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, presso il Polo didattico del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia. L’indagine ha evidenziato, tra l’altro, il bisogno di maggiore informazione sul nucleare: la consapevolezza della complessità del tema porta 3 italiani su 4, in una percentuale che oscilla tra il 74% e il 77% in base alle domande poste, a chiedere di saperne di più e a riaprire un dibattito da non ritenersi chiuso in virtù di referendum svolti in contesti storici e culturali assai diversi dall’attuale. Solo il 34% degli intervistati ha detto di essere infatti a conoscenza dell’evoluzione delle nuove tecnologie per la progettazione di centrali nucleari e della sicurezza connessa ai reattori di nuova generazione, mentre il 31% si ritiene informato su come vengano gestiti i rifiuti radioattivi. In particolare, il 57% del campione ritiene che il dibattito sulle nuove centrali nucleari sia complesso e sarebbe necessario aiutare meglio i cittadini a comprendere quali siano le conseguenze di una scelta a favore o contro le nuove centrali. Scarsa anche la conoscenza delle tecnologie di reattori nucleari attualmente disponibili, evidenziando quanto sia ampio il margine informativo sul quale è necessario lavorare per dare agli italiani la possibilità di una scelta matura e consapevole.Di contro, sia i grandi reattori di terza e quarta generazione, gli Small Modular Reactors, gli Advanced Modular Reactors che i Micro Modular Reactors sono considerati sicuri e green da oltre il 70% degli italiani, capaci quindi di assicurare la produzione di energia a emissioni zero senza sostanziali rischi per la popolazione, al punto che sono sempre di più coloro che accettano l’ipotesi che le centrali siano collocate vicino alla propria abitazione: ciò è vero in particolare per i reattori di taglia più piccola, come gli SMR e gli MMR. Ampio anche il consenso, variabile tra il 61% e il 65%, verso l’utilizzo del nucleare sia come fonte energetica complementare alle rinnovabili, sia come sostegno alle industrie energivore e alle comunità isolate. Le nuove tecnologie nucleari sono viste poi come un vantaggio in termini ambientali, di sviluppo e di opportunità lavorative da oltre il 70% del campione. Forte anche il ruolo dei benefici che derivano dalla costruzione delle centrali nel proprio territorio: oltre la metà di chi si dice contrario potrebbe cambiare la propria opinione a fronte delle possibili compensazioni, dalla realizzazione di nuove infrastrutture agli sconti in bolletta. L’indagine restituisce un quadro in cui nei confronti del nucleare la popolazione è sempre più attenta e pragmatica, lontana da approcci ideologici e bisognosa piuttosto di maggior conoscenza, ben disposta a considerare il rapporto costi-benefici per famiglie e aziende. “I risultati di questo sondaggio testimoniano quanto, a soli sei mesi dalla scorsa edizione di iWeek, sia cambiata la percezione degli italiani riguardo il nucleare, sempre più accettato dalla popolazione come fonte di energia sicura, affidabile e carbon free. La giornata di Pavia di lunedì prossimo risponde all’esigenza di promuovere un confronto costruttivo tra imprese, università e istituzioni sulle esperienze e le conoscenze dei protagonisti della tecnologia nucleare italiana, in vista di una sua possibile reintroduzione nel nostro Paese, sia perché capace di assicurare gli ambiziosi traguardi del Green Deal europeo, sia come risposta efficace ai fabbisogni energetici dei territori. Se a ciò si aggiunge la difficile situazione geopolitica dei tempi che stiamo vivendo, il nucleare risulta essenziale per la sicurezza energetica nazionale: l’approvvigionamento delle fonti fossili è infatti sempre più a rischio”, dichiara Andrea Vento, CEO di V&A – Vento & Associati.
Sbarra: dialogare con il governo sulla sicurezza sul lavoro ha prodotto i primi effetti, ma non bastanoRoma, 13 apr. (askanews) – “La piaga delle morti e degli infortuni sui luoghi di lavoro è così importante e dolorosa che merita unità e coesione nazionale”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine dell’assemblea dei 5mila delegati della confederazione sul tema della sicurezza sul lavoro. “Politica, istituzioni, sistema delle imprese e organizzazioni sindacali devono remare insieme nella stessa direzione – ha aggiunto – dobbiamo costruire una grande strategia nazionale che ponga fine a questa lunga scia di sangue. Chiediamo al governo e al sistema delle imprese di rafforzare e consolidare il dialogo e il confronto per varare misure e provvedimenti necessari a porre fine a questa vera e propria carneficina”. Il confronto col governo su salute e sicurezza sul lavoro “ha già cominciato a produrre primi risultati importanti, ma ancora insufficienti”. “Bene aver disposto un rafforzamento delle verifiche, delle ispezioni nei luoghi di lavoro – ha detto – va bene l’assunzione di 766 ispettori e tecnici della prevenzione. Abbiamo conquistato un risultato importante che è la parità di trattamento economico e normativo lungo la filiera e la catena degli appalti. Pensiamo sia necessario utilizzare tutte le risorse dell’avanzo Inail, pari a quasi a 3 miliardi, per sostenere la formazione obbligatoria, investire sulla qualità delle imprese, assumere tecnici e ricercatori e anche per migliorare e aumentare le rendite e i premi verso le famiglie colpite da incidenti drammatici negli ambienti lavorativi”.
