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Israele, Parlamento col Governo: primo voto contro Hamas

Israele, Parlamento col Governo: primo voto contro HamasRoma, 10 ott. (askanews) – Il Parlamento italiano vota su Israele dopo gli attacchi di Hamas ma non con un testo unico: si divide sulle risoluzioni (alla Camera, dopo l’informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani) e mozioni (al Senato, dove Tajani è intervenuto solo in replica dopo la discussione generale). Il risultato di giornata è una sostanziale unità sulla linea espressa dal responsabile della diplomazia italiana: “C’è un solo e unico responsabile” delle violenze in Medio Oriente, “è Hamas”. Gli eventi, sottolinea Tajani, rappresentano un “gravissimo atto di aggressione, privo di giustificazione, che ha riacceso un conflitto con conseguenze devastanti”. L’ipotesi di un documento unitario tramonta nella mattinata ma i distinguo fra i diversi gruppi non impediscono al Governo di dare parere favorevole su tutti i documenti, compresi quelli di opposizione, con l’eccezione di un paragrafo di quello Pd-M5S-AVS. Sono approvati quindi i testi presentati da Azione-Iv, dai gruppi di maggioranza FdI-Lega-FI-Cd’I, da Pd-M5S e AVS e da +Europa.

A nome del Governo si registra la soddisfazione del ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che fa notare il “lavoro complesso e lungo, si rischiava un diluvio di risoluzioni a un certo punto, ma la cosa positiva è che siamo riusciti a contenerle con la buona volontà di tutti, anche grazie alla mediazione nostra e del ministro Tajani”. Ma che il tema porti con sé i semi di nuovi possibili scontri polemici tra maggioranza e opposizioni lo testimonia il commento serale fatto trapelare da fonti del centrodestra, che oltre alla “grande soddisfazione” per il voto del Parlamento e per il “grande senso di responsabilità” delle forze politiche, punta il dito sul gruppo di alleanza Verdi Sinistra che “ha deciso di astenersi sulla risoluzione di maggioranza perché incapace di condividere ‘l’impegno del governo a evitare che i fondi arrivino ad Hamas’ e la più ferma ‘condanna a qualsiasi forma di antisemitismo’ compreso quello di matrice islamica e quello che mira alla scomparsa dello stato di Israele”. Ma secondo il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli, la responsabilità della mancata unanimità parlamentare ricade sulla maggioranza. “Avrei preferito – scandisce in aula – che in questo frangente tutto l’arco costituzionale di Camera e Senato riuscisse a lavorare per un testo unitario. E se ciò non è stato possibile, è perché c’è stata una fuga in avanti dei partiti di maggioranza, che hanno annunciato già da sabato la presentazione di una mozione qui in Senato, rendendo quasi superfluo il ruolo delle opposizioni”. Le visioni diversificate sul conflitto mediorientale increspano, nel corso del dibattito nei due rami del Parlamento, la superficie dell’unità sostanziale nella condanna dell’offensiva lanciata da Gaza e lasciano trapelare le differenze anche fra le diverse aree di opposizione. A Montecitorio la segretaria del Pd sottolinea la condanna “senza ambiguità” dell’azione di Hamas contro Israele, chiede di rilanciare la formula “due popoli, due Stati” ma sottolinea la necessità di “un’azione politica forte dell’Unione europea e dell’Italia”. Bisogna lavorare, afferma, “affinchè la reazione sia condotta in maniera tale che il diritto internazionale venga riaffermato e ribadito”. Alla Camera Angelo Bonelli di AVS ribadisce “solidarietà al popolo israeliano, duramente colpito da un attacco terroristico efferato ” ma, avverte, “la reazione non può essere bombardare la popolazione civile e togliergli cibo, acqua e luce, lo dice oggi anche l’Onu che non può essere una punizione collettiva”. Mentre al Senato Carlo Calenda, leader di Azione, avverte che non c’è spazio per i distinguo pacifisti: “Tentazioni di posizionamenti terzisti e pose da ‘Stati non allineati’, squalificherebbero il nostro paese e la nostra posizione tra le grandi democrazie del mondo”. La solidarietà è “con Israele senza se e senza ma”.

Il Viminale ha alzato il livello di attenzione sul terrorismo

Il Viminale ha alzato il livello di attenzione sul terrorismoRoma, 10 ott. (askanews) – Il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto oggi al Viminale il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per un’analisi delle possibili minacce legate alla grave crisi in Medio oriente. Alla riunione hanno partecipato il Sottosegretario all’interno Molteni, i vertici delle forze di polizia e quelli delle agenzie di sicurezza.

Nel corso dell’incontro, all’esito di una articolata valutazione dei profili di rischio, sono stati disposti l’innalzamento del livello di attenzione verso ogni possibile obiettivo e un rafforzamento delle misure di prevenzione sul territorio.