Sbarra ha aggiunto che “abbiamo voluto una patente a punti in direzione dell’investimento sulla qualità delle imprese. Va bene sperimentare inizialmente nell’edilizia e nei cantieri mobili, ma chiediamo al governo di prevedere interventi finalizzati ad allargarla a tutti i settori economici e produttivi. L’iniziativa di oggi è una tappa importante del percorso di mobilitazione che la Cisl sostiene ormai da più di un mese con centinaia e centinaia di assemblee nel luogo di lavoro, con iniziative nei territori a livello regionale. Il nostro obiettivo è costruire un orizzonte lungo di impegno, protagonismo, per sensibilizzare le persone e discutere con le imprese e coinvolgere il sistema delle autonomie locali sul tema della salute salute e sicurezza. Bisogna rafforzare le misure di prevenzione, formazione, a cominciare dalla scuola. Pensiamo che l’iniziativa di oggi sia un percorso del cammino che continuerà negli ambienti lavorativi”. Sul tema della salute e sicurezza nei luoghi dei lavoro “gli obiettivi con Cgil e Uil sono comuni. Ci distingue la valutazione sui risultati che portiamo a casa. Il sindacato non non può vendere sogni, ma deve fare i conti con la realtà e, nella difficile realtà, conquistare traguardi valorizzando e capitalizzando risultati nel rapporto con i lavoratori”. “Abbiamo obiettivi comuni – ha detto – ma ci sono sensibilità diverse. Il pluralismo sindacale è una grande ricchezza di questo Paese. Guai ad affidarsi solo alla logica del pensiero unico e guai a prestarsi ad operazioni che dividono le persone e che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri. La Cisl lavora per la coesione e per l’unità nazionale”. Quindi Sbarra ha detto che il Jobs act è stata “una grande riforma, non priva di lacune, ma anche con aspetti assolutamente positivi”. “Rispettiamo le iniziative delle altre sigle sindacali – ha proseguito – anche se sul merito ci sentiamo di affermare che non condividiamo”.
Lavoro, Sbarra: unità e coesione per porre fine alla carneficinaRoma, 13 apr. (askanews) – “La piaga delle morti e degli infortuni sui luoghi di lavoro è così importante e dolorosa che merita unità e coesione nazionale”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine dell’assemblea dei 5mila delegati della confederazione sul tema della sicurezza sul lavoro.
“Politica, istituzioni, sistema delle imprese e organizzazioni sindacali devono remare insieme nella stessa direzione – ha proseguito – dobbiamo costruire una grande strategia nazionale che ponga fine a questa lunga scia di sangue. Chiediamo al governo e al sistema delle imprese di rafforzare e consolidare il dialogo e il confronto per varare misure e provvedimenti necessari a porre fine a questa vera e propria carneficina”. Il confronto con l’esecutivo “ha già cominciato a produrre primi risultati importanti, ma ancora insufficienti. Bene aver disposto un rafforzamento delle verifiche, delle ispezioni nei luoghi di lavoro – ha detto – va bene l’assunzione di 766 ispettori e tecnici della prevenzione. Abbiamo conquistato un risultato importante che è la parità di trattamento economico e normativo lungo la filiera e la catena degli appalti. Pensiamo sia necessario utilizzare tutte le risorse dell’avanzo Inail, pari a quasi a 3 miliardi, per sostenere la formazione obbligatoria, investire sulla qualità delle imprese, assumere tecnici e ricercatori e anche per migliorare e aumentare le rendite e i premi verso le famiglie colpite da incidenti drammatici negli ambienti lavorativi. Abbiamo voluto una patente a punti in direzione dell’investimento sulla qualità delle imprese. Va bene sperimentare inizialmente nell’edilizia e nei cantieri mobili, ma chiediamo al governo di prevedere interventi finalizzati ad allargarla a tutti i settori economici e produttivi”.
Lavoro, Sbarra: sbagliato rialzare bandiera anacronistica art. 18Roma, 13 apr. (askanews) – “Rialzare la bandiera anacronistica dell’articolo 18 è sbagliato. Oggi la vera tutela da conquistare si chiama formazione, investimento sulle competenze”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine dell’assemblea dei 5mila delegati della confederazione sulla sicurezza sul lavoro ha commentato l’iniziativa referendaria della Cgil per abolire il Jobs act.
“E’ stata una grande riforma, non priva di lacune, ma anche con aspetti assolutamente positivi – ha aggiunto – rispettiamo le iniziative delle altre sigle sindacali, anche se sul merito ci sentiamo di affermare che non condividiamo”.
Fuori “Sottosopra” nuovo singolo di Malika AyaneMilano, 13 apr. (askanews) – Fuori “Sottosopra” (Woodworm Publishing under exclusive license to M.A.S.T./Believe), il nuovo singolo di Malika Ayane, disponibile su tutte le piattaforme (https://malikaayane.bfan.link/sottosopra).
Questo autunno Malika Ayane si esibirà dal vivo con 10 appuntamenti nei teatri in un tour prodotto e organizzato da Friends&Partners. Il nuovo viaggio live della cantautrice partirà il 10 novembre da Trento (Auditorium Santa Caterina) e proseguirà il 13 novembre a Torino (Teatro Colosseo), il 15 novembre a Milano (Teatro dal Verme), il 16 novembre a Mestre (VE, Teatro Toniolo), il 18 novembre a Bologna (Teatro Celebrazioni), il 23 novembre a Spoleto (PG, Teatro Nuovo Menotti), il 27 novembre a Firenze (Teatro Puccini), il 29 novembre a Senigallia (AN, Teatro La Fenice), il 30 novembre a Roma (Auditorium Parco della Musica) per poi terminare il 3 dicembre a Napoli (Teatro Augusteo). I biglietti per il tour sono disponibili su TicketOne e nei circuiti di vendita e prevendita abituali. Per info: https://www.friendsandpartners.it/in-tour/malika-ayane-a-teatro-2024
Scritto e composto da Malika Ayane, Andrea Bonomo e Pacifico e prodotto da ESTREMO, “Sottosopra” mostra ancora una volta un lato inedito della cantautrice attraverso un nuovo percorso in cui ha scelto di giocare con i contrasti, da sempre parte della sua cifra stilistica. E’ un brano dalle sonorità elettroniche che scandiscono il tempo e ne sottolineano il ritmo travolgente. “Sottosopra è un brano nato due anni fa a Parigi. Più che di uno stato d’animo, parla di un modo di essere e di fare che, una volta raggiunto, diventa l’inizio di una nuova fase. Quando si hanno finalmente chiari i contorni entro i quali ci si può muovere, ecco che compare la consapevolezza di sé e, di conseguenza, la serenità. Bisogna imparare e muoversi a passo di danza sotto e sopra la linea di questa vita che cambia continuamente.” afferma Malika Ayane.
L’uscita del brano sarà seguita anche dal videoclip ufficiale per la regia di Attilio Cusani, il quale ha voluto creare un immaginario essenziale che segue il messaggio del pezzo: quando ci si sente completi, non c’è necessità di aggiungere altro. “Sottosopra” segna l’inizio di un altro capitolo del progetto musicale di Malika, sebbene con una forma ancora differente: la cantautrice invita a passare attraverso il mondo senza farsi sconvolgere, per imparare così a riconoscere gli spazi in cui lasciarsi andare, tentando di mantenere l’equilibrio in un limbo costante. Solo così diventa possibile affrontare il passato, che non è mai qualcosa a cui guardare con eccesso di nostalgia, bensì un’occasione per avere un termine di paragone senza alcuna forma di giudizio.
Puglia, Schlein: Emiliano operi in tempi brevi e con segno tangibileRoma, 12 apr. (askanews) – “Ho chiesto al Presidente Emiliano di dare seguito a quello che ho detto venerdì scorso a Bari: tenere lontani trasformisti, transfughi dal centrodestra e persone sul cui rigore morale vi sia la minima ombra. Nel Pd che stiamo ricostruendo gli interessi sbagliati e le modalità opache devono trovare porte chiuse e sigillate. Mi aspetto che proceda dunque a un netto cambio di fase che non può tradursi in una mera sostituzione di chi è uscito, ma solo in un concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale che sancisca un nuovo inizio, su basi diverse. Su questa linea confido che il Presidente Emiliano operi in tempi brevi e con risultati tangibili”. Lo afferma, in una nota, la segretaria del Pd Elly Schlein.