La Russa,interrogazione Fdi su Report: Rai deve finanziarlo ancora?

La Russa,interrogazione Fdi su Report: Rai deve finanziarlo ancora?Roma, 10 ott. (askanews) – “Questo non è servizio pubblico, è killeraggio politico. Depositeremo subito un’interrogazione per sapere se la Rai intenda continuare a finanziare con i soldi dei contribuenti un pessimo giornalismo ideologico e di teorema”. Lo annunciano deputati e senatori di Fratelli d’Italia componenti della Commissione Vigilanza Rai, a proposito del servizio di Report sul presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Speravamo tanto – affermano nel ritorno del giornalismo d’inchiesta in Rai con la nuova stagione di Report, invece dobbiamo registrare che a fronte di nessuna rivelazione fattuale, si continua con le illazioni e teoremi sconclusionati, frutto di visioni evidentemente ideologiche. La seconda carica dello Stato viene tirata più volte in ballo in un minestrone di suggestioni e allusioni su vicende risalenti a tantissimi anni fa, evocando addirittura contesti mafiosi. Non c’è nulla di concreto, solo illazioni campate in aria, senza il minimo riscontro e che gli stessi pm hanno mai preso in considerazione”. “Un attacco gratuito al Presidente del Senato e alla sua famiglia – denunciano i commissari Fdi in Vigilanza- senza dimostrare nulla, tanto che più volte persino lo stesso autore del servizio e il conduttore Ranucci hanno dovuto ammettere che i fatti riportati non sono stati ritenuti degni di approfondimento da parte della Magistratura”.

Israele, Camera approva le risoluzioni di maggioranza e opposizioni

Israele, Camera approva le risoluzioni di maggioranza e opposizioniRoma, 10 ott. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato le quattro risoluzioni, una presentata dalla maggioranza e tre dalle opposizioni (Azione, PiùEuropa e Pd-M5s-Avs), sulla crisi in Medio Oriente seguita all’attacco di Hamas contro Israele scattato all’lba del 7 ottobre. Il governo aveva espresso su tutte e quattro le risoluzioni parere favorevole, mentre aveva espresso parere contrario sul quinto capoverso della premessa della risoluzione Pd-M5s-Avs, che, votato separatamente dal resto, è stato respinto.

La risoluzione presentata dalla maggioranza (a firma Foti Molinari, Barelli e Lupi) è stata approvata con 299 favorevoli, nessun contrario e 12 astenuti (presenti 311 votanti 299). La risoluzione di Azione (a firma Richetti e altri) è stata approvata con 296, nessun contrario e 12 astenuti (308 presenti, 296 votanti). La risoluzione presentata da + Europa a firma Magi-Della Vedova) è stata approvata da 301 favorevoli, nessun contrario e 11 astenuti (presenti 312, votanti 301). Infine sulla risoluzione del Pd-M5s-Avs, i presentatori Braga, Silvestri e Zanella hanno chiesto la votazione per parti separate “nel senso di votare – ha spiegato il presidente della Camera Lorenzo Fontana – il quinto capoverso della premessa su cui il governo ha espresso parere contrario distintamente dal restante parte della risoluzione”. La risoluzione è stata quindi approvata con 303 favorevoli, nessun contrario (presenti e votanti 303), mentre la parte su cui il governo aveva espresso parere contrario (quinto capoverso della premessa) è stata respinta con 172 voti contrari, 122 favorevoli e 19 astenuti (presenti 313, votanti 294).

La risoluzione della maggioranza invita il governo a “sviluppare un’azione diplomatica con i principali partner e attori regionali per evitare l’escalation del conflitto” e ad “evitare che arrivino fondi ad Hamas, attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati, che siano utilizzati per finanziare attacchi terroristici”. La parte bocciata della risoluzione Pd-M5s-Avs sosteneva che “il processo di pace, gli ultimi anni, è stato messo in grave crisi di iniziative unilaterali da entrambe le parti, come continui attacchi missilistici provenienti da Gaza e l’allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente al governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania”.

Mattarella: sulla riforma delle Province vuoti e incertezze non si prolunghino

Mattarella: sulla riforma delle Province vuoti e incertezze non si prolunghinoRoma, 10 ott. (askanews) – “Le norme che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate, in definitiva, a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, giudizi che io non posso esprimere come è noto, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento. La Costituzione richiede di essere attuata”. E’ l’ammonimento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che parlado all’assemblea nazionale delle province ha ricordato che il progetto di riforma avviato nel 2014 è rimasto incompiuto.

Ora c’è una proposta avviata in Senato dove ci sono stati disegni di legge presentati da diversi gruppi e ora vi è un testo unificato all’esame della commissione Affari costituzionali, ricorda il capo dello Stato che esprime un auspicio: “La composizione politica plurale, e la responsabilità comune, dell’Unione delle Province d’Italia può fornire al Parlamento elementi preziosi di esperienza e di conoscenza”.

Province,Mattarella: su riforma vuoti e incertezze non si prolunghino

Province,Mattarella: su riforma vuoti e incertezze non si prolunghinoRoma, 10 ott. (askanews) – “Le norme che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate, in definitiva, a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, giudizi che io non posso esprimere come è noto, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento. La Costituzione richiede di essere attuata”. E’ l’ammonimento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che parlado all’assemblea nazionale delle province ha ricordato che il progetto di riforma avviato nel 2014 è rimasto incompiuto.

Ora c’è una proposta avviata in Senato dove ci sono stati disegni di legge presentati da diversi gruppi e ora vi è un testo unificato all’esame della commissione Affari costituzionali, ricorda il capo dello Stato che esprime un auspicio: “La composizione politica plurale, e la responsabilità comune, dell’Unione delle Province d’Italia può fornire al Parlamento elementi preziosi di esperienza e di conoscenza”.

Israele, Schlein alla Camera: l’aggressione di Hamas va condannata senza ambiguità

Israele, Schlein alla Camera: l’aggressione di Hamas va condannata senza ambiguitàRoma, 10 ott. (askanews) – “Come ha detto anche il Ministro Tajani, quello di Hamas è un gravissimo atto di aggressione, senza alcuna giustificazione, che apre un conflitto che rischia di estendersi con conseguenze devastanti, un’azione che va condannata senza ambiguità”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein intervenendo in aula alla Camera. E’ giusto prendere nettamente posizione, ha continuato, “come ha fatto larga parte della comunità internazionale e come ha fatto il nostro Paese con le parole solenni del Presidente della Repubblica, nelle cui parole tutti ci riconosciamo, e nel cui solco si collocano quelle del governo, dei vertici delle istituzioni e di tutte le forze politiche”.

Ha proseguito la Schlein: “Lasciatemi unire le mie alle parole di solidarietà espresse anche questa mattina nei confronti d’Israele, brutalmente colpito con agguati terroristici partiti all’alba di sabato Shabbat, il giorno dedicato al riposo”.

Israele, Schlein in aula: condannare aggressione Hamas senza ambiguità

Israele, Schlein in aula: condannare aggressione Hamas senza ambiguitàRoma, 10 ott. (askanews) – “Come ha detto anche il Ministro Tajani, quello di Hamas è un gravissimo atto di aggressione, senza alcuna giustificazione, che apre un conflitto che rischia di estendersi con conseguenze devastanti, un’azione che va condannata senza ambiguità”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein intervenendo in aula alla Camera. E’ giusto prendere nettamente posizione, ha continuato, “come ha fatto larga parte della comunità internazionale e come ha fatto il nostro Paese con le parole solenni del Presidente della Repubblica, nelle cui parole tutti ci riconosciamo, e nel cui solco si collocano quelle del governo, dei vertici delle istituzioni e di tutte le forze politiche”.

Ha proseguito la Schlein: “Lasciatemi unire le mie alle parole di solidarietà espresse anche questa mattina nei confronti d’Israele, brutalmente colpito con agguati terroristici partiti all’alba di sabato Shabbat, il giorno dedicato al riposo”.

Israele, maggioranza deposita risoluzione:impegno per no fondi ad Hamas

Israele, maggioranza deposita risoluzione:impegno per no fondi ad HamasRoma, 10 ott. (askanews) – Si impegna il governo “ad agire per evitare che arrivino fondi a Hamas – attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati – che, vengano utilizzati per finanziare attacchi terroristici e incitare all’odio verso Israele” e “a sviluppare un’azione diplomatica con i principali partner e attori regionali per evitare l’escalation del conflitto”. E’ quanto si legge nella risoluzione di maggioranza depositata alla Camera sulle comuinicazioni del ministro degli Esteri Tajani sulla guerra in Medio Oriente.

Israele, Molinari (Lega): ipotesi risoluzione unitaria è tramontata

Israele, Molinari (Lega): ipotesi risoluzione unitaria è tramontataRoma, 10 ott. (askanews) – L’ipotesi di presentare una risoluzione unitaria di maggioranza e opposizione sulla situazione in Israele sarebbe tramontata. A confermarlo il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, al termine di una riunione che si è svolta a Montecitorio tra il ministro degli Esteri Tajani e i capigruppo della maggioranza.

“La maggioranza presenta il suo testo – ha detto Molinari – il Pd ha fatto il suo e anche Italia Viva ne presenta un’altra”